#come imparare
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yourangle-yuordevil · 1 year ago
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Learning to draw the gender neutral husbands <3
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lumioluna · 8 days ago
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quando mi incazzo mi esce la vena napoletana, sì.
parte dal cuore e arriva alla bocca passando per le mani con una grande voglia di tirare paccheri nnanz e aret
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super-vinzo · 3 months ago
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Imparare
Learning
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ragazzoarcano · 1 year ago
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“(...) Non voglio imparare a non arrabbiarmi,
voglio sentire il fuoco,
circondarlo di trasparenza che illumini
quello che gli altri mi stanno facendo
e quello che posso fare io.
Non voglio accettare, voglio accogliere e rispondere...
(...) Non voglio fare male, voglio dire:
mi stai facendo male, smettila...
(...) Non voglio essere un’altra, voglio adottarmi tutta intera.”
— Chandra Livia Candiani
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gregor-samsung · 1 year ago
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“ Per fare dell’ironia bisogna avere una certa padronanza del linguaggio, o del gesto. Diciamo pure del linguaggio in senso lato. E quindi la cultura è essenziale. Una cultura ristretta fa sì che le regole del gioco, qualunque sia il gioco, vengano intese in un modo così rigido da cancellare ogni aspetto coraggiosamente innovativo. In ambito scolastico, per esempio, può essere significativo, mentre un professore fa lezione, che uno degli allievi si alzi per dichiarare: «Però, io la penserei diversamente». Ecco, il pensare diversamente può essere conseguito in modo ironico, e guai se la scuola non è più la zona dove l’ironia ha questo diritto di cittadinanza. E non è comunque bene che l’ironia venga riutilizzata da coloro che rimangono delusi della rigidità delle istituzioni? Allora, il legame con la cultura è essenziale: l’ironia su cosa gioca? Sul fatto che una parola, che noi solitamente impieghiamo in una certa accezione standard, venga usata in una accezione un po’ diversa. E questa è una cosa divertente, o no? «Oggi il tempo è perverso» uno dice. Oddio, che visione pessimistica! «Veramente, io mi stavo riferendo al tempo atmosferico.» La padronanza del linguaggio e dei significati è ineliminabile. È cruciale per tutte le situazioni in cui rigidità vuol dire morte dell’istituzione di cui ci stiamo occupando. La rigidità nella scuola, per esempio, è letale; la rigidità nella ricerca scientifica alla fine uccide la ricerca stessa; la rigidità in campo artistico vuol dire solo stanchezza e noia. Possibile che Antoni Gaudí o Pablo Picasso non fossero ironici? E poi ci sono i grandi umoristi. Qui sarebbe adeguato indicare qualche grande ironista che è stato al tempo stesso un maestro. Un candidato ce l’avrei: Achille Campanile. E poi si può essere ironici perfino in una situazione drammatica, in letteratura o nelle arti. Pensiamo al teatro di Shakespeare. È un sommo artista che in mezzo ai più torbidi massacri spinge Amleto a pronunciare una miriade di battute ironiche. “
Giulio Giorello, La danza della parola. L'ironia come arma civile, Mondadori (collana Orizzonti), 2019¹. [Libro elettronico]
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deathshallbenomore · 2 years ago
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pier-carlo-universe · 14 days ago
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Corso Gratuito per Imparare a Investire in Borsa: Un'Opportunità per gli Italiani
Apprendere le Strategie di Investimento dal Miglior Analista Italiano
Apprendere le Strategie di Investimento dal Miglior Analista Italiano In un’iniziativa unica nel suo genere, gli italiani avranno presto l’opportunità di ricevere una formazione gratuita per imparare a investire nel mercato azionario. L’evento è stato organizzato dal broker internazionale Trade.com e sarà condotto da Giancarlo Prisco, uno dei più rinomati analisti del panorama finanziario…
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xxac1dknif3xx · 2 months ago
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LA SAD DOPO IL TOUR SI PREDE UNA PAUSA PER FARE I SOLISTI TIPO RAGA HANNO PRESO IL PENTAGONO NON CI CREDO DIO CAZZO
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campadailyblog · 4 months ago
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Studio di Yoga: Consigli per avviare un’attività zen
Aprire uno studio di yoga è un’esperienza entusiasmante e gratificante. In questa guida, vedremo come avviare con successo un’attività zen. Ti mostreremo come pianificare e gestire il tuo studio. Scoprirai come scegliere la location ideale e creare un ambiente accogliente. Inoltre, imparerai a costruire un team di istruttori qualificati. Questo articolo è utile sia per principianti che per…
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girasoliasonagli · 11 months ago
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Non voglio prendere lezioni di canto perchè non mi piace, mi frustra e mi imbarazza e sono completamente negata a sentire gli attacchi, però spero davvero che l'idea di fare il coro degli insegnanti vada avanti, perchè da quando mi sono trasferita canto molto molto meno e mi manca tantissimo. È una sensazione che ha più a che fare con il corpo che con la cosa che canti in sè, la carica che senti quando riesci davvero a far uscire la voce è una cosa unica e insostituibile con altre attività.
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24hdrawinglab · 1 year ago
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Calendario corsi disegno e pittura
Calendario corsi disegno e pittura. Se vuoi sapere come imparare a disegnare, ti informiamo che i nostri corsi ripartiranno dal 7 settembre, con qualche bella novità: 24H Drawing Lab Masterclass Tra i vari corsi, il nostro amatissimo corso di disegno “Impara a disegnare in 24 ore”, nella versione in presenza e online. Ma la grande novità è che a novembre partirà la nostra Masterclass, destinata…
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liveunict · 1 year ago
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Come imparare l'arabo da soli: consigli per autodidatti
Come imparare l'arabo da soli: consigli per autodidatti
Come imparare l’arabo da soli: mission impossible? No! Con impegno, costanza e buona volontà si può fare tutto. Quando qualcuno si vuole cimentare nello studio delle lingue, di solito desidera farlo seguendo il proprio ritmo, preferibilmente senza dover pagare. Di seguito alcuni consigli per chi sogna di imparare questa affascinante lingua. Come imparare l’arabo da soli: essere costanti Come per…
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deathshallbenomore · 2 years ago
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conosci un dialetto? ❤️
capisco bene quello della mia zona (circa milanese) e in generale gli altri dialetti del nord-ovest Italia nella misura in cui possono esserci delle somiglianze, ma, a parte qualche espressione o qualche parola, non ne parlo nessuno perché a casa si è sempre usato solo l’italiano
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bookwormjust · 2 months ago
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Suprising Theodore Nott (your boyfriend) with your skill in his native language, Italian
It's a quiet afternoon in the Slytherin common room, sunlight streaming through the tall, narrow windows. Theodore is sitting beside you on the green velvet couch, one hand idly tracing patterns on your leg while the other flips through a book. The room is calm, a few of his friends lounging around nearby, but none of them are really paying attention to you two. Draco is reading the Daily Prophet, Mattheo is deep in conversation with Lorenzo about something that sounds like mischief.
You glance up at Theodore, his sharp features softened by the warm light, and a small smile tugs at your lips. You've been practicing for this moment all week, and now feels like the perfect time.
With a deep breath, you lean toward him, your voice gentle as you ask, “Theo... che cosa stai leggendo?” (Theo, what are you reading?)
He freezes for a second, surprised, before his eyes widen slightly in delight. His gaze shifts from the book to you, a proud smirk appearing on his lips. “Che cosa ho sentito?” he murmurs, a teasing note in his voice. (What did I just hear?)
You feel a little shy under his intense gaze, but you press on. “Ho detto... che cosa stai leggendo?” you repeat, your accent not perfect, but you manage well enough. (I said... what are you reading?)
He laughs softly, the sound low and warm, before leaning in a little closer to you. “Sto leggendo un vecchio libro sulla magia antica.” (I’m reading an old book on ancient magic.) His fingers continue their lazy movements on your leg, but now there's a glint of pride in his eyes. “Sei stata fantastica, amore,” he adds quietly, his voice full of admiration. (You were amazing, love.)
You bite your lip, a little embarrassed but mostly pleased that he noticed how hard you’ve been trying. You glance around quickly—none of his friends seem to be paying attention, too absorbed in their own conversations. You lean into him, whispering, “Volevo sorprenderti.” (I wanted to surprise you.)
Theodore chuckles, his hand slipping up to cup your cheek. “E ci sei riuscita,” he murmurs, his thumb brushing against your skin. (And you succeeded.)
Feeling more confident now, you decide to keep going, asking, “Ti piace che sto imparando?” (Do you like that I’m learning?)
He presses a soft kiss to your forehead, his lips lingering there for a moment before he pulls back to look into your eyes. “Mi rende così orgoglioso di te,” he says softly, his voice thick with affection. (It makes me so proud of you.) He leans in closer, his lips brushing your ear as he adds, “Non c'è nessuno che preferirei insegnare.” (There’s no one I’d rather teach.)
Your heart flutters at his words, the warmth in his voice sending a pleasant shiver down your spine. You lean your head on his shoulder, feeling content and proud of yourself. “Grazie, Theo,” you say quietly. (Thank you, Theo.)
He smiles down at you, his fingers now threading gently through your curls. “Prego, amore mio,” he replies, his voice soft and full of love. (You’re welcome, my love.)
For a moment, it’s just the two of you, your little bubble of Italian secret conversations and soft touches. None of his friends can understand what you’re saying, and that only makes it more special. Theodore’s gaze stays fixed on you, pride and admiration clear in his eyes. He tilts your chin up gently, pressing a tender kiss to your lips before murmuring, “Sei perfetta.” (You’re perfect.)
You can’t help but smile, your heart swelling at the sound of his praise. “Solo perché ho un bravo insegnante,” you tease, your voice playful. (Only because I have a good teacher.)
He chuckles, his hand resting on the back of your neck as he pulls you closer. “Allora dobbiamo continuare le lezioni,” he whispers, his lips brushing against your temple. (Then we must continue the lessons.)
You laugh softly, nodding as you settle into his arms. “Sì, voglio imparare di più,” you whisper back. (Yes, I want to learn more.)
He grins, clearly pleased, and presses another kiss to your forehead. “Bene,” he whispers. (Good.) And as the day stretches on, you stay wrapped up in each other, speaking softly in a language that only the two of you can share.
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lady--vixen · 6 days ago
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Riesco a perdonare (quasi) tutti, ma non me.
Un giorno ero in un ospedale con un mal di testa atroce. Stavo davvero male e non trovavo gli ascensori per portare al piano terra la persona in sedia a rotelle che era con me. Una persona appena operata, che stavano sbattendo fuori in giornata dall'ospedale. Ho chiesto indicazioni a due infermiere ferme a parlare con un dottore, che stava palesemente facendo il cascamorto. Alla domanda: "Scusate, come scendo al piano terra?" si è intromesso il dottore "Con un paracadute, ad esempio, o puoi imparare a volare. Oppure prendi le scale." Era solo una battuta, ma la testa mi ha dato una fitta che a momenti gli vomito sulle scarpe. Ho detto qualcosa tipo: "E metto il paracadute anche a lui sulla sedia a rotelle?" A quel punto il dottore si è scusato immediatamente e mi ha portato agli ascensori. Si è giustificato dicendo di avermi presa per una delle ginecologhe nuove dell'ospedale e che lui scherzava sempre così con tuttE e bla bla bla. Io avevo una motosega nel cervello, volevo solo che tacesse. L'ho salutato e me ne sono andata.
Poi però a casa mi sono sentita in colpa (io!) per non aver preso bene la battuta. Un dottore mi ha risposto come un cretino eppure mi sentivo in colpa. Io.
Fare la stronza mi riesce benissimo, a caldo, ma se tratto male o offendo qualcuno (anche se è un qualcuno che si meriterebbe solo dei vaffanculo a ripetizione), so già che poi non ci dormo la notte.
Sarò cretina?
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messaggioinbottiglia · 2 months ago
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Vorrei imparare a fare come il mare ed essere sempre lo stesso e sempre diverso.
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