#come pianificare il tempo
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guadagnoconcreto · 2 months ago
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Pianifica il tuo 2025: Strategie per un anno di successi
Pianifica il tuo 2025 e trasformarlo in un anno di successi? Avere un piano chiaro è fondamentale per realizzare i tuoi obiettivi personali e professionali. Con strategie efficaci e un metodo ben definito, puoi organizzare al meglio il nuovo anno e raggiungere i risultati desiderati. In questa guida scoprirai le migliori strategie per pianificare il tuo 2025, creare un piano dettagliato e restare…
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nel-bene-e-nel-fragile · 3 months ago
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<<Ho scritto poesie e per queste sono stato premiato, ma sono stato anche bibliotecario, traduttore, critico letterario e musicale e persino disoccupato per riconosciuta insufficienza di fedeltà a un regime che non potevo amare. Pochi giorni fa è venuta a trovarmi una giornalista straniera e mi ha chiesto: come ha distribuito tante attività così diverse? Tante ore alla poesia, tante alle traduzioni, tante all'attività impiegatizia e tante alla vita? Ho cercato di spiegarle che non si può pianificare una vita come si fa con un progetto industriale. Nel mondo c'è un largo spazio per l'inutile. ... In ogni modo io sono qui perché ho scritto poesie, un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo e questo è uno dei suoi titoli di nobiltà.>>
Eugenio Montale - tratto dal libro "Il tempo del bosco" di Mario Calabresi
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perpassareiltempo · 9 months ago
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Ti propongo stanotte di trovare un accordo, un dialogo tra il mio corpo e il tuo corpo una conversazione senza parole, un silenzio di progetti, che le tue dita interpretino il linguaggio delle mie dita. Ti propongo, semplicemente, di prolungare la carezza, di non pianificare l’arrivo al culmine ma di navigare con il remo delle mie braccia senza affatto usare i salvagente o che il tempo tenga lo sguardo fermo sui bottoni della tua camicia. Ti propongo un patto di sussurri, un convegno di gemiti, un monologo di grida, che tutto quel che ci diciamo sulla pelle rimanga scritto. Ti propongo una notte interminabile, lenta, lentissima, così lenta che quando ce lo domandiamo il mattino non sappiamo chi siamo né dove andiamo, come se imparassimo di nuovo a leggere proprio come due bambini piccoli, come se imparassimo di nuovo a scrivere sul pallido foglio del nostro corpo. Ti propongo una lettura corporea dal prologo dei tuoi occhi all’epilogo della mia bocca.
Gloria Bosch
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oddgivi · 1 month ago
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Come persone benestanti con molto tempo a disposizione, colte, e attiviste per i diritti sociali e civili, avevamo due scelte davanti:
- rifondare la sinistra secondo i principi di Berlinguer, istituendo un welfare socialdemocratico a favore di single e famiglia, permettendo ancora, però, di consegnare bambini nelle mani di una setta di pedofili (la chiesa cattolica) e di aggiustare gli errori di boomer e dei figli dei boomer, senza che essi pagassero per i loro voluti errori politici
- votare a destra, sapendo che la destra italiana non è mai stata lungimirante (Mussolini, fuggiasco traditore, docet), ma vive per il guadagno presente, senza pianificare il futuro (sono i figli dei boomer cattolici e i boomer cattolici, ad avere questa mentalità del "qui e adesso", irresponsabile anche in caso di prole)
Abbiamo preferito la seconda opportunità, più corretta: votare a destra, sostenerla in ogni modo nel privato; senza un welfare socialdemocratico in Italia, in presenza di totale insicurezza causata dal berlusconismo, la generazione X, più ribelle, più cosciente, ha fatto scelte corrette: quasi zero figli a testa; in un colpo solo abbiamo messo in crisi una religione (che senza battezzati è destinata a morire, finalmente!) come atei e anteclericali e permesso che i pochi figli nati, presto, una volta morti i vecchi, possano costruire loro il mondo come lo desiderano loro, in tanto spazio di azione politica libera.
Nella realtà non esistono scelte senza un rovescio della medaglia negativo (la sofferenza di chi non comprende, poiché giovane, la complessità della realtà in cui oggi si trova incastrato); nella realtà puoi sempre e solo scegliere il male minore.
Se la destra dei nuovi vecchi stanchi, come saranno domani Meloni e Salvini, vorrà sopravvivere come opposizione in una realtà in cui i boomer sono morti, dovrà accettare le nuove regole dettate dai più giovani di oggi, che saranno in quel domani adulti; che abbiamo formato bene, a suon di propaganda, privi di pregiudizi e tabù: o così, o si ritroverà a dover combattere da sola contro un popolo con molte energie, incazzato nero, che li odia, non meno di quanto odi (ed ha tutti i motivi per farlo) chi li ha messi al mondo.
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tazebao · 4 months ago
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declinare il tempo
Sappiamo che la luce che proviene dai corpi celesti, come le stelle o le galassie, ci mette milioni o perfino miliardi di anni per raggiungere la Terra.
Le stelle ne sono la testimonianze di questi eventi passati, alcuni di milioni di anni fa, nonostante li vediamo nel nostro presente.
Allo stesso modo il tempo, nella nostra vita quotidiana, è un intreccio di passato, presente e futuro.
Una relazione complessa che suscita fascino.
Oggi in un mondo interconnesso, l'idea di "il futuro nel presente" non è più un paradosso, ma una realtà condivisa.
Quando interagiamo con qualcuno che si trova in un fuso orario diverso, stiamo comunicando con una persona che vive, in effetti, in una parte differente della nostra linea temporale.
È come declinare il tempo: "il futuro nel presente".
Oggi è domani per te, ieri per me.
Mentre noi siamo ancora nel nostro presente, loro si trovano già nel loro domani.
Luoghi lontani, stesso momento di conversazione, ma separati da date diverse
A dividerci non è solo la distanza, ma anche l'arco temporale.
La nostra linea temporale si restringe, e la distanza che ci separa è rappresentata non solo dai chilometri, ma anche dagli istanti che ci dividono.
Siamo connessi simultaneamente e in modo asimmetrico: dove le ore si sovrappongono ma le date divergono.
Questo ci porta a riflettere su come il tempo, un tempo considerato un flusso unidirezionale e immutabile, diventa come un tessuto che intreccia diversi momenti della nostra esistenza.
Presente, passato e futuro.
Nell'arco di poche ore abbiamo ristretto la linea del tempo.
Per comprendere meglio questa idea, possiamo fare riferimento ad alcune teorie sul tempo.
La teoria della relatività di Einstein, ad esempio, ci insegna che il tempo non è assoluto, ma relativo, attraverso fusi orari differenti, viviamo una versione tangibile di questa teoria: ci muoviamo attraverso diverse dimensioni temporali, creando una connessione che si estende oltre i confini tradizionali del tempo lineare.
Questo significa che può variare in base alla velocità a cui ci muoviamo e alla nostra posizione rispetto a un campo gravitazionale.
Anche se queste idee sono principalmente teoriche e scientifiche, ci forniscono un fondamento per la comprensione come diversi individui possono percepire il tempo in modo differente a seconda delle loro esperienze e posizioni.
Dal punto di vista della sintassi linguistica, i tempi verbali ci permettono di ancorare le nostre esperienze in una sequenza temporale: passato, presente e futuro.
Tuttavia, nel mondo globalizzato di oggi, queste distinzioni si fanno più sfumate.
Parlare di eventi futuri come se fossero presenti diventa una necessità pratica quando ci relazioniamo con persone in diversi fusi orari.
Capire e accettare questa fluidità del tempo ci offre potere.
Ci permette di empatizzare meglio con gli altri, comprendendo che la loro percezione degli eventi può differire dalla nostra.
Ci offre la possibilità di pianificare in modo più efficace, tenendo conto delle variazioni temporali globali.
Inoltre, questa comprensione può arricchire il nostro apprezzamento verso la diversità culturale e temporale, ricordandoci che il nostro domani può essere l'oggi di qualcun altro.
Declinare il tempo in "il futuro nel presente" ci ricorda che siamo tutti intrecciati in un razzo temporale che trascende i confini geografici e cronologici.
Imparare a navigare in questa complessità con le giuste teorie e strumenti sintattici non solo amplia la nostra comprensione del mondo, ma ci equipaggia anche a vivere in armonia con le diversità temporali che incontriamo.
Proprio come le stelle nel cielo notturno, il tempo ci connette tutti, passato, presente e futuro, in un'unica esperienza universale.
Tuttavia, questa divisione non deve essere vista come un ostacolo, ma come un'opportunità per arricchire la nostra esperienza umana.
Mentre intrecciamo conversazioni, collaborazioni e connessioni con persone in diversi fusi orari, abbracciamo una realtà in cui passato, presente e futuro si fondono, offrendoci una visione più ampia e profonda del mondo.
Così, il futuro non è più un concetto distante, ma una parte integrante del nostro presente, vissuta e condivisa ogni giorno nel vasto panorama dell'esistenza umana.
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ambrenoir · 6 months ago
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🔴L'amore che uccide: imparare a riconoscere i segnali delle relazioni tossiche
L'amore dovrebbe essere un rifugio sicuro, un luogo dove ci sentiamo compresi, amati e supportati. Purtroppo, però, non sempre è così. Esistono relazioni che, anziché farci fiorire, ci avvelenano lentamente, sottraendoci energie e autostima. Queste sono le famigerate relazioni tossiche.
Spesso è difficile riconoscere una relazione tossica perché l'amore, all'inizio, può mascherare atteggiamenti nocivi.
👇🏼Vediamo allora insieme come individuare i segnali di una relazione che ci sta facendo del male e soprattutto, come allontanarsene per ritrovare la nostra serenità.
🔺Segnali che identificano le relazione tossica
Gelosia possessiva e ossessiva
La gelosia è un sentimento naturale, che può nascere dalla paura di perdere la persona amata. Tuttavia, nella relazione tossica, la gelosia si trasforma per diventare possessiva e ossessiva. Il partner può arrivare a controllare ogni interazione, dagli spostamenti alle chat di WhatsApp, dalle pubblicazioni sui social network ai like e commenti lasciati. Un controllo che può arrivare anche a limitare le uscite con gli amici o con la famiglia, creando un isolamento progressivo.
🔺Critiche continue e svalutazione
In una relazione sana, il partner sostiene e incoraggia. In una relazione tossica, invece, si subisce una pioggia continua di critiche continue e svalutazione. Il partner ci fa sentire inadeguati, sottolinea i difetti e minimizza caratteristiche positive e vittorie. Un logoramento continuo, che fa perdere la fiducia in sé stessi e l'autostima.
🔺Manipolazione e colpevolizzazione
Il partner tossico è un abile manipolatore. Può agire tramite minacce velate rivolte a sé stesso o a te oppure ti dà la colpa dei suoi comportamenti. Ciò ti porta a sentirti sempre in torto, anche se la colpa è palesemente sua.
🔺Isolamento dagli amici e dalla famiglia
Per avere il massimo controllo su di te, il partner tossico può cercare di isolarti dalle persone care. Ti scoraggia dal vedere gli amici e la famiglia, facendoti credere che siano loro a "creare problemi". In questo modo, ti isola e ti rende più "attaccato" e sensibile alle manipolazioni.
🔺Minacce e violenza, fisica o psicologica
Nelle relazioni tossiche più gravi, si può arrivare a veri e propri abusi. Minacce verbali o fisiche, umiliazioni, violenza psicologica e aggressioni diventano la normalità.
🔺Il circolo vizioso
In alcuni casi, chi finisce in una relazione tossica può arrivare a provare un senso di dipendenza affettiva. Si crea un circolo vizioso: litigi, promesse di cambiamento, periodi di apparente felicità e poi di nuovo malessere. Piccoli, spesso insignificanti segnali che però potrebbero posticipare la decisione di troncare.
🔺Come terminare una relazione tossica
Liberarsi dalla trappola di una relazione tossica non è facile, ma è un azione fondamentale per il tuo benessere psicofisico. Ecco alcuni consigli che possono aiutarti a effettuare questo distacco:
Ammetti di essere parte di una relazione tossica
Il primo passo è riconoscere la situazione per quello che è. Non giustificare ulteriormente il tuo partner e non minimizzare i suoi comportamenti.
🔺Cerca supporto
Confidati con una persona di fiducia, un amico, un parente o uno psicologo. Parlare aiuterà a chiarirti le idee e a trovare la forza per allontanarti dal partner tossico. Un professionista, come uno psicologo, potrà poi aiutarti a comprendere le dinamiche della tua relazione e a sviluppare strategie per uscirne nel modo più sicuro e consapevole.
🔺Fai un piano per allontanarti
Non lasciare il partner all'improvviso. Prendi il tempo necessario per pianificare la tua uscita dalla relazione. Cerca un posto sicuro dove stare, se necessario, e organizza il modo per recuperare i tuoi effetti personali. Informa le persone care della tua decisione e chiedi il loro supporto.
🔺Stacca completamente
Appena riesci a liberarti da questa relazione, interrompi ogni contatto con il tuo ex partner. Non tornare indietro sui tuoi passi, non rispondere a messaggi o telefonate. Eliminalo dai social media e blocca il suo numero. Allontanati da qualsiasi ambiente che potrebbe metterti in contatto con lui.
🔺Sii la tua priorità
Uscire da una relazione tossica è un percorso impegnativo che richiede tempo e dedizione. Durante lo stesso prenditi cura di te, sia fisicamente che emotivamente. Mangia sano, fai movimento, stai nella natura, frequenta persone, riposati e divertiti.
🔺Non mollare
Dovrai affrontare momenti di sconforto e di nostalgia. Quando arriveranno, ricorda le ragioni per cui hai deciso di allontanarti dalla relazione e concentrati su ciò che vuoi. Non mollare, ne vale la pena.
🔺Ricorda: molte persone vivono relazioni tossiche e riescono a liberarsene. Impegno, supporto esterno e autostima ti permetteranno di uscire da questa trappola, avere serenità e ciò che meriti.
Dott.ssa Liberati Giuseppina
𝓭𝓪𝓵𝓵𝓪 𝓹𝓪𝓰𝓲𝓷𝓪 𝓭𝓲
#𝓸𝓷𝓮𝓼𝓽𝓪̀𝓲𝓷𝓽𝓮𝓵𝓵𝓮𝓽𝓽𝓾𝓪𝓵𝓮
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nusta · 2 years ago
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Pensieri a nastro in sala d'attesa
In attesa della radiografia al torace, ovviamente ho mal di pancia perché il mio intestino non sa che non ha alcun senso ribellarsi.
Fa anche caldo, perché nella sala d'attesa non ci sono finestre e siamo in 7. In questi giorni dopo aver prenotato mi sono pentita diverse volte e poi ci ho ripensato appena mi tornava la tosse e anche se fossero soldi buttati e radiazioni inutili almeno ci mettiamo il cuore in pace. Una parte del ripensamento era anche dovuta alla decisione di fare la prenotazione nel solito poliambulatorio privato anziché nelle strutture pubbliche. Ce ne sarebbe stata una non tanto scomoda, oltre all'ospedale di sabato mattina, ma vista la cifra modesta ho pagato la comodità e il fatto che qui anche altri miei familiari hanno avuto occasione di fare radiografie di recente e sono stati contenti del trattamento. Non che un'accoglienza gentile sia necessariamente garanzia di una buona prestazione, purtroppo, ma in questo caso anche le macchine sembravano all'altezza della necessità. E di nuovo, non che all'occhio inesperto di noi profani della medicina questo sia effettivamente valutabile, ma tant'è, mi sono fatta convincere. Dovrei nel prossimo futuro pianificare anche altre visite, che avrei dovuto fare da mesi se non da anni e sempre rimandato per pigrizia e inerzia, e anche in questi casi mi chiedo quanto valga la pena risparmiare rispetto alla continuità che può darti uno specialista che ti segue anno dopo anno, come sono stata abituata per diverso tempo della mia vita. Però i professionisti invecchiano, vanno in pensione, o anche semplicemente si trasferiscono lontano e prendere un appuntamento con mesi di anticipo è qualcosa che evidentemente va oltre le mie attuali capacità. Quante paranoie mi faccio. Vorrei essere diversa in queste circostanze, vorrei essere più pragmatica e fare, invece di pensare e ripensare e rimandare alla prossima settimana che poi non arriva mai.
Chissà se prima o poi troverò una diversa forma di abitudine per questi aspetti della mia vita. Sarebbe preferibile prima di esserne costretta dalle circostanze, che prima o poi,  se la vita farà il suo corso, arriveranno.
Scrivo perché non c'è campo e non posso leggere. In questo ogni tanto riesco a tenere il passo con le mie aspirazioni e in questi giorni sto leggendo Wild di Cheryl Strayed, sulla scia dell'abitudine riconsolidata con Il Colibrì di Sandro Veronesi. Il Colibrì non mi è piaciuto molto, sono riuscita ad andare avanti solo perché abbiamo deciso di leggerlo insieme a due mie amiche, come primo libro di un mini book club di noi tre. Una l'ha ascoltato come audiobook e le è piaciuto, ma finché non finisce pure la terza abbiamo promesso di non scambiarci altri commenti. Effettivamente come audiobook potrebbe essere più divertente, specie quei capitoli fatti di elenchi o quelli fatti a flusso di coscienza. Avevo abbozzato anche un post su tumblr per schiarirmi le idee alla fine della lettura, ma l'ho lasciato in sospeso sperando di aggiungere altro e poi, rimandando e rimandando, è rimasto lì. Quando dico che sono una procrastinatrice cronica non è una esagerazione, temo.
Wild mi piace molto, anche se a volte, avendo già visto il film, ho una sensazione di déjà vu. Ma se non amassi i déjà vu non sarei mai riuscita a riguardare millemila volte le serie TV o i film, o i libri appunto, che ho amato negli anni e spesso ricominciato daccapo. Sarà l'influenza della TV fatta di ennesime repliche che mi ha improntato l'infanzia, il piacere di ritrovare e sorridere prima ancora della battuta, di commuovermi prima ancora della scena clou.
Difficile anzi che io abbia visto o letto qualcosa una sola volta, se l'ho amata.
Ho deciso di leggere Wild proprio perché ho amato il film e volevo esplorare quella storia nella sua forma originale. Di tanti film che ho visto dopo aver letto il libro questo è uno dei pochi che mi fa fare la strada inversa. Potrebbe anche essere uno dei pochissimi all'altezza del libro, che di solito supera di diverse dimensioni la sua trasposizione cinematografica o televisiva.
Mentre ero malata qualche settimana fa ho visto una delle ultime versioni di Piccole Donne e non è stata affatto all'altezza, nonostante alcune scelte apprezzabili. Ogni tanto mi chiedo se la versione alternativa migliore non sia stata l'anime degli anni 80 che guardavo da bambina. Forse più semplicemente è una storia troppo piena e lunga da condensare in un paio d'ore di film.
Ok, mi hanno chiamato. Speriamo bene.
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dudewayspecialfarewell · 2 years ago
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HIGHWAY TO HELL
Così vorresti mollare dico tutto. 
Non credo più a niente, non voglio più niente.
Cosa vuol dire che non vuoi più niente?
Che per me va bene così, basta. 
Vuoi farla finita?
Voglio essere lasciata in pace, stare da sola. Farmi un orto, una casa. 
Sono andato in mezzo ai boschi prima di te, sai cosa ci ho trovato?
Cosa?
Le zecche, e se non sai coltivare muori di fame. Servono anni per preparare la terra….. ma te che ne sai. 
Silenzio
Voglio dirti una cosa. Per me e te non è stato facile . C’è gente che nasce con la camicia noi siamo nati nella merda, abbiamo sofferto tutta la vita e probabilmente moriremo male. Lo sai questo si?
Si
E se fai nel bosco che trovi?
Pace. 
Per 3\4 ore, poi trovi piante tossiche che scambi per commestibili e zecche che ti sforacchiano la pelle. Non ti dico poi che divertimeno se ti entrano sotto le mutande. 
te sempre
Me ne hanno tolta una a 10 cm dall’inguine ed era a testa in giù
Perché era a testa in giù?
Perché era una zecca scema.
Silenzio. 
Io e te avremmo il diritto di vivere con uno stipendio d’oro, di non fare un cazzo per almeno 3\4 anni solo per quante persone hanno provato a spaccarci gambe, schiena, braccia in più momento o in uno stesso. Solo per gli insulti, per le bugie per i maltrattamenti. Io e te ci meriterremmo 3 mesi di ferie in barca e 3 mesi in montagna, E invece che fai domani?
Lavoro
Magari, vai a lavare i piatti aspettando un lavoro. E io cosa faccio?
Il tuo lavoro?
Spero di vendere attraverso un metodo che non porta vendite. E se anche scappiamo in un bosco il bisogno di soldi ci verrà a cercare, e se non quello i traumi. 
Io non ho traumi
Ti ricordi quelli che ti hanno chiuso dentro quella casa?
Come lo sai?
Me lo hai detto te. 
Silenzio
Tanto noi moriamo comunque male, soffrendo. È inutile illudersi è andata così. L’unica cosa che possiamo fare è scegliere come farlo. Per queso sogno ancora. Certo che ho paura di farmi male, è ovvio, in tutto e di perdere tempo. Ma davvero non me ne frega assolutamente niente. Sono stato a cercare per anni la scelta “ sicura” in termini di ottimo equilibrio tra sofferenza e felicità, spoiller non esiste. 
Si ma io che faccio?
Smetti di raccontarti cazzate. Quando dici “ mi va bene questo, o quel lavoro” e la notte quando stacchi ti senti morire. Quando sono anni che non rivedi i tuoi amici, quando preghi per una stanza in cui fare l’amore e pensi che non avrai mai una casa per te. Tutto questo ti fa morire dentro, ti crea un buco. 
Se tanto vale soffrire allora crea un piano per ottenerlo. 
Come si fa?
Uccidendo i problemi. Devi pianificare, togliere la parte mentale, economica fisica, è un lavoraccio, ma un problema una volta morto non ritorna se fai il lavoro fatto bene. 
E se non muore?
Non è importante, se nel frattempo tu lavori, speri e non muori dentro hai già salvato qualcosa: te.
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hotel-u-prince · 8 months ago
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Ciao, è da un po' che non ci penso, a tutto quello che è successo. Difatti credo che sia normale che adesso vengo travolta di nuovo da tutto, come quando sogni di cadere nel vuoto.
Ti scrivo qui perché so che se ti scrivessi per messaggio tu leggeresti, invece io voglio che quello che scrivo muoia appena dopo averlo pensato. È solo uno sfogo che mi devo perché sono piena di tristezza che da qualche parte dovrà pure andare.
Oggi ho pensato che mi manchi, poi mi sono fermata. Mi sono accorta che non mi sono mai sentita amata da te, ho solo sperato fino in fondo che, prima o poi, ci saresti riuscito. Ti ho dato tempo, spazio, ma a un certo punto la solitudine era più affollata del nostro rapporto. E meno struggente.
Vedi, io credo sul serio di averti convinto. Credo che non ci sia stato un momento in cui tu hai pensato ecco, è lei. È solo che c'ero io, ti ho dato tutto ciò che avrei potuto, desiderato, lasciarmi sarebbe stato sconveniente.
È stupido, ma avevo usato uno di quei metodi che consigliano le guru streghe su youtube. Ancora più stupido, credo davvero di averti intrappolato in qualcosa che non ti apparteneva.
Una volta tu hai detto che stavo con te solo per spuntare dei punti sulla lista, ed era vero. Tutto ciò che ho fatto solo per averlo, non per averlo con te.
La verità è che ci siamo amati a metà, come due che dovevano fare altro e invece si sono sbagliati. È così triste, eppure tu non ci pensi così spesso. Io invece sento il peso del vuoto del nostro rapporto. È da un po' che non mi sento amata davvero e tu saresti potuto essere migliore, con me. Avresti dovuto essere migliore con me.
Ed io lo capisco quando mi dici che ho le mie colpe, perché è così. Io ho accettato tutto ciò che mi davi, come se mi bastasse. Ti ho perdonato cose che non volevo, solo perché avrei voluto pianificare l'amore come un viaggio, sapere da dove parto e dove ritorno, prenotare l'hotel e le visite ai musei.
Ma io lo sapevo dall'inizio che ero di passaggio.
Adesso se riguardo le nostre foto, le vedo come un film, una proiezione in 2d di qualcosa che non sono sicura ci sia mai stata davvero.
Tu hai detto che mi hai amato, ma io ti sollevo dalla responsabilità di capirlo, di domandarti la verità. Perché io ho amato più l'idea di te che chi sei davvero.
Mi rattrista avere la profondità di capire quanto tutto ciò sia triste.
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Margaret Atwood, “The Blind Assassin.”
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paulwalk9 · 4 days ago
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Visto Cambogiano per Cittadini Irlandesi: Un'Esplorazione nel Regno di Angkor
La Cambogia, con i suoi templi antichi, la natura rigogliosa e una cultura affascinante, rappresenta una meta di viaggio sempre più ambita. I cittadini irlandesi, come quelli di molte altre nazioni, possono facilmente accedere a questo paese grazie al sistema di visto cambogiano elettronico (e-Visa), che semplifica notevolmente il processo di ingresso.
e-Visa: Un'Opzione Comoda e Accessibile
L'e-Visa cambogiano è stato concepito per agevolare i soggiorni turistici, le visite a familiari e amici, e i brevi viaggi d'affari. I cittadini irlandesi possono ottenere questo visto online, evitando la necessità di recarsi presso un'ambasciata o un consolato.
Vantaggi dell'e-Visa per i Cittadini Irlandesi
Processo Online Semplice: La richiesta del visto può essere completata interamente online, risparmiando tempo e fatica.
Rapidità: L'approvazione del visto è generalmente veloce, consentendo ai viaggiatori di pianificare il loro viaggio con maggiore flessibilità.
Convenienza: L'e-Visa elimina la necessità di inviare documenti per posta o di recarsi personalmente presso un'ambasciata.
Requisiti e Procedura di Richiesta
I cittadini irlandesi che desiderano richiedere un e-Visa per la Cambogia devono soddisfare i seguenti requisiti:
Un passaporto irlandese valido con almeno sei mesi di validità residua.
Una fotografia recente in formato digitale.
Un indirizzo e-mail valido per la ricezione dell'e-Visa.
Una carta di credito o di debito per il pagamento della tassa del visto.
La procedura di richiesta prevede la compilazione di un modulo online, il caricamento dei documenti richiesti e il pagamento della tassa del visto.
Informazioni Importanti per i Cittadini Irlandesi
L'e-Visa è valido per un singolo ingresso e consente un soggiorno massimo di 30 giorni.
è sempre raccomandato controllare gli ultimi aggiornamenti sul sito del governo Cambogiano.
È consigliabile stampare una copia dell'e-Visa e conservarla insieme al passaporto durante il viaggio.
Consigli Utili per i Viaggiatori Irlandesi
Iniziare la richiesta di e-Visa con sufficiente anticipo rispetto alla data di partenza.
Assicurarsi che tutti i documenti siano validi e conformi ai requisiti.
Verificare attentamente le informazioni fornite nel modulo di domanda.
Informarsi sulle usanze e le leggi locali prima della partenza.
Sottoscrivere un'assicurazione di viaggio completa.
Attrazioni Turistiche in Cambogia
La Cambogia offre una vasta gamma di attrazioni turistiche che i cittadini irlandesi possono apprezzare:
Angkor Wat: Un complesso di templi antichi di straordinaria bellezza, patrimonio dell'UNESCO.
Phnom Penh: La capitale del paese, con il Palazzo Reale e il Museo Nazionale.
Siem Reap: La città che funge da porta d'accesso ai templi di Angkor.
Le spiagge del sud della cambogia.
Conclusione
L'e-Visa cambogiano ha reso il paese una destinazione più accessibile per i cittadini irlandesi. Con la sua ricca storia, la cultura vibrante e le bellezze naturali mozzafiato, la Cambogia offre un'esperienza di viaggio indimenticabile.
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italiani-news · 5 days ago
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casagrotta · 15 days ago
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Siamo online! Scopri il nuovo sito della Storica Casa Grotta di Vico Solitario!
Siamo felici di annunciare il lancio del nuovo sito internet: www.casagrotta.it! Un portale completamente rinnovato per offrirti un’esperienza immersiva nella storia e nella cultura dei Sassi di Matera.
Cosa troverai sul nostro sito?
Informazioni dettagliate sulla Casa Grotta, un luogo unico che racconta la vita nei Rioni Sassi prima del loro abbandono.
Video testimonianze sulla vita a Matera e nei Sassi, sulla storia e sulle tradizioni.
Una visita online a 360° di Google Street View, da vivere come anticipazione della visita personale del presidio museale.
Una rassegna degli oggetti della Casa Grotta.
Orari di visita e modalità di prenotazione online per pianificare al meglio la tua esperienza.
Visita ora il sito www.casagrotta.it e immergiti nella magia della Casa Grotta!
Non dimenticare di seguirci sui nostri canali social per rimanere aggiornato su eventi, curiosità e novità! Condividi questo post con i tuoi amici e aiutaci a far conoscere la bellezza senza tempo dei Sassi di Matera!
www.casagrotta.it
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robycek · 19 days ago
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margaretdallospedale · 1 month ago
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Smetti di procrastinare: la potente regola dei 5 secondi
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Procrastinare è un'abitudine che affligge molti di noi. Dallo studente che rimanda a domani l'inizio dello studio al professionista che posticipa un progetto importante, tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sperimentato la tentazione di rimandare. Ma esiste una tecnica semplice e efficace per superare questo ostacolo: la regola dei 5 secondi. Scopriamo insieme come questa strategia può rivoluzionare il tuo modo di affrontare le attività e raggiungere i tuoi obiettivi.
Cos'è la Regola dei 5 Secondi?
La regola dei 5 secondi, ideata da Mel Robbins, è un metodo semplice ma potente per superare l'inerzia e agire. Il principio è chiaro: quando ti trovi di fronte a un'azione che devi compiere ma che rimani a rimandare, conta alla rovescia da 5 a 1. Prima che raggiungi lo zero, agisci! Come funziona? Il nostro cervello è spesso in balia di dubbi e paure che ci bloccano. La regola dei 5 secondi sfrutta un meccanismo psicologico: se non agisci nei primi 5 secondi, la tua mente avrà il tempo di trovare scuse e giustificazioni per procrastinare ulteriormente. Contando all'indietro, interrompi questo circolo vizioso e ti metti in azione. Benefici della Regola dei 5 Secondi - Aumenta la produttività: Eliminando le esitazioni, ti concentri sull'azione e completi i tuoi compiti in modo più efficiente. - Riduce lo stress: Procrastinare genera ansia e stress. Agendo subito, riduci la pressione e ti senti più leggero. - Migliora l'autostima: Ogni volta che superi la procrastinazione e raggiungi un obiettivo, la tua fiducia in te stesso aumenta. - Favorisce la creazione di nuove abitudini: Applicando la regola dei 5 secondi costantemente, puoi sviluppare nuove abitudini positive. Come applicare la Regola dei 5 Secondi - Identifica l'azione: Qual è l'attività che stai rimandando? - Conta all'indietro: Da 5 a 1. - Agisci: Prima che raggiungi lo zero, inizia a fare qualcosa, anche piccola. Esempi pratici - Studio: Devi studiare per un esame ma ti senti demotivato? Conta fino a 5 e apri il libro. - Esercizio fisico: Vuoi fare una passeggiata ma preferiresti restare sul divano? Conta fino a 5 e indossati le scarpe. - Progetto lavorativo: Devi iniziare un nuovo progetto ma ti senti sopraffatto? Conta fino a 5 e inizia a pianificare le prime fasi. Consigli aggiuntivi - Sii specifico: Invece di dire "Devo studiare", specifica "Devo studiare il capitolo 3 di storia". - Crea un ambiente favorevole: Organizza il tuo spazio di lavoro in modo che sia funzionale e stimolante. - Celebra i tuoi successi: Ricorda di premiarti ogni volta che raggiungi un obiettivo, anche piccolo.
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Smetti di procrastinare: la potente regola dei 5 secondi La regola dei 5 secondi è uno strumento semplice ma efficace per superare la procrastinazione e raggiungere i tuoi obiettivi. Non aspettare il momento perfetto, inizia subito! Ricorda, il cambiamento inizia con un piccolo passo. Post non sponsorizzato Photo credit - Utilizzabile gratis secondo la Licenza per i contenuti di Pixabay Read the full article
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enkeynetwork · 2 months ago
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entropiceye · 2 months ago
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Mi fa sognare rileggere delle cose che eri in grado di farmi provare quando ci siamo incontrati. Mi rendo conto che mi trovo dolorosamente spesso a rimpiangere quei momenti e nel mentre non posso fare a meno di domandarmi cosa è cambiato, cosa si è rotto. E fa male, tanto... Continuarsi ad aggrappare ad un entusiasmo scivolato via che forse non tornerà. E mi mancano i momenti in cui non vedevo l'ora di vederti, facendo il conto alla rovescia dei giorni, dei minuti... Ora è tutto così difficile. Avrei voluto che te ne accorgessi prima. Quando a poco a poco ho cominciato ad allontanarmi e a chiudermi, a smettere di sperarci. Quando i tentativi di risoluzione, di confronto, sono diventati silenzi che hai semplicemente coperto col brusio dei reel di Instagram, o dell'ennesimo film. E mentre assieme alla cena ingoiavo un boccone amaro dopo l'altro, tu non hai sentito il dolore farsi strada dentro di me. So che non voglio questo da una relazione e di sicuro non è così che mi vorrei sentire. Non voglio sentirmi sola, avere rimpianti e sentirmi intrappolata. Non voglio finire come mia madre. Voglio qualcuno che mi parli apertamente di ciò che prova, sente e pensa. Voglio qualcuno che desideri progettare insieme il futuro e che abbia piacere di pianificare con me il tempo da trascorrere in compagnia. Voglio qualcuno che accolga le mie emozioni anziché razionalizzarle, fornendomi soluzioni logiche che non ho chiesto. Voglio qualcuno disposto a mettersi in gioco con me, perché va bene tenersi per mano e camminare uno accanto all'altra, ma ritrovarsi a trascinare di peso qualcuno è tutta un'altra storia e non è certo un regime sostenibile sul lungo periodo. Ho bisogno di sentirmi connessa profondamente alla persona che amo e ho bisogno che questa mia "devozione" sia ricambiata, altrimenti tutto il resto arranca. Sono circondata da persone, anche a me tendenzialmente molto care, che non mi vedono, non mi comprendono... Per questo non posso tollerare che il mio partner, la persona che io ho scelto, rientri in questa categoria. Dovremmo essere una squadra noi due. Dovremmo poter contare l'uno sull'altra, rappresentare per l'altro un porto sicuro in cui approdare quando le onde si fanno troppo alte e minacciose per navigare... Non lo so proprio come siamo arrivati a questo punto. Dici che così lo sei sempre stato, eppure io me la ricordo la magia che ci ha fatti innamorare, anche se nel tempo è diventata quasi una reminiscenza mistificata. Forse siamo semplicemente cambiati e non è colpa di nessuno. Sembra che le differenze che ci contraddistinguevano già allora siano diventate, nel tempo, ostacoli insormontabili. Da un lato non vorrei mai che tra di noi finisse tutto, ma non capisco dove finisce la persona ferita e dove inizia il vero Te. Non voglio rimanere immobile ad attendere qualcosa che potrebbe non accadere mai. Abbiamo condiviso tanto, momenti dolci e bellissimi... Ci siamo indubbiamente dati tanto e siamo in un certo senso cresciuti insieme. Forse sarebbe bene prendere strade diverse prima che l'amarezza finisca col distorcere irrimediabilmente ogni cosa. Una parte di me vorrebbe che tu lottassi per evitarlo, ma non penso che lo faresti. E lo so che il tuo essere "passivo" rispetto a queste situazioni non è sinonimo di noncuranza, lo so che ognuno reagisce a modo suo. E' che vorrei disperatamente sapere cosa pensi davvero. Sapere se hai paura di perdermi, perché io ho paura di perderti... E quando ieri mi hai detto che non pensavi a niente, mentre ti abbracciavo dopo quella discussione, è stato come ritrovarsi all'improvviso completamente sola, al buio... Accompagnata soltanto dal mio vorticoso turbinio di pensieri dolorosi. Per quanto l'ADHD mi aiuti a compartimentalizzare i pensieri e i problemi, questa situazione è diventata così dolorosa ed ingombrante da non poterla più ignorare.
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