#cambio di lettera
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idillio a tangeri
si stava sul tetto tra il nulla ed il tutto a stretto contatto; col petto ti diedi un colpetto. una mano la tetta mi ha tatto(*) (*) participio passato del verbo tangere; lemma desueto.
#versi#parole in libertà#tangere#tangeri#idillio#tetta#tatto#cambio di vocale#cambio di lettera#calembour#giuochi di parole
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Cara Audrey,
Di tanto in tanto avrei voluto scriverti una lettera ma sapevo che per te capire le mie parole era una cosa impossibile. Tu eri piu' interessata ai gesti, ti lasciavi guidare dall'istinto, sapevi regalare compagnia e affetto, questo sapevi fare e lo facevi meravigliosamente bene. Era bello tenerti tra le braccia, stringere il tuo corpo morbido e profumato. Era bello uscire insieme, camminarti accanto e vedere tanta gente che ti guardava e faceva mille apprezzamenti. Per me sei stata come un'aliena venuta da un altro mondo per regalare attimi continui di grande felicita'. Ricordo come adesso quella prima volta che ti ho vista sulla porta di casa. Mi hai guardato con quei due occhioni neri meta' spaesati e meta' sorridenti, con quel musetto piccolo, tutta scodinzolante come solo chi e' riconoscente sa fare. Sei entrata, hai girato tutte le stanze e poi ti sei sdraiata su un tappeto, un modo originale per dire: "questa sara' casa mia, qui staro' bene". Spero che in tutti questi anni per te sia stato proprio cosi. Da parte mia posso solo dirti grazie per tutto cio' che hai saputo regalarmi. Grazie per tutte le volte che sei stata la mia ombra, per tutto l'amore che m'hai regalato stando in silenzio. Le parole tra noi non sono mai state necessarie, importanti, i gesti invece si, quelli erano importanti. Quel musetto posato sulla mia coscia, quella lingua sempre fuori a leccarmi la mano, quelle continue giravolte per dirmi che avevi bisogno di coccole o di qualche ghiottoneria che ti rendesse felice. Siamo stati amici, complici, sei stata una che m'ha fatto capire tante cose, mi hai regalato la consapevolezza di amare chi sa dare tanto senza chiedere niente in cambio. Adesso te ne sei andata sul ponte dell'arcobaleno, forse perche' avevi capito che quello che hai regalato non verra' dimenticato. Ecco, oggi quella lettera te la posso scrivere. Posso scriverla per dirti grazie di tutto, cagnolina mia.
@ilpianistasultetto
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+++Breaking DIgital Identidy News+++
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L’accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea sul portafoglio di identità digitale dell’UE è soggetto ad abusi e dà a Bruxelles la capacità di negare i diritti delle persone e di controllarli.
Secondo la nuova normativa europea, i portafogli, che per ora saranno volontari, conterranno le versioni digitali di tutte le carte d'identità, patenti di guida, certificati di laurea e documentazione medica. la mossa minaccia di fatto i valori europei, come sostenuto da 504 accademici ed esperti di 39 paesi che hanno firmato una lettera aperta che mette in guardia sui pericoli per la sicurezza e la libertà online delle persone.
Avere tutti i documenti in un unico posto significa che possono essere confiscati con un clic. Ciò è stato fatto dall’amministrazione Trudeau in Canada quando, durante il Covid, ha negato l’accesso ai propri conti a coloro che rifiutavano il vaccino e in seguito ha rimosso i diritti assicurativi agli automobilisti che partecipavano al blocco di protesta della capitale Ottawa. Significa anche che gli Stati membri iniziano a perdere il diritto esclusivo di revocare la documentazione rilasciata. Anche Bruxelles potrà farlo. Bruxelles e il commissario Breton vogliono andare ancora oltre introducendo la valuta digitale dell’euro. ( Breton è il commissario che cerca di censurare i social media).
Se le questioni finanziarie finiscono in questo portafoglio, sarà facilitato un maggiore controllo sulla vita delle persone con la possibilità di introdurre un sistema di crediti sociali o di sanzioni elettroniche per coloro che partecipano alle proteste.
Un sistema di questo tipo consentirà inoltre alle autorità di controllare il modo in cui le persone spendono i propri soldi , come è accaduto in Canada e Brasile. La valuta digitale semplifica gli affari, ma è anche uno strumento per eliminare i nostri diritti alla privacy.
La completa centralizzazione digitale delle transazioni rimuove il diritto all'anonimato. Quest’ultima mossa dell’UE è anche legata alle proposte di modifica del trattato, che includono l’eliminazione graduale di tutte le valute nazionali a favore dell’euro.
Non ci sono dubbi sul fatto che gli eurocrati vogliano creare un regime liberale in cui i cittadini siano sempre più controllati dalle autorità con sede a Bruxelles.
Tutto quello che puoi fare può esserti impedito con un click. Può essere visto, analizzato, usato. Mai dimenticarlo
Uso pratico Con questi portafogli i cittadini potranno dimostrare, in tutta l'UE, la propria identità quando necessario per accedere a servizi online, condividere documenti digitali o semplicemente dimostrare un attributo personale specifico, come ad esempio l'età.
Essere utilizzata in molti casi diversi, ad esempio per: -usufruire di servizi pubblici, come richiedere un certificato di nascita o certificati medici oppure segnalare un cambio di indirizzo - aprire un conto in banca -presentare la dichiarazione dei redditi -iscriversi a un'università, nel proprio paese o in un altro Stato membro - conservare una ricetta medica utilizzabile ovunque in Europa - dimostrare la propria età noleggiare un'automobile usando una patente di guida digitale - fare il check-in in albergo.
Usare l'identità digitale dell'UE per chiedere un prestito bancario Il portafoglio europeo d’identità digitale è un progetto che potrebbe arrivare già nella prima metà del 2024 e metterà a disposizione dei cittadini uno spazio accessibile da qualunque dispositivo, dallo smartphone al pc, rendendo ancora più facile l’interazione con le Pubbliche Amministrazioni, locali o nazionali.
Sarà possibile continuare ad accedere all’App IO sia tramite identità digitale SPID sia tramite CIE, cioè la carta d’identità digitale. All’interno dell’applicazione si potrà poi accedere all’IT Wallet cioè il portafoglio digitale che conterrà i documenti già citati e altri che saranno aggiunti negli stadi successivi del processo, tra cui, ad esempio, la Carta europea della disabilità e attestati come il titolo di studio.
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"Non ti amo più e non mi ami più ma io ti scrivo perché quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma tu resti l’amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi lo abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l’amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell’attimo c��è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell’attimo c’è sempre perché tu sei l’amore della mia vita, l’incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare. Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre l’amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso di amarti molto tempo fa."
Lettera a Sofia, Charles Bukowski
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Zuckerberg si pente di aver ceduto alle pressioni censorie di Biden. Il testo completo della lettera.
Una ammissione in forte ritardo delle ingerenze del governo Biden sulla libertà di parola.
Dopo aver manipolato le elezioni USA del 2020, dopo aver nascosto i peccatucci di Hunter Biden circa i suoi vizietti da pedofilo drogato, per non parlare dei suoi loschi affari ucraini, dopo aver censurato qualsiasi voce osasse cercare di far luce sulla natura dei vaccini Covid, dopo aver zittito qualsiasi voce non filoucraina, dopo AVER RASO AL SUOLO qualsiasi canale con voci dissenzienti (ogni riferimento a noi medesimi non è puramente casuale), dopo aver reso il web una merda scatenando le legioni di psycopoliziotti dementi, orbene: OGGI si pente.
Non credo alla redenzione di gente come lui. Penso che tema il cambio della guardia a Washington, la perdita di followers e il calo dei consensi, penso che non regga il confronto con il nuovo alleato di Trump, l'antagonista Elon Musk, credo che dopo l'arresto di Durov sia risultato ancora più chiaro chi sono i collaborazionisti venduti o sotto ricatto e chi no, insomma credo che stia solo cercando di riposizionarsi.
Troppo tardi Zuck. Veramente troppo tardi.
L'articolo completo di documentazioni su https://scenarieconomici.it/zuckerberg-si-pente-di-aver-ceduto-alle-pressioni-censorie-di-biden-il-testo-completo-della-lettera/
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Se un giorno mi vedrai vecchio, se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi, abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose, non mi interrompere, ascoltami: quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi.
Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare: ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno.
Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico: ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l'abc.
Quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso, dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti lì che mi ascolti.
Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l'ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi.
Quando dico che vorrei essere morto non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive.
Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada.
Dammi un po' del tuo tempo, dammi un po' della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l'ho fatto per te.
Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te.
Lettera di un padre a un figlio
-- Autore sconosciuto Ho perso mio padre l'anno scorso, è li, in quelle parole.
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gli stagisti della rai mentre scrivono la lettera di zelensky dopo il cambio di rotta pro equilibri politici del paese:
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Lettera di Bukowski a Sofia:
“Cara Sofia,
Sto amando un’altra donna e la sto amando con tutta quella serenità che tu non mi hai mai concesso, ora capisco che l’amore è questo, mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte. Lei è bellissima e coerente, la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei descrivertela, a te quest’incantesimo non è mai riuscito. Sto bene, lei ha preso in mano la mia vita e la mia testa e ha fatto combaciare ogni cosa, ha dato un senso e un ordine alla mia casa, è stata il posto in cui mi sono salvato. Ci sono giorni di sole e tutti mi dicono che sono una persona nuova e anche io mi sento come se potessi mangiare le nuvole. Esco prima dal lavoro perché a volte mi manca troppo e ho bisogno di vederla, ci vediamo tutti i giorni ma solo quando sono con lei non penso a niente e credo di poter salvare il mondo quindi capiscimi perché ogni volta corro per abbracciarla il prima possibile. Non ti amo più e non mi ami più ma io ti scrivo perché quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma tu resti l’amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi lo abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l’amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell’attimo c’è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell’attimo c’è sempre perché tu sei l’amore della mia vita, l’incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare. Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre l’amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso di amarti molto tempo fa.”
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quando il capo è un imbecille, ci sono due strade possibili: incazzarsi perché si è costretti a sottostare ad un imbecille che viene pagato molto più di te e va in giro con i macchinoni, oppure sfruttare l'imbecillità del capo per lavorare il meno possibile, portarsi a casa la pagnotta e godersi la vita alla faccia sua. Bisogna essere bravi, quindi ricordate: mai mai MAI fare MEZZA virgola più del dovuto, attenersi ALLA LETTERA all'incarico e alle mansioni, persino quando la nostra intelligenza ci dice che potremmo fare meglio o essere più efficienti o aiutare l'azienda a guadagnare di più - non ne avremo nulla in cambio se non rotture di cazzo e disprezzo. Diceva uno dei miei ex colleghi preferiti: "io vengo qui e lavoro da sei e mezzo" e quanta ragione c'avevi Tommà. Quanta ragione.
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glottologia spiccia
la e di fretta, se chiusa, è fritta
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Egregio direttore, sono un agricoltore, ho più di 60 anni, ho fatto la terza media ma la mia carenza di istruzione non mi fa alterare la realtà. Le scrivo un po’ arrabbiato da Imola.
Vi informo su quello che è successo in Romagna:
1) le campagne sono state abbandonate, sopratutto nelle zone montane e nessuno tutela il territorio. Certe zone non danno o danno meno reddito;
2) la manutenzione dei fiumi non viene fatta: nei letti dei fiumi vengono fatti crescere molti alberi. A questi si aggiungono i molti rami secchi trasportati dalla corrente verso valle, che vanno a formare dighe lungo il corso dei fiumi. Questo riduce anche dell’80 per cento il deflusso delle acque piovane rendendo più facile la rottura degli argini.
A Spazzate Sassatelli (frazione di Imola) il livello dell’acqua è più basso di circa 4 metri rispetto a cinque chilometri a monte dove si è rotto l’argine del fiume Sillaro che ha inondato le campagne.
Se qualche agricoltore o persona di buona volontà intende pulire il letto del fiume, rischia sanzioni o la reclusione. Ci sono aziende che in cambio del legno asportato pulirebbero il corso dei fiumi a costo zero.
È semplicistico dare la colpa al cambiamento climatico, bisognerebbe invece dire che non si è stati in grado di capire come tutelare il territorio e aiutare nel territorio chi prova di sopravvivere.
È falso dire che i giovani ritornano in campagna. No, numeri alla mano nelle campagne i giovani diminuiscono continuamente anche perché in campagna c’è da farsi un mazzo così, con un reddito molto basso.
Non intendo essere offensivo, spero che abbia capito il senso della mia mail. Grazie dell’attenzione
Roberto Baroncini
via https://www.ilsussidiario.net/news/lettera-macche-cambiamento-climatico-i-fiumi-sono-lasciati-a-se-stessi/2539338/
"Il cambiamento climatico" è la nuova grande scusa plurivalente omnicomprensiva The Blues Brothers style, I swear to God (e la gente se la beve come la ragazza di Jake):
youtube
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«Cara Sofia,
Sto amando un’altra donna e la sto amando con tutta quella serenità che tu non mi hai mai concesso, ora capisco che l’amore è questo, mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte. Lei è bellissima e coerente, la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei descrivertela, a te quest’incantesimo non è mai riuscito. Sto bene, lei ha preso in mano la mia vita e la mia testa e ha fatto combaciare ogni cosa, ha dato un senso e un ordine alla mia casa, è stata il posto in cui mi sono salvato. Ci sono giorni di sole e tutti mi dicono che sono una persona nuova e anche io mi sento come se potessi mangiare le nuvole. Esco prima dal lavoro perché a volte mi manca troppo e ho bisogno di vederla, ci vediamo tutti i giorni ma solo quando sono con lei non penso a niente e credo di poter salvare il mondo quindi capiscimi perché ogni volta corro per abbracciarla il prima possibile. Non ti amo più e non mi ami più ma io ti scrivo perché quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma tu resti l’amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi lo abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l’amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell’attimo c’è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell’attimo c’è sempre perché tu sei l’amore della mia vita, l’incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare. Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre l’amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso di amarti molto tempo fa.»
•••
«Caro Ivan,
Vorrei dire a tutti che non c’é niente di bello nell’essere Sofia e questo perché ho smesso di poterti accarezzare. Ho lasciato ad un’altra donna la possibilità di svegliarsi accanto a te, di prepararti la colazione, di baciarti in una di quelle giornate grigie che sembrano non finire mai. Mi fa ancora male pensare che tu corra da lei dopo lavoro, che la stringa con forza prima di aprire la porta per non perdere nemmeno mezzo secondo insieme e se ti vedo, se ti incontro nei soliti posti, mi si gela il cuore, penso subito a come devo comportarmi, a quanto devo restare composta e fingere che non mi importi nulla. Non ti amo più, ma tremo ancora quando so dove sei, spero ancora di incrociare il tuo sguardo da qualche parte, magari dopo esser stato con lei, dopo averci fatto l’amore. Spero ancora che guardandomi tu possa pensare che con me era meglio. Vorrei dirti che sono felice, che quando mi parlano della tua nuova storia sorrido, ma non posso, questa é l’avventura che non ci siamo concessi per paura, ed io ho maledetto il nostro mancato coraggio ogni giorno, ho pensato a tutte le lotte che potevamo evitare, a tutti i capricci mai risparmiati, a quella gelosia che toglieva il respiro, e a quella fiamma che non smetteva mai di bruciare dentro di noi. Ricordo ancora le urla e i messaggi con scritto “non cercarmi più” almeno mille volte, sperando di non esser mai presi alla lettera, eravamo così terrorizzati dall’idea di perderci che abbiamo fatto in modo accadesse. In tutto questo tempo non sono riuscita a sostituirti, quando altre braccia mi stringevano pensavo soltanto che non erano le tue e a quanto spesso ho dovuto allontanarti mentre tu adesso hai un’altra persona d’amare, userai anche con lei il sapone all’arancia, un giorno finirà e dimenticherai anche quello, ma ogni volta che ci vedremo, ovunque saremo e chiunque avremo al nostro fianco, sentirò ancora il cuore uscire dal petto e poi fare le corse per rientrare. Lontano da noi.»
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“Cara Sofia, Sto amando un’altra donna e la sto amando con tutta quella serenità che tu non mi hai mai concesso, ora capisco che l’amore è questo, mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte. Lei è bellissima e coerente, la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei descrivertela, a te quest’incantesimo non è mai riuscito. Sto bene, lei ha preso in mano la mia vita e la mia testa e ha fatto combaciare ogni cosa, ha dato un senso e un ordine alla mia casa, è stata il posto in cui mi sono salvato. Ci sono giorni di sole e tutti mi dicono che sono una persona nuova e anche io mi sento come se potessi mangiare le nuvole. Esco prima dal lavoro perché a volte mi manca troppo e ho bisogno di vederla, ci vediamo tutti i giorni ma solo quando sono con lei non penso a niente e credo di poter salvare il mondo quindi capiscimi perché ogni volta corro per abbracciarla il prima possibile. Non ti amo più e non mi ami più ma io ti scrivo perché quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma tu resti l’amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi lo abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l’amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell’attimo c’è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell’attimo c’è sempre perché tu sei l’amore della mia vita, l’incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare. Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre l’amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso di amarti molto tempo fa.”
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“Caro Ivan,
Vorrei dire a tutti che non c’é niente di bello nell’essere Sofia e questo perché ho smesso di poterti accarezzare. Ho lasciato ad un’altra donna la possibilità di svegliarsi accanto a te, di prepararti la colazione, di baciarti in una di quelle giornate grigie che sembrano non finire mai. Mi fa ancora male pensare che tu corra da lei dopo lavoro, che la stringa con forza prima di aprire la porta per non perdere nemmeno mezzo secondo insieme e se ti vedo, se ti incontro nei soliti posti, mi si gela il cuore, penso subito a come devo comportarmi, a quanto devo restare composta e fingere che non mi importi nulla. Non ti amo più, ma tremo ancora quando so dove sei, spero ancora di incrociare il tuo sguardo da qualche parte, magari dopo esser stato con lei, dopo averci fatto l’amore. Spero ancora che guardandomi tu possa pensare che con me era meglio. Vorrei dirti che sono felice, che quando mi parlano della tua nuova storia sorrido, ma non posso, questa é l’avventura che non ci siamo concessi per paura, ed io ho maledetto il nostro mancato coraggio ogni giorno, ho pensato a tutte le lotte che potevamo evitare, a tutti i capricci mai risparmiati, a quella gelosia che toglieva il respiro, e a quella fiamma che non smetteva mai di bruciare dentro di noi. Ricordo ancora le urla e i messaggi con scritto “non cercarmi più” almeno mille volte, sperando di non esser mai presi alla lettera, eravamo così terrorizzati dall’idea di perderci che abbiamo fatto in modo accadesse. In tutto questo tempo non sono riuscita a sostituirti, quando altre braccia mi stringevano pensavo soltanto che non erano le tue e a quanto spesso ho dovuto allontanarti mentre tu adesso hai un’altra persona d’amare, userai anche con lei il sapone all’arancia, un giorno finirà e dimenticherai anche quello, ma ogni volta che ci vedremo, ovunque saremo e chiunque avremo al nostro fianco, sentirò ancora il cuore uscire dal petto e poi fare le corse per rientrare.”
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I VICINI SCOMODI
Nell'estate del 1938, in fondo al viale più conosciuto di Riccione c’era una villa in mattoni rossi che dava sulla spiaggia. Il proprietario era Nissan Matatia, ebreo originario di Corfù. Era riuscito ad acquistare l'edificio grazie ai guadagni delle sue attività, tra le quali una pellicceria con sede a Forlì, all'attuale civico 3 di Piazza Saffi. A Forlì era nata anche sua figlia Camelia, che quell’estate aveva 17 anni e come tutta la famiglia fu investita delle leggi razziali: espulsione da scuola, chiusura dell’attività del padre, trasferimento, arresto e il 6 dicembre ’43 la deportazione ad Auschwitz. Anche la casa in mattoni rossi non si salvò, tra minacce e pressioni del fascio locale, Nissim fu costretto a svenderla per pochi spicci. Il motivo? La villa ottocentesca a fianco, nota come Villa Margherita, era stata acquistata da Rachele Guidi, moglie di Mussolini, per farne la residenza estiva di famiglia, e per il Duce non era accettabile avere dei vicini di casa di razza ebraica. Così, Nissim e i Matatia furono costretti ad andarsene. Morirono tutti nelle camere a gas di Auschwitz. Si salvò soltanto Nino, fratello di Camelia, perché le SS apprezzavano il suono della sua fisarmonica mentre accompagnava i deportati alla morte. Dopo la guerra, Villa Margherita divenne proprietà dello Stato, fu sede di un ristorante e si pensò anche di demolirla per lasciare spazio a un parco, ma non se ne fece nulla. Negli anni ’90, il sindaco Daniele Imola, di centrosinistra, la rese sede di mostre ed esposizioni ma le cambio il nome: tra lo sconcerto e le proteste, Villa Margherita diventò Villa Mussolini. Per l’inaugurazione fu invitato Romano, figlio del Duce, e la parlamentare Alessandra Mussolini telefonò entusiasta per congratularsi. Così, ancora oggi, abbiamo da una parte un edificio storico al quale è stato cancellato il nome per sostituirlo con quello di un dittatore, e dall’altra la parole di Camelia Matatia, uccisa dalle leggi razziali volute dal suo vicino di casa. Una lettera, inviata al fidanzato, fu gettata dal camion diretto al lager e solo per caso, raccolta da un passante, giunse al destinatario. Chissà se l’ex sindaco di Riccione l’ha mai letta.
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Zanotelli: «Serve un unico, forte movimento per la pace e l’ambiente»
«Siamo sull’orlo di due abissi: l’inverno nucleare, basta un incidente e ci siamo, e l’estate incandescente per la crisi climatica. Serve un unico forte movimento per la pace e l’ambiente»: così il missionario comboniano Alex Zanotelli fotografa l’attuale momento storico.
Festeggiamo la Repubblica, che vieta la guerra come mezzo di offesa ma anche di risoluzione delle controversie, con una parata militare.
È assurdo e l’ho sempre detto in questi anni. Ma cos’ha a che fare la parata militare con la festa della Repubblica italiana? Una repubblica che è bastata sull’articolo 11, che ripudia la guerra, mentre invece siamo in guerra da tutte le parti. Una contraddizione totale.
Il conflitto in Ucraina va avanti da più di un anno, si riaccende l’ex Jugoslavia. In Italia non c’è un vero dibattito.
C’è una narrativa in questo paese in cui incredibilmente la parola pace è scomparsa. La guerra in Ucraina ha riarmato l’Europa, quello che sta avvenendo fa paura. Secondo il rapporto Sipri, nel 2022 la spesa militare degli stati dell’Europa centrale e occidentale è stata di 345 miliardi di dollari, per la prima volta ha superato quella del 1989. A questo ha contribuito anche l’imposizione dettata dalla Nato di impiegare il 2% del Pil in armamenti. Il presidente Usa Biden ha detto «voglio che la guerra in Ucraina continui per indebolire la Russia per poi fronteggiare la Cina» e questo sta infiammando tutto l’Indopacifico. Gli Usa hanno dato i sottomarini atomici all’Australia e hanno chiesto alle Filippine di installare altre 5 basi militari. Si sta armando fino ai denti il Giappone, che ha una costituzione pacifista. Si sta armando anche la Germania, che pure ha una costituzione pacifista, mettendo sul piatto 100 miliardi. Una Germania che si arma è pericolosa per l’Europa. Giochiamo tutti col fuoco.
Il parlamento Ue ha approvato il progetto di legge Asap a sostegno della produzione di munizioni anche con i fondi del Pnrr.
Una cosa di una gravità estrema. Quei fondi dovevano servire per scuola, sanità, creare possibilità di vita. Invece si potranno dirottare verso l’industria bellica, ci sono già 500 milioni di euro preventivati, una bestemmia. Mi preoccupa come il Pd sta votando: il Partito democratico e la sinistra devono svoltare su questi temi. Non è concepibile barcamenarsi tra visioni opposte.
La giustificazione del provvedimento sono gli arsenali vuoti. Stiamo ristrutturando l’industria europea verso il settore militare?
Siamo dentro un’economia di guerra, del resto basta vedere quante porte girevoli ci sono nel governo verso Leonardo, uno dei maggiori player della sicurezza. Papa Francesco ha detto «siamo già dentro la Terza guerra mondiale». E Gutierrez, il segretario Onu, afferma che stiamo andando «a occhi aperti» verso una nuova guerra mondiale.
Nel 2024 ci sono le elezioni europee che potrebbero segnare un cambio radicale verso destra.
Nel mio libro Lettera alla tribù bianca racconto come il suprematismo sta invadendo il mondo: Bolsonaro, Trump, i paesi europei come Polonia e Ungheria. Se in Spagna vincesse Vox rischiamo che l’ultradestra travolga le stesse istituzioni Ue. Dobbiamo dire «gente, vogliamo davvero andare verso il disastro totale?». Non solo l’olocausto nucleare ma anche l’estate incandescente. Spese militari, guerre, voli di aerei da combattimento stanno pesando sull’ecosistema tanto quanto lo stile di vita del 10% più ricco del mondo. Il pianeta non sopporta più la presenza dell’homo sapiens, divenuto demens.
Industria di guerra, cambiamento climatico provocheranno nuovi movimenti migratori a cui l’Europa risponde chiudendo i confini.
I migranti superano già i 100 milioni, immaginiamo cosa succederà quando il calore crescerà nella zona saheliana. La gente scapperà e vale lo stesso per i conflitti. Fuggono da guerre che facciamo noi, da cambiamenti climatici che provochiamo noi nel nord del mondo. L’Africa nel prossimo secolo potrebbe raggiungere oltre 2 miliardi di persone ma chi ci potrà vivere se si va avanti in questo modo? Ai nostri politici interessa il profitto, se arriva dagli armamenti non importa. Questi sono gli ultimi dati di spesa in Italia: 4 miliardi e 200 milioni destinati all’esercito per 200 carrarmati; alla marina 12 miliardi per la terza portaerei e il raddoppio della flotta; all’aeronautica 8 miliardi e 700 milioni per F35 e Eurofighter Typhoon. È follia.
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Ricordo speciale i https://ilpianistasultetto.tumblr.com/
Di tanto in tanto avrei voluto scriverti una lettera ma sapevo che per te capire le mie parole era una cosa impossibile. Tu eri piu' interessata ai gesti, ti lasciavi guidare dall'istinto, sapevi regalare compagnia e affetto, questo sapevi fare e lo facevi meravigliosamente bene. Era bello tenerti tra le braccia, stringere il tuo corpo morbido e profumato. Era bello uscire insieme, camminarti accanto e vedere tanta gente che ti guardava e faceva mille apprezzamenti. Per me sei stata come un'aliena venuta da un altro mondo per regalare attimi continui di grande felicita'. Ricordo come adesso quella prima volta che ti ho vista sulla porta di casa. Mi hai guardato con quei due occhioni neri meta' spaesati e meta' sorridenti, con quel musetto piccolo, tutta scodinzolante come solo chi e' riconoscente sa fare. Sei entrata, hai girato tutte le stanze e poi ti sei sdraiata su un tappeto, un modo originale per dire: "questa sara' casa mia, qui staro' bene". Spero che in tutti questi anni per te sia stato proprio cosi. Da parte mia posso solo dirti grazie per tutto cio' che hai saputo regalarmi. Grazie per tutte le volte che sei stata la mia ombra, per tutto l'amore che m'hai regalato stando in silenzio. Le parole tra noi non sono mai state necessarie, importanti, i gesti invece si, quelli erano importanti. Quel musetto posato sulla mia coscia, quella lingua sempre fuori a leccarmi la mano, quelle continue giravolte per dirmi che avevi bisogno di coccole o di qualche ghiottoneria che ti rendesse felice. Siamo stati amici, complici, sei stata una che m'ha fatto capire tante cose, mi hai regalato la consapevolezza di amare chi sa dare tanto senza chiedere niente in cambio. Adesso te ne sei andata sul ponte dell'arcobaleno, forse perche' avevi capito che quello che hai regalato non verra' dimenticato. Ecco, oggi quella lettera te la posso scrivere. Posso scriverla per dirti grazie di tutto, cagnolina mia.
@ilpianistasultetto
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