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[ARTICOLO] I BTS rinnovano il loro contratto con la HYBE e la BIGHIT Music
"Gli accordi esclusivi con i BTS saranno validi dal 2025 in avanti
I BTS rinnoveranno il contratto con la HYBE e la BIGHIT Music. Dopo la delibera del consiglio d'amministrazione della BIGHIT Music, ognuno dei membri (RM, Jin, SUGA, J-Hope, Jimin, V e Jung Kook) firmerà degli accordi esclusivi con la compagnia per continuare a rilasciare musica dal 2025 in avanti.
'Con il rinnovo del loro contratto, siamo lieti di supportare le attività di gruppo dei BTS programmate nel 2025,' ha dichiarato la HYBE, aggiungendo, 'HYBE e BIGHIT Music forniranno tutto il sostegno necessario per poter continuare ad espandere ed elevare la presenza dei BTS.'
La compagnia farà firmare tutti i membri uno ad uno, tenendo conto del loro servizio militare. Suga inizierà a servire questo venerdì. Dopo Jin e J-Hope, lui è il terzo membro ad arruolarsi. Tutti e sette i membri dei BTS completeranno il servizio militare obbligatorio nel corso dei prossimi due anni. La pausa che il gruppo si è presa proprio per questo motivo dovrebbe terminare nel 2025.
Il gruppo ha esordito nel 2013 sotto la Big Hit Entertainment, poi diventata HYBE. Sotto la guida della compagnia, i BTS sono diventati un fenomeno culturale, raggiungendo numerosi traguardi con le loro canzoni da top delle classifiche e battendo numerosi record. Ad esempio, nel 2018 sono stati sono i primi artisti K-Pop ad aver avuto un album, Love Yourself: Tear, al primo posto nella classifica Billboard 200 e nel 2021 sono stati il primo gruppo interamente asiatico ad apparire nella copertina di Rolling Stones (ognuno dei membri è anche apparso individualmente sulla copertina digitale dell’uscita di giugno).
A partire dal 2022, il gruppo ha iniziato a pubblicare i propri album e singoli da solisti: Layover di V, il recente singolo di Jung Kook 'Seven' (ft. Latto), D-Day l’album solista di SUGA che ha pubblicato sotto il nome di Agust D e FACE l'album solista di Jimin che è uscito a marzo, mentre RM ha debuttato da solista nel dicembre 2022 con l’album Indigo. Invece, Jin ha rilasciato il singolo The Astronaut, stato scritto insieme al gruppo Coldplay, in ottobre e J-Hope ha pubblicato li suo album da solista Jack In The Box a luglio 2022."
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©winterflower) | ©RollingStones
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Giornate d’autunno del Fai 2023
Anche quest’anno tornano le Giornate FAI d’Autunno, previste per sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023. L’evento, che da dodici anni promuove il patrimonio culturale e paesaggistico nel paese, sarà promosso dai Gruppi Fai giovani, oltre che da tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione tra Palazzi storici, ville, chiese, castelli, e ancora esempi di archeologia industriale, musei, collezioni d’arte, aree archeologiche, biblioteche, laboratori artigiani e siti produttivi, oltre ad itinerari nei borghi e percorsi in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici. Fra i luoghi aperti a Torino c’è anche il Castello di Masino, che domina la vasta piana del Canavese, dove dal Belvedere si può vedere un paesaggio suggestivo ancora oggi intatto e i visitatori potranno visitare l’interno del castello e il parco Settecentesco. Da vedere è anche lo chalet Mollino, che prende il nome dall’architetto Carlo Mollino e si trova nel comune di Sauze d'Oulx, in località Lago Nero. Poco lontano da Milano, a Binasco, c’è il Museo della Macchina per Caffè (Mumac) che racconta le varie fasi di sviluppo di questo oggetto che si incontra in qualsiasi bar. Chi invece preferisce restare in città può visitare la sede storica della Banca Cesare Ponti, in Piazza del Duomo: rimasta quasi intatta dal 1881 e sorge dove un tempo i Milanesi altolocati erano soliti ritrovarsi, cioè il Coperto dei Figini. La storia ha attraversato anche il Teatro Verdi, che nasce agli inizi del Novecento come sede di una corale esterna del Teatro alla Scala, nel dopoguerra diventa sala da ballo e in seguito d’incisione, finché negli anni Settanta viene restituita alla vocazione teatrale e musicale dall’Arci. Nel 1975 il Teatro del Buratto subentra nella gestione, facendo del Verdi sede delle proprie produzioni e luogo significativo del teatro a Milano. Molti i luoghi aperti anche a Bologna, come il Santuario del Corpus Domini, uno dei luoghi più cari alla storia devozionale della città, e il Quadrone, un’Oasi di Protezione della Fauna selvatica istituita nel 1985, mentre a Medicina c’è il magazzino ed essiccatoio del riso della Tenuta Vallona, edificato per garantire la miglior resa delle vaste coltivazioni a risaia introdotte nella tenuta e così lenire la disoccupazione della mano d'opera locale. A Roma per la prima volta il Consiglio Superiore della Magistratura apre le porte della sua sede ai cittadini ed al pubblico, per vedere dove si riunisce in plenaria e visitare lo studio del Presidente della Repubblica. Fra gli altri luoghi visitabili c’è l’Oratorio dei Filippini, che sorge accanto alla Chiesa Nuova, che nel XIX secolo diventa tribunale, per poi essere sede dell’Archivio Storico Capitolino nel 1922, con la prestigiosa Biblioteca Vallicelliana e l'Istituto Storico Italiano per il Medioevo. Palermo apre la principale sede locale della Rai, che ha un ruolo centrale nell'ambito dell'informazione, infatti la sua costruzione in viale Strasburgo è stata sollecitata a più riprese anche dal presidente della Repubblica Pertini e dall'allora Presidente della Regione Piersanti Mattarella, ed è stata decisa già negli anni Ottanta dal consiglio d'amministrazione presieduto da Sergio Zavoli. Fra gli altri luoghi c’è il Complesso Monumentale di San Giovanni degli Eremiti, che ricade nell'antico territorio del Transkemonia, che comprendeva l'abitato posto al di là del torrente Kemonia o Fiume del Maltempo, così denominato a causa delle piene rovinose, durante l'inverno. Read the full article
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Perquisizioni alla Link University di Roma: fra indagati anche il rettore
Perquisizioni in corso da parte della Guardia di Finanza alla Link University di Roma: la Procura capitolina ha indagato 14 persone tra cui i vertici dell’ateneo. All’origine ci sarebbero reati fiscali con l’accusa di indebita compensazione dei debiti con crediti inesistenti: secondo inquirenti e investigatori la Link e il 'Consortium for research on intelligence and security services' avrebbero simulato l’esecuzione di progetti di ricerca per poter godere di crediti fiscali. Fra gli indagati, anche il rettore Claudio Roveda.
Fra gli altri, sono iscritti nel registro anche il presidente della società di gestione “Gem” Vanna Fadini, il membro del Consiglio d'amministrazione e presidente della scuola per le attività Undergraduate e Graduate Carlo Maria Medaglia, il direttore generale Pasquale Russo.
Progetti di ricerca e sviluppo fittizi o gonfiati per un totale di circa 15 milioni di euro di credito di imposta. A tanto ammontano i soldi emersi dalle indagini. Secondo gli inquirenti, la Link e il Consortium for Reasearch on intelligence and security services’ avrebbero “simulato, in tutto o in parte l'esecuzione di progetti di ricerca e sviluppo (…) maturando così inesistenti crediti di imposta, utilizzati poi in compensazione in occasione del versamento delle imposte da loro dovute. Queste ultime - si legge nel decreto di perquisizione - hanno poi ottenuto indietro parte del denaro versato alle società commissionarie attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, con conseguenti movimenti finanziari di rientro delle somme originariamente dovute”. Adnkronos
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Finti progetti di ricerca per godere di crediti fiscali, perquisizioni in corso alla Link University
Sono in corso perquisizioni e acquisizione di atti in questo momento da parte della Guardia di Finanza nei confronti di quattordici persone legate – direttamente o indirettamente – alla Link University di Roma. Secondo quanto emerso dalle indagini, l'ateneo e il Consortium for research on intelligence and security services avrebbero simulato l'esecuzione di progetti di ricerca e sviluppo che gli avrebbero consentito di godere di crediti fiscali. Tra gli indagati emergono figure di spicco: il rettore dell'università Claudio Roveda, il presidente della società di gestione Vanna Fadini, il membro del Consiglio d'amministrazione e presidente della scuola per le attività Undergraduate e Graduate Carlo Maria Medaglia, e il direttore generale Pasquale Russo.
Nel decreto di perquisizione si legge che la Link University e il Consortium avrebbero maturato "inesistenti crediti di imposta che avrebbero poi utilizzato in compensazione in occasione del versamento delle imposte da loro dovute". In un momento successivo, le società avrebbero "ottenuto indietro parte del denaro versato alle società commissionarie attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti con conseguenti movimenti finanziari di rientro delle somme originariamente versate".
L'indagine è nata da una serie di informative del nucleo di polizia economico finanziaria di Firenze e Roma, e dell'Agenzia delle Entrate. Gli agenti della Guardia di Finanza hanno acquisito documenti contabili ed extracontabili, computer, server, agende, documenti bancari e registrazioni di videoconferenze. Scopo della perquisizione e del relativo sequestro è ricostruire le modalità e i soggetti coinvolti nei progetti di ricerca e sviluppo attuati dalla Link University e dal Consortium for research on intelligence and security services.
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Addio a Paolo Pininfarina
Muore Paolo Pininfarina, aveva 65 anni ed era da tempo ammalato. Fino all'ultimo gli sono stati vicini la moglie Ilaria, i suoi cinque figli Greta, Giovanni, Iole, Tullio e Giulia e la madre Giorgia Gianolio. Entrato in azienda nel 1982 quando aveva 24 anni Paolo Pininfarina, torinese, è diventato presidente dopo la morte improvvisa del fratello Andrea in un incidente stradale nel 2008. Il suo nome è legato alla concept car Sergio, barchetta biposto su base meccanica Ferrari, che Paolo aveva voluto realizzare nel 2013 in memoria del padre, il senatore a vita Sergio Pininfarina, e la Automobili Pininfarina Battista, hypercar elettrica che porta il nome di suo nonno. Il consiglio d'amministrazione e l'azienda ricordano "la figura professionale e umana di Paolo Pininfarina, che per tanti anni ha profuso impegno, entusiasmo ed energia nell'azienda" e sottolineano che grazie alla sua dedizione "l'azienda ha avviato negli anni Ottanta un processo di diversificazione che l'ha portata, nel tempo, a diventare un punto di riferimento in ambiti di design diversi dall'automotive". "Siamo tutti estremamente riconoscenti all'ingegnere Pininfarina per il suo straordinario contributo all'azienda e per essersi sempre speso con passione, in prima persona, per tutelare la nostra storia e la nostra identità aziendale sia in termini di stile che di scelte etiche e comportamentali. Gli sono personalmente grato per avermi confermato alla guida dell'azienda, in seguito alla scomparsa di Andrea Pininfarina nel 2008. In questi anni abbiamo condiviso tanti trionfi e anche tante sfide, sempre consigliandoci e sostenendoci a vicenda. Il modo migliore per onorare la sua memoria è continuare, come lui vorrebbe, ad impegnarci al massimo per il futuro della Pininfarina" afferma l'amministratore delegato Silvio Angori. Ricordano Pininfarina esponenti del mondo politico ed economico nazionale, le istituzioni di Torino e del Piemonte. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ricorda "l'imprenditore tenace che ha saputo innovare un brand iconico del Made in Italy, rimanendo però ancorato alle radici della famiglia e alla tradizione del saper fare italiano", il presidente del Senato Ignazio La Russa. parla di "un uomo che ha presieduto questa importante impresa con professionalità, impegno e dedizione portando avanti un'eccellenza italiana fondata nel lontano 1930". "Paolo Pininfarina ha saputo rappresentare benissimo una delle grandi famiglie dell'automobile italiana, conosciuta in tutto il mondo per i suoi capolavori di design" sottolinea il presidente dell'Unione Industriali Torino, Giorgio Marsiaj. Per il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo "Pininfarina ha saputo incarnare valori del nostro territorio come inventiva, ingegno, etica del lavoro". Per il governatore del Piemonte Alberto Cirio "Torino e il Piemonte perdono un protagonista della storia industriale del nostro Paese, ma soprattutto un grande rappresentante di quella capacità dell'ingegno e del fare impresa che in lui hanno avuto un esempio illustre". Read the full article
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La Russa Jr nel consiglio d'amministrazione del Piccolo. Le opposizioni: un caso di parentopoli
Geronimo La Russa entrerà nel consiglio di amministrazione del Piccolo Teatro di Milano, con la Scala l’istituzione culturale più importante della città. A indicare il suo nome è stato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e appena si è saputo è scoppiata la polemica nei confronti del primogenito di Ignazio La Russa, proprio per la parentela con il presidente del Senato: nomina troppo…
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LA MIA ESPERIENZA COME LEADER DELLA DESTRA MORSANESE - PARTE 8
Nell' autunno del 1998 organizzammo un corso di formazione politica per i giovani, nel quale cercammo di dare qualche barlume dei fondamenti concettuali del Pensiero Conservatore.
Contemporaneamente, iniziai i colloqui in vista delle elezioni comunali del giugno 1999. Come avevo dichiarato nell' intervista al Gazzettino del settembre 1997, io mi ero assunto la responsabilità, davanti ad iscritti e simpatizzanti, di lasciare che fossero loro a decidere come comportarsi alle elezioni comunali, perché il partito, avevo sempre detto, era dei militanti, non mio. Qui scoppiò il problema Carlo #Uaran.
Carlo Uaran era un collega, in #Gaspardo, dell' allora fidanzata del Ministro Luca #Ciriani e quest'amicizia gli aveva permesso di avere un filo diretto con Luca Ciriani, in cui il loro rapporto PERSONALE travalicava e svuotava di funzioni e di significato il mio ruolo istituzionalizzato di referente comunale di Alleanza Nazionale.
Carlo Uaran, per il solo fatto che si autodichiarava di essere stato - da giovane- militante della Destra giovanile, si permise, senza essere iscritto, di parlare a nome e per conto di Alleanza Nazionale, della quale ero io il solo leggittimo rappresentante.
A novembre 1998 ci fu il rinnovo delle cariche del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Agricola Daniele Moro e della relativa Casa di Riposo. Il Sindaco, Roberta #Zanet, mi ignorò completamente nel processo di selezione dei membri del Consiglio. A cose fatte, venne eletto presidente del Consiglio d'amministrazione Carlo Uaran, che la gente ed i giornalisti davano <in quota ad Alleanza Nazionale>. Ed io non ne sapevo nulla. Voi capite che era una situazione, per me, umanamente umiliante ed insostenibile. Comunque, strinsi i denti, per arrivare fino al giugno 1999.
CONTINUA
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13 giu 2023 14:13
“BERLUSCONI STATISTA E’ STATO UN TOTALE FALLIMENTO” - L’IMPIETOSA ANALISI DI MASSIMO CACCIARI: “MA NON HA FALLITO DA SOLO. LO HA FATTO TUTTA LA SUA GENERAZIONE. DOPO TRENT'ANNI L'ITALIA STA MOLTO PEGGIO DI PRIMA. NON C'È STATA NESSUNA RIFORMA SERIA ISTITUZIONALE, AMMINISTRATIVA O DEI SERVIZI FONDAMENTALI. E LA COSTITUZIONE È DIECIMILA VOLTE PIÙ INATTUATA - SULLA GUERRA IN UCRAINA BERLUSCONI DICEVA LE STESSE COSE CHE PENSA GIORGIA MELONI. SOLO CHE LEI NON PUÒ DIRLO PERCHÉ SI METTEREBBE FUORI DA TUTTI I GIOCHI INTERNAZIONALI. NEPPURE IO, AL SUO POSTO, POTREI SOSTENERE CERTE POSIZIONI…” -
Estratto dell’articolo di Andrea Malaguti per “la Stampa”
Massimo Cacciari, giusti i funerali di Stato per Silvio Berlusconi?
«Certo, perché no? È stato quattro volte presidente del Consiglio e da trent'anni è la figura centrale della politica italiana. Mi sembra normale».
È normale anche il lutto nazionale?
«Non ricordo precedenti per la scomparsa di un presidente del Consiglio, ma mi sembra la minore delle questioni».
I processi, la P2, Mangano stalliere ad Arcore, le leggi ad personam, il web si è scatenato.
«[…] Berlusconi è stato assolto nel 99% dei molti processi a cui è stato sottoposto e ho sempre considerato suicida la scelta della sinistra di attaccarlo sul fronte giudiziario anziché su quello politico. […] se fosse dipeso da me, il lutto nazionale non lo avrei proposto».
[…] « […]Forza Italia ha rivoluzionato il modo di concepire la politica. Un'innovazione che ha finito per diventare egemone». […] «Lo sbaraccamento della forma tradizionale di partito è cominciata con Forza Italia, che per prima si è presentata come formazione a conduzione carismatica capace di rivolgersi direttamente alla gente. Un'invenzione che ha cambiato le coordinate della politica, fino a condizionare anche le cosiddette sinistre».
[…] La pagella al Berlusconi statista?
«Un totale fallimento. Ma non ha fallito da solo. Lo ha fatto tutta la sua generazione».
[…] «[…] Dopo trent'anni l'Italia sta molto peggio di prima. Non c'è stata nessuna riforma seria istituzionale, amministrativa o dei servizi fondamentali. E la Costituzione è diecimila volte più inattuata».
Professore, con Berlusconi se ne va anche Forza Italia?
«Non credo. La triplice di governo ha bisogno della componente forzista in vista delle europee. Il disegno in prospettiva è piuttosto chiaro».
Una maggioranza tra i popolari e la destra?
«Ovvio. E per questo al momento non sono ipotizzabili grandi fughe o strategie di annessione. È vero che Forza Italia è ai minimi storici e che la leadership di Meloni è molto forte, ma è anche vero che dal 1994 la triplice destra-destra, Lega, Forza Italia non si è mai divisa. A differenza di quello che succede a sinistra».
[…] «[…] L'Europa attuale è totalmente priva di visione strategica e […] autonomia in politica estera per cui, chiunque governi, l'egemonia della Nato e degli Stati Uniti continuerà a imporre la propria linea. E per quello che riguarda l'amministrazione interna ci penseranno come sempre le tecno-strutture, che sono del tutto indifferenti al colore di chi vince le elezioni».
Chi è il delfino di Berlusconi?
«Non lo vedo».
Renzi?
«Ha perso il treno del Nazareno. Ormai mi pare fuori tempo massimo».
Berlusconi presidente del Consiglio aveva accumulato tra le mani un potere senza precedenti. Era accettabile?
«Bisogna distinguere. Formalmente no. Nessun altro leader europeo era nelle sue condizioni. Ma da un punto di vista sostanziale che differenza c'era rispetto all'occidentalissimo sistema americano?».
[…] «[…] Negli Stati Uniti i conflitti di interesse, anche quelli più bestiali – come i figli nei consigli d'amministrazione o i legami con i grandi comitati d'affari - sono palesi. Quella grande democrazia si basa sulla simbiosi tra potere politico e potere economico. […] il modello di Washington è identico a quello di Mosca o di Pechino».
La democrazia è agonizzante?
«Ovunque e in modo strutturale. Lo dico da anni. Il modello che avevamo nella zucca fino alla fine della guerra fredda non esiste più».
Putin è stato tra i primi a fare arrivare le proprie condoglianze.
«Me l'aspettavo. È nell'ordine ovvio delle cose. […] io sono inimicissimo di Putin […] Ma sono amicissimo del popolo russo e della sua cultura. E inviterei anche i peggiori guerrafondai a esserlo. Proprio come lo era Berlusconi, che negli ultimi tratti della sua vita poteva mischiare strampalerie evidenti e cose di buon senso. Che il 99% degli italiani sia favorevole a una trattativa per il cessate il fuoco mi sembra fuori discussione. Chi preferisce i massacri a una trattativa? Berlusconi se lo chiedeva da povero nonno».
[…] «[…] Berlusconi diceva le stesse cose che pensa Giorgia Meloni. Solo che lei non può dirlo».
Che cosa glielo impedirebbe?
«Il realismo. Si metterebbe fuori da tutti i giochi internazionali. Neppure io, al suo posto, potrei sostenere certe posizioni».
[…] Professor Cacciari, "Non temo Berlusconi in sé, ma Berlusconi in me", è una citazione di attribuzione incerta che ha goduto di grande successo.
«Le influenze che questi trent'anni hanno avuto sulla dissoluzione della forma partito e su molti dei nostri simili sono sotto gli occhi di tutti». […]
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Today.it: Claudio Anastasio, il top manager si dimette: aveva copiato un discorso di Mussolini
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CDA Juventus: cosa sta succedendo in questi giorni?
Il caso delle dimissioni di tutto il CDA della Juventus (compresi il presidente Agnelli, il vicepresidente Nedved ed l'AD Arrivabene) ha creato una situazione a dir poco surreale nel mondo del calcio. Una situazione molto intricata che deve essere raccontata punto per punto. CDA Juventus: storia delle dimissioni degli alti vertici bianconeri Nel momento in cui il mondo del calcio ha gli occhi puntati nella sfida tra Portogallo ed Uruguay in quel del Qatar per i mondiali, a Torino va in scena un vero e proprio terremoto. L'intero CDA della Juventus Football Club decide di dimettersi e lasciare le proprie cariche. Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene decidono, quindi, di mollare la Juventus. La motivazione delle persone interessate è quella di "aver fatto un passo indietro per permettere un nuovo corso alla Juventus". La "vera" motivazione, però, arriva dalla procura di Torino e si chiama "Indagine Prisma". Cos'è l'Indagine Prisma? L’indagine Prisma è una inchiesta nata ormai un un anno fa. L'indagine è gestita da un pool di magistrati composto dai sostituti procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal procuratore aggiunto Marco Gianolio. Se il nome non vi è nuovo sarà perché ai tempi di Calciopoli nel 2006 aveva già indagato la Juventus per il reato di falso in bilancio. L'indagine Prisma vuole chiarire alcuni aspetti che riguardano la "vita finanziaria" della Juventus. Più precisamente, l'inchiesta verte su: - Le fatture per i compensi agli agenti - Le Plusvalenze dal 2018 al 2020 - La rinominata "Manovra Stipendi" ovvero il modo in cui la Juventus ha gestito la questione stipendi durante la pandemia Di cosa viene accusata la Juventus? L'indagine Prisma accusa la Juventus che nei suoi conti c'è una notevole differenza tra i risultati che sarebbero dovuti essere contabilizzati e quelli messi a bilancio al 30 giugno degli anni 2019, 2020 e 2021. Per essere più precisi i magistrati tre bilanci ed un anno ovvero il 2020 per la già citata Manovra Stipendi: - Bilancio 2019: secondo la procura la perdita sarebbe dovuta essere di 84,506 milioni di euro quindi un Patrimonio Netto di -13,567 milioni di euro. Il bilancio bianconero di quell'anno segna un +31,243 milioni di euro grazie alla differenza tra le perdite pari a 39,9 milioni di euro e delle plusvalenze dal valore di 49,728 milioni di euro. - Bilancio 2020: i conti dei bianconeri segnano delle perdite di circa 89,7 milioni e delle plusvalenze per 78,058 ma la Procura di Torino, invece, rileva che c'è stata una perdita di ben 236 milioni di euro - Bilancio 2021: i conti dello scorso della Juventus vedevano un +28,827 milioni di euro ma non per la Procura di Torino che invece stima un patrimonio netto tra entrate ed uscite pari a -175,791 milioni di euro. In ballo, quindi, ci son 205 milioni di euro di perdite. Questa cifra andandosi a sommare alle perdite già di chiarate dai bianconeri porterebbe il tutto a ben 542 milioni di euro di perdite. Quali sono le accuse verso la Juventus e l'ex CDA? Arriviamo, quindi, ai capi d'accusa che l'indagine Prisma ha formulato verso gli ex membri del CDA della Juventus e verso la società bianconera stessa. Il dimissionario consiglio d'amministrazione bianconero viene accusato per i reati di: - Falso in bilancio - Manipolazione del mercato - Ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità di pubblica vigilanza - Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti Insieme al CDA ad essere accusato di questi reati è l'ex direttore sportivo Fabio Paratici. Attualmente Paratici copre il ruolo di Direttore Generale al Tottenham, in Inghilterra. In qualità di persona giuridica, invece, la Juventus si vede imputata come ipotesi di reato quella presente all’art.2, 5 e 25 del D.Lgs n.231/2001 che si riferisce alla responsabilità dell’ente, ai reati tributari e agli abusi di mercato. Cosa rischia sportivamente la Juventus? Partiamo da un punto tanto semplice quanto fondamentale: la giustizia ordinaria e quella sportiva non vanno insieme, seguono due percorsi differenti. La Juventus, sotto questo punti di vista, è stata assolta anche in appello all'interno del procedimento sulle plusvalenze. La FIGC, prima dei nuovi documenti della Procura torinese, non aveva intenzione di aprire nuove indagini ma ora la situazione è cambiata. La Federazione ha, quindi, aperto un nuovo procedimento sulla parte relativa agli accordi con i giocatori per l'integrazione degli stipendi. Le possibili "pene" vanno dalla multa all’inibizione dei dirigenti, fino ai punti di penalizzazione. Lo spettro della retrocessione potrebbe palesarsi solo nella remota ipotesi che la procura della FIGC riesca a dimostrare che la falsificazione dei documenti contabili sia stata realizzata al fine di ottenere l’iscrizione al campionato. Una ipotesi, come detto, molto remota grazie agli ultimi tre aumenti di capitale. Read the full article
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Rosneft, l'ex cancelliere tedesco Schroeder si dimette dal consiglio d'amministrazione
Il Parlamento europeo aveva chiesto che Schroeder venisse inserito nella "lista nera", qualora non avesse lasciato il consiglio
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Alessandro Orlando
«Sono ancora giovane, io andrò via di qui. Non mi brucio a 40 anni. E avrò una tv tutta mia» A. Orlando
«Non esistono piccole parti, ma solo piccoli attori.» K. Stanislavskij dopo la visione de “La leggenda del Royal King Keyshon imperiale del Sultano Fershid”
[…] Il 1959 fu l’anno del cambiamento: Calzoleria Orlando lasciò definitivamente spazio a Galleria Orlando. Ma passò ancora molto prima che l’odore del cuoio svanisse dal locale. I visitatori ora passeggiavano tra le opere, circondati dalle stesse pareti che fino a poco tempo prima avvolgevano le rumorose macchine per la lucidatura
La galleria diventò luogo di frequentazione stabile dei collezionisti fiorentini, il successo permise dopo soli 10 anni l’apertura della prestigiosa sede estiva di Forte dei Marmi, la Galleria Cavour Orlando. Collezionisti di tutta Italia ogni estate non mancavano all’inaugurazione della nuova stagione, nella quale venivano offerte opere straordinarie e di altissimo livello raccolte durante l’intero inverno. La sera, dopo le 21… la magia dell’asta: fino a notte fonda collezionisti e semplici curiosi affollavano la galleria, seduti su comode poltrone, fuori, in piedi, tutti ascoltando le parole del fascinoso banditore di turno.
Sono cresciuto respirando queste serate e ascoltando i banditori, mio padre, il grande pubblico. Durante il giorno, talvolta, Mino Maccari, Ernesto Treccani, Giuseppe Migneco o Remo Brindisi venivano a trovare papa’ e io ero lì, con loro. Nel 1975 alla grande Galleria Cavour Orlando si affiancò la piccola ma prestigiosa Galleria Orlando di via Carducci a Forte Dei Marmi direttamente gestita ancor oggi da Susanna Orlando, la mia grande sorella.
Affascinato dal mondo delle aste, cominciai inconsapevolmente ad innamorarmene, fin quando una sera d’estate di ventisette anni fa, il banditore impiegato da mio padre non si presentò al lavoro. L’occasione per farmi valere, papa’ mi mise il microfono in mano e disse:
“Vai Ale! Adesso sta a te’”
Fù un trionfo, il panico iniziale lasciò presto spazio alla grande convinzione che fin da piccolo mi caratterizzava. Partii come un treno ottenendo un risultato incredibile per quei tempi. Naturalmente da quel giorno diventai il banditore ufficiale della galleria. [OrlandoArte.it]
«Nel dicembre 1996 ricevetti una telefonata dal dirigente di Telemarket, rete televisiva nazionale. Mi chiese se fossi disponibile ad un provino, perchè no? Il 7 gennaio 1997 si accesero le telecamere e per ben 15 anni sono rimasto sul palcoscenico.» A. Orlando
[...] ll gran maestro di queste operazioni fu senza dubbio il toscano Alessandro Orlando, impiegato nelle più disparate liquidazioni: quadri, sculture, argenterie, tappeti, mobili antichi. Egli, molto più aggressivo dei colleghi, impazziva letteralmente, avvicinando il volto butterato alla telecamera ben più del consentito. Una comunicazione certamente studiata, in grado di alternare enigmatici silenzi, soliloqui meditabondi dinnanzi alla scarsità di chiamate al centralino, ad un crescendo gesticolante di pathos fino alle reprimende più folleggianti dirette al distratto pubblico. Cazziatoni dispensati anche dall’esotico principe Bijan, venditore di tappeti iraniano, nostalgico dello scià di Persia; buffo personaggio da mille e una notte, in rapporto simbiotico con quelle montagne di stuoie, egli accarezzava i vari Tabriz, Isfahan, Herat e Bukhara, con la speranza spesso frustrata di generare empatia e di propiziare l’atteso annuncio di là dal vetro: “confermato”. [Barbadillo.it, Maggio 2016]
«Quest'uomo poteva fare il doppiatore ed essere tra i migliori in assoluto, ma ha deciso di fare televendita ed è entrato nella leggenda.» Anonimo
Della fine di Telemarket si era già scritto, ormai qualche anno fa: da allora ne sono successe di cose. La notizia di queste ore, invece, è che il suo storico patron, l'imprenditore Giorgio Corbelli, è stato trasferito in carcere. La Cassazione di Milano ha infatti emesso sentenza definitiva sul fallimento di Finarte, la società di cui Corbelli fino al 2011 era presidente del Consiglio d'amministrazione. [Bresciatoday.it, Gennaio 2020]
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Il Club Clay Regazzoni alla Casa di Accoglienza Anna Guglielmi
Domenica 26 marzo si è tenuta la visita del Club Clay Regazzoni e di alcuni sostenitori, alla Casa di Accoglienza Anna Guglielmi di Montecatone. Il Club di Lodi, nata da un’idea del pilota Clay Regazzoni e dell’amico e Presidente Onorario Giacomo Tansini, è stato fondato nel 1994 con l’obiettivo di raccogliere fondi per finanziare la ricerca e per sostenere le famiglie di persone con lesioni midollari costrette a lunghe trasferte, lontane dai territori di residenza, per ricevere le cure e l’assistenza adeguata per i propri cari. Dal 2012 il Club Clay Regazzoni sostiene la Casa di Accoglienza e in 10 anni ha donato oltre 87.000 euro in favore della cooperativa. Ad accogliere i 40 ospiti, tra consiglieri e sostenitori, sono stati Claudia Gasperini, Direttore responsabile e coordinatrice della struttura insieme allo staff di Casa Guglielmi, il Consigliere del Club Clay Regazzoni e Presidente del Consiglio d'Amministrazione di Formula Imola, la società che gestisce l'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, il Dottor Gian Carlo Minardi e l’Assessore all’Autodromo, Turismo e Servizi al Cittadino Elena Penazzi. L’incontro, oltre alla visita della struttura, ha visto un incontro molto toccante con gli ospiti della struttura nel quale hanno raccontato la loro esperienza di vita a Montecatone e l’importanza di poter contare sul servizio di Casa Guglielmi non solo dal punto di vista logistico ma anche sotto il profilo umano. Al termine della visita Don Giuseppe Tagariello, socio fondatore di Casa Guglielmi, e Don Luigi Avanti, Presidente del Club Clay Regazzoni, hanno celebrato la santa Messa nel salone di Casa Guglielmi intitolato a San Giovanni Paolo II. Prima di concludere l’evento Giancarlo Minardi, l’Assessore Elena Penazzi e il Presidente Onorario Giacomo Tansini, hanno anticipato l’appuntamento del 3 giugno presso l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, per una giornata dedicata alle auto in pista e alla beneficenza. Per tutta la giornata sarà possibile, per persone disabili e non, provare l’emozione di un giro in pista con diverse auto da corsa messe a disposizione da diversi Club Ferrari, e il ricavato verrà destinato alle tre realtà sostenute dal Club Clay Regazzoni, tra cui Casa Guglielmi. Read the full article
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Servirebbero nuove definizioni e nuove regole, transnazionali e condivise, semplicemente per evitare che sia un consiglio d'amministrazione a dividere, a suo capriccio, i buoni e i cattivi del mondo.
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Tik Tok è una rete sociale nata in Cina, il consiglio d'amministrazione della multinazionale che comprende diversi siti e piattaforme, opera negli Stati Uniti ma la società ha sede legale in Irlanda.
Praticamente è come comprare una fettina di vitello allevato in Olanda, sezionato in Francia e confezionato in Italia.
Voi dareste una delle due cose in pasto ai vostri figli?
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Il consiglio di amministrazione di Palladio Holding, ha approvato il bilancio di esercizio 2022
I soci di Palladio Holding hanno rinnovato il consiglio d'amministrazione e il collegio sindacale, entrambi in carica per il triennio 2023-2025, con l'ingresso nel consiglio di amministrazione di Jacopo Meneguzzo, già in Palladio dal 2021. Il CdA è ora composto da: Roberto Felice Adolfo Ruozi (presidente); Roberto Meneguzzo; Nicola Iorio; Jacopo Meneguzzo; Mario Ortu; Paolo Guzzetti; Amedeo Giovanni Maria Nodari; Alberto Gasparri; Antonio Spillere; Federico Zoppas. Read the full article
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