#cavallette
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crazy-so-na-sega · 1 year ago
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Giacometti: uno che aveva già capito tutto.
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Biennale, Venice, Italy, 1962 - by Alberto Giacometti (1901 - 1966), Swiss
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sardies · 2 years ago
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Agricoltura, sulla lotta alle cavallette Sardegna all’avanguardia
Cagliari. La lotta alle cavallette che la Regione sta portando avanti funziona ed è stata presa ad esempio dal noto entomologo Claudio Venturelli che ha potuto visitare il Centro di controllo di Noragugume dove ha incontrato gli esperti di Laore e della Regione. La Sardegna ha una macchina organizzativa e operativa precisa e all’avanguardia. Parole che sono state particolarmente apprezzate…
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odioilvento · 2 years ago
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mossmx · 1 year ago
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love this movie, I mantain the idea was perfect, ecco una dimostrazione del mio amore:
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e-ste-tica · 4 months ago
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magico mondo di tumblr, oggi mi rivolgo a te per un aiuto con la mia ricerca! sono un dottorando (dignitosamente disperato) in sociologia e ricerca sociale, e la mia ricerca si concentra sugli ostacoli e le discriminazioni che le persone trans* incontrano nel mondo del lavoro.
cerco persone di qualsiasi età che abitino in emilia-romagna (soprattutto bologna, reggio emilia, rimini e rispettive province!) e si riconoscano come persone trans, non binarie, agender, genderfluid o qualsiasi altra identità nell'ombrello trans*, che abbiano voglia di farsi una chiacchierara in un’intervista!
l'intervista può essere fatta online o di persona, non ci sono risposte giuste o sbagliate e sono anch’io una persona trans, quindi non ho un approccio da zoologo che studia le cavallette: il mio obiettivo è far risuonare le nostre voci in posti come l'università, dove raramente arrivano, e portare un tema iper mega ignorato.
se vi interessa o conoscete persone a cui potrebbe interessare scrivetemi! se volete fare un reblog per il sociale (o meglio, per il sociologico) apprezzo, grazie mille ♡
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tulipanico · 8 days ago
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Tornato quel momento dell'anno in cui offro qualsiasi cosa pur di avere qualcuno che tolga dalla mia vista (e possibilmente anche vita) le cavallette.
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abr · 3 months ago
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Il cambiamento climatico? I dazi di Trump? Starlink? L'invasione delle cavallette?
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vadaviaaiciap · 2 months ago
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Si è fermato a ChatGpt, altrimenti proseguiva con "gli Hacker, le cavallette".
Con la prossima dichiarazione esordirà con un "ha stato Putin".
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aryehderirp · 1 year ago
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Abu Zayd, più precisamente Zayd Abu Zayd Ab-Alh-Rahmann III, meglio conosciuto come "il Moro Zeyt", è un altro dei grandi protagonisti della nascita del Regno cristiano di Valencia.
Ultimo signore almohade di Valencia, era il pronipote del califfo berbero Abd-Al-Mucmin. Pur essendo originario di Baeza, era stato avviato alla politica dal nipote, il califfo Yusuf II, che lo nominò governatore di Valencia.
L’ultimo re almohade di Valencia vide presto sorgere problemi, sia per la pressione delle truppe cristiane a nord sia per quella di altri signori musulmani a sud. Insieme alla corruzione politica, che già esisteva all’epoca, avevano soffocato il popolo.
Dopo la morte del califfo Yusuf II, la decadenza politica si aggravò. Fu allora che Abu Zayd fu costretto a chiedere la protezione di Ferdinando III, il re santo di Castiglia. I raccolti rovinati da una piaga di cavallette e la mancanza di cibo incoraggiarono la ribellione della popolazione. In questa situazione, Zayyan Ibn Mardanis, discendente del re Lobo, arrivò a Valencia da Onda e guidò il rovesciamento di Abu Zayd, che dovette lasciare la città con il suo seguito e la sua famiglia nel 1229, diretto a Segorbe (Castellón).
Qui storia e leggenda si fondono, poiché si dice che la conversione del "moro Zeyt" sia avvenuta a Caravaca de la Cruz, dove la leggenda vuole che sia apparso il simbolo della croce.
Secondo la tradizione locale più diffusa, si dice che dalla fine del 1230 o all’inizio del 1231, il re almohade di Valencia e Murcia, Abu Zayd, si trovava nei suoi possedimenti a Caravaca. Interrogò i cristiani che teneva prigionieri per scoprire quali mestieri esercitassero, con l’obiettivo di occuparli secondo le loro capacità. Tra loro c’era il sacerdote Ginés Pérez Chirinos che, come missionario, era venuto da Cuenca nelle terre saracene per predicare il Vangelo. Egli rispose che il suo compito era quello di celebrare la messa e il re moresco voleva sapere com’era. Fu ordinato di portare da Cuenca i paramenti corrispondenti e il 3 maggio 1232, nella sala nobile della fortezza, il sacerdote iniziò la liturgia. Tuttavia, poco dopo aver iniziato la liturgia, dovette fermarsi, spiegando che gli era impossibile continuare perché mancava un elemento essenziale all’altare: un crocifisso.
In quel momento, attraverso una finestra della stanza, due angeli scesero dal cielo e posero delicatamente una croce a due bracci sull’altare. Il sacerdote poté quindi continuare la celebrazione della messa e, in presenza di tale meraviglia, Abu-Ceyt (insieme ai membri della sua corte presenti) si convertì al cristianesimo. In seguito si scoprì che la croce apparsa era il pettorale del vescovo Roberto, primo patriarca di Gerusalemme, realizzato con il legno della croce dove morì Gesù Cristo.
Quando Abu Zayd si convertì, prese il nome di Vicente Bellvís, come riportano le cronache dell’epoca. Morì tra il 1265 e il 1270.
La morte di Abu-Zayd è precedente all’11 dicembre 1268, data in cui il documento lo dichiara defunto. I suoi figli e parenti ricevettero un’importante eredità e, essendo imparentati con la nobiltà aragonese, divennero anch’essi signori cristiani.
QUI GIACE D. VICENTIUS BELVIS CON I SUOI ​​FIGLI UN TEMPO ZEIT ABUSIÒ RE VALENTIA MAURUS ADEO IL PROTETTORE DELLA SUA RELIGIONE VT DUE UOMINI INNOCENTI BEATI GIOVANNI DI PERUSIA E PIETRO DI SASSO-FERRATICO FIGLI E COMPAGNI DI PADRE FRANCESCO CHE PREDICANO LA VERA FEDE DI CRISTO OTTENUTO ATTRAVERSO LA SPADA MA RICEVERE LA LUCE DEL PADRE ISPIRATORE OGNI PECCATO FU CONSUMATO DAL SANTO BATTESIMO E IL SEGNO DELL’ETERNA RICONCILIAZIONE EGLI DESTINÒ UNA VOLTA LA SUA SALA IN CHIESA E SEDE.
Intorno al 16 giugno 1860, a Valencia fu eretta una lapide che lasciava in vista alcuni resti umani, il cui stato denotava la loro antichità. Nello stesso luogo fu rinvenuta una pergamena che recitava come segue:
Data di nascita:
17 ottobre 1195
Data di morte:
11 dicembre 1268
Titoli:
-Principe musulmano
-Signore cristiano
Etnia:
Berbero
Religione:
Islam
Religione 2:
Cristiano cattolico
Dinastia:
Almohade
Amici:
Ismail Haniyeh e Yasser Arafat
Prestavolti nella trama:
-Alvaro Rico
-Walid Azaro
-Asier Cadenas
-David Raya
-Marco Mengoni
-Stephen Ammell
-Peter Porte (pv attuale)
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oltre-la-linea · 2 years ago
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Tra i cibi del futuro, tecnicamente chiamati Novel Food dall'Efsa, l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, rientrano: maggiolini, scarafaggi, locuste, grilli, cavallette, cimici, coccidi, vermi pelosi, scorpioni, cicale, formiche, termiti, ma anche macroalghe e alghe unicellulari (kelp, spirulina, clorella) e alcune proteine derivate dai funghi
Non mi avranno MAI !
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viendiletto · 1 year ago
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Ho vissuto 17 anni a Pola ed è stata una vita da favola: è quella la mia terra e mi manca tanto. Siamo andati via nel 1946 perché c’erano già state le prime foibe, in Istria si sapeva, a Pola meno. Venivano di notte, chiamavano la persona e dicevano “Vieni, ti devo parlare”, e quella spariva. Poi ci accorgemmo che, dopo tempo, a Pola, sui tabelloni di un cinema erano esposti cadaveri; così la gente andava alle foibe per cercare lembi di indumenti dei familiari scomparsi. Fummo sfollati a Orsera (in croato Vrsar) nel 1944-’45, quando avevo 14 anni, perché gli alleati bombardavano e c’erano i tedeschi. Ricordo un presidio di giovani soldati, 18 o 19 anni, che furono convinti dalla popolazione pro-Tito a lasciare il presidio e andare in bosco coi titini. Questi presero le armi dei nostri soldati e si vestirono con le loro divise: i giovani che andarono in bosco non tornarono più. Le mamme andavano a chiedere a don Francesco Dapiran, poi parroco di Fertilia, dove fossero i loro figli, e lui andò a cercarli paese per paese, chiedendo alla popolazione dove fossero stati portati: erano tutti morti gettati nelle foibe. Tornammo a Pola e riprendemmo la vita di tutti i giorni. Vivevamo in mezzo a gente slava, ma non lo sapevamo, eravamo tutti una comunità. Furono alimentati rancori e odi, ma in realtà non c’era questo fra noi, eravamo gente buona. Mio padre, originario di Buggerru, e mia madre ripresero a lavorare, io proseguii gli studi. Poi anche da noi iniziarono le uccisioni e facemmo domanda per espatriare. La nostra partenza fu fissata il 10 febbraio 1947, ma l’uccisione del generale De Winton la rinviò. Essendo una ragazza di 17 anni, vivevo quell’esperienza non come un disagio, ma come un’avventura. Partimmo col successivo imbarco, il pomeriggio di sabato 15 febbraio. La domenica, a bordo, il parroco celebrò la messa, quindi, nel pomeriggio, arrivammo ad Ancona. Mi aspettavo una festa d’accoglienza, con le bandiere, invece ci vennero incontro delle barche con a bordo uomini che, col pugno chiuso, ci insultavano gridando: “Tornate a casa vostra, fascisti!”. Se non ci fossero stati i carabinieri quelli ci avrebbero buttati in mare: li ringrazierò per sempre per quello che hanno fatto per noi. In treno raggiungemmo Civitavecchia da dove c’imbarcammo per la Sardegna. Il giorno dopo sbarcammo ad Olbia, quindi ci trasferimmo a Sassari e da lì prendemmo il treno per Cagliari. Il paesaggio che si presentò ai miei occhi era desolante, mi sembrava di attraversare la steppa; ricordo delle cavallette enormi ma anche un bel sole, che ci accolse con tutto il suo calore. Il primo impatto con Cagliari fu positivo: il municipio e il bel giardino antistante mi diedero subito l’impressione di una bella città, nonostante i danni subiti dalla guerra appena terminata. Ci condussero nel campo profughi, situato tra le vie Logudoro e San Lucifero, e lì l’accoglienza fu buona. La città mi piaceva e mi piace, ma mi sono inserita con difficoltà, la mia mentalità era diversa da quella che ho trovato e non riuscivo a capire le persone che si esprimevano solo in sardo. Sono arrivata a 80 anni e ringrazio Dio e ringrazio la Sardegna perché mi trovo bene, la vita è tranquilla, una pensione l’ho avuta, ho pochi amici ma buoni e tengo collegata tutta la ‘mia’ gente, sparsa in tutto il mondo.
Nerina Milia, esule da Pola
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the-three-flames-sapphire · 4 months ago
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"Arrivarono poi in un salone d'oro e d'argento: dei fiori rossi e blu, grandi come girasoli, lucevano alle pareti, ma nessuno poteva coglierli, perché i gambi erano degli orribili serpenti velenosi, e i fiori stessi non erano altro che il fuoco che usciva dalle loro fauci. Il soffitto era tutto pieno di lucertole rilucenti e di pipistrelli azzurri che sbattevano le ali sottili. Che strano spettacolo! In mezzo alla sala c'era un trono sostenuto da quattro carcasse di cavallo, coi finimenti formati da ragni fiammanti; il trono poi era di un vetro bianco come il latte, e i cuscini per sedercisi sopra erano dei topolini neri che si mordevano la coda l'un l'altro. Al di sopra si alzava un baldacchino di ragnatele rosa, guarnite di graziosi moscerini verdi che brillavano come pietre preziose. Sul trono stava seduto un vecchio troll, con una corona sull'orrida testa e uno scettro in mano. Questo baciò in fronte la principessa, se la fece sedere al fianco sul trono prezioso e poi cominciò la musica. Delle grandi cavallette nere si misero a suonare lo scacciapensieri, e il gufo, in mancanza di tamburi, si batté il ventre. Era un concerto ben strano. Dei minuscoli folletti, con un fuoco fatuo sul berretto, danzavano in tondo nel salone."
Il compagno di viaggio - Anderson
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crazy-so-na-sega · 1 year ago
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Cosa succede se vince Trump:
- crisi economica
- disoccupazione
- III guerra mondiale
- cavallette
- morte dei primogeniti maschi
- emorroidi
- calzini scompagnati e
- alluci valghi
- inflazione
- tartaro e gengiviti
- vene "vereconde"
- spread alle stelle
- secchezza delle fauci
-nonexpedit
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bangtanitalianchannel · 5 months ago
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[TRAD ITA] 250303 STORIE INSTAGRAM DI RM:
*Storie senza testo*
Traduzione immagini:
"È arrivata la primavera? A Heacheon ci sono stati 17cm di neve In alcuni luoghi della provincia di Jeonbik ci sono -20° ma La Corea è fantastica, decisamente un paese con quattro diverse stagioni Vero
Uhm Uno dei ragazzi sta costruendo un igloo davanti al dormitorio Penso che avrò molti ricordi di questo posto Il modo è un caleidoscopio
Gli studenti universitari stanno iniziando i corsi Gli amici delle scuole elementari medie e del liceo staranno cominciando il nuovo semestre Io ho anche finalmente perso una cifra (dei giorni rimanenti) del mio servizio militare Come Robin Hood Metto una X su ogni giorno del calendario Sono angosciato? Forse.. è così
Dopo l'appello serale Ho preso l'abitudine di leggere Ultimamente sto leggendo 'L'arte di amare' di Erich Fromm che stavo rimandando L'arte di amare.. che può significare Impegnarsi ad amare.. ha senso? È così Disegnare bene o suonare bene la chitarra Essere bravi nello studio, ci esercitiamo dieci, cento volte per diventare esperti nel frattempo Come mai gli esseri umani non si allenano, non hanno nessun miglioramento riguardo 'l'amore' che è la cosa più importante della vita E ci dicono solo di agire?
Nella vita moderna l'amore sta Diventando più enfatizzato solo dalle intense emozioni e drama basati sui media e sul capitalismo Ma in realtà è una triste soluzione, non solo è una promessa ma anche una decisione Ci sono anche molti tipi e gradi e espressioni dell'amore Che dire di noi, dove (il nostro rapporto) non è uno ad uno ma piuttosto uno a tanti o tanti a uno? Cosa fanno le persone che fanno musica, cosa ascoltano le persone che la ascoltano? Cosa stiamo guardando E cosa stiamo amando? Con che proposito mi sono posto davanti a voi per tutti questi 11 anni? Ho pensato a cose delicate come questa Alla fine.. vi consiglio di leggerlo una volta (Anche se sono passati più di 50 anni da quando è stato pubblicato quindi ci sono alcuni pensieri antiquati)
Ci sono circa tre mesi rimanenti. In percentuale 18% Se dovessi morire prima dovrei salutarvi in salute La stanza della mente e del tempo.. più tempo passa più diventa pesante la gravità Sia perché ho quattro strisce Anche se prova disgustosamente a non andare, anche se appendi al contrario l'orologio del ministero della difesa continuerà ad andare avanti* Appenderlo al contrario e girarlo e ruotarlo anche di 540° è lo stesso Riorganizzerò il mio amore e i miei sentimenti e tornerò
Ho tante storie da raccontare sia con la musica che a voce È primavera ora, la prima sta arrivando! (Mentre ci sono 17cm di neve) Se senti 'Ah, fa un po' caldo?' Dopo aver finito il servizio militare io, noi, abbiamo intenzione di continuare a infastidirvi continuamente Quindi fino ad allora spero che vivrete bene Ora torno a leggere il webtoon che sto leggendo Vi amo anche oggi Questa è sia una promessa che una decisione
Mi mancate Inizio dell'estate e sciame di cavallette farete meglio a muovervi e venire!
-Namjoon"
(N/B: *Modo di dire per indicare che anche se il servizio militare può essere difficoltoso arriverà comunque la fine)
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©Giuls) | Trans ©tteokminnie
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fatalquiete · 7 months ago
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FILM CONSIGLIATI LA SERA DI CAPODANNO
Se alle 22:42 e 53 secondi cominciate a guardare Alien - Scontro finale, a mezzanotte in punto Hicks dirà ‘Decolliamo e nuclearizziamo. Questa è la sola sicurezza’ Se alle 22:13 e 51 secondi cominciate a guardare Blade Runner, a mezzanotte in punto il replicante Roy Batty dirà ‘È tempo di morire’ Se alle 21:58 e 28 secondi cominciate a guardare Die Hard, a mezzanotte in punto John McClane dirà ‘Yippee-ki-yay, figlio di puttana!’ Se alle 23:07 e 58 secondi cominciate a guardare Watchmen, a mezzanotte in punto Rorschach sussurrerà ‘Ma dottore… Pagliacci sono io’ Se alle 23.14 e 30 secondi cominciate a guardare Predator, a mezzanotte in punto il Sergente Mac Elliot urlerà ‘COOONTATTOOOOO!!!!’ Se alle 23:25 e 26 secondi cominciate a guardare Frankenstein Junior, a mezzanotte in punto Igor dirà ‘Potrebbe essere peggio… potrebbe piovere’ Se alle 21:57 e 59 secondi cominciate a guardare La Compagnia dell’Anello, a mezzanotte in punto Gandalf urlerà ‘RITORNA NELL’OMBRA!’ Se alle 22:00 e 24 secondi cominciate a guardare The Blues Brothers, a mezzanotte in punto Jake dirà ‘Ero rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C'era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!’
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muffa21 · 7 months ago
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Forse, trentaquattro anni sono troppi per iniziare ad aurorare. Ma al buon dio non sono mai parsi troppo pochi gli anni di suo figlio, o quelli dei mie due fratelli nati morti, per concedergli la gioia della notte senza riservargli prima la gentilezza di assaporare lo stagnante mistero del crepuscolo.
È vero: ho perso tardi i miei denti da latte. Ho dovuto prima costruire gengive abbastanza forti per poter reggere il peso delle mie zanne da cane. L’ho fatto in aule di scuola spettrali e nel paludoso labirinto della malattia mentale. Ma non è stato tempo sprecato. Soltanto tempo. Tempo. Un costrutto della mente umana che a volte assume la forma di uno sciame di cavallette. Tu, spiga di frumento solitaria, in un campo brumoso, sterminato, cullata mollemente dal grecale. Lontani, i colli lunghi delle ciminiere. Intorno, il silenzio di dio. Il Silenzio.
Aurorare a trentaquattro anni. Forse, una vergogna. Per molti, uno sperpero. Meglio, però, che vivere nell’infinito meriggiare di una vita che s’illude di non essere fragile; passata a mangiucchiare e a sbevazzare sopra le carcasse dei Maestri, teneri assassini di altri, più antichi, Maestri. Assisi sulla loro montagna di cadaveri freddi e luminosi, come scimmioni con le loro punte di selce, curvi su uno schermo a vedere una ragazzina impiastricciarsi le labbra, o Riga, nello splendore del natale, lasciata che venga assaporata da chi ha scelto, troppo tardi, l’aurora e non il mezzogiorno fasullo di un sole posticcio.
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