#cortenova
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La cà di strie in tla fiòca - The house of witches under the snow
#postcards from lombardy#folklore#hunted house#abandoned mansion#villa de vecchi#valsassina#valsasna#cortenova#cornöva#lecco#lècch#north italy#italian alps
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Jaume Plensa
saggi di Renato Barili, Giorgio Cortenova e Roberto Lambareli
Mostra ideata e curata da Giorgio Cortenova
Skira, Milano 1998, 56 pagine, 21,2x28cm, ISBN 9788881184330
euro 20,00
Premio Koiné - Mostra Palazzo Forti, Verona
17/02/24
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"Giulio Paolini. Et in arcadia ego", da nord a sud d'Italia riuniti alla GAM di Verona
"Giulio Paolini. Et in arcadia ego", da nord a sud d'Italia riuniti alla GAM di Verona. Per la prima volta a Verona i direttori e i curatori dell'Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani – AMACI hanno contribuito alla realizzazione del catalogo della mostra del maestro Giulio Paolini, nata dall'importante collaborazione tra Musei Civici di Verona - GAM e ArtVerona. Un'idea di Patrizia Nuzzo e Stefano Raimondi, curatori del progetto espositivo ed editoriale. Una coralità di voci, tra le più autorevoli del panorama museale italiano da Nord a Sud – dal Piemonte con il Castello di Rivoli di Torino, alla Lombardia con la GaMeC di Bergamo e il MA*GA di Gallarate, dal Trentino con il Mart di Trento e Rovereto al Veneto con Ca' Pesaro di Venezia, dal centro con il MAMbo di Bologna fino al MACTE di Termoli e alla Sardegna con il MAN di Nuoro – che ha saputo riflettere all'unisono sui quesiti sempre aperti che muovono la ricerca estetica e filosofica della contemporaneità e che appartengono anche alla poetica di Giulio Paolini, concetti quali l'enigma della visione, il tempo, lo spazio e la bellezza. Giulio Paolini. Et in Arcadia ego L'esposizione, attualmente visibile alla Galleria d'Arte Moderna – GAM fino al 25 agosto 2024, è scaturita da un'attenta riflessione intorno alla produzione del maestro Paolini, uno degli artisti più pubblicati e studiati della storia dell'arte contemporanea, alle cui opere sono stati dedicati contributi firmati da nomi autorevoli della letteratura E della storia dell'arte tra cui Italo Calvino, Carla Lonzi, Tommaso Trini, Germano Celant e Giorgio Cortenova. Il catalogo Giulio Paolini. Et in Arcadia ego, edito da Manfredi Edizioni, ha riunito in un volume - unico per l'eccezionalità dell'iniziativa - i contributo critici dei direttori delle più importanti istituzioni pubbliche in riferimento alle opere protagoniste del percorso espositivo. Per la presentazione, a cui è intervenuto Giulio Paolini, la Galleria d'Arte Moderna di Verona si è fatta perciò luogo d'incontro tra critici, collezionisti, direttori e curatori. Alla serata sono intervenuti il Presidente della Commissione Cultura Alberto Battaggia, il Direttore Commerciale di Veronafiere Raul Barbieri, il Presidente AMACI Lorenzo Balbi e la Direttrice dei Musei Civici di Verona Francesca Rossi. Si sono poi susseguiti, intorno alla figura di Giulio Paolini, gli interventi dei curatori Patrizia Nuzzo e Stefano Raimondi e degli stessi direttori AMACI, accompagnati dalle parole di Bettina Della Casa, Direttrice della Fondazione Giulio e Anna Paolini, di Beatrice Benedetti Curator e Art Advisor e di Bruno Corà Presidente della Fondazione Burri. La partecipazione di queste Istituzioni pubbliche - iniziativa inedita nel panorama editoriale artistico - riflette anche la volontà di consolidare la rete AMACI e offrire un'opportunità per presentarla come realtà viva, prolifica, composta da musei che lavorano in sinergia per creare progetti di rilievo all'interno del panorama culturale italiano. La presentazione è stata un'occasione per ribadire quelli che sono i valori fondanti dell'associazione, come l'importanza della partecipazione attiva e del dialogo con gli altri soggetti operanti in ambito culturale, l'impegno nel trasmettere al pubblico la conoscenza dei grandi protagonisti dell'arte e nel sostenere le politiche istituzionali legate alla contemporaneità. "La mostra dedicata a Giulio Paolini – dichiara l'assessora alla Cultura Marta Ugolini –, uno dei protagonisti più significativi nel panorama della cultura artistica internazionale e riferimento ineludibile nell'ambito dell'indagine concettuale, ha rappresentato un ritorno importante dell'artista nella città scaligera, dove nel 2000 aveva ricevuto il Premio Internazionale Koinè alla carriera. L'incontro con Paolini costituisce un contributo prezioso e stimolante di riflessione rispetto ai valori e alle istanze dell'arte contemporanea. Con la sua spiccata ironia e i suoi modi garbati, l'artista arricchisce la conoscenza di chi ha l'opportunità di lavorare al suo fianco e questa pubblicazione offre l'occasione per consolidare ulteriormente la collaborazione tra importanti istituzioni culturali attive sul territorio nazionale". "L'iniziativa dimostra l'affetto per il maestro Paolini che è ritornato ad esporre a Verona dopo vent'anni e ha voluto donare alla città, per la GAM, anche alcune opere – afferma la Direttrice Francesca Rossi –. Inoltre riflette il forte impegno che i Musei civici di Verona stanno dedicando al rafforzamento della rete di collaborazione tra i musei e i luoghi della cultura. Un appuntamento nel segno della coesione, dove i musei veronesi si propongono come un laboratorio di dialogo e condivisione di idee, progetti e buone pratiche per la disseminazione della conoscenza del patrimonio artistico e lo sviluppo culturale ed educativo delle comunità di riferimento." "Il catalogo di Giulio Paolini e la relativa mostra sono la testimonianza di come ArtVerona si estenda oltre i confini commerciali, e sappia costruire, grazie alla competenza dei più importanti direttori dei musei italiani e dei curatori, eventi significativi in grado di lasciare il segno nella storia dell'arte" ha dichiarato Raul Barbieri, Direttore Commerciale di Veronafiere S.p.A. intervenuto alla serata di presentazione. La mostra Giulio Paolini. Et in Arcadia ego, da cui il catalogo ha preso forma - inaugurata lo scorso 15 ottobre 2023 e accolta positivamente dal pubblico e dalla critica - è stata prorogata fino al 25 agosto 2024.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Villa de Vecchi – Cortenova, Italy - Atlas Obscura
Villa de Vecchi – Cortenova, Italy – Atlas Obscura Villa de Vecchi – Cortenova, Italy – Atlas Obscura
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🇮🇹 Villa De Vecchi, meglio conosciuta nel mondo dell’esoterismo come la “Casa Rossa”, venne costruita a metà dell’800 dal conte Felice De Vecchi, a Bindo, frazione di Cortenova, nel cuore della Valsassina. La villa venne realizzata su di un parco di 130 mila metri quadri. Costo totale: 44.063 lire. L’edificio conta due piani e un seminterrato dedicato a cucina, più un terzo piano, mai realizzato, dove sarebbe dovuto essere allestito un osservatorio astronomico. La leggenda vorrebbe che un brutto giorno il conte, di ritorno da una passeggiata nei boschi, trovò la moglie orrendamente assassinata e la figlioletta scomparsa. Disperato, abbandonò subito la tenuta, che nel giro di poco tempo sarebbe diventato un luogo maledetto. C’è chi giura di avere sentito il lamento di una donna provenire da una delle finestre e chi invece di avere udito il suono di un piano. 🇬🇧 Villa De Vecchi, better known in the world of esotericism as the "Red House", was built in the mid-19th century by Count Felice De Vecchi, in Bindo, a hamlet of Cortenova, in the heart of Valsassina. The villa was built on a park of 130,000 square meters. Total cost: 44,063 lire. The building has two floors and a basement dedicated to the kitchen, plus a third floor, never built, where an astronomical observatory should have been set up. Legend has it that one bad day the count, returning from a walk in the woods, found his wife horribly murdered and his little daughter missing. Desperate, he immediately abandoned the estate, which in a short time would become a cursed place. There are those who swear they heard the lament of a woman coming from one of the windows and those who instead swear they heard the sound of a piano. (presso Villa De Vecchi (Casa Rossa)) https://www.instagram.com/p/CmC5uR8KMuM4w9im7-cvgVkwBFgpBIfeDOC6bM0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Villa De Vecchi,Cortenova, Italy,
Jeff Kerwin Photography
#art#photography#Black and White#villa de vecchi#cortenova#lake como#italy#abandoned mansion#abandoned#abandoned places#urbexdecay#decay#urbexplaces#urbexsupreme#jeff kerwin#ghost house#redhouse
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Cortenova. Villa de Vecchi
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Just In Time For Halloween... Cortenova’s “House of Witches.”
In the hamet of Cortenova, within the forested Province of Lecco, Lombardy, sits a nineteenth-century mansion variously known as “The House of Witches,” “The Ghost House” or “The Red House.” In the spirit of Eclecticism, the building’s architectural heritage can be found in Baroque and Eastern forms of the discipline.
The house was built between 1854 and 1857 by Count Felix de Vecchi and was meant to be his family’s residence during the halcyon days of summer. Vecchi employed Alessandro Sidoli as his architect although he did not see the project brought to fruition, as he died around one year before it was completed. In retrospect, this event could be where the rumours of bad luck and hauntings connected to the property began.
According to gossip and legend, in 1862 Vecchi, who had been out, returned to the property to find his wife brutally murdered and his daughter missing. The latter was never found and apparently the count cold not live with this and went on to take his own life. Accordingly, the property passed directly to the count’s brother, Biagio, who lived on the estate with his family until around the time of World War II. During the 1920s, it was said that Aleister Crowley, the self-proclaimed prophet and controversial occultist, had stayed there, which fuelled the fires relating to gossip concerning witchcraft, sex rites and ritual sacrifice.
Beyond the remians of the house, which in itself is a verifiable architectural primary source, exactly which parts of the story are urban legend and what sections are fact remains unclear. What is certain however, is that when you look upon these images of a home now abandoned and vandalised... today, of all days, when the veil between the living and the dead is at its most thin, you may feel a little shiver as you sip your pumpkin spiced latte. Not to worry though. Stoke up the fire, draw the drapes and try to convince yourself that you DID NOT just hear the tinkling keys of a grand piano...
Images: Image 1 Courtesy of NSS Magazine.
Images 2 - 7 courtesy of Matteo Rubboli and Vanilla Magazine.
Image 8 Wikimedia Commons.
References: “Villa de Vecchi,” Atlas Obscura.
“Is This The Creepiest Villa In The World,” Daily Mail, 17 October, 2018.
Posted by Samantha Hughes-Johnson.
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Cà rossa o Villa de vecchi porta diverse leggende con sè ma ha il suo fascino.
#magaridiversoblog#tumblr#blog#frasi tumblr#artists on tumblr#photo#my photos#photography#photooftheday#pic#tumblr italia#carossa#villadevecchi#cortenova#lecco#fantasmi#presenze#arte
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HalloWeek, Italian mysteries: day 6, the haunting of Villa De Vecchi
(image source: Lorenzo A. Strada, Flickr)
Just east of Lake Como, nestled against the forested mountains of Cortenova, sits an inarguably haunted house: Villa De Vecchi, alternately nicknamed the Red House, Ghost Mansion and the House of Witches.
Built between 1854 and 1857 and designed by architect Alessandro Sidoli, the house was the summer residence of Count Felix De Vecchi, head of the Italian National Guard and a decorated hero following Milan’s liberation from the Austrian Empire in 1848.
Set within a 130,000-square-meter park, the great mansion boasted a blend of baroque and classical eastern styles, along with all the modern conveniences of the time including indoor heating pipes, dumbwaiters, and a large-scale pressurized fountain. The walls and ceilings were adorned with painstakingly detailed frescoes and friezes, and a larger-than-life fireplace presided over the main parlor where a grand piano stood at the ready. Extensive gardens and promenades rounded out the already picturesque surroundings, and an equally impressive staff house was built.
Alessandro Sidoli died a year before the villa was completed, and many would later view his death as the first ill omen.
Sometime in 1862 the Count returned home to find his wife brutally murdered (some sources claim her face was disfigured) and their daughter missing. There’s no shortage of intriguing theories, from a home invasion to deliberate act of revenge against the Count, and even the (unlikely) possibility of his own daughter being the primary suspect. Regardless of the who and why, the Count would put out a lengthy search for his daughter before committing suicide that same year.
Felix’s brother Biagio inherited the villa and he continued to live on the grounds with his family until WWII, after which they vacated for good.
(original source: The Gorgeous Horrors Of Villa De Vecchi)
In the years that followed, the house then made the rounds of owners and prospective buyers but by the 1960’s was left permanently uninhabited and, as of today, officially uninhabitable - though the vast majority of the extensive damage has been done by vandals: the grand piano, once said to be played at night by a ghostly entity, has been smashed to pieces.
A small comfort - some locals claim that music coming from the house can still be heard.
Aleister Crowley allegedly spent a few nights at the villa in the 1920’s, and reports of ritualistic orgies, sacrifices (animal and human), suicides, and murders committed on the premises still abound.
day 1
day 2
day 3
day 4
day 5
day 7
bonus
#spooktober#halloweek#italian misteries#made in italy#italian ghost stories#italian architecture#italian folklore#lake como#villa de vecchi
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9 April 2021
It is midday in New Orleans at a creole pub on Canal Street. The air is thick and damp in this high-ceiling, historic building that looks partially like its going to cave in at any moment, and partially like it deserves a Zagat review. With the exception of the crayfish on every street corner, voodoo shops, and effortlessly beautiful seafood dishes, this city disgusts me. I am sweating through an oversized Brooks Brothers Sports Shirt and my leggings are sticking to my unshaven, banged up legs. I am on the absolute verge of a panic attack as I search for anything that might be in my purse and shirt pockets: I need a fucking Xanax, but I will settle for a Wellbutrin if I can find it.
The waiter at the bar asks me what I want. I order a Cortenova Pinot Grigio and a pecan-crusted catfish. As he is taking my order, I hear the words falling out of my mouth, what the actual fuck is a crabmeat cheesecake as I look at the menu. It isn’t a question particularly addressed to anyone, but Antoine, the waiter, laughs and says it is filled with mushrooms and meunière, which I google as he walks away. Because I have no idea what he just said.
As I wait for my drink, I look out the fully open wall-length window onto Canal Street. This place is a shit show. I count four bums on the various sidewalks (there are three parallel sidewalks in this city of which one is randomly in the middle of the street); I watch one bum throw up near the trolley station. And, of course, right on cue, a red trolley pulls up, and several mortified tourists step around the bum who proceeds to stay on the ground and turn the other way. Closer to my window, there are dozens of young people with perfect bodies wearing beads even though there is no Mardi Gras. A lot of people are wearing florals. And pastels. And neons. There are an infinite amount of black women in Fashion Nova crop tops. Marijuana periodically fills the air.
As Antoine comes back with my Pinot, he says, “You aren’t from around here are you?” I don’t reply. My head is pounding and I feel like I am on the near verge of death, or panic, but they feel the same. He repeats his question. I look over at him incredulously. “I am ignoring you,” -- I look for his name tag -- “Antoine.” Deep breath. “Can’t. You. Tell?”
I go back to watching Canal Street, but he continues, “Come aaaahn, we are the only two people here. I know you want to talk to me.”
I raise an eyebrow and survey him. In the chilliest tone I can muster, I tell him, “You....have reached... an incorrect conclusion...sir.” With that, I leave the bar stool and head over to a table closer to the open window. I continue to watch the bum; it’s like a fucking car wreck and I am at the red light.
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Fabio De Sanctis La traversata delle Alpi
Testi di Fabio Sanctis, Randovan Ivsic e Annie LeBrun. Presentazione di Giorgio Cortenova
Fotografie di Umberto Santucci
Editions Maintenant, Paris Roma 1972, 2000 copie numerate a mano, 23 x 25 cm, pagine senza numerazione (circa 100)
Esemplare n.1988
email if you want to buy [email protected]
euro 60,00
Monografia visivamente ricca di questa mostra a Ferrara Palazzo dei Diamanti, 9-30 settembre 1972, dello scultore surrealista italiano.
Interessante libro d'artista opera di questo scultore - architetto romano. Nel 1963 con Ugo Sterpini fonda Officina 11. Nel corso degli anni realizzano molti mobili in esemplari unici. Questa produzione consente loro di venire apprezzati dal gruppo dei surrealisti parigini, in particolare da A. Breton che li invitera' a partecipare all'esposizione' l'ecart absolue', l'ultima mostra ufficile del gruppo. Negli anni '70, De Sanctis, si avvicinera' al mondo situazionista, e, centrale di questo periodo sara' proprio La traversata delle Alpi, e la valigia. Questo libro rappresenta in modo eloquente questa fase del suo lavoro.
06/06/23
orders to: [email protected]
ordini a: [email protected]
twitter:@fashionbooksmi
instagram: fashionbooksmilano
designbooksmilano
tumblr: fashionbooksmilano
designbooksmilano
#Fabio De Sanctis#traversata Alpi#Radovan Ivcic#Annie Le Brun#sculture#mobili bagaglio#art exhibition catalogue#Palazzo dei Diamanti Ferrara 1972#sculture architetto romano#designbooksmilano#fashionbooksmilano
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Lecco: Manzoni e veicoli storici nell'evento Lago e Monti
Lecco: Manzoni e veicoli storici nell'evento Lago e Monti. Nel 150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni, uno dei maggiori romanzieri italiani, il Valtellina Veteran Car (VVC), presieduto da Luigi Frigerio, gli ha reso omaggio con un evento dedicato. Si è tenuto il 25 giugno, con partenza da Lecco ed arrivo a Casargo, l'evento “Lago & Monti” per veicoli storici, auto e moto, con il patrocinio del Comune di Lecco e la collaborazione del Moto Velo Club Lecco 1922, che ha accompagnato i partecipanti fino al rione San Giovanni di Lecco. I partecipanti, dopo aver fatto colazione, si sono recati a Villa Manzoni al Caleotto, proprio per ricordare il 22 maggio del 1873, giorno della sua scomparsa. Al termine della visita dell’edificio, la carovana dei quaranta veicoli si è mossa alla volta di Casargo, attraversando tutta la Valsassina e toccando le località di Ballabio, Introbio, Primaluna, Cortenova, Taceno, Margno e Casargo, dove nel Centro di Formazione Professionale Alberghiero (CFPA) si è tenuto il pranzo. L'assessore all’Istruzione e allo Sport di Lecco Emanuele Torri ha portato il saluto del sindaco Mauro Gattinoni e di tutta l'amministrazione comunale, con un ampio discorso nel quale ha illustrato l’importanza dello storico scrittore e senatore del Regno d’Italia, con il merito di aver gettato le basi per il romanzo moderno e di aver patrocinato l’unità linguistica italiana. "Ringrazio la Valtellina Veteran Car per aver portato nella nostra città questa iniziativa, la prima di una, mi auguro, lunga serie. - così Emanuele Torri - Questa associazione unisce la passione per i veicoli storici alla promozione di eventi culturali: pertanto, insieme all’assessore Giovanni Cattaneo, abbiamo accettato volentieri nel 150° anniversario della morte di Manzoni la richiesta del presidente Frigerio e del suo rappresentante nella città, Mario Monti, di organizzare un evento a Lecco. La partecipazione numerosa e calorosa ci ha fatto comprendere la necessità di proseguire sulla strada intrapresa!" A seguire, le premiazioni dei partecipanti e dei veicoli storici più significativi: cimeli conservati da decenni, lucidati con passione e mostrati con orgoglio a manifestazioni come queste. I premiati sono: Alfa 75 di Angelo Branchini, R4 Caraccio Ford Consul di Giorgio Ronchetti, Galletto Moto Guzzi di Maurizio Dell’oro, Lambretta 150 di Tommaso Ciapini. Hanno ricevuto un premio anche i prodotti tipici locali, tra cui i formaggi della Valsassina confezionati da Giuseppe Valsecchi. La cultura si è manifestata anche in cucina con il menu messo a punto dai cuochi del CFPA di Casargo: ai fornelli l’executive chef Luca Villa, con la collaborazione del Maître Maurizio Calabrese, Rino Jannacci e dei suoi alunni. Al termine dell’evento, il presidente del VVC Luigi Frigerio ha ringraziato i partecipanti e l’organizzatore, il commissario tecnico moto Mario Monti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Salita spettrale nella casa più infestata del pianeta. Guarda il video dell'esplorazione qui: https://youtu.be/lkr93fmlyHk #urbexworld #urbexexploration #villadevecchi #casarossa #africatwin #africatwinclub #africatwinadventures #africatwinadventuresports #caseabbandonate #cortenova #phantoms #casainfestata (presso Villa De Vecchi (Casa Rossa)) https://www.instagram.com/p/CidgeprqsQfgb_mzEvWggOLKqvcoLlqgwd6i980/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Cortenova. Villa de Vecchi – Casa dei custodi
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