#catturare
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PRIMA PAGINA Il Centro di Oggi mercoledì, 26 febbraio 2025
#PrimaPagina#ilcentro quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi quotidiano#movida#alla#pescara#risarcimento#aeroporto#pioggia#centrodestra#catturare#regionale#nascosto#legge#marsica#contro#privatizzazione#ambiente#alina#aula#sempre#ultimo#adesso
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Twin Peaks, 1.3 .
Chi lo ha fatto
Si farà catturare
Solo nel sogno
Il reale appare,
Poi torna a dormire.
#baotzebao#valerio fiandra#haikyou#kontowood#ilrestomanca#baoutnafèretwaka#twin peaks#david lynch#sonno#reale#dormire#catturare#sogno#sogno e realtà
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È una preda difficile da catturare

La donna che ti piace ti fa diventare matto. È una regola: non si sfugge. Saprai che l'hai finalmente in pugno quando fidandosi di te, lupo travestito da gentleman, ti volterà le spalle, scoprirà il suo bellissimo collo e ti permetterà di allacciarle la collana, il vestito o di baciarla nella zona erotica più intima: l'incavo del collo. Da lì al tenero interno delle cosce e a seguire all'inguine il passo è breve. Costellato soltanto di preziosi, adorati suoi gemiti.

RDA
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Martina Cassatella - Catturare le lucciole XXI, 2025 - Oil on canvas
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Nel momento che accosto le mie labbra alle tue non non voglio semplicemente baciarti, voglio catturare i tuoi pensieri unendoli con i miei per creare un noi. ♠️🔥
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Antica macchina per catturare CO2 che poi ti regala ossigeno.
Costa poco, si sviluppa da sola nel tempo e non fa rumore.
Vuoi mettere?
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Sono nata libera... La libertà vive dentro la mia anima da sempre... Troppo grande... Forte... Indomabile e selvaggia... Impossibile da contenere... Mi potranno catturare, ma mai addestrare... Mi potranno toccare, ma mai possedere... Mi donerò soltanto a chi rispetterà la mia sete di libertà...
~ Virginia ~

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"E forse è arrivato il momento anche per me di stancarmi, di stancarmi di catturare la tua attenzione, di starti dietro, di tenerci solo io."
-rememberandfightoff
#frasi#frasi belle#frasi tumblr#love#quote#quotes#frases#frasi vere#life quote#frasi tristi#amore tossico#amore impossibile#amore#frasi relazione#relazione impossibile#relazione tossica#relazione segreta
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PRIMA PAGINA Il Resto Del Carlino di Oggi venerdì, 21 febbraio 2025
#PrimaPagina#ilrestodelcarlino quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi lino#italiano#nazionale#imola#carla#catturare#welfare#tutti#instant#drinks#trump#condannare#russia#macron#washington#diro#essere#debole#leader#lunedi#kiev
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Still on my Translating Shitposts To Learn Italian bullshit, if sporadically...
Where’s that “hey man how’s it going” post to screenshot when you need it (source)
Dov'è il "Ciao amico come sta" chiacchiera catturare quando lo hai bisogno?
This one's all over the place and I'm almost positive I'm fucking up more than one thing but it did give me an excuse to spend a lot of time googling Italian internet slang. "Chiacchiera" is "message" rather than post, but I can't seem to find what you call a "post" in Italian other than Posto which just looks dumb.
remember what’s really truly important in life : local bookstore (source)
Ricordate cosa è proprio veramente importante nella vita: la libreria vicina.
Fun to look up the various versions of "really/truly" to try and get the correct flavor. I like "davvero" best but that's more like "Right?" so I went with proprio, which is an intensifier as well as a synonym for "really".
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Prove su cavalletto e tempi lunghi, la seconda foto è un poco mossa (😬) ed è presente una macchiolina in entrambe (obbiettivo con un pulviscolo sopra 😭) ma sono riuscita a "catturare" la scia dei fanali di un' auto, almeno quello 🤷🏻 sono una schiappa!! 🥲
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Il padrone della mia mente e del mio corpo

Cerco continuamente di catturare la tua attenzione. Voglio tentarti, riuscire a eccitarti ancora un'ennesima volta col mio corpo. Devo riuscirci: sono settimane ormai che non mi guardi, non mi tocchi e non mi dai un pizzico o uno schiaffo sul culo. Che non violi la mia fica infilando improvvisamente una mano nelle mie mutandine. Che non mi metti il medio nel solco del culo, per poi scivolare in basso frugando rapido nel mio ano perché il mio odore “ti porta bene” e poi scappi via senza neppure lavarti le mani! Lurido porco. Quanto ti voglio. E a letto la sera ormai semplicemente "buonanotte."

Ti volti e dormi, cafone: sai bene quanto mi piace sentirmi profondamente donna, femmina desiderata, con te! Fino a qualche tempo fa non potevi starmi vicino senza ficcarmi le mani ovunque. Anche in pubblico. Mi sembravi una piovra, o la Dea Kali! Da un po’ invece, senza alcuna ragione apparente o broncio tra noi, non onori più la mia passera. Non me la cerchi, non me la lecchi più. Eppure era il tuo dopocena preferito: “l’ammazzacaffè” la chiamavi. E io te la servivo in abbondanza, quando e quanta ne volevi. Non mi fai più gesti volgari ma inequivocabili quando siamo a cena con qualcuno e magari ti stai annoiando, che io poi divento sempre viola ma mi viene da ridere.

E intanto gongolo dentro, pregustando il piacere che verrà a breve, felice del fatto che mi vuoi. Non ti piaccio proprio più? Che c'è amore mio? Hai un'altra forse? Sai, a volte mi sembra di sentire sui tuoi vestiti un profumo da donna che non è il mio. E quando sei sotto la doccia, rosa dalla rabbia e dalla gelosia annuso il tuo intimo. A volte mi sembra di percepire, oltre al tuo che ben conosco, l'odore di una fregna che decisamente non è la mia! Ho forse un’illusione olfattiva? Non penso… È una tua collega? Forse sto impazzendo per l’astinenza da te? Sono solo stupide coincidenze, deliri olfattivi di una pazza? Insomma: hai una nuova donna o no?

Dimmelo, cazzo… saprò perdonarti. Forse… Non sostieni più il mio sguardo se chiacchieriamo. Quando mi parli, ultimamente sei sbrigativo, nervoso, insofferente. E io ci soffro. Tantissimo. Non scherzi e ridi più con me. Si: penso proprio che tu dedichi tutte le tue brame e attenzioni a un'altra. Adesso mi apro totalmente: sai che adoro quando mi maltratti. Quando a letto mi brutalizzi, mi costringi bruscamente a sottostarti, io raggiungo le vette del piacere dell’anima: ti sento mio.
È che quando scopiamo, realizzo proprio allora di essere il tuo giocattolo preferito, il centro della tua concentrazione di maschio che cerca il piacere: ci sono solo io nel tuo mirino. Non esiste altro. Amo moltissimo succhiarti il cazzo a lungo, farti sentire un re. Soffrire per te se occorre, ma certo non per gelosia: non la reggo. È un ospite sgradito che mi uccide da dentro. Esisto solo per te.

Stasera sarà decisiva: mi farò trovare da te natiche all'aria e completamente aperta. Con l'ano ben lubrificato di olio profumato alle mandorle: adori quando lo faccio! Impazzisci, adori il mio culo: non puoi resistergli, se mi vedi così; non ragioni più e mi salti letteralmente addosso. Sopporto fino a che posso, ma poi mi fai male e urlo. Tu non vedi l’ora che io strilli per la tua inculata violenta, cattiva. Solo allora esplodi dentro le mie viscere! Ti senti padrone. Lo adoro.

Mi troverai quindi bella pronta da usare, senza più alcuna difesa, vergogna o pudore a difendere il mio corpo. Che comunque ti pretende dentro. Semplicemente, voglio sentire il tuo uccello guizzare libero dentro e fuori dal mio culo. A sfondarmi. Sarò per te un'affascinante leonessa, profumata e invitante. Appassionata. Dimmi: lei è più bella, più disinibita di me? O forse è probabilmente un qualche suo aspetto pseudo-virginale ciò che ti attrae, che ti fa sangue: magari il gusto del nuovo, di quella puttanella, una che magari è ancora una studentessa di liceo?

Chi è, dimmelo che le cavo gli occhi. È una troia più giovane, quindi? È più sensuale di me? Te le fa le cose che ti faccio io? Ti lascia campo completamente libero sul suo corpo come ti permetto, anzi: ti imploro di fare col mio? È capace quella stronza di ingoiarti senza fare un fiato o un cenno di strozzamento come so fare io, che ti conosco bene e so perfettamente quello che ti piace? Gusta tutto il tuo seme golosa, con passione? Ti pulisce bene con la lingua fino all'ultima goccia? Sa fartele, queste cose?

O invece ti dice, con la puzza sotto il naso: “no, questa cosa proprio no!” e questo diniego quindi se da una parte ti frustra, dall'altra un po’ ti sfida, ti arrapa e infine stuzzica il tuo istinto di maschio conquistatore? Probabilmente la novellina ignora che fare sesso è soprattutto durezza, fatica, sforzo. E anche ingoiare sapori acidi e fluidi senza schifarsene. Poi esiste anche la parte dello scoprire, sentire e adorare gli odori personali più nascosti di chi stai scopando. È percepire e amare il sangue che pulsa in entrambi e che a volte da uno dei due sgorga. Dolore dell'uno per il piacere dell'altro.

E poi un confondersi, mischiarsi di sfinteri, bocche, lingue e gole; che resistono e adattandosi provocano sofferenza pura e nobile. Perché è dolore sacro, quello sopportato per amore, solo per amore. Spesso fare sesso è infatti godere del dolore dell'altro; del potere esercitato fisicamente su un altro corpo. Con dichiarata sopraffazione e umiliazione. Cattiveria, forse. Quindi amore mio, coraggio: stasera sfondami ancora, godi di me come sai fare tu, umiliami. Vieni, svuotati dentro il mio culo o nella mia fica; come e quanto vorrai.

Fai ciò che vuoi, con me. Ricoprimi di sborra tutto il corpo. Qualsiasi cosa mi farai sarà meglio della tua totale assenza di attenzioni per me di questi ultimi giorni. Ti voglio: alle mie labbra avide e alla mia gola manca il tuo uccello. Alla mia nuca serve sentire la tua mano forte. Quella che mi blocca e mi tiene ferma mentre vieni e io ti devo ingoiare, felicissima di essere il tuo sfogatoio sessuale.

Fammi sentire che sei il mio unico padrone. Ordinami di cucinarti una cenetta deliziosa che ti piaccia molto e dimmi che mentre mangi con indosso solo la maglietta hai bisogno che sotto il tavolo, accucciata in mezzo alle tue gambe, io ti lecchi l'asta, le palle e pure l'ano, se ci riesco. E mentre a fine pasto berrai un po’ di cherry o di porto, d'un tratto mi comanderai di farti venire e io intensificherò il tiraggio per obbedirti. Felice di servirti. Questa è sempre stata una delle nostre recite preferite.

Le carezze, le frasi romantiche e i bacetti lasciamoli ai fidanzatini: io e te siamo sempre stati una cosa sola e abbiamo sempre avuto un forte desiderio sessuale reciproco, condiviso ed esplorato in tutte le più intime, nostre ed esclusive sfumature. Abbiamo sempre fatto di tutto. Non ho mai avuto neppure il coraggio di confessarle al prete, ultimamente, tanto siamo andati oltre! Sarei comunque scappata vergognandomi, se mi avesse chiesto i dettagli.

Ed è anche successo, in passato: ognuno cerca sempre di spiare nelle mutande altrui!!! Tu intanto comandami ancora di succhiarti l’anima dal membro e di farti godere, stasera. Lo desidero tanto. Regalami ancora il privilegio di toccarti l’inguine con la punta del naso mentre ti pompo! Ormai ci riesco benissimo. Sono diventata una bravissima puttana, lo sai. E quando il mio naso tocca l'inguine addirittura ultimamente tiro fuori la lingua e ti lecco le palle. Sì, andrà proprio così. Sarò sempre io la tua schiava fedele. Dove la trovi un’altra come me…

RDA
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L’Ipnocrazia è il primo regime che opera direttamente sulla coscienza. Non controlla i corpi. Non reprime i pensieri. Induce, piuttosto, uno stato alterato di coscienza permanente. Un sonno lucido. Una trance funzionale. La veglia, infatti, è stata sostituita da un sogno guidato. La realtà da una suggestione continua. L’attenzione viene modulata come un’onda. Gli stati emotivi vengono indotti e manipolati. E così la suggestione si ripete, instancabile, e la realtà si dissolve in molteplici sogni guidati. Il pensiero critico viene dolcemente addormentato e la percezione viene rimodellata, strato dopo strato. Nel frattempo, gli schermi brillano incessanti nella notte della ragione. L’informazione scorre come un fiume ipnotico mentre shock e torpore si alternano in un ritmo studiato. L’esperienza si frammenta e si moltiplica in mille specchi. La ripetizione batte come un tamburo sotterraneo. I sensi vengono sopraffatti da stimoli costanti. La dopamina scorre nel sistema. L’incredulità si dissolve come nebbia al mattino. Il tempo si contorce su se stesso. La memoria diventa una pallida eco. L’obbedienza scorre, invisibile. La realtà si è rotta in mille realtà. Non esiste più un centro, nessuna narrazione unificante attraverso cui dare un senso al mondo. Ci troviamo in uno spazio frammentato dove innumerevoli storie competono per un dominio estemporaneo, e ciascuna si proclama verità ultima. Queste narrazioni non dialogano: collidono. Si sovrappongono e riflettono all’infinito su se stesse, creando una galleria degli specchi vertiginosa dove realtà e simulazione diventano sinonimi. Ma il potere, nel frattempo, si è evoluto ben oltre la forza fisica e la persuasione logica. È diventato gassoso, invisibile, capace di infiltrarsi in ogni aspetto delle nostre vite. Ogni immagine, ogni parola, ogni frammento di dati non è più neutrale; è un’arma sottile progettata per catturare, manipolare e trasformare la coscienza. Esistiamo in uno stato d’ipnosi permanente, dove la consapevolezza è attutita ma mai del tutto quieta. L’era dell’Ipnocrazia è in pieno svolgimento. [...]
Dall'Introduzione di Ipnocrazia. Trump, Musk e la nuova architettura della realtà di Jianwei Xun Tlon edizioni - 2024
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Ci vendono letture
veloci come una rivoluzione.
L'idea che con poche tecniche si possa assorbire un libro in un'ora, memorizzare l'essenziale e diventare più colti, più intelligenti, più efficienti. Ma è un'illusione.
Leggere non è uno sport di velocità, è un'opera di profondità. Leggere oltre una certa velocità distrugge la comprensione.
Attraversando la soglia di 600 parole al minuto, il cervello non legge più, indovina. Riempie gli spazi vuoti, salta fuori idee, ricostruisce un testo approssimativo che non corrisponde più all'originale.
I cosiddetti lettori ultraveloci non memorizzano meglio di un normale lettore, ma creano una memoria errata dei contenuti.
Leggere non è scansionare le parole, è lasciare che ci contaminino.
Un testo non si limita a una serie di informazioni, è un'architettura, un respiro, un pensiero che si apre.
Un romanzo non è solo una storia, è un ritmo.
Un saggio non è solo un messaggio, è una complessità.
Leggere velocemente è credere di poter catturare l'essenza di un testo senza immergersi nel suo materiale. È come voler bere l'oceano con una cannuccia.
Leggere senza estrarre la sostanza è come visitare 20 paesi in una settimana e dire che abbiamo visto tutto. Viviamo in un tempo in cui vogliamo assorbire tutto, consumare tutto, ottimizzare tutto.
Ma ad alcune cose non si può mettere fretta.
Non ci innamoriamo più velocemente.
Non meditiamo in velocità x2
Non si provano grandi emozioni
saltando i momenti vuoti.
Allora perché voler leggere senza prendersi il tempo di lasciarci attraversare dalle parole?
La vera domanda non è: quanti libri posso leggere in un mese? Ma: quanti libri ho lasciato incastonare in me per sempre?
Perché un libro sorvolato è un libro dimenticato.
Perchè anche un solo libro, letto lentamente,
può sconvolgere una vita.
- Christofer Laquieze
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