#covid epidemia
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Mascarilla SÍ…mascarilla NO…
Los políticos no se ponen de acuerdo
https://www.canalmenorca.com/mascarilla-si-mascarilla-no/
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Anticorpi monoclonali E7 pluripotenti contro il Covid
Covid, scoperti nuovi anticorpi a prova di varianti attuali (e future): ecco come funzionano e chi li ha. I più potenti sono: E7, F1 e F5, che hanno mostrato «una capacità ultra forte» di sconfiggere 18 diversi tipi di sarbecovirus Sono stati scoperti sei anticorpi "a prova di qualsiasi variante" del coronavirus. L'anticorpo E7, in particolare, è in grado di neutralizzare ogni ceppo di virus che provoca il Covid, anche le più recenti sottovarianti di Omicron. Questi risultati fanno sperare che un vaccino universale contro il coronavirus sia quindi realizzabile. Covid e anticorpi: cosa dicono le ultime scoperte I ricercatori hanno scoperto sei nuovi anticorpi nel sangue di pazienti sopravvissuti al primo antenato del Covid-19, il virus della SARS del 2002, che hanno poi ricevuto una vaccinazione contro il coronavirus in anni più recenti.
Come riporta il Daily Mail, il più potente, l'E7, è in grado di neutralizzare le varianti di SARS-CoV-2 emerse di recente, come l'Omicron XBB.1.16, che ha causato un'impennata di oltre il 14% di nuovi casi negli Stati Uniti nell'ultimo mese. Ma i casi sono ancora al minimo storico rispetto agli anni precedenti, da quando il virus ha preso piede nel mondo nel 2020. Il team internazionale di scienziati, guidato dalla Duke-NUS Medical School di Singapore, ha scoperto che l'E7 blocca il processo di mutamento di forma che il virus richiede per infettare le cellule e causare la malattia. I nuovi risultati giungono nel contesto di un'impennata dei casi di Covid negli Stati Uniti, compreso un aumento del 10% dei ricoveri, che sono passati da 6.444 casi nella prima settimana di luglio a 7.109 casi solo una settimana dopo. Ondata di fine estate Tuttavia, gli esperti dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) fanno notare che l'"ondata di fine estate" del 2023 rimane molto più bassa rispetto alle passate epidemie di Covid durante le ondate delle ultime tre estati. I numeri sono infatti molto diversi rispetto a prima e quindi non ci accorgiamo di questa ondata. Ma le infezioni da Covid ci sono ancora. La ricerca sui nuovi anticorpi è stata pubblica su Science Advances. Al progetto hanno collaborato ricercatori medici di Singapore, Australia e Stati Uniti, che hanno identificato sei anticorpi in grado di neutralizzare efficacemente diverse varianti di Covid-19. Super anticorpi efficaci contro le varianti Covid: come sono stati scoperti Tuttavia, i sei nuovi anticorpi monoclonali sono stati scoperti all'interno del sistema immunitario di pazienti che erano già sopravvissuti alla SARS originale prima di ricevere, più di recente, il vaccino a base di mRNA di Pfizer-BioNTech contro il Covid-19. Il risultato è stato un mix più potente di immunità naturale e guidata dal vaccino, in grado di attaccare in modo coerente gli aspetti comuni di tutti i sarbecovirus, non solo quelli unici di Covid. Dallo studio emerge che i tre migliori anticorpi, denominati E7, F1 e F5, che hanno mostrato «una capacità ultrapotente» di sconfiggere 18 diversi tipi di sarbecovirus, sono stati ottenuti a concentrazioni molto basse, comprese tra 10,44 e 120,30 nanogrammi per millilitro. Per fare un paragone, alcuni trattamenti contro Covid a base di anticorpi monoclonali, come REGEN-COV e remdesivir, possono richiedere potenze di migliaia di nanogrammi per millilitro per essere efficaci contro i nuovi ceppi di Covid. L'anticorpo più potente è E7 Il più potente dei nuovi anticorpi, l'E7, si lega contemporaneamente a due proteine spike del coronavirus sulla superficie del virus, impedendone l'uso quasi come una mazza sul volante di un'auto quando il virus tenta di invadere una cellula. L'E7 si è rivelato efficace in laboratorio anche contro le più recenti evoluzioni del coronavirus, come l'Omicron XBB.1.16. «La potenza neutralizzante e l'ampiezza dell'anticorpo E7 hanno superato qualsiasi altro anticorpo contro il coronavirus legato alla SARS che abbiamo incontrato», ha detto Chia Wan Ni, un ex studente post-dottorato. Chia e i suoi colleghi sperano di ampliare la loro ricerca sull'E7 e su questi altri anticorpi monoclonali, nel tentativo di svilupparli nuovamente come trattamenti terapeutici contro i ceppi di coronavirus attuali e futuri. La ricerca è stata condotta in collaborazione con l'Università Nazionale di Singapore, l'Università di Melbourne in Australia e il Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, Washington. Read the full article
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Autoridades chinesas em alerta com avanço da subvariante XXB da Ômicron e preveem aumento para 65 milhões de casos até junho
Epidemiologista adverte sobre nova onda de infecções e governo lança novas vacinas focadas na subvariante XXB Autoridades chinesas estão em estado de alerta diante do avanço preocupante da subvariante XXB da Ômicron, que ameaça provocar um significativo aumento no número de casos de Covid-19. De acordo com informações do governo, estima-se que o total de casos semanais possa atingir a marca de…
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Ancora allarme POLIO, facciamo chiarezza
Il servizio del GR1 delle 8 di oggi 16.12.2024 annuncia il ritrovamento di virus polio nelle fognature. Il GR approfitta dell’occasione per dire una serie di fesserie anzi menzogne costruite a tavolino e tace la cosa principale, con la collaborazione di Fabrizio Pregliasco che ovviamente raccomandava il vaccino.
Ritengo che la notizia faccia parte da una parte del meccanismo per tenere in allerta la popolazione, far credere che le autorità (e i massmedia) vigilino, dall’altra per tener vivo l’interesse agli intrugli lorenziniani iniettati col ricatto scolastico ai più piccoli, non si sa mai che a qualcuno venga in mente di protestare. Proprio per questo alcune precisazioni sono utili. By the way, faccio notare, modestamente, che di vaccini lorenziniani sono molto più esperto io di Pregliasco, se non altro perché ho pubblicato molti articoli e libri sull’argomento, mentre Pregliasco ha scritto qualcosa su Influenza e Covid.
Numero 1. La notizia del ritrovamento del virus nelle fognature di grandi città è vecchia di anni e anni, torna fuori ogni tanto. Il virus si trova lì perché è stato emesso dalle feci di persone infettate o vaccinate col virus vivo. Sono ritrovamenti sporadici e non vi è prova che abbia provocato qualche caso polio in Italia, né vi è il minimo rischio di una epidemia. Quindi ALLARMI INFONDATI. L’Italia è stata dichiarata polio-free nel 2002, così come tutta la Regione europea dell’OMS.
Numero 2. La cosa principale che non dicono. Qualche caso di polio da virus “selvaggio” si trova ancora in Pakistan, ma in Africa quasi tutti i casi (qualche centinaio) sono derivati dal vaccino orale tipo “Sabin” che in teoria doveva essere attenuato, ma in realtà ha subito delle mutazioni (cVDVP) e si diffonde provocando paralisi flaccida. Nel 2024 a Gaza si sono registrati 17 casi di paralisi da cVDPV, il contagio essendo venuto dall’Egitto.
Numero 3. Si sente ripetere che la polio esiste ancora perché ci sono troppo poche persone vaccinate. NO: La vaccinazione “Sabin” è diffusa capillarmente in tutti i Paesi del mondo “grazie” alle campagne di Bill Gates e OMS. Da noi è stata sostituita con il vaccino iniettivo IPV (presente nella esavalente) dopo che si accorsero che il vaccino Sabin fa più malattie della polio stessa. Al Condav ne sanno qualcosa. Secondo UNICEF, l’85% dei bambini colpiti dalla polio nel 2023 viveva in paesi fragili e colpiti da conflitto. Vedi Africa e anche Gaza. Sono quelli i veri motivi delle malattie infettive, non la carenza di vaccini.
Numero 4. Si sente ripetere che bisogna vaccinare di più perché non si è ancora raggiunta l’immunità di gregge, o addirittura per arrivare alla “eradicazione” della malattia, come ha detto Pregliasco. Questa è probabilmente la balla più grande, benché anche le precedenti non siano da poco. La vaccinazione che si fa in Italia NON PUO’ IN ALCUN MODO far raggiungere l’immunità di gregge, per il semplice motivo che non impedisce l’attecchimento del virus nell’intestino e la sua eventuale trasmissione per via orofecale. Anzi, possiamo dire di più: non vi è alcuna prova valida persino che la IPV sia efficace nel proteggere dalla malattia. Quanto alla “eradicazione”, nemmeno la Sabin può ottenerla, come dimostra in pratica l’aumento dei casi cVDVP nel mondo, nonostante la capillare diffusione del vaccino.
Quindi: BASTA BUGIE per favore! BASTA ALLARMISMI provax! Oppure dovremo chiedere a qualche autorità sanitaria e giudiziaria onesta (se esiste) di indagare seriamente se qualcuno paga la propaganda ingannevole.
P. Bellavite
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Gaudemus.
Scatta il ‘condono’ per le multe ai no vax. Contro la misura introdotta dal decreto Milleproroghe si schierano Matteo Bassetti e Massimo Andreoni
Ecco i commenti di tre mediconzoli a caso, che invece che farsi i cazzi nostri, potrebbero spalmarsi di Preparazione H a partire dalla faccia, e SMETTERLA di farci divertire a sfinimento. State facendo il nostro gioco 😎
“L’Italia è il paese dei condoni, delle regole – giuste o sbagliate che siano – non seguite e degli evasori legalizzati dallo Stato. Un bel messaggio natalizio con emergenze che bussano alla porta, una epidemia in Congo, l’aviaria che bussa e l’influenza che sta per esplodere”, dice Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, all’Adnkronos.
“Il condono delle multe ai no-vax lascia l’amaro in bocca e premia chi si è comportato contro la legge. Posso capirlo sotto l’aspetto sociale di sanatoria sulla pandemia Covid, ma da cittadino mi sento un po’ il fesso e il punito della situazione. Il condono penalizza e umilia chi invece si è comportato correttamente rispetto all’obbligo vaccinale durante la pandemia Covid”, dice Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali.
“Essere per principio contrari alla vaccinazione obbligatoria è sempre un po’ pericoloso perché quello che può accadere in futuri eventi pandemici non è prevedibile – afferma Andreoni all’Adnkronos – perché a mali estremi servono soluzioni estreme, quindi eviterei di dire mai più vaccinazioni e isolamenti. Saranno i fatti a dettare le misure in campo e non i pregiudizi perché gli eventi possono travolgere le convinzioni politiche”.
“Cancellare le multe ai no-vax e rimborsarle a chi le ha pagate? Un condono raccattavoti diseducativo e irrispettoso”, dice il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, in un post su X. Adnkronos
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Terremoto, scatta l'allarme degli esperti: "Epidemia sismica".
Prima del Covid era "sciame", dopo il Covid è "epidemia" (il giornalista si esprime per suggestioni, la realtà è un prodotto da vendere).
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"Pacto para o Futuro" deverá ser a maior tomada de poder globalista da História
A maior tomada de poder globalista DA HISTÓRIA está atualmente em preparação, graças à Organização Mundial da Saúde, às Nações Unidas e à União Europeia.
Como se já não bastassem as guerras intermináveis em curso, as catástrofes "naturais" e as epidemias sucessivas, o caos político, a estagnação econômica, os excessos de regulamentação alimentar e energético e a imigração desenfreada, a nova ordem mundial está atualmente tomando medidas para alargar ainda mais o seu controle, antecipando-se às eleições presidenciais americanas de 2024.
Em setembro deste ano, durante a reunião anual das Nações Unidas, espera-se que os estados membros assinem um "Pacto para o Futuro" durante o Summit of the Future: Multilateral Solutions for a Better Tomorrow.
Tudo começou com o "Great Reset" proporcionado pela pandemia de Covid-19 e está em desenvolvimento desde então.
Espera-se que o pacto inclua uma Plataforma de Emergência da ONU que essencialmente dará ao secretário-geral da ONU uma autoridade sem precedentes para controlar uma futura "crise", que ele próprio pode efetivamente declarar.
#nova ordem mundial#new world order#conspiracies#summit meeting#united nations#globalism#globalização#globalist agenda#one world government
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Dos siglos de falsas noticias arqueológicas
Por Stéphane François
Traducción de Juan Gabriel Caro Rivera
Nuestro amigo Jean-Loïc Le Quellec acaba de publicar Des Martiens au Sahara. Deux siècles de fake news archéologiques (Éditions du détour, Burdeos, 2023). Este libro es una reedición ampliada (¿doblada?) de Des Martiens au Sahara. Chroniques d'archéologie romantique, publicado en 2009 por Actes sud/Errance. La treintena de capítulos que componen el libro, los cuales son más bien breves, también han sido reorganizados. En resumen, se trata prácticamente de un libro nuevo y cada capítulo aborda un tema en específico. El libro ofrece un amplio panorama de lo que puede llamarse la “pseudo-arqueología”. Su principal interés se resume en su subtítulo, el cual ha sido modificado: de “Crónicas de la arqueología romántica” ha pasado a ser “Dos siglos de falsas noticias arqueológicas”. El contexto cultural y social ha cambiado profundamente en estos catorce años, pues quienes realizan estas acciones ya no son aficionados apacibles, a menudo caprichosos (piénsese en las colecciones dedicadas a la “arqueología misteriosa” que florecieron en las décadas de 1970 y 1980), sino que han adoptado posturas mucho más agresivas encubiertas por un discurso pseudocientífico que trata de socavar la confianza del público en la ciencia y en el conocimiento establecido. Esto se aplica sobre todo a las teorías de conspiración y sus nefastas tesis que se han extendido considerablemente debido a la epidemia del Covid 19. Con el desarrollo del Internet y las redes sociales ahora es más fácil perderse en el laberinto de teorías alternativas y relatos pseudocientíficos. Estas últimas resultan atractivas por su simplicidad y espectacularidad, pero causan estragos al poner en entredicho el conocimiento científico.
Jean-Loïc muestra muy claramente cómo estos discursos han adquirido una mayor visibilidad hoy en día. Con la excepción de los escritos de John Smith, que fueron el origen de una nueva religión (la Iglesia de Jesucristo y de los Santos de los Últimos Días – los mormones), las tesis analizadas en este libro tuvieron una difusión limitada en el siglo XIX y llegaron a un público mucho más amplio únicamente con la invención de Internet. Un ejemplo de ellas es el creacionismo. Sus partidarios no dudan en utilizar burdas falsificaciones para promover sus ideas, por lo que son objeto de varios capítulos (capítulo 6, “Un dedo de creacionismo”; 11, “Un poco de arche-ología"; 12, “Greenpeace y el diluvio”; 13, “Un paraíso perdido, 10 “¡Primicias encontradas!”; 14, “Mamuts y mormones”; 16, “¿Vieron los amerindios al diplodocus?”; 17, “¿No vieron mamuts, rinocerontes y triceratops?”). Otro de los objetos de estudio del autor es Graham Hancock, periodista británico especializado en “historia del misterio” y los partidarios de la “historia secreta”, cuyas ideas son supuestamente rechazadas por la “arqueología oficial”, como el mismo Hancock dice en la introducción de su serie de “documentales” (“En los albores de nuestra historia”) emitidos en Netflix.
Como explica Jean-Loïc Le Quellec en su “Prólogo”, es necesario cambiar de registro: ya no se trata de promover una “visión alternativa” de la historia, como era el caso de la “arqueología romántica” como propone el autor en el subtítulo de la primera edición del libro, sino de banalizar las tesis de las mismas con tintes racistas que le niegan a las distintas civilizaciones no europeas la capacidad de fundar culturas complejas y admirables en términos arqueológicos. La premisa es simple: estas civilizaciones solo pudieron alcanzar tal grado de sofisticación con ayuda exterior. Erich von Däniken y Aliens Theory, una serie televisiva de pseudodocumentales (que se basan en las tesis del primero), consideran que la respuesta es bastante sencilla: lo hicieron los extraterrestres (véase el capítulo 27, “De los marcianos al Sáhara y otras ‘cabezas redondas’”). Sin embargo, el enfoque de Graham Hancock es más sutil: nunca nombra a los antepasados que crearon la civilización. Se limita a dar un periodo de tiempo de 12.000 a.C., el mismo para cada episodio de su serie junto con otro dato: la idea de un cataclismo mundial. En sus libros, es incluso más explícito: esta civilización primordial, creadora de las demás, es la Atlántida. Y los atlantes de Hancock son blancos. Obviamente, podríamos decir que estas tesis de pueblos blancos civilizadores igualmente se encuentran en otros autores de la década de 1960 que también abordaron este tema, como lo son el caso de Robert Charroux y Jacques de Mahieu ejemplo (véase “Epílogo”). Los defensores de Hancock (y también él mismo, ya que nunca se puede ser mejor defendido que por uno mismo) propusieron la idea de una conspiración: los partidarios de la “ciencia oficial” (en otras palabras, los académicos) impiden la difusión de estos descubrimientos de los orígenes europeos y prehistóricos de la civilización hechos por aficionados. Se trata de la vieja tesis de la superioridad de la “raza blanca” y como siempre el diablo se esconde en los detalles.
El otro gran mérito del libro de Jean-Loïc Le Quellec, además de su increíble erudición, es mostrar cómo estos discursos racistas, que no son pocos, vuelven a ser habituales después de la popularidad que tuvieron en 1960 y que ahora son difundidos gracias a Internet y a sitios como Netflix. Démosle la palabra al autor: “¿Por qué interesarse por las innumerables historias de este género? Porque las teorías fundamentalistas y creacionistas sólo pueden atraer a los mal informados y porque la arqueología fantástica (o romántica) a menudo transmite ideas racistas o contribuye involuntariamente a reforzarlas reciclando eternamente las mismas tonterías. La mala arqueología puede hacernos sonreír, pero no por ello es menos potencialmente peligrosa como demuestran varios de los casos examinados en este libro”. (pp. 345-346). Este libro es una sólida investigación que, con una ironía mordaz, ayuda a la salubridad intelectual y conviene leerlo y releerlo.
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Durante las últimas décadas, la población de inmigrantes asiáticos o de asiáticos-americanos en los Estados Unidos ha crecido hasta ocupar el 7% de la demografía total del país.
Sin embargo, estereotipos inherentes a su raza siendo representados y extendidos en el mass media por aquellos productos audiovisuales de mayoría asiática más populares como la saga de los Crazy Rich Asians han logrado extender una imagen poco fiel de lo que representa ser asiático en un país donde los prejuicios y el racismo (especialmente tras la epidemia del COVID-19 vivida pocos años atrás) siguen estando a la orden del día.
Pero no vamos a mentir. Cuando la prestigiosa plataforma de streaming estadounidense Webflix anunció el primer reality show que seguiría la vida de la comunidad asiática en los Estados Unidos, Bling Empire quería mostrar a aquellas familias residentes en Los Ángeles que nadaban en la abundancia y el dinero, personajes principales en el escenario que esperaban recrear en este imperio de la ostentación.
Las quejas no tardaron en llegar. Asociaciones de minorías étnicas y raciales comenzaron a protestar por la falta de representación real dentro del programa, llevando a que muchos de sus inversores decidiesen suprimir su apoyo económico a la producción al no ser que la plataforma diese un giro de 180º al enfoque del programa.
Así nació Shiny Empire, un reality que refleja por fin la enorme brecha salarial y las desigualdades que existen entre los grupos asiáticos viviendo en Estados Unidos. Y no solo eso, el programa ha hecho resurgir también el constante debate sobre la identidad dual que acompaña a aquellas personas de raza asiática que viven dentro del país: el equilibrio entre los valores orientales que les han inculcado y la sociedad occidental donde muchos de ellos se han criado.
Shiny Empire es un reality donde los ricos y los pobres brillan por igual, o al menos eso es lo que quieren hacerte creer, pues después de todo, es cierto que el dinero no da la felicidad…
¿verdad? 🎬
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Mejor prevenir que curar
Todos los inviernos hay gripe y todos los años nos pilla la ola epidémica con los recursos asistenciales bajo mínimos. Y como todos los años, la prensa nos muestra las imágenes de los centros de salud desbordados y de las urgencias hospitalarias masificadas, con tiempos de espera para la atención médica inaceptables, cirugías suspendidas y consultas anuladas.
Sin embargo, es de sobra conocido que en el hemisferio norte la temporada de gripe suele ir noviembre a marzo, mientras que en las regiones del hemisferio sur ocurre entre abril y septiembre. Si hay algo que no falla a su cita es la epidemia de gripe estacional, que repite además un patrón similar cada año.
Desgraciadamente, los poderes públicos y servicios de salud corren a tomar las medidas después, intentando amortiguar el caos que tenemos desde hace semanas en los centros de salud, urgencias y hospitales. Y nos ofrecen parches paliativos de dudosa eficacia, porque si el sistema sanitario se ha desplomado otra vez es por falta de previsión y dotación.
Como ocurrió con la pandemia de covid, se ha fiado todo a la vacunación y a la responsabilidad individual, y se ha tirado la toalla en las medidas de salud pública.
El próximo invierno, repetimos.
En la imagen aparece reflejado el impacto que tiene la gripe estacional en España, según los datos oficiales del Centro Nacional de Epidemiología.
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Probabilmente quando mi rifidanzerò sarà finito totalmente il covid e un'altra epidemia
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Que a Amazon Está Quebrando!
O maior erro da Amazon, é por isso que a Amazon está quebrando! Em 1995, muito poucas pessoas poderiam prever que a pequena livraria online de Jeff Bezos um dia se tornaria um gigante de US$1,7 trilhões que vende de tudo. De fraldas a sofás, produz filmes, possui uma rede de supermercados e fornece serviços de computação em nuvem para empresas em todo o mundo. No entanto, este gigante do varejo está enfrentando vários problemas. De fato, o preço das ações da Amazon caíram, assim como os seus ganhos, por causa da epidemia. E agora está sendo negociado no nível em que estava antes do Covid-19, que marca bilhões de dólares em perdas.
#a Amazon está quebrando#amazon#amazon prime#amazon stock#amazon stock analysis#amazon stock prediction#Amazon Web Services#amzn#amzn stock#amzn stock analysis#Andy Jassy#Best Buy#Bill Gates#brandstory#business#business ideas#business stories#businessstory#Comitê Judiciário da Câmara#como a Amazon trata os funcionários#Elon Musk#elon musk brasil#empreendedorismo#entrepreneurship#Facebook#future of amazon#gigante do varejo#itens que usam a marca Amazon#Jeff Bezos#lucro da Amazon
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L’inchiesta di Bergamo ha riportato in luce la supponenza, l’arroganza, l’inettitudine e l’incompetenza di alcuni dei politici che hanno contribuito a peggiorare la già gravissima epidemia di Covid. Indiscutibilmente, Gallera è uno dei peggiori, per questo non può che stupire che dopo averlo cacciato con disonore, sia stato ricandidato alla Regione Lombardia e addirittura rieletto!🤡
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Anche Fontana, Busaferro, Locatelli e ex assessore Gallera.
[indagine sul prima]
Ipotesi di reato: epidemia colposa, omicidio colposo plurimo e rifiuto di atti d'ufficio.
[ sul dopo per ora niet ]
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sai come andrà a finire? A puttane.....
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Cina: Epidemia di HMPV tra i più giovani
De Ficchy Giovanni I casi di un virus respiratorio noto come HMPV stanno aumentando in Cina, evocando oscuri echi dell’inizio della pandemia di Covid-19. Ma questa situazione è molto diversa, affermano gli esperti medici. Il Centro cinese per il controllo e prevenzione delle malattie (CDC) aveva segnalato nei giorni scorsi un forte aumento delle infezioni virali respiratorie, tra cui appunto…
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🇺🇸 David Martin, ricercatore americano, afferma che il vaiolo delle scimmie è una copertura per gli effetti collaterali dei vaccini anti Covid
Le epidemie di vaiolo delle scimmie non sono motivo di preoccupazione. Ma quello che c’è è un effetto collaterale simile al vaiolo nella risposta delle persone ai disturbi immunitari associati alla ricezione di iniezioni di proteine spike
È importante per loro creare una leggenda secondo cui se qualcuno ha qualcosa di simile a un'eruzione cutanea, ciò porta a malattie piuttosto gravi e talvolta alla morte
Stanno vendendo l’effetto collaterale dei sieri anti Covid come una nuova epidemia. Quindi i numeri corrisponderanno
Avevano previsto che avremmo dovuto affrontare fino a 200 milioni di morti. Si ipotizzavano tra 187 e 200 milioni di morti. Si suppone che metà della popolazione mondiale soffra di questi effetti collaterali di quella che chiamano infezione
Ma il punto è che sì, dovremmo preoccuparci, ma non del vaiolo delle scimmie. Dovremmo preoccuparci che le bugie istituzionali vengano vendute per nascondere le reali conseguenze dei sieri di Pfizer e Moderna
E sapevano che questo sarebbe successo. Non c’erano dubbi che ciò sarebbe accaduto
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