#colazione a cracovia
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Un problema che non avrete a Cracovia sarà trovare un posto dove rifocillarvi, ce né per tutti i gusti e per tutte le tasche! Ma capiamo di più sulla cucina polacca è una fusione di cucine europee: slava, turca, tedesca, ungherese, ebrea, armena e francese. I due piatti più significatici della cucina polacca sono: la zuppa servita in una pagnotta e i Pierogi, panzerotti tipici polacchi. Gli ingredienti principali dei piatti polacchi sono: carne, pasta e spezie.
PIATTI TIPICI
Obwarzanek: ciambelle di pane con ricetta tradizionale; Zurek: zuppa polacca con farina di segale e carne; Zupa pomidorowa: zuppa di pomodoro con verdure e pasta o riso; Pierogi z mięsem: tortino farcito con carne; Pierogi ruskie: tortino farcito con formaggio e patata; Paprykarz: una specie di paté preparato con pesce, riso, cipolla, pomodoro e spezie, Goulash: stufato di carne di manzo, cipolla, peperoni, patate; Kotlet schabowy z ziemniakami i kapustą: costolette di maiale impanate accompagnate di cavolo e patate; Schab ze sliwkami: Filetto con prugne; Bigos: piatto tradizionale preparato con crauti e carne mista, salumi, funghi e prugne secche; Oscypek: formaggio affumicato da latte delle pecore del monte Tatra; Bundz: formaggio di pecora prodotto a Podhale; Sernik krakowski: torta di formaggio tipica di Cracovia; Torcik piszyngier: dolce con cialda di cioccolato bagnato con liquore; Papieska kremowka: torta con pasta sfoglia ripiena di crema, nota come “torta con crema papale” in onore a Giovanni Paolo II che da piccolo la adorava.
DOVE MANGIARE A CRACOVIA
Forse è strano da credere o forse no ma a Cracovia l’offerta culinaria è veramente di alto livello. Il momento pranzo o cena sarà un vero piacere! Anche perché se non hai grandi pretese con 10,00/15,00 euro fai un pasto più che dignitoso e con 30,00/35,00 una cena a tre portate con altrettanti calici di vino (anche francese) in un ristorante segnalato dalle guide di settore. Oltre ai piatti tipici citati, in qualche caso non proprio leggerissimi, per chi, come me, non ama troppo la carne e le cucine sostanziose ma preferisce pesce e verdure, di ristoranti che adottano una cucina più leggera e raffinata c’è né a bizzeffe. Quando viaggio mi piace scoprire i locali per lo più frequentati dalla gente del posto più che dai turisti o comunque frequentati dai viaggiatori con palato esigente. Sono pur sempre uno gourmet che, tra l’altro, non può mangiare tutto quel che vuole senza che finisca sui punti critici, pertanto devo mangiare bene. Nella scelta dei ristoranti mi affido al mio intuito coadiuvato da Tripadvisor, considero attendibili solo le recensioni di chi ne fa molte, ma più che altro guardo le foto dei piatti e del locale.
Ma andiamo per ordine e partiamo dalla colazione!
Caffetterie, bar & altri rimedi, dove oltre a fare colazione si può anche mangiare.
Io la mattina preferisco il dolce, proprio non ce la faccio con il salato: uova, salsicciette, prosciutto e simili, non fanno per me.
Charlotte Bistro
Un bistrot francese frequentato dai locali (c’è anche a Varsavia). Molto bello l’arredamento: legno chiaro e design. E io che amo la colazione cappuccino e croissant non potevo trovare di meglio, è un forno dove il pane viene fatto a mano secondo un’antica ricetta francese che si basa sulla fermentazione prolungata e poi viene cotto su pietra. Qui ho provato sia il croissant che un pan au chocolat con un buon cappuccino. Tutto ottimo! Ubicazione: Plac Szczepański, 2
Cupcake Corner Bakery
Questo locale fa parte di una catena e qui la colazione è americana. Consigliato per chi vuole una colazione abbonfante, Qui trovate cupcakes, bagel e cioccolata calda con i marshmellow, prodotti di caffetteria varia, gelati e tanto altro. Ubicazione: Ulica Michałowskiego, 14
Magia Cafè Bar
Questo delizioso caffè non è molto in vista, si trova all’interno di un palazzo. Ci sono più salette arredate in maniera diversa una dall’altra, dall’aspetto intimo, sembra di essere a casa di qualcuno, questo il suo fascino. Anche qui si mangiano piatti veloci sia salati che dolci. Ubicazione: Plac Mariacki, 3
Bistro Bene by Tomasz Lesniak
Non è economicissimo ma vale la pena spendere un po’ di più, locale arredato con gusto, mise en place molto particolare. Sia dolce che salato anche qui, originali panini con chips, ma c’è un sacco di scelta. Consigliatissimo! Ubicazione: Ulica Św Krzyża 17
Wesola Cafè
Anche qui una colazione da giganti. Locale carino all’interno muri in pietra e arredamento moderno. Ottimo caffè e cappuccino, torte vegane, colazione all’inglese e tanto ancora. Ubicazione: Ulica Rakowicka 17
In questi locali, ripeto, potete fare colazione ma anche un pranzetto. Ce ne sono moltissimi altri, provate!
E ora passiamo a ristoranti
In Polonia si può mangiare spendendo veramente pochissimo, io, per la maggior parte, vi propongo ristoranti sopra la media locale sia come prezzi che come qualità della cucina, ma tenete conto che in Italia spendereste il doppio. Mangiare in un ottimo ristorante a Cracovia costa come mangiare in una trattoria in Italia. Quindi fate scorta!
Nota Resto by Tomasz Lesniak
Ristorante di ottimo livello, sopra la media. Nei pressi dei centro ma in una via non troppo trafficata. Molto curato, piatti ottimi e presentati molto bene. Carta vini interessante. Ottimo rapporto qualità prezzo. Da provare! Ubicazione: Świętego Krzyża, 17
Art
Uno dei migliori! Soddisfazione per palati esigenti. Ristorante raffinato e molto curato propone una cucina polacca rivisitata, innovativa. I piatti sono ben presentati e di ottimo livello. Personale molto gentile e conto corretto rispetto lo standard del locale, una cena completa da 45,00 euro, in Italia ne vale 90,00. Bravissimo il giovane chef! Ubicazione: Kanonicza, 15
Miodova Restaurant
Nonostante le recensioni sulla lentezza, io ci sono andata e tornata. Locale molto carino nel Quartiere Ebraico, la prima sera mi ha servita una ragazza, la seconda volta un ragazzo. Non ho notato problemi di lentezza ed ero sola. Il locale propone una cucina moderna. Ho mangiato bene antipasto, secondo di pesce e dessert e con 2 calici di vino e una bottiglietta d’acqua, ho speso una trentina di euro. Ubicazione: Szeroka, 3
Studio Qulinarne
Uno dei migliori ristoranti di Cracovia. Si trova nel Quartiere di Kazimierz, in un edificio restaurato in vetro post-industriale che fa parte di un ex deposito di tram, con interni eleganti e moderni, ha un dehor molto carino. Cucina moderna e centrata, che mischia influenze polacche e internazionali grazie alla felice mano dello chef Oskar Zasunia. Consigliatissimo! Ubicazione: Gazowa, 4
Copernicus
Il ristorante del lussuoso Hotel Copernicus. Lo chef è Marcin Filipkiewicz, co-autore di un libro di cucina premiato al Gourmand World Cookbook nel 2013. Piatti molto belli oltreché buoni. Da provare, se li trovate in menù, la tartare di trota con cipolla sottaceto, lo stufato di agnello, la zuppa di prezzemolo, l’agnello sunchoke con carciofi o il merluzzo con orzo perlato. Offre menù degustazione da 5, 7 o 12 portate. Prezzi sopra la media di Cracovia ma il ristorante li merita tutti. Kanonicza, 16
Szara Kazimierz
Nel cuore del Quartiere Ebraico, locale caratteristico che accoglie anche compagnie numerose. Ottimi Pierogi, ci sono delle formule menu per il pranzo. Prezzo contenuto. Ubicazione: Szeroka, 39
Moo Moo Steak and Wine
Conosciuto per la carne, ottima, ovviamente, propone dei fantastici hamburger. Locale moderno e innovativo. Personale giovane e cordiale. Proposta vini interessante. Prezzi in linea con i locali della zona. Non caro. Ubicazione: Sienna, 9
Pierogarnia Krakowiacy
Ristorante piccolo e tipico anche nell’arredamento. Lo dice il nome è specializzato nei pierogi. Li propone in tutti i modo, anche dolci. Prezzi molto contenuti. Una sorta di self service: si ordina al banco e poi ci si apparecchia (e sparecchia) il tavolo. Per chi volesse spendere meno di 10,00 euro per bel piatto di pierogi, vino e acqua. Ubicazione: Szewska, 23
Questi sono solo alcuni dei tantissimi ristoranti di Cracovia, sta a voi scegliere a seconda del vostro gusto e della vostra passione per la cucina. Ripeto: l’offerta c’è! E per tutti i palati!
Mangiare a Cracovia: consigli e indirizzi Un problema che non avrete a Cracovia sarà trovare un posto dove rifocillarvi, ce né per tutti i gusti e per tutte le tasche!
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I genitori di Giovanni Paolo II verso gli altari
I futuri genitori di Giovanni Paolo II “si rubarono il cuore” e, a Cracovia, presso la chiesa militare della città, intitolata ai santi Pietro e Paolo, si unirono in matrimonio.
di Costanza Signorelli (20-10-2019)
Nel corso del suo pontificato ha elevato agli altari 1.338 beati e 482 santi, cioè: un numero superiore a tutti i santi proclamati dai suoi predecessori messi insieme. E' senza dubbio, il Papa che ha più contribuito a rendere la santità un affare d'attualità, nonché una concreta aspirazione per tutti i battezzati di ogni tempo.
E’ chiaro che Giovanni Paolo II non poteva che essere un santo, ma ciò che oggi ci giunge come notizia ufficiale è che fu tale, anche perché circondato da una intera famiglia di santi.
Detto in altre parole: l’arcidiocesi di Cracovia, nei giorni scorsi, ha ottenuto da parte della Conferenza episcopale polacca, l’assenso a rivolgersi alla Santa Sede per l’avvio del processo di beatificazione dei genitori di papa Wojtyla: Karol Wojtyla e Emilia Kaczorowska.
Vi è da dire però che, se da un lato, la santità del papa polacco si è consumata sotto gli occhi di tutti, suscitandone la stima persino nel mondo più laico, dei genitori dello stesso Pontefice si è detto pochissimo, se non per via di qualche aneddoto che ne ha fatto presentire un grande affetto nel cuore dei fedeli.
Tra i non molti documenti pubblicati a disposizione, ve n’è uno che riassume con semplicità e grande efficacia la vita di questi speciali coniugi del ventesimo secolo. Si tratta del libro: “Le due madri di papa Wojtyla”, di Renzo Allegri che, a vantaggio del lettore, vogliamo citare in alcuni suoi stralci. Nel testo infatti, che mutua il titolo dallo stretto parallelo tra la madre di Giovanni Paolo II e la figura di santa Giovanna Beretta Molla, canonizzata e tanto amata dallo stesso Pontefice per via della grande somiglianza con la sua mamma. Ebbene, dal libro emergono numerosissimi particolari sulla famiglia Wojtyla, tutta investita dallo spirito di santità.
SI RUBARONO IL CUORE
«Emilia Kaczorowska era figlia di un sellaio lituano ed era nata in Slesia il 26 marzo 1884. Aveva otto fratelli. La famiglia si era trasferita a Cracovia quando lei era ancora piccola. Ebbe un’infanzia piuttosto triste, funestata da dolori e disgrazie. In pochi anni perse quattro fratelli e la madre. Crebbe in un collegio delle suore della Misericordia. Poté frequentare solo le scuole elementari, poi dovette pensare a guadagnarsi da vivere. (…) Quando aveva 18 anni, conobbe un soldato, Karol Wojtyla e se ne innamorò.
Karol aveva cinque anni più di lei, era nato a Lipnik, in una famiglia di sarti, e anche lui aveva imparato il mestiere del sarto, ma lo aveva poi abbandonato per la carriera militare. (…) Secondo un rapporto militare austriaco, il sottoufficiale Karol Wojtyla era giudicato dai suoi superiori “onesto, leale, serio, educato, modesto, retto, responsabile, generoso e instancabile”. Emilia lo conobbe nella chiesa cattolica di Cracovia, che entrambi frequentavano».
I due giovani presto si rubarono il cuore e il 10 febbraio del 1994, a Cracovia, presso la chiesa militare della città, intitolata ai santi Pietro e Paolo, si unirono in matrimonio.
Nel 1906 nacque il loro primo figlio, Edmondo. Per qualche tempo la famiglia Wojtyla trascorse giorni felici e spensierati, prima a Cracovia e poi a Wadowice, dove si dovette trasferire a causa del lavoro di Karol. Ma qui, ben presto, iniziò il tempo della dura prova.
L’ORA DELLA DECISIONE ESTREMA
Già gracile e cagionevole di salute, Emilia aveva faticato a riprendersi dal primo parto: i medici le avevano perciò consigliato di accontentarsi di quell’unico figlio. Ma nel 1914, la donna rimane incinta una seconda volta e la nuova nata, non visse che poche ore o, forse, pochi giorni. Quasi nulla si sa di questa seconda figlia, chiamata Olga, se non il fatto che dalla sua gravidanza e morte, Emilia ne usci pesantemente compromessa nel fisico e profondamente segnata nell’animo. I medici questa volta furono tassativi: la donna avrebbe dovuto condurre una vita di massimo riserbo e, nemmeno lontanamente, avrebbe dovuto pensare ad una ulteriore gravidanza. Ebbene, alla fine del 1919, Emilia si accorse di aspettare un nuovo bambino.
«Aveva già trentacinque anni e mezzo– racconta Allegri – e la nuova gravidanza si preannunciò subito difficile. I medici dissero che sarebbe stata fatale per lei e per il nascituro: doveva quindi interromperla. Doveva cioè abortire. Il problema era grave. Emilia conosceva bene le proprie condizioni di salute. Sapeva il rischio che correva e avrà pensato a suo marito, a suo figlio Edmondo, che aveva allora quattordici anni, e anche a se stessa. Non è facile accettare di morire a trentacinque anni. Ma era una donna di grande fede. Neppure per un attimo prese in considerazione la prospettiva dell’aborto. Con semplicità estrema si affidò al buon Dio. Mai, per nessuna ragione al mondo, avrebbe impedito a quel suo bambino di nascere: per lui era disposta a morire. I nove mesi di gestazione furono pieni di complicazioni per la salute di Emilia. Il parto si presentò difficile, ma il bambino nacque sano e robusto. Era il 18 maggio 1920».
Lo stesso Giovanni Paolo II raccontò di essere nato verso il tramonto del 18 maggio e che sua madre, finito il travaglio, disse alla levatrice di aprire le finestre della camera affinché il bambino potesse sentire i canti mariani che i devoti eseguivano nella chiesetta vicina, durante la funzione religiosa del mese di maggio.
Come detto, la gravidanza che dette alla luce il futuro Pontefice, fu fatale per la madre: da quel momento Emilia visse nove anni di autentico martirio. I disturbi al cuore e ai reni peggiorarono drasticamente. Le emicrania le imponevano giorni interi a letto, al buio. Il mal di schiena aumentava sempre più e le gambe si gonfiavano a tal punto, che raramente ormai riusciva a reggersi in piedi. «Eppure - raccontò la vicina di casa – la signora Wojtyla sopportava il dolore con fede. Non parlava mai dei suoi disturbi e riusciva sempre a mantenere un sorriso dolce e sereno sulle labbra, anche nei momenti di maggior sofferenza. (...) Era sempre molto educata, tipica donna di quei tempi. Era benvoluta da tutti e anche le persone sconosciute, si accorgevano di questa sua tranquillità interna e della sua profonda religiosità”. Il 13 aprile 1929, Emilia Kaczorowska, letteralmente consumata dal male, salì al Cielo a soli quarantacinque anni.
UN SEMINARIO DOMESTICO
Così come la madre aveva donato la vita due volte per il suo figlio, partorendolo e facendolo venire al mondo, a costo della sua stessa vita. Ugualmente fece il santo papà del futuro Pontefice, divenedo insieme padre e madre del piccolo Karol, dopo la morte di Emilia.
Dopo la mamma, infatti, anche il fratello Edmondo li lasciò: divenuto medico, egli morì a soli 26 anni pur di curare una giovane paziente affetta da scarlattina settica e letale, che contrasse lui stesso. Nonostante fosse d'obbligo, in tali casi, l’isolamento e la sospensione delle cure, il giovane medico in coscienza preferì rischiare e perdere la vita, ma non abbandonare la povera sofferente.
Ebbene, da quel momento la vita di Karol senior fu interamente spesa per crescere quell'unico figlio rimasto e, sebbene ancora giovane, il vedovo mai volle risposarsi. Racconta Allegri: «Costruì con il figlio un nucleo familiare affiatato e armonioso, ma guidato da un orario ferreo e militare. Sveglia alle sei, colazione e Messa in parrocchia. Poi Lolek (così usavano chiamare papa Wojtyla in famiglia, ndr) andava a scuola e Karol (allora in pensione) provvedeva a rassettare la casa, a fare il bucato, a rammendare i vestiti e a cucinare. Nel pomeriggio, dopo pranzo Lolek poteva dedicarsi per due ore a giocare con gli amici, quindi studiava con il padre. Verso sera, andavano di nuovo in chiesa insieme, cenavano, facevano una breve passeggiata e andavano a dormire”.
All’amico giornalista francese André Frossard, il Papa Karol Wojtyla confidò: «Mio padre era una persona meravigliosa e quasi tutti i miei ricordi dell’infanzia sono legati a lui, i fatti dolorosi che lo hanno colpito, hanno aperto in lui immense profondità d’animo. Tutti i suoi pensieri e grattacapi si trasformavano nella preghiera. Lo vedevo spesso inginocchiato a pregare. (…) Il suo esempio bastava per insegnare la disciplina e il senso del dovere era una persona eccezionale. (…) Tra noi non si parlava di vocazione al sacerdozio, ma il suo esempio fu per me in qualche modo il primo seminario, una sorta di seminario domestico”.
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Come raggiungere l’Hotel Cave del Sole di Matera viaggiando in aereo
Per raggiungere la Città dei Sassi viaggiando in aereo e programmare un soggiorno all’Hotel Cave del Sole, è sufficiente prenotare uno dei numerosi voli che – quotidianamente o settimanalmente – collegano l’Aeroporto Internazionale di Bari-Karol Wojtyla (BRI), che si trova a 60 chilometri di distanza da noi, ai principali scali italiani ed esteri:
Torino, Roma Fiumicino, Palermo, Bologna, Milano Linate e Malpensa, Bergamo, Pisa, Verona, Venezia in Italia.
Istanbul, Karlsruhe-Baden, Parigi, Sofia, Budapest, Lyon, Monaco di Baviera, Valencia, Amsterdam, Vienna, Tirana, Charleroi, Malta, Varsavia Modlin, Bucarest, Basilea, Londra Stansted e Gatwick, Porto, Cracovia, Praga, Düsseldorf in Europa.
Per viaggiare dall'aeroporto di Bari a Matera è possibile acquistare il biglietto dei bus di collegamento attraverso il portale Pugliairbus (https://www.aeroportidipuglia.it/bus-pugliairbus-); se il vostro orario di arrivo non è compatibile con le corse in programma, contattate la nostra reception in anticipo e saremo ben lieti di proporvi una navetta privata – con il relativo prezzo – per farvi giungere all’Hotel Cave del Sole con la massima comodità.
In alternativa, è sempre possibile prenotare un’auto a noleggio – a tariffe molto competitive - tramite il portale Rentalcar (https://www.rentalcars.com/), che raccoglie le offerte di numerose compagnie di car renting. In questo caso, vi farà piacere sapere che l’Hotel Cave del Sole dispone di un parcheggio interno ed esterno il cui prezzo è incluso nel soggiorno.
In definitiva, non c’è un solo motivo per cui non dobbiate visitare Matera al più presto, soggiornando all’Hotel Cave del Sole. Per qualsiasi necessità, contattateci in anticipo. Vi aspettiamo!
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Sono partita pet Cracovia come sparring partner di un viaggio di lavoro altrui, piena di pregiudizi. Ero convinta che, essendo la città di Papa Wojtyla, tutto avrebbe ricondotto a lui. Giovanni Paolo II é stato un grande papa, da me apprezzato e compianto, ma il merchandising religioso mi da fastidio anche in piazza San Pietro a Roma. Nulla di più errato: Cracovia ricorda Karol in qualche negozio di articoli religiosi sulla via che porta alla facoltà di teologia, senza alcun fanatismo e sovraesposizione. Bellissima, romantica e malinconica , una città ‘blue’, elegante di palazzi liberty, accogliente di piazze affollate, verde di parchi cittadini e fresca di una Vistola che scorre silenziosa. La mia stanza dello Sheraton aveva una bowindow che affacciava sul fiume, fino a tarda sera- la luce del Nord! - molta movida artigianale (colazione al sacco e qualche bottiglia) locale ed il battello che scivolava sull’acqua. Rynek Glowny, la piazza del Mercato, è la mecca dello shopping un po’ démodé dei paesi slavi: tessuti bellissimi a prezzi imbattibili. Il caffè ☕️ lo andiamo a prendere da Zaćmienie, ne vale davvero la pena. Il dolcetto di oggi’ monoporzione paradisiaca di @zivapasticceria, è per la festa della mamma, auguri a tutte le amiche mamme ed alle loro mamme 🌹. #cafe☕ #cafetime☕️ #cracovia #krakow #polonia🇵🇱 #almenoconlafantasia #iorestoacasa❤️ #iorestoacasa🏡 #dolcettibuonissimissimi #festadellamamma #auguriallemamme🌹 #avvopics #avvogram #avvopicoftheday #andràtuttobene🌈 #andràcomedeveandare #speriamobene🍀 #iosperiamochemelacavo #mapureglialtri (presso Kraków, Poland) https://www.instagram.com/p/CAArXlvl2SW/?igshid=1dlnjq7i6l8nz
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La differenza è che gli est europei sono razzisti/bigotti/misogini OGGI, non nel 1890. Di' quel che vuoi sulla Brexit, ma io qui ci vivo, e il razzismo (per non parlare dell'omofobia, mica hanno il papa, loro) è punito severamente, anche in confronto all'Italia. Si, qui fanno la Brexit, in Polonia e Ungheria eleggono veri clerico-fascisti.
.................. e adesso mi avete veramente rotto il cazzo però.
mi tratterrò dal fare battute sulla cretinaggine degli inglesi che contagia anche in non inglesi e SPERO PER L’ULTIMA CAZZO DI VOLTA (visto che è DA QUANDO E’ SUCCESSA LA BREXIT CHE CI STA STO DISCORSO E MI SONO UN TANTINO ROTTA L’ANIMA) ti spiegherò in spero concisi e concettosi punti perché You Are Wrong.
punto uno: gli inglesi si sono inculati farage e hanno fatto la brexit ADESSO principalmente per sto discorso degli immigrati. spoiler: E’ RAZZISTA. punto. non è che perché sono est europei che hanno problemi loro (e ne parliamo tra due secondi) allora è un **razzismo giustificato**. come diceva qualcuno su fb ieri, ‘toh ho sentito che tra tutsi e hutu si odiano e hanno fatto un genocidio che schifo la schiavitù era una cosa legittima’ è esattamente lo stesso discorso logico. fatemi il cazzo di piacere, gli inglesi erano razzisti nel 1890 e lo sono adesso e gli immigrati **poc** dei paesi del commonwealth hanno pure votato per la brexit in gran parte. fammi il piacere.
punto 1.5: non so se eri in circolazione quando ancora l’IRA metteva bombe in giro, ma ti garantisco che fino a fine anni 90 gli inglesi erano ancora razzisti con gli irlandesi senza neanche toccare il discorso irlanda del nord vs irlanda del sud. gli irlandesi eh, non i polacchi.
punto due: sai perché nell’est europa hanno problemi di razzismo e eleggono fascisti o clerico fascisti o clericali? PERCHE’ PRIMA DEL CROLLO DELL’URSS LE ULTIME PERSONE NON BIANCHE CHE AVEVANO VISTO ERANO GLI OTTOMANI QUANDO STAVANO ASSERVITI ALL’IMPERO OTTOMANO quelli che lo erano, e L’URSS E’ CROLLATA A INIZIO ANNI 90 CIOE’ NIENTE TEMPORALMENTE IN CONFRONTO AL TEMPO CHE ABBIAMO AVUTO NOI PER CAPIRE LE COSE. già in italia mo avere 120.000 rifugiati all’anno quando siamo 65 milioni pare che E’ ARRIVATA L’INVASIONE DEI NERI KATTIVI TM e c’abbiamo l’immigrazione dagli anni ‘80 praticamente, questi non ce l’hanno mai avuta.
riguardo i clericali in polonia, punto 2.5: aaaaaah si eleggono i clericali che brutta gente bigotta. spoiler: la polonia è tipo cinquecento anni che gli europei dell’ovest e i russi la usano tipo moneta di scambio. prima della prima guerra mondiale stava divisa tra prussia, impero austro-ungarico e russi, prima ancora era divisa in altro modo, e prima che la invadesse hitler era la prima volta in SECOLI che erano finalmente indipendenti. poi succede che arriva hitler a invaderli con tutto il piano del ‘la razza polacca è inferiore e dobbiamo usare i loro fertili campi per la Gioventù Tedesca’ che implicava CHIUDERGLI TUTTE LE SCUOLE POLACCHE come prima cosa. questi hanno passato la seconda guerra mondiale a fa lezione di polacco clandestinamente nelle cantine a cracovia etc perché a scuola gli insegnavano il minimo indispensabile in tedesco e poi gli vietavano di proseguire che sia mai che imparavano troppo, e quando dovevano fa le prove per vedere se funzionava auschwitz non ci hanno mandato gli ebrei da subito, CI HANNO MANDATO I DISSIDENTI POLITICI POLACCHI. OPS.
se avessi studiato un minimo di storia della WWII, sapresti anche che a) c’è stata l’insurrezione di varsavia (non il ghetto, quella dei partigiani locali) che ha dato filo da torcere ai nazisti per abbastanza tempo e avrebbe potuto concludere qualcosa ma E’ FALLITA MISERAMENTE PERCHE’ GLI ALLEATI + I RUSSI HANNO BELLAMENTE PENSATO CHE AIUTARE I POLACCHI PROPRIO NO CHE DIVENTAVANO PERICOLOSI, quindi è fallita l’insurrezione e di ritorno i tedeschi gli hanno raso la capitale al suolo. rasa al suolo. a varsavia non c’è un cazzo di palazzo al centro storico che non sia ricostruito. ma ok.
non pago di ciò, quando churchill, stalin e roosevelt si so incontrati a yalta a spartirsi il mondo conosciuto a roosevelt della polonia fregava un cazzo e churchill se l’è praticamente svenduta a stalin con la scusa post-fatto che ‘stalin aveva giurato che sarebbe stata indipendente e mi sono pentito’ EH OK CERTO non fosse che questi appena si so levati dal cazzo i nazisti (sorvolando su quello che ci hanno perso o sulla quantità di gente che hanno ammazzato/spedito ad auschwitz o sulla distruzione della comunità ebraica polacca) so finiti sotto i russi. di nuovo. secondo te perché ai polacchi stanno sul cazzo i russi?
poi è successo che ESSERE CATTOLICI VENIVA VISTO COME UN MODO PER RESISTERE AL COMUNISMO E L’USCITA DELLA POLONIA DAL COMUNISMO/AREA DI INFLUENZA RUSSA E’ STATA AMPIAMENTE AIUTATA E FACILITATA DA SOLIDARNOSC CHE ERA UN SINDACATO CATTOLICO CHE E’ STATO PESANTEMENTE AIUTATO E FINANZIATO DA UN TIPO CHE NESSUNO SA CHI E’ DI NOME GIOVANNI PAOLO II, per cui in polonia ci sta un’adorazione ai limiti del folle (giuro ho visto più volte la faccia di gpII a cracovia in una settimana che a roma in tutto il tempo che ci so campata da quando sono nata a quando è morto lui vedi te) e i clerico fascisti sono visti come quelli che li hanno liberati dai comunisti (e per loro il comunismo era i russi che li controllavano di base, grazie al cazzo che lo odiano) quindi mah non so CHISSA’ PERCHE’ LI VOTANO NON RIESCO A IMMAGINARVI IL MOTIVO ASSOLUTAMENTE NO -
ah, forse sì eh.
ora la situazione dell’ungheria e degli altri posti non la conosco così nel dettaglio ma almeno da quello che ho letto sulla slovacchia, il motivo per cui si votano la gente scema è esattamente quello per cui qui votiamo grillo, in ammericah si vota trump e in inghilterra si inculano farage & co, solo che lì effettivamente fuori da bratislava crepano di fame, in ammericah trump l’hanno votato tutti i poveri poco istruiti degli stati centrali e qui grillo lo votano gli analfabeti funzionali. invece farage e i brexitari hanno fatto l’uscita perché OMG TROPPI EST EUROPEI non fosse che senza quel cretino di tony blair che ha insistito per farli entrare in EU PERCHE’ VOLEVA QUALCUNO CHE METTESSE I BASTONI TRA LE RUOTE AI PAESI CONTINENTALI così che la gran bretagna potesse continuare ad essere il figlio privilegiato con tutti i vantaggi e niente doveri, gli est europei in inghilterra non ci entravano.
detto ciò, gli inglesi dovrebbero pigliarsi tutti i polacchi del mondo razzisti o meno SOLAMENTE per quella porcata che gli ha fatto churchill nel ‘44 senza manco toccare il resto. ma vabbè.
morale della storia: se gli EE sono razzisti (che poi NON TUTTI ma vabbé sia mai se te dico che un sacco di EE specialmente giovani non lo sono non mi credete) non lo sono per indole interna, lo sono perché vengono da un contesto storico e sociale che noi occidentali (e i britannici/russi) hanno contribuito a creare e non è che possiamo lavarcene le mani tipo ewwww so razzisti quando so razzisti e clericali anche per via di circostanze in cui li abbiamo costretti noi (o gli ottomani, o i russi, o chi te pare), nvm che gli EE sono trattati dimmerda e in maniera razzista in tutta europa occidentale cosa che sicuramente non aiuta a farli essere meno razzisti a casa loro, visto che se tu me dici in continuazione che sono uno schifo e inferiore ad un certo punto il desiderio di votà il nazionalista fascio che mi dice il contrario probabilmente mi sale. ma voi e gli inglesi empatia zero quindi se sa mai.
e comunque gli inglesi che brexitano sugli EE quando GLI EE SONO IN EU SOLO PER MERITO LORO e poi se ne escono ‘sì ma non li vogliamo perché sono razzisti’ (????) sono la cosa più ridicola del pianeta perché una cosa è multare la polonia perché non si piglia i rifugiati (e so d’accordo al 100% non è che perché il loro governo è razzista dovemo lasciarglielo fa visto che stanno in un’unione che implica diritti e doveri), una cosa è non volere i polacchi perché potrebbero essere razzisti che è un’affermazione IN SE STESSA RAZZISTA e per piacere non cominciamo che SONO BIANCHI QUINDI ---, perché i polacchi di razzismo ne hanno subito fin troppo in vita loro e magari anche no.
tra l’altro:
e il razzismo (per non parlare dell'omofobia, mica hanno il papa, loro)
ciaone. magari gli inglesi no, ma appunto i polacchi:
HANNO AVUTO GIOVANNI PAOLO II.
TRENT’ANNI DI PAPA.
ELETTO QUANDO C’ERA ANCORA IL COMUNISMO E CHE COLLABORAVA CON SOLIDARNOSC.
SE VAI A CRACOVIA CI STA UNA CAZZO DI FACCIA DI GPII APPESA SU OGNI CAZZO DI STRADA. vai a QUALSIASI museo di storia della città, c’è GPII. vai alle cartoline, hanno interi stand su GPII. quando è morto, roma era invasa dai polacchi same as quando l’hanno santificato. e vi lamentate che i polacchi sono extra cattolici o omofobi quando per quelli il cattolicesimo era parte fondamentale dell’identità nazionale quando erano passati dai nazisti a stalin senza vedere la via d’uscita?
so passati vent’anni da quando è caduta l’urss e un sacco di sti paesi manco erano indipendenti prima che cadesse.
dategliene cinquanta per raddrizzarsi (e fategli le multe se c’è bisogno) e per far cambiare la generazione che comanda e poi ne riparliamo, pensate al razzismo vostro e per piacere fatemi il santo favore di
smetterla
di
rompermi
il
cazzo
con
sto
discorso
degli
est
europei
razzisti
perché mi avete veramente, ma veramente, ma veramente, MA VERAMENTE rotto il cazzo a livelli che manco vi immaginate e sono STANCA di trovarmi ste boiate nella ask quando mi sveglio la mattina. leggete un libro di storia o due, fateve una cazzo di vacanza in polonia e vedetevi due musei e andate ad auschwitz e informatevi su perché hanno quei determinati problemi e per l’amor di qualsiasi dio in cui credete se ci credete, o per l’amor della mia salute mentale, PIANTATELA DI SPEDIRMI QUESTE STRONZATE.
ciao e spero di non vederti mai più se dopo sta tirata per cui sto pure rimandando la colazione non hai niente di diverso da dirmi che ‘gli EE sono razzisti’.
ps: la brexit fa male anche a te eh, ma visto che non sono una stronza spero che dopo che negoziano tu riesca a rimanere lì visto che ti ci trovi così bene. xoxoxoxo e adesso basta però.
#va bene va bene va bene in verità#quanto mi piaci mai semplicità#confido che tu asker possa capire le tag e vergognarti del fatto che me le hai fatte usare#CIAO#MA IO NCLPF#MA BASTA#MA PURE GLI ITALIANI MO#immagino ti fanno schifo pure i rumeni o nah?#e scusate eh#Anonymous#ask post
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#Panino con #salmone #yoghurt con #granola e #lamponi #colazione a #Cracovia
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Ma ci puoi credere che sto scrivendo questo post proprio in diretta da Breslavia? No? Neanche io. E invece. Se tutto va bene uscirà sul blog mentre io sono in volo verso casa. Breslavia, o Wroclaw, o Wroclow, o insomma fai tu, mi ha stupita davvero.
Come mai ho scelto proprio Breslavia? Semplice. Ho guardato i voli da Palermo, con Ryanair e a parità di prezzo potevo scegliere tra Cracovia e Breslavia. Ho cercato le foto su Google Immagini. Giuro, non sto scherzando.
Breslavia mi è apparsa subito piena di colore, con la sua piazza Rynek, enorme, piena di questi edifici azzurri, rosa, rossi, gialli, verdi, carichissimi. Ho pensato “si, ho bisogno esattamente di questo.”
Avevo bisogno di leggerezza, di buon cibo, di bellezza. Breslavia mi ha dato tutto. Più i mercatini di Natale tra i più grandi in Europa.
Nelle stories su Instagram ho cercato di raccontare il più possibile ma qui sul blog andrò un po’ più in profondità, soprattutto per chi ha voglia di visitare questa città.
Quindi facciamo ordine.
DOVE HO ALLOGGIATO?
Ho prenotato tramite AIRBNB una stanza con bagno privato a 10 minuti dal centro. La zona è eccezionale, la casa molto bella e la zona super servita dai mezzi. Tanto che ho il bus per l’aeroporto proprio sotto casa!
La stanza è a casa di una famiglia che ha una bimba piccola, super simpatica, ma ovviamente è una bimba, siete a casa di una famiglia che ha semplicemente una stanza in più al momento. Se non sei disposto a dividere la tua privacy o sai già che potresti essere molto rumoroso o tornare di notte, io ti consiglio appartamento privato o hotel. Se invece vuoi provare l’esperienza di vivere a casa di un local, allora clicca qui per avere un codice sconto! (Ricevi uno sconto sulla prima prenotazione di €34.00 – mica male.
COME RAGGIUNGERE LA CITTÀ DALL’AEROPORTO?
La cosa più semplice del mondo, e anche la meno costosa che mi sia capitata fino ad ora. Bus urbani, a qualunque ora. Costo del biglietto: circa 75 cent. Indecente, vero?
QUALE MONETA SI USA IN POLONIA?
In Polonia hanno gli Zloty. Ti consiglio di controllare (cliccando qui) il tasso di cambio attuale, per non sbagliare. In questo momento (2019) 1 Zloty equivale a 23 cent di Euro.
È VERO CHE LA POLONIA È ECONOMICA?
Per molti aspetti assolutamente si. Spenderai pochissimo per muoverti con i mezzi, e altrettanto per mangiare. Ovviamente questo non vale per le catene internazionali, per lo shopping con i grandi brand e tutto quello che è di importazione. Io però ho cenato o pranzato con una media che va dai 7 ai 15 euro, colazione con 3 euro. Tutto in posticini super curati, alcuni anche molto hipster.
NON TI DIRÒ COSA VEDERE, TI DIRÒ COSA HO FATTO IO
Il motivo è molto semplice, e sarò sincera. Ho trascurato abbondantemente alcune cose che “erano da vedere” semplicemente perché non erano nelle mie corde. Ognuno di noi viaggia in modo diverso, ha interessi differenti e non sempre tutti abbiamo voglia di chiuderci in un museo. Io, per esempio, no. (Salvo casi eccezionali).
Io vado alla ricerca della bellezza, del punto migliore per osservare il tramonto, del quartiere underground, dei quartieri residenziali dove si svolge la vita vera.
Ecco quindi cosa ho fatto!
LA CACCIA AGLI GNOMI
Partiamo dalla cosa più sciocca ma anche più divertente, inaspettatamente. Per tutta la città di Breslavia, nei posti più impensabili, si trovano dei piccoli gnomi, a volte alti appena 30cm altre volte un po’ più grandi, che svolgono le attività più disparate. Quanti sono? C’è chi dice 170, e chi arrotonda a 200! E sono comunque in aumento, quindi probabilmente tra un po’ potrei sbagliarmi anche io qui. (E io che mi sentivo figa ad averne trovati 45. A proposito sono tutti in una stories in evidenza su Instagram, cliccando qui)
Come si trovano? Io ho scelto il mio solito metodo: alla cazzum. Cioè giravo per strada e stavo attenta sperando di trovarne qualcuno. Li ho sempre trovati quando non li stavo cercando, in realtà. Soprattutto quando cercavo da mangiare (quindi, sempre). Ma se proprio non volete perderne neanche uno allora sappiate che esiste una mappa e la trovate cliccando qui oppure acquistando (per due euro) la cartina all’ufficio turistico della città.
MA PERCHÈ CI SONO DEGLI GNOMI A BRESLAVIA?
Nasce tutto negli ’80, quando ancora il regime comunista aveva la meglio sulla città e quindi protestare senza correre gravi rischi non era semplice. Così si crea un movimento che si chiama “Alternativa Arancione”. Ovviamente i fondatori sono dei tipi niente male, che decidono di usare proteste non-sense per evitare gli arresti. Geni. Iniziano con i graffiti raffiguranti dei nanetti che “sfottono” i politici di quel tempo, graffiti che però sono facili da ripulire. Iniziano così a creare delle sculture a forma di gnomo e a disseminarli per la città, immortalandoli nelle attività più assurde, da quello che mangia la cioccolata a quello che lavora come social media manager. Da allora non si sono mai fermati. Tanto che, nel 2005 il sindaco di Breslavia, visto il successo di questa iniziativa decide di appoggiarla assumendo uno scultore e altre aziende private ne finanziano la produzione, posizionandoli vicino o addirittura all’interno delle loro attività. Una protesta pacifista che si trasforma in occasione di arricchimento e crescita, soprattutto quella turistica. Che gioia!
OK, TORNIAMO SERI
Inutile dirti di recarti, come prima tappa, alla grande piazza Rynek, la piazza del Mercato, perché tanto o prima o dopo, ci finisci sempre. È gigantesca, bellissima e super colorata. Io non riuscivo a non passarci almeno due o tre volte al giorno.
Per quanto riguarda le chiese, di tutte quelle in cui sono entrata (e io entro ad ogni portone di chiesa, anche la più piccola) le uniche due che mi hanno lasciata a bocca aperta sono la Cattedrale di San Giovanni Battista, che è la Cattedrale di Breslavia, e Nostra Signora Sulla Sabbia. Entrambe si trovano a Ostrow Tumski e qui apriamo un altro capitolo.
Questo cuore medievale gotico della città di Breslavia è delizioso. All’improvviso sei distante dal caos della città e immerso in un libro di storia. Passeggiando per gli isolotti trovi ponti che collegano le sponde, uno diverso dall’altro, e una installazione futurista creata nel 2017, davvero particolare. Si chiama NAWA e riflette praticamente su tutti i suoi lati il panorama che la circonda, sembrando in realtà una grande colonna vertebrale. A me è piaciuta molto.
Per arrivare a Ostrow Tumski io ho scelto di percorrere il fiume non dal lato dell’Università, diciamo, ma sull’altra sponda. Fallo anche tu. Avrai una visione dei veri quartieri abitati di Breslavia, troverai graffiti, negozi che sembrano rimasti agli anni ’80 e all’improvviso imponenti edifici come la sede di Google o UPS.
Se a Breslavia il cielo è nuvoloso ma non grigio allora torna dalle parti di Rynek, sali sulla torre della Chiesa di Santa Elisabetta perché, nonostante i suoi 300 gradini (si, li ho contati), vale davvero la pena. Una visione a 360° di Breslavia da un’altezza simile non la trovi da nessun’altra parte. E vedi quelle due casette laggiù, unite dall’arco? Sono bonariamente chiamate Jas e Malgosia, cioè Giovanni e Margherita, cioè ancora Hansel e Gretel! Il perché te lo racconto nelle stories sul mio profilo Instagram.
E parlando di torri ti segnalo assolutamente anche quella della Matematica, all’interno dell’Università di Breslavia. Un edificio imponente con 4 bellissime sale e corridoi dove teoricamente non ti puoi intrufolare ma io mi ci sono persa.
A proposito invece di Breslavia più “street”, non puoi perderti RUSKA, una via ricca di gallerie d’arte, tra cui quella a cielo aperto dedicata alle vecchie insegne di cinema, storici brand polacchi e grandi aziende automobilistiche. Sono delle vere insegne che sono state reinstallate proprio sui palazzi dello spiazzo di RUSKA. Io ho amato moltissimo.
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Università di Breslavia
Tramonto a Breslavia
Chiesa Nostra Signora sulla Sabbia
Neon Gallery RUSKA
Hansel e Gretel
Torre Santa Elisabetta
COSE CHE IO NON HO FATTO MA CHE MAGARI A TE INTERESSANO
. La Sinagoga della Cicogna Bianca. L’ho vista da fuori più volte e non mi ha emozionata. È l’unica Sinagoga ad essere sopravvissuta al nazismo. Nonostante questo, gli interni originali sono andati distrutti durante la famosa, purtroppo, “Notte dei Cristalli”, quando i nazisti distrussero centinaia di luoghi di culto ebraico in tutto il nord Europa. Riuscita a sopravvivere solo perché utilizzata come magazzino dai soldati. Ricordate che le stesse sorti erano capitate alla Sinagoga di Gerusalemme che si trova a Praga? (Quella è un sogno, non perdetela).
. Panorama Raclawicka. Un dipinto gigantesco, che si sviluppa su una struttura circolare, e che rappresenta la celebre battaglia di Raclawice, nella quale i polacchi sconfiggono i russi. Ora, io non sono andata perché bisogna prenotare molto prima e soprattutto perché non sono avvezza a tutto ciò che riguarda i musei, i dipinti e le sculture. Se tu però puoi, probabilmente non devi perdertelo perché è una della attrazioni principali di Breslavia.
. La Fontana Multimediale e lo Zoo. Due motivi diversi, una cosa in comune: la distanza. Si trovano infatti a circa 30 minuti con i mezzi, dal centro. Allo zoo non vado più da anni, per scelta, mentre la fontana multimediale ha orari e periodi di apertura più estivi, giustamente. Sul mese di Dicembre le indicazioni non erano proprio precise e il rischio di trovarla spenta o poco interessante era alto. Diciamo che ho anche già visto quella di Barcellona quindi per me non sarebbe stata una novità. Se però tu vai in un periodo più caldo sappi che a me è stata consigliata anche da un paio di persone che mi seguono su Instagram.
. Municipio di Breslavia e Museo dell’Architettura. Sempre per lo stesso motivo del dipinto, le strutture sono molto belle da vedere da fuori, soprattutto il Municipio, ma io non sono entrata per dare spazio ad altro.
QUANTO COSTANO GLI INGRESSI AI MONUMENTI?
Dipende, ma in generale davvero pochissimo. La Torre di Santa Elisabetta costa circa 2 euro, l’università circa 3,50. I prezzi sono davvero ridicoli a mio parere rispetto allo spettacolo che offrono. Avevo avuto la stessa impressione a Budapest, ora che ci penso.
DOVE HO MANGIATO?
Scelgo con cura dove andare a mangiare quando viaggio, impiego anche un’ora per decidere. Raramente seguo le guide sul web perché spesso sono posti “per turisti” ma stavolta ho fatto un’eccezione per Pierogarnia, ottimo locale per mangiare i famosi PIEROGI, pasta che viene cotta in forno o bollita, ripiena di qualunque cosa, e anche i PLACKI ZIEMNIACZANE, delle frittelle di patate giganti servite con tantissimi contorni o creme.
Ho mangiato benissimo anche da KOCIOLEK, dove tutto viene cotto nel “coccio” e le porzioni sono enormi. Trovato per caso, dopo circa un’ora e mezza di indecisione. Davvero ottimo.
Se amate i gatti, posticino super local, il Cat Cafè KOTON KOCIA. Staff super gentile e proposte anche per chi è vegano.
Colazione o merenda da Vincent, due posticini diversi ma ottima qualità entrambe le volte. (Per gli indirizzi conviene andare nelle mie stories in evidenza, dove trovate i geotag).
Io comunque se fossi una blogger a Breslavia farei praticamente solo la food blogger che va a mangiare ogni sera in un posto diverso. Ci sono centinaia di localini, per il 90% super local, con tantissimi tipi di cucina diversa. Io sarei entrata ovunque. E sono belli, davvero belli.
VIAGGIARE DA SOLA A BRESLAVIA, SI PUÒ?
Assolutamente si. Breslavia è una cittadina molto raccolta, tranquilla, accogliente e servita benissimo dai mezzi di trasporto. Io ho sempre girato a piedi ma in generale non mi sono mai sentita in pericolo.
Credo che presto scriverò un articolo proprio su questo argomento perché in effetti non ne ho mai parlato approfonditamente qui sul blog, lo faccio più spesso nelle stories di Instagram.
Appena lo scrivo, aggiorno anche questa guida. Promesso!
INCIAMPANDO A BRESLAVIA: La mia prima volta in Polonia Ma ci puoi credere che sto scrivendo questo post proprio in diretta da Breslavia? No? Neanche io.
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Il mio suggerimento è di non allontanarsi troppo dal centro. Cracovia è una città low cost e questo significa che anche rimanendo vicini al centro, non spenderete un occhio dalla testa. Stante le dimensioni compatte della città, le distanze sono davvero brevi. Pertanto secondo me potreste circoscrivere la ricerca in Stare Miasto, che con i suoi vicoli medievali e l’atmosfera vivace, renderà il vostro soggiorno ancora più magico. Cracovia dispone di moltissimi appartamenti con angolo cottura a prezzi davvero interessanti, in questo caso però fate attenzione agli orari del check-in che, in qualche caso, possono essere abbastanza ristretti e quindi non compatibili con gli orari del vostro volo, verificate inoltre che nel prezzo sia inclusa la biancheria e la pulizia della stanza, onde evitare addebiti non calcolati nel vostro budget. Spendere il minimo indispensabile si può ovviamente grazie agli ostelli.
STARE MIASTO
Il centro storico di Cracovia è la zona ideale per chi desidera alloggiare nel suo cuore medievale, circondati da edifici storici e meravigliosi monumenti. Il fulcro di Stare Miasto è la bellissima Piazza del Mercato (Rynek Glówny), dove tra i palazzi antichi che ospitano negozi, caffetterie e ristoranti, svettano gli edifici più belli e significativi della città come il Mercato dei Tessuti, la Chiesa di Santa Maria, il Municipio con la sua torre. L’atmosfera caratteristica che troverete in questa parte della città renderà il vostro soggiorno indimenticabile. Il centro storico si trova ai piedi della collina Wawel, su cui sorge il Palazzo Reale ed è circondato dal meraviglioso e bucolico parco del Planty che si estende lungo le vecchie mura della città. In Stare Miasto l’offerta di sistemazioni è consistente e varia, troverete soluzioni meno costose come appartamenti, piccoli hotel e anche hotel di lusso. Eccovi alcune strutture nella zona:
Mercure Stare Miasto
Mercure Krakow Stare Miasto si trova in posizione strategica, esattamente di fronte la stazione dei treni e con fermata del tram e dell’autobus proprio davanti l’ingresso, che vi permettono, con due fermate, di arrivare in pieno centro storico. A piedi ci si arriva in 10 minuti. Struttura moderna con arredamento di design, le cui camere sono dotate di ogni comfort. Offre servizio gratuito di noleggio biciclette e dispone di un centro fitness. Sotto l’hotel c’è anche un ottimo ristorante il Winestone. Indirizzo: Pawia 18 B, Cracovia, 31-154 Cracovia.
Bonerowski Palace
Qui si respirano a ogni angolo lusso e storia. L’hotel è situato in un palazzo storico che affaccia su Rynek Glowny. Il suo stile classico e raffinato è l’ideale per un soggiorno da fiaba. Gli ampi e sfarzosi alloggi sono dotati di ogni comfort. L’hotel dispone di sala fitness, sauna umida e secca. Il Bonerowski metterà a vostra disposizione una strepitosa colazione con piatti caldi e freddi, ha un bar con un’ampia selezione di vini e cocktail, il Bonerowska Gourmet Steak & Fish Restaurant e un giardino estivo/invernale con affaccio sulla Piazza del Mercato. Indirizzo: Rynek Główny 42/Św. Jana 1, 31-013 Cracovia.
Puro Kraków Stare Miasto
Hotel molto moderno e raffinato dal design nordico. Le camere, ampie e confortevoli, hanno colori tenui con qualche dettaglio di colore vivace e sono illuminate da ampie finestre, tra i vari comfort una TV a schermo piatto 40 pollici. Bellissimi e moderni i bagni con doccia e set di cortesia. L’hotel propone un variegato buffet per la colazione, offre un’area comune con bar-brasserie, il Dystrykt One, che propone diverse specialità culinarie, tra cui crostate fatte in casa, torte e un ottimo caffè. Il PURO Kraków Stare Miasto dista circa 200 metri dalla stazione ferroviaria di Kraków Główny e dal famoso centro commerciale Galeria Krakowska e un chilometro dalla splendida Piazza del Mercato. Lo stesso hotel lo trovate anche nel quartiere di Kazimierz. Puro Krakòw Kazimierz. Indirizzo: Ogrodowa 10, 31-155 Cracovia.
Leo Aparthotel Main Square
Situato nel cuore di Cracovia, a pochi passi dalla Piazza del Mercato, è ubicato in un edificio storico senza ascensore. L’hotel offre camere moderne con letti comodi, dotate di aria condizionata, TV a schermo piatto con canali satellitari e frigorifero. Le camere deluxe dispongono di un bagno con vasca idromassaggio. Indirizzo: Slawkowska 4/12, 31-014 Cracovia.
Ibis Kraków Stare Miasto
Hotel molto economico a pochi passi dalla stazione dei treni Główny e a 15 minuti a piedi dalla Piazza del Mercato. Ferma di fianco l’hotel l’autobus per l’aeroporto e a poche centinaia di metri altre linee di autobus e il tram per il centro e per le altre zone della città. Le camere arredate con colori caldi sono recenti ma non di ultima generazione Ibis, sono dotate di TV a schermo piatto con canali satellitari, telefono e armadio. Nei bagni troverete asciugacapelli e bagnoschiuma. L’hotel ha un ristorante l’Open Pasta & Grill e un bar che propone una vasta selezione di bevande. L’ideale per chi vuole spendere poco, essere comodo al centro in una struttura semplice ma dotata del necessario. Se volete spendere ancora meno a fianco c’è l’Ibis budget. Indirizzo: ul. Pawia 15, 31-154 Cracovia.
Le zone più suggestive, appena fuori dal centro storico, che permettono di risparmiare un po’ e di entrare maggiormente in contatto con la gente del posto, sono:
KAZIMIERZ
Il quartiere si estende a sud della collina di Wavel. Il pittoresco quartiere ebraico di Cracovia dove il paesaggio è dominato dalle sinagoghe e dai caratteristici negozietti che raccontano l’essenza della cultura ebraica. Kazimierz offre un’ampia gamma di sistemazioni, soprattutto attorno alla piazza Plac Nowy, a prezzi più bassi rispetto al centro, quindi si rivela ideale per chi vuole risparmiare e comunque alloggiare non troppo distante dalle attrazioni principali. Da qui, sia con i mezzi che in 20-25 minuti di camminata si raggiungere la Piazza del Mercato. Vi consiglio Kazimierz anche perché l’offerta di hotel è davvero alta, essendo un quartiere in piena evoluzione e alla moda, moltissimi hotel sono nuovi o rinnovati, il quartiere ha molti locali e ristoranti per chi la sera non ha voglia di spostarsi troppo.
Metropolitan Boutique Hotel
Il Metropolitan Boutique Hotel è una struttura a 4 stelle che dista meno di un chilometro dal centro storico. Le sistemazioni sono spaziose e caratterizzate da un design classico-moderno dalle tonalità tenui, dispongono, tra l’altro, di TV a schermo piatto, bollitore tè e macchina caffè, minibar. Presso il bar della hall potrete godere di qualche momento di svago in compagnia di un drink e presso il ristorante assaporare piatti della cucina polacca ed europea. Ottima colazione a buffet. Il Metropolitan Boutique sorge a 1,5 km dalla stazione ferroviaria di Kraków Główny. Indirizzo: ul. Berka Joselewicza 19, 31-031 Cracovia.
INX Design Hotel
INX Design Hotel ha camere moderne con tocchi di colore e luccicanti bagni in marmo. Alcune sistemazioni dispongono di terrazza, tutte hanno una comoda scrivania dove lavorare al computer, TV a schermo piatto e bollitore. L’hotel è dotato di area fitness, un salone in comune molto bello. Il mattino vi attende una ricca colazione a buffet nel ristorante dell’hotel, specializzato nella cucina polacca, thailandese e americana, il ristorante propone anche opzioni vegetariane e senza glutine. Indirizzo: ul. Starowiślna 91, 31-052 Cracovia.
Dada Boutique Home Hotel
Struttura dallo stile accattivante, con ristorante. Le sistemazioni moderne e confortevoli hanno letti ampi e comodi con pareti in legno con inserti colorati a formare disegni, le camere dispongono di aria condizionata, TV a schermo piatto e bagno privato con set di cortesia e asciugacapelli. Le camere sono dotate di poltrone o divani in tessuto colorato, alcune con viste sulla città o sul giardino. L’hotel si trova a 1,5 km dal centro storico, a 300 metri dal quartiere ebraico di Kazimierz e a 800 metri dal Castello Reale di Wawel. Indirizzo: Krakowska 30, 31-062 Cracovia.
Golden Tulip Krakow Kazimierz
Ubicato a pochi passi dalla Piazza Wolnica ha moderne stanze spaziose dotate di minibar e set per la preparazione di tè ecaffè. Anche il bagno è spazioso e nuovo. L’hotel ha un’area giochi per bambini, un ristorante, un bar e parcheggio privato. Dista 200 metri dal quartiere ebraico Kazimierz e 800 metri dal Castello Reale del Wawel. Indirizzo: ul. Krakowska 28, 31-062 Cracovia.
DEBNIKI
Quartiere residenziale che si trova lungo le sponde del Fiume Vistola e a breve distanza dalla Wavel Hill e dal Palazzo Reale, ottimo per chi preferisce un contesto più rilassato che permette di godere di splendide viste sul centro storico e spazi verdi come il Zakrzówek Nature Park. Gli alloggi della zona sono più economici rispetto a quelli di Stare Miasto e alcune soluzioni davvero particolari, in quanto situate nelle dimore storiche tipiche del quartiere, con affaccio sui viali alberati che caratterizzano la zona. Caffetterie e ristoranti sono frequentati prevalentemente da gente del posto. Alcune soluzioni nel quartiere sono:
Benefis Boutique Hotel
Le stanze sono moderne e spaziose dai colori raffinati con balcone, dotate di set per il tè e il caffè, con bagno appena rinnovato e completamente attrezzato. L’hotel ha un ristorante dove viene servita una meravigliosa colazione e sorge a 500 metri dal Castello del Wawel e a un chilometro da Rynek Glówny. Indirizzo: ul. Barska 2, Debniki, 30-307 Cracovia.
Well Well Aparthotel
Tutte le camere sono moderne e luminose, caratterizzate da elementi in mattoni, con angolo cottura fornito di tostapane, frigorifero e bollitore. In alcuni casi gli alloggi includono un’area salotto e/o zona pranzo. Situato in una zona tranquilla lungo il fiume, dista 800 metri dal Castello Reale di Wawel. Indirizzo: Różana 21, Debniki, 30-305 Cracovia.
Apartamenty Nocny Kraków
Apartamenty Nocny Kraków ha appartamenti luminosi con interni moderni dai colori vivaci con angolo cottura completamente accessoriato e un’area salotto. Bagno con vasca da bagno. Si trova a 15 minuti a piedi dal Castello Reale di Wawel e a 1,8 km dalla Piazza del mercato. Indirizzo: ul. Zagrody 12, Debniki, 30-318 Cracovia.
KLEPARZ
Un tempo una cittadina indipendente, oggi è un quartiere brillante ed energico che si trova a soli 10 minuti di passeggiata dalla piazza Rynek Glówny, a nord. Alloggiare a Kleparz significa trovare soluzioni vantaggiose e pochissima distanza del centro. Piccoli hotel di qualità, Bed & Breakfast e moltissimi appartamenti. Nel quartiere trovate il mercato Stary Kleparz, tra i più famosi di Cracovia sin dal XII secolo, dove fare incetta di specialità locali come formaggio, dolci e tanti altri prodotti tipici. La domenica, alle bancarelle di alimentari, si aggiungono quelle abbigliamento, accessori e oggetti vintage del mercatino delle pulci. Alcune sistemazioni sono:
Hotel Amber Design
Hotel in stile liberty che offre camere e monolocali arredati in stile classico, hanno frigorifero, cassaforte, set per la preparazione di tè e caffè, TV satellitare a schermo piatto, ferro da stiro, bagno con doccia, fornito di asciugacapelli e set di cortesia. L’Hotel offre sauna gratuita, lavanderia e pulitura a secco. La colazione a buffet è servita nel ristorante, dotato anche di un bar. L’Amber è situato a 6 minuti a piedi dalla Piazza del Mercato in Città Vecchia e a un chilometro dalla stazione ferroviaria Kraków Główny e dal vicino centro commerciale Galeria Krakowska. Indirizzo: ul. Garbarska 8-10, 31-131 Cracovia.
Angel City by Turnau
Situato in un complesso moderno a 8 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria centrale e ad appena 10 minuti a piedi dalla Piazza del Mercato. City Aparthotel offre alloggi nuovi e moderni con angolo cottura completamente accessoriato. Ampi bagni nuovi e moderni. Indirizzo: Szlak 50-77, 31-153 Cracovia.
D’ogni modo, anche qui, il consiglio che vi do sempre è dare un occhio a Booking.com e simili e trovare quello che fa per voi.
Dove dormire a Cracovia, consigli su alloggi e quartieri Il mio suggerimento è di non allontanarsi troppo dal centro. Cracovia è una città low cost e questo significa che anche rimanendo vicini al centro, non spenderete un occhio dalla testa.
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