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Riguardo la mia ricerca musicale: appunti sparsi
Ripropongo un vecchio post
March 20, 2015
Alcuni mesi fa ho steso alcuni appunti sulla mia ricerca musicale e sulle idee che ne stanno alla base.
Si tratta di riflessioni sparse, estemporanee, buttate giù come ausilio e guida per definire forma e contenuti di questo sito internet, nato dalla necessità di esprimere i vari aspetti del mio "essere musicale".
Molti infatti conoscono solo poche caratteristiche del mio sentire e del mio fare musica, quelle legate ad uno o, nel migliore dei casi, solo a qualcuno dei progetti/ formazioni musicali di cui faccio parte.
In genere accade che gli appassionati di musica folk (che mi conoscono) abbiano familiarità solo con il mio lavoro in quest'ambito e mi identifichino quindi come un flautista folk, i bossanovisti idem, gli amanti del flamenco altrettanto e così via… per non parlare di chi accosta il mio modo di suonare a Ian Anderson solo perché entrambi suoniamo il flauto traverso (destino condiviso, purtroppo, con molti colleghi)... insomma, della mia ricerca non resta molto oltre l'apparenza, così come delle idee e delle motivazioni profonde che vi stanno dietro, sotto, di lato, davanti, dentro e fuori…
Una volta definiti quelli che avrebbero dovuto essere solo spunti per la costruzione del sito, mi sono reso conto che questi, opportunamente rivisti (ma neanche troppo), possono essere destinati anche a chi, bontà sua, abbia la curiosità di capire qualcosa in più del mio essere musicale (e di me di conseguenza) e dei "perché", più intimi e profondi, un essere umano possa esser spinto a "far musica" al di la del mero piacere ludico/estetico, fermo restando il fatto che questi appunti vanno intesi come tali e che allo stato attuale non hanno la pretesa di essere un mini trattato di estetica e/o filosofia della musica (sebbene vi siano elementi che vadano in questa direzione).
Riguardo la mia ricerca musicale (appunti sparsi)
L'approccio generale può apparire contraddittorio in quanto il mio lavoro è influenzato da un lato dall'idea filosofica, intellettuale e forse intellettualistica, che vuole la musica come meta-linguaggio privilegiato nella comunicazione non solo di emozioni e stati d'animo ma anche di concetti ed idee inesprimibili tramite il linguaggio ordinario e, dall'altro, dall'essere cosciente del fatto che un'idea messa in musica non possa arrivare all'ascoltatore tale e quale sia stata concepita dal compositore, che la musica descrittiva sia una mera illusione legata ad un'estetica valida solo in uno specifico momento storico, così come il concetto del "bello".
Peraltro, a mio avviso, non esiste alcun motivo valido per cui l'arte debba essere "bella".
A questo proposito mi piace citare la performance "Art must be beautiful" di Marina Abramovic, nella quale l'artista si spazzola i capelli per un'ora con una spazzola di metallo nella mano destra e si pettina con un pettine di metallo nella sinistra ripetendo "l'arte deve essere bella, l'artista deve essere bello" fino a quando si sfregia il volto e si rovina i capelli.
Ritengo, inoltre, che anche le esecuzioni più minuziose di un unico interprete, non possano riprodurre in modo sempre identico un "manufatto sonoro" e vano è il tentativo dell'essere umano di scolpire su carta, attraverso il più preciso segno grafico concepibile, ciò che è più vicino all'ineffabile ed all'invisibile: il suono.
Pazzi e privi di logica mi appaiono, quindi, i benpensanti e perbenisti, i legiferatori musicali ed i difensori della normalità e della giusta misura, mentre in verità i "Folli" ed i "Visionari" sono coloro i quali, unici, possono cogliere l'essenza caleidoscopica mutante e mutevole della realtà e della vita.
Queste considerazioni mi allontanano dallo sterile accademismo che pure, sebbene scorporato da quanto di arido i tromboni della conservazione vi pongono, resta alla base della mia formazione musicale (altra dicotomia e contraddizione…).
Ecco perché mi piace eseguire i capolavori di grandi autori del passato fino ad arrivare ai grandi del '900, senza però lasciarmi ingabbiare da lacci e laccioli creati e concepiti dai Maestri "Del giusto modo di sonare gli istromenti musicali" e "Del perfetto et magnifico interpretare li sommi Autori cum gratia et precisione".
La regola che mi sono imposto è quella della ricerca costante, di una scelta coerente e soprattutto motivata non condizionata da leggi che più volte sono mutate e muteranno nel corso della storia dell'interpretazione musicale.
Questo per quanto riguarda l'esecuzione di brani musicali "classici" o "eurocolti" o "euro accademici" o come diavolo li si voglia chiamare.
Stesso modo di operare, ampliato dalle possibilità di revisione personale dei temi e delle armonie, è riservato a brani del repertorio jazz, pop, folk o altro, argomento questo che mi permette di introdurre il mio interesse verso la musica cosiddetta pop o popular o leggera (termine che aborro) o come la si voglia (possa) definire. Già, perché francamente la distinzione tra leggero e pesante non mi interessa molto: un tema fatto di due note può avere maggior valore di un'intera sinfonia la dove lo spirito che animi il primo sia pregno di significato musicale e ancor di più meta-musicale o meta-linguistico, ideale, cognitivo, funzionale, logico, religioso, sacro e chi più ne ha più ne metta e la seconda concepita unicamente per soddisfare, ad esempio, un mero bisogno estetico e/o ludico (sebbene, anche in questo caso, io ammetta eccezioni).
Altro concetto che mi interessa è quello del linguaggio musicale come metafora, forma ed essenza della complessità dei linguaggi che ci circondano.
LA MUSICA NON E' UN LINGUAGGIO UNIVERSALE, questa la mia convinzione che vuole essere lo sprone a configurare la nostra mente in modo da aver la volontà, attiva ed instancabile, di cercare di comprendere l'incomprensibile, di scrutare, cercare, ponderare, masticare, fagocitare, digerire e vomitare i segnali e le informazioni dei mondi che ci circondano, visibili ed invisibili, che spesso ci parlano attraverso lingue sconosciute.
Arte senza tabù libera di essere e di decidere, di scegliere cosa prendere e cosa dare, fornendo in questo modo all'ascoltatore la medesima possibilità di essere, decidere, scegliere, che in estrema analisi coincide con l'unico modo di poter essere veramente (nell'ambito delle umane possibilità) se stessi.
A proposito di "FLUTE XXI" ("Flute Twenty-first")
Lo spettacolo nasce dalla necessità di esplorare le potenzialità timbriche del flauto traverso. Questo strumento, infatti, nella sua concezione classica e tradizionale non rappresenta il mio sentire ed essere musicale, così ho sempre cercato di superarne i limiti. Nel far questo mi sono venite in aiuto le tecniche esecutive contemporanee "non convenzionali", che permettono di farne anche uno strumento percussivo ed a volte duro. Pian piano però la mia ricerca si è spostata o allargata verso l'improvvisazione jazz, rock, fino a quella radicale. Ecco che fra i brani sono presenti alcuni standard jazz e non escludo che in futuro possano esserci delle cover rock.
Le mie composizioni comprendono brani di "avanguardia" (ma cos'è oggi l'avanguardia???) quali "Solchi di ghiaccio" e "Scirocco" a pezzi più vicini al jazz, rock e fusion quali "No caminho" e "Memento Audire Semper" o d'atmosfera come "Sahara".
Il folk ovviamente mi interessa data la mia militanza nei LassatilAbballari ed il lavoro intrapreso in seno al Centro delle Arti e delle Culture Tavola Tonda, da qui una versione di "L'autre valse di Amèlie".
E' evidente che non prediligo un linguaggio ad un altro e che la mia idea di estetica musicale non è univoca.
In virtù di ciò, nel tentativo di dare una forma coerente ad un concerto piuttosto vario nei contenuti, lo spettacolo si sta pian piano mutando in un "progetto" con la conseguente possibilità di modularlo a seconda del pubblico del luogo del tipo di manifestazione festival ecc prediligendo di volta in volta l'aspetto jazzistico, di ricerca d'avanguardia, le cover o i miei brani.
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BIOGRAFIA (aggiornata)
BENEDETTO BASILE
Musicista poliedrico, flautista, autore di musica per il teatro, strumento solista e piccoli ensemble.
Intraprende lo studio del pianoforte all’età di nove anni e del flauto traverso compiuti i dieci. Prosegue, quindi, lo studio del flauto superando l'esame di ammissione presso il Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini di Palermo.
Durante gli anni dedicati allo studio accademico matura l'idea che ogni genere e stile musicale presenti elementi e possibilità peculiari impossibili da trovare negli altri e che tutti i linguaggi espressivi andrebbero per questo coltivati tramite l'ascolto o la pratica in quanto simboli e quindi conoscenza intuitiva della complessità della realtà. Così, parallelamente alla pratica accademica, inizia a suonare con formazioni rock e folk. In questo periodo frequenta da uditore i corsi estivi dell'Accademia Musicale Chigiana (docente A. Nicolet).
Conclusi gli studi presso il Conservatorio arrivano i primi riconoscimenti: vince alcuni premi in ambito accademico ed extra accademico, si esibisce in trio (flauto, violino, chitarra) per alcune associazioni siciliane, lavora con l'Orchestra del Conservatorio V. Bellini di Palermo per il Teatro Massimo di Palermo, consegue l'abilitazione per l'insegnamento dell'educazione musicale nella scuola media e superiore e ottiene i primi incarichi da docente. Una grave malattia, però, ne mette seriamente a rischio l'attività artistica, così per alcuni anni è impossibilitato a perfezionare il proprio percorso accademico ed è costretto ad abbandonare quasi del tutto la pratica musicale. Malgrado ciò la sua innata curiosità musicale lo porta ad approfondire la conoscenza delle tecniche contemporanee di produzione del suono con il flauto traverso e dell'uso dell'elettronica con lo strumento acustico. Compone quindi alcuni brani che porranno le basi per il suo primo progetto di concerto in solitario per flauto ed elettronica intitolato Metamorphoseis.
Musicista al di fuori degli schemi, una volta superata la malattia, non disdegna di esibirsi per strada partecipando a numerosi buskers festival considerando l'arte di strada la forma più grande di indipendenza culturale e artistica per un musicista.
Incide con gli L.T.R. il singolo Love is better, pubblicato nel 1996 dalla Sony ed entra a far parte del gruppo jazz/fusion Work in Progress con cui inciderà, alcuni anni più tardi il cd Step one per l'etichetta Il Teatro del Sole.
Riprende gli studi accademici perfezionandosi con Glauco Cambursano e Maurizio Valentini (Accademia Internazionale di Musica di Novara, dove consegue il diploma triennale di alto perfezionamento) ed in seguito frequenta il corso annuale di specializzazione in ottavino tenuto da Nicola Mazzanti presso l'AIF (Accademia Italiana del Flauto) di Roma. In questi anni suona per l’Orchestra di Musica Contemporanea e l’Orchestra Filarmonica di Palermo, porta a compimento il progetto per flauto ed elettronica Metamorphoseis e propone in pubblico un recital di flauto solo sul repertorio barocco, trascrivendo per il flauto la Toccata e fuga in re min. BWV 565 per organo di J. S. Bach, inserendola nei programmi dei suoi concerti. Sempre in questo periodo vince alcuni premi tra i quali il primo premio al Concorso Internazionale Città di Tollo nella categoria fiati solisti.
Dopo avere approfondito lo studio della musica eurocolta si avvicina al jazz frequentando il Corso di Arte e Tecnica dell’Improvvisazione tenuto da Vito Giordano presso il Conservatorio di Musica V. Bellini di Palermo.
In seguito frequenta i Seminari Senesi di Musica Jazz, quindi accede al Corso di Jazz presso il Conservatorio di Palermo che sarà costretto ad abbandonare dopo un anno di frequenza per incompatibilità con il percorso di Laurea di II livello in flauto traverso dello stesso Conservatorio (primo nella graduatoria degli esami di ammissione), corso che lascerà anche in questo caso dopo un anno perché non in linea con il tipo di formazione alla quale è interessato. Nel frattempo nascono nuovi progetti: un duo flauto e pianoforte focalizzato sulla musica del XX secolo e numerose collaborazioni che lo vedono impegnato nei generi musicali più vari (flamenco, bossa nova, musica cubana, canzone d'autore, ecc.). In virtù di tali collaborazioni incide alcuni cd e suona per numerose associazioni, festival e teatri tra cui: Amici della Musica di Palermo, Brass Group Palermo, Istituto Cervantes Palermo, Goethe-Institut Palermo, Brass Group Trapani, Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale, Kals’art, Kals’art Winter, Circuito del mito, Teatro Antico di Segesta, Castelbuono Jazz Festival, Cinisi Jazz Festival, Lithos Rassegna Nazionale di Musica Popolare Acustica e Contemporanea, Suoni dal Monviso, Auditorium RAI di Palermo, Festival Permanente Teatro di Marsala, Teatro Vittorio Emanuele II di Messina.
Con il gruppo Dario La Rosa e i Treni Lenti nel 2001 accede alla fase finale nazionale delle selezioni per partecipare al Festival di Sanremo organizzata dall'Accademia della Canzone di Sanremo.
Nell'estate 2005 lavora per il cantautore Mario Incudine per il quale inciderà due anni più tardi nel disco Abballalaluna.
Con il chitarrista e battentista Davide Polizzotto compone I mulini di Spartà, brano commissionato dall’Ente Parco dei Nebrodi come commento sonoro al cd-rom Le strade dei sapori.
In questo periodo incide per la cantautrice Lucina Lanzara in alcuni cd editi da Rai Trade e Casa Editoriale Sonzogno.
Entra quindi a far parte del gruppo LassatilAbballari, formazione il cui interesse si focalizza sulla musica folk da danza europea. Per il gruppo compone alcuni brani originali e registra nel cd Suoni delle danze del sud. Nello stesso periodo inizia a collaborare con il Centro delle Arti e delle Culture Arci Tavola Tonda di Palermo ricoprendo, nel corso degli anni, il ruolo di flautista, docente di strumento, teoria e musica d'insieme, coordinatore dell'area musicale del progetto Artigiani Culturali e direttore dell'omonima orchestra popolare. L'attività con i LassatilAbballari ed il Centro Tavola Tonda lo vede ad esibirsi in centinaia di concerti in Italia ed all'estero (Polonia, Germania, Francia, Belgio, Olanda, Svizzera e U.S.A.), suonando presso il Conservatorio di Ginevra (Svizzera), l'Università del Kentuky (U.S.A.), Festival Vox Populi (Francia), Festiwal Spoiwa Kultury (Polonia), Festival Internazionale dell'Oralità Popolare di Torino, il Gran Bal Trad, Casa Italiana Zerilli-Marimò (NY – U.S.A.), collaborando, inoltre, con il cantautore Eugenio Bennato. Nell'ambito delle attività del Centro Tavola Tonda realizza diversi workshop e laboratori di flauto traverso in più edizioni del Festival Espressivamente presso il Parco Museo Jalari (ME) e un laboratorio di improvvisazione in collaborazione con la danzatrice Gabriela Juttner.
Nel 2008 entra a far parte, come flautista e conduttore, del laboratorio creativo multidisciplinare FolkaLab ideato da Mario Crispi (Agricantus) e Francesco Calabria e costituito da un nucleo eterogeneo di artisti legati dalla pratica della creazione artistica estemporanea, attivo a Palermo fino al 2011. Frutto dei tre anni di lavoro, concerti e performance, sarà il cd Folkalab vol.1 edito da Formedonda.
Nel 2014 intraprende un lavoro di ricerca sull'improvvisazione collettiva che lo stimola ad esplorare la metodologia della Conduction® creata da Lawrence D. Butch Morris. Da qui nasce e si sviluppa la sua attività di conductor che lo vede alla guida di vari ensemble in performance anche multidisciplinari quale quella realizzata per il Goldsmith College di Londra presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo. Tra gli ensemble condotti si citano la Sicilian Improvisers Orchestra, l'Ensemble U di Tallin il Werkstatt Für Improvisierte Musik di Berna e la Wuppertaler Improvisations Orchester. Ha anche codificato un sistema di simboli grafici legati ai segni della Conduction®. Tale sistema di notazione grafica permette di creare delle Conduction preordinate definendone la forma prima dell'esecuzione e non in corso d'opera come avviene usualmente. Tale sistema ha trovato la sua realizzazione pratica nelle partiture grafiche Oracle n.1, n.2, n.3.
Nello stesso anno è chiamato a tenere un workshop sulla Conduction® e sull'improvvisazione in musica per l'Estonian Accademy of Music and Theatre nel'ambito del progetto CoPeCo (Master in Contemporary Performance and Composition).
La Sicilian Improvisers Orchestra, il più importante ensemble siciliano di rilievo internazionale attivo sulla scena contemporanea e sperimentale, nato per volontà del contrabbassista Lelio Giannetto, lo vede attivo anche come flautista e compositore; scrive infatti brani per l'intero ensemble, per piccoli gruppi, partiture concettuali, aleatorie e grafiche.
Con la SIO partecipa ad una serie di residenze creative in Italia e all'estero (Svizzera e Germania), collaborando così con Silke Eberhard, Michael Fischer, Jeremy Peyton Jones, Edoardo Marraffa, Christopher Dell, Sebastian Gramss, Carl Ludwig ��bsch, Gunda Gottschalk, Giulia Tagliavia, Ulrich Gumpert, Christian Kobi, Daniele Roccato, Michel Doneda... che in molti casi compongono appositamente per la Sicilian Improvisers Orchestra. Nell'ambito dei concerti dell'ensemble siciliano esegue in prima assoluta, con Gianni Trovalusci ed Eva Geraci, le Variazioni su Cards in the Faces of Roses per tre flauti di Roscoe Mitchell e una versione inedita di Veni creator di Marcello Panni. Con la SIO, inoltre, realizza i cd The working concert (Revision II) e The working concert (Revision III) del compositore tedesco Christopher Dell.
In questo periodo prende forma il suo secondo progetto elettroacustico questa volta concepito per flauti (dal piccolo al basso), loop station ed elettronica e intitolato FLUTE XXI. Nel 2016 l'etichetta MAP Classics pubblica il cd FLUTE XXI Project basato su questo lavoro ed il brano Sahara presente all'interno del disco raggiunge la top 16 della classifica I-Tunes Canada nella sezione Musica Classica.
Dal 2017 collabora con il Curva Minore Piccolo Ensemble con il quale partecipa alla rassegna torinese Musiche in Mostra 2017 eseguendo in prima assoluta Un sol momento, scritto e dedicato al trio dalla compositrice Maria Radeschi. L'ensemble si esibisce inoltre in Estonia, Francia, Germania e Svizzera.
Ha scritto musiche di scena per alcuni spettacoli teatrali, tra questi Ilinx della danzatrice e coreografa Mara Rubino per il quale ha realizzato la maggior parte delle composizioni (altra autrice è la cantante, attrice e performer Oria). Lo spettacolo lo vede anche in scena come musicista e performer. Ha, inoltre, collaborato con il Teatro Atlante di Palermo.
Nel 2018, è chiamato a prendere parte, in qualità di workshop leader, alla Opening Performance organizzata dalla Great Learning Orchestra di Stoccolma presso il Magazzino Brancaccio di Palermo, evento collaterale alla biennale di arte Manifesta 12.
Ultimi progetti in ordine di tempo sono la performance di musica e pittura estemporanea Isirimah – Il grande viaggio con il visual artist Robin Udo (nella quale oltre ai flauti ed all'elettronica utilizza un sintetizzatore analogico semimodulare), il duo di musica elettronica Chemical Sound con la cantante e performer Oria, la performance di musica e danza Il mio corpo fiorisce da ogni vena in collaborazione con Mara Rubino, liberamente ispirata al Libro Rosso di C. G. Jung.
ATTIVITA' ODIERNA
PROGETTI ARTISTICI E PRINCIPALI COLLABORAZIONI
FLUTE XXI Project: Concerto "a solo" realizzato con flauti (piccolo, soprano, alto e basso), loop station ed elettronica. Creato dopo una ricerca rigorosa sulle possibilità timbriche e sulle tecniche contemporanee del flauto traverso (piccolo, soprano, alto e basso), opportunamente valorizzate dall'uso delle apparecchiature elettroniche che ne fanno ora percussione potente, ora suono distorto, ora etereo soffio, materia, canto, ritmo ossessivo… il concerto prevede l'esecuzione di brani autografi e di autori di musica contemporanea, jazz, fusion, folk…
Recital per flauto solo: Un viaggio nel repertorio musicale di questo strumento e delle sue declinazioni (piccolo, soprano, alto, basso), nell'ambito della tradizione eurocolta, dal XVII secolo ad oggi.
LassatilAbballari: Il gruppo ha all'attivo un cd e propone uno spettacolo di musica da danza di tutta Europa e composizioni originali, suonando frequentemente in Italia ed all'estero.
Sicilian Improvisers Orchestra: probabilmente il più importante ensemble siciliano di rilievo internazionale attivo sulla scena della musica contemporanea e sperimentale con il quale collabora in qualità di flautista, compositore e direttore.
Curva Minore Piccolo Ensemble: trio violino, flauto e contrabbasso il cui repertorio spazia dalla musica del XX secolo alla musica contemporanea espressa secondo la notazione tradizionale e le nuove forme di composizione dei suoni.
Isirimah - Il grande viaggio: Music Paint Performance. Una stazione ferroviaria ai confini dell’immaginario. Due viaggiatori, sconosciuti anche a se stessi, s’incontrano ”casualmente” sullo stesso treno e intraprendono un viaggio onirico - attraverso un flusso di coscienza tradotto in suoni, colori, forme e movimenti - alla volta di Isirimah, luogo immaginario, entità invisibile che si trova in ogni dove, dentro e fuori ognuno di noi.
Chemical Sound: duo elettroacustico con sonorità ambient, techno, synthwave, newwave, sperimentazione elettro-acustica e psichedelia realizzate con effetti elettronici per la voce e i flauti traversi, loop, il Kaossilator Processor Pro+, un sintetizzatore analogico semimodulare, “strumentini” e giocattoli sonori.
Il mio corpo fiorisce da ogni vena: performance studio sul corpo. Il corpo come forma in cui l’Io si manifesta, una forma non scelta consapevolmente nel quale l’Io si trasforma continuamente. Corpo attraverso il quale l’Io conosce percepisce, si definisce.
Ilinx: spettacolo dove danza, musica ,immagini e teatro si fondono. Un viaggio che passa dall'alienazione al risveglio, un risveglio impregnato di stupore verso sè stessi, nello scoprirsi nel deformarsi e ritrovare il proprio assetto autentico, di condivisione, di gioia dell'essere.
Inoltre lavora con numerosi artisti siciliani, spaziando dalla bossa nova al flamenco, al rock, alla musica afrocubana, jazz, fusion, contemporanea, classica...
ATTIVITA' DIDATTICA
Centro delle Arti e delle Culture Tavola Tonda: docente di flauto traverso e musica d'insieme presso l'omonima scuola popolare di musica. Conduction: Seminario di "improvvisazione guidata" basato sui principi e sulle tecniche della Conduction®del musicista, compositore e direttore d'orchestra Butch Morris, rivolto ad allievi e musicisti di qualsiasi livello.
Docente di flauto traverso presso le SMIM (Scuole Media ad Indirizzo Musicale).
DISCOGRAFIA
L.T.R.: Love is better - singolo - Sony Music Publishing - 1996
Tony Landolina: Tutto quanto ha più colore - CD - Autoproduzione - 1999
Oberon: Images in the mirror are closer than they appear - CD - Autoproduzione - 2002
Work in progress: Step one - CD - Ed. Teatro del Sole - 2003
Lucina Lanzara: Il canto del sole - CD - Rai trade - 2004
Massimo De Maria: Paseo flamenco - CD - Autoprodotto - 2007
Mario Incudine: Abbalalaluna - CD - Teatro del sole - 2007
FolkaLab: Vol. 1 - CD - Formedonda - 2008
Lucina Lanzara - Salvino Leone: Mons Regalis. L’opera del duomo - CD e DVD - Casa Musicale Sonzogno/ EGEA Music - 2010
Tempu ri capuna (con i LassatilAbballari) - Compilation - CD - Musica e Suoni - 2010
nKantu d'Aziz: Mi porteranno via - CD - myGroove - 2011
LassatilAbballari: Suoni delle danze del Sud - CD - Ass. S.A.C. - 2011
Pierpaolo Petta: Kërkím - CD - PPP - 2013
Nottedoro (con i LassatilAbballari) - Compilation - CD - Almendra Music - 2015
Lucina Lanzara: Lucina Canta e Racconta De Andrè - CD - Nota Preziosa - 2015
Christopher Dell feat. Sicilian Improvisers Orchestra: The working concert (Revision II) - CD - Edition niehler werft - 2016
Christopher Dell feat. Sicilian Improvisers Orchestra: The working concert (Revision III) - CD - Edition niehler werft - 2016
Benedetto Basile: FLUTE XXI project - CD - M.A.P. Classics - 2016
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Newsletter: Mar 29 "Quindici gesti" ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo
Carissimi,
Dopo il successo della scorsa estate e la residenza del musicista Jeremy Peyton Jones a Pasqua di quest’anno, un gruppo di 15 diplomati del Master Performance Design and Practice del Goldsmiths College di Londra è stato in residenza presso lo Spazio Tre Navate e la sala Perriera dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo dal 19 luglio.
Anche quest’anno come per le precedenti edizioni il focus della Residenza è stato lo scambio culturale e la collaborazione tra artisti internazionali del Goldsmiths ed artisti palermitani. in questo contesto il Centro Tavola Tonda ha avuto un ruolo di primo piano.
Il progetto è stato curato e coordinato da Andrea Cusumano, artista palermitano ma londinese di adozione e docente del Goldsmiths ed è stato finalizzato alla realizzazione di un centro di ricerca sperimentale del Goldsmiths in sede permanente ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo.
Il laboratori hanno portato alla creazione di alcune performance in programma proprio in questi giorni ai Cantieri. Quella che mi vedrà coinvolto, insieme a Barbara Crescimanno e Gea Gambaro del Centro Tavola Tonda ed artisti appartenenti a cinque diverse nazionalità, avrà luogo martedì 29 luglio presso lo Spazio Tre Navate dei Cantieri Culturali alla Zisa.
Per l'occasione dirigerò, in un'improvvisazione collettiva guidata, un ensemble di musicisti, danzatrici e attori.
Di seguito le informazioni:
Martedì 29 luglio 2014 Ore 21,00 cantieri Culturali Alla Zisa - Spazio Tre Navate - Palermo. "Quindi Gesti"
Quindici gesti declamano movimenti in musica.
Lo spazio prende forma attraverso la danza suonata, la musica recitata, la parola coreografata. Un conduttore gestisce la scena dall'alto di una piattaforma. Nessuno sa cosa accadrà esattamente.
I gesti declinano personalità distinte, esperienze ed identità, in forme aleatorie, astratte, oniriche, mentre sullo sfondo, una fugace apparizione danza, estraniata, la propria storia (follia?)… ed una solitaria tanghera.
Un collettivo di attori, danzatrici e musicisti è diretto unicamente dai gesti di una bacchetta. L'ArteMago decreta il chi, il come ed il quando, ma non il cosa e non sarà lui ad avere l'ultima parola…
Performers: Benedetto Basile, Maurizio Boni, Barbara Crescimanno, Claudia Di Gangi, Fulvio Di Genova, Gea Gambaro, Sofia Morandotti, Gandolfo Pagano, Nike Pirrone, Terry Tsung-Han Hsieh, Lusiana Libidov, Alessandro Librio, Dario Lo Cicero, Linda Randazzo, Hanna Rohn, Signhild Waersted.
Benedetto Basile [email protected]
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Dal 3 al 5 luglio LassatilAbballari e Tavola Tonda al Spoiwa Kultury Festiwal di Szczecin - Poland
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LassatilAbballari e Tavola Tonda in Polonia
A luglio i LassatilAbballari e Tavola Tonda in Polonia!!! Presto le news...
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Prossima data
Dom 27: Festa a bballu @ Centro delle Arti e delle Culture Tavola Tonda - Palermo.
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Newsletter: "Sicilian Improvisers Orchestra live @ Tavola Tonda - Palermo"
L'improvvisazione radicale e le forme di scrittura musicale non tradizionale approdano per la prima volta a Tavola Tonda con una prova aperta, pomeridiana, della Sicilian Improvisers Orchestra (S. I. O.), alla quale seguirà il concerto serale. Durante la prova, i musicisti saranno impegnati nella discussione e nell'interpretazione di alcune pagine di "Treatise", una delle partiture grafiche più interessanti e celebri di Cornelius Cardew a cui il compositore inglese lavorò a cavallo della metà degli anni '60 del secolo scorso. Definita come l'Everest delle partiture grafiche, "Treatise" consiste di 193 pagine di numeri, disegni e simboli (alcuni musicali) la cui interpretazione è interamente lasciata alla libertà del/dei performer in quanto lo stesso Cardew intenzionalmente non ha voluto lasciare alcuna indicazione sull'interpretazione dei segni grafici.
Altro pezzo affrontato durante la prova pomeridiana sarà "S. I. O. for S. I. O. (Simphonic Informal Opus for Sicilian Improvisers Orchestra)", brano composto per l'ensemble da Benedetto Basile, musicista impegnato in progetti musicali di natura estremamente diversa tra loro oltre che docente del corso di flauto del Centro Tavola Tonda.
Il concerto serale vedrà l'esecuzione di entrambe le partiture, a cui seguiranno una serie di improvvisazioni di mini-ensemble sorteggiati fra i membri dell'orchestra dal pubblico presente.
DOMENICA 9 MARZO
Ore 18,00: Prova aperta al pubblico (ingresso libero).
Ore 21,30: Concerto (ingresso 5 euro).
Centro delle Arti e delle Culture Tavola Tonda - Viale delle Alpi, 11 - Palermo.
L'ingresso è riservato ai soci ARCI (costo della tessera 5 euro).
BIOGRAFIA
La Sicilian Improvisers Orchestra (S. I. O.) nasce per iniziativa di Lelio Giannetto e del gruppo di musicisti coinvolti in occasione di due performance prodotte da Curva Minore realizzate nell'aprile 2013 presso il Goethe Institut Palermo: una con il conduttore e pluri-stumentista austriaco Michael Fisher e l'altra con la compositrice e sassofonista tedesca Silke Eberhard,
I membri dell'ensemble, costituitosi unicamente per quella che avrebbe dovuto essere un'esperienza finalizzata alla realizzazione dei due eventi, decidevano allora di proseguire insieme il cammino di ricerca musicale legato all'improvvisazione "free" o "conducted" ed alle forme di scrittura musicale non tradizionale, intraprendendo un lavoro performativo e di ricerca nel solco dell'esperienza delle orchestre di improvvisatori generate, nella seconda metà del secolo scorso, dai movimenti di avanguardia e sperimentazione musicale. Formata da musicisti provenienti da differenti contesti musicali, dalla lirica al progressive rock, dalla classica alla musica della tradizione orale, dal jazz all’improvvisazione radicale, la S. I. O. è composta da Tiziana Maionica voce lirica, Eva Geraci flauto, Benedetto Basile flauto, Marcello Cinà sassofono soprano, Dario Compagna clarinetto, Beppe Viola strumenti ad ancia, flauti etnici, Mezz Gacano chitarra elettrica, Giuseppe Greco chitarra, Gandolfo Pagano chitarra preparata, Enrico Sorbello violoncello, Alessandro Librio violino, Lelio Giannetto contrabbasso, Alessandra Pipitone pianoforte.
Nell'anno in corso l'Orchestra ha in programma diversi progetti, tra i quali un'omaggio al sassofonista e compositore afroamericano Albert Ayler ed una collaborazione con il compositore inglese Jeremy Peyton Jones.
Benedetto Basile [email protected]
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Domenica 2 marzo: festa a bballu @ Centro delle Arti e delle Culture Tavola Tonda - Palermo.
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