#bon ora sono in pace con me stessa
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Eccoci
I need to screenshot one thing I couldn't AND I KEEP THINKING ABOUT IT
#bon ora sono in pace con me stessa#esc#escita#esc 2023#eurovision#marco mengoni#chissà se un pochino ha funzionato sfregare il medaglione della cinquetti
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. ×× ─── ᴛʜᴇ ʙᴏʏʟᴇ 🏠🌳 oh, we're building a home with the mud and the stones & the branches we bind #ᴛʜᴇᴏʀɪɢɪɴᴏғᴜs ᴀʀʟᴇɴᴇ : In questi giorni, mentre ero indaffarata a supervisionare i lavori che mio fratello sta svolgendo con la sua squadra al nuovo negozio, al laboratorio e allo studio medico, ho avuto modo di riflettere seriamente sulla tua proposta di prendere una colf. Hai ragione, non posso star dietro a tutto e per quanto ami cucinare, stirare, accompagnare la piccola Arya a scuola, so che — prima o poi tutto diverrà troppo faticoso con i nuovi ritmi che mi attendono. ᴄᴀᴍᴇʀᴏɴ : Credo di non aver capito. Una razza aliena ha minacciato il nostro pianeta? Qualcuno ha previsto la fine del mondo? No, torno serio, ok. Ne sono felice, ti propongo un piano simile ormai da anni e con Arya non si tratta più solo di noi due o del lavoro che ci porta fuori casa per intere giornate. Quindi va bene. Sai già a chi rivolgerti? Mi sa che devi proprio chiedere aiuto alle tue amiche del cuore del country club. ᴀʀʟᴇɴᴇ : Non sei divertente — mi piace fare la mamma, così come anche la moglie e la donna di casa, ma ormai non sono più l'erborista del piccolo negozietto di Cold Spring. Evergreen Acres è divenuto un marchio ed anche un franchising, non posso continuare ad ignorare la faccenda. Tenere d'occhio due affiliazioni commerciali, un laboratorio e nel mentre svolgere la professione di medico omeopata mi porterà via del tempo. Arya ha bisogno di esser seguita! E ti sorprenderà ancora di più sapere che non avrò bisogno delle amiche del country club, tua madre mi ha indirizzata verso una donna e ieri mattina abbiamo fatto una videoconferenza tutte insieme ᴄᴀᴍᴇʀᴏɴ : Ma tu e mia madre— Da quando siete diventate amiche? Quanto durerà questa pace? Cazzo, inizia a farmi paura il duo incontrastabile. Ne sono felice, certo ma dopo vent'anni fa davvero strano. Era necessario l’arrivo di Arya per sventolare bandiera bianca. Quindi hai contattato questa donna e...? Continua. Com'è andata a finire? Ti piace? Hai deciso di assumerla? O le hai proposto solo un periodo di prova? ᴀʀʟᴇɴᴇ : Non so quanto durerà, ma si sta rendendo molto disponibile. Le piace sapere che abbiamo bisogno di lei. —Con questa donna c'è stato solo un colloquio informale, per conoscere le sue referenze. Il suo nome è Gwyneth Ellsworth, è originaria del Galles, ma ha vissuto quasi tutta la sua vita in Inghilterra. È vedova da molti anni e non si è mai risposata, ma ama profondamente i bambini e ne ha accuditi tanti, tutti di buona famiglia. Ha la nostra età e conosce le regole del bon ton. Tua madre ha promesso di aiutarci a patto che Arya imparasse le regole dell'alta società in cui sei nato e cresciuto. La seguirà nello studio visto che a settembre andrà in prima elementare, si occuperà di lei ventiquattro ore al giorno, si prenderà cura della casa e ci seguirà in viaggio qualora ne avessimo bisogno — pare che a Londra non abbia legami. Tua madre mi ha anche indicato un valido autista che potrebbe aiutare Gwyneth ed Arya nei loro spostamenti tra scuola e sport, pensavo di iscriverla ad un corso di equitazione dopo l'estate. Credo sia tutto. ᴄᴀᴍᴇʀᴏɴ : Un attimo, Arlene. Stai vomitando fuori una valanga di nozioni ed io fatico a starti dietro se passiamo da un "abbiamo parlato ieri" a "voglio iscrivere Arya ad un corso di equitazione". Mia madre a quanto pare non aspettava altro e molto probabilmente avrebbe lei stessa firmato un contratto al posto nostro! Aveva già organizzato tutto e ricercato i giusti contatti. Forse le siamo sembrati due sprovveduti— In ogni caso facciamole fare un periodo di prova anche se a questo punto neanche me la sento di mettere in dubbio le sue qualità. Certo, non pretendo da lei tanta rigidità, non voglio vedere Arya crescere e aspirare alla fuga, succede sempre così e lo stesso ho fatto io. Quindi dobbiamo trovare dei compromessi con la signorina Ellsworth, mettendo da parte le regole di mia madre. ᴀʀʟᴇɴᴇ : Scusa, troppe informazioni hai ragione. ( ... ) Io propongo prima di farla arrivare in America sana e salva, poi sarai tu stesso a stabilire con lei il metodo educativo che desideri per Arya — in fondo, sei stato cresciuto da una collaboratrice familiare, chi meglio di te saprà spiegarsi con la signorina Ellsworth? Ricapitolando: sai che cucinerà, pulirà, stirerà, si occuperà di portare il bucato il lavanderia? Insomma, non sarò più io a governare questa casa, sei sicuro— sei pronto? ᴄᴀᴍᴇʀᴏɴ : Lo stai chiedendo a me o lo stai chiedendo a te stessa, Arlene? Perché io non ci vedo nulla di male, sono cresciuto così e non mi è nuovo tutto questo ma tu? Lo so che stai facendo un sacrificio e so anche che ci ripenserai, che affronterai le tue crisi interiori e che ti metterai in dubbio perché di punto in bianco proietterai la tua vita sul lavoro. Sei pronta a lasciare casa e affidarti ad un'estranea? Per tale ragione parlo di "periodo di prova". Non dare nulla per scontato, non parlare credendo di aver preso una posizione. ᴀʀʟᴇɴᴇ : Mi sono sempre presa cura di voi, siete stati la mia ragione di vita per anni e lo sarete sempre. Svegliarmi al mattino prima di tutti, preparare la colazione, pensare alla cena — questa è stata la mia vita per vent'anni e non desideravo altro. Ma Cameron, non ho conseguito due lauree per nulla, ma per essere completa e realizzarmi. Non sarà facile lasciare l'ovile e gioire dei successi raggiunti senza sentirmi un'egoista, per questo avrò bisogno di te. Arriveranno momenti in cui mi sentirò una pessima madre per Arya, questo è certo. ᴄᴀᴍᴇʀᴏɴ : Non sei una pessima madre, Arlene e non lo diventerai ora. Arya capirà, non la stiamo abbandonando, anzi. L'avvicineremo ancor di più ai nostri mondi e capirà il sacrificio che si nasconde dietro tutto quello che ha e che un giorno potrà avere. Sono cresciuto come crescerà lei, non sono uno sprovveduto e col tempo ho capito cosa c'era dietro ogni regalo ricevuto. Ho messo in dubbio mia madre e mio padre troppe volte e forse proprio i loro errori mi aiuteranno — ci aiuteranno — a non ripetere lo stesso con lei o con Freya che sì, vive da sola ma ha ancora bisogno di noi. Non sarà semplice per nessuno ma è così che funziona la vita, è giusto lasciarsi travolgere dai cambiamenti e andare avanti, assecondare quello che il tempo ci da e tu hai aspettato tanto per non cogliere al volo l'occasione di inseguire il tuo sogno. Non sarò io a fermarti, lo sai. Ti sono vicino, ti contrasterò quando dubiterai di te stessa, non avere dubbi. E ora vediamo di conoscere la signorina Ellsworth. Forza.
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Havard and Margrethe | Royal Pub - London | 18.10.2019 M: Ti piace mia sorella, vero? H: Eh? M: Annika Janssen. Alta, bionda e figa quanto me! H: Scusami? M: Mmmmmmh quanto sei pesante! Hai capito bene, rispondi. H: Ma cosa c’entra ora con quello di cui stavamo parlando. M: Assolutamente nulla, ma non mi interessava più l’argomento di prima, dunque avanti... sputa il rospo. H: Ti manda lei ad indagare? M: Oh, quanto poco la conosci? Mia sorella non ammetterebbe mai nemmeno a sé stessa di essere innamorata di te o di qualsiasi altro uomo sulla Terra, figurati se fosse capace di chiedermi una cosa simile. H: Non sono tenuto a risponderti. M: Bene, lo sapevo! H: Ma sapevi cosa? M: Che hai rifiutato tutte quelle snob per lei! Ah, che romantico. Non pensavo ti saresti rivelato un tipo del genere. Anzi, addirittura pensavo che prima o poi avresti fatto come i Targaryen e avresti sposato tua sorella per mantenere la purezza della tua famiglia. H: Che schifo, Marg. E poi com’è che improvvisamente sei interessata a queste cose? M: Vedo come la guardi e come le ronzi intorno. Prima la evitavi, ma il suo modo di essere ti incuriosiva, ora sei solo curioso e vuoi conoscerla, ma lei ti sfugge. H: Stronzate. M: Oh, ora sei diventato anche scurrile! H: Sto per lasciarti qua da sola. Sai che lo farei. M: E dov’è finito il tuo bon ton? H: Stasera sei fastidiosa. M: Ammettilo. H: E va bene, ma se lo dici a qualcuno io... M: Uff, ho mai detto qualcosa su di te in giro? H: No ma ora è diverso, sei sua sorella. M: Se mettessi in mezzo l’argomento, Annika fingerebbe una telefonata di Theodore e scapperebbe via. H: ... M: Cos’è quella faccia? H: L’altro giorno ha fatto una cosa simile. M: NON CI CREDO. Gli piaci anche tu allora, ma come ho già detto scappa. H: Vorrei sapere perché... M: Non è abituata con queste cose... H: Come se io lo fossi. M: No, beh... è diverso. H: In che modo? M: La storia con nostro padre, poi nostra madre che si risposa e lei che si sente un po’ trascurata da tutti, il disturbo che ha--- oh, no. Questo non dovevo dirlo. H: Che disturbo ha? M: Nulla di grave, è solo un disturbo ossessivo compulsivo. Strano che tu non te ne sia accorto. H: Ecco perché ha quella cura maniacale per ogni cosa. M: Esatto. H: Bene. M: Vuoi che le parli? H: No, lasciala in pace. M: Non essere idiota e non tirarti indietro se ti piace. H: Smettila. M: Va bene, va bene.
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Notte di lacrime e preghiere!
Dunque, mi ero ripromessa di farlo domani ma ovviamente sara difficile visto che starò tutto il giorno in ansia. Così ho deciso di fare una sintesi di questi 5 anni. Allora. Il primo anno, la ragazzina che stava sempre in disparte, che la classe odiava, bullizzata e si, chi se ne fotte di quello che pensano, autolesionista, dovette fare un salto molto importante. Finita finalmente la terza media, finalmente, iniziai il mio primo anno di liceo. La scelta non fu difficile perché era da quando avevo sei anni che volevo andare alla "scuola di disegno". Così presi il liceo artistico. Ricordo il primo giorno che entrai li ero terrorizzata. L'unico che conoscevo bene era un mio ex compagno dell'asilo, che non mi stava poi tanto simpatico, e poi c'erano altri che conoscevo di vista dalle medie, e gente che non avevo mai visto in vita mia, dato che non uscivo mai che non avevo amici. Entrai. La prima cosa che sentii fu il profumo della vernice fresca, e della creta. Era il secondo anno che fu aperta quella scuola e infatti noi eravamo la seconda generazione di essa. Si erano formate due classi. Primo A e Primo B. Io dopo interi anni nella sezione B, venni messa nella A. Non lo considerai un buon segno. Il primo giorno nella classe non successe nulla, a parte conoscerci un pochino, ma c'erano comunque dei gruppetti. All'uscita lo ricordo come se fosse ieri, mi bussano alla spalla. Era Ale. Ale mi fa: "ciao, ti va se ci scambiamo i numeri di telefono?". Lo feci. Arrivai a casa, "sono Ale questo è il mio numero grazie.". Non passò molto tempo che da Ale e Saëd, divenimmo Rasputia e Niculina. Le panterone dell' Henrie Matisse. Pochi giorni dopo al gruppo si uni una ragazza che sta sempre in silenzio e che non conosceva nessuno, Gre. Noi 3 diventammo inseparabili, eravamo gli "scarti" della classe ma ci stava bene così perché alla fine ci bastavamo. Importante fu la settimana dello studente. Il capoclasse, Zambrano, mi disse "sei brava con i fumetti fai un corso no?" E lo feci. Parteciparono in pochi anche perché eravamo solo 3 classi. Ma ringrazio il cielo che fu così. Mi ricordo che il primo giorno di corso portai dei manga è una ragazzina piccina con gli occhiali agito le mani e andò in iper ventilazione. "Stai calma, non ha nemmeno iniziato a parlare!", gli disse subito la ragazza con gli occhiali, è una cascata di ricci neri. Erano Nicolën e Martën. Cominciammo a stare anche con loro, ma di meno perché a GRE e Ale non piaceva parlare di fumetti, e poi loro avevano il loro gruppetto e stavano nella sezione B. Il secondo anno fu uno dei più importanti. Il gruppetto mio con Ale e Gre divenne più grande è si aggiunsero anche Cels, Bons e Roscio. Io mi innamorai da subito di Roscio. Diciamo che provai qualcosa già dal primo, ma in secondo me ero completamente cotta. Ma segretamente. A lui piaceva Desi, una ragazza della classe ovviamente molto più bella di me. Io ci stavo male, ma ero diventata la sua "Fratella" e non volevo rovinare nulla. Invece, a ottobre, il 25, mi chiese di metterci insieme. Quello fu l'anno del mio primo amore. Ero completamente partita per lui. Mi piaceva, e mi piaceva il suo mondo. In classe anche stavamo al banco insieme. E nello stesso periodo si misero insieme anche Bons e Martën, ma non duró molto visto che stettero insieme un mesetto. Per colpa della versione che mi diede Bons, litigai con Martën, e di questa cosa ancora me ne pento. Io e Roscio invece finimmo l'anno scolastico e stavamo ancora insieme. Mi sembrava un casino di tempo. Rompevano le palle sul fatto che dovessimo farlo, ma io volevo sentirmi pronta, ma ovviamente non servi a nulla. Pochi giorni dopo aver festeggiato 9 mesi, l'8 agosto, mi arrivò un messaggio suo lunghissimo. Ero al muro rosso. "Scusami mi dispiace" finiva così, lo ricordo ancora. Fu come un cumulo di mattoni che mi cadde addosso. Cominciai a piangere. Strappai la collana con il mezzo cuore, la lanciai. Ristetti di nuovo male. Non mangiavo più, ero tornata a farmi del male, e a odiare me stessa, come se la causa di quella decisione fu il mio orribile aspetto. Ricominciai il terzo. In terzo bisognava scegliere l'indirizzo da prendere. Continuai con Pittorica. E da divise, vennero unite le due classi A e B. Diventammo la 3ª A. Ricordo che il primo giorno di scuola ero distrutta perché ero ancora innamorata di Roscio, che infatti per non so per cosa, il primo giorno mise la maglietta che gli regalai per i sei mesi, creandomi una speranza. Ma che si spense in quell'anno, visto che si bacio con Chri la ragazza del primo. Che poco dopo si scoprì essere lesbica. La odiavo a morte, insieme a lei Clara. Una ragazza del primo sempre, che avevo conosciuto grazie al terzo anno di fumetti. Lei anche era innamorata di Roscio. Grazie a l'unione delle classi, io rifeci pace con Martën e Nicolën, e entrando in un gruppetto nuovo, con anche Jennifën. Mi spiace di questa cosa, ma dato che Gre, Cels non erano più a scuola, Bons era appiccicato a Roscio, Ale si allontanò. Rimasi con loro. Creammo il nostro quartetto. "Le tirolesi" ci chiamavamo così per qualche cazzata detta durante la visione di un film. Cominciai a vestirmi per il romics. È anche se stavo male per Roscio, loro erano lì con me. Fu anche l'anno in cui dormii per la prima volta a casa di una mia amica, Nicolën. La nostra amicizia duró anche l'anno più bello,in quarto, peccato però che Nicolën venne bocciata. Questa cosa ci fece abbastanza male. Si è vero che potevamo vederla a ricreazione ma non era la stessa cosa. All'inizio del quarto anno anche Jennifën si allontanò, per tornare con le altre sue amiche, ma poi scoprimmo che rimase sola e fregata. Rimanemmo solo io e Martën. A me andava bene, ma capito una cosa. Grazie alla prof Pompei, si creó un nuovo gruppo. Durante laboratorio infatti eravamo in 4 ad essere i più bravi e ci ritrovammo a diventare presto una cosa sola. "La famiglia". C'era insieme a me e Martën , sgiacomën e Davëd. Quell'anno grazie al corso di fumetti, incontrammo anche i nuovi ragazzi del primo anno. Che, dati gli anni di differenza, adottammo come figli, ma a noi non importava perché comunque ci piaceva passare ricreazione con loro. C'erano all'inizio solo 3 ragazzi. D, che era il ricciolino con gli occhiali, cinico. Albi, che nonostante fosse al primo anno era decisamente più alto di me. E infine c'era mio figlio, il capellone, con quei capelli da emo, il mio piccolo Samu. Le cose andavano alla grande quell'anno. Era bellissimo, avevo dei buoni voti, mi ero rifidanzata, e avevo tanti amici e soprattutto andai al mio primo concerto. Fu quello di J-Ax, li conobbi molta gente tra cui quello che divenne il mio ragazzo e soprattutto quella PUTTANELLA di C, che vedevo poco perché uscivo più con il suo amico,il mio fidanzato. Infatti cominciai a fare avanti e indietro spendendo soldi e soldi per i birg. Stavo veramente bene. Infatti, l'estate del quarto anno fu una delle più belle. La prof Pompei ci chiese di andare con lei in un paesino, Montorio, a fare restauro. Eravamo scettici dall'inizio alla fine, ma le cose cambiarono.Partimmo. Una volta arrivati capimmo che eravamo l'unico gruppetto ad avere meno di 40 anni. Ma eravamo insieme e questo non ci importava.Furono i 3 giorni più belli della mia vita. E fu anche il mio tiro di canna. Ricordo ancora adesso quanta fame mi sali quella sera. Così tanta che ci facemmo la pasta a casa di qualcuno che aveva lasciato tutto li. Furono pochi giorni, ma fantastici. Mortorio ci rimase nel cuore. Arriviamo infine al quinto e ultimo anno. Quest'anno è passato veramente veloce. Era iniziato un pochino male visto che "la famiglia" non era di nuovo molto unita. Ma era solo colpa del rientro. Prima delle vacanze di Natale ci fu nuovamente la settimana dello studente, e finalmente io, Martën e Nicolën, chiudemmo in bellezza, con il nostro 5º è ultimo anno di corso. I ragazzi che erano in primo, vennero promossi, e ora erano in secondo. Il loro gruppetto si allargò e si aggiunsero anche L, un ragazzo sempre più alto di me, con l'occhio troppo bello, che aveva partecipato alla prima lezione di fumetti il primo anno e poi non è più venuto. Si aggiunsero anche altri, ma loro stavano lì solo per chiacchierare e passare con noi la ricreazione. Durante le vacanze di natale infatti partimmo per Milano. Andammo a vedere Escher e Basquiat. Fu BELLISSIMO. L'hotel è quello che ci fece più male di tutti. Avevamo prenotato in un posto pieno di arabi, ed era un hotel che a guardarlo non gli avreste dato nemmeno mezza stella. Avevamo paura ad entrare perché solo dopo aver prenotato scoprimmo che era un posto di merda, con muffa e lenzuola sporche. Fortunatamente non fu così male. Tornata da Milano, lasciai dopo un anno e mezzo di relazione il mio fidanzato. Mai scelta fu più adatta. Quello schifo infatti si rimise, dopo un anno e mezzo di tribolazioni che mi fece passare cercando di allontanarla, con la cetacea della sua ex. La cosa più bella è che rimasi comunque amica di C, è tutt'ora lo siamo, anche se il mio ex aveva fatto lo stronzo. Ma a me non interessava perché ormai a me piaceva L, con il quale in quel periodo mi ero molto avvicinata. Ma la nostra, "amicizia" non durò molto. Al contrario invece di quella che ebbi è che ho tutt'ora con D. L'anno è passato come ho detto prima velocemente, feci le prime "simulazioni di esame". È stato veramente difficile per me studiare quest'anno. Ma ce l'ho fatta e sono stata ammessa agli esami. Non posso dire altro. Ora mi ritrovo qui, commossa e specialmente con poche ore rimanenti alla prima prova dell'esame di stato. Non posso fare altro , rileggendo, di capire come sono cambiati gli anni e, specialmente, ringraziare TUTTE, le persone che ho incontrato. Rimarrete per sempre nel mio cuore, e non vi dimenticherò mai. A parte quello schifo del mio ex.
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