#consolle per videogiochi
Explore tagged Tumblr posts
Text
" Butta via quella cazzo di consolle per videogiochi e tutti quei manga e smettila di comprarti pupazzetti di supereroi, buttando i soldi nel cesso; c'hai trent'anni e non undici: sembri ritardato; per forza che poi le donne non ti guardano manco di striscio. "
#women in male fields#videogiochi#consolle per videogiochi#manga#pupazzetti#supereroi#cesso#buttare soldi nel cesso#pupazzetti di supereroi#30anni#11anni#ritardato#donne#guardare
2 notes
·
View notes
Text
Un giovane chiese al nonno:
"Nonno, come facevi a vivere in passato senza tecnologia...
senza computer...
senza droni...
senza bitcoin...
senza connessione internet...
senza TV...
senza condizionatori...
senza auto...
senza telefoni cellulari?"
Il nonno rispose:
"Proprio come vive la tua generazione oggi...
senza preghiere,
senza compassione,
senza rispetto,
senza buona educazione,
senza vera istruzione,
con una personalità povera,
senza gentilezza umana,
senza vergogna,
senza modestia,
senza onestà.
Noi, le persone nate tra il 1930 e il 1980, eravamo i benedetti. Le nostre vite ne sono una prova vivente." Giocavamo e andavamo in bicicletta senza mai indossare il casco.
Dopo la scuola, facevamo i compiti da soli e giocavamo nei prati fino al tramonto.
Avevamo amici veri, non amici virtuali.
Quando avevamo sete, bevevamo dalla fontana, dalle cascate o dal rubinetto, non dall’acqua minerale.
Non ci preoccupavamo né ci ammalavamo, anche se condividevamo la stessa tazza o piatto con gli amici.
Non ingrassavamo, nonostante mangiassimo pane e pasta ogni giorno. Camminavamo a piedi nudi e non ci succedeva nulla.
Non prendevamo integratori alimentari per rimanere in salute. Creavamo i nostri giocattoli e ci giocavamo.
I nostri genitori non erano ricchi, ma ci davano amore, non beni materiali.
Non avevamo telefoni cellulari, DVD, PSP, console per videogiochi, PC, chat su internet… ma avevamo amici veri. Andavamo a trovare i nostri amici senza bisogno di inviti e condividevamo con loro il cibo e il tempo.
I genitori vivevano vicino a noi, e il tempo in famiglia era prezioso.
Le nostre foto erano in bianco e nero, ma i ricordi erano pieni di colori.
Siamo una generazione unica e la più comprensiva, perché siamo l’ultima che ha ascoltato i propri genitori. E siamo anche i primi che sono stati costretti ad ascoltare i propri figli.
Siamo un’edizione limitata.
Approfitta di noi. Impara da noi. Siamo un tesoro destinato a scomparire presto..
( Fonte Web)
Art..... Pablo Picasso
16 notes
·
View notes
Text
ftr: Rabbit
Sistema Saturn | Produttore Electronic Arts Victor | Sviluppatore Aorn | Versione Giapponese | Uscita 27 giugno 1997
Negli anni ’90, il panorama dei videogiochi era caratterizzato da una competizione feroce nel genere dei picchiaduro, con titoli iconici come Street Fighter e Mortal Kombat che dominavano la scena. In questo contesto affollato, Rabbit, sviluppato da Aorn e pubblicato nel 1997, è l’esempio perfetto di titolo ambizioso ma poco conosciuto per Sega Saturn, una console che ha sempre avuto un legame forte con i picchiaduro bidimensionali.
Il gioco si distingue per il suo stile unico e per l’innovativo sistema “beast spirit”: in Rabbit, infatti, ogni combattente è affiancato da uno spirito animale che può influenzare la strategia e l'esito della sfida. Questa meccanica, pur non essendo originale, è implementata in modo creativo, offrendo una profondità tattica che lo separa da molti concorrenti dell’epoca. L’esperimento però non fu sufficiente da solo a garantirgli una diffusione significativa.
Il Saturn, all’epoca, stava lottando per affermarsi contro le rivali di Sony e Nintendo e, sebbene la console Sega fosse particolarmente amata dagli appassionati di picchiaduro, grazie a conversioni eccellenti di titoli arcade ed a produzioni originali come Virtua Fighter 2 e Fighting Vipers, essa non riusciva a conquistare il mercato occidentale. Rabbit, come molti giochi del Saturn, rimase confinato al solo mercato giapponese, tagliando fuori un pubblico internazionale che poteva potenzialmente apprezzarlo.
Un altro fattore che contribuì all’oscurità del titolo di Aorn fu la sua pubblicazione tardiva nel ciclo vitale della console. Nel 1997, l’interesse per il Saturn stava già calando, con molti sviluppatori che iniziavano a concentrarsi su nuove piattaforme relativamente più performanti. Questo contesto limitò ulteriormente l’attenzione dedicata al gioco, che passò inosservato anche tra i fan del genere. Eppure, anche dal punto di vista tecnico, Rabbit è un piccolo gioiello. I personaggi sono splendidamente animati e il design artistico riflette l’estetica degli anni ’90, con un mix di fantasy e cultura giapponese.
Il gioco è oggi considerato una rarità da collezionisti e appassionati, un esempio affascinante delle gemme nascoste nella libreria della console a 32 bit di Sega. Nonostante il suo destino, Rabbit resta un piccolo frammento della storia del picchiaduro, ricordato per la sua unicità e per il tentativo di distinguersi in un’epoca dominata dai grandi nomi del genere.
G
La versione Arcade L’arcade di Rabbit sfrutta l’hardware Seibu SPI per offrire animazioni fluide e una resa grafica superiore alla versione Saturn. Rispetto al porting casalingo, l’arcade presenta un gameplay più veloce e transizioni senza tempi di caricamento. Mancano ovviamente la modalità allenamento e le opzioni di personalizzazione della difficoltà, presenti invece sul Saturn. Progettato per sessioni in sala giochi, Rabbit si focalizza sull’immediatezza, sacrificando le aggiunte che avrebbero arricchito l’esperienza domestica.
Immagini Hardcore Gaming 101, MobyGames.
2 notes
·
View notes
Note
Mi devo segnare questi libri e dare un'occhiata. Leggo meno di quello che vorrei, ma magari se vedo che potrebbero interessarmi, prima o poi. 😊
"Tu?" 💀 Ricordati sempre che hai tutto il tempo per fare altre cose quando mi fai delle domande, non stare incollata allo schermo aspettando me.
Non credo di avere un libro preferito, mi sento in soggezione 🫣 non voglio che tu legga un libro su mio consiglio. Se proprio devo dire qualcosa ricordo che ai tempi delle superiori apprezzai molto qualche lettura di Italo Calvino, come il Barone Rampante. Ricordo che mi piacque immaginare il Mondo Sommerso di Ballard, anni fa. Sono affezionato alla saga di Fallen, ho visto pure il film al cinema quando uscì.
Direi All Time Low perché li seguo da anni e se passano in Italia quasi sicuramente mi puoi trovare al loro concerto. Per fare altri nomi: molti anni fa avrei indicato i Linkin Park probabilmente, come band preferita (purtroppo non sono mai stato a un loro concerto, ricordo ancora i brividi quando sono venuto a conoscenza del suicidio di Chester); blink-182, Sum 41.
In casa mia non possono mancare: un'impastatrice e un forno; il necessario per giocare, quindi le console che posso permettermi, un computer; un phon con cui asciugare i capelli alla mia ragazza ipotetica.
Fra 10 anni per me saranno 37. Sarò sicuramente, e finalmente, sistemato, un uomo indipendente economicamente parlando. Mi immagino in una casa, a convivere, con una donna che riesca a vedermi e io con gli occhi pronti per lei. Magari con una bambina in arrivo? *vomita arcobaleni*
Meglio tardi che mai si dice no?
Non conosco il tuo genere quindi non so cosa potrebbe piacerti, Amleto è sicuramente un classico, ambientato in Danimarca ed è una tragedia; Storia di una ladra di libri si svolge durante la seconda guerra mondiale anche se tratta anche e soprattutto la tematica dei libri potrebbe dirsi anch'esso una tragedia ed infine le pagine della nostra vita è un romanzo rosa, d'amore insomma ispirato ad una storia vera.
Tranquillo che mentre rispondevi o scrivevi io stavo preparando e consumando la mia cena quindi non devi preoccuparti, mi fa senz'altro piacere leggere quanto hai da dire, ma non vivo attaccata al telefono per fortuna. 😊
I testi di Calvino sono gettonati tra le scuole medie e le superiori, lessi anch'io il Barone rampante, il visconte dimezzato ed anche il cavaliere inesistente oltre che in quinto liceo i sentieri dei nidi di ragno. Trovo Calvino un bravo scrittore, seppure non tra i miei preferiti indubbiamente sapeva scrivere.
Il mondo sommerso di Ballard e Dalle non gli ho mai letti, potrei sicuramente apprezzare e reperire il primo, mentre nono sono certa di poter apprezzare il secondo, dovrei prima informarmi, avevo visto che era stato trasposto cinematograficamente, ma non gli ho mai dato una possibilità, magari dovrei e potrei ricredermi. Ti farò sapere in caso.
Non volevo metterti soggezione, in compenso trovo bello leggere un libro su consiglio di qualcuno o, meglio ancora, per capire meglio qualcuno e conoscerlo meglio.
Dei gruppi citati posso dire di conoscere bene sono i Linkin Park e mi è spiaciuto enormemente per il suicidio di Chester, la musica ha perso una bravo artista. Gli altri gruppi li conosco di nome, ma non ho mai ascoltato molto della loro musica perciò non mi permetto di dare giudizi.
Gli oggetti che non possono mancare in casa tua hanno tutti il loro perché soprattutto essendo che ami i videogiochi, che fai dolci che sembrano davvero invitanti ( mi sono permessa di sbirciare tra i post e mi è venuta fame già solo dalle foto) ed il phon è un pensiero dolce e molto carino, poi comunque serve sempre averne uno ☺️.
Con vomita arcobaleni mi hai fatta ridere, grazie, sembra una bella prospettiva che ti auguro tu possa realizzare. 🌈
3 notes
·
View notes
Text
Lui è Nicolò. Nasce a Cremona nel 1993. È un bambino solitario. Legge tanto, tantissimo. Cresce con i nonni, che gli insegnano le cose più divertenti, mangiare i biscotti quando ne ha voglia, correre a piedi nudi sull’erba. Ha 5 anni. Il negozio dei genitori viene rapinato, mamma e papà urlano, piangono. Nicolò scrive un racconto in cui parla del ladro. Lo rilegge, è fiero. I genitori lo stroncano. Nicolò cresce. La scuola non gli va giù. Gli insegnanti parlano chiaro, con quei voti non andrà da nessuna parte. A casa gli tirano le orecchie, ma non serve a nulla. Bocciato. Mamma e papà sono disperati. Lui invece è innamorato. Di una ragazza che non se lo fila, e gli spezza il cuore. Nicolò abbassa la testa, si cuce sulla fronte la parola fallito e tira avanti per forza d'inerzia. Passa il suo tempo sui libri. Si sente vecchio, vuoto, ha voglia di scappare. È il 2013. Nicolò va su internet, vende i fumetti, le scarpe, le magliette, la console dei videogiochi, il letto a castello, prepara lo zaino e parla con i genitori. Ciao mamma, ciao papà, vi saluto, vado in India a fare il volontario in un orfanotrofio. Nicolò non ha alcun interesse per i bambini, o per il sociale. Vuole solo fuggire dal suo paese, che gli sta stretto, lo soffoca. Arriva in un piccolo villaggio dall’altra parte del mondo. Si sente il protagonista di uno dei suoi amati romanzi. La realtà che lo circonda è un pugno nello stomaco. Povertà, prostituzione, violenza. È sconvolto. Lo mettono a insegnare inglese ai bambini. Lui non sa nemmeno da dove iniziare, deve inventarsi qualcosa. Passano i mesi. I suoi piccoli studenti lo adorano, Nicolò conosce la storia di ognuno di loro, si affeziona. Una sera telefona a casa. Ciao mamma, non torno, qui c’è troppo da fare. Nicolò scrive libri, raccoglie fondi per costruire un dormitorio, paga la scuola e l’università ai suoi bambini, fonda una Ong. È il 2020. Nicolò Govoni ha 27 anni, è candidato al Premio Nobel per la Pace.
11 notes
·
View notes
Text
Gaming nel 2025: le tendenze dell'anno
Con un gran numero di nuove uscite, nuove tecnologie e un’espansione continua delle esperienze di gioco, il 2025 si preannuncia come un anno rivoluzionario per il settore del gaming. Il mercato videoludico è pronto a presentare titoli davvero interessanti, sui quali ci sono moltissime aspettative. Le nuove tendenze interessano tutti i campi del gaming, dai classici videogiochi per console fino…
0 notes
Text
Ubisoft festeggia l’anniversario di Prince of Persia: The Lost Crown con un trailer e sconti
Ubisoft festeggia l’anniversario di Prince of Persia: The Lost Crown con un trailer e sconti Prince of Persia The Lost Crown Powered by WPeMatico Prince of Persia The Lost Crown {authorlink} https://multiplayer.it/notizie/ubisoft-festeggia-anniversario-prince-of-persia-the-lost-crown-trailer-sconti.html Videogiochi per PC e console | Multiplayer.it Anteprime, notizie, recensioni, trucchi e…
0 notes
Video
youtube
Sony omaggia David Lynch facendo andare virale il suo bizzarro spot per PS2
David Lynch, celebre regista, musicista e artista, ci ha lasciato all'età di 78 anni. La notizia è stata diffusa ieri, scuotendo il mondo del cinema e dell'arte. Lynch era noto soprattutto per la serie TV Twin Peaks del 1990, co-creata con Mark Frost, e per film come Eraserhead, Dune, Velluto blu e Mulholland Drive. Meno noto, però, è che la sua influenza si è estesa anche al mondo dei videogiochi, ispirando titoli come The Legend of Zelda: Link's Awakening, Deadly Premonition, Alan Wake e Silent Hill 2.
Ma il regista non si limitò a influenzare il mercato videoludico: tra i lavori meno conosciuti di Lynch c'è la direzione di uno degli spot pubblicitari più stilosi e sconcertanti di PlayStation: "Welcome to The Third Place". Questa campagna pubblicitaria, una collaborazione tra Sony Computer Entertainment Europe e l'agenzia TBWA, ruotava intorno al concetto di "Terzo Luogo" - un'idea che posizionava la PS2 come un portale verso un luogo pericoloso e sconosciuto, ma dove l'utente avrebbe potuto definirne i parametri.
Ovviamente, solo Lynch poteva essere scelto per dare vita a questa visione surreale. Darren Carter, marketing manager di SCEE, spiegò all'epoca: "Il Terzo Luogo esiste. La teoria è che sei al lavoro e sei a casa, ma esiste un luogo dove tu definisci cosa vuoi fare. PlayStation 2 sovverte l'intero concetto di cosa dovrebbe essere un Terzo Luogo."
Trevor Beattie, direttore creativo di TBWA, scrisse lo script per la campagna pubblicitaria. Inizialmente, venne considerata una lista di registi che includeva Tony Kaye, noto per "American History X". Alla fine, però, Beattie suggerì Lynch.
Il risultato finale fu girato a Los Angeles con un budget di circa 750.000 dollari. Lo spot debuttò nel novembre 2000, in concomitanza con il lancio europeo della console, e fu trasmesso in oltre 20 territori come parte di una campagna di marketing da 20 milioni di dollari.
Lo spot, condiviso poche ore fa sul canale YouTube ufficiale di Sony, mostra l'attore Jason S. che vaga per corridoi incontrando strani individui. La sua testa si stacca temporaneamente dal corpo per poi tornare e vomitare un braccio. Infine, del fumo si dissipa rivelando un doppelganger, un uomo-papera e un corpo mummificato seduto su un divano (sì, seriamente).
Il significato di questi elementi rimane ovviamente enigmatico, ma rispetto ad altri spot dell'epoca, quello di Lynch catturava certamente l'attenzione, riuscendo a coniugare il surrealismo e l'umorismo tipici del suo lavoro con l'estetica matura e provocatoria della nuova console.
La scomparsa di David Lynch lascia un vuoto nel mondo del cinema e dell'arte, ma il suo lascito continuerà a influenzare generazioni di creativi in vari campi, dai film ai videogiochi, passando persino per la pubblicità. D'altronde, ci ripetiamo: chi altri poteva partorire uno spot del genere?
(via PlayStation 2 advert: Welcome To The Third Space | 2000 | #20YearsOfPlay - YouTube e https://www.tomshw.it/videogioco/sony-omaggia-david-lynch-facendo-andare-virale-il-suo-bizzarro-spot-per-ps2-dovete-assolutamente-vederlo-2025-01-17)
0 notes
Text
'Tony Hawk's Pro Skater 4'
Il T310 era un telefono GSM tri-band con schermo a colori. All'epoca era considerato la risposta di Sony Ericsson al N-Gage di Nokia, incentrato sul gaming. Veniva distribuito con Tony Hawk's Pro Skater 4 , uno dei videogiochi per console più venduti all'epoca. Era disponibile anche una fotocamera a clip come accessorio per questo dispositivo. Aveva anche 32 suonerie polifoniche. Esisteva anche una versione del T310, nota come T316, lanciata negli Stati Uniti. >> Mobile Phone Museum
0 notes
Photo
Eastasiasoft svela i titoli autunnali e invernali del 2024: 19 perle videoludiche in arrivo su console e PC In un’atmosfera carica di attese, Eastasiasoft ha recentemente offerto uno sguardo approfondito alle uscite della stagione autunnale e invernale, annunciando ben diciannove titoli destinati a varie piattaforme, tra cui Nintendo Switch, PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X|S e PC. Questo ampio catalogo, suddiviso tra novità originali e graditi ritorni, riflette l’impegno della compagnia nell’offrire una selezione variegata e di alta qualità, pronta a soddisfare i palati più esigenti tra gli appassionati di videogiochi. Tra i titoli di maggiore prestigio figura Tokyo Clanpool, un intrigante RPG previsto per dicembre 2024 su Nintendo Switch e PC, che promette di… Read more:--> https://www.gonagaiworld.com/eastasiasoft-svela-i-titoli-autunnali-e-invernali-del-2024-19-perle-videoludiche-in-arrivo-su-console-e-pc/?feed_id=9028&_unique_id=6729398cace27 #Eastasiasoft #MaidenCops #NintendoSwitch #PlayStation5 #TokyoClanpool
0 notes
Text
Ecco i giochi che riceveranno una patch per PS5 Pro al rilascio della console
Come saprai se segui le notizie sui videogiochi, Sony ha presentato ufficialmente la PS5 Pro durante una nuova conferenza online il 10 settembre 2024. In effetti, la macchina si preannuncia già come la console più potente sul mercato . Include quindi una GPU molto più veloce (+45%), ma anche una nuova tecnologia proprietaria: PSSR, o PlayStation Spectral Super Risoluzione. Per i principianti,…
0 notes
Text
Stanotte, tra le altre cose, ho sognato di essere nel mondo di Minecraft e di voler scendere sotto terra per trovare minerali, tesori e.. la città dei Pokémon. Ricordo che avevo almeno 2 console accese, stavo giocando con una delle mie sorelle. Penso che quello che sto per raccontare è accaduto in quella più vecchia, che sembrava il mio Nintendo DS lite bianco, alla quale non facevo attenzione. Nonostante non fossi attento il personaggio continuava a cadere sottoterra, sopravvivendo miracolosamente. Scendere sotto terra significava non essere più in grado di tornare in superficie, per qualche motivo. Se non sbaglio questo sogno è finito con me che arrivavo alla città dei Pokémon.
Da sopra un muretto buttavo di sotto un Totodile, uccidendolo quindi come un assassino di Assassin's Creed. A quel punto la città, pullulante di esserini colorati, era in allarme per il pokécidio appena successo.
Ben tre videogiochi in un unico sogno. 🎮 Non chiedetemi perché dovrei buttare di sotto un Totodile, forse erano aggressivi. In effetti ricordo che appena mi avevano visto si erano lanciati verso di me.
1 note
·
View note
Text
ftr: Esper Dream
Sistema Famicom Disk System | Produttore Konami | Sviluppatore Interno | Versione Giapponese | Uscita 20 febbraio 1987
Negli anni '80, il Giappone ha vissuto una vera e propria “febbre” per quelle persone con percezioni extra-sensoriali, anche chiamate ESP. Questo tema è divenuto molto popolare all’epoca, ed ha ispirato diversi manga, anime e videogiochi. Uno dei titoli che ha saputo sfruttare il fenomeno è Esper Dream, un action RPG di Konami pubblicato nel 1987 per Famicom Disk System. L’avventura segue un giovane protagonista trasportato all'interno del suo libro preferito, per dar vita ad un viaggio tra mondi surreali e originali.
Il punto di partenza del gioco è Brick Town, una città che funge da hub e permette di accedere a diversi mondi, ciascuno con un tema distintivo e una grande varietà di ambientazioni. Il primo livello, ad esempio, si svolge all'interno di una casa gigante, mentre in un altro ci muoveremo in mezzo ai circuiti di un computer, con pareti fatte di chip, che offrono visuali curiose e stranianti. Il gioco mantiene alcuni ambienti classici degli RPG, come i campi verdi e gli oceani blu, ma introduce elementi insoliti come un castello di cristallo, paludi intricate e un mondo ispirato agli scacchi.
La struttura degli incontri con i nemici, rappresentati da impronte vaganti, è un altro peculiare elemento di Esper Dream: ogni volta che si entra in contatto con uno di essi, si viene trasportati in un’arena separata per lo scontro. Questa meccanica action-based rompe con i canoni del combattimento a turni tipico di molti RPG dell'epoca. Per combattere, il protagonista ha a disposizione un arsenale che include pistole, laser e bazooka, ma può anche utilizzare i suoi poteri psichici per affrontare nemici bizzarri come coccinelle giganti, pesci volanti, scimmie alate e teste di moai.
Dal punto di vista del gameplay, Esper Dream soffre di una certa rigidità: il protagonista si muove in sole quattro direzioni, e spesso ad un ritmo lento; questo rende l’esplorazione e, sopratutto, i combattimenti macchinosi. Tuttavia, l’atmosfera del titolo Konami rimane il suo punto di forza, distaccandosi dal fantasy convenzionale e immergendo il giocatore in un mondo fantastico e dai tratti urbani. In questo senso, la colonna sonora, firmata da Kinuyo Yamashita (Castlevania), aggiunge un tocco memorabile, con orecchiabili e coinvolgenti.
Grazie a tutto questo, Esper Dream si distingue dai giochi simili dell’epoca, meritando ancora oggi l’attenzione dei fan degli RPG.
G
Esper moderni Esper Dream è stato riproposto su piattaforme moderne per far conoscere l’avventura Konami a nuove generazioni. Nel 2006 è stato pubblicato su dispositivi mobili in Giappone, portando il mondo di Brick Town sugli schermi dei cellulari. Nel 2008 è poi approdato sulla Virtual Console del Wii, mantenendo l’atmosfera originale e rendendo accessibile il gioco ai fan del retrogaming su console domestiche. Queste versioni hanno preservato lo stile unico e il fascino dell’originale.
Immagini Hardcore Gaming 101
0 notes
Text
Gaming e social network: che legame c'è?
Il gaming è un termine molto generico che va a includere tutto ciò che riguarda il mondo dei videogiochi. Questa categoria è in grado di includere elementi anche molto diversi tra loro: si passa infatti dai titoli usciti per le più note console come Playstation e Xbox alle applicazioni scaricabili da smartphone tablet, passando infine per un servizio di casinò online piuttosto che giochi…
View On WordPress
0 notes
Text
"Saremmo in un mondo migliore". L'ex capo di PlayStation è contrario alle "guerre tra piattaforme" e sostiene che è necessaria una "tecnologia standard per le console"
Lo diremo sempre: c’è spazio per tutti nell’industria dei videogiochi, che si tratti di nuovi titoli, giocatori o studi appena nati. Questo vale anche per qualsiasi produttore di console, sia esso Microsoft, Nintendo o Sony. Shawn Layden, ex capo di PlayStation e membro di Sony da oltre 30 anni, ha espresso il suo parere sull’industria e sul suo futuro in un livestream di IGN Live 2024 in cui…
View On WordPress
0 notes