#carlo mazzacurati
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Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. Sempre.
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22 gennaio … ricordiamo …
22 gennaio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2024: Gary Graham, Gary Rand Graham, attore statunitense, noto per il ruolo del detective Matt Sikesda, protagonista del franchise di fantascienza Alien Nation, e per il personaggio dell’ambasciatore vulcaniano Soval, nella serie televisiva Star Trek: Enterprise. Graham iniziò la sua carriera attoriale interpretando ruoli minori in serie televisive e film per la televisione dalla metà degli anni…
#22 gennaio#22 gennaio morti#Agustí Villaronga#Agustí Villaronga i Riutort#Alan Hale#Andy Warhol#Ann Miller#Anna Lehr#Aristotelis Savalas#Bessie Eyton#Carl Miller#Carlo Mazzacurati#Cesco Baseggio#Edwin Carewe#Elisa Malesci#Elisa Malesci-Pezzaglia#Frances Gifford#Gary Graham#Gary Rand Graham#Giulio Battiferri#Harold Stanley Marcus#Heath Andrew Ledger#Heath Ledger#Herbert Brough Falcon Marshall#Herbert Marshall#James Frawley#Jay Fox#Jean Merilyn Simmons#Jean Simmons#Jean-Louis Barrault
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Frammenti di un fine settimana intenso.
#me#valdarno cinema film festival#simone massi#invelle#san giovanni valdarno#santa lucia#carlo mazzacurati nello sguardo di lucia baldini
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Ogni persona che incontri
sta combattendo una battaglia
di cui non sai nulla.
Sii gentile… Sempre...
- Frase attribuita spesso a Platone, ma anche a Filone di Alessandria, Carlo Mazzacurati e Ian McLaren.
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IL TORO - (Carlo Mazzacurati, 1994)
Franco (Diego Abatantuono) is unjustly fired from the breeding center where he worked; desperate, he decides to kidnap Corinto, the company's best stud bull and world champion no. 5, to go and sell him to an important Hungarian breeding farm; in the enterprise, he convinces his reluctant friend and colleague Loris (Roberto Citran) to go with him..
The film, despite the Silver Lion won at the Venice Film Festival, must be considered largely underrated. In addition to the remarkable acting skills of the actors (Citran won the Best Actor Award in Venice) and the evocative soundtrack, its most important quality lies in the originality of the story, a sort of anomalous all-European counter-western where the heroes are two poor outlaws by chance who claim personal social justice by going... East!
r.m.
R.M.
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Valeria Della Valle
Ci sosterrà la speranza che fra qualche anno, una donna che abbia deciso di professare l’architettura, l’avvocatura o la medicina, o che veda nel suo futuro la direzione di un’orchestra, o infine che intenda arruolarsi nell’esercito, dopo aver sfogliato le pagine di questo dizionario, scelga di chiamare se stessa architetta, avvocata, medica, direttrice, soldata anche perché “lo dice il Dizionario Treccani”.
Valeria Della Valle, importante linguista, è la prima donna che ha diretto un dizionario della lingua italiana, per Treccani, dove è entrata, negli anni Settanta da giovane redattrice e oggi è nel consiglio scientifico dell’Enciclopedia Italiana.
Nell’edizione del 2022, co-diretta con Giuseppe Patota, ha messo in atto una rivoluzione. Sfidando regole e convenzioni, per la prima volta, il testo registra aggettivi e sostantivi, prima al femminile e poi al maschile, in successione alfabetica: “Non c’era nessuna motivazione scientifica perché questo non accadesse, solo il prevalere storico della cultura maschile“.
Nata a Roma nel 1944 è cresciuta nell’ambiente artistico e culturale di via Margutta. Sua madre dipingeva e restaurava quadri antichi, suo padre lavorava nell’editoria. Da bambina ha assistito alle dissertazioni di adulti come Renato Guttuso, Alfonso Gatto, Sibilla Aleramo, Giorgio De Chirico, Alberto Burri, Carlo Mazzacurati, Enrico Galassi.
Si è laureata alla Sapienza con Arrigo Castellani, che le ha aperto la strada a una spiegazione razionale al processo di cambiamento della lingua.
Ha pubblicato saggi su antichi testi toscani, sulla storia della lessicografia, sulla terminologia dell’arte, sulla lingua della narrativa contemporanea e sui neologismi.
È stata professoressa associata di Linguistica italiana alla Sapienza Università di Roma fino al 2014.
Ha diretto la terza edizione del Vocabolario Treccani dell’Istituto della Enciclopedia Italiana in cinque volumi (1986-1994) e contribuito ad apportare un cambiamento nella definizione della voce “donna”, nel passato sempre definita come “femmina dell’uomo” e in quell’edizione diventata “Nella specie umana, individuo di sesso femminile, soprattutto dal momento in cui abbia raggiunto la maturità anatomica e quindi l’età adulta”.
È autrice di Dizionari italiani: storia, tipi, struttura (2005) e, con Giovanni Adamo, di Le parole del lessico italiano (2008). Insieme a Giuseppe Patota ha pubblicato tredici manuali di divulgazione dedicati alla lingua italiana.
È protagonista di rubriche giornalistiche, radiofoniche e televisive riguardanti dubbi e curiosità sulla nostra lingua, e consulente scientifica di Rai Educational per la realizzazione di programmi dedicati all’insegnamento della lingua italiana.
È socia corrispondente dell’Accademia della Crusca e socia ordinaria dell’Accademia dell’Arcadia. Fa parte del consiglio di amministrazione e del comitato scientifico della Fondazione Bellonci e del comitato direttivo del Premio Strega, del comitato scientifico del Bollettino di italianistica e del consiglio scientifico del PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri) della Società Dante Alighieri.
Presso l’Istituto per il lessico intellettuale europeo e storia delle idee del CNR ha coordinato con Giovanni Adamo, fino al 2019, il progetto di ricerca Osservatorio neologico della lingua italiana (Onli).
Ha scritto soggetto e testo del documentario Me ne frego! Il Fascismo e la lingua italiana, prodotto dall’Istituto Luce Cinecittà, diretto da Vanni Gandolfo e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2014. Nel 2016 ha realizzato il documentario L’arma più forte. L’uomo che inventò Cinecittà, presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma nel 2016, che ha vinto il premio al miglior documentario di cinema Diari di Cineclub 2017.
Dall’ottobre 2020 ha condotto la trasmissione di Raitre Le parole per dirlo.
Nel 2022 ha pubblicato la sua prima opera di narrativa, La strada sognata, una raccolta di racconti ambientati nella comunità artistica che nella prima metà del ‘900 animava Via Margutta a Roma, che le è valso il Premio Settembrini.
C’è una sproporzione tra gli epiteti offensivi presenti accanto a “donna” e quelli che possono essere riferiti a un uomo. I primi hanno a che fare soprattutto con offese scagliate contro la donna riferite alla sua vita sessuale, di donna che vende il proprio corpo dietro pagamento. Ma è la nostra storia, non solo quella italiana, a mancare di parole a proposito dell’uomo, corrispondenti a quelle usate per indicare un costume al quale è stata obbligata per secoli solo la donna. Anche per l’uomo abbiamo insulti che alludono alle sue abitudini sessuali e certamente in misura non paragonabile, ma qui entriamo in questioni che non hanno a che fare con la rappresentazione linguistica, bensì con la copertura eufemistica di tabù millenari. Sono convinta che non sarà invocando un falò (non solo simbolico) per bruciare le parole che ci offendono che riusciremo a difendere la nostra immagine e il nostro ruolo. Anzi, vorrei che le espressioni più detestabili e superate continuassero ad avere spazio nei dizionari, naturalmente precedute dal doveroso avvertimento che segnala al lettore quando le espressioni o le frasi proverbiali citate corrispondono a un pregiudizio o a un luogo comune tramandato dal passato ma non più condivisibile. Secondo qualcuno i dizionari sono “cimiteri di parole”: credo, al contrario, che il nostro sforzo comune debba essere quello di fare in modo che la lingua del disprezzo esaurisca il suo corso, rimanendo come testimonianza sociale, storica, letteraria, del passato. Con la speranza, questo è il mio augurio, non solo da lessicografa, che la realtà (e poi la lingua) cambi, perché le parole non siano più solo femmine, i fatti non più solo maschi.
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Billy è il film d'esordio di Emilia Mazzacurati
(ANSA) – ROMA, 03 MAG – S’intitola Billy il film d’esordio di Emilia Mazzacurati, figlia dell’indimenticato regista Carlo. Prodotto da Jolefilm con Rai Cinema sarà in sala dal 1 giugno con Parthenos e chiuderà in anteprima il Bellaria Film Festival. Con tra gli altri Matteo Oscar Giuggioli, Carla Signoris, Giuseppe Battiston, Alessandro Gassmann, Roberto Citran, Sandra Ceccarelli, il film è…
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Everyone you meet is fighting a war you know nothing about. Be kind. Always.
Carlo Mazzacurati
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A cavallo della tigre (2002) – Carlo Mazzacurati Scheda IMDB
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Valentina Lodovini, “La giusta distanza” (Carlo Mazzacurati, 2007).
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SENSUALITÀ E TALENTO DI VALENTINA LODOVINI
SENSUALITÀ E TALENTO DI VALENTINA LODOVINI
In questi giorni di novembre Valentina Lodovini è in tournée con lo spettacolo teatrale Tutta casa, letto e chiesa e nelle sale con il film Cosa fai a Capodanno?(ma la sua è poco più di un’apparizione). Vogliamo giusto approfittare dell’occasione per rendere omaggio a una delle migliori attrici italiane. Breve premessa: se si scrive su un’attrice è giusto focalizzare l’attenzione il più possibile…
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#alessandro genovesi#boris#carlo mazzacurati#claudio bisio#colapesce#commedia all&039;italiana#diego abatantuono#fabio de luigi#francesco marra#francesco patierno#giovanni veronesi#luca miniero#manetti bros.#marco risi#massimo venier#paolo sorrentino#roberto faenza#valentina lodovini
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22 gennaio … ricordiamo …
22 gennaio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2023: Agustí Villaronga, Agustí Villaronga i Riutort, regista, sceneggiatore e attore spagnolo. Autore controverso di film talvolta scomodi, ha esplorato nuovi linguaggi e tematiche diverse, più volte soffermandosi sul tema della guerra civile spagnola. A 14 anni, Villaronga decise di diventare regista e scrisse a Roberto Rossellini una lettera per essere ammesso a Roma alla sua scuola di cinema,…
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#22 gennaio#22 gennaio morti#Agustí Villaronga#Agustí Villaronga i Riutort#Alan Hale#Andy Warhol#Ann Miller#Anna Lehr#Aristotelis Savalas#Bessie Eyton#Carl Miller#Carlo Mazzacurati#Cesco Baseggio#Edwin Carewe#Elisa Malesci#Elisa Malesci-Pezzaglia#Frances Gifford#Giulio Battiferri#Harold Stanley Marcus#Heath Andrew Ledger#Heath Ledger#Herbert Brough Falcon Marshall#Herbert Marshall#James Frawley#Jay Fox#Jean Merilyn Simmons#Jean Simmons#Jean-Louis Barrault#Jobyna Lancaster Raulston#Jobyna Ralston
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Ivano Marescotti e Giovanni Capovilla, “La giusta distanza” (Carlo Mazzacurati, 2007) giffeteria
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“Cada persona que conoces esta luchando una batalla de la que no sabes nada. Sé gentil. Siempre”. (Autor: Carlo Mazzacurati).
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[ÉCRITURE] 🖋️ Portraits des trois auteurs de notre grande pièce scientifique Galilée, Le Mécano ouvrant la saison 2019-20, Marco Paolini, Francesco Niccolini & Michela Signori
Marco Paolini est auteur et interprète d'un répertoire qui appartient au dénommé Théâtre civil. Ses spectacles sont en majeure partie basés sur le monologue, et souvent récités en langue vénitienne. Il est considéré comme l'un des plus importants représentants du théâtre de narration, qui, à la suite du Mystère bouffe de Dario Fo, se base sur l'idée d'interpréter sans maquillage, sans costumes ou mise en scène. Il assume la fonction de narrateur, avec sa propre identité non substituée, c'est-à-dire sans interpréter de personnage. Son oeuvre a été distinguée par de nombreuses récompenses en Italie. Marco Paolini a également participé aux films Journal intime (Caro Diario) de Nanni Moretti (1993), Vivere de Franco Bernini (2001) ou encore A cavallo della Tigre de Carlo Mazzacurati (2002).
Francesco Niccolini travaille avec Marco Paolini depuis de nombreuses années, mais il a également écrit seul pour de nombreux artistes. Plusieurs de ses spectacles ont reçu de prestigieux prix italiens. Depuis une dizaine d’années, il s’intéresse à l’écriture de documentaires, produits par la télévision suisse-italienne. Au cinéma, il a collaboré avec Gianluca Arcopinto pour Angeli distratti, avec Mohammed Soudani pour lequel il écrit le film Lionel, et avec Nick Rusconi pour la série télévisée Arthur.
Michela Signori travaille dans les domaines de la production et de la diffusion de théâtre et de télévision. Sa collaboration avec Marco Paolini commence avec Il racconto del Vajont, se poursuit par un travail de co-auteur et de dramaturge sur plusieurs de ses oeuvres (Il Milione, Aprile '74 e 5, La macchina del capo, Il Sergente, Miserabili, Itis Galileo, Ausmerzen, Vite indegne di essere vissute). Elle travaille également à la production de films documentaires.
📅 Du 11 septembre au 03 novembre à 20h45 & le dimanche 16h00
🎫 Réservations sur www.reineblanche.com/calendrier/theatre/galilee-le-mecano-2019
© Gianluca Moretto / Massimiliano Meca / DR
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