#bomboniera Frosinone
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bombonierecerimonia · 2 years ago
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Nobili Home (Frosinone)
Nobili Home (Frosinone)
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Per rendere unico ogni evento, cerimonia, matrimonio, comunione, cresima o laurea Nobili Home a Frosinone da tre generazioni è la scelta ideale per chi desidera unicità e stile. Sacchetti in lino, saccotti in seta, bustine ricamate a mano o con iniziali e monogrammi sapranno rendere speciale i giorni importanti della vita.
  Disegno, creazione e realizzazione a mano di tutti i sacchetti, dalla scelta del colore, ai merletti, dai ricami alle iniziali ricamate: la personalizzazione è la nostra forza. Le migliori collezioni di candele nazionali e internazionali, profumatori, ceramiche di Deruta e porcellana di Capodimone, elementi di home decor e pop art dallo stile moderno, minimal e innovativo. Le bomboniere green con le collezioni delle piante, ulivi, bonsai, sansevieria e ginseng sono il trend del momento.
  Le bomboniere alimentari: dall’orcio in ceramica con olio EVO d’oliva, al miele, alle degustazioni di macaron, praline, cioccolati, bacetti. Allestimenti unici e divertenti, sofisticati e giocosi, nulla è lasciato al caso ed ogni dettaglio viene curato con attenzione per rendere davvero speciale il proprio evento. Ci troviamo in pieno centro a Frosinone, siamo aperti dal lunedì al sabato e su appuntamento anche la Domenica, nei giorni festivi e la sera tardi.
  Passione, Disponibilità, Personalizzazione e Creatività sono gli elementi distintivi di Nobili Home che lo rendono la scelta giusta per i propri cadeaux de marriage, tableau, partecipazioni e inviti.
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sportpeople · 8 years ago
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Tempo di derby al Bentegodi tra due storiche e blasonate società del calcio italiano: Verona e Vicenza. Dal punto di vista calcistico è un testa coda che scotta, visto che oramai, giunti alla fine del campionato, i punti pesano e sono decisivi per il raggiungimento dei rispettivi obiettivi, ovvero l’immediato ritorno in A per l’Hellas e la salvezza per il Lanerossi.
Si gioca in un inusuale primo maggio, ma questo non ha allontanato i tifosi, anzi … il derby è derby e sia veronesi che vicentini hanno fatto a gara per trovare i biglietti.
Il settore ospiti, ora il quarto anello lato tribuna, ha visto bruciare in pochi giorni quasi 2.000 biglietti. Da Vicenza hanno anche provato a chiederne altri: posto nella curva nord del Bentegodi ce n’è, si diceva, ma non c’è stato nulla da fare, anzi non si è capito bene chi abbia bloccato questa possibilità. Così va il calcio in questi anni, con i tifosi spesso poco rispettati.
La cosa interessante è che per la prima volta, dopo molti, anni le due tifoserie si affronteranno al completo (o “quasi”), con la tifoseria berica tesserata e senza il problema di doversi presentare sprovvista di biglietto allo stadio.  “Quasi” perché, comunque, tra i vicentini il gruppo Crew non si è tesserato e anche oggi, come in ogni trasferta, farà il possibile per entrare allo stadio. Ma per i 30 ultras vicentini niente da fare: giunti al Bentegodi, dopo un paio d’ore di tira e molla sono stati costretti a tornarsene a casa.
I vicentini raggiungono Verona con parecchi pullman e anche con molte auto: ci si aspetta di essere bloccati all’uscita delle autostrade ma stranamente qualcosa nell’organizzazione salta e fino ad oltre le ore 13 (la partita avrà inizio alle ore 15.00) all’uscita di Verona Est non c’è nessun controllo, nessuna pattuglia di polizia e molte auto vicentine arriveranno in prossimità dello stadio senza scorta.
Fuori dallo stadio si percepisce che c’è un clima da grande occasione e sono a centinaia i tifosi che affollano bar e baldacchini dietro la Curva Sud. Dall’altra parte pullman e auto piano piano parcheggiano nel settore “blindato e riservato” per poi poter entrare allo stadio.
Il colpo d’occhio alle ore 15.00 è davvero bello, con oltre 20.000 presenze sugli spalti. Una partita da Serie A!
La Curva Sud veronese, occupata già da qualche anno dalle nuove leve, è colma, colorata di bandieroni e pezze come da tradizione inglese. Negli altri settori dello stadio spiccano, tra le innumerevoli pezze, il Settore Est, posizionato in gradinata e il I° Febbraio, posizionato proprio sopra la tribuna stampa. Questi gruppi, pur non rappresentando l’avanguardia gialloblu, si fanno notare per incitamento, calore e mantengono comunque una linea ultras anche se gran parte di chi ne fa parte non ha più 20 anni.
Migliaia di palloncini giallo e blu accompagnati da cori intonati a squarciagola accolgono le formazioni ad inizio gara. Se poi ci aggiungiamo la copertura del quarto anello, che aiuta, tra Curva Sud, Settore Est in gradinata ed il Primo Febbraio in tribuna, lo stadio è una bomboniera.
Il tifo degli scaligeri poi piano piano calerà per lasciare posto alla curva berica che per quasi tutti i 90 minuti sfodera un gran bel tifo. Poi verso il termine del secondo tempo, con i veronesi che nei minuti finali riescono a ribaltare la partita, portandosi in 5 minuti dal 1-2 al 3-2 finale, il Bentegodi torna una bolgia, con cori di augurio di “Serie C” ai cugini e festa per i 3 punti che anche se non sono ancora serie A diretta, sono pesantissimi per confermare il secondo posto solitario e mantenere staccato il Frosinone.
Poco dopo la rete del 3-2, la Curva Sud scaligera espone uno striscione di sfottò: “Tranquilli … VI ripescano”, ironico per ricordare ai vicentini le 3 risalite in B negli ultimi 10 anni “per grazia ricevuta”.  Dall’altra parte è palpabile lo sconforto per i tre punti persi, oltre alla delusione per aver perso il derby. Questo significa che ora, a sole tre partite dalla fine, per i vicentini la speranza è solo quella di poter arrivare ai play out (a meno di miracoli si intende).
La curva biancorossa, comunque, durante la partita non è parsa rassegnata per nessun motivo, anzi è stata grande la voglia di farsi vedere in forma dagli odiati cugini. Ha saputo anche dimostrare grande amore per questo “Lane” che da troppi anni soffre, soffre e soffre. Per i vicentini quello contro il Verona è “il derby per eccellenza”, e così anche chi altre volte non canta, in questa gara dà il massimo. Hanno cercato con la voce di aiutare una squadra che rischia davvero grosso e che spesso quest’anno non si è dimostrata all’altezza della categoria. Una curva meno colorata ma più compatta, con pochi bandieroni al seguito ma con tanta voglia di far bene.  Ad inizio secondo tempo, ai due lati dei gruppi ultras Zona Mucchio e South Terrace, da segnalare la coreografia fatta con casacche bianche e rosse organizzata dal quadrato Distinti (ex Fabio Group per intenderci) con la collaborazione dei CSD e di altri gruppi club o ex-ultras. È stata bella perché lo spazio centrale alla fine è stato coperto da una bella sciarpata.
A fine gara, in un Bentegodi già da qualche anno blindato e super visionato con decine di telecamere, la polizia si lascia prendere la mano e lancia lacrimogeni ad altezza d’uomo nel parcheggio degli ospiti, cosa grave e senza motivo visto che tutto intorno al parcheggio ci sono barriere che evitano il contatto con i locali. Anche dal lato veronese la polizia ha fatto una piccola carica di alleggerimento per chi voleva comunque andare a “salutare” i vicentini.
Dopo due giorni dalla partita è venuta fuori la notizia degli ululati e dei cori razzisti rivolti a due giocatori di colore del Vicenza da parte dei veronesi ed automatica chiusura della curva nella prossima partita casalinga. Devo dire che cori io non ho sono sentiti (poi altre persone mi hanno confermato che ci sono stati ma davvero timidi), qualche ululato sì, ma da qui a parlare di razzismo ce ne passa. Si era nel secondo tempo, con la partita tesissima ed in bilico, più che di razzismo io parlerei di classica provocazione che si fa ad un giocatore avversario.
Marcello Casarotti.
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Verona-Vicenza: un derby con il botto Tempo di derby al Bentegodi tra due storiche e blasonate società del calcio italiano: Verona e Vicenza.
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