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#covid-19 lisbona
lillyslifestyle · 4 years
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Lisbona: consegne a domicilio provate durante la quarantena pro/contro
#Lisbona: consegne a domicilio provate durante la #quarantena pro/contro
Mi ero ripromessa di non scrivere nulla su questa situazione di pandemia, corona virus, covid-19 o come la volete chiamare. Ho pensato però che consigliarvi e/o sconsigliarvi alcuni servizi di consegne a domicilio a Lisbona provate potevano esser un’informaizone utile per chi, come noi, ha deciso di restare a casa e non uscire nemmeno per fare la spesa. Ecco qui di seguito le mie esperienze.
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sauolasa · 4 years
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Covid-19: cambiano le abitudini, anche per i ristoratori. A Lisbona arriva la cena...fuori orario
Le restrizioni da Coronavirus hanno creato nuove abitudini, anche per i ristoratori. In un locale di Lisbona arriva il "Mata Bicho", una cena fuori orario che si può consumare già alle 9 e mezza del mattino. I ristoranti, del resto, debbono chiudere alle 13...
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tarditardi · 4 years
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Meri, su Spotify e YouTube c'è il singolo "Fighting with this Earth"
"Fighting with this Earth", il singolo della 27enne cantautrice italo inglese Meri è disponibile su YouTube - https://youtu.be/xQErqKbYTHQ - e su tutti i canali musicali, tra cui Spotify - spoti.fi/3plVKv5 -.
A metà tra folk, pop e indie, le canzoni di Meri nascono da sempre sulla sua chitarra acustica. La sua voce,  calda e senza tempo, canta di problemi, passioni e vita vissuta, come succede sempre o quasi nei classici soul anni '60 che ascoltava da bambina.
Meri vive tra Bristol, dove oggi frequenta il secondo anno del BIMM (The British and Irish Modern Music), tra i più importanti college musicali al mondo e la Maremma. "Fighting with this Earth" è stata infatti registrata e prodotta al Double Vision Studio di Follonica da Luca Guerrieri, che pubblica il brano sulla sua label DVS Records Deluxe.
" 'Fighting with this earth' è nata all'inizio della Pandemia. Mi ero appena trasferita a Bristol, avevo fame di musica e mi accorgevo di non poter far niente di tutto ciò che sognavo", continua Meri, dando voce a una generazione di artisti e più in generale di ragazze e ragazzi a cui il Covid-19 ha interrotto la vita. "Che fare? Mandare tutto al diavolo? In certi momenti, sembrava e sembra ancora di vivere in un loop, in una ruota di eventi che non dà prospettive". Poi però, giorno dopo giorno, si trova uno spiraglio da cui far passare una luce che dia luce e senso al 'combattimento' quotidiano.
"Ho avuto esperienze non facili nella vita, fin da quando ero molto giovane. La musica e la chitarra sono sempre state prima di tutto un modo per sfogarsi", racconta Meri, un'artista che fa conoscere le sue canzoni dopo aver vissuto vissuto infinite ore sul palco, suonando e cantando. Forse anche per questo, proprio come accade nel blues, nella musica di Meri, i problemi non vengono certo risolti. Ma cantando almeno si trasformano in qualcos'altro.
Cittadina del mondo, Meri da bambina viveva in Inghilterra, mentre l'adoscelenza l'ha passata in Italia. A soli 19 anni però eccola a Lisbona, in Portogallo, dove era arrivata per una vacanza diventata poi sei anni di vita e di musica. "Suonavo tre sere a settimana, nei locali e spesso pure ai matrimoni dei tanti britannici che frequentano da sempre il Portogallo", racconta Meri. E così, cantando e suonando le hit di Black Eyed Peas, Oasis o i classici di Steve Wonder ed Etta James, la voglia di provare davvero a fare sul serio con la musica è diventata sempre più forte.  
MEDIA INFO (social etc) PHOTO HI RES MERI http://lorenzotiezzi.it/meri/
https://www.facebook.com/merisongs https://www.instagram.com/meri_songs/
Photo credit : @samgouldphotography
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Belenenses, il focolaio Covid in Portogallo tra variante Omicron e la "farsa" in campo
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Fa il giro del mondo il focolaio Covid che in Portogallo ha colpito la squadra del Belenenses con 13 positivi alla variante Omicron. La squadra è dovuta, nonostante la "decimazione", scendere in campo contro il Benfica nell'ultima giornata della Primeira Liga portoghese. Portogallo, Belenenses ed il focolaio Covid Minuto 48, derby di Lisbona tra Benfica e Belenenses allo stadio Nacional della capitale portoghese. L'arbitro fischia il triplice fischio finale quando il punteggio recita 7 a 0 per il Benfica. Il motivo? La squadra di casa ha meno di 7 giocatori a disposizione per proseguire la partita. Come si è arrivati a questo punto? Facciamo un passo indietro e torniamo a qualche giorno prima della partita quando un giocatore del Belenenses torna da Sudafrica ed in pochi giorni oltre 20 persone tra calciatori, staff tecnico e dirigenza risultano positivi al Covid-19. Un brutta gatta da pelare per la società che chiede di rinviare alla Lega Portoghese che in tutta risposta (piuttosto che andando incontro alle enormi difficoltà del Belenenses) nega questa soluzione e successivamente dichiarerà di non aver ricevuto richiesta formale da parte del club di Lisbona. Derby della "Vergogna"? Eccoci, quindi, al derby tra queste squadre con da una parte il Benfica al gran completo (infortuni e squalificati esclusi, ovviamente) e dall'altra parte... quello che rimane del Belenenses giocando con 9 giocatori tra cui un portiere schierato in attacco e alcuni ragazzi della primavera. Una scena surreale che ha fine nel secondo tempo quando i padroni di casa rimangono in 6 per l'infortunio di uno dei calciatori ed alcuni, invece, non sono voluti ritornare in campo. L'arbitro, quindi, è costretto a dare il triplice fischio finale per questa partita. "Una partita alla quale i tifosi non dovevano assistere", "una delle pagine più nere nella storia del calcio portoghese". Le opinioni su tutte concordi sul fatto che questo derby non dovesse essere giocato. Ancora una volta, però, il concetto di "show must go on" ha superato il buon senso e soprattutto la salute pubblica andando a creare un pessimo risultato. Dal punto di vista sportivo non sappiamo ancora nulla: il match verrà "normalmente" registrato con la vittoria del Benfica? La partita verrà rigiocata? Rui Costa e i test Lo stesso presidente del Benfica, Rui Costa, ha voluto mostrare la sua vicinanza al Belenenses e sottolineando come anche loro siano stati costretti a scendere in campo pena la sconfitta a tavolino: "È una pagina nera nel calcio portoghese, ma il Benfica non è in alcun modo responsabile. Anche noi, proprio come il Belenenses, siamo stati costretti a scendere in campo".  Anche i giocatori del Benfica, impegnati sabato contro il Belenenses Sad, dovranno eseguire il test per il coronavirus, mentre l'Istituto nazionale di Salute ha messo in isolamento tutti i giocatori della squadra di Lisbona e le persone che sono entrate in contatto con i positivi, al di là del fatto che siano vaccinati contro il Covid-19. Read the full article
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Pandemia criminale: sentenza a Lisbona, solo 152 morti di Covid in un anno e mezzo
Pandemia criminale: sentenza a Lisbona, solo 152 morti di Covid in un anno e mezzo
Sono quelle cose che uno non si aspetta, che avvengono in Paesi che di solito non sono direttamente sotto i riflettori, ma che riescono a scardinare le granitiche menzogne del sistema. Una petizione pubblica ha costretto il tribunale amministrativo di Lisbona a dare il numero effettivo dei morti di moti di covid in Portogallo  e secondo la sentenza , il numero di decessi verificati per COVID-19…
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alessandro54-plus · 4 years
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Portogallo, focolaio di Covid al Benfica: 17 contagiati, 5 sono giocatori
Portogallo, focolaio di Covid al Benfica: 17 contagiati, 5 sono giocatori
articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2021/01/19/news/benfica_focolaio_covid-283263557/ LISBONA – Focolaio al Benfica, dove sono stati riscontrati 17 casi di positività, fra dirigenti, staff e giocatori, dopo l’ultimo ciclo di tamponi eseguiti sabato scorso. Le prossime partite della squadra di Lisbona, allenata da Jorge Jesus, al momento sono da considerarsi in dubbio. A…
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lamilanomagazine · 3 years
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Vicenza, “Un sogno per la testa”: l’arrivo in città di Loretta Pavan dopo 10 mila chilometri in bici attraverso 19 Stati Europei
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Vicenza, partita in bici il 2 agosto dall'ospedale San Bortolo di Vicenza per un'impresa di 10 mila chilometri e 55 tappe in 19 Stati Europei, Loretta Pavan arriverà domenica 26 settembre, alle 15, in piazza Matteotti. Ad accoglierla sarà il vicesindaco con delega alle attività sportive Matteo Celebron insieme con tanti sostenitori che in questi mesi hanno seguito con passione ed ammirazione il suo “sogno per la testa”: due mesi in bicicletta toccando 19 capitali europee per veicolare un messaggio di speranza e raccogliere fondi per sostenere un progetto della Fondazione San Bortolo a favore della Divisione di Neurochirugia di Vicenza. Loretta Pavan è vicentina, ha 60 anni. Ex imprenditrice, è diventata ciclista per passione dopo che, nel 2006, le è stato diagnosticato un tumore al seno, malattia che si è portata via, in giovane età, le sue due sorelle, morte a 9 mesi l’una dall’altra. “Un sogno per la testa” È il nome dell’impresa che ha visto protagonisti Loretta Pavan e Giorgio Murari, compagno di pedalate, in un percorso di 10.000 chilometri, con un dislivello di 80.000 metri affrontato in 60 giorni, 55 tappe,19 Capitali europee accompagnati da un camper dove poter riposare alcune ore. Il driver, Nicodemo Valerio, si è occupato anche di girare alcuni filmati che diventeranno, successivamente, un docu-film.Partiti il 2 agosto dall’Ospedale San Bortolo di Vicenza, hanno raggiunto Madrid, per poi proseguire fino a Lisbona. Poi Parigi, Bruxelles, Amsterdam, Berlino, Praga, Vienna, Bratislava, Budapest. Hanno proseguito passando per Belgrado, Pristina, Skopje fino a raggiungere Atene. Dopo 60 giorni di pedalate, raggiungeranno Vicenza domenica 26 settembre. “Dietro ad ogni problema c’è un’opportunità”: questo lo spirito con cui Loretta e Giorgio hanno deciso di costruire il loro viaggio e trasformare l’avventura in un forte abbraccio simbolico all’Europa così duramente colpita dalla pandemia. Un messaggio di speranza, un ritorno all'essenziale: respirando la forza della libertà, l’attaccamento alle radici, la consapevolezza della propria identità. Il ritrovo per i ciclisti che vorranno percorrere gli ultimi 35 chilometri con Loretta e Giorgio Murari, il ritrovo è domenica 26 settembre verso le 13.30 a Bassano del Grappa, alla caffetteria Angarano Bar. Radio Vicenza trasmetterà in diretta da Piazza Matteotti. Le altre imprese E’ il 2008 quando Loretta sale in sella; da allora non ha più smesso di pedalare, chilometro dopo chilometro entra nel mondo randonnée: né forte né piano ma lontano. Porta a termine sfide incredibili come la Parigi-Brest-Parigi (1.200 chilometri con 12.000 metri di dislivello) in 78 ore oppure la Pinerolo-Barcellona-Pinerolo (1.600 chilometri con 20.000 metri di dislivello) in 145 ore. Nel 2017 scala 56 volte il Monte Grappa, un posto magico che lei chiama “la mia montagna”. Nel 2018 conquista Capo Nord, 4.200 chilometri in venti giorni: una soddisfazione incredibile che le dà la carica per continuare a pedalare. In sella, Loretta, riassapora il piacere di stare a contatto con la natura e la sua spiritualità, allontana i cattivi pensieri e sogna il futuro. Il 23 aprile 2019 parte per il giro delle Repubbliche Marinare, un meraviglioso percorso di 2.300 chilometri con 20.000 metri di dislivello che tocca Venezia, Genova, Pisa e Amalfi. Dieci giorni in giro per l’Italia con il compagno di avventure Giorgio Murari in totale autonomia, senza nessun tipo di supporto. Il 3 agosto dello stesso anno affronta un giro incredibile alla volta di Tarifa: 3.000 chilometri con 28.000 metri di dislivello. Lo scorso anno decide di pedalare, sempre con l’amico Giorgio Murari, lungo tutto il perimetro dello Stivale così colpito dal Covid. L’avventura, “Abbracciamo l’Italia”, li ha visti impegnati in un percorso di 7.000 chilometri, con un dislivello di 70.00 metri affrontato in 40 giorni, in totale autonomia, attraverso tutto il Bel Paese. Tanti, tantissimi i chilometri macinati e tante anche le difficoltà: i 45 gradi della Sardegna, la pioggia delle Alpi, le ruote forate, i crampi, la fatica che si faceva sentire ma l’entusiasmo di tornare in sella ad ogni alba. L’obiettivo “Pedalando ho imparato ad affrontare la malattia e a dedicarmi alle persone che vivono la mia stessa situazione” racconta “lotto per me e per gli altri”; Loretta, infatti, da anni sostiene, con le sue imprese, gli “Amici del 5 Piano��: un gruppo di volontari nato con l’obiettivo di sostenere i malati oncologici, gli ex malati e i loro familiari attraverso il coinvolgimento degli stessi in attività legate alla cultura, al benessere, all’alimentazione e alla promozione dei diritti del malato. Grazie anche alle sue pedalate, è stato possibile finanziare la nascita di due ambulatori importanti nel reparto di oncologia: "SETA - Servizio di Terapia Alimentare", nato dall’idea di attivare un servizio di consulenza nutrizionale all’ interno del reparto di Oncologia di Vicenza aperto gratuitamente sia a pazienti in trattamento attivo che in follow-up. L’ambulatorio, attivo dal 2017, è gestito dal dottor Renato Giaretta che in questi 3 anni di attività ha effettuato 900 visite per un totale di 366 pazienti seguiti. “Spes - Servizio Psicologico Empatico Solidale” nato per dare sostegno psicologico al paziente oncologico e alla sua famiglia. Gestito dalla dottoressa Onestini, l'ambulatorio, nato nel 2018, ha seguito fino ad adesso 160 pazienti per un totale di 700 sedute. Quest’anno i fondi raccolti andranno a sostenere un progetto della Fondazione San Bortolo a favore della Divisione di Neurochirurgia dell’Ospedale di Vicenza. L’obiettivo è consentire la prosecuzione degli interventi attraverso l’utilizzo di una speciale apparecchiatura laser, unica al mondo, che grazie all'uso di cateteri introdotti nel cervello con sistemi di navigazione, può distruggere, con la erogazione di calore, lesioni patologiche di diversa natura. L’utilizzo del laser è previsto per il trattamento di queste patologie: le epilessie farmacoresistenti dovute a focolai non operabili in modo tradizionale per sede pericolosa o inacessibile; tumori cerebrali primitivi e metastatici piccoli e profondi nel cervello non raggiungibili con la microneurochirurgia tradizionale. Il reparto di Neurochirugia, diretto dal dottor Lorenzo Volpin, sarà uno dei pochissimi in Italia a usufruire di questa apparecchiatura rivoluzionaria.   La raccolta fondi Questi 10.000 chilometri di pedalate si sono trasformati in 10.000 euro raccolti grazie alle tantissime donazioni di ciclisti appassionati e generosi cittadini. L’obiettivo è estendere la raccolta fondi fino a fine anno attraverso serate ed eventi collaterali organizzati per raccontare questa fantastica avventura. È possibile, quindi, continuare a donare andando sul sito www.amicidelquintopiano.it oppure sul sito della digital-start up innovativa Bikeen https://unsognoperlatesta.bikeen.eu/. Sempre qui https://unsognoperlatesta.bikeen.eu/ è ancora possibile provare ad aggiudicarsi con una o più offerte riservate (viene garantita completa riservatezza per l’offerente) la bici con cui Loretta ha percorso tanti chilometri lo scorso anno. “Sono orgogliosa del fatto che le mie pedalate possano in qualche modo ispirare queste iniziative e sono ancora più felice che Bikeen abbia deciso di aiutare il Gruppo Amici del Quinto Piano. Ho pedalato 30.000 chilometri in sella a questa bici che mi ha accompagnato in momenti belli ma anche difficili” racconta Loretta “venderla significa raccogliere fondi per la Neurochirurgia, un reparto eccellente del nostro Ospedale. Le sinergie che nascono tra il mondo dell’imprenditoria e del volontariato sono davvero preziose e proficue”. Il miglior offerente, a fine anno, si aggiudicherà la bicicletta.   Sponsor e collaborazioni Numerose le aziende che in questi anni hanno sempre supportato Loretta e le sue imprese con il patrocinio del Comune di Vicenza e del Consiglio Regionale del Veneto: Ferretto Group, Bikeen, MA Impianti, Belluscio Assicurazioni, Cybex, Cicli Rossi, Zenato Wines, Banca del Veneto Centrale, Riva Carrozzeria, Pircher s.s, Ristorante Ai Cigni, Bonometti, Agri-ristorante Le Vescovane.   Read the full article
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freedomtripitaly · 4 years
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Azul comunica che secondo il decreto n°6756-c/2020 della repubblica portoghese e l’ordinanza n°340 della repubblica federale del Brasile, per viaggiare tra Portogallo e Brasile e viceversa, è obbligatorio presentare un referto negativo dell’esame del Covid-19, rilasciato nelle 72 ore prima dell’imbarco. La mancata presentazione implicherà il dovieto d’imbarco. Questa disposizione sarà in vigore sino al [...]��� https://ift.tt/31FuaQt Lisbona, obbligatorio test anti Covid-19 per voli tra Portogallo e Brasile Azul comunica che secondo il decreto n°6756-c/2020 della repubblica portoghese e l’ordinanza n°340 della repubblica federale del Brasile, per viaggiare tra Portogallo e Brasile e viceversa, è obbligatorio presentare un referto negativo dell’esame del Covid-19, rilasciato nelle 72 ore prima dell’imbarco. La mancata presentazione implicherà il dovieto d’imbarco. Questa disposizione sarà in vigore sino al [...]→ Questa disposizione sarà in vigore sino al 17 luglio 2020, con la possibilità di essere ulteriormente prolungata dalle autorità competenti
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bdscuatui · 4 years
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Ayala Land cho biết REIT P1.36-B vẫn còn trên Bởi Denise A. Valdez, Phóng viên AUALA Land, Inc. (ALI) đang giữ kế hoạch ủy thác đầu tư bất động sản (REIT) của mình trên bàn bất chấp những thách thức do đại dịch coronavirus 2019 (COVID-19) mang lại. Người đứng đầu văn phòng Ayala Land Carol T. Mills nói với BusinessWorld rằng ALI tiếp tục phối hợp với Ủy ban Chứng khoán và Giao dịch (SEC) liên quan đến ứng dụng REIT trị giá 1,36 tỷ USD của mình. Hôm nay, ALI vẫn đang theo đuổi và chúng tôi đang giữ đơn xin REIT của mình với SEC được cập nhật và hoạt động, cô ấy nói trong một email vào thứ Hai. Nhưng bà lưu ý thời điểm chào bán sẽ phụ thuộc vào điều kiện thị trường. ALI đã nộp đơn đăng ký REIT của mình với SEC vào tháng 2 để cung cấp tới 478.639.700 cổ phiếu với giá P30,05 mỗi cổ phiếu, sẽ tăng lên tới 3,36 tỷ đồng tiền lãi ròng. Đây là ứng dụng REIT đầu tiên của đất nước, theo hướng dẫn REIT được điều chỉnh của SEC Mười đưa ra vào tháng 1. Kế hoạch ALIT của REIT liên quan đến ba tòa nhà thương mại ở khu thương mại trung tâm Makati: Solaris One 24 tầng, Ayala North Exchange phát triển hỗn hợp và Sàn giao dịch McKinley năm tầng. Dựa trên bản cáo bạch của mình, ALI muốn sử dụng tiền thu được từ lời đề nghị cho các khoản đầu tư trong tương lai vào bất động sản và các mục đích chung của công ty. Họ đang lên kế hoạch mua Teleperformance Cebu từ công ty con ALO Prime Realty Corp và các bất động sản khác tại Metro Manila và các khu vực trọng điểm. Mặc dù REITs là một cơ hội đầu tư khả thi vì nó cho phép mọi người đầu tư vào bất động sản mà không phải lo lắng về các quyền sở hữu hoặc quản lý tài sản giả, Chủ tịch Công ty Chứng khoán của PN PNB, ông Antonio Antonio G. Lisbona nói rằng đại dịch đang diễn ra có thể khiến các nhà đầu tư sợ hãi . Giá trị của REITs được lấy từ thu nhập cho thuê và giá trị của các tài sản cơ bản. Không chắc chắn làm thế nào các nhà đầu tư sẽ chấp nhận một đề nghị tại thời điểm này, ông nói trong một tin nhắn văn bản vào thứ Hai. Trước những bất ổn do đại dịch gây ra, nhiều nhà đầu tư có thể sẽ nghiêng về việc giữ thanh khoản. Philstocks Financial, Inc. Phó nghiên cứu Piper Chaucer E. Tan cũng nói điều tương tự, lưu ý rằng việc kiểm dịch sẽ kéo dài hơn nữa, đó có thể là một thách thức đối với ALI để thu hút các nhà đầu tư. REIT sẽ là công cụ đầu tư khả thi cho các nhà đầu tư như thế nào nếu không gian văn phòng, trung tâm thương mại và không gian dân cư không được sử dụng do các biện pháp kiểm dịch của chính phủ? ông nói trong một tin nhắn văn bản. Nhưng ông Tan cho biết nếu thúc đẩy, việc chào bán ALI sẽ là cơ hội cho các nhà đầu tư có khẩu vị rủi ro khác nhau, như những người bảo thủ và các nhà đầu tư tổ chức, bởi vì REITs chia cổ tức thường xuyên cho các cổ đông. Cổ phiếu của bất động sản rất hấp dẫn bởi vì [industry’s] Tăng trưởng Nếu chúng ta có thể chứa vi-rút này, có vắc-xin hoặc thuốc chữa bệnh này, tôi nghĩ nền kinh tế sẽ phục hồi, bao gồm cả bất động sản, như V-Shape, ông nói. Ông Lisbona, ông Lisbona cũng cho biết nếu việc chào bán ALI thành công, nó sẽ giúp cung cấp thanh khoản cho các hoạt động REITs của họ và tài trợ cho các thương vụ mua lại trong tương lai với dự đoán giá bất động sản thấp hơn. ALI cho biết tuần trước họ đang trì hoãn tất cả các dự án ra mắt trong năm nay để cắt giảm chi phí và giữ thanh khoản trong bối cảnh đại dịch COVID-19 đang diễn ra. Nó cũng cắt giảm ngân sách của mình cho chi tiêu vốn xuống P70 tỷ từ P110 tỷ ban đầu. Thu nhập của công ty tăng 13% lên P33,2 tỷ vào năm ngoái nhờ đóng góp cao hơn từ các định dạng cho thuê mới. Cổ phiếu của ALI tại sàn giao dịch chứng khoán tăng 30 centavos tương đương 1,04% lên P29,20 mỗi thứ hai. [ad_2] Nguồn
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newstinxahoi · 5 years
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Đồ chống dịch sành điệu cho nhà giàu hút khách
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Mỹ Giới nhà giàu đang lùng mua các mặt hàng như máy lọc không khí đeo cổ hay kén ngủ làm từ vải kháng khuẩn để đối phó Covid-19.
Đa phần người dân Mỹ chống đại dịch bằng cách lùng mua nước rửa tay và giấy vệ sinh. Số khác giàu có hơn thì tìm sự yên tâm bằng những túi trang bị y tế khẩn cấp trị giá 4.995 USD, với nhiều tiện tích hợp tương tự như những túi đa năng của nhân vật James Bond.
Họ cũng tìm mua máy lọc không khí cá nhân, được quảng cáo có khả năng loại bỏ virus với giá 149,95 USD có thể đeo như một chiếc vòng cổ. Thậm chí, thị trường Mỹ còn xuất hiện một loại kén ngủ làm từ vải kháng khuẩn được cấp bằng sáng chế, với tuyên bố "tiêu diệt gần 100% vi khuẩn, nấm và virus".
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Máy lọc không khí cá nhân đeo cổ giá 149,95 USD bán tại Mỹ. Ảnh: Hammacher
Những sản phẩm này chủ yếu nhắm đến người có thu nhập cao. Và tương tự giấy vệ sinh, khi đại dịch lan rộng, những mặt hàng này cũng "cháy hàng", được đặt hàng trước và luôn trong tình trạng cầu vượt cung.
"Các kệ hàng trong kho của chúng tôi gần như trống trơn", Ryan Kuhlman - đồng sáng lập của Preppi cho biết. Đây là hãng sản xuất bộ dụng cụ sinh tồn cao cấp, gồm một túi đeo chứa các vật tiện ích và 4 chiếc mặt nạ N95. Dù chưa hết tháng 3, doanh số của Preppi đã tăng 5000% so với tháng 2/2020.
Thị trường Mỹ đang mất kiểm soát. Mỗi giờ trôi qua lại có thông báo về việc hủy bỏ hoặc hoãn các sự kiện cộng đồng. Với những nhà sản xuất các vật tư y tế, vấn đề lo lắng của họ là không thể sản xuất kịp nhu cầu.
Hammacher Schlemmer & Co - đại gia về sản phẩm tiện ích cao cấp của Mỹ, đang tích cực quảng cáo một thiết bị khử trùng không khí và bề mặt với giá 399,95 USD, hứa hẹn loại bỏ các vi khuẩn khó chịu từ phòng khách bằng công nghệ tương tự NASA sử dụng để làm sạch các tàu con thoi.
Trước khi có Covid-19, sản phẩm này được giới thiệu với tính năng chính là chống nấm mốc. Tuy nhiên, khi đại dịch lan đến nước Mỹ, hãng đã khéo léo quảng cáo về khả năng chống virus của nó. Nhờ thế, doanh số một vài sản phẩm tăng đến 500%.
"Thị trường đang bùng nổ", Marie Resnick - Phó giám đốc phụ trách marketing của công ty nhận xét, "Mọi người đều cần máy lọc không khí tại nhà. Bạn sẽ cần hơn một cái".
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Tuýp xịt khử khuẩn tay hình dáng như iPhone mini. Ảnh: Touchland
Theo đánh giá của Stifel, Nicolaus & Co, đối tượng chi tiêu phổ biến nhất trong dịch Covid-19 ở Mỹ là người thu nhập cao. Đối với họ, nếu nước rửa tay Purell quá nhờn dính cho một đôi tay được chăm chút cẩn thận thì đã có Touchland, một tuýp xịt khử khuẩn với giá 12 USD cho dung tích khoảng 40ml. 
Nó có hình dáng như một chiếc iPhone mini, chứa chất dưỡng ẩm, tinh dầu và  Glycereth-26 - thứ mà công ty này nói là một chất giữ ẩm tuyệt vời. Sản phẩm còn có nhiều mùi như dưa hấu, oải hương hoặc những hương khác.
Vấn đề là hiện nó đã hết sạch. "Có một chút điên rồ ở đây", Andrea Lisbona, Nhà đồng sáng lập 34 tuổi kiêm CEO Touchland nói. Cô vừa trở về Mỹ từ nhà máy của hãng tại Mexico. Nhà máy này đang tích cực tăng sản xuất để giao hàng cho 25.000 khách đang đợi.
"Chỉ mới 3 tuần trước, sản phẩm này về cơ bản chỉ như một phụ kiện mang tính thời trang", Alexander Chernev, Giáo sư Marketing tại Trường Quản lý Kellogg thuộc Đại học Northwestern cho biết, "Bây giờ, mọi thứ đã thay đổi".
Phiên An (theo Bloomberg)
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(Cristina Siccardi) Mentre il mondo combatte contro il Coronavirus del 2020 (Covid-19), dove l’Italia è il terzo Paese al mondo per numero di contagi, in questi giorni si è celebrato un centenario di grande importanza, silenziato dalla Chiesa e dai media, ma molto sentito da tutti quei prelati, sacerdoti, monaci, monache e fedeli rimasti cattolici e, quindi, seriamente devoti alla Madonna di Fatima. Il 20 febbraio 1920 moriva, infatti, a dieci anni, santa Giacinta Marto a causa della pandemia del virus della Spagnola (influenza H1N1), come suo fratello Francesco. Fra il 1918 e il 1920 la pandemia causata da quel virus contagiò circa 500 milioni di persone, inclusi alcuni abitanti di remote isole dell’Oceano Pacifico e del Mar Glaciale Artico, provocando il decesso di 50-100 milioni di individui (dal tre al cinque per cento della popolazione mondiale dell’epoca), più vittime della peste nera del XIV secolo. Ma veniamo a Giacinta. Uno dei suoi divertimenti preferiti, insieme a Francesco e alla cugina Lucia, era quello di gridare ad alta voce, dall’alto dei monti, seduta sulla roccia. Il nome che più echeggiava era quello della Madonna. A volte proprio lei, «quella a cui la Vergine Santissima ha comunicato maggior abbondanza di grazie e maggior conoscenza di Dio e della virtù», come scriverà suor Luciados Santos, recitava tutta l’Ave Maria, pronunciando la parola seguente soltanto quando l’eco riproduceva per intero quella precedente. Tale innocentissima preghiera di bambina, quasi surreale, dove il soprannaturale si sovrapponeva al naturale, riecheggia nelle nostre coscienze quando veniamo a sapere che proprio lei sacrificò la sua vita per i «poveri peccatori», per la Chiesa e per il Papa.
L’unica pubblicazione degna di nota, uscita in questi giorni per rendere omaggio alla piccola e grandissima bimba del Portogallo, è stato il libro di Padre Serafino Tognetti, dal semplice titolo Giacinta (Etabeta, pp.134, € 12,00). L’autore le ha dedicato una biografia non solo perché si tratta di un anniversario che non può e non deve essere trascurato, ma perché ella rappresenta quella militanza di cui oggi la Chiesa ha assoluto bisogno. Un giorno ha detto il monaco dei Figli di Dio, primo superiore della Comunità dopo la scomparsa di Don Divo Barsotti, che abbiamo bisogno dello sguardo di Giacinta, quello dei lottatori, di coloro che sanno che la vittoria sul male costa sudore e sangue. E il mondo ha paura del suo sguardo severo: sono occhi che parlano di Dio e della Sua Grazia, degli uomini e dei loro peccati.
Giacinta, che era stata, fino al momento delle apparizioni dell’Angelo del Portogallo (1916) e quelle di Nostra Signora di Fatima, una bambina solare, allegra, spensierata, che amava cantare e ballare, si trasforma e diventa, come stanno a dimostrare sia le testimonianze che le fotografie che la ritraggono, serissima e con pupille che trafiggono come lame lucenti. «“Mentre Giacinta sembrava preoccupata nell’unico pensiero di convertire i peccatori e salvare le anime dall’Inferno, Francesco sembrava che pensasse solo a consolare Gesù e la Madonna, che aveva contemplato molto tristi” [dalle Memorie di suor Lucia, ndr]. Entrambi si piazzano sotto la croce, guardano Gesù crocifisso, ma Giacinta tiene un piede anche sulla porta dell’Inferno, perché ciò che vide il 13 luglio del ‘17 fu impresso in lei con ferro rovente, ed ella non potrà mai dimenticare quell’agghiacciante visione. […] Giacinta, ne siamo sicuri, è un’anima che ottiene. La sua preghiera è accolta proprio per la sua sincerità totale, assoluta, senza macchia. Se questa fu la sua potenza mediatrice sulla terra, lo sarà probabilmente anche adesso in Cielo» (pp. 22).
Il profilo che Lucia tratteggia della cuginetta è straordinario: è il ritratto dei puri di cuore. Giacinta era insaziabile nella pratica del sacrificio e delle mortificazioni. Agli inizi del mese di luglio del 1919, entrò in ospedale, contagiata dalla Spagnola. Sua madre le chiese che cosa desiderasse e la piccola chiese la presenza di Lucia. La visita fu tutto un parlare delle sofferenze offerte per i peccatori al fine di allontanarli dall’Inferno, ma anche per il Sommo Pontefice. Scrive nelle Memorie suor Lucia: «Tu rimani qua per dire che Dio vuole istituire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Quando ce ne sarà l’occasione, non ti nascondere. Di’ a tutti che Dio ci concede le grazie per mezzo del Cuore Immacolato di Maria; che le domandino a Lei, che il Cuore di Gesù vuole che vicino a Lui, sia venerato il Cuore Immacolato di Maria. Chiediamo la pace al Cuore Immacolato di Maria; Dio la mise nelle mani di Lei. S’io potessi mettere nel cuore di tutti, il fuoco che mi brucia qui nel petto e mi fa amare tanto il Cuore di Gesù e il Cuore di Maria!». Nelle sue manifestazioni Giacinta cammina sempre sul crinale della vita eterna, con l’abisso della dannazione che si spalanca sotto i suoi piedi: ella ragiona come il vero cattolico medievale, ovvero trascendendo il mondo con il suo benessere materiale, perseguendo soltanto la via del Cielo, per questo ella sopportava tante sofferenze e tante ingiustizie (comprese le drammatiche vessazioni di tutti coloro che non credevano ai pastorelli di Fatima).
«Se sapessero…» ripeteva sempre, pensando agli uomini dei tempi moderni. Sapessero che cosa? «Che gli atti di questa vita terrena hanno una valenza eterna. Questo è il grande problema dell’uomo di oggi: non sapendo più che cosa sta a fare al mondo, cerca affannosamente il senso delle cose, senza mai trovarlo» (p. 97). Diceva ancora Giacinta che le persone non pensano alla morte di Gesù. Don Divo Barsotti, dal canto suo, affermava che «“Gesù è diventato un pretesto per parlare d’altro”. Si inizia a parlare del Cristo, si finisce col parlare di politica» (ibidem). La Passione di Cristo è una passione per i figli del Padre e in ogni uomo c’è il prezzo del sangue divino, c’è la nobiltà della Santa Croce. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi, quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.
Dall’ultima apparizione di Fatima del 13 ottobre 1917 al dies natalis di Giacinta trascorsero 28 mesi: è in questo tempo che si santificò, spogliandosi totalmente di se stessa per servire umilmente Gesù, per consolarLo, per farLo contento con i mezzi che la Madre di Dio aveva rivelato alla Cova d’Iria: la preghiera, il Santo Rosario, la rinuncia, il sacrificio. Invero, la penitenza è l’unico mezzo per assurgere a Cristo Signore, ben lo sanno i Santi. Giacinta morì completamente povera e sola nell’ospedale di Lisbona, e non ebbe neppure la consolazione di ricevere la santa Comunione, perché le venne negata.
La fede di Giacinta è quella dei Santi di Dio, non quella da salotto. È una fede virile, forte, che non fa sconti a se stessi ed è coraggiosa, va all’arma bianca: da soli contro il nemico, il demonio e le sue tentazioni, quelle che portano al peccato. La guerra terribile non è contro il mondo, ma è contro se stessi e chi vince quella guerra si fa partecipe della Redenzione dell’Unico Salvatore.
L’internazionale Carnevale di Venezia è stato abolito in questo Anno Domini 2020 per limitare i contagi dal Coronavirus e la Quaresima, quest’anno, inizia con la quarantena di molti. Approfittiamo di questo tempo di castighi e di misericordia per ascoltare e mettere in pratica, finalmente, gli insegnamenti della Madonna di Fatima, che santa Giacinta prese alla lettera sine glossa.
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sauolasa · 4 years
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Covid-19: convivere con il virus a inizio estate, quartieri chiusi da Lisbona a Roma
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juancastro · 4 years
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PHL stocks to move sideways on lack of catalysts
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PHL stocks to move sideways on lack of catalysts
By Denise A. Valdez, Senior Reporter
LOCAL SHARES are expected to move sideways this week as investors continue to weigh the impact of continuing quarantine measures that restrict many sectors to limited operations.
The Philippine Stock Exchange index (PSEi) closed Friday’s session up 12.23 points or 0.21% to 5,785.09. But on a weekly basis, it went down 1.68% or 99.09 points.
Value turnover last week fell 34% to an average of P5.99 billion, but net foreign selling was trimmed 3% to an average of P946.36 million.
Last week’s trading was cut to four days due to a holiday for National Heroes’ Day on Monday.
“Weakness reigned, with not enough positive catalysts at home to nudge the bellwether higher. Investors weighed-in on the (lockdown) extension in Metro Manila, and on the release of labor numbers for July,” online brokerage 2TradeAsia.com said in a market note.
The government announced last week that existing quarantine protocols in Metro Manila, which restrict several business sectors to limited operations, will be extended for the whole of September.
This means sectors that facilitate a heavy volume of people, such as construction, entertainment, tourism and accommodation, and food services, would have capacity limitations of 30-50% even in the least restrictive quarantine protocols, 2TradeAsia.com noted.
“This highlights the critical need for (local government units) to revert to quarantine-free — not just relaxed quarantine — policy to fast-track recovery of the labor market,” the brokerage said.
This concern was on one end of investors’ considerations, while on the other end was the improvement of labor data for the month of July. The government reported last week that unemployment in July was reduced to 4.6 million from a record 7.3 million in April.
“Recall that labor directly feeds into (gross domestic product), and sentiment will remain glued on whether the recovery can remain steady-state until the next survey in October,” 2TradeAsia.com said.
For the coming week, the PSEi is seen to move within the 5,500 to 5,800 range barring any shocks or surprises, PNB Securities, Inc. President Manuel Antonio G. Lisbona said.
“The primary driver for strong upward move will be positive developments on a vaccine or treatment or strong evidence that infection rates have gone down. Drivers for strong downward move: US election uncertainties, sustained decline in US markets, anti-COVID-19 vaccine delay and evidence of rising cases,” he said in a text message.
US markets ended lower on Friday’s session, with the Dow Jones Industrial Average, S&P 500 and Nasdaq Composite indices all losing 0.56%, 0.81% and 1.27%, respectively.
2TradeAsia.com is putting immediate support for the PSEi at 5,500 and resistance within 5,800-6,000.
!function(f,b,e,v,n,t,s) if(f.fbq)return;n=f.fbq=function()n.callMethod? n.callMethod.apply(n,arguments):n.queue.push(arguments); if(!f._fbq)f._fbq=n;n.push=n;n.loaded=!0;n.version='2.0'; n.queue=[];t=b.createElement(e);t.async=!0; t.src=v;s=b.getElementsByTagName(e)[0]; s.parentNode.insertBefore(t,s)(window,document,'script', 'https://connect.facebook.net/en_US/fbevents.js'); fbq('init', '2108128972759458'); fbq('track', 'PageView'); Originally posted in www.bworldonline.com
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scutiero · 4 years
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Il piacere della settimana normale
“Ho firmato un nuovo DPCM. Da domani, riprendono gli eventi sportivi”. Sono passate le 22:00 dell’11 Giugno quando il premier Conte annuncia il via libera dapprima alla Coppa Italia di stasera. Non c’erano dubbi sull’approvazione, anche perché RAI aveva già diffuso la programmazione in prima serata, ma a meno di ventiquattr’ore dall’evento… Comunque, siamo ormai abituati a queste tardività.
Juventus-Milan oggi e Napoli-Inter domani. A proposito della coppa, la Lega e Coca-Cola firmano un importante accordo commerciale per la finale prevista mercoledì prossimo all’Olimpico di Roma; si consolida il rapporto dopo la title sponsorship dello scorso Dicembre in occasione della Supercoppa, con interessanti proponimenti per la stagione 2020/21 inquadrati nel processo di internazionalizzazione della Serie A.
Uno dei primi riflessi italiani del nuovo calendario obbligato è mosso della Serie C: la Lega comunica che sei società rinunciano alla partecipazione dei playoff; coerenza, perché questi e la maggior parte dei club optava per la conclusione anticipata della stagione. Oltre alle arcinote motivazioni economiche della categoria.
Nella speranza di gustare genuini antipasti a partire da stasera, bentornata alla settimana normale perché sabato 20 Giugno sarà di nuovo campionato. Tuttavia, ad oggi il fantasma della quarantena lunga ed allargata sorvola ancora: se fosse rilevato anche soltanto un caso di positività al virus, il calcio si fermerebbe di nuovo. Guardando alla curva epidemiologica favorevole, la Federcalcio è ottimista ed il presidente Gravina auspica che il Comitato tecnico scientifico abbrevi l’isolamento coatto da quattordici a quattro giorni; un doppio tampone in novantasei ore per tutti i non positivi potrebbe permettere al gruppo squadra di tornare ad allenarsi e giocare normalmente.
Lo stesso Comitato, attraverso le parole del professor Vannicelli, ricorda che il protocollo sanitario scadrà lunedì 15 Giugno, dopodiché i dati aggiornati possono determinare un nuovo documento scientifico. Pensando sempre e soprattutto alla salute globale, il professore rammenta che la situazione della Lombardia non è del tutto buona. Per quanto concerne lo sport ed il suo pubblico, Vannicelli crede che gli stadi potrebbero tornare ad accogliere i tifosi al termine della stagione: “In un impianto da trentamila posti, magari potrà entrare un terzo del pubblico”. E sulla quarantena: “Mi auguro possa andare a finire così”, abbracciando l’aspettativa di Gravina.
Sono avanti in Germania. Cominciano già ad allentare le restrizioni all’interno dello stadio: dalla prossima giornata di Bundesliga, No alla mascherina obbligatoria in panchina se c’è un distanziamento di almeno 1,5 metri; possibile il raddoppio dei cronisti ammessi all’evento, da tredici a ventisei. Quasi ventimila spettatori hanno assistito alla semifinale della Coppa di Serbia tra Partizan e Stella Rossa; è il primo stadio nuovamente aperto al pubblico post COVID-19.
Si parla d’Italia anche in Spagna. Fanno discutere le parole del presidente della Liga, Javier Tebas: “Mi sono molto preoccupato quando un gruppo di club di Serie A si è esposto pubblicamente contro la ripresa”. La scoperta dell’acqua calda per noi che seguiamo quotidianamente il teatrino del Paese: alcune società sfruttavano la situazione emergenziale raccomandando di non tornare a giocare. E Tebas declama il proverbio -Uomo avvisato, mezzo salvato-: preoccupato dalla vita privata dei calciatori, minaccia provvedimenti disciplinari perché i contagi sarebbero causati esclusivamente dalla negligenza.
Mentre il ministro dello Sport turco dice di essere fiducioso per la finale di Champions League ad Istanbul, fonti giornalistiche hanno informazioni discordi: nel Comitato del 17 Giugno, l’UEFA dovrebbe annunciare la Final Eight da giocare a Lisbona; stessa formula per l’Europa League, da disputare però in Germania. La sede della Supercoppa europea sarà Budapest. Nessuna modifica da comunicare a Juventus e Napoli: gli Ottavi di ritorno saranno regolarmente a Torino e Barcellona.
Bentornata, settimana normale. Che piacere. E -In bocca al lupo- al calcio.
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freedomtripitaly · 4 years
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Bisognerà attendere ancora un po’ prima di poter tornare a fare una crociera. Costa Crociere ha comunicato di aver prorogato lo stop delle proprie navi di un altro mese. Non salperanno, quindi, fino al 31 luglio. “La decisione è legata alla incertezza sulla graduale riapertura dei porti alle navi da crociera e le restrizioni che potrebbero essere ancora in atto per gli spostamenti delle persone in relazione alla pandemia globale di Covid-19”, ha spiegato con una nota Costa Crociere all’Ansa. La compagnia sta provvedendo a informare sia gli agenti di viaggio sia i clienti interessati dai cambiamenti, scrive in una nota, ai quali verrà garantita una riprotezione secondo quanto stabilito dalla normativa applicabile, che offre la maggiore garanzia in questa situazione di contingenza. Per il momento, quindi, si potrà continuare a navigare solo con la fantasia, studiando da casa la prossima crociera e la prossima meta di viaggio. Una cosa è certa: per venire incontro a coloro che desiderano prenotare una crociera in tutta tranquillità, la compagnia ha attivato le nuove condizioni per la cancellazione che può essere fatta fino a 48 ore prima di partire. In questo modo è possibile gestire con la massima flessibilità una nuova prenotazione o una prenotazione già esistente ed essere liberi di scegliere il momento di viaggiare più idoneo. Anche per le crociere, come per gli aerei, sono disponibili i voucher che si possono utilizzare per prenotare una nuova crociera entro 12 mesi dalla data di cancellazione. Il voucher è valido su tutte le crociere con rientro entro il 30/11/2021. Chi vuole essere più tranquillo pur non rinunciando alla propria vacanza può pensare di prenotare una mini crociera autunnale di quattro giorni e tre notti nel Mediterraneo, ci sono offerte a partire da 199 euro. E, in ogni caso, è possibile effettuare una prenotazione fino al 2022. Tra le novità assolute per l’inverno 2021/22 ci sono le cinque grandi crociere di un mese circa a bordo della nave Costa Luminosa, un vero e proprio tour del Mediterraneo dalla Spagna fino alla Turchia, con soste ad Haifa (Israele) e Istanbul (Turchia) oppure oltre le Colonne d’Ercole, visitando Casablanca, le Canarie, Capo Verde, Madeira, le Azzorre e Lisbona. L’ultima grande crociera durerà ben 44 giorni e arriverà ai Caraibi e a New York, dove la nave si fermerà per tre giorni, prima di visitare Boston e rientrare in Europa. E poi ci saranno le crociere a bordo della nuova Costa Toscana, la nave gemella super green della Costa Smeralda, che entrerà in servizio il 28 giugno del 2021, già prenotabili. La nave Costa Smeralda, gemella della Toscana @Ufficio stampa https://ift.tt/3cbw4tU Le navi di Costa Crociere salperanno di nuovo l’1 agosto Bisognerà attendere ancora un po’ prima di poter tornare a fare una crociera. Costa Crociere ha comunicato di aver prorogato lo stop delle proprie navi di un altro mese. Non salperanno, quindi, fino al 31 luglio. “La decisione è legata alla incertezza sulla graduale riapertura dei porti alle navi da crociera e le restrizioni che potrebbero essere ancora in atto per gli spostamenti delle persone in relazione alla pandemia globale di Covid-19”, ha spiegato con una nota Costa Crociere all’Ansa. La compagnia sta provvedendo a informare sia gli agenti di viaggio sia i clienti interessati dai cambiamenti, scrive in una nota, ai quali verrà garantita una riprotezione secondo quanto stabilito dalla normativa applicabile, che offre la maggiore garanzia in questa situazione di contingenza. Per il momento, quindi, si potrà continuare a navigare solo con la fantasia, studiando da casa la prossima crociera e la prossima meta di viaggio. Una cosa è certa: per venire incontro a coloro che desiderano prenotare una crociera in tutta tranquillità, la compagnia ha attivato le nuove condizioni per la cancellazione che può essere fatta fino a 48 ore prima di partire. In questo modo è possibile gestire con la massima flessibilità una nuova prenotazione o una prenotazione già esistente ed essere liberi di scegliere il momento di viaggiare più idoneo. Anche per le crociere, come per gli aerei, sono disponibili i voucher che si possono utilizzare per prenotare una nuova crociera entro 12 mesi dalla data di cancellazione. Il voucher è valido su tutte le crociere con rientro entro il 30/11/2021. Chi vuole essere più tranquillo pur non rinunciando alla propria vacanza può pensare di prenotare una mini crociera autunnale di quattro giorni e tre notti nel Mediterraneo, ci sono offerte a partire da 199 euro. E, in ogni caso, è possibile effettuare una prenotazione fino al 2022. Tra le novità assolute per l’inverno 2021/22 ci sono le cinque grandi crociere di un mese circa a bordo della nave Costa Luminosa, un vero e proprio tour del Mediterraneo dalla Spagna fino alla Turchia, con soste ad Haifa (Israele) e Istanbul (Turchia) oppure oltre le Colonne d’Ercole, visitando Casablanca, le Canarie, Capo Verde, Madeira, le Azzorre e Lisbona. L’ultima grande crociera durerà ben 44 giorni e arriverà ai Caraibi e a New York, dove la nave si fermerà per tre giorni, prima di visitare Boston e rientrare in Europa. E poi ci saranno le crociere a bordo della nuova Costa Toscana, la nave gemella super green della Costa Smeralda, che entrerà in servizio il 28 giugno del 2021, già prenotabili. La nave Costa Smeralda, gemella della Toscana @Ufficio stampa Costa Crociere ha comunicato di aver prorogato lo stop delle proprie navi fino al 31 luglio.
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