#bulledelcazzo
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Ciao,
Adesso di anni ne ho 23.
Ho concluso la mia carriera universitaria al meglio, questi anni sono stati belli e semplici.
Sono riuscita a laurearmi in tempo, non mi è pesato il mio percorso di studi e ti dirò di più.. cara professoressa A.. Ho trovato un bellissimo lavoro, un lavoro di quelli che tu avresti definito “importante”.. e che sinceramente, se vogliamo fare i classisti così com’eri tu, migliore del tuo.
Ieri sera, parlando della scuola mi è tornato in mente tutto lo schifo che hai fatto, il dolore che mi hai fatto provare, ormai circa una decina di anni fa.
Mi fa sorridere come, mi abbiano segnata le tue violenze psicologiche ma nonostante ciò, io sia stata più “grande” dei tuoi abusi di potere.
Ho raggiunto così tanti successi che tu nemmeno puoi immaginarlo, ho una vita serena. Sarà questa forse la mia vittoria?
Vorrei incontrarti ancora, questo sì.
Tu non eri felice vero?
Si notava, si notava dalla cattiveria che avevi dentro..
Mi dispiace tanto aver fatto quella tua cattiveria, “un po’ mia”. Mi hai incattivita forse, e devo lavorare su me stessa.
Però, cara professoressa. Io vorrei incontrarti, e provo a cercarti, vorrei guardarti in faccia e dirti tutto. Io sono una ragazza adulta ormai, soddisfatta della propria vita e dei propri successi.
Nessuno mi ha mai regalato nulla sai? Ma nessuno, oltre te, ha mai cercato di sabotarmi così tanto. Io sono la mia rivincita, le palle che ho tirato fuori nella vita lo sono, i miei obiettivi perseguiti sempre a testa alta in egual modo.
E tu? Cosa stai combinando?
Io ti immagino triste e sola, inacidita con il mondo che ti circonda.
Io me lo ricordo, la vita era stata dura con te, ti aveva tolto l’uomo che amavi, sempre che tu lo amassi.. ma questo non sono io a giudicarlo. Un ingiustizia però, è oggettivo che tu l’abbia subita.
Ma questo, ti giustifica? Puoi tu far soffrire una bambina solo perché la vita è stata dura con te? No.. non puoi. Io credo che davanti al dolore hai 2 possibilità.. tu hai scelto la più facile,la rabbia verso il prossimo, ed io ero il tuo mezzo di sfogo evidentemente. La seconda possibilità sarebbe stata troppo difficile per una persona acerba come te, l’amore, la crescita personale e una mano tesa verso gli altri sarebbero stati davvero troppo.
Vorrei guardarti negli occhi, in quegli occhi che ormai saranno vecchi e stanchi e dirti “ti sei resa conto di ciò che hai fatto?” Perché ho questo pensiero, io credo che tu nemmeno te ne sia resa conto.
Il voto più alto preso con te era 6 - - - - quando studiavo benissimo, non sapevo nemmeno potesse esistere il 6 con 4 meno. Dopo di te, la luce. Ho capito e scoperto le mie potenzialità, sono stata circondata da professori e persone che mi hanno aiutata ad ampliare le mie abilità, ho capito che il talento, la predisposizione, non bastano se non incontri qualcuno in grado di metterti in mano gli strumenti giusti. Ed io ho avuto la fortuna di incontrare persone competenti che mi hanno aiutata in questo.
Credo che, sia un po’ tua la colpa del perché io oggi mi ritengo “fortunata” e non mi do troppo merito dei successi raggiunti.
Mi hai fatto credere di valere meno di zero, hai ucciso la mia dignità proprio nel periodo della formazione, nel periodo della crescita vera e propria.
Sei stata un’emerita merda umana.
Io oggi, ho un lavoro importante, soddisfazioni nella vita e tante cose belle. Nonostante il trauma subito da te.
E tu? Cara professoressa, sempre che tu sia ancora in questo mondo,combatti ancora con la tua ira?
Ecco come una donna mi rovinò l'adolescenza,anzi la vita.
Mi presento,sono Chiara ho 13 anni (quasi 14) e frequento la terza media.. NON SONO AUTOLESIONISTA,NON SONO BIPOLARE,PER LE PERSONE SONO QUELLA RAGAZZA CHE PORTA UN PO’ D'ALLEGRIA,QUELLA CHE DA OTTIMI CONSIGLI,QUELLA PAZZA PER IL SUO AMATO SPORT,IL NUOTO,PER LORO SONO QUELLA CON IL BEL FISICO, CHE VESTE ALLA MODA. ORA VI RACCONTO COME SONO REALMENTE E PER RACCONTARVELO TORNIAMO INDIETRO NEL TEMPO,PIÚ O MENO A GENNAIO DELL'ANNO SCORSO,FACEVO SECONDA MEDIA… Iniziai a sentirmi a disagio nella mia classe,mi sentivo isolata.. Allora andai nel bagno della scuola dove incontrai una mia amica di un'altra classe iniziammo a parlare,lei era li per lo stesso motivo… Chiamammo le nostre mamme ed insieme andammo dal preside,stavo male. troppo.. Il preside non mi cambiò di classe e nei giorni successivi mi sentivo sempre male a scuola,un giorno iniziai a piangere e andai all'ingresso dalle bidelle e c'era un mio prof che per calmarmi gridava,avevo le conbulsioni. Il giorno dopo a scuola la mia prof di lettere chiese a tutti le cose che facevo a loro… Dissero tutti cose cattive che io non avevo mai fatto oppure dicevano solo quello che facevo io e non loro.. Lei mi obbligò a fare un tema dove dovevo scrivere cosa facevo agli altri,lei mi fece scrivere biglietti di scuse a tutti,lei,lei mi faceva credere di essere un mostro,ero forte fino a quel momento,non crollavo mai… Ora soffro.. La mia nuova prof di lettere è una persona stupenda.. Ho deciso di raccontarli in un tema quello che mi ha fatto quella donna,anzi quel mostro,non ero una bulla,ero una BAMBINA FRAGILE. La mia nuova prof dice che dal mio atteggiamento faccio capire che è come se volessi spaccare il mondo,allora l'ho raccontato nel tema,non so perchè ma lei mi ispira fiducia.. Da quel gennaio 2013 non credo più in me stessa e quasi ogni sera piango. Quel mostro dovrebbe pagare tutto ciò che mi ha fatto con il dolore che mi ha fatto provare,che provo ora e che proverò tutta la vita.. Perchè la ferita si chiude,ma la cicatrice resterà per sempre.. Comunque,prof .. Nel mio atteggiamento aggressivo in cui vede la voglia di spaccare il mondo,c'è anche la paura,il terrore che il mondo spacchi me. Sono cresciuta . Spero che quel mostro leggerá tutto ciò.
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Ed io me ne andrò da qua e voi brutte stronze andrete all'inferno, già perché la ruota gira per tutti e prima o poi toccherà a voi!
la-ragazza-a-chiusura-ermetica
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