#carta da forno
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Comunque rip fandom anglofono della formula 1 non saprete mai che La scelta di Caparezza è una delle canzoni più azzeccate per questo sport
#ogni volta che voglio fare una playlist a tema formula 1 devo combattere la voglia di inserirla e non ho ancora mai vinto questa battaglia#perchè ogni pilota a un certo punto si trova davanti alla scelta di rincorrere ancora il sogno oppure ritirarsi#soprattutto se al ritiro ti aspettano moglie e figli#la parte di 'Ludovico' mi fa sempre pensare a Max in particolare#'Mio padre è d'umore un po' grigio mi vuole prodigio/Ma sono solo un bambino e c'è rimasto male'#'Padre lascia stare l'alcol ti rovini/sei severo quando faccio tirocini/Io sono romantico ma pure tu/Mi vedi solo come un mazzo di fiorini'#arte che imita la vita o vita che imita l'arte che ne so#invece la parte di 'Marco' vi diró molto Seb/Nico coded per me#Più Seb direi soprattutto con l'annuncio 'But as much as there is life on track there is life off track too'#e la menzione dei figli nel pezzo#'È un buon lavoro incasso da molto/Vale come un disco d'oro in cassa da morto'#'Voglio fissare mio figlio il tempo passa e m'accorgo/che sto fissando un foglio tipo carta da forno'#okay sì il pezzo di Capa parla di carriera musical e non spietiva ma le vibes sono quelle#questa per me é semplicmente un'altra w delle community di formula 1 italiana#probabilmente troppo niche questo post ma pazienza#f1#formula 1#caparezza#mi scoccio di riscrivere i tag ma intendevo dire musicale e sportiva prima. Avete capito dove.
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Il croccante alle mandorle è davvero un dolce semplice e goloso! Ecco la la ricetta, perfetta per creare questa delizia:
Ingredienti:
- 250g di mandorle pelate 🌰
- 3 cucchiai di miele 🍯
- 170g di zucchero 🍬
- Succo di limone q.b. 🍋
### Procedimento:
1. **Tostare le mandorle:** Inizia tostando le mandorle pelate in una padella antiaderente per qualche minuto, fino a quando diventano leggermente dorate. Tienile da parte.
2. **Preparare il caramello:** In una pentola a fuoco basso, sciogli lo zucchero con il miele, mescolando continuamente finché lo zucchero non si caramella e raggiunge un colore dorato intenso. Aggiungi qualche goccia di succo di limone per aiutare a mantenere il caramello fluido.
3. **Unire le mandorle:** Aggiungi le mandorle tostate al caramello e mescola bene, rivestendo tutte le mandorle uniformemente.
4. **Stendere il composto:** Versa immediatamente il composto su un foglio di carta da forno e livellalo con una spatola o un cucchiaio di legno, facendo attenzione a non scottarti.
5. **Raffreddare e tagliare:** Lascialo raffreddare per qualche minuto e, mentre è ancora caldo ma non troppo duro, taglialo a pezzi con un coltello leggermente unto.
6. **Servire:** Una volta raffreddato completamente, il croccante alle mandorle è pronto da gustare o conservare in un contenitore ermetico!
Questo dolce è perfetto per uno spuntino o come regalo goloso!
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Un grande ritorno: la zucca!
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INGREDIENTI PER 4 PERSONE
PER LA PASTA
100 g di farina “0”
100 g di semola di grano duro
2 uova
olio extravergine d’oliva
PER IL RIPIENO:
300 g di zucca delica cotta (mezza zucca cruda)
150 g di Parmigiano Reggiano
noce moscata
sale se necessario
pepe
PROCEDIMENTO
Elimina i semi dalla zucca, tagliala in pezzi e cuocila in forno a 200°C per 40/50 minuti. Dovrà risultare molto morbida;
Nel frattempo prepara la pasta all’uovo nel solito modo, avvolgila nella pellicola e falla riposare per almeno 30 minuti;
Quando la zucca sarà cotta lasciala raffreddare e poi raccogli tutta la polpa in una ciotola, schiacciala con una forchetta e poi aggiungi il Parmigiano grattugiato, la noce moscata e, se serve, il sale;
Raccogli il ripieno in una sacca da pasticciere;
Stendi la pasta fino a raggiungere uno spessore non troppo sottile, taglia dei dischi di 5 cm di diametro, oppure dei quadrati con i lati di 7 cm e aggiungi al centro il ripieno;
Piega a metà i dischi e poi unisci le estremità avvolgendole sul dito;
Disponi i tortelli su un secca-pasta o su un vassoio foderato con carta da forno;
Cuocili in acqua salata e condiscili con burro e salvia oppure con dell’ottimo ragù di carne.
#ricette#cucina italiana#italian style#comfort food#italian recipes#italian food#cibo#cucina#food#cucina regionale#pasta#pasta fresca#pasta ripiena#pasta all'uovo#Youtube
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Mi piaceva la scuola. Il maestro parlava ai bambini. Venivo dallo stanzino dove nessuno parlava a me, e lì c’era uno da stare a sentire. Imparavo tutto quello che diceva. Era una cosa bellissima un uomo che spiegava ai bambini i numeri, gli anni della storia, i posti della geografia. C’era una carta colorata del mondo, uno che non era mai uscito dalla città poteva conoscere l’Africa che era verde, il Polo Sud bianco, l’Australia gialla e gli oceani azzurri. I continenti e le isole erano di genere femminile, i mari e i monti maschili. A scuola c’erano i poveri e gli altri. Quelli della povertà come me ricevevano alle undici un pane con una marmellata di cotogne, portato dal bidello. Con lui entrava un profumo di forno che squagliava la bocca. Agli altri niente, loro avevano una merenda portata da casa. Un’altra differenza era che quelli della povertà in primavera avevano la testa rasata per i pidocchi, gli altri conservavano i capelli. Si scriveva con il pennino e con l’inchiostro che stava in ogni banco dentro un buco. Scrivere era una pittura, si intingeva il pennino, si facevano cadere gocciole finchè ne restava una e con quella si riusciva a scrivere una mezza parola. Poi si intingeva di nuovo. Noi della povertà asciugavamo il foglio con il fiato caldo. Sotto il soffio, il blu dell’inchiostro tremava cambiando colore. Gli altri asciugavano con la carta assorbente. Era più bella la nostra mossa che faceva vento sopra il foglio stesso. Invece gli altri schiacciavano le parole sotto il cartoncino bianco. A scuola ascoltai a fondo le lezioni. Mi accorsi di com’erano importanti le cose che imparavo. Era bello che un uomo le metteva davanti a un’assemblea di giovani seduti, che avevano uno slancio nell’ascolto, nell’afferrare al volo. Bella un’aula in cui stare per conoscere. Bello l’ossigeno che si legava al sangue e che portava in fondo al corpo il sangue e le parole. Belli i nomi delle lune intorno a Giove, bello il grido di ”Mare, mare” dei greci alla fine della ritirata, bello il gesto di Senofonte di scriverlo per non farlo smettere. Bello pure il racconto di Plinio sul Vesuvio esploso. Le loro scritture assorbivano le tragedie, le trasformavano in materia narrativa per trasmetterle e così superarle. Entrava luce in testa come ne entrava in aula. Fuori era un giorno lucente, uno di maggio finito nel mazzo di dicembre. Tornai verso casa continuando a pensare alle lezioni. C’era una generosità civile nella scuola pubblica, gratuita che permetteva a uno come me di imparare. Ci ero cresciuto dentro e non mi accorgevo dello sforzo di una società per mettere in pratica il compito. L’istruzione dava importanza a noi poveri. I ricchi si sarebbero istruiti comunque. La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la miseria, però fra le sue mura permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori.
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Após a designação da missão que partilharia com Ethan, Lizzie recebeu a profecia do Oráculo com grande preocupação.
"Não haverá percurso dividido. Deverão ir por lados opostos e assistirão o fim de todas as coisas na forma a qual conhecem".
A sentença proferida pelo oráculo pulsava na mente de Elizabeth enquanto preparava a mochila de sua viagem. Ela se negava a aceitar a interpretação que havia criado precipitadamente. Não mais poderiam caminhar em união, não haviam chances de que aquela relação obtivesse frutos bons o suficiente para que aquele sentimento pudesse perdurar por tantos anos conforme o que fora almejado por Elizabeth.
Não aceitaria a solidão tomar cada pedaço de si novamente, não após a compreensão do falecimento de seu pai. A solitude já havia sido substituído por boas companhias e os hábitos de fuga já residiam no passado. Sua vida estava em um marasmo delicioso no qual ela desfrutava o prazer de ser, apesar de tudo, uma "pessoa normal".
Não poderia sentar sobre sua cama e aguardar o horário daquele fim trágico romper com seu sossego. Entre as quedas de suas lágrimas, armazenava dentro da mochila as lembranças de cada pessoa com a qual conviveu durante aquele período no acampamento, deixando para trás qualquer vestígio de Ethan que pudesse lhe fazer repensar sua escolha tão precipitada. As fotos que tiraram juntos, a camiseta a qual usava para dormir, o colar que havia ganhado como presente de aniversário. Tudo fora deixado na gaveta da mesa auxiliar, como se naquele compartimento houvesse um caixão para tudo de positivo que haviam presenciado até ali. Sem a piedade de levar consigo o perfume o qual usava sempre que tinham os encontros românticos no campo.
Antes do amanhecer, fugiu pela fronteira mágica que cercava o acampamento. Desacompanhada. Miz, seu bastão mágico, estava prestes a ser esmagado em sua mão direita, tamanha a pressão que aplicava sobre ela. Chorava ruidosamemente enquanto tentava fugir das lembranças e vislumbres do rosto do amado. Pensava que a sua decisão pouparia a vida de Ethan, que não seria enviado àquela missão e que, consequentemente, não cumpriria a profecia. Acreditava que conseguiria alterar o futuro através de uma mudança drástica de pensamentos.
Refugiou-se na antiga residência do pai, escondendo-se de monstros e de semideuses durante dois anos. Optou por forjar sua morte após descobrir que uma equipe de resgate havia sido enviada para sua recuperação. Através de uma carta de despedida enviada à Quíron, a qual foi lida pelo diretor e entregue a Ethan, anunciou seu suicídio e pediu para que a perdoassem por sua decisão.
No terceiro ano sozinha, Lizzie se mudou para New Orleans, residindo no centro da cidade e atuando como secretária em um escritório de contabilidade.
No quarto ano, Lizzie começou a se relacionar com outras pessoas e, devido ao constante receio de gerar um novo trauma, não dava continuidade aos relacionamentos que começavam já sentenciados ao fracasso.
No quinto e sexto ano, dedicou-se a montar uma pequena loja de objetos de decoração, assinando com o sobrenome da família de sua avó paterna e tornando-se Elizabeth Killian.
No sétimo e oitavo ano a loja passou a prosperar, obtendo objetos mágicos como itens decorativos e ofertando cada vez mais lucro para Elizabeth, que estava experienciando uma vida confortável após tantos anos de sofrimento. Propôs a si mesma que daria uma nova oportunidade para o amor e assim o fez. Neste ano conheceu um homem que conseguiu, parcialmente, tê-la nas mãos.
No nono ano havia começado o namoro com o chefe de cozinha que rondava seus caminhos há certo tempo e sua casa vivia perfumada pelo cheiro de temperos e comidas refém saídas do forno, facilitando ainda mais que passasse despercebida pelos monstros. Passaram a dividir a mesma casa e esboçar planos para o possível amanhã, enquanto o fantasma do antigo amor ainda a visitava vez ou outra.
A casa possuía músicas proibidas, apelidos proibidos e limites acerca do passado de Liz. Ela podia jurar que ouvia som da risada de Ethan pela casa, assim como sentia seu cheiro em suas roupas. Sonhava com o possível filho, a possível casa e as possíveis viagens. A mobília do quarto infantil seria linda e iria escolher uma casa de campo distante de tudo para que pudesse viver cada segundo de sua vida junto ao seu amado.
Foram nove anos. Nove anos que passaram em um piscar de olhos.
Ao descer do carro, estacionado em frente ao seu lar, abriu o porta malas para retirar as sacolas de papel recheadas de insumos para a casa. Legumes, leite, farinha e açúcar. Pegou a embalagem nos braços e, ao erguer a cabeça, ouviu o som de passos se aproximando.
Um arrepio percorreu sua coluna e, notando a fragilidade a qual se encontrava, largou rapidamente das embalagens e se virou na direção do passos, buscando seu bastao mágico no bolso traseiro da calça jeans. E ali, das sombras noturnas, o vento trouxe um perfume único de uma pele conhecida.
"Quem está aí?" Exclamou com rispidez "Vamos, diga!"
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extra, extra!
plots quentinhos e quase-recém-saídos do forno! como fazer? apenas me sinalize no chat qual teria interesse e vamos para acertar os detalhes! baseados em músicas de AM.
the bad thing
do the bad thing, take off your wedding ring. but it won't make it that much easier, it might make it worse.
esse é um plot onde aleksei acabou cedendo ao seus pensamentos intrusivos e se dedicou a fazer de MUSE alguém infiel. não era exatamente seu plano, como algo elaborado e arquitetado, mas algo fruto de uma ideia maligna dentre uma saída entre dois amigos. sabia que o relacionamento de MUSE estava indo por água abaixo, então não havia nenhum mal naquilo, sim? só não sabemos exatamente como esses dois ficaram após esse encontro.
why’d you only call me when you’re high?
you said you gotta be up in the mornin', gonna have an early night… and you're startin' to bore me, baby, why'd you only call me when you're high?
o russo bebe regularmente, fuma bastante, e muitas vezes não apenas cigarros. então é normal que tenha ciclos de amigos que cultivam dos mesmos hábitos… exceto que @zmarylou não se qualificava exatamente como uma amizade. tinham sido, até agora, encontros estranhos enquanto ele estava embriagado, um padrão que caia na percepção de aleksei.
fireside + standing next to me
and I thought I was yours, or maybe I was mistaken… but I just cannot manage to make it through the day without thinking of you lately
três anos atrás, aleksei partiu do acampamento em busca de responder uma carta que havia recebido. saíra ainda de madrugada, não muito mais que três da manhã, e deixara em sua cama MUSE, sem explicações, nada, apenas largara o relacionamento que tiveram e desaparecera. mesmo poucos meses atrás, quando regressara ao acampamento por um curto período de tempo (não mais que alguns dias), não fora atrás de MUSE para se explicar. é claro que existe um grande elefante no quarto quando eles se encontram, e é claro que mesmo com suas atitudes, lis nunca saiu exatamente do pensamento do russo.
hello you
hello you, still dragging out a long goodbye? i ought to apologize for one of the last times
uma das poucas amizades que tinha no acampamento e aleksei dera um jeito de brigarem poucos dias antes de sumir por três anos. não se desculpara, mesmo estando errado, se recusando a dar o braço a torcer diante daquilo que considerava uma grande traição. mas parece que o tempo funcionou de alguma coisa e ele acabou reaparecendo, tentando refazer os laços que um dia tiveram.
love is a laserquest
when i'm pipe and slippers and rocking chair singing dreadful songs about summer, will i have found a better method of pretending you were just some lover?
MUSE e o filho de nyx foram amigos de muitos anos, desde crianças. eram aqueles esquisitões que de alguma maneira tinham se encontrado, e agora faziam praticamente tudo juntos. os anos foram passando, e algo que era inicialmente uma amizade foi evoluindo sem que nunca eles tivessem a coragem de falar sobre. duas pessoas machucadas, receosas de perder um bom vínculo estabelecido, que levaram tudo em silêncio até o fatídico dia em que se beijaram. o desejo contido não deixou que as coisas parassem por aí, e no dia seguinte… bem, não tiveram coragem de se falar. nunca mais, para ser mais exato.
505
but i crumble completely when you cry, it seems like once again you've had to greet me with goodbye
não existe nada que ele não faria por MUSE. e é perigoso isso, não? logo para alguém que viu de perto o que aconteceu com seu pai. a tentativa de conquistar o perdão pelos erros do passado, de remendar uma possível relação com alguém que passara anos fugindo. como se o motivo que o tivesse mantido tão longe fosse agora o que atraia tanto para o garoto. uma tentativa de provar que não possui apenas aquele seu pior lado? e existe uma vantagem em ser a única pessoa que sabe exatamente quem ele é. é por isso que ele ainda o adoraria…
the ultracheese
i suppose we aren’t really friends anymore… maybe i shouldn’t ever recall that thing friendly at all
aqui é um plot de inimizade, que veio de lá da adolescência/infância. MUSE e alek eram grandes amigos, até não serem mais. pontos se for uma filha de circe. o fato é que a briga foi feia, parece até que MUSE atacou o filho de nyx. penalidades aplicadas, ordens expressas de que não fossem vistos andando juntos novamente. e tudo aquilo que tinham se dissolvera, esquecido através dos anos com as provocações… embora alek ainda tenha fotos deles guardadas em algumas caixas antigas.
knee socks
well, you cured my january blues, yeah, you made it all alright
aquele típico plot de encontros casuais, que ficaram bem interessantes. como se mantivessem uma vida paralela, brigando na luz do dia, fazendo coisas um pouco mais interessantes pela noite. escondidos, como se dividissem um segredo. sem a noção do motivo exato pelo qual esconderiam aquilo. @kretina
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Zucca ripiena di cous cous 🎃
Serviamo una metà di zucca a testa completandola con le nocciole spezzettate e vedremo impazzire le papille gustative di tutti i presenti!😜
🟢 SALVALA 🎶 CANTALA 🍳 CUCINALA!
#ricetta per 4 persone (come noi stasera perché Filo è a Milano🥰)
👇 INGREDIENTI 👇
2 zucche violino
Aglio
Timo
Rosmarino
150 gr di cous cous
150 ml di acqua
Curcuma q.b.
Porcini secchi (40 gr)
Mezzo bicchiere di Marsala
Aglio
Prezzemolo
150 gr di gorgonzola piccante
Nocciole
Olio evo
👇 PROCEDIMENTO 👇
1. Tagliamo le zucche nel senso della lunghezza
2. Puliamo dai semi e filamenti
3. Mettiamo su carta forno, condiamo con olio, aglio, rosmarino e timo
4. Inforniamo a 180° statico per 40 minuti
5. Intanto idratiamo il cous cous con acqua calda, curcuma, sale e lasciamo riposare
6. In una padella antiaderente mettiamo uno spicchio d'aglio, la polpa avanzata della zucca, i funghi (quelli secchi preventivamente ammollati in acqua)
7. Sfumiamo con il Marsala
8. Facciamo cuocere 15/20 minuti circa aggiungendo l'acqua dei funghi filtrata
9. Una volta cotto, sgraniamo il cous cous e incorporiamo i funghi
10. Tagliamo la punta della zucca, la facciamo a piccoli tocchetti e la aggiungiamo al cous cous
11. Aggiungiamo pezzi di gorgonzola
12. Inforniamo 10 minuti con grill a 180°
Ricetta in leggerezza. Da non confondere con superficialità.
È preziosa, maneggiare con cura 🤗
_________😉❤️👩🍳💋________
#zucca #couscous #gorgonzola #live #diretta #elisacuorecucinaechiacchiere #elisaccc #popolofelice #buonumore #racconti #risate #ricette #food #foodlover #cucina #passione
.....
Eu traduzo para as #pessoasfelizes! 😂:
Abóbora recheada com cuscuz 🎃
Vamos servir meia abóbora cada, completando com avelãs picadas e veremos o paladar de todos os presentes enlouquecer!😜
🟢 SALVAR 🎶 CANTAR 🍳 COZINHOU!
#receita para 4 pessoas (como nós esta noite porque Filo está em Milão🥰)
👇 INGREDIENTES 👇
2 abóboras violino
Alho
tomilho
Alecrim
150 g de cuscuz
150ml de água
Cúrcuma a gosto
Cogumelos porcini secos (40 g)
Meio copo de Marsala
Alho
Salsinha
150g de gorgonzola picante
Avelãs
Azeite virgem extra
👇 MÉTODO 👇
1. Cortamos as abóboras longitudinalmente
2. Limpamos as sementes e filamentos
3. Coloque sobre papel manteiga, tempere com azeite, alho, alecrim e tomilho
4. Asse a 180° estático por 40 minutos
5. Enquanto isso, hidrate o cuscuz com água quente, cúrcuma, sal e deixe descansar
6. Numa frigideira antiaderente colocamos um dente de alho, as sobras de polpa de abóbora, os cogumelos (os secos previamente embebidos em água)
7. Vamos misturar com Marsala
8. Cozinhe por aproximadamente 15/20 minutos adicionando a água filtrada dos cogumelos
9. Depois de cozido, afofamos o cuscuz e adicionamos os cogumelos
10. Cortamos a ponta da abóbora, cortamos em pedacinhos e adicionamos ao cuscuz
11. Adicione pedaços de gorgonzola
12. Asse por 10 minutos com grill a 180°
Receita com leveza. Não confundir com superficialidade.
È precioso, manuseie com cuidado 🤗
_________😉❤️👩🍳💋________
#abóbora #cuscuz #aovivo #cozinha #cozinhou #bomhumor #histórias #risos #receitas
#elisacuorecucinaechiacchiere#popolofelice#passione#cucina#risate#felicità#mudita#ricetta#buonumore#elisaccc#zucca#cous cous#porcini#funghi
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Nuovo lavoro.
L'ultima volta che ho lavorato in un ristorante come cuoco risale 3-4 anni fa, agosto 2019-giugno 2020 con lock down compreso, quindi era un pò che non mi spaccavo le gambe a stare in piedi, fortuna che è part time. In questo nuovo posto che è pseudo italiano fa cagare un pò tutto, piatti mai ne visti ne sentiti e la pizza, che è la cosa più venduta di 'sto posto, fa cagare, l'ho voluta provare; allora l'impasto non è male, ho visto di peggio, solo che mettono una vagonata di cose sopra e non scendo in particolari se no qualche pizzaiolo può suicidarsi, ma la cosa più pesante è il formaggio, molto grasso e ne mettono a riempire tutto, cioè gli ingredienti sotto non si vedono da quanto formaggio c'è, che rende sta pizza pesante da digerire, per dire che ho preso una margherita piccola che non c'è nel menù perché è troppo semplice e ne ho mangiato la metà, ho detto tutto. L'impasto è modellato con una pressa idraulica, la cottura è fatta in un forno automatico si introduce la pizza con la teglia da una parte e in 7 minuti esce dall'altra facendo scorrere la pizza su delle cinghie di metallo, mai vista na cosa del genere; le tipe che fanno le pizze non sanno neanche cosa sia una pizza, sono tipo macchine e non importa se sei brava a fare la pizza non serve, tanto che c'è una che anni fa lavorava come lavapiatti in un ristorante dove ho fatto 2 anni tra tavoli e bancone. Per i piatti alla carta, il mio settore, si va da paste che neanche il demonio mangerebbe all'hamburger che oramai è una moda qua in città, fino a filetti di carne e salmone, diciamo che più o meno sono mangiabili, sicuramente meglio della pizza, io non sono un perfezionista che ogni piatto dev'essere come ricetta comanda ecc ecc, ma fare una pasta col pollo e i funghi, con la double cream che qua mettono ovunque è un omicidio della nostra cucina, soprattutto perché si spacciano per ristorante italiano, si chiama Taverna quindi si può ben capire. La cosa però più assurda è che piace, anche parecchio, sarà per la posizione, la piazza centrale, ma diciamo che si lavora parecchio, abbiamo in linea d'aria a circa 200 metri un ristorante italiano con pizza fatta come si deve da pizzaioli, c'è anche l'ex amichetto che in quanto a pizza ne sa, su forno a legna, in cucina c'è il proprietario sto negriero stacanovista maschilista e anche fascista, ma i piatti sono come tradizione comanda; questo per dire che la differenza si vede ad occhio ma qua (vi ricordo che vivo a Tartu in Estonia) le persone non mangiano per gusto o per passione ma soltanto per riempire la pancia e più il piatto è pieno più sono contenti, anche se quello che c'è nel piatto è di pessima qualità, non importa, basta che riempie tanto ma tanto ma tanto.
Che dire di più che me ne fotto tanto è per un paio di mesi e poi si vedrà, ma una cosa che ho notato è che ogni singola persona che lavora in quel posto, quindi dalle lavapiatti al mio collega cuoco, appena hanno anche 10-15 secondi subito prendono il telefono e vanno o su un social o su una messaggistica, io il mio lo lascio nello zaino tanto non ho social solo messaggistica e non messaggio con nessuno oramai, solo Dr Spock ok. Questa cosa è terribile secondo me, sempre stando che ognuno fa quel che vuole, ma se stai in un momento di stress lavorativo e hai quei 20 secondi di micro pausa, magari un paio di minuti per una sigaretta, non prendere il telefono fai un attimo rilassare il cervello, dagli aria, va bè cazzi loro.
Ora ho 3 gg di riposo e mi dedico alle mie cose :D
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Fastidi.
finire la cartaigienica - l'audio di instagram - le persone che guardano il telefono mentre gli parlo - lo spritz annacquato - le rose - i dossi alti - le strisce colorate per capire dove cazzo devo andare in ospedale - gli inviti - i matrimoni - l'acqua fredda quando fa freddo - l'acqua della doccia che non tiene la temperatura - la muffa - le spine nel pesce - la pescheria nel supermercato - le code in autostrada - i coglioni che viaggiano nella corsia centrale in autostrada - le mamme pancine - i tuttologi - i ricchi - la spia dell'olio - i sughi pronti - le penne lisce - l'immondizia - le stampanti che non stampano - la gente che chiede la pizza con abbondante pomodoro - i barattoli che non si aprono nemmeno bestemmiando - lavare la doccia - pisciare - pisciare fuori - pisciare in piedi - pisciare seduti in inverno - il vino del cazzo - il vino costoso - il freezer - i nomi degli alcolici - le spugne - radersi - trovare i calzini uguali - gli zaini scomodi - le chiamate - le casse del supermercato - le cassiere lente del supermercato - le cassiere troppo veloci del supermercato - la tovaglia con le briciole - i fari al led delle macchine nel senso opposto - la musica da discoteca - il cagotto - il cagotto in viaggio - la digestione - le ricette - il tempo di cottura - i fagioli cannellini - i compleanni - gli amici che si fidanzano - gli amici che si mollano - io che non mi fidanzo così non posso mollarmi - la convivenza - i tavoli tondi - la birra belga - la gente che ordina birra belga - i musei - le audioguide - scegliere l'avocado migliore - il reparto ortofrutta - la verdura per terra dopo il mercato - il mercato - l'erba - gli insetti che stanno nell'erba - le cimici - i frutti che cadono dagli alberi - i frutti spiaccicati per terra dopo esser caduti dagli alberi - i bigliettini da visita - le richieste di amicizia - le notifiche - non ricevere notifiche - i soldi di carta - le monete - il pin del bancomat - i manifesti con un sacco di testo - la musica rock che però non è proprio rock rock diciamo - i Coldplay - Don Matteo - le strisce pedonali - le assicurazioni che pagano solo se attraversi sulle strisce - i bambini - i bambini degli altri - il pensiero di avere un bambino - i preservativi - la pillola - le coperte felpate - la neve - la pioggia quando c'è la neve per terra - i guanti che non tengono caldo - i guanti che mi devo togliere per poter usare il telefono - le scritte romantiche sui muri - i post romantici - i gatti grandi - la musica metal - i cantanti growl - i frontali - le quote rosa - l'ingresso gratuito per le ragazze in discoteca - i giochi di carte - i rompicapo - nomi cose città - le feste di capodanno - il forno che non forna mai come dovrebbe - i libri - le biblioteche - l'incertezza - il clima - le meteoriti - le cose che vedo - le cose che non vedo - le cose che non vedrò - gli appuntamenti - gli eventi in calendar - le mail lunghe - gli imprevisti - le visite - i medici incompetenti - i medici che non si capisce un cazzo di quello che scrivono - i nomi delle medicine - il menù delle pizze - la gente che non capisce cosa dico e mi costringe a ripetere - i computer vecchi - i computer lenti - la voltura - le offerte - gli scaffali con troppa scelta - le esperienze - le esperienze di coppia - le degustazioni - le cantine aperte - le località turistiche - i ristoranti - gli amici che parlano di ristoranti - l'ansia da prestazione - gli esami - il percorso universitario - i treni regionali - il sudore - gli amici che poi se ne vanno - le abitudini che cambiano - le mamme e i papà che annunciano con gioia l'annuncio l'arrivo di un nuovo bebè - i bebè - i nomi dei bebè (come cazzo fai a chiamare una bambina "Agape Amelia"?) - i nomi delle persone - la lavanda dei piedi - il catechismo - la dottrina - le buone maniere - l'educazione - le ore perse - la parola di Cristo - cambiare idea - la batteria del telefono - le notizie false - i titoli clickbait - la pubblicità prima dei video - la pubblicità su LA7 - i chitarristi bravi - i concerti con troppa gente
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scrivi la ricetta?
Certo!
È molto semplice
1 uovo, 100 g farina, 100 g fiocchi di avena, 70 g olio di semi e 70 zucchero di canna (io ne ho messo un pò meno), mescoli il tutto, qui sempre io ho fatto che fare con le mani poi per impastare bene ahaha, tanto dovrai sporcarti per fare delle palline ed in seguito schiacciarle e metterle su una teglia con carta da forno. Cuoci per 15/20 minuti circa a 180 eeeee voilà, pronti per essere divorati!
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Per voi frolla o riccia?
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INGREDIENTI PER CIRCA 8 SFOGLIATELLE
Per la pasta frolla:
150 g di farina “00”
50 g di semola rimacinata di grano duro
100 g di strutto (o di burro)
80 g di zucchero
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
1 uovo intero
Per il ripieno:
200 g di acqua
50 g di semola rimacinata di grano duro
Pari peso di ricotta di pecora (circa 200 g)
100 g di zucchero
50 g di canditi (arancia e cedro)
1 uovo
cannella
scorza di limone
sale
20 g di burro
1 tuorlo per spennellare
PROCEDIMENTO:
In una ciotola metti lo strutto o il burro morbidi e aggiungi lo zucchero e lavorali fino a incorporarli;
Aggiungi l’uovo e mescola fin quando non è ben amalgamato, poi unisci la farina e il lievito in due volte;
Amalgama il tutto e poi avvolgi la frolla nella pellicola e falla riposare in frigorifero per almeno tre ore;
In una pentola aggiungi l’acqua, il burro e il sale e porta a ebollizione;
Appena l’acqua sfiorerà il bollore aggiungi la semola a pioggia mescolando con una frusta. Poi mescola con un cucchiaio fin quando il tutto non si staccherà dalle pareti;
Metti la polentina in una ciotola e inizia a mescolare per farlo intiepidire;
Unisci i canditi e sempre mescolando l’uovo e poi la ricotta. Unisci poi anche gli aromi: la cannella e la scorza di limone;
Riprendi la frolla, forma un filoncino e poi delle palline di circa 50/60 g;
Metti il ripieno in una sacca da pasticciere;
Stendi poi le palline a formare un ovale dello spessore di circa 2/3 millimetri, riempi con il ripieno poi chiudi e taglia via l’eccesso di pasta;
Disponi le sfogliatelle su una teglia foderata con carta da forno;
Falle poi riposare un’ora in frigorifero, pennellale con l’uovo e cuocile in forno a 200 gradi per 20 minuti.
Falle intiepidire e spolverizzale con lo zucchero a velo prima di servirle.
#sfogliatelle#cucina#food#cibo#italian food#ricette#cucina italiana#italian style#comfort food#italian recipes#cucina regionale#napoli#Youtube
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Ieri a mia mamma si sono danneggiate delle uova + avevo della panna da montare in frigo -> ho montato la panna e ho fatto un pan di Spagna che sembrava una merendina gigante mentre staccavo la carta forno
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Baci di patate robiola e tartufo
Baci di patate con robiola al tartufo è un antipasto semplice e sfizioso. Questo antipasto può essere un'ottima idea per i vostri pranzi o cene con gli amici, oppure per dare un tocco di originalità alle feste. Se volete sapere come fare perpreparare questo delizioso antipasto seguite la nostra ricetta. Ingredienti per 4 persone - 450g di patate - 50g di burro - 30g di Parmigiano Reggiano grattuggiato - 2 tuorli - noce moscata - 150g di robiola con tartufo - sale - pepe Tempo di preparazione: 25 minuti - Tempo di cottura: 50 minuti Procedimento per i baci di patate Lessate le patate in acqua finché saranno morbide. Sbucciatele e schiacciatele in una ciotola. Aggiungete il burro ed impastate finché si sarà sciolto. Aggiungete gli altri ingredienti ed incorporate. Trasferite il composto ancora caldo in una tasca da pasticcere con bocchetta a stella e formate subito i ciuffi di patate su una leccarda rivestita con carta da forno. Infornate in forno preriscaldato a 180°C per 15/20 minuti fino a doratura. Sfornate e fate raffreddare. Accoppiate i baci di patate e farcite l'interno con una noce di robiola al tartufo. Unite le 2 metà per formare i baci di patate e disponete su un banco. Fonte: Eurospin Read the full article
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Polpette con Tonno
GLI INGREDIENTI SONO Q.B. ho messo pane grattugiato parmigiano uova pepe sale no perche’ il tonno e’ già salato aglio prezzemolo PREPARAZIONE: mescolo tutti gli ingredienti insieme, faccio delle polpettine, accendo il forno, su una placca da forno con foglio di carta ripongo le polpette e faccio cucinare in forno per una ventina di minuti. Si possono anche friggere!!!
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Sabores da Fronteira: Gastronomia Internacional em Foz do Iguaçu
Foz do Iguaçu é um destino que, além de suas maravilhas naturais, oferece uma imersão em uma rica e diversificada gastronomia internacional, graças à sua localização estratégica na tríplice fronteira entre o Brasil, o Paraguai e a Argentina. A cidade se tornou um ponto de encontro de diferentes culturas, e sua cena culinária é uma verdadeira celebração dessa mistura única. Se você é um amante da gastronomia e busca saborear pratos de diferentes partes do mundo, Foz do Iguaçu é o lugar ideal para explorar.
Influência Argentina: Parrillas e Delícias
A Argentina tem uma forte presença em Foz do Iguaçu, especialmente quando se trata da famosa parrilla (churrasco argentino), que conquistou os corações dos brasileiros e turistas de todo o mundo. Os restaurantes especializados nesse prato tradicional são uma verdadeira experiência para quem aprecia carnes nobres, como o famoso bife de chorizo, morcilla (linguiça de sangue) e as suculentas carnes grelhadas. Acompanhados de vinhos de qualidade e uma ótima seleção de empanadas, esses pratos são uma ótima maneira de conhecer o sabor argentino em plena Foz do Iguaçu.
Entre as parrillas mais conhecidas da cidade, destaca-se o La Parrilla de Don Juan, um restaurante que se especializa em carnes grelhadas na brasa e oferece uma vasta carta de vinhos, além de um ambiente acolhedor, perfeito para um jantar memorável.
Sabor Paraguayo: A Influência da Gastronomia Paraguaia
Já a gastronomia paraguaia tem sua marca em pratos como a sopa paraguaia, uma espécie de bolo salgado de milho, e o puchero, um guisado de carne com legumes que combina sabores simples e deliciosos. O tereré, bebida tradicional paraguaia feita com erva-mate, também é um grande destaque, servido gelado para refrescar nos dias mais quentes.
Em Foz, é possível encontrar diversos estabelecimentos que oferecem essas delícias típicas, como o Restaurante Sabor do Paraguai, onde é possível saborear pratos autênticos dessa rica culinária, perfeita para quem quer explorar sabores da cultura vizinha.
Brasil: Sabores Regionais e Tradicionais
A gastronomia brasileira também está amplamente representada em Foz do Iguaçu, com uma variedade de pratos típicos das diferentes regiões do Brasil. Desde o clássico feijão tropeiro mineiro até o picanha carioca, a cidade oferece opções para todos os gostos. O churrasco brasileiro também é um dos pratos mais pedidos, sendo preparado de forma tradicional, com carnes selecionadas e acompanhamentos como farofa, vinagrete e salada de maionese.
Restaurantes como o Churrascaria Bufalo Branco e o Restaurante Porto Canoas oferecem o melhor do churrasco brasileiro, em um ambiente acolhedor com vista para o rio Iguaçu, tornando a refeição uma experiência ainda mais agradável.
Culinária Internacional: Influências Diversas
Além dos pratos típicos dos países vizinhos, Foz do Iguaçu também conta com uma grande variedade de restaurantes que servem culinária internacional. Desde culinária italiana, com massas e pizzas preparadas em forno à lenha, até a deliciosa comida japonesa, com sushis, sashimis e temakis frescos, a cidade é um verdadeiro caldeirão de sabores globais.
O Restaurante La Toscana é uma excelente opção para quem quer experimentar pratos italianos autênticos, enquanto o Nikkei Sushi Bar traz o frescor da comida japonesa com um toque de fusão, unindo técnicas e sabores de diferentes partes do mundo.
Mercados e Feiras: Sabores Locais e Produtos Frescos
Foz do Iguaçu também é um excelente lugar para quem gosta de explorar os mercados locais e comprar produtos frescos diretamente dos produtores. O Mercado Municipal de Foz do Iguaçu é o lugar perfeito para encontrar especiarias, queijos, doces e conservas, além de frutas e legumes frescos, que são a base para muitos pratos regionais. Lá, é possível também encontrar temperos e ingredientes importados do Paraguai e da Argentina, oferecendo uma verdadeira fusão de sabores internacionais.
A Feira do Largo da Liberdade é outra opção para quem deseja experimentar o melhor da culinária local, com barracas que oferecem uma variedade de pratos típicos e artesanato. É uma excelente oportunidade para se conectar com a cultura gastronômica de Foz do Iguaçu e seus vizinhos.
Hospedagem com Conforto e Tradição
Se você está planejando uma visita a Foz do Iguaçu e deseja ficar em um local que combine conforto e excelente localização, o Hotel Golden Park Internacional Foz do Iguaçu oferece uma estrutura completa e acolhedora. Com acomodações confortáveis, piscina, restaurante e outras comodidades, o hotel é uma opção ideal para quem deseja explorar a cidade e seus sabores com tranquilidade e praticidade.
Mais informações sobre hospedagem: https://www.nacionalinn.com.br/hoteis/hotel-golden-park-internacional-foz-do-iguacu
Conclusão
A gastronomia de Foz do Iguaçu é um reflexo das culturas que se encontram na tríplice fronteira, trazendo uma diversidade de sabores que agradam todos os paladares. Da parrilla argentina ao sabor paraguaio, passando pelas delícias brasileiras e internacionais, a cidade se apresenta como um verdadeiro paraíso para os apreciadores de boa comida. Se você está planejando uma visita a Foz, aproveite para explorar essa rica gastronomia e vivenciar uma experiência sensorial única.
Para mais dicas e informações sobre os melhores lugares para comer e se hospedar em Foz do Iguaçu, acesse o blog Nacional Inn: https://blog.nacionalinn.com.br/
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