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It comes as no surprise that the Arab world and the Muslim community turned to China to ask for real peace and for justice for the Palestinian people since both the West and The United nations clearly failed
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🤔 和平与稳定 | COSA HANNO CHIESTO I MINISTRI DEI PAESI ARABI E MUSULMANI IN CINA IN RELAZIONE ALLA QUESTIONE PALESTINESE? ❔
Durante il Colloquio, i Ministri degli Affari Esteri dei Paesi Arabi e Musulmani hanno informato il Compagno Wang Yi sugli ultimi sviluppi della disastrosa situazione a Gaza, affermando che, a causa dell'elevato numero di vittime civili e della catastrofe umanitaria generata dai bombardamenti d'Israele, la Comunità Internazionale dovrebbe:
一 Agire compatta in maniera responsabile 🤝
🔍 La Cina propone un "Cessate il Fuoco", gli USA inviano un Gruppo d'Attacco di una portaerei nel Mar Mediterraneo, e forniscono - insieme ai Paesi d'Europa, armamenti a Israele 😡
二 Promuovere un "Cessate il Fuoco", garantendo un Corridoio Umanitario a Gaza 🕊
三 Impedire il trasferimento forzato della Popolazione Palestinese 🇵🇸
💬 Infine, i Ministri dei Paesi Arabi e Musulmani hanno manifestato il proprio apprezzamento per gli sforzi della Cina nell'impedire il trasferimento forzato della Popolazione di Gaza, così come hanno lodato il Ruolo della Cina alle Nazioni Unite nel promuovere risoluzioni a favore del Popolo Palestinese 🇵🇸
💬 I Paesi Arabi e Musulmani, hanno dichiarato i Membri della Delegazione Congiunta, auspicano di poter rafforzare il Coordinamento con la Cina nella promozione della creazione di uno Stato di Palestina, che sia sovrano e indipendente, con Gerusalemme Est come Capitale, sulla base della "Two-State Solution", per evitare di ricadere nel circolo virtuoso della violenza, e raggiungere - finalmente, la Pace e la Stabilità nella Regione 🕊
七 Coordinamento tra Cina e Russia alle Nazioni Unite sulla Questione Palestinese 🤝
🔍 Approfondimenti per la comprensione della Questione Palestinese e dei Rapporti tra Cina e Paesi Arabo-Musulmani:
一 La Cina condanna l'espansione degli insediamenti israeliani nei territori della Palestina, e sollecita Israele a cessare l'escalation di violenza dei coloni contro i civili di Gaza 🕊
二 Wang Yi a Borrell: «La Palestina ha il Diritto di fondare uno Stato, l'ingiustizia storica contro il Popolo Palestinese non è mai stata corretta» 🇵🇸
三 Zhang Jun: «Fermare la crisi umanitaria, promuovere l'Istituzione di uno Stato di Palestina» 🇵🇸
四 120 Paesi, tra cui la Cina, chiedono una tregua umanitaria a Gaza | Solo 14 contrari, tra cui USA e Israele 🇺🇳
五 La Cina sostiene il Ruolo della Lega Araba, dei Paesi Arabi e dell'Organizzazione della Cooperazione Islamica per la Risoluzione del Conflitto Israelo-Palestinese
六 Che cos'è la "Two-State Solution", e qual è l'opinione di HAMAS e PLO su di essa? ❔
七 Coordinamento tra Cina e Russia alle Nazioni Unite sulla Questione Palestinese 🤝
八 Wang Yi: «Il comportamento di Israele è andato ben oltre l'autodifesa, il Governo Israeliano dovrebbe ascoltare gli appelli della Comunità Internazionale» 🌐
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🤔 和平与稳定 | WHAT DID THE MINISTERS OF THE ARAB AND MUSLIM COUNTRIES ASK IN CHINA IN RELATION TO THE PALESTINIAN QUESTION? ❔
During the meeting, the Ministers of Foreign Affairs of the Arab and Muslim countries informed Comrade Wang Yi on the latest developments of the disastrous situation in Gaza, stating that, due to the high number of civilian victims and the humanitarian catastrophe generated by the bombings of Israel, the International Community should:
一 Act together in a responsible manner 🤝
🔍 China proposes a "Cease Fire", the USA sends a strike group of an aircraft carrier to the Mediterranean Sea, and supplies - together with the countries of Europe, armaments to Israel 😡
二 Promote a "Ceasefire", guaranteeing a Humanitarian Corridor to Gaza 🕊
三 Prevent the forced transfer of the Palestinian population 🇵🇸
💬 Finally, the Ministers of the Arab and Muslim Countries expressed their appreciation for China's efforts in preventing the forced transfer of the Gaza population, as well as praised China's role at the United Nations in promoting resolutions in favor of the Palestinian people 🇵🇸
💬 The Arab and Muslim countries, declared the Members of the Joint Delegation, hope to be able to strengthen coordination with China in promoting the creation of a sovereign and independent State of Palestine, with East Jerusalem as its capital, on the basis of the " Two-State Solution", to avoid falling back into the virtuous circle of violence, and achieve - finally, Peace and Stability in the Region 🕊
七 Coordination between China and Russia at the United Nations on the Palestinian issue 🤝
🔍 Insights for understanding the Palestinian issue and relations between China and Arab-Muslim countries:
一 China condemns the expansion of Israeli settlements in the Palestinian territories, and urges Israel to cease the escalation of settler violence against civilians in Gaza 🕊
二 Wang Yi to Borrell: «Palestine has the Right to establish a State, the historical injustice against the Palestinian People has never been corrected» 🇵🇸
三 Zhang Jun: «Stop the humanitarian crisis, promote the establishment of a State of Palestine» 🇵🇸
四 120 countries, including China, call for a humanitarian truce in Gaza | Only 14 against, including USA and Israel 🇺🇳
五 China supports the role of the Arab League, Arab countries and the Organization of Islamic Cooperation in resolving the Israeli-Palestinian conflict
六 What is the "Two-State Solution", and what is the opinion of HAMAS and PLO on it? ❔
七 Coordination between China and Russia at the United Nations on the Palestinian issue 🤝
八 Wang Yi: «Israel's behavior went far beyond self-defense, the Israeli Government should listen to the appeals of the International Community» 🌐
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La Stanza Di Iris - Il singolo “Niente”
Il brano della band sugli stores digitali e nelle radio
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“Niente” è il secondo singolo della poliedrica band de La Stanza Di Iris, sui principali stores digitali e dal 24 maggio nelle radio in promozione nazionale. Dopo il successo del primo singolo “Ora Qui” che ha raccolto plausi da pubblico e critica, la band continua il suo viaggio nel mondo discografico italiano con un singolo dalle sonorità rock che li ha caratterizzati, anticipando l’album “Presente Anteriore”. Produzione impeccabile dagli arrangiamenti ricercati e ben strutturati, ricchi di pathos ed enfasi, ma “Niente” rappresenta una spaccatura con i sette brani dell’album, con sonorità completamente diverse, cupo e contemporaneamente arioso. L’interpretazione vocale, estremamente sentita, con una teatralità d’altri tempi, dona una potenza emotiva al tutto evidenziando la particolarità di un progetto artistico destinato a far parlare di sé. Un mix di generi che evidenzia una ricerca stilistica che sembra non avere limiti e confini. Il brano, scritto da Antonio Di Girolamo con alla batteria Fabrizio Federici ed alla voce e synth Valeria Di Domenicantonio, è stato registrato al “Legend Studio” di Roma da Mauro Matteucci e fa parte dell’album “Presente Anteriore” in uscita per la Elevate Records.
“Il singolo rappresenta la sintesi dei concetti affrontati all'interno dell'album. In ogni brano il tema ricorrente è il dualismo tra ciò che si vorrebbe essere o ciò che si vorrebbe avere con ciò che realmente si è o si ha. “Niente” rappresenta la riflessione finale, nella quale il protagonista del testo chiede solo silenzio proprio per cercare di capire chi è e chi ha accanto.” La Stanza Di Iris
Ascolta il brano
Storia della band
La Stanza di Iris nasce nel gennaio 2013 da un’idea di Antonio Di Girolamo (chitarra e voce), Valentino Piacentini (batteria)e Valeria Di Domenicantonio (voce e synth). Il progetto si caratterizza per un’insolita formazione a 3 senza la presenza del basso e di base pesca come influenze musicali nel panorama rock/grunge anni ‘90. Dopo intensa attività live e di studio per affinare sempre più il suono viene pubblicato il primo EP interamente autoprodotto su Spotify nel gennaio del 2017 accompagnato dal singolo “Altrove”. Nel gennaio del 2018 La Stanza di Iris partecipa come special guest al concerto del Banco del Mutuo Soccorso al Circolo Colony di Brescia e nello stesso anno suonano insieme ad altri artisti come gli Effemme, Ilenia Volpe ed AmbraMarie. Per la registrazione del nuovo album c’è stato il cambio alla batteria con l’ingresso di Fabrizio Federici. Dopo i singoli di lancio “Ora Qui” e “Niente” la band presto pubblicherà l’album “Presente Anteriore”.
Instagram: https://www.instagram.com/la_stanza_di_iris/ Facebook: https://www.facebook.com/lastanzadiiris YouTube: https://www.youtube.com/@nellastanzadiiris
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@enslavedofficial #brescia #italy #metal #band #enslaved #performs #circolo #colony #brambillasimone #photography #live #news #guitarist #nikoneurope #music #rock #guitar #stock #brambillasimonefotografo (presso Brescia) https://www.instagram.com/p/B5fn0dwqeRL/?igshid=1rapy3gek21j7
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LA FARFALLA FENDER BLU, QUASI ESTINTA, È TORNATA
Nella Willamette Valley dell’Oregon (USA), la farfalla blu Fender, una volta vicina ad essere estinta, è ritornata, e grazie al forte incremento della sua popolazione è stata cancellata dall’elenco delle specie minacciate.
La Icaricia icarioides fenderi si pensava che fosse estinta negli anni ’50 ma quando la farfalla fu riscoperta negli anni ’80 esistevano solo 3400 individui. Un piano di recupero messo in atto dal Fish and Wildlife Service ha incominciato con il rilancio su larga scala del lupino di Kincaid, una pianta di cui queste piccole farfalle si nutrono. I lupini di Kincaid sono stati coltivati in grandi quantità dai detenuti degli istituti penitenziari che utilizzano la natura e la coltivazione di piante e fiori come programmi riabilitativi. Questi programmi hanno aiutato il fiore a proliferare abbondantemente e di conseguenza a ristabilire le colonie di farfalle blu Fender. Durante i lavori di conservazione si è verificata una reazione a catena che ha quadruplicato il numero di farfalle e salvato dall’estinzione anche il lupino.
I lupini avevano bisogno del tipo di prateria montana che ora è difficile trovare nella Willamette Valley, dove un tempo prosperavano anche grazie al mantenimento dei prati da parte del popolo nativo dei Kalapuya. Le tribù sono oggi di nuovo state coinvolte nella preservazione della prateria con le tecniche tradizionali che conoscono da secoli. Rimuovendo le specie invasive e mantenendo l’erba corta questo ha permesso ai lupini di prosperare e alle farfalle blu di tornare ad alimentare il circolo della natura e i suoi spettacolari frutti.
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Fonte: Fish and Wildlife Service; Federal Register
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TOUR TALES # 9 - THE STAGE BAR
New Post has been published on https://deepdarkriver.com/2018/02/26/tour-tales-9-the-stage-bar/
TOUR TALES # 9 - THE STAGE BAR
TOUR TALES # 9: THE STAGE BAR
When you have been to a music venue, then you have basically been to all of them. After all, there isn’t much more expected from a music venue than to have a stage (most of the time), a bar (almost all the time), a PA (most of the time…) as well as 4 walls and a roof (this is the less important component, depending on what climate the country you’re going to see the show in… not that metal heads care). That’s not really a long list of things to have. 1 of those things isn’t really a required component, but any less than 3 and you basically just have a glorified jam space filled with drunk people. Which is… basically just a regular jam space.
In the end, nobody seems to really care what state the venue is in. Sure, you might have shit reviews on Google Maps and/or Yelp, but most venues aren’t exactly catering to the type of folk looking for $45 artisan cheeses served on a live edge oak slab. Loud music and cheap beer is usually where its at with a lot of rock and metal venues. You don’t have a very huge list of demands from people who barely remember anything after 9 pm anyways. Well, besides more cold PBR… Besides, think of all the legendary stories that could start at your venue…
Those artisan cheeses at CGBG’s tasted kind of… off…
In this particular Tour Tales installment, we find ourselves in Brescia, Italy. For my friends who tour internationally or have played in Brescia before, you will know exactly what venue I am going to tell you about.
My phone read 10 AM as the bus pulled up alongside the front of the venue. Funny enough, there were already fans milling around the entrance. One of them was wearing my bands VERY limited print shirt that I had actually mailed to him personally, which helped ease the apocalyptic hangover I had from partying the night before in Slovenia. When we walked through the doors into the ground level venue, we all stopped and our jaws dropped. This place must have been 600 feet deep and 400 feet wide. Absolutely massive. Yet the ceiling wasn’t any higher than the ceiling in your average bowling alley. On top of it all, there were at least 200 couches filling the entirety of the venue, all arranged in various ways in what I am guessing to be attempts at filling the massive space and its obvious EQ problems.
Before long, we had our Italian red wine and some delicious pasta dishes. Italy has always been the best food stop on any tour.
My belly full, it was now time to sound check the headlining bands. I got to skip out on all of that because I had a phone in radio interview with a big magazine publication in Japan. Now, I am a dumb ass, I’ll admit. I was relying on WiFi hubs all across Europe to get the internet on my phone and this particular interview was going to be over Skype. If you owned a massive venue like this, would you put your awesomely powerful WiFi router in a back office or would you purchase the shittiest one you could find without any intention of ever replacing it and place it directly besides the stage’s monitoring console? The latter, obviously.
The only way I could get the WiFi to work atop the 30-ish number of band and crew members vying for IP addresses was to stand directly beside it. So I got to give the nice lady on Skype an earache by screaming at the top of my lungs while contending with a metal band sound checking and picking apart her broken English (which was WAY better than my Japanese will ever be). The interview concluded unsuccessfully with a promise to connect after the tour had finished. Did I mention the stage was absolutely titanic? I didn’t? Well, it was! We could have fit an entire orchestra comfortably on this stage. With our wireless packs and each band having 5 members tops, we decided something special had to be done for the nights show.
Scanning the room, it was obvious what we had to do…
The headlining band had brought with them on this tour two large risers meant for their keyboard player and their drummer. Most of the stages we had played up until this point had just enough space to get them side by side with room to spare to maneuver about or stash gear beside. Tonight was a different story though, so we moved them about 10 feet apart and began chucking these couch segments up between them. Somebody also found a table and the liquor shot dispenser that was usually clamped to one of the drum racks. We built ourselves a goddamn bar between the risers in the middle of the stage.
We put the lighting rig in front of it and all the banners up behind us. Our masterpiece was complete.
This is us. I barely remember most of this night.
The entire night after our set, the lot of us sat there merrily drinking away and directly facing the crowd amid the band as they performed. It is one of the greatest memories I will hardly remember.
Moral of the story: when life gives you lots of couches and a massive stage, you use those couches to build a rad bar on stage and sit there the entire night drinking from the booze rider.
Thank you for reading Tour Tales! Next Monday I will be back with another installment Tour Tales. To help spread the love, share this blog with your musician or traveler friends!
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KREATOR CONFERMATI AL COLONY OPEN AIR 2017
KREATOR CONFERMATI AL COLONY OPEN AIR 2017
Hellfire Booking & Circolo Colony sono orgogliosi di annunciare il ritorno in Italia i maestri del Thrash Metal Teutonico . Dopo lo show del 21 Febbraio al Live di Trezzo ecco aggiungersi al bill del Colony Open Air i tedeschi Kreator ! La band di Essen infatti salirà sul palco principale del festival bresciano il sabato 22 Luglio insieme agli attesissimi Wintersun che dopo diversi anni di…
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#autodromo di franciacorta#brescia#castezzato#circolo colony#estate 2017#festival 2017#hellfire booking#kreator#open air
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Una rivoluzione può iniziare con una canzone. Il 25 aprile 1974, venti minuti dopo la mezzanotte, Teodomiro Leite de Vasconcelos trasmette su Radio Renascença Grândola Vila Morena di José Alfonso. Il Movimento delle forze armate, costituito da militari progressisti, s’impadronisce dei punti strategici, chiede ai portoghesi di rimanere a casa e ripete per ben dieci volte l’invito. Il popolo, tuttavia, non ne vuol sapere: quello che doveva essere un semplice colpo di stato per metter fine a una guerra coloniale dispendiosa (40% delle spese statali) e priva di speranze di vittoria, diventa una rivoluzione travolgente.
La più longeva dittatura fascista durò 48 anni. Nei tredici anni di conflitto nelle colonie non risparmiò torture e bombardamenti con il napalm sulle popolazioni locali. Infine crollò miseramente, senza resistenza, mentre il popolo si riversava nelle strade: la gente si abbracciava, si baciava, piangeva di gioia, ricopriva di garofani rossi e bianchi i soldati offrendogli pane e zuppa calda. I prigionieri politici vennero liberati, i lavoratori delle banche si organizzarono per evitare le fughe di capitale. A Lisbona, nella prima settimana dopo il 25 aprile sono occupate tra le 1.500 e le 2.000 case popolari e il 1° maggio è festeggiato con un’imponente manifestazione di mezzo milione di persone. Nelle fabbriche si creano le commissioni dei lavoratori che epurano gli elementi fascisti, organizzano scioperi rivendicativi e presidiano gli impianti affinché non vengano asportati i macchinari. Più in là cominciarono a esercitare perfino forme di controllo operaio sulla produzione. Nei quartieri nascono le commissioni degli abitanti che gestiscono occupazioni, asili nido e centri polifunzionali in cui vengono erogati mutualisticamente servizi di ogni tipo. In molti casi si riuniscono tribunali popolari garanti dell’equità delle azioni di esproprio. Infine sorgono le commissioni dei soldati con cariche elettive e revocabili, come in tutti gli altri casi. Si tratta di una ramificata trama sociale di organismi autonomi dai partiti e dal Sindacato che ricordano i soviet russi del 1905 e del 1917, i consigli italiani del 1919-20 e quelli cileni del 1972-73. È un potere parallelo che pratica la democrazia di base e compete con quello dello stato per 19 mesi, cioè fino al colpo di stato del 25 novembre 1975 in seguito al quale la situazione politica portoghese è ricondotta sui binari della democrazia parlamentare.
«Nonostante ci fossero le navi statunitensi davanti alla costa, nessuno aveva paura» ricorda Rigel Polani che arrivò a Lisbona con una Citroën Mehari e quattro amici durante il veraõ quente, l’estate calda del 1975, cioè il periodo di massima conflittualità sociale. «Le manifestazioni spesso non avevano un palco per gli interventi. Si sfilava e si gridavano slogan come in uno spettacolo in cui si era attori e spettatori al tempo stesso. Non ricordo di aver mai visto la polizia. Erano tutti felici, tutti partecipi, tutti impegnati a costruire un mondo migliore. La società autogestita che sognavo si era materializzata di fronte ai miei occhi». Per le strade di Lisbona si sentiva parlare molto spesso italiano. Migliaia e migliaia di giovani militanti della sinistra rivoluzionaria partirono dall’Italia. Attraversarono la Francia e la Spagna in auto, in moto o in treno per raggiungere i confini occidentali dell’Europa: «Eravamo andati in Portogallo per veder sorgere un mondo nuovo» scrive Sandro Moiso in Riti di passaggio, ricordando il clima di gioiosa ubriacatura collettiva: «In quei giorni e in quegli anni non ci sentimmo mai stanchi.» Rigel fa una pausa, non è sicuro che io possa capire quell’esperienza senza averla vissuta: «Ti faccio un esempio. Una volta per strada incontriamo dei giovani come noi. Erano operai e ci invitano a partecipare a un’assemblea nella loro fabbrica. Si discusse di come gestire e sviluppare la produzione. Malgrado le difficoltà linguistiche non abbiamo mancato di percepire il loro spiccato senso di competenza e di praticità. Il popolo si era impossessato della propria vita. Decideva il proprio destino.»
In verità nella rivoluzione c’era anche un lato oscuro, o forse «imbarazzante»: il dramma delle decine di migliaia di retornados che affluivano dalle colonie con le varie dichiarazioni d’indipendenza. «I pieds noirs portoghesi – ricorda Moiso – scesero sul sentiero di guerra. Come figlioli prodighi infuriati tornavano a una terra che era loro estranea, non essendovi spesso neppure nati. Si temevano disordini come quelli già avvenuti al Nord. Davanti al palazzo di São Bento, sede del parlamento, ci ritrovammo in pochi con un reparto di soldati da una parte e centinaia di manifestanti ostili dall’altra. L’imbarazzo era per noi doppio, perché dall’altra parte vi era una folla di poveracci.» Erika Dellacasa al tempo aveva ventun anni. Nei mesi di aprile e maggio 1974 era stata inviata in Portogallo per conto del quotidiano genovese “Il Lavoro”: «C’era un’atmosfera di grande euforia che non si fermava mai. Le strade erano sempre affollate. C’erano grandi aspettative per il futuro, grande speranza di giustizia e grandissima voglia di libertà. Era una cosa così tangibile che era commovente. Non è che si parlasse molto, ci si abbracciava e ci si scambiavano grandi strette di mano. Non era raro che qualche uomo piangesse. La prima notte a Lisbona rimasi molto colpita da un gruppo di travestiti visibilmente ubriachi che cantavano e ballavano. Uno cadde per terra e fu aiutato a rialzarsi da un militare con grande gentilezza. Era una scena un po’ incongrua per come era conosciuto il Portogallo in quegli anni: represso e repressivo. Si sentiva aria di libertà, libertà di fare cose proibite o impensabili fino a pochi giorni prima.» Nel Portogallo fascista il 68% delle donne tra i 20 e i 54 anni erano casalinghe e non avevano il permesso di espatriare senza il consenso del marito che aveva anche diritto ad aprire la loro corrispondenza. Come avviene spesso durante le rivoluzioni, il crollo dei vecchi assetti di potere comportò l’esplosione del protagonismo femminile. Dopo il 25 aprile vennero fondate varie organizzazioni femministe e le donne si trovarono in prima file nelle occupazioni, nei picchetti e nelle lotte contro il carovita.
Con il colpo di stato del 25 aprile, Azione nazional-popolare, il partito unico al potere, fu sciolto; Marcelo Caetano, ultimo presidente del consiglio dell’Estado Novo fascista è arrestato ed esiliato in Brasile; la polizia segreta Pide/Dgs si smembra non prima di aver lasciato a terra quattro persone che manifestavano davanti alla sua sede in rua de António Maria Cardoso 22. Nel fronte degli oppositori, il Partito socialista fino al 1974 era stato poco più che un circolo di esuli intellettuali e lo stesso dicasi per i liberali del Partito popolare democratico che si faceva passare per socialdemocratico (denominazione che assumerà nel 1976 nonostante la collocazione di centrodestra). Diversa era la situazione del Partito comunista portoghese, temprato da quasi mezzo secolo di clandestinità, con ben tremila militanti sotto la dittatura e un forte radicamento nelle fabbriche e nelle campagne. Infine nella rivoluzione portoghese furono presenti una settantina di gruppi di estrema sinistra che coprivano tutto lo spettro delle posizioni eterodosse, dal guevarismo al trotskismo passando per varie sfumature di maoismo. Pur nella loro tipica frammentazione queste formazioni arrivarono a mettere insieme complessivamente una forza militante di tremila persone con impiantamenti maggioritari nelle università e seguiti non trascurabili in molte situazioni lavorative. A differenza del Partito comunista, filosovietico, che, in osservanza degli accordi di Yalta e Potsdam, spingeva per un compromesso tra capitale e lavoro all’interno di una cornice democratico-parlamentare, l’estrema sinistra si preparava a una seconda fase della rivoluzione. Questa avrebbe dovuto comportare lo scioglimento dell’Assemblea costituente votata il 25 aprile 1975, l’abolizione del capitalismo e il passaggio al potere popolare costituito da organismi autonomi di base quali erano le commissioni dei lavoratori, degli abitanti e dei soldati. Socialisti e comunisti si scagliarono contro l’ondata di scioperi “anarchici” che si svilupparono nel 1974-75 e un ministro del Pcp arrivò perfino a dirigere una manifestazione “contro lo sciopero per lo sciopero” alludendo alla presenza di elementi fascisti tra le fila dei lavoratori.
La forte effervescenza sociale e il dualismo di potere che attraversava la società portoghese fu alla base dell’instabilità dei sei governi provvisori che si succedettero alla guida del paese, delle spaccature tra socialisti e comunisti, e dei conflitti tra moderati e rivoluzionari all’interno del Movimento delle forze armate. Nonostante la forza, il radicamento e la pervasività degli organismi di contropotere che si ramificarono anche nello stesso esercito, non vi fu un sufficiente coordinamento nazionale capace di resistere al golpe controrivoluzionario del generale António Ramalho Eanes. I comunisti che con il V governo provvisorio di Vasco Gonçaves avevano accettato l’appoggio dell’estrema sinistra si rifiutarono di reagire, mentre i militari dell’ala rivoluzionaria dell’esercito, impersonata dalla figura istrionica di Otelo Saraiva de Carvalho, furono arrestati in massa. Secondo la storica Raquel Varela, «la relazione di forza tra classi sociali nella rivoluzione (connotata dalla potenza dei settori operai e dall’indebolimento politico e militare della borghesia portoghese) poneva le condizioni per uno sciopero generale… con carattere insurrezionale. Tuttavia le commissioni dei lavoratori che dirigevano questi scioperi non furono mai unificate in un organismo nazionale a differenza del Sindacato, in maggioranza diretto da elementi filo-Pcp e dunque contrari agli scioperi.»1 Oltre alla riluttanza a mettere in discussione gli assetti postbellici tra Occidente capitalista e Oriente realsocialista, la direzione del Pcp era infatti scettica rispetto alla possibilità di vittoria del potere popolare perché a suo giudizio in Portogallo era predominante il peso delle classi medie e della piccola proprietà.
La potenza della precedente spinta rivoluzionaria obbligò tuttavia la borghesia ad accettare molte nazionalizzazioni per contenere il conflitto sociale e salvare lo stato capitalista della critica congiuntura economica successiva allo shock petrolifero. Anche sul versante dei redditi il rapporto tra quelli provenienti dal lavoro (salari e prestazioni sociali) e quelli provenienti dal capitale (interessi, profitti e rendite) passò dal 50 per cento del pil per ognuna di queste voci nel 1973, a un rapporto del 70 e 30 per cento nel 1975.2 Vennero creati inoltre gli istituti di previdenza, assistenza, invalidità, maternità, abitazione sociale e sussidio di disoccupazione. Si realizzò in questo modo un “compromesso socialdemocratico” che sarà formalizzato nella Costituzione del 1976 nella quale si stabilì l’irrevocabilità delle nazionalizzazioni, la gratuità del servizio sanitario nazionale, l’obiettivo della socializzazione dei mezzi di produzione, il rifiuto del colonialismo e dell’imperialismo, il diritto di resistenza. Alcuni di questi elementi saranno modificati nel corso di successive revisioni costituzionali, ma ancora oggi nel preambolo della legge fondamentale portoghese si legge che è volontà del popolo «aprire il cammino verso una società socialista».
In un documentario girato a Lisbona nei giorni della rivoluzione, il regista brasiliano Glauber Rocha intervista un uomo in mezzo a una moltitudine di persone nella piazza del Rossio:
«Lei, Signore, è operaio di che tipo d’industria?» «Edilizia civile.» «Cosa pensa di ciò che sta accadendo in Portogallo?» «È stata una cosa meravigliosa!» «Lei sperava tutto questo o è stata una sorpresa?» «Speravo questo da molto tempo e solo ora è accaduto.»3
Se visitate Lisbona potete usare come guida per le vostre esplorazioni 25 de abril – Roteiro da revolução.4 È un volume ricco di foto, luoghi e testimonianze che vi immergeranno nel mare degli eventi e dei sentimenti di quei giorni. Poi andate su uno dei tipici belvedere che sorgono sulle colline della città. Al tramonto stringete gli occhi, sforzatevi d’ignorare i turisti, concentratevi solo sulle grida dei gabbiani e sul cielo infinito, striato dai colori caldi del giorno che finisce. Oggi, nel triste inferno neoliberista dell’Unione europea, noi siamo come l’operaio di Rossio prima del 25 aprile. Lo studio e l’azione quotidiana devono nutrire la nostra speranza.
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COLONIAL DANDY! coppola ALTEA giacca FUTURO cardigan CIRCOLO pantalone DEVORE’ dolcevita ALTEA Mocassino UNCONVENTIONAL https://www.instagram.com/p/Bs8k2cijYeG/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=8fp3a5yek229
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Last night in Brescia. #incantation #johnmcentee #deathmetal #oldschooldeathmetal #circolocolony #brescia #italy #italiantour #gig (at Circolo Colony)
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Ondina Peteani, la prima staffetta partigiana
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Ero sopravvissuta ad Auschwitz e Ravensbruck. Ma irrimediabilmente provata nel fisico e brutalizzata nella mente. Né più né meno di tutti i reduci da quell’orrore d’Inferno. Spesso mi chiedo come personalmente ne sia uscita viva. La ragione puntualmente mi porta l’unica risposta possibile: Resistenza!
Ondina Peteani è stata la prima staffetta partigiana.
Nata a Trieste il 26 aprile 1925, aveva cominciato giovanissima l’attività antifascista nel cantiere navale di Monfalcone dove lavorava come operaia.
Nell’inverno del ’43 si unì ai gruppi partigiani sul Carso nello specifico con la Brigata Proletaria. In seguito è stata riconosciuta la «prima staffetta partigiana d’Italia».
Venne arrestata due volte ed entrambe riuscì a fuggire. Fu poi catturata da una pattuglia tedesca nel 1944, venne portata al carcere del Coroneo, e dopo deportata, a mezzo carro bestiame, a Auschwitz. Sul braccio le tatuarono il numero 81672.
Successivamente, fu trasferita nel campo di Rawensbruck e poi in una fabbrica di produzione bellica ad Eberswalde, vicino Berlino, dove riuscì a portare avanti un insospettabile programma di sabotaggio, rallentando il ciclo produttivo, grazie a ripetuti, continui e pignoli controlli, con la scusa della verifica dei torni e delle parti prodotte.
Durante una marcia forzata che doveva riportarla a Rawensbruck, riuscì a fuggire dalla colonna dei prigionieri: era il mese di aprile.
Attraversando la Cecoslovacchia, l’Ungheria e la Jugoslavia arrivò a Trieste il 2 luglio 1945.
Dopo la guerra Ondina Peteani ha esercitato la professione di ostetrica, mantenendo l’impegno politico nel Pci, nell’Anpi e nel sindacato.
Negli anni Sessanta, aprì la prima agenzia degli Editori Riuniti nel Triveneto, centro d’incontro di intellettuali, artisti e attori.
In seguito, costituì il centro di aggregazione giovanile denominato «Circolo Ho Chi Min» e gestì diverse colonie estive e invernali in Italia e all’estero.
Divenne segretaria regionale del Sindacato Pensionati Italiani della Cgil e dirigente delle organizzazioni di ex deportati e dell’Anpi.
Il Lager l’aveva, però, segnata: come racconta chi l’ha conosciuta, la maledizione di quell’inferno atroce, la permanenza nel campo di sterminio, di cui pure parlava pochissimo, ha rovinato la sua esistenza dal punto di vista fisico, e ha minato il suo spirito, tanto da farle dire spesso:
«Non so cosa sia il sogno. Dal 1944 so benissimo cosa sia un incubo».
Ai malanni fisici, negli ultimi anni della sua vita si aggiunsero depressione e anoressia rifiutando, con crescente ostinazione negli ultimi anni, il cibo che non ha potuto condividere con la moltitudine di inermi trucidati nel Lager, ma nulla ha mai intaccato la sua fede per la libertà e l’indomita coerenza di antifascista e antirazzista, valori inestimabili che ne hanno contrassegnato l’identità.
È morta a Trieste nel gennaio 2003.
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We're playing Ludwigsburg tonight near Stuttgart! 🇩🇪 ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ We'll be in Koln tomorrow and then heading to Lievin Metal Fest! 🇩🇪🇫🇷 ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ Catch us live with @moderndaybabylon & @fromsorrowtoserenity while you still can! ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ 🎹 @victorgbtm 📸 @_m.mathilde ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ 21/03 - Ludwigsburg (Germany) @ Rochfabrik 22/03 - Cologne (Germany) @ Jungle 23/03 - Lievin (France) @ Lievin Metal Fest 24/03 - Lyon (France) @ MJC o Totem 25/03 - Cannes (France) @ MJC Picaud 28/03 - Vevey (Switzerland) @ Rocking Chair 29/03 - Luzern (Switzerland) @ Treibhaus 30/03 - Brescia (Italy) @ Circolo Colony 31/03 - Calenzano (Italy) @ Cycle Club 02/04 - Saarbrucken (Germany) @ Garage 03/04 - Esch sur Alzette (Luxembourg) @ Kulturfabrik 06/04 - Antony (France) @ Espace Vasarely ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ Spread the word! ✔️ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ #BetrayingTheMartyrs #Maudio #VictorGuillet #Metal #Metalcore #Deathcore #mondialdutatouage #Paris #sumerianrecords (at Ludwigsburg, Germany)
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VENOM INC. LAUNCH ONE-OF-A-KIND TOUR COMPETITION & KICK OFF UK LEG OF THE ‘BLOOD STAINED EARTH TOUR 2018′!
Before kicking off the UK/EU leg of their ‘Blood Stained Earth Tour 2018’ with SUFFOCATION, NERVOSA, AETERNAM and SURVIVE, VENOM INC. is excited to launch a one-off exclusive tour contest! VENOM INC. is arranging an intimate after tour party at a yet to be announced secret location in London with selected fans and guests. The band will be participating with more surprises awaiting this hellish evening. Further details can be found below: The Grand Prize - 1 winner +1 - Free entry to the party + 1 free drink + free travel and hotel Other prizes: - Free entry to the party + 1 free drink The party: - London @ TBA on April 3. - Exclusive after tour party with the band (special guests and winners only!). - Tickets can only be won! How to enter the contest: - Buy a ticket for one of VENOM INC.'s upcoming UK/EU shows (Mar 9 - Apr 1; all dates below). - Share VENOM INC.'s Facebook tour post publicly (https://facebook.com/VenomIncOfficial/posts/1110482249094317) - Send a scan of your ticket, your contact details (incl. postal address) and a link to your Facebook profile to [email protected]. Closing date: March 20 (12pm CET) Terms & Conditions: http://nblast.de/VenomIncTerms All winners and the party location will be announced on March 20th.
--- VENOM INC. unleashed a brand new lyric video for 'War' a few days ago - check it out now via YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=rOgowdf9Iyo --- ‘Blood Stained Earth Tour 2018’ w/ SUFFOCATION, NERVOSA, AETERNAM, SURVIVE 09.03. Bristol - Fiddlers *NEW VENUE*(UK) 10.03. Manchester – Rebellion (UK) 11.03. Glasgow - Audio** (UK) 12.03. Birmingham – Asylum (UK) 13.03. London - Islington Academy (UK) 14.03. Opwijk – Nosta (BE) 15.03. Paris - Petit Bain (FR) 16.03. Eindhoven - Dynamo (w/ EVIL INVADERS)* (NL) 17.03. Hamburg – Kulturpalast (DE) 18.03. Aarhus – VoxHall (DK) 19.03. Copenhagen – Pumpehuset (DK) 20.03. Mannheim - MS Connexion Complex (DE) 21.03. Ingolstadt - Eventhalle Westpark (DE) 22.03. Brescia - Circolo Colony (IT) 23.03. Bologna - Zona Roveri (IT) 24.03. Graz – Explosiv (AT) 25.03. Budapest - Barba Negra (HU) 26.03. Cluj-Napoca - Form Space (RO) 27.03. Vienna - Viper Room (AT) 28.03. Kosice – Collosseum (SK) 29.03. Prague – Futurum (CZ) 30.03. Dresden – Eventwerk (DE) 31.03. Katowice – MegaClub (PL) 01.04. Izmir - Bornova Sahne*** *NEW* (TR) *no SUFFOCATION **no NERVOSA ***VENOM INC. only Festival Shows 28. - 30.06. Gardelegen - Metal Frenzy (DE) 11.08. Derby - Bloodstock Open Air (UK) 17. - 19.08. Las Vegas, NV - Psycho Las Vegas *NEW* (US) --- Order VENOM INC.’s ‘Avé’ (Limited Edition Gold Double Vinyl), here: http://bit.ly/2jU2X5Y Order VENOM INC.’s ‘Avé’ (Limited Edition Black Double Vinyl), here: http://amzn.to/2C4xq7W Order VENOM INC.’s ‘Avé’ (CD), here: http://amzn.to/2krC9cM Get it digitally, here: http://apple.co/2Amlyhd More on ‘Avé’: 'Dein Fleisch' OFFICIAL MUSIC VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=HKBb24JaLXM 'Avé Satanas' OFFICIAL LYRIC VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=Xt_yGt0ET0U --- More info: www.venom-inc.com www.facebook.com/venomincofficial www.nuclearblast.de/venominc NUCLEAR BLAST RECORDS UK Web: nuclearblast.de Facebook: facebook.com/nuclearblasteurope Twitter: @nuclearblasteu Instagram: @nuclearblasteurope YouTube: youtube.com/user/NuclearBlastEurope
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La Stanza di Iris - Il singolo “Ora Qui”
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Il brano della band sugli stores digitali e nelle radio
“Ora Qui” è il singolo di lancio dell’eclettica band de La Stanza di Iris, sui principali stores digitali e dal 2 febbraio nelle radio in promozione nazionale. Il singolo che anticipa l’album di debutto della rock band, si caratterizza per un suono compatto ricco di riff, forte presenza del fuzz e tanto volume, che costituiscono una solida base per la voce. La linea melodica d�� forma alle parole, che raccontano di come si rimane sospesi nel rendersi conto di quanto sia difficile staccarsi da ciò che ci sta opprimendo ed a cui possiamo far male. Il brano, scritto da Antonio Di Girolamo con alla batteria Fabrizio Federici ed alla voce e synth Valeria Di Domenicantonio, è stato registrato al “Legend Studio” di Roma da Mauro Matteucci e fa parte dell’album “Presente Anteriore” in uscita per la Elevate Records.
Ascolta il brano https://open.spotify.com/intl-it/track/1CjxOOqR1x4u6CdbiljMWj?si=eda11dfad0b744f9
Storia della band
La Stanza di Iris nasce nel gennaio 2013 da un’idea di Antonio Di Girolamo (chitarra e voce), Valentino Piacentini (batteria)e Valeria Di Domenicantonio (voce e synth). Il progetto si caratterizza per un’insolita formazione a 3 senza la presenza del basso e di base pesca come influenze musicali nel panorama rock/grunge anni ‘90. Dopo intensa attività live e di studio per affinare sempre più il suono viene pubblicato il primo EP interamente autoprodotto su Spotify nel gennaio del 2017 accompagnato dal singolo “Altrove”. Nel gennaio del 2018 La Stanza di Iris partecipa come special guest al concerto del Banco del Mutuo Soccorso al Circolo Colony di Brescia e nello stesso anno suonano insieme ad altri artisti come gli Effemme, Ilenia Volpe ed AmbraMarie. Per la registrazione del nuovo album c’è stato il cambio alla batteria con l’ingresso di Fabrizio Federici.
Instagram: https://www.instagram.com/la_stanza_di_iris/ Facebook: https://www.facebook.com/lastanzadiiris YouTube: https://www.youtube.com/@nellastanzadiiris
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Belphegor live at Circolo Colony (BS) 19-10-2017 – Stock Editorial Photo © brambillasimone #170442768
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Christofer Johnsson discusses the plot of his opera 15 years after the first spark of inspiration hit mastermind Christofer Johnsson, THERION can now finally present their monumental opera project, »Beloved Antichrist«. The staggering 3 CD album required many years of constant commitment and passion, which saw it grow to an incredible three hours of playing time, as well as a complex story with 27 different vocal roles. The three act opera will be released on February 9, 2018. Today, the band presents their first trailer, in which band leader Christofer explains the storyline of his most grandiose work. Watch the trailer here: https://youtu.be/4rUNQ1SNDuw In case you missed the first single, 'Temple Of New Jerusalem', from the second act of the opera, watch the lyric video here: https://www.youtube.com/watch?v=S_E9PLcidgg »Beloved Antichrist« is now available for pre-order: http://nblast.de/BelovedAntichrist Stream or download the first single, 'Temple Of New Jerusalem', here: http://nblast.de/THERIONNewJerusalem THERION will embark on a pan-European tour shortly before the new album release, which is taking them to 25 (!) different countries, where they will perform both new and classic hits. Catch the symphonic metal titans on one of the the dates below: THERION w/ IMPERIAL AGE and NULL POSITIV 01.02. D Essen - Turock* 02.02. NL Amsterdam - Melkweg* 03.02. UK London - Islington Assembly* 04.02. UK Manchester - Rebellion* 06.02. UK Newcastle - Riverside* 07.02. UK Aberdeen - The Assembly* 08.02. UK Glasgow - Audio* 09.02. UK Sheffield - Corporation* 10.02. UK Belfast - Limelight* 11.02. IRL Dublin - Tivoli* 13.02. UK Bristol - Bierkeller* 14.02. UK Birmingham - o2 Institute* 15.02. B Kortrijk - De Kreun* 16.02. F Paris - Le Trabendo* 17.02. CH Pratteln - Z7* 18.02. F Lyon - Ninkasi Kao* 20.02. E Bilbao - Santana 27* 21.02. P Porto - Hard Club* 22.02. P Lisbon - Lisboa ao Vivo* 23.02. E Sevilla - Sala Custom* 24.02. E Madrid - Sala Mon Live* 25.02. E Barcelona - Razzmatazz 2* 27.02. F TBA** 28.02. F Marseille - Espace Julien** 01.03. I Brescia - Circolo Colony** 02.03. I Rome - Orion** 03.03. I Bologna - Zona Roveri** 04.03. SLO Ljubljana - Kino Siska** 05.03. HR Zagreb - Tvornica** 06.03. SRB Belgrade - Dom Omladine** 08.03. GR Thessaloniki - Principal Club Theater** 09.03. GR Athens - Piraeus 117 Academy** 10.03. BG Sofia - Mixtape 5** 11.03. RO Bucharest - Arenele Romane** 13.03. H Budapest - Barba Negra** 14.03. SK Bratislava - Majestic Music Club** 15.03. CZ Prague - Meetfactory** 16.03. PL Wroclaw - A2** 17.03. PL Warsaw - Progresja** 18.03. PL Gdansk - B90** 20.03. LT Vilnius - Rock River Club** 21.03. LV Riga - Melna Piektdiena*** 22.03. EST Tallinn - Club Tapper*** 23.03. FIN Helsinki - Nosturi*** 24.03. FIN Jyväskylä - Luttako*** 25.03. FIN Tampere - Olympia-Kortteli*** 27.03. S Stockholm - Klubben*** 28.03. S Gothenburg - Brewhouse*** 29.03. D Bremen - Tivoli**** 30.03. D Berlin - Bi-Nuu**** 31.03. D Flensburg - Roxy**** 01.04. D Cologne - Jungle**** 03.04. D Munich - Backstage**** 04.04. F Charmes - Rock ’n’ Roll Stage**** 05.04. D Jena - F-Haus**** 06.04. B Bomal-Sur-Ourthe- Durbuy Rock**** 07.04. NL Tilburg - 013**** *w/ MIDNIGHT ETERNAL **w/ THE DEVIL ***w/ ENEMY OF REALITY ****w/ ACYL Win exclusive fan packages and a meet & greet with THERION on every evening of their upcoming tour - find out how you can participate:
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Enthroned Circolo Colony Brescia 19.10.17
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