#contagocce
Explore tagged Tumblr posts
primepaginequotidiani · 2 months ago
Photo
Tumblr media
PRIMA PAGINA Gazzetta Del Sud Calabria di Oggi domenica, 27 ottobre 2024
0 notes
twistedwhitesnow · 4 months ago
Text
Tumblr media
0 notes
im-tryingtoloveyou · 1 year ago
Note
È un account pubblico, ma questo non significa che voglia far sapere i suoi cazzi a tutti. È pur sempre una ragazza di 23 anni come tante altre. C'è questa opzione e la usa, così come fa anche Fede.
Per l'appunto ho detto, si fa prima a fare una chat privata, ma io dei post e delle storie per amici stretti sui social non ne ho mai trovato il senso, mi spiace 😂
Per quanto riguarda l'apparire snob non c'entra una mazza a parer mio, la gente parla e parla e lo sappiamo tutti ma con l'account privato in realtà si parlerebbe di meno, ma proprio perché si saprebbe di meno, magari romperebbero all'inizio, ma se non vedono neanche chi sei e cosa fai, come possono parlare di te? E di cosa? E inoltre su IG c'è l'opzione per evitare che qualcuno ti invii messaggi in generale anche nelle richieste; per quanto riguarda l'agenzia in verità non è che giovi tanto, non è mica una supermodella, cioè guarda, io nemmeno ti conosco, ma quello che fa lei potresti farlo benissimo anche tu come chiunque, indossa solo vestiti, non dà loro vita. In ogni caso, è stata semplicemente una scelta completamente sua di non mettere l'account privato, come ha voluto lei dopotutto
Uno non può fare ciò che vuole col proprio account? Se un social ti dà la possibilità di usarlo come una sorta di diario della tua vita non significa che tutto il mondo possa farsi i cazzi tuoi. Lei fino al 2022 era una ragazza sconosciuta, ha mantenuto sempre un profilo basso da quando sta con un calciatore e non ama molto mostrarsi, non ci trovo niente di male. Se le piace l'opzione amici stretti, perché criticarla?
Ho parlato di account privato perché avrebbe potuto fare quella scelta e poi qualche fan di Fede avrebbe pensato "ma chi si crede di essere? Cos'ha da nascondere?" Semplicemente condivide ciò che vuole condividere col pubblico e ciò che è più privato o lo tiene per sé o lo mette per pochi amici.
Che sia non sia una supermodella l'abbiamo capito, ma gli adv a volte li fa quando posa per qualche marchio. Con un profilo privato avrebbe un pubblico limitato e non credo convenga né a lei né all'agenzia. Chi è interessato ad assumerla come modella guarda il portfolio e un giretto sul suo IG se lo potrebbe fare.
0 notes
sauolasa · 2 years ago
Text
I salvataggi tra le macerie in Turchia. In Siria aiuti col contagocce
Mentre il bilancio delle vittime continua ad aggravarsi dopo il terremoto, proseguono i salvataggi a una settimana di distanza dal sisma
0 notes
frammenti--di--cuore · 4 months ago
Text
tu hai bisogno delle stesse rassicurazioni di cui ho bisogno io, degli stessi abbracci di cui ho bisogno io, della stessa comprensione; hai bisogno delle stesse attenzioni, degli stessi sguardi e degli stessi perdoni di cui ho bisogno io. Quindi ti giuro che non capisco, non lo capisco proprio perché finiamo sempre per donarci amore con il contagocce.
zo3
56 notes · View notes
ross-nekochan · 4 months ago
Text
Chi è che sta a morì di febbre o covid per la seconda volta quest'anno? E perché proprio io che sto ancora nel periodo di prova e quindi solo con 2 giorni di ferie a disposizione e che non vorrei usare perché li danno col contagocce?
18 notes · View notes
falcemartello · 1 year ago
Text
Tumblr media
COS' È LA DISTRAZIONE DI MASSA...
🔻Noam Chomsky, uno dei piu' importanti intellettuali oggi in Vita, ha elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media.
Dedicate 5 minuti e non ve ne pentirete.
Non foss'altro per ampliare le proprie conoscenze.
1-La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza.
Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare.
Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà.
O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
3- La strategia della gradualità.
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi.
E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.
4- La strategia del differire.
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura.
E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato.
Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato.
Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.
5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini.
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale.
Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile.
Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno” (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).
6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.
Sfruttate l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e, infine, il senso critico dell'individuo.
Inoltre, l'uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti.
7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.
“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori".
8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti ...
9- Rafforzare l’auto-colpevolezza.
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s'incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione.
E senza azione non c’è rivoluzione!
10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscono.
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti.
Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca.
Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Noam_Chomsky
96 notes · View notes
crazy-so-na-sega · 1 year ago
Text
La polizia di New York avrebbe fatto irruzione in una sinagoga di ebrei ortodossi (Chabad-Lubavitch) di Crown Heights, Brooklyn, per smantellare una rete di tunnel sotterranei (scoperti due settimane fa), costruiti per scopi non ancora chiari. Le notizie in queste ore giungono con il contagocce perlopiù ad account social e dalla stampa locale.
Tumblr media
la macchia è (((vino))) oppure (((caffè))). Basta gomblotti!
23 notes · View notes
lupo64sblog · 1 year ago
Text
COS' È LA DISTRAZIONE DI MASSA.
Noam Chomsky, uno dei piu' importanti intellettuali oggi in Vita, ha elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media.
1-La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale  è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza.
Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare.
Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà.
O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
3- La strategia della gradualità.
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi.
E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.
4- La strategia del differire.
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura.
E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato.
Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato.
Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.
5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini.
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale.
Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile.
Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno” (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).
6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.
Sfruttate l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e, infine, il senso critico dell'individuo.
Inoltre, l'uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti.
7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.
“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori".
8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti ...
9- Rafforzare l’auto-colpevolezza.
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s'incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti  è l’inibizione della sua azione.
E senza azione non c’è rivoluzione!
10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscono.
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti.
Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca.
Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.
31 notes · View notes
autolesionistra · 1 year ago
Text
Uno dei capolavori meglio riusciti dell’ideologia capitalista è stato quello di instillare nelle menti dei cittadini che i diritti siano beni scarsi, sottrattivi e di lusso così da poter rendere meno odioso l’arretramento del welfare state e servizi e, di fatto, eradicare sul nascere ogni forma di rivendicazione politica. (...) Insomma, quelli che fino a non molto tempo fa potevano essere comunemente considerati diritti basilari e inalienabili di ognuno oggi sono divenuti, grazie ad un artificio narrativo, privilegi per pochi. O tuttalpiù concessioni elargite col contagocce e di cui, in ogni caso, è meglio non farne un’abitudine. Studiare liberi dal fardello della povertà, il diritto ad un tetto, un lavoro sicuro e ben retribuito o la cura di malattie mentali sono solo alcuni esempi di diritti (previsti oltretutto dalla nostra Costituzione) che rendono oggi gli individui colpevoli di essere benestanti. Come se l’essere benestanti, letteralmente essere in una condizione di benessere, possa essere considerato in sé essere una colpa. 
14 notes · View notes
primepaginequotidiani · 5 months ago
Photo
Tumblr media
PRIMA PAGINA Giornale Di Sicilia di Oggi martedì, 06 agosto 2024
0 notes
twistedwhitesnow · 2 years ago
Text
Tumblr media
0 notes
barrenwomb · 4 months ago
Note
martina ho confessato i miei sentimenti e terminato per sempre un’amicizia, fortunatamente non vedrò più questa persona per un po’ (vivrà in un’altra città) ma non riesco a farmi passare questa perenne sensazione di vulnerabilità ed imbarazzo (btw la sua risposta è stata completamente ignorare i miei sentimenti perché chiaramente non voleva ferirmi con un rifiuto e chiudere i rapporti, ad ogni caso è più di una settimana che non ci sentiamo più dopo essere stati insieme tutti i giorni per 6 mesi haha).
Allo stesso tempo non riesco ad non essere un po’ fiera di me perché la me di qualche mese fa non avrebbe mai fatto una cosa del genere (probabilmente non lo farò mai più hahah).
Non so perché ti sto scrivendo tutto ciò, forse la mia vera domanda è, da persona abbastanza disperata e stanca della propria situazione, come si fa a smettere si vivere nella vergogna ed imbarazzo? Esiste effettivamente una soluzione a questo stato? Perché più vado avanti con gli anni e più mi rendo conto di star ferma e non riuscire ad uscirne.
ciao tesoro :) mi scrivi in un momento in cui mi sento particolarmente fragile dal punto di vista emotivo e incredibilmente sola (come sempre, d'altronde). vergogna ed imbarazzo possono essere paralizzanti, soprattutto quando ci imbattiamo in persone o situazioni che in qualche modo validano queste emozioni e ci fanno pensare "ah, vedi, allora non sono io, non è soltanto una mia personalissima e distorta percezione della realtà, ho effettivamente tutte le ragioni del mondo per sentirmi così". non c'è una reale "soluzione", se così si può dire: l'unica cosa è quella di non lasciarsi frenare completamente dalla vergogna e continuare ad andare a sbattere contro le cose che ci fanno male pur di rendere giustizia ai nostri sentimenti e ai nostri desideri. pensa che non sei l'unica a sentirti così. probabilmente anche quella persona ora sta provando vergogna ed imbarazzo. probabilmente è lì che ti pensa e che rimugina sul vostro rapporto e su ciò che le hai detto. probabilmente si sta chiedendo la stessa cosa che ti stai chiedendo tu. fai bene ad essere fiera di te e non è vero che sei ferma. aprire il tuo cuore a qualcuno senza avere la certezza che ricambi è un grande atto di coraggio. la paura del rifiuto è universale. soltanto, non lasciare che questa situazione ti faccia chiudere a riccio. te lo dico da persona che sta ancora pensando in maniera più o meno ossessiva a qualcuno con cui non parla da più di sei mesi. io ho semplicemente smesso di punirmi e rimproverarmi e mi lascio liberamente provare vergogna, imbarazzo, paura, rancore, tristezza, umiliazione. lasciati provare tutte queste brutte sensazioni senza cercare disperatamente di soffocarle finché non si trasformano in mal di testa, mal di stomaco, nausea. chi più chi meno, tutti ci sentiamo così. sì, anche la persona di cui mi parli. non è semplice essere vulnerabili. ogni giorno mi imbatto in video di guru, life coach, influencer et similia che insegnano a manipolare e ferire gli altri prima che loro lo facciano con noi. trucchetti e giochi mentali; una gara a chi è più emotivamente distaccato; chi ti ama ti rincorre, anzi no: ti ricorre chi ignori, chi tratti con sufficienza, chi fai assaggiare il tuo amore con il contagocce, ma solo ogni tanto, eh, senza esagerare. io personalmente mi rifiuto di vivere così. non dico di implorare, inseguire o perdonare chi ci fa del male. dico solo di essere sinceri e di agire di impulso e di sbatterci la testa finché non smette di fare poi così tanto male. magari solo un po'. se non ho mai avuto una relazione è perché sono ancora tanto spaventata. provo vergogna ed imbarazzo costantemente. mi sento spesso umiliata e usata. però anziché costringermi in una condizione di isolamento autoimposto continuo ad espormi e a sentirmi fisicamente male per la vergogna perché voglio vivere. perché mi rifiuto di pensare che siano tutti crudeli e maliziosi e malintenzionati, anche se nel profondo lo penso sempre. quindi non so se c'è un modo per liberarsi della vergogna e dell'imbarazzo, ma so per certa che si può vivere nonostante la vergogna e l'imbarazzo. io sono cooooosì stanca di sentirmi sola. così stanca di sentirmi immeritevole di amore. però se desidero così disperatamente di amare ed essere amata vuol dire che sono viva!!!!!!!! e mi va bene così: preferisco la me di adesso, patetica e disperata, alla me di qualche anno fa, praticamente morta dentro. baciiii
5 notes · View notes
bicheco · 1 year ago
Text
Siamo uomini o generali?
Tumblr media
Non è bello giudicare le persone dalla faccia, però qualche volta aiuta. Anche perché “dopo una certa età ognuno è responsabile della sua faccia” (Camus). Noi, lo confessiamo, la prima volta che incrociammo lo sguardo del generale Francesco Paolo Figliuolo, un po’ meno espressivo di un boiler spento, fummo colti da parecchi dubbi sulla nomina a supercommissario al Covid. Ma esitammo a esternarli perché era stato SuperMario Draghi in persona a posare lo sguardo su di lui, trasfondendogli la sua infallibilità con la sola imposizione delle mani. Infatti tutti ne parlavano come di un genio (veniva dal Genio degli Alpini). Il suo piano vaccinale era copiato da quello del famigerato Arcuri, i vaccini li avevano acquistati i putribondi Conte e Speranza, ma si gridò al miracolo. Parlava come il colonnello Buttiglione, poi promosso a generale Damigiani: frasi secche, ficcanti, perentorie, rese più solenni dai 27 nastrini che gli piastrellano il lato sinistro dell’uniforme: “Il Piano Vaccini si articolerà in due fasi: 1) procurarceli, 2) inocularli” (e rigorosamente in quest’ordine), “Vacciniamo anche chi passa”, “Sono abituato a vincere, “Svoltiamo”, “Acceleriamo”, “Cambiamo passo”, “Chiudiamo la partita”, “Fuoco a tutte le polveri”, “Diamo la spallata”, “Stringiamci a coorte” (con rima beneaugurante), “Fiato alle trombe” (posseduto da Mike). Ma ogni volta, quando finivamo di scompisciarci, ci scoprivamo circondati da bocche a culo di gallina e gridolini estatici. Così finimmo per rassegnarci all’idea che il problema fosse soltanto nostro. Spezzate le reni al virus, Penna Bianca fu promosso da Draghi a Comandante Operativo di Vertice Interforze (dal Covid al Covi) e paracaduto dal fronte ungherese (a fare bau ai russi) a quello del Niger (con i brillanti risultati a tutti noti). Poi la Meloni lo rimpatriò e, siccome è multiuso, ne fece il supercommissario all’alluvione in Emilia-Romagna. Anche lì gli esiti sono sotto gli occhi di tutti: cantieri fermi, fondi col contagocce, zero ristori alla gente disperata. L’altroieri, l’apoteosi: il generalissimo, pancia indentro e petto infuori, marcia sulle zone alluvionate mostrando i soldi del Monopoli. Poi, alla prima domanda dei cronisti, gli parte l’embolo e dice cose che, al confronto, Bertolaso era Churchill: “È inutile che adesso venga a dare delle date. Non abbiamo date, perché dobbiamo mettere a punto le procedure e le piattaforme”. E mentre lui mette a punto, quelli si incazzano. Protesta persino il Pd, che fino a ieri lo portava in processione. Lui è sempre lui, ma non s’è accorto che è cambiato il mandante. Se ti manda Draghi, sei coperto dal mantello di supereroe. Se ti manda la Meloni, sei un povero Figliuolo qualunque, la gente ti sgama e può finalmente sbudellarsi dal ridere.
Marco Travaglio
14 notes · View notes
cywo-61 · 2 years ago
Text
L'amore va donato fino all'ultima goccia, ma mai dato col contagocce.
cywo
Tumblr media
13 notes · View notes
mchiti · 1 year ago
Note
ma infatti il problema mica sono stati i 30 minuti di pavard: purtroppo stasera frattesi e asllani non pervenuti
ma ci mancherebbe che fossero i suoi 30 minuti, non lo pensa nessuno davvero. Su davide non sono d'accordo ed è un discorso più ampio, kris magari non la migliore partita ma il punto è che nessuno nello specifico è stato "il problema" ok il rigore, audero non bene, ma alla fine bastava concretizzare, la partita l'abbiamo pure fatta. il problema rimane il nulla in attacco dietro ai nostri titolari e il fatto che tocca gestirli con il contagocce giustamente perché abbiamo il nulla dietro, il resto sono chiacchiere da esauriti francamente. l'importante è che non sia niente di grave per lauti e andiamo avanti, sticazzi
1 note · View note