#chris somma

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Bad movie I have Rock ‘N’ Roll High School 1979

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Michelle Pfeiffer, Pat Hemingway, and Chris Somma, The Hollywood Knights, 1980

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Da Jurassic Park a Jurassic World: I 15 momenti migliori della saga

"Possiedo un'isola, al largo del Costa Rica." Con queste parole, John Hammond (Richard Attenborough) diede il via ad un viaggio indimenticabile, nell'estate del 1993. Destinazione: Jurassic Park, il più spettacolare parco divertimenti mai costruito, ma anche il più pericoloso. Il film di Steven Spielberg, basato sull'omonimo romanzo di Michael Crichton, fu un autentico fenomeno al box office mondiale, incassando quasi un miliardo di dollari (somma poi raggiunta nel 2013 con la riedizione in 3D), e vinse tre Oscar per gli effetti speciali e sonori.

Una scena di Jurassic Park

Seguì poi Il mondo perduto: Jurassic park, diretto ancora una volta da Spielberg, e poi Jurassic Park III, con Joe Johnston in cabina di regia. La morte di Crichton nel 2008 aveva teoricamente congelato qualsiasi piano per un quarto episodio, ma alcuni anni dopo il progetto venne riavviato e nel 2015, ventidue anni dopo l'inizio della saga cinematografica, è uscito Jurassic World, inizio di una nuova serie di avventure, seguito da Jurassic World 2: Fallen Kingdom del 2018 e Jurassic World 3: Dominion nel 2022, ma molto presto un altro film si aggiungerà alla saga anche se per ora non si hanno molti dettagli sulla trama e la partecipazione di Scarlett Johansson. Questa è la nostra lista dei quindici momenti più memorabili della saga ideata da Crichton e Spielberg. Ovviamente si sconsiglia la lettura a chi non abbia ancora visto i film, poiché la classifica contiene qualche piccolo spoiler…

15. L'attacco dei volatili

Jurassic World: l'attacco dei rettili alati

I fan degli pterodattili dovettero attendere la fine de Il mondo perduto: Jurassic park per vederli in un breve cameo, dato che per motivi tecnici e finanziari non fu possibile utilizzarli nel primo episodio. I dinosauri volanti furono poi ripescati ed utilizzati come si deve nel terzo capitolo, con una sequenza d'azione situata in una voliera su Isla Sorna. Al di là di qualche buco di logica (a che serve una voliera sull'isola che non era destinata al pubblico?), questo scontro fra i volatili e il gruppo capitanato da Alan Grant (Sam Neill) funziona per un motivo molto semplice: nel contesto di un terzo episodio piuttosto deludente che non fa altro che riprendere stancamente gli elementi più riusciti dei capitoli precedenti, tale sequenza rappresenta l'unico vero lampo di originalità. Da non dimenticare neanche la versione "aggiornata" che si vede nel quarto film, sorta di rielaborazione preistorica de Gli uccelli di Alfred Hitchcock.

Jurassic Park III: lo Pteranodonte

14. Il cameo di Jimmy Fallon

Chris Pratt ospite da Jimmy Fallon per parlare di Jurassic World

Nel primo episodio John Hammond si vantava di non aver badato a spese, arrivando persino a convincere il noto attore teatrale Richard Kiley a prestare la sua voce alla narrazione della visita guidata del parco. In Jurassic World, l'idea di una celebrità coinvolta nelle attrazioni del parco è portata al livello successivo, nella sequenza in cui i fratelli Zach e Gray Mitchell (Nick Robinson e Ty Simpkins) percorrono una zona dell'isola all'interno di una girosfera. Le istruzioni di sicurezza del veicolo fanno parte di uno sketch comico di Jimmy Fallon, noto soprattutto in America in quanto veterano di Saturday Night Live e attuale conduttore del celeberrimo Tonight Show. Il suo cameo avrà più senso per il pubblico americano, ma rimane una bella frecciatina alla mentalità industriale dell'entertainment statunitense.

13. "Non andate nell'erba alta!"

Il mondo perduto - Jurassic Park: i raptor attaccano nell'erba alta

Una delle scene più cariche di tensione de Il mondo perduto: Jurassic park, e il grande ritorno in scena dei velociraptor, anche se si vedono poco. Dopo essere scampati all'ennesimo incontro con i tirannosauri, i cacciatori ingaggiati da Roland Tembo (Pete Postlethwaite) decidono di attraversare un campo d'erba alta per mettersi al riparo. Un errore che si rivela letale per la maggior parte di loro: mentre avanzano, vediamo cinque predatori avvicinarsi. E poi urla, ruggiti e la vista fugace della coda del raptor mentre questi divora la sua preda. Un ottimo esempio di ciò che Spielberg è in grado di fare quando non è costretto a ripetersi (cosa che accade durante lo scontro successivo con i velociraptor, ma quello è un altro discorso).

12. La morte di Dieter Stark

Il mondo perduto - Jurassic Park: Peter Stormare in una scena

Abbiamo già "visto" i procompsognati in azione all'inizio de Il mondo perduto quando aggrediscono una bambina, rendendo parzialmente pubblica l'esistenza di Isla Sorna e dei dinosauri (ma in realtà l'aggressione non viene mostrata, ne udiamo solo le conseguenze). Perciò è facile immaginare cosa succederà a Dieter Stark (Peter Stormare) quando questi si perde nella foresta e incontra uno di questi dinosauri piccoli ed in apparenza innocui. Ebbene sì, il sadico cacciatore fa una brutta fine: inciampa dopo aver cercato di scavalcare un ramo, al che i procompsognati gli saltano addosso e lo divorano vivo, mentre la macchina da presa si allontana mostrandoci il sangue di Stark che scorre nell'acqua. Una sequenza al contempo spaventosa e divertente, grazie alle doti comiche di Stormare.

11. Il T-Rex a San Diego

La più grande differenza fra il secondo episodio della saga e tutti gli altri è la presenza dei dinosauri nel nostro mondo. Nello specifico, un Tyrannosaurus Rex a San Diego, merito del bieco Peter Ludlow (Arliss Howard), nipote di John Hammond, il quale vuole aprire un Jurassic Park in California. Ovviamente, il rettile gigante decide di seminare panico e distruzione, radendo al suolo anche un negozio dell'ormai defunta catena Blockbuster. Da notare che fra le persone che fuggono alla vista del T-Rex vi sono anche dei turisti giapponesi, allusione evidente al franchise di Godzilla (il primo episodio, invece, citava apertamente King Kong).

Il mondo perduto - Jurassic Park: il T-Rex a San Diego

10. La morte di Dennis Nedry

Jurassic Park: un'immagine del dilofosauro

Difficile piangere il decesso di Dennis (Wayne Knight), un informatico della InGen che, per questioni pecuniarie, decide di tradire Hammond e mettere a repentaglio la vita di tutte le persone presenti su Isla Nublar. Una scelta che si rivela fatale per lui quando si perde e si imbatte in un dilofosauro, che prima lo acceca sputandogli negli occhi e poi lo azzanna quando cerca di fuggire in macchina. Non è la morte più spassosa per un personaggio odioso (quella è riservata all'avvocato Donald Gennaro, divorato dal T-Rex mentre è seduto sulla tazza di un gabinetto pubblico), ma certamente la più meritata, anche perché Knight, noto ai più come Newman, la nemesi di Jerry Seinfeld, dà a Nedry quell'aura viscida necessaria per renderlo simpaticamente detestabile. L'attore, fra l'altro, avrebbe espresso un parziale rimpianto per quanto riguarda la sua morte sullo schermo: per questioni di censura (Jurassic Park in America è PG-13), l'uccisione è stata attenuata rispetto al romanzo, dove Nedry viene addirittura decapitato.

9. I raptor "addomesticati"

Jurassic World: Chris Pratt tiene a bada i dinosauri in una scena del film

Aveva fatto alzare più di un sopracciglio l'idea di vedere nel quarto film un personaggio capace di addestrare e controllare i velociraptor. E invece l'idea funziona grazie a due elementi essenziali, entrambi evidenti nella sequenza in cui ci viene presentato questo strambo rapporto fra uomo e rettile: innanzitutto, il carisma e la bravura recitativa di Chris Pratt, il cui Owen Grady è allegro e al contempo serissimo, consapevole del pericolo cui va incontro ogni giorno; in secondo luogo, la rivelazione che i raptor, pur dandogli retta, rimangono dei predatori e potrebbero facilmente cercare di divorarlo un giorno o l'altro. Come scopre lo stesso Owen verso la fine del film, quando i raptor decidono di ubbidire a qualcun altro…

8. La metafora del canarino

Jurassic World: BD Wong è il dottor Wu

L'avevamo già visto nel primo episodio, dove spiegava che tutti i dinosauri di Jurassic Park erano femmine, e quindi teoricamente non in grado di riprodursi. Dopo ventidue anni, ritroviamo in Jurassic World l'attore BD Wong, sempre nei panni del Dr. Wu, scienziato al serivizio della InGen. A lui spetta una delle battute più memorabili del film, quando gli viene rinfacciata la creazione del "mostro" Indominus Rex. La sua risposta: "Il termine 'mostro' è relativo. Per un canarino, un gatto è un mostro. Noi siamo solo abituati ad essere il gatto." Un riassunto abbastanza autoironico in merito all'arroganza dell'uomo in tutta la saga, pronunciato da un personaggio intrigante che potremmo rivedere in un eventuale quinto film.

7. Mr. DNA

Jurassic Park: Mr DNA

Come ridurre al minimo tutte le spiegazioni scientifiche circa la creazione dei dinosauri residenti a Jurassic Park? La risposta: Mr. DNA, un simpatico personaggio animato - talmente popolare da avere diritto ad un cameo anche in Jurassic World - che in pochi minuti chiarisce i vari discorsi su zanzare, resina, frammenti di DNA ed uso di materiale genetico delle rane per resuscitare il T-Rex e compagnia bella. Oltre ad essere uno strumento narrativo efficace e memorabile, la sequenza permette anche a Spielberg di rendere omaggio a uno dei pionieri dell'animazione, Winsor McCay, noto per il cortometraggio Gertie the Dinosaur, realizzato nel 1914.

6. L'evoluzione secondo Ian Malcolm

Jurassic Park: Malcolm, Hammond, la dottoressa Sattler e Gennaro in una scena

Passato alla storia come un film d'avventura intriso di horror, il primo Jurassic Park è memorabile anche per la sua forte componente comica, grazie soprattutto a Jeff Goldblum nei panni di Ian Malcolm. Tra i suoi tanti momenti di gloria non possiamo non menzionare il suo brillante riassunto di quanto sta vedendo: "Dio crea i dinosauri. Dio distrugge i dinosauri. Dio crea l'uomo. L'uomo distrugge Dio. L'uomo crea i dinosauri." E l'impagabile commento di Ellie Sattler (Laura Dern): "I dinosauri mangiano l'uomo. La donna eredita la Terra."

5. T-Rex vs. Indominus

Jurassic World: L'Indominus Rex sbircia tra i cespugli

Per tutta la durata di Jurassic World, il dinosauro denominato Indominus Rex ci è stato venduto come il rettile più temibile in tutta la storia del parco ("Più grande, più spaventoso, più fico", come direbbe il nostro "amico" Wu): gigantesco, capace di mimetizzarsi e rimanere invisibile ai sensori termici… Insomma, un bel problema. Ragion per cui, per sconfiggerlo, Claire Dearing (Bryce Dallas Howard) fa l'unica cosa logica: liberare il T-Rex. Il vecchio si scontra con il nuovo (con un aiutino da parte dei velociraptor e del mosasauro, che dà il colpo di grazia all'Indominus), dimostrando la propria superiorità. A rendere ancora più emozionante la situazione per i fan di vecchia data è un dettaglio piccolo ma fondamdentale: il T-Rex in questione è lo stesso che ci terrorizzò nel primo episodio. Invecchiato, ma ancora re indiscusso della giungla (come ci conferma l'inquadratura finale del film).

Jurassic World: l'Indominus Rex in una scena del trailer

4. L'entrata in scena del tirannosauro

Presagito per gran parte del film, l'ingresso del Tyrannosaurus Rex non poteva che essere trionfale: mescolando abilmente immagini e suoni per mostrarci solo una parte del rettile prima che la minaccia si riveli in tutto il suo splendore, Spielberg costruisce una sequenza magistrale e carica di tensione, alleviata solo parzialmente dall'uscita di scena di Donald Gennaro. Grazie anche a questo debutto, il T-Rex è divenuto uno dei personaggi più amati della saga, ragion per cui continua ad apparire nei seguiti, anche se l'originale rimane imbattibile.

Jurassic Park: il T-Rex in azione sotto la pioggia

3. T-Rex vs. Raptor

Potevamo ritrovarci con un finale molto diverso: nella prima stesura del copione di Jurassic Park, lo scontro fra umani e velociraptor si concludeva con Alan Grant che si serviva dello scheletro appeso al soffitto dell'edificio principale per sconfiggere i predatori. Questa soluzione narrativa non convinse particolarmente Spielberg, il quale decise di dare un ultimo momento di gloria al vero eroe del film: il T-Rex. Eccolo quindi all'apice della gloria, al centro della stanza e circondato da ciò che rimane del sogno di John Hammond, a dimostrazione di quanto affermato precedentemente da Ian Malcolm: la vita ha trionfato.

Jurassic Park: il T-Rex irrompe nel Centro visitatori

2. I raptor in cucina

Jurassic Park: Raptors a caccia

Anche qui abbiamo a che fare con una figura annunciata a lungo - fin dalla sequenza d'apertura - ma sostanzialmente invisibile per gran parte della durata della pellicola: il velociraptor. E come il T-Rex, questo predatore spietato, che caccia in branco, ha diritto ad un momento da antologia, ossia la famosa sequenza della cucina. Un grandissimo gioco di ombre e suoni, quasi interamente realizzato senza trucchi digitali (i raptor erano degli uomini in costume nella maggior parte delle inquadrature) e impreziosito dalla bravura dei giovani Joseph Mazzello e Ariana Richards. Anche a distanza di ventidue anni, rimane un piccolo capolavoro del brivido.

1. "Benvenuti a Jurassic Park"

Jurassic Park: la prima apparizione del Brachiosauro

Impossibile dimenticare l'emozione provata la prima volta che si è assistiti a questa sequenza, sulla quale si regge gran parte dell'efficacia del primo film della saga. Eh sì, perché il punto di non ritorno, per quanto riguarda la sospensione dell'incredulità, era la prima apparizione in carne ed ossa - si fa per dire, ovviamente - della fauna di Isla Nublar, all'epoca una vera rivoluzione nel campo degli effetti speciali (una combinazione di CGI ed animatronics). Spielberg era consapevole dell'importanza di questo momento, e fa in modo che tutto funzioni esattamente come deve: la bellezza impareggiabile dei dinosauri, le facce stupite di Sam Neill e Laura Dern (bravissimi a recitare davanti al nulla), la musica trionfale di John Williams (inspiegabilmente ignorata in fase di nomination agli Oscar) e l'entusiasmo paterno di John Hammond, che parla con i due archeologi ma in realtà si rivolge al pubblico: "Benvenuti a Jurassic Park!"

[scarymovies101]

Rock 'n' Roll High School (1979)

[steriotypicaloutlaw]

RE8 characters saying quotes from my friends, family, coworkers, and I

Sal: "I will piss in your pants little man!"

Karl: "Titty bitch"

Karl: "That is, to date, the most idiotic thing that you have ever said to me and somehow it makes me appreciate your existence even less" (To Miranda or Alcina maybe)

Sal: "Get'cha somma that hood-ass seafood!"

Ethan: "And he had a MAAAASSIIIVE COOOOCK!!!"

Angie: "Whoosh! I stole your left testicle!" (Idk, I can just see her saying this)

Donna: "I'm going to try and photograph the gay one."

Alcina: "That's nice dear, let me know how it feels to fail at that just like everything else you do." (To Karl probably)

Karl: "@/Arbys, Just because you call it your "Arby's Sauce" doesn't mean you're going to get me to eat your cum."

Sal: "JFK is the Zodiac Killer, that's why when he was assassinated the zodiac killings stopped and also why they couldn't catch him."

Sal: "I believe in you, Adam Sandler!!!"

Donna: "Gay marriage is a good thing Brian Mother Miranda."

One of Lady D's Daughters maybe: "Jesus Mom said that I need to barricade the doorway and hang them up for a while until I get everything taken care of."

Ethan: "I'm sorry for your experience with the squirrels around the house" (to Karl)

Idk: "Feral squirrels are still wailing and you can sometimes hear them talking about the center of the universe."

Karl: "Ham and turkey, bacon and eggs, gay marriage, it's all good to me"

Alcina: "Jesus Christ Karl is the fifth one I found was a bitter hoe."

Sal: "How's 'bout them biscuits though?!" (After making food for everyone)

Karl: "Heeeey there friend, you dumb! Haha! No brain in head!" (to Sturm or a soldat probably... maybe Alcina)

Miranda: "What the hell does teabag mean? Why are you laughing? Why won't anyone tell me?"

Ethan: "*sigh* No, most seven-year-olds aren't supposed to have mustaches, Emily Rose.."

Sal: "*laughing hysterically* Fucked the corn!!! *continues laughing*"

Chris: "For the longest time I thought Layers Of Fear was a joke game about Shrek. It was a surprise to learn that it was indeed not about Shrek."

Donna: "I am no longer able to stomach apple juice because I drank like 20 of those little carton ones. In the span of 30 minutes."

Angie: "Up until like 3 years ago I didn't know Al Capone was real. I thought he was just a made-up dude from one episode of Soul Eater. I also didn't realize Billy The Kid was real but yk."

Sturm: "Every time someone rings the doorbell, I scream"

Ethan: "idk u very well but u sound like a yeehaw-cowboy"

Alcina: "*shrugs* Idk, could be gayer..."

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[ARTICOLO] I BTS hanno ottenuto grandi guadagni in America con il secondo numero più alto di vendite nel 2018

“In caso i BTS non avessero infranto abbastanza record nel 2018, nuovi dati dimostrano che sono gli artisti coreani con il maggior numero di vendite in America, secondo il 2018 Year-End Report di BuzzAngle sulla consumazione dell'industria musicale statunitense.

Se il 2017 fu l'anno in cui i BTS esplosero sulla scena americana, il 2018 è stato l'anno in cui hanno sfoggiato la loro capacità di rimanerci. Ora, il crossover tra America e i BTS sta diventando molto più quantificabile - e quest'ultimo resoconto prova che possono reclamare spazio tra le maggior star americane. Infatti, gli artisti coreani hanno dimostrato le loro credenziali per le classifiche posizionandosi in 3 di BuzzAngle.

Due dei loro album sono entrati nella classifica Top Albums By Sales. Love Yourself: Tear si è posizionata 14esima con 212.953 copie vendute, mentre Love Yourself: Answer ha raggiunto il 18esimo posto con 199.865. Entrambi gli album sono arrivati in cima alla Billboard 200. I BTS sono stati gli unici artisti con due album in classifica. Tuttavia, il rocker country Chris Stapleton è riuscito a posizionarsi con 3 album in una volta sola.

La soundtrack per The Greatest Showman è il primo in classifica con 1,2 milioni di copie vendute. Nel frattempo, i BTS hanno battuto l'album omonimo di Shawn Mendes, Invasion of Privacy di Cardi B e Pray for the Wicked dei Panic! at the Disco.

Nella classifica Top Artist By Album Sales, invece, i BTS hanno fatto un'ottima figura posizionandosi al secondo posto su 25 artisti di alto livello. Eminem ha raggiunto la cima con 755.027 copie vendute, mentre le vendite totali degli album dei BTS negli Stati Uniti hanno raggiunto quota 603.307. A completare la top 5 ci sono Chris Stapleton, i Metallica e Lady Gaga & Bradley Cooper.

Il totale delle vendite per Tear e Answer ammonta a 412.818. La somma degli album venduti mostra che l’anno scorso i BTS hanno venduto 190.489 album in più negli U.S. Non è chiaro a quale di questi album si riferisce l'ultimo dato.

Inoltre i BTS sono apparsi alla posizione n.15 della Top Artist by Total Consumption. Il gruppo ha accumulato 1.521.021 "total project units", 603.307 album venduti, 1.122.268 canzoni vendute e 1.208.230.220 streaming audio.

Le "total project units" si riferiscono al totale consumo degli album che viene calcolato addizionando le vendite degli album, le vendite delle canzoni (10 canzoni sono l'equivalente di un album) e gli streaming on-demand (1.500 streaming sono l'equivalente di un album).

Nel 2018 le vendite degli album coreani dei BTS hanno raggiunto i milioni. A dicembre la classifica coreana Gaon ha calcolato 2.169.519 vendite complessive per Love Yourself: Answer e 1.835.012 per Love Yourself: Tear.

In totale il risultato dei BTS nel 2018 in Corea è di oltre 5 milioni di album venduti (attraverso 12 album diversi). Raggiungendo 10 milioni di vendite dei loro album su Gaon durante la loro carriera di 5 anni i BTS sono diventati gli artisti che hanno debuttato dopo il 2000 più veloci a raggiungere questo traguardo.

Lanciata nel 2016 BuzzAngle Music fornisce un servizio di dati relativi alla musica che “incorpora le vendite giornaliere, gli streaming e le attività degli album, delle canzoni e degli artisti.” Penske Media, che possiede brand come Rolling Stone, Variety e Deadline, ha investito in questo servizio l’anno scorso

Un report di Variety del 2017 annovera la Recording Industry Association of America (RIAA), Music Biz e HITS tra I clienti di BuzzAngle.

I BTS non sono presenti in nessuna delle classifiche di BuzzAngle pubblicate sul U.S. Report del 2017, ma ‘DNA’ (la prima canzone del gruppo a comparire sulla Hot 100) viene menzionata nella sezione dedicata agli American Music Awards. Dopo la loro prima performance alla cerimonia, l’attività di streaming di ‘DNA’ è aumentata per due giorni del 189%. BuzzAngle nota come queste metriche “superino di molto quelle di ogni altra canzone”.

Lo scorso anno i BTS hanno stabilito nuovi record in diverse occasioni. Per citarne uno, nel 2018 ‘Fake Love’ è diventata la canzone di un artista coreano con più streaming di sempre su Spotify. I loro successi si sono rivelati di vasta portata: RM ha tenuto un discorso alle Nazioni Unite, il loro film ha incassato 18.5 milioni di dollari al botteghino e hanno anche ottenuto alcune certificazioni RIAA.

Il 26 gennaio i BTS faranno uscire in 88 Paesi un secondo film su un loro concerto, ‘Love Yourself in Seoul’. La BigHit Entertainment, loro agenzia, ha intenzione di debuttare un nuovo boygroup nei primi mesi del 2019.

Un aggiornamento: una prima versione del ‘Music report’ di BuzzAngle aveva collocato i BTS al 25° posto nella classifica ‘Top Artists By Total Consumption’. All’inizio aveva calcolato 1,910,560 ‘total project units’, 603,307 vendite di album e 1,724,185,536 streaming on-demand per il gruppo. Una nuova versione colloca i BTS al 15° posto.”

Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©Cam, ©Clara, ©CiHope) | ©Forbes

[gamenu]

"--S'rry this is so late." You extended your arm out, holding a messily wrapped bag of assorted chocolates out towards the other girl. You hated that this was so far past the holiday but it was your own fault for trying to cook everyone you cared for some home baked sweets- sweets that ended up almost burning Blitz's apartment down nearly three times when you attempted. Instead, after so many failures you opted to buy the candies in bulk and settled on hand wrapping them instead.

         “Huh?”

        {/All throughout the day she had been giving out chocolates once Chris had gone home. She didn’t really get anything in return other than from him. So to be given something...was kind of nice. She didn’t even know Milt was thinking of her! But then again, just like Milt, Nicole was one of Blitz’s important girls. So there was that. Milt was just being friendly and trying to be nice to her! How wonderful!

          Reaching out and politely receiving the chocolates, Nicole smiles a wide, toothy smile at her. With a small thought, she reaches in her backpack and pulls out two candied apples. Sure, these were more of a fall treat...but...it was still red and sweet so it could be used for Valentines day in her opinion!}

         “Thanks, Milt! Hey, I have somma these left over. Youse an’ Blitz wan’ one?”

( @bitchguarded )

[tonin-terets]

Dunkin NHL "Making of" Dir. Peter Sluszka from Hornet on Vimeo.

In this spot for Dunkin', Hornet Director Peter Sluszka teamed up with our friends at BBDO New York, to create a series of stop-motion ads showcasing life inside the National Hockey League (NHL) bubble. With deft humor, a nostalgic throwback to table hockey games, and celebrity talent featuring NHL stars David Pastrňák of the Boston Bruins and T.J. Oshie of the Washington Capitals, Sluszka has scored a hat-trick in these spots. Since this was Dunkin's first-ever stop-motion work, we also went to great lengths to make the players come to life—developing nearly two dozen different, hand-painted heads for both Pastrňák and Oshie to bring their personal characteristics and facial expressions to life and taking 6-8 hours per shot.

Director Peter Sluszka Client Dunkin' Production Company Hornet Managing Director Hana Shimizu Head of Production Karen Lawler Head of Creative Development Kristin Labriola Production Supervisor Dez Stavracos Producer Trever Stewart Associate Producer Riley Spencer Senior Editor Anita Chao Assistant Editor Minseok Kim Production Coordinator Lotty Vigue Pre Production Storyboard Artist Sean Lattrell Character Designer Cat Rao Design Exploration Jennifer Ely Design Intern Tyler West Stop Motion Line Producer Joel Kretschman Director of Photography Ivan Abel VFX Supervisor John Harrison Motion Control Operator Richard Coppola Gaffer Michael Yetter BB Electric Chris Clarke Key Grip Balz Beillmann BB Grip Adam Lukens, Steven Ploe Art Director Tim McDonald Fabricator Peter Erickson, Maxwell Sorensen, Mikail Ekiz, Illya Smelansky, Camille Labarre, David Assel, Ben Kress, Nico Benenati, Argon Props Animator Mikail Ekiz, Matt Somma, Maxwell Sorensen Food Stylist Sandra White Food Stylist Asst. Dilara Orer Safety Officer Robert Berman Cleaning Tech Gerardo Ruiz Production Assistant Koren Harpaz Post Lead Compositor John Harrison Compositor Guilherme Ferreirinha, Xiaoxiao Tan, Ted Wiggin Color Honest Labor Color Colorist Shawn King Color Producer Alex Rochinski Audio Post Production Sound Lounge Audio Mixer Rob DiFondi Sound Designer Marshall Grupp Senior Producer Lauren Mullen Ad Agency BBDO NY Worldwide Chief Creative Officer David Lubars Executive Creative Director Doug Fallon Executive Creative Director Steven Fogel Creative Director Talon Gustafson Creative Director Brian Pinkley EVP, Group Executive Producer Diane Hill Senior Producer Mike Woodall Senior Music Producer Julia Millison Music Production Intern Katie Theobalds EVP, Senior Director Jim Santora VP, Account Director Carrie White Account Executive Griffin Heller Assistant Account Executive Sydney Doerge VP, Group Planning Director Marc Allen Client Dunkin’ Sr. Brand Manager Corie McNeil Associate Manager Briana Appel Manufacturing Partner Home Arcade Gam

[typhlonectes]

Stupendemys is a prehistoric genus of freshwater turtle.

Its fossils have been found in northern South America, in rocks dating from the late Miocene to the very start of the Pliocene, about 6 to 5 mya ago.

Stupendemys's carapace measured over 1.80 m (5.9 ft) in length and was also very wide. With an estimated total carapace length of more than 3.3 m (11 ft), it was the largest turtle that ever existed, surpassing even Archelon. The largest freshwater turtle living in the Neotropics today is the Arrau turtle (Podocnemis expansa), a pleurodire closely related to Stupendemys, but the Arrau turtle measures only 75 centimetres (30 in).

Two species have been described to date. Stupendemys geographicus was more robust; its remains have been found in the Urumaco Formation of Venezuela. Stupendemys souzai, marginally smaller and more slender, was recovered from the Solimões Formation in Acre State, Brazil...

Read more: Wikipedia

images: Chris Gladdis, Ryan Somma, M. Oliveira

[howtodisassembleyourdeviant]

bring-me-a-coffee-dipshit​:

It wasn’t often that Connor let loose like this, or even had a reason to drink; be it celebratory or to drown out bad memories, he just wasn’t the type to put his sorrows in a bottle, probably due to Hank’s past. Seeing Connor so giddy and happy had Gavin smiling back, hugging his fiance with a disbelieving shake of his head.

“Baby, I was only working a four hour shift because Chris got sick. Four hours is too long?” He teased, holding Connor up with most of his body now. The movement caught him off guard, stumbling as he followed Connor towards the bottle with a playful eye roll. Christ, he loved this goofy dork. “How many have you had so far, Con? I don’t want you getting too sick and hating yourself after all this-”

When Connor came home, he figured he would just have one drink. It had been a great week for him. Him and his dad had closed down a difficult case, he hasn’t had a nightmare all week, finally getting some peaceful sleep with his wonderful fiancé, and he and said fiancé have the next two days off all to their own. It’s hard not to feel jovial when he feels so good. 

“Four hours is-is like... it’s like all day!” Connor complained, smiling as he felt Gavin holding him, “Honey, yer so strong.” He managed to grab the bottle without knocking it to the floor, throwing his arms back over Gavin as he opened the bottle behind his back, struggling only a little bit, “I’m fine, love! Only had three.” So, he was a bit of a lightweight. It’s not like he drinks much. Most he ever does is nurse one drink all night while waiting to help his father home, but even those days are behind him with his father sobering up, “’Sides, I ate somma the leftovers in the fridge! I’m fine!” There was some pasta from the night before that Connor ate cold, knowing Gavin would not appreciate it if he managed to make it explode in the microwave, “Can’t hate myself to much if-if I was able ta get you.”

“Glasses, glasses, glasses...” Connor mumbled, still refusing to let go of Gavin as he looked around for where the glasses could be, his own on the coffee table in the living room.  

Connor goes up to Gavin, wrapping his arms and slouching heavily against him, "H-have I told you lately I looooovvve you sooooo m-much!"

Not expecting the sudden weight, nor the smell of alcohol, Gavin stumbles slightly, catching his fiance in his arms with a chuckle. "Well hi there yourself, baby... And yes, you have, actually. I love you too." He laughs softly, kissing the top of Connor's head. "Couldn't you at least wait until I got home to start drinking, Pumpkin? Can't have all the fun without me, right?"

[mmufo]

Novas descobertas mudam as teorias das origens humanas

A evolução e a disseminação do Homo sapiens é talvez um dos maiores mistérios de toda a ciência. Até recentemente, acreditava-se que as origens das espécies e os ancestrais de todas as pessoas agora vivas se originavam em uma parte específica da África. Essa teoria foi por muito tempo a sabedoria aceita, mas foi contestada nos últimos anos. Agora é cada vez mais provável que o H. sapiens tenha se originado em várias áreas separadas da África.

Origens humanas e um jardim do Éden

Uma vez foi afirmado que o H. sapiens emergiu pela primeira vez na África Oriental e floresceu em algum ' Éden ' da Idade da Pedra. Eles moravam em uma área de pastagem, onde a caça era abundante ou perto de um estuário rico em peixes. Acreditava-se que este era o berço da humanidade e onde adquirimos nossas características físicas e habilidades cognitivas distintas. Esses humanos modernos conquistaram o continente e depois se espalharam por todo o mundo . Isso foi baseado no trabalho pioneiro de Allan Wilson, da Universidade de Berkeley, Califórnia. Wilson e seus colegas estudaram o DNA mitocondrial e estabeleceram que os seres humanos se originavam em uma área, a saber, na África Oriental. Wilson chegou ao ponto de afirmar que havia uma mãe solteira da humanidade - uma véspera africana. No entanto, mais recentemente, vários especialistas sugeriram a África Austral, possivelmente o Botsuana foi o berço da humanidade .

Através de deriva ou seleção aleatória, a linhagem feminina remonta a uma única fêmea, conhecida como Eva Mitocondrial. Neste exemplo de origens humanas ao longo de cinco gerações, as cores representam linhas matrilineares extintas e, em preto, a linha matrilinear descendente do mtDNA MRCA. (ChrisTi / CC BY-SA 3.0 )

Nenhuma origem única de seres humanos

No entanto, teorias sobre um único local para a origem de H. sapiens foram minadas nos últimos anos e muitas as rejeitam por serem muito simplistas. Segundo o The Guardian , a análise dos cromossomos Y (que determina a masculinidade) "sugere que a humanidade moderna provavelmente se originou na África Ocidental". Em resumo, se essa análise for aceita ao lado da teoria de Wilson, os machos de H. sapiens se originaram no extremo oposto do continente africano, de onde as fêmeas surgiram pela primeira vez, então como elas poderiam acasalar? Além disso, alguns dos fósseis humanos antigos mais antigos encontrados foram desenterrados no norte da África, uma área diferente do continente do que seria esperado. Além disso, certas características anatômicas, como um crânio arredondado, foram encontradas na Etiópia , enquanto a primeira evidência de pensamento simbólico, a arte rupestre, foi encontrada na África Austral.

Um fóssil de crânio arredondado foi encontrado na Etiópia, um dos locais de origem humana. (Ryan Somma / CC BY-SA 2.0 ) Isso é mais uma evidência de que o comportamento e as características dos humanos modernos evoluíram em diferentes partes da África. Chris Stringer, do Museu de História Natural de Londres, é citado pelo The Guardian como tendo dito que "os antecessores imediatos dos humanos modernos provavelmente surgiram na África cerca de 500.000 anos atrás e evoluíram para populações separadas". Isso é característico de muitas espécies animais. É possível que durante os períodos áridos em que os desertos expandiram grupos de H. sapiens se separaram. Eles evoluíram separadamente e desenvolveram diferentes habilidades sociais e culturais e até diferentes características físicas.

Mapa dos locais fósseis e locais de alguns dos locais de origem humana. (Kameraad Pjotr ​​e Sting / CC BY-SA 3.0 )

Origem Complexa e Evolução Humana

Quando o clima era mais benigno, os diferentes grupos se reconectavam e misturavam seus genes. Eles também compartilharam idéias e práticas culturais. O Science Alert relata que "o H. sapiens evoluiu por toda a África em grupos interligados e se tornou mais semelhante ao longo do tempo". Parece que as populações foram separadas e reconectadas muitas vezes ao longo de 400.000 anos, devido às mudanças climáticas e fatores ambientais. O The Guardian relata que "o produto final foi o H. sapiens , a espécie que é mais ou menos a versão da humanidade moderna". Como resultado, não havia nenhuma probabilidade de "Éden" ou berço da humanidade. Antes, o desenvolvimento dos humanos modernos foi resultado de um conjunto complexo de interações. No entanto, embora não exista um lugar que possa ser considerado a origem da humanidade, é inquestionável que a África era a pátria de nossa espécie e, de certo modo, somos todos africanos.

Cultura e Evolução dos Humanos

A capacidade de H. sapiens de se envolver em interações sociais de longo alcance foi essencial para a evolução das espécies. Isso levou ao acúmulo de conhecimentos e práticas, que foram passados ​​de uma geração para outra e, finalmente, levaram ao desenvolvimento da cultura.

Esta arte rupestre no norte da África data de numerosos períodos e é significativa porque mostra a cultura dos seres humanos antigos. (SteveStrummer / CC BY-SA 2.0 ) Isso lhes permitiu sobreviver e florescer no ambiente brutal da África pré-histórica. Mark Thomas, da Universidade de Londres, pesquisador em genética, argumenta que "a cultura é o nosso sistema de suporte à vida", de acordo com o The Guardian . O papel da cultura foi essencial para a evolução de H. sapiens e seu sucesso. Os humanos anatomicamente modernos não apareceram em um lugar e depois se espalharam pela África. Em vez disso, evoluímos constantemente por quase meio milhão de anos em vários locais do continente em um processo complexo. Essa descoberta pode revolucionar nossa compreensão da evolução humana precoce e também nos ajudar a entender o que nos tornou tão bem-sucedidos como espécie. Imagem superior: sudoeste da África, um dos lugares de origem humana. Fonte: mezzotint_fotolia / Adobe Stock. Por Ed Whelan Fonte: Ancient-Origins Read the full article

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Rock 'n' Roll High School (1979)

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Every Jaime Sifers College/Professional Teammate

University Of Vermont Catamounts

Jeff Miles (2002-04)

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Josef Boumedienne (19 games 2009)

Andrew Martens (19 games 2009)

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Ashton Rome (7 games 2009)

Jonas Frogren (3 games 2009)

Viktor Stalberg (2 games 2009)

Andy Rogers (3 games 2009)

Jeremy Swanson (3 games 2009)

Nikolay Kulemin (5 games 2009)

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Adam Munro (2008-09)

Toronto Maple Leafs

Jason Blake (2008-09)

Andre Deveaux (2008-09)

Boyd Devereaux (2008-09)

Jeff Finger (2008-09)

Jonas Frogren (2008-09)

Martin Gerber (2008-09)

Michail Hrabouski (2008-09)

Niklas Hagman (2008-09)

Jeff Hamilton (15 games 2009)

Christian Hanson (5 games 2009)

Jay Harrison (2008-09)

Curtis Joseph (2008-09)

Tomas Kaberle (2008-09)

Pavel Kubina (2008-09)

Nikolay Kulemin (2008-09)

Brad May (2008-09)

Jamal Mayers (2008-09)

John Mitchell (2008-09)

Phil Oreskovic (10 games 2009)

Justin Pogge (2008-09)

Oleksiy Ponikarovsky (2008-09)

Luke Schenn (2008-09)

Matt Stajan (2008-09)

Lee Stempniak (2008-09)

Vesa Toskala (2008-09)

Mike Van Ryn (2008-09)

Ian White (2008-09)

Minnesota Wild

Cody Almond (14 games 2009)

Niklas Backstrom (14 games 2009)

Cam Barker (14 games 2009)

Derek Boogaard (14 games 2009)

Kyle Brodziak (14 games 2009)

Andrew Brunette (14 games 2009)

Brent Burns (14 games 2009)

Cal Clutterbuck (14 games 2009)

Wade Dubielewicz (14 games 2009)

Robbie Earl (14 games 2009)

Andrew Ebbett (14 games 2009)

Josh Harding (14 games 2009)

Martin Havlat (14 games 2009)

Shane Hnidy (14 games 2009)

Petr Kalus (14 games 2009)

Chuck Kobasew (14 games 2009)

Mikko Koivu (14 games 2009)

Guillaume Latendresse (14 games 2009)

Antti Miettinen (14 games 2009)

Owen Nolan (14 games 2009)

Nate Prosser (14 games 2009)

Nick Schultz (14 games 2009)

John Scott (14 games 2009)

James Sheppard (14 games 2009)

Clayton Stoner (14 games 2009)

Casey Wellman (14 games 2009)

Greg Zanon (14 games 2009)

Marek Zidlicky (14 games 2009)

Houston Aeros

Jean-Michel Daoust (2009-10)

Jon DiSalvatore (2009-10)

Maxim Noreau (2009-10)

Chad Rau (2009-10)

Nathan Smith (2009-10)

Duncan Milroy (2009-10)

Danny Irmen (2009-10)

Andy Hilbert (2009-10)

Ryan Gunderson (2009-10)

Petr Kalus (2009-10)

Jamie Fraser (2009-10)

Colton Gillies (2009-10)

Robbie Earl (2009-10)

Cody Almond (2009-10)

Peter Zingoni (2009-10)

Clayton Stoner (2009-10)

Justin Falk (2009-10)

Carson McMillan (2009-10)

Brandon Rogers (2009-10)

J.P. Testwuide (2009-10)

Matt Kassian (2009-10)

Tony Hrkac (2009-10)

Brandon Buck (2009-10)

Ryan Lannon (2009-10)

Trent Campbell (3 games 2010)

Craig Weller (5 games 2009)

Marco Scandella (7 games 2010)

Barry Brust (2009-10)

Anton Khudobin (2009-10)

Ryan Nie (1 game 2010)

Matt Pierce (1 game 2010)

Ross Rouleau (1 game 2010)

Dylan Hunter (1 game 2009)

Matt Fornataro (1 game 2009)

Brock Sheahan (1 game 2010)

Brandon Straub (2 games 2010)

Darcy Kuemper (3 games 2010)

Wade Dubielewicz (2009-10)

Chicago Wolves

Jason Krog (2010-11)

Darren Haydar (2010-11)

Jared Ross (2010-11)

Spencer Machacek (2010-11)

Andre Deveaux (2010-11)

Paul Postma (2010-11)

Nigel Dawes (2010-11)

Ryan Garbutt (2010-11)

Mark Matheson (2010-11)

Fredrik Pettersson (2010-11)

Riley Holzapfel (2010-11)

Tim Miller (2010-11)

Michael Davies (2010-11)

Arturs Kulda (2010-11)

Mike Siklenka (2010-11)

Andrey Zubarev (2010-11)

Angelo Esposito (2010-11)

Noah Welch (2010-11)

Andrew Kozek (2010-11)

Akim Aliu (2010-11)

Boris Valabik (2010-11)

Jamie Hunt (2010-11)

Patrice Cormier (11 games 2010)

Tim Stapleton (4 games 2011)

Peter Mannino (2010-11)

Sergio Somma (5 games 2011)

Michael Forney (9 games 2011)

Eddie Pasquale (2010-11)

Patrick Rissmiller (6 games 2010)

Carl Klingberg (8 games 2011)

Kip Brennan (12 games 2011)

Ben Maxwell (2 games 2011)

Josh Godfrey (4 games 2011)

Patrick Galivan (5 games 2011)

Adam Huxley (18 games 2011)

Drew MacIntyre (20 games 2010)

Matt Krug (1 game 2011)

Chris Carrozzi (1 game 2011)

Dave Phillips (1 game 2010)

Ondrej Pavelec (1 game 2011)

Alan Dorich (1 game 2011)

Will Colbert (2 games 2011)

Ian McKenzie (2 games 2011)

Jack Combs (3 games 2011)

Zach Redmond (3 games 2011)

Brett Festerling (5 games 2011)

Adler Mannheim

Adam Mitchell (2011-13)

Chris Lee (2011-12)

Yanick Lehoux (2011-14)

Mike Glumac (2011-13)

Ken Magowan (2011-14)

Christoph Ullmann (2011-14)

Ronny Arendt (2011-14)

Frank Mauer (2011-14)

Yannic Seidenberg (2011-13)

Marcus Kink (2011-14)

Craig MacDonald (2011-13)

Steve Wagner (2011-14)

Nikolai Goc (2011-14)

Niko Dimitrakos (2011-12)

Shawn Belle (2011-13)

Matthias Plachta (2011-14)

Denis Reul (2011-14)

Marc El-Sayed (2011-14)

Florian Kettemer (2011-14)

Felix Brueckmann (2011-14)

Fred Brathwaite (2011-12)

Steven Bar (12 games 2012)

Richard Gelke (13 games 2012)

Dennis Seidenberg (2012-13)

Marcel Goc (2012-13)

Jochen Hecht (2012-14)

Jason Pominville (7 games 2012-13)

Doug Janik (2012-13)

Mirko Hofflin (2012-14)

Alex Foster (10 games 2012)

Dominik Bittner (2012-14)

Dennis Endras (2012-14)

Simon Gamache (2013-14)

Jon Rheault (2013-14)

Martin Buchweiser (2013-14)

Mike Vernace (2013-14)

Kai Hospelt (2013-14)

Eric Schneider (8 games 2014)

Christopher Fischer (2013-14)

Dorian Saeftel (1 game 2014)

Tobias Kircher (1 game 2014)

Alexander Ackermann (7 games 2014)

Springfield Falcons

T.J. Tynan (2014-15)

Ryan Craig (2014-15)

Sean Collins (2014-15)

Austin Madaisky (2014-15)

Kerby Rychel (2014-15)

Dana Tyrell (2014-15)

Luke Adam (2014-15)

Michael Chaput (2014-15)

Frederic St. Denis (2014-15)

Marko Dano (2014-15)

Mike Hoeffel (2014-15)

Josh Anderson (2014-15)

Thomas Larkin (2014-15)

Trent Vogelhuber (2014-15)

Lukas Sedlak (2014-15)

Domenic Monardo (2014-15)

Brian Gibbons (2014-15)

Denny Urban (2014-15)

Corey Cowick (2014-15)

Hubert Labrie (2014-15)

Adam Cracknell (18 games 2015)

Jerry D’Amigo (2014-15)

Frank Milano (10 games 2015)

Nathan Oystrick (12 games 2015)

Brett Ponich (2014-15)

Andrew Chirniwchan (12 games 2015)

Alexander Wennberg (6 games 2015)

Mike Little (3 games 2015)

Mike Cornell (11 games 2014)

Yann Sauve (17 games 2015)

Derek Docken (6 games 2015)

Mathieu Gagnon (20 games 2015)

Dillon Heatherington (3 games 2015)

Steve Weinstein (3 games 2015)

Rick Pinkston (6 games 2015)

Will Weber (2014-15)

Steven Shamanski (1 game 2015)

Riley Wetmore (1 game 2015)

Tyler Sikura (2 games 2015)

Joonas Korpisalo (3 games 2015)

Steve McCarthy (3 games 2014)

Matthew Zay (3 games 2014)

Patrick Cullity (3 games 2015)

Cody Goloubef (3 games 2015)

Seth Ambroz (4 games 2015)

James Livingston (6 games 2015)

William Karlsson (15 games 2015)

Oscar Dansk (2014-15)

Scott Munroe (2014-15)

Anton Forsberg (2014-15)

Lake Erie/Cleveland Monsters

T.J. Tynan (2015-17)

Michael Chaput (2015-16)

Daniel Zaar (2015-17)

Josh Anderson (2015-16)

Alex Broadhurst (2015-17)

Frank Milano (2015-17)

Oliver Bjorkstrand (2015-17)

Trent Vogelhuber (2015-16)

John Ramage (2015-17)

Kerby Rychel (2015-16)

Michael Paliotta (2015-16)

Ryan Craig (2015-17)

Markus Hannikainen (2015-17)

Dillon Heatherington (2015-17)

Lukas Sedlak (2015-16)

Steve Eminger (2015-16)

Dean Kukan (2015-17)

Nick Moutrey (2015-17)

Justin Falk (2015-16)

Andrew Bodnarchuk (14 games 2016)

Manny Malhotra (2015-16)

Mark Cundari (7 games 2016)

Derek Deblois (2015-16)

Eric Roy (10 games 2016)

Aleh Yevenka (2015-17)

Zach Werenski (2015-16)

Steve Weinstein (4 games 2016)

Steve McCarthy (17 games 2016)

Anton Forsberg (2015-17)

Brett Gallant (2015-17)

Austin Madaisky (1 game 2016)

Peter Quenneville (1 game 2016)

Vinny Saponari (1 game 2016)

Austin Farley (2 games 2016)

Seth Ambroz (3 games 2016)

Blake Tatchell (5 games 2016)

Jan Hejda (11 games 2016)

Joonas Korpisalo (2015-17)

Paul Bittner (2016-17)

Joe Devlin (2016-17)

Brad Thiessen (2015-17)

Justin Scott (2016-17)

Jordan Maletta (2016-17)

Joe Pendenza (2016-17)

Zac Dalpe (20 games 2017)

Marc-Andre Bergeron (2016-17)

Aaron Palushaj (2016-17)

Ryan Stanton (2016-17)

Cody Goloubef (16 games 2016)

Blake Siebenaler (2016-17)

Alex Petan (14 games 2017)

Akim Aliu (13 games 2017)

Sam Vigneault (16 games 2017)

Vitalii Abramov (4 games 2017)

Kyle Thomas (12 games 2017)

Jacob Graves (19 games 2017)

Dalton Prout (7 games 2017)

Dante Salituro (5 games 2017)

Shawn Szydlowski (7 games 2017)

Miles Koules (7 games 2017)

Gabriel Carlsson (3 games 2017)

Frank Hora (3 games 2017)

Ryan Collins (5 games 2017)

Sheldon Brookbank (6 games 2017)

Michael Houser (1 game 2017)

Kole Sherwood (2 games 2017)

Scott Harrington (2 games 2017)

Keith Aulie (3 games 2016)

Scott Savage (3 games 2017)

Mike Brown (11 games 2017)

Utica Comets

Reid Boucher (2017-19)

Michael Chaput (2017-18)

Patrick Wiercioch (2017-18)

Zack MacEwen (2017-19)

Nikolay Goldobin (2017-18)

Philip Holm (2017-18)

Michael Carcone (2017-19)

Cole Cassels (2017-18)

Cameron Darcy (2017-19)

Wacey Hamilton (2017-19)

Alex D’Aoust (2017-18)

Guillaume Brisebois (2017-18)

Adam Comrie (2017-18)

Carter Bancks (2017-19)

Darren Archibald (2017-18)

Dylan Blujus (2017-19)

Jayson Megna (2017-18)

Ashton Sautner (2017-18)

Joe Labate (2017-18)

Andrew Chirniwchan (2017-18)

Griffen Molino (2017-18)

Tony Cameranesi (2017-18)

Evan McEneny (2017-19)

Tanner MacMaster (2017-18)

Jalen Chatfield (2017-19)

David Dziurzynski (2017-18)

Jordan Subban (16 games 2018)

Frankie Simonelli (9 games 2018)

Zac Lynch (8 games 2018)

Marco Roy (6 games 2018)

Anton Rodin (7 games 2018)

Justin Taylor (2 games 2018)

Willie Corrin (2 games 2018)

Matt Leitner (5 games 2018)

Joe Faust (2 games 2018)

Mathieu Brodeur (4 games 2018)

Yan-Pavel Laplante (5 games 2018)

Cliff Watson (6 games 2017)

Richard Bachman (2017-19)

Thatcher Demko (2017-18)

Joel Lowry (1 game 2017)

Justin Hamonic (1 game 2018)

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