#con grammatica
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licaonia · 18 days ago
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♠️_Il desiderio è il linguaggio segreto dell'anima. Non c'è corpo che non si arrenda alla sua grammatica..🖤🌹
©️Licaonia Lupe
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fraternum-momentum · 1 year ago
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*points at u* italiana?
nop ma parlo italiano 👍 vengo dalle filippine
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cicala-05 · 2 months ago
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Teoria che me venuta così a caso
È se sto famoso Libro in realtà è il manga di dog?
Mi è venuto un po a caso in mente e per avere dei veri pro e contro dovrei vedere meglio il manga. Quindi sì, sto scrivendo così a caldo.
Però nel capitolo (120 mi sembra) DI QUELLO CHE HO CAPITO + COSE CHE HO LETTO Atsushi è un po il "segnalibro" e Fyodor fa tutta quella scena di parlare di Dazai e poi strappa una pagina, come se anche Dazai è stato creato dal libro.
Il potere del libro è modificare la realtà ma in un modo sensato/realisticamente possibile, quindi è un po per far mantenere la storia del manga sensata e lineare (lasciando perdere le piccole piccole cose un po osé, prima poi farò un post con delle cose che sinceramente non capisco del manga)
E poi Dazai in Beast con il Libro modifica la storia più volte per stare con Oda, modificando anche la storia del manga.
Ps. Atsushi è il "segnalibro" perché una storia non può stare senza un protagonista (anche se forse si 🤔). Nella serie, non ce lui, non ce storia.
Alcuni contro di questa teoria è appunto:
Il fatto che Dazai e Oda non posso stare vivere insieme, o muore Dazai o Oda. Lo considero un po come un contro per la mia teoria anche se non è proprio una ragione valida. Ma mi sento comunque di accennare la cosa.
Anche il fatto che Fukuchi si porta a spasso le pagine mi fa sempre un po strana sta teoria, anche se (non ho capito il perché le ha in primo luogo ste pagine) qui il mio errore è prendere sto Libro come "la storia di bsd già scritta", quando in realtà sto Libro è più un quaderno visto che ci si scrivono le cose al suo interno.
Sinceramente dovrei vedermela meglio sta teoria, può essere che lentamente riesco a dargli un senso.
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gaysessuale · 2 months ago
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scusami l'anonimato, ma sono giusto un po' insicura e per il momento voglio nascondermi. sento di non appartenere a questo corpo. quando ero bambina, feci un sogno che ricordo perfettamente ancora oggi: ero ad una festa con i compagni di classe, seduta al tavolo, quando sento uno strano prurito tra le gambe. apro la cerniera dei pantaloni e scopro con stupore di avere il p3n3. ho sempre odiato il mio corpo, sia nell'aspetto generale (viso per niente dai tratti "tipicamente" femminili), che per tutto il resto (fianchi enormi, il seno che più mangio e più diventa grosso, il ciclo - soprattutto- e così via). secondo la tua esperienza, come valuti il mio non appartenere a questo brutto involucro che mi contiene? te lo chiedo in forma di confidenza tra amici, anche perché nella vita al di fuori di tumblr conosco solo persone ultra cishet super felici del loro corpo e della loro vita, totalmente ignoranti sull'argomento.
Grazie di cuore ❤️
Oh salve anon, non ti preoccupare per l'anonimato, se è quello che ti sei sentita di fare hai fatto benissimo.
Allora, sai, ti dirò, ho parlato di questo messaggio con un po' di persone che conosco e siamo in realtà tutty arrivaty circa alla stessa conclusione: quello che descrivi (prendici con le pinze, nessuno di noi è psicologo / psichiatra / psicanalista) è sicuramente parli di te stessa con un certo tipo di malessere riguardante il tuo corpo e delle caratteristiche sessuali primarie e secondarie associate ad esso (uso il femminile perché è quello che hai usato tu nell'ask, se mai vorrai rettificare sono sempre pronto a modificare), che potrebbe, come non potrebbe, essere un certo tipo di disforia che, anche qui, potrebbe come non potrebbe essere di genere. Ma io non sono davvero nessuno, anzi, sono meno di nessuno per dirtelo.
La cosa che io, come tutte le persone con cui ho parlato di questa ask, sentiamo di dirti è che al posto di ricercare questo tipo di risposte in questo dolore che tu provi, prova a cercarle nelle cose che invece che ti fanno / ti farebbero stare bene.
Cerco di spiegarmi con un aneddoto puramente autoreferenziale.
La disforia di genere ha aiutato ben poco a farmi capire se fossi uomo o meno, c'erano tante cose che potevano spiegare il mio disagio in questo corpo: per esempio, il mio fisico è molto discostante rispetto a quello che viene considerato canonicamente bello, m'è stato fatto notare in più occasioni e ti dirò, un seno importante e un certo tipo di forme difficilmente non vengono commentate, in positivo e in negativo, questo può portare a non avere particolare apprezzamento per dei caratteri secondari specifici. E mi sembra proprio l'esempio che hai portato tu, no?
Quello che in realtà mi ha aperto gli occhi è stata la scelta del nome e susseguentemente, durante una vacanza nel lontano 2018 2014 (madonna come passa il tempo), per la prima volta tutti mi chiamarono Frà e usarono maschile con me: urca, quello mi ha davvero fatto capire che sono un uomo, perché dopo tanto tempo di dolori che potevano essere attribuiti a qualsiasi altra cosa che non fosse il mio genere, mi sentivo felice ad essere percepito in quel modo, è stata proprio la risposta delle risposte.
Tutto questo per dire, sperando che questo messaggio abbia senso perché arriva dopo una giornata lavorativa relativamente movimentata, se riesci e se sei nelle condizioni mentali per farlo, trova qualcosa che pensi potrebbe farti stare bene e prova a metterle in pratica, che sia di iniziare a salutare le persone con la stretta di mano piuttosto che un bacio, che sia tagliare di qualche centimetro i capelli o smettere di usare vestiti percepiti come femminili, provare a trovare un nome che ti piace e usarlo su internet (anche come nickname), insomma, tutte queste aiutano molto di più che rimanere a fare il macero nel dolore.
E ti auguro la migliore delle fortune: se sei una persona trans ben venga, se sei una persona cis ben venga uguale, è sempre crescita!
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givemeanorigami · 1 year ago
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Buongiorno a tutti tranne al sms truffa del 'ciao papà ho il telefono rotto', cascato malissimo perché non manderei di certo un sms da numero x di scrivermi a numero y, non cambio numero che mi ci sono voluti anni a impararlo, ero nell'altra stanza rispetto a mio padre e, soprattutto, non scrivo ciao papà dal 2004.
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killiandestroy · 24 days ago
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sopravvissuta a questo martedì infernale con pochissima sanità mentale
appena realizzato che io domani attacco alle 13 finisco alle 20 poi dalle 20.30 ho un'ora e mezza di lezione del master e martedì ho una sostituzione la mattina quindi inizio alle 9 e finisco alle 17.30
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diceriadelluntore · 3 months ago
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Ipotesi
un grazie a tutti quelli che risponderanno!
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sayitaliano · 6 months ago
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Ciao sono nata in Italia ma il mio italiano fa comunque schifo è incomprensibile. Vorrei migliorare il mio lessico la scrittura e quando parlo ho problemi.
Come posso migliorare? Dovrei avere un tutor?
Ciao!
Da quello che hai scritto non mi sembra che tu abbia grossi problemi, anzi. Vivi sempre in Italia, giusto? Lo sai che noi stessi siamo i primi a non parlare correttamente la nostra lingua, a metterci dentro errori e via dicendo...
Quello che posso suggerirti è di provare a lavorare sulla punteggiatura quando scrivi, e anche quando parli: non ti ho ascoltata e non ti conosco, per cui non so se sia questo il problema, ma non preoccuparti se devi prenderti delle pause per pensare prima di esprimerti. Abbiamo preso la brutta abitudine di fare tutto di corsa, sembra che non abbiamo mai tempo per nulla, invece ne siamo pieni e finiamo anche con l'avanzarlo... Quindi davvero, non preoccuparti.
Per migliorare il lessico (ma anche il tuo parlato/scritto) leggi (dai giornali, ai libri, alle riviste, alle poesie... lo so a scuola ce ne fanno leggere molte, ma ce ne sono di più belle: cerca anche quelle straniere tradotte, prova a capirne le sfumature e cerca di capire se tu avresti usato parole differenti); se non ti piace leggere, guarda serie tv o film anche storici, o documentari (non tutti sono noiosi... prova con argomenti che sono di tuo interesse, anche video su youtube vanno bene). Se trovi parole complesse o sconosciute, cercane il significato sul dizionario e usale in un paio di frasi. Studia la grammatica anche se è noiosissima: diventa curiosa sul perché qualcuno abbia usato quelle parole, quella punteggiatura, quel tempo verbale invece che un altro. Trova gli errori dei giornalisti, per esempio: non per qualcosa, ma per ricordarti di ciò che sai tu. Da quello che ho capito con questo blog, a scuola non ci insegnano molte cose in maniera diretta, ma solo in maniera indiretta: le apprendiamo con la pratica, vivendo, interagendo con gli altri e aprendoci ai nostri errori, che, come detto, ci stanno. Italians are imperfect beings! :P. Ah, vale anche aprire il dizionario a caso e leggere le definizioni di un paio di parole ogni tanto, e provare ad usarle sia in alcune frasi di prova che mentre parli. La decisione finale è la tua, ma non credo che tu abbia bisogno di un tutor: credo che tu possa ancora concederti del tempo, no? Prova a scrivere un diario giornaliero, anche poche parole su quello che hai fatto o inventando storie di poche righe, magari appunto usando parole nuove. Tra un mese dimmi come va, se è cambiato qualcosa oppure no. E poi decidi. :)
Continua a provare ad esprimerti, non chiuderti. Non convincerti di non essere capace di fare qualcosa: questo è il blocco più grande che ci possa essere. Sei tu che ti controlli, e se ti convinci di qualcosa, sarà difficile non seguire quella tua convinzione inconsciamente. Le tue paure e insicurezze prenderanno il sopravvento e ti bloccherai, trovando solo conferme sulle tue incapacità. In poche parole, se ti convinci di non essere abbastanza brava a comunicare o di essere incomprensibile (specialmente se per qualsiasi motivo qualcuno te lo ha detto e tu hai iniziato a crederci), finirai davvero per esserlo perché l'ansia di voler comunicare al meglio ma non sapere come farlo (in realtà lo sai, ma magari hai smesso di fidarti di te), ti saboterà fino a farti balbettare o avere dubbi su qualsiasi cosa. Tante volte le persone si chiudono nelle loro paure, e nel chiudersi ci chiudono fuori a nostra volta. Non sempre hanno ragione però. Non aver paura di essere te stessa, di prenderti del tempo, di parlare a modo tuo con le tue sfumature. Chi vuole aspettarti ti aspetta comunque. Gli altri, lasciali andare. E datti tempo anche tu. ...Forse mi sono lasciata prendere dal momento qui, ti chiedo scusa se ho detto qualcosa che non dovevo o che non c'entra con la tua situazione. Ma succede che ciò che non va sul piano emotivo si rifletta sul piano comunicativo. Siamo esseri complessi...
In bocca al lupo!
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crazy-so-na-sega · 4 months ago
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L'amore per la grammatica
è nato in me in una sola ora di lezione, rimasta nella memoria in maniera indelebile..
Il nostro insegnante di latino era malato e come supplente venne il Direttore, Cornelius Hölk, molto intelligente, ma molto temuto a causa del suo sarcasmo graffiante. Quella volta volle affrontare con metodo socratico argomenti che esulavano un po' dal programma scolastico, (ma che a lui dovevano sembrare più importanti di quelli previsti) con metodo socratico: chiese in quale relazione le frasi potevano stare l'una con l'altra.
Sulla base dell'esempio "piove, diventa bagnato", noi tentavamo le differenti forme della coordinazione e della subordinazione, come "piove, quindi diventa bagnato", o "se piove diventa bagnato", o "sebbene piova non diventa ancora bagnato", o "è bagnato quindi ha piovuto". Dovevamo trovare dove tutte queste frasi si distinguevano le une dalle altre, e imparavamo con nostro stupore, che tutte queste combinazioni si basavano su un unico e ugual principio: che alla pioggia e al bagnato bisognava applicare la relazione di causa e effetto.
Non intuivamo ancora come il pensiero scientifico si basi proprio su questo, nello scoprire gli elementi simili e identici che si celano sotto fenomeni di tipo diverso. In quella circostanza, in maniera quasi giocosa, eravamo arrivati da noi stessi a scoprire ciò, e in modo magico ci si rivelò qualcosa che dava alla grammatica un senso nuovo. Qualcosa di essenziale nella lingua e nel pensiero divenne evidente.
Ma avvenne anche altro. Rimaneva la frase finale: "piove affinché diventi bagnato". Aveva senso questa frase? Era possibile dire così? L'insegnante di fisica non ce lo avrebbe permesso. Al massimo potevamo parlare così nell'ora di religione. Ora si cercava dove si potevano usare in modo innocuo e in pace con se stessi delle frasi finali: "prendo un coltello per tagliare il pane", "imparo il latino per superare l'esame di maturità". E così giungemmo alla frase "io pianto una castagna affinché nel mio giardino cresca un castagno". Ma si è sicuri che da una castagna cresca un castagno, così come si può essere sicuri che diventi bagnato se piove? Dov'è quindi la causa per la quale da una castagna viene fuori un albero?
La causa apparentemente non dovrebbe esistere! Nella castagna vi è però certamente qualcosa che la porterà a svilupparsi in un albero, una determinazione, o come si vuole chiamare, che però non dovrebbe aver nulla a che fare con la causalità! Gli studiosi di scienze naturali sono oggi per lo più troppo sciocchi per capirlo e troppo poco istruiti; essi infatti non devono aver letto Aristotele, altrimenti saprebbero che non si può comprendere ciò che vive senza ammettere una entelechia, una teleologia.
Così quest'uomo, con un metodo drasticamente efficace per i bambini, seppe aprire i nostri occhi ai seri problemi della filosofia e in un'ora ci sapeva trasmettere dei contenuti che ci avrebbero ordinato i pensieri per tutta la vita.
-Bruno Snell (Noi e gli antichi greci- nove giorni di latino)
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occhietti · 1 year ago
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Tutte le arti, anche il silenzio,
hanno una grammatica.
Ma prima bisogna sintonizzarsi
con il corpo, con il cuore, con lo sguardo.
- Marcel Marceau
Dimitri Finko photographer
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nancytriestostudyitalian · 4 months ago
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Today was the first day of studying and to be honest, it was a trial and error day to find what worked for me. I have a lot of attention issues and I haven't studied consistenly in a lot of years, so it may take some time to find what works for me.
I put this video on and it worked well, I only got a bit tired in the end
SLYTHERIN 📚 POMODORO Study Session 25/5 - Harry Potter Ambience 📚 Focus, Relax & Study in Hogwarts
I started with the book "Modern Italian Grammar Workbook", which as I found out has no grammar explanation, only the exercises. I am studying best when I have a lot of exercises to do as the mistakes I make and the constant repetition is what makes it stick it with me.
So I mixed the studying between online sources (various) and my own grammar book called "Grammatica essenziale della lingua italiana con esercizi". Nice book but doesn't cover everything, which is the reason I went online.
I also studied a bit of vocabulary, which was also trial and error (sorry for repeating this a lot). I have the biggest issue as to how to study vocabulary because it doesn't always stay with me. I'm a visual learner so I tried different colours to memorize the words better in my notebook and online exercises for memorization. This is a work in progress as I'm not super satisfied with this. I have the Anki app which so far works well, when I remember to do it of course.
With the grammar, I had more luck, cause I found a way that works for me. I created a word file on my drive and I put links to the online grammar resources and the exercises and honestly this is what I wanted. All in one place, easily accessible and with exercises to be done. Of course it's time consuming to create but it's worth it in the end.
I forgot to mention that I'm studying everything from the beginning, to cover any gaps in my knowledge and create a solid foundation. That being said, when it comes to reading, I will read more advanced texts.
That's it for today and I'm off, ciao ragazzi!
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libriaco · 1 year ago
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Quando la lingua fa male
Quel malessere improvviso Lo hanno sperimentato un po’ tutti quel fastidio che si prova ascoltando o leggendo un errore di grammatica da matita blu. È un disagio che suscita una sensazione tra il disgusto e l’imbarazzo ed è ancora più viscerale quando l’errore (il più gettonato è un congiuntivo sbagliato) è commesso da un politico che si suppone, in Parlamento, rappresenti l’Italia intera. Qualcuno lo ha anche studiato questo malessere improvviso (assomiglia tanto al disagio provato quando si sente stridere il gesso sulla lavagna) che cresce subito dopo aver ascoltato un «che io vadi» o qualcosa di simile. Due professori dell’Università di Birmingham, in Inghilterra, Dagmar Divjak, docente di linguistica cognitiva e Peter Milin, professore di psicologia del linguaggio, hanno scoperto che il nostro organismo entra in «modalità stress» quando si ascoltano errori di grammatica, mettendo in luce una nuova dimensione nell’intricata relazione tra fisiologia e cognizione. Il fastidio, dunque, si ripercuote anche su un parametro organico [...]
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canesenzafissadimora · 7 months ago
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Socrate diceva:
"L'abuso del linguaggio induce il male nell'anima". Non si riferiva alla grammatica.
Abusare del linguaggio significa usarlo come fanno i politici e gli inserzionisti, a scopo di lucro, senza assumersi la responsabilità del significato delle parole. Il linguaggio usato come strumento per acquisire potere o fare soldi è malefico: esso mente. Il linguaggio usato come fine a sé stesso, per cantare una poesia o raccontare una storia, tende alla verità. Uno scrittore è una persona che si preoccupa del significato delle parole, di ciò che esse comunicano e di come lo fanno. Gli scrittori sanno che le parole sono il loro percorso verso la verità e la libertà, e quindi le usano con cura, riflessione, timore e gioia. Usare bene le parole rafforza la loro anima. Narratori e poeti trascorrono la vita a imparare quell'abilità e l'arte di usare bene le parole. E le loro parole rendono l'animo dei loro lettori più forte, luminoso e profondo.
Ursula K. Le Guin
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schizografia · 10 months ago
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Il toro di Pasifae e la tecnica
Nel mito di Pasifae, la donna che si fa costruire da Dedalo una vacca artificiale per potersi accoppiare con un toro, è lecito vedere un paradigma della tecnologia. La tecnica appare in questa prospettiva come il dispositivo attraverso cui l’uomo cerca di raggiungere – o di raggiungere nuovamente – l’animalità. Ma proprio questo è il rischio che l’umanità sta oggi correndo attraverso l’ipertrofia tecnologica. L’intelligenza artificiale, alla quale la tecnica sembra voler affidare il suo esito estremo, cerca di produrre un’intelligenza che, come l’istinto animale, funzioni per così dire da sola, senza l’intervento di un soggetto pensante. Essa è la vacca dedalica attraverso la quale l’intelligenza umana crede di potersi felicemente accoppiare all’istinto del toro, diventando o ridiventando animale. E non sorprende che da questa unione nasca un essere mostruoso, col corpo umano e il capo taurino, il Minotauro, che viene rinchiuso in un labirinto e nutrito di carne umana.
Nella tecnica – questa è la tesi che intendiamo suggerire – in questione è in realtà la relazione fra l’umano e l’animale. L’antropogenesi, il diventar umano del primate homo, non è, infatti, un evento compiuto un volta per tutte in un certo momento della cronologia: è un processo tuttora in corso, in cui l’uomo non cessa di diventare umano e, insieme, di restare animale. E se la natura umana è così difficile da definire, ciò è appunto perché essa ha la forma di un’articolazione fra due elementi eterogenei e, tuttavia, strettamente intrecciati. La loro assidua implicazione è ciò che chiamiamo storia, nella quale sono coinvolti fin dall’inizio tutti i saperi dell’Occidente, dalla filosofia alla grammatica, dalla logica alla scienza e, oggi, alla cibernetica e all’informatica.
La natura umana – è bene non dimenticarlo – non è un dato che possa mai essere acquisito o fissato normativamente secondo il proprio arbitrio: essa si dà piuttosto in una prassi storica, che –in quanto deve distinguere e articolare insieme, dentro e fuori dell’uomo, il vivente e il parlante, l’umano e l’animale – non può che essere incessantemente attuata e ogni volta differita e aggiornata. Ciò significa che in essa è in gioco un problema essenzialmente politico, in cui ne va della decisione di ciò che è umano e di ciò che non lo è. Il luogo dell’uomo è in questo scarto e in questa tensione tra l’umano e l’animale, il linguaggio e la vita, la natura e la storia. E se, come Pasifae, egli dimentica la propria dimora vitale e cerca di appiattire l’uno sull’altro gli estremi fra i quali deve restare teso, non potrà che generare dei mostri e, con essi, imprigionarsi in un labirinto senza via d’uscita.
8 luglio 2024
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mr-vision · 6 months ago
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ciao
ho provato a imparare l'italiano per un po' ma duolingo non è molto utile quindi sono qui
ho avuto una amica che ha imparato l'inglese solo usando tumblr e twitter quindi proverò a parlare solo in italiano
farò molti errori, soprattutto con la grammatica, perché è confuso e sono un po' stupido
l'aiuto o la correzione sono apprezzati :)
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abatelunare · 8 months ago
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Di cose nuove imparate
Apro la posta. Nella cartella dell'antispam c'è una mail. Un palese tentativo di truffa. Perché il mittente figura essere Netflix. Con cui mai ho avuto - né avrò - a che fare. L'oggetto è Il tuo abbonamento è stato terminato. Non sapevo che oltre alla grammatica si potessero uccidere anche gli abbonamenti. Ho imparato qualcosa di nuovo.
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