#c'era una volta in america
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Sergio Leone sul set di C’era una volta in America - 1984
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Nuovo episodio delle Altre $aghe, questa volta dedicato al mondo dei Topi.
#c'era una volta in america#disney#comics#disney comics#fumetti#topolino#mickey mouse#giorgio pezzin#massimo de vita
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Mafia
#mafia#the godfather#casino#once upon a time in america#goodfellas#il padrino#quei bravi ragazzi#c'era una volta in america#martin scorsese#sergio leone#francis ford coppola#marlon brando#robert de niro#al pacino#film
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Emotivamente instabile dopo rewatch di tutti i film de Il padrino. E come se non bastasse decido di farmi del male facendo rewatching con C'era una volta in america edizione integrale (mancano 50 minuti che continuerò domani).
Questa estate doveva essere all'insegna di film con ambientazione estiva e invece a parte Corleone assolata e vari luoghi della Sicilia, i film di base sono tutti su morti ammazzati.
Eppure, è indescrivibile trovare sfaccettature diverse negli sguardi di Al Pacino e Robert De Niro. É emozionante sentire Ennio Morricone con le sue colonne sonore torcibudella. La scena finale de Il padrino parte terza mi ha distrutta: perfetto accostamento tra Cavalleria Rusticana e omicidio di Maria, colonna sonora da La cavalleria rusticana da pelle d'oca, scena disperata di Michael Corleone assolutamente struggente.
Mamma mia, questo sì che è cinema.
#il padrino#c'era una volta in america#al pacino#robert de niro#ennio morricone#sicilia#new york#francis ford coppola#sergio leone#cinema
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Film meraviglioso 📽🔥
Elizabeth McGovern & Robert De Niro, “Once Upon a Time in America” (Sergio Leone, 1984).
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Actress Claudia Cardinale as Jill McBain in Sergio Leone's Once Upon a Time in the West (1968).
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Pedro Salinas
Il bacio che non ti ho dato
Ieri ti ho baciato sulle labbra.
Ti ho baciato sulle labbra.
Intense, rosse.
Un bacio così corto durato più di un lampo,
di un miracolo,
più ancora.
Il tempo
dopo averti baciato
non valeva più a nulla ormai,
a nulla era valso prima.
Nel bacio il suo inizio e la sua fine.
Oggi sto baciando un bacio;
sono solo con le mie labbra.
Le poso non sulla bocca,
no, non più - dov'è fuggita?
Le poso sul bacio che ieri ti ho dato,
sulle bocche unite dal bacio che hanno baciato.
E dura, questo bacio più del silenzio, della luce.
Perchè io non bacio ora
né una carne né una bocca,
che scappa, che mi sfugge.
No. Ti sto baciando più lontano.
Foto da "C'era una volta in America (1984)
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Questa è una bellissima lettera di Fiona Apple, che spiega ai suoi fan perché deve posticipare una data del concerto. Sono impressionato da come sia stata in grado di prendere la decisione di scegliere l'amore rispetto alla carriera. Il mondo ha davvero bisogno di più di questo. Godetevi la storia...
Sono le 18 di venerdì, e sto scrivendo a qualche migliaio di amici che non ho ancora incontrato. Sto scrivendo per chiedere loro di cambiare i nostri piani e incontrarci un po' più tardi.
Ecco il punto.
Ho un cane, Janet, e lei è malata da circa 2 anni, poiché un tumore è rimasto inattivo nel suo petto, crescendo molto lentamente. Ora ha quasi 14 anni. L'ho presa quando aveva 4 mesi. Avevo 21 anni allora — ufficialmente adulta — e lei era la mia bambina.
È un pitbull, ed è stata trovata a Echo Park, con una corda intorno al collo e morsi su tutte le orecchie e il viso.
Era il cane che i combattenti usavano per aumentare la fiducia dei contendenti.
Ha quasi 14 anni e non l'ho mai vista iniziare una lotta, mordere o anche solo ringhiare, quindi capisco perché l'abbiano scelta per quel ruolo terribile. È una pacifista.
Janet è stata la relazione più costante della mia vita adulta, e questo è un fatto. Abbiamo vissuto in numerose case, e ci siamo unite a qualche famiglia improvvisata, ma alla fine siamo sempre state solo noi due.
Dormiva nel letto con me, con la testa sul cuscino, e accettava il mio viso isterico e lacrimoso nel suo petto, con le sue zampe intorno a me, ogni volta che avevo il cuore spezzato, o ero abbattuta, o semplicemente persa, e col passare degli anni, mi ha permesso di prendere il ruolo del suo bambino, mentre mi addormentavo, con il suo mento appoggiato sopra la mia testa.
Era sotto il pianoforte quando scrivevo canzoni, abbaiava ogni volta che cercavo di registrare qualcosa, ed era in studio con me, tutto il tempo in cui abbiamo registrato l'ultimo album.
L'ultima volta che sono tornata dal tour, era vivace come sempre, ed è abituata a che io sia via per qualche settimana, ogni 6 o 7 anni.
Ha la malattia di Addison, il che rende più pericoloso per lei viaggiare poiché ha bisogno di iniezioni regolari di Cortisolo perché reagisce allo stress e all'eccitazione senza gli strumenti fisiologici che ci impediscono letteralmente di andare in panico fino alla morte.
Nonostante tutto questo, è gioiosa e giocosa senza sforzo e ha smesso di comportarsi come un cucciolo solo circa 3 anni fa. È la mia migliore amica, mia madre, mia figlia, la mia benefattrice, ed è lei che mi ha insegnato cos'è l'amore.
Non posso venire in Sud America. Non ora. Quando sono tornata dall'ultimo tratto del tour negli Stati Uniti, c'era una grande, grande differenza.
Non vuole nemmeno più fare passeggiate.
So che non è triste per l'invecchiamento o la morte. Gli animali hanno un istinto di sopravvivenza, ma un senso di mortalità e vanità, non ce l'hanno. Ecco perché sono molto più presenti delle persone.
Ma so che si sta avvicinando il momento in cui smetterà di essere un cane e inizierà invece a far parte di tutto. Sarà nel vento, nel suolo, nella neve, e in me, ovunque io vada.
Non posso semplicemente lasciarla adesso, per favore capite. Se me ne vado di nuovo, temo che morirà e io non avrò l'onore di cantarle per farla addormentare, di accompagnarla fuori.
A volte mi ci vogliono 20 minuti solo per decidere quali calzini indossare per andare a letto.
Ma questa decisione è stata immediata.
Queste sono le scelte che facciamo, che ci definiscono. Non sarò la donna che mette la carriera davanti all'amore e all'amicizia.
Sono la donna che resta a casa, a cucinare tilapia per la mia cara, vecchia amica. E la aiuta a sentirsi a suo agio, confortata, sicura e importante.
Molti di noi oggi temono la morte di una persona amata. È la brutta verità della vita che ci fa sentire terrorizzati e soli. Vorrei che potessimo anche apprezzare il tempo che giace proprio accanto alla fine del tempo. So che sentirò la conoscenza più travolgente di lei, della sua vita, e del mio amore per lei, negli ultimi momenti.
Devo fare del mio meglio per essere lì per questo.
Perché sarà l'esperienza più bella, più intensa e più arricchente della mia vita che abbia mai conosciuto.
Quando morirà.
Quindi resto a casa, e ascolto il suo russare e ansimare, e mi godo il respiro più paludoso e terribile che sia mai emanato da un angelo. E chiedo la vostra benedizione.
Ci vediamo presto.
Con affetto,
Fiona❤
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risposte interessanti al post di Boni
Mario_Acciaio -assolutamente falso: in caso di "Clear & Present Danger" il SS è autorizzatio ad effettuare "preemptive Strikes" (come ogni altra FFOO).
ALDO MASOTTI - poteva anche sparare vicino per fare capire che era stato individuato.
Lu Man -No, in quelle situazioni può sparare appena vede l’uomo armato
Μ Δ Ж -prima di dire che sia la prassi è la procedura Voglio vedere i documenti. Ed in quel caso non dovrebbe comunque aumentare il livello di sicurezza visto che decine di persone hanno avvisato la qualunque che c'era un tipo con un fucile sul tetto. Una visitina no?
Marque -1. Perché in strada la regola non vale? (è pieno di video che mostrano agenti fare fuoco anticipando il pericolo, anche se il malintenzionato non ha arma da fuoco) 2. Perché l’avvistamento di un sospetto cecchino non avvia copertura dei bodyguards e sospensione comizio?
Gianni - regole d'ingaggio in "operazioni di pace"
In questi casi non credo proprio. La minaccia viene neutralizzata immediatamente Gli uomini a disposizione di Trump sono la metà di quelli previsti e le richieste di adeguarne il numero non hanno avuto successo
Mac Proslo -forse prima erano curiosi di vedere se l'attentatore con gli occhiali sarebbe riuscito a prendere Trump in testa e poi, delusi, l'hanno eliminato prima che facesse fuori tutto il pubblico intorno a Trump
giorgio zaccarini -Effettivamente dai video si vede che lo sniper aveva già sotto mira l'attentatore e al rumore del colpo abbassa la testa e subito dopo spara
Giuda Fragile - qualcuno che avvisasse Trump, ancora più facile.
Sergio Senofonte - beh, vedi Boni, non è che sia facile conversare con uno che ha un fucile da tiro in mano appostato su un tetto, il problema vero è che una volta appurato l'estremo pericolo per Trump con le radio non sia scattata l'emergenza, a qualcuno quel messaggio di emergenza non piaceva?
Sottobosco - quindi SS è tecnicamente impossibilitato ad evitare che il soggetto da proteggere venga ucciso?
#hastatoPutinCheHaInvasol'ucrainahahah - ci prendono per il culo
Giovanni Venta -grottesco vero ? E dire che la polizia in America normalmente ti spara se tocchi una pistola davanti a loro. La vicenda è già chiarissima. Nessuno del secret service si è dimesso perché hanno correttamente eseguito gli ordini e perchè le coperture politiche sono assicurate.
darkman973 - vabbè qualcosa debbono pur dire, non possono dire abbiamo fatto sparare l'utile idiota per poi seppellirlo così non risponde a domande
C.MaxBotta - c'è stato max 3 / 4 minuti sul tetto. Molta responsabilità ricade sui poliziotti a cui i civili hanno segnalato il ragazzo che si arrampicava armato sul tetto. Poliziotti, imbranati, lenti a reagire o forse. . . peggio.
....supposizioni a confronto.....
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“In another life, I would have really liked just doing laundry… and taxes with you.”
#everything everywhere all at once#eeaao#heat#heat 1995#once upon a time in america#c'era una volta in america#noodles and max#reservoir dogs#freddy/larry#freddy newandyke#i'm a cop larry#de niro / al pacino#robert de niro#al pacino#christopher walken#the deer hunter
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Italian lover, italian Power.
#nonsonounlatinlover
Indossare la divisa di maschio latino, equipararsi ad un'etichetta per Marcello, sfiorava una latente intollerabilità. Italian lover, cadenzava una eco di convenzioni, in una misoginia contraria, canonica, una collocazione in un' etichetta, in un confine volgare dai tratti disturbanti e pruriginosi. Gli attribuiva meriti velleitari e demeriti, a cui Marcello non sentiva appartenenza. Tutto nasce per gioco, in America in un tempo scandito dagli anni sessanta, dopo la dolce vita, l'immagine in anima di quel personaggio, permane negli occhi dello spettatore e Marcello suo malgrado, complice di una straordinaria e fascinosa bellezza tutta italiana, permette a quegli stessi occhi di sognare, e li convince al punto tale di conquistarli. È nato il latin lover. Ma questa probabile conquista , lo inizia ad una "lotta eterna" all'etichetta, fatta di ironica intelligenza e incisività garbata. Durante tutta la sua carriera, nelle interviste, tra le domande a lui poste, c'era sempre spazio per quella, più inospitale: << "Marcello parliamo di donne" , "tu che sei un latin lover".. >> ma per lui, notoriamente uomo semplice, la semplificazione d'un esito di uomo, non poteva essere riducibile solo a questo. L'interesse dello spettatore però, era solleticato indiscretamente da un immagine, la sua, ridotta, ridimensionata, a ciò che avrebbe fatto tra le braccia di una donna. La convenzione di quell' etichetta, anche per sua ammissione, per quanto pruriginosa, talvolta in paradosso, ha calzato comodamente, meglio dire che Marcello abbia "riconosciuto rassegnatamente" che lo facesse, senza però non mancare di restarne distante, smentirla, indebolirla. Lo fa, e ancora una volta, si concede il "lusso di giocare", normalizzare, rendere leggero, guardare altrove.
#marcello mastroianni#best actor#movies#racconti al telefono#telefonamitra20anni#telefonami tra vent'anni#mastroianni#marcellomastroianni#latin lover#ti amo
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Con quali?
C'era una volta in America, Blade Runner, La Sottile Linea Rossa, Il Cacciatore, Heat...
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"Per non impazzire dovevi non pensare che fuori c'era il mondo, proprio non pensarci. Dovevi dimenticarlo. Eppure, sai, gli anni passavano, sembrava che volassero. Strano ma è così quando non fai niente. Ma due cose non riuscivo a togliermi dalla mente: la prima era Dominic, quando prima di morire mi disse "Sono inciampato". E l'altra eri tu. Tu che mi leggevi il Cantico dei Cantici, ricordi? «Oh figlia di principe | quanto sono belli i tuoi piedi nei sandali». Lo sai che leggevo la Bibbia tutte le sere? E tutte le sere io pensavo a te. «Il tuo ombelico è una coppa rotonda | dove non manca mai il vino. | Il tuo ventre un mucchio di grano circondato da gigli. Le tue mammelle sono grappoli d'uva. | Il tuo respiro ha il profumo delicato delle mele.» Nessuno t'amerà mai come t'ho amato io. C'erano momenti disperati che non ne potevo più e allora pensavo a te e mi dicevo: "Deborah esiste, è la fuori, esiste!" E con quello superavo tutto. Capisci ora cosa sei per me?
C'era una volta in America (1984)
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“Nessuno t’amerà mai come ti ho amato io. C’erano momenti disperati che non ne potevo più e allora pensavo a te e mi dicevo: «Deborah esiste, è là fuori, esiste!». E con quello superavo tutto. Capisci ora cosa sei per me?” (C’era una volta in America).
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Heritage: Val di Rabbi - June 23
La settimana scorsa, a URMA, ho visto una vecchia borraccia Ultimate Direction appoggiata su un tavolo. Era venerdì pomeriggio, e i corridori dovevano ancora arrivare, così mi sono guardato attorno per provare a capire di chi potesse essere. Inaspettatamente, era del Michelino Sandri, che mi ha subito ragguagliato su dove l'aveva trovata. È venuto fuori che un negoziaccio di Dimaro, Val di Sole, aveva dei rimasugli di magazzino di UD: roba che nessuno comprerebbe, avanzi di epoche passate, per veri intenditori. Così qualche giorno dopo ho convinto Mattia e Roby a salire in valle con la scusa di fare una corsa in Val di Rabbi.
In realtà non mi capita spesso di andare in Val di Rabbi, ma è il posto perfetto per preparare gare dure, tipo UTMB o Hardrock, e anche per fare un giro in quota prima di Leadville. Siamo partiti dall'ultimo parcheggio gratuito del fondo alla valle, con l'idea di salire al Dorigoni e poi proseguire fino al Rifugio Lago Corvo per scendere dall'altro lato, ma purtroppo il tempo è peggiorato e una volta arrivati al Dorigoni siamo tornati indietro. Abbiamo pranzato con un panino al Casolet pagato 1$, poi ci siamo fermati a raccogliere un po' dell'acqua ferruginosa che esce da una piccola fontanella nascosta nel sottoscala delle terme locali. Entrando nella stanzina con il rubinetto si sente odore di ruggine, e il lavandino su cui cade l'acqua è incrostato di calcare rosso: l'acqua che ne esce non sa da acqua, pare di leccare un cacciavite, con retrogusto da Ferrarelle. Non è pubblicizzata né segnalata, la conosco per passaparola, e il che mi ha sempre fatto pensare che non siano molto soddisfatti se qualcuno la prende; comunque la porta è aperta. Arrivati a Dimaro abbiamo bevuto un caffè e mangiato un pasticcino, poi abbiamo cambiato bar e abbiamo bevuto due birre, e in fine siamo andati in questo famoso negozio.
In tutto, erano rimaste 12 borracce UD, di quelle vecchie, grigie, col beccuccio rosso. Le avevo cercate a lungo, anche su eBay e in altri siti di roba usata, ma in Europa sono introvabili, e quelle erano di certo le ultime rimaste. Il tipo del negozio ci racconta che una volta, prima che il marchio esplodesse, era lui a distribuirlo in Italia, ma quelle borracce non le capiva nessuno, così aveva finito per regalarle come premio alle gare. Il tipo del negozio deve averci presi per dei disagiati e ha fatto il possibile per rifilarci tutto a uno sconto del 60-70%, in modo da liberarsi definitivamente di quelle vecchie cianfrusaglie. UD si è diffusa in Europa solo negli ultimi anni, all'epoca era ancora una piccola azienda di Boulder, CO, fondata da Buzz Burell, ex brand manager di LaSportiva North America ma soprattutto fondatore del sito (e inventore del termine) Fastest Known Time. Una vera leggenda. Abbiamo finito per comprare tutte le borracce che aveva, inoltre Roby ha trovato un vecchio zainetto Ultimate Direction "Scott Jurek", che ha comprato per SwissAlps, e visto che c'era ha deciso di regalarmi in modo del tutto ingiustificato un bellissimo zaino "Anton Krupicka" del 2013 o 2014. In tutto gli abbiamo lasciato giù 300 euro, direi praticamente regalati: spero che almeno il tipo del negozio abbia portato a cena fuori la famiglia, quella sera. Probabilmente non è stato un grande affare, ma sarà divertente andare a correre con quella borraccia oggi, e con una vecchia maglietta Patagonia Montrail comprata a 5$ in un negozio di roba usata in Dakota Ridge a Boulder. Patagonia Montrail è stata la prima squadra professionistica di ultrarunning, e quella maglietta deve risalire agli anni in cui Goeff Roes vinse Western States, forse anche prima guardando il materiale della maglietta. In fondo, nemmeno quella maglietta usata è stata un grande affare, ma mi piace pensare che possa essere stata di Roes, o Jurek, o Koerner. Tra le altre cose, ho trovato anche questo vecchio blog (tutt'ora aggiornato): Run100s ("Run Hundreds") - A Not-For-Profit UltraRunning Corporation. Non lo conoscevo, ma il tipo che lo cura non è l'ultimo arrivato, è un ottimo concorrente di Matt Mahoney.
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