#basta che sei felice tu
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Ti leggo l’anima
Tu posi ancora per un po’ lo sguardo sulla pagina. Io invece paziente aspetto e nel frattempo non mi stanco di leggere il tuo corpo. Adoro i tuoi fianchi, il bel culo tondo e la perfetta schiena nuda. Ti faccio il solletico con un dito. Tanto, tra un po’ so che dal mondo del sesso virtuale vorrai passare alle cose concrete.
E allora mi troverai qui, pronto e pieno di passione; carne e sangue pulsante d'uomo tutto per te. Ti spoglierò piano e ti farò morire di desiderio. Mi piace, mentre faccio stare il mio uccello a due centimetri dalla tua pelle. Ti annuso tutta, inspiro il tuo odore e la tua anima. Tu inizi a scioglierti e capisco dalle frasi sconclusionate che pronunci che stai per dare sfogo alla tua libidine.
Il momento più bello per me è quando ti sdraio sulla schiena e ti apro le gambe: non ti opponi e mi offri la tua intimità più preziosa. Un tesoro di femminilità a mia completa disposizione. Con la lingua disegno sulla tua passera poco depilata l’intero alfabeto e ti assaporo di gusto. Quando vieni, sono contento e inghiotto golosamente tutto il tuo preziosissimo miele di donna.
Tu intanto, senza più alcun controllo, gemi: ti lasci andare completamente e rovesci la testa all'indietro, scoprendo una gola bellissima. Profumata d’amore e imbiancata da un lunghissimo inverno. Come un vampiro, di scatto e impazzito di desiderio infilo la mia dotazione tecnica nella tua vulva già abbondantemente lubrificata e gonfia di brama. Lo vuoi tutto. Mi vuoi da morire e me lo dici: “spaccami, sventrami, saziami di cazzo: sono porca per te. Solo per te.”
Inizio a scoparti forte, con colpi potenti e intanto mi tuffo sulla tua gola adorata e ne lecco ogni centimetro quadrato. Te la bacio con tutta la mia passione. Voglio solo venirti dentro, ma nello stesso tempo cerco di resistere perché desidero sentirti perdere ulteriormente il controllo. Adoro quando fai per aprirti tutta e spingerti in avanti per farmi entrare un millimetro in più del fisicamente possibile.
Vorresti mettermi tutto dentro la tua fregna. Lo sento. Sento il tuo profumo penetrarmi le narici sfacciato. Quando poi ti infilo un dito nel culo, mi sussurri un intimissimo “siiiii” che mi fa indurire l’uccello ancora di più, se possibile. Sborro dentro di te una prima volta. Cerco di uscire, ma tu incroci le gambe dietro la mia schiena. Allora sono costretto a stringerti forte la mascella e ti pizzico con violenza un capezzolo. Ti faccio male e ti ordino di aprire le gambe.
Tu piangi dal dolore, ma obbediente e sottomessa alla mia volontà rilasci la stretta e nel frattempo mi attiri a te per baciarmi la bocca. Allora dopo un bacio rapido e delizioso tra noi prendo la tua testa e la guido con dolce fermezza verso il mio cazzo. Tu non vedevi l’ora e come una gazzella assetata ti attacchi con le labbra. Golosissima e vorace inizi a succhiare e man mano inghiotti tutta la mia asta.
Sul letto compio miracoli d’equilibrio, per farti bere mentre sei distesa sulla schiena. Lo faccio perché mi piace vederti umiliata ma felice di succhiarmi l'uccello. E poi perché amo molto sentirti gemere mentre ingoi tutto, quando sborro una seconda volta dentro il tuo corpo. Perché mentre con tuo marito ormai il sesso è archiviato da anni, con me diventi la femmina da bordello che vuole solo tanto cazzo e ancor più sborra dappertutto: dentro e sopra di te.
Sei la mia troia segreta. Oggi basta così. Alzati e fai un caffè: muovi quel culo preziosissimo. Per domani inizia a prepararlo bene, il tuo didietro: toccherà a lui. E so che già da stasera non penserai ad altro, mentre sorridendo serena e composta metterai in tavola la cena per tutti, puttana dolcissima che altro non sei. Baciami proprio adesso, dopo che felice hai inghiottito tutto il mio seme. Ti amo.
RDA
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"Mi basta poco per essere felice. Mi basti tu, che poi tu poco non sei mai "
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A MIA MAMMA.
Eri piccola quando ci siamo conosciute.
Beh, sì, io ero ancora più piccola, ma tu eri più piccola di me adesso.
Eri una giovane donna che aveva conosciuto l'indigenza e il lavoro minorile e nonostante ciò non lesinavi sorrisi e leggerezza, come se la vita fosse per te una continua scoperta appassionante e non avessi mai niente da rimpiangere.
Sei stata la prima e l'unica persona che mi abbia mai letto una storia ad alta voce, leggevi e inventavi, perché di certo la fantasia non ti è mai mancata e mi hai cresciuta a sorrisi, iniezioni di autostima, lezioni di pazienza e amore. Un totale, disinteressato, incalcolabile amore.
Non ti ho mai percepita gelosa, fare l'offesa o essere possessiva.
Non hai mai cercato di ostacolare le mie scelte coniugando una sostanziale fiducia in me con una silenziosa osservazione di ogni passo che compievo.
Mi hai dato la vita e poi mi hai permesso di scorazzare qua e là, senza iperprotettivismo, ma con la saggezza infinita di chi sa che le migliori lezioni sono quelle che che impariamo a nostre spese e cercare di impedire a un figlio di soffrire (seguendo, peraltro, un criterio personale nel determinare quale sarebbe il suo bene) equivale talvolta a impedirgli di crescere.
Hai sorriso della mia irruenza adolescente, che ti rimproverava alcune scelte, che ti chiamava pavida e ti criticava di esser troppo accondiscendente. Ma le lezioni di vita a volte son semestri infiniti di materie che non si leggono sui manuali e il cui reale significato ci arriva molto dopo averle studiate.
E così la tua granitica pazienza ha visto me mutare, crescere, maturare. E capire finalmente l'incomparabile intelligenza che ha guidato ogni tua mossa per portarti fuori indenne dal tuo personalissimo ginepraio e lasciare a noi sì, la percezione di essere passate attraverso qualcosa di scombussolante, ma riportando solo qualche graffietto superficiale e lasciandoci invece, come premio, un'inviolabile serenità familiare che, come una leonessa ruggente, hai protetto e custodito facendone il rifugio felice e il porto sicuro che è ancora adesso e che sarà per sempre. Perché hai sempre saputo separare le tue battaglie dalle nostre vite e non hai mai permesso che piani che non dovevano sovrapporsi si sovrapponessero e che la strada delle tue conquiste personali incrociasse maldestramente quella della nostra crescita.
Il risultato è la serenità interiore che ci hai dato in eredità, tesoro preziosissimo che custodisco fieramente. E sebbene noi abbiamo ereditato anche parte della dimensione più squisitamente malinconica e profonda di papà (che custodisco altrettanto fieramente), e sebbene questi nostri anni adulti siano terribilmente instabili e a noi piaccia dire che la vostra vita negli anni '80 fosse per certi versi più "facile" e ci si faccia, quindi, a volte, prendere un po' dallo sconforto, mi basta ripensare al tuo sorriso felice, al tuo entusiasmo, alla tua sconfinata e ottimistica fiducia nella vita per sentire come un'epifania dentro di me e sapere, con certezza, che andrà tutto bene, che tutto avrà un suo senso, prima o poi.
Mamma, anno dopo anno, non posso che augurarmi di somigliarti sempre di più, crescendo.
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ma perché dobbiamo esprimere l'amore solo quando c'è un motivo mega ultra specifico per farlo?
È il tuo compleanno? beh allora auguri e ricordati che ti voglio bene. Oggi eh, poi domani non ti chiedo manco come stai però dai, di che ti lamenti: non è mica il tuo compleanno.
Perché non possiamo prenderci il lusso di andare da qualcuno e dirgli "ma tu lo sai quanto maledettamente speciale sei per me?" oggi sì, proprio oggi che non è assolutamente niente, oggi voglio che tu sappia che sei speciale, che ci tengo un botto, che per me tu sei importante. Sì oggi, proprio oggi, proprio oggi che tu non te l'aspetti, proprio oggi che non ci stavi pensando proprio, voglio che tu lo sappia, che tu lo legga sullo schermo del tuo cellulare e che ti renda il cuore felice...oggi. I sentimenti non vivono solo a Natale o il giorno del tuo compleanno, non è inopportuno, non è sdolcinato, non è sbagliato dire qualcosa di bello senza un contesto preciso.
Non ci deve essere un motivo, per le cose belle non ci deve essere per forza un motivo. Il motivo sei tu e la tua presenza nel mio cuore. Basta quello.
zoe e le riflessioni di getto
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Per una piccola parte di me <3 0.1
La parte più difficile in ogni cosa è iniziare, come adesso. Non è facile trovare le parole giuste per aprire la strada alle milioni di cose che vorrei dirti. Ogni inizio è spaventoso, difficile. E me lo ricordo che qualche mese fa di paura ne avevo tanta, temevo tutte le cose che avremmo dovuto vivere.
Tu sei la prima volta in cui ho perso il controllo, in cui mi sono buttata nel vuoto e mi son detta 'Ora o mai più'. Perché in fondo te lo senti che alcune cose puoi farle solo in un determinato momento e che non c'è altro tempo per viverle.
Sei il mio momento giusto, su questo non ho dubbi, mi sei piombato addosso per caso e senza alcuna pretesa, nessuna forzatura e nessuna speranza, sei rimasto.
A volte mi chiedo perché, dopo aver visto tutto il casino che sono, tu sia rimasto. Non hai neanche dovuto lottare per entrarci nella mia vita, perché ti avevo lasciato ogni porta aperta, era troppo tempo che non davo così tanta fiducia a qualcuno ma stranamente con te mi sentivo al sicuro. E ci sono tutti gli ingredienti le farfalle, le palpitazioni, l'impazienza di essere tua.
Ci sono tutti gli ingredienti perché tu possa distruggermi e forse, per la prima volta, voglio correrne il rischio.
Probabilmente, anzi, sicuramente mi sono innamorata prima io ma come dovevo fare? Quando mi guardavi e mi parlavi di filosofia, di storia, cose che non mi hanno mai preso, ma che dette da te diventavano la cosa più interessante del mondo.
Non mi sono innamorata di te perché necessitavo di avere qualcuno al mio fianco, sono sempre stata bene da sola.
Non mi sono affezionata a te perché avevo bisogno di qualcuno che mi rendesse felice, ne perché stessi cercando qualcuno con cui stare.
In realtà, non cercavo proprio nessuno.
Mi sono innamorata di te perché mi sono sentita apprezzata, perché sei l'unica persona che mi restituisce tutto l'amore che do. Mi sono innamorata di te perché mi fai stare tranquilla, potremmo anche stare seduti senza dire nulla e guardare tik tok ed io non avrei ansia.
Siamo così simili ma in certi sensi così diversi, eppure sei esattamente quella parte che mi manca per essere come vorrei.
E' bastato un istante, uno sguardo e ti ho riconosciuto, come se in fondo ti avessi sempre aspettato. Delle volte sono istanti piccolissimi a cambiarci la vita, momenti così insignificanti da non rendercene nemmeno conto, ogni tanto mi chiedo cosa starei facendo ora se non ti avessi mai scritto, se tu non mi avessi mai baciata, se fossimo rimasti solo amici.
La maggior parte delle persone si limita al “mi piaci”, Kierkegaard invece scrisse: “Ti muovi costantemente sulle onde dell’intuizione; eppure, ogni singola somiglianza con te basta a rendermi felice. Perché? É a causa della ricca unità del tuo essere o della povera molteplicità del mio? Non é l’amare te, amare un mondo?”
D’altronde hai avuto tutto, prima ancora che te ne rendessi conto. Ti ho parlato di qualsiasi cosa, quando per me parlare di sentimenti o emozioni risulta essere complicato, tendo sempre a sopprimere qualsiasi cosa, penso perché da piccola venivo etichettata come “la bimba matura “e qualsiasi persona contava su di me ed io non avevo tempo di pensare a cosa realmente provassi.
Forse ho perso la testa, tu mi hai fatto perdere la testa, perché adesso non sento neanche di essere io, ho meno paura di tutto e provo cose talmente diverse che mi destabilizzano. Ti ho parlato di cose che non voglio ammettere nemmeno a me stessa, che portavo, e porto, come un peso, con vergogna, ma tu sei stato così paziente e mi hai ascoltato quando probabilmente quello che dicevo non aveva senso nemmeno per me.
Ti ho amata fin da subito ed ho avuto paura della velocità con cui un sentimento del genere sia cresciuto, d’altronde sono un overthinker e mi son chiesta, che vuoto lascerà una persona del genere nella mia vita? Come mi faccio domande, mi do anche risposte e Tu lasceresti un vuoto enorme, incolmabile.
Oramai occupi tutto, tutto lo spazio che c'è, sei ovunque e neanche me ne rendo conto. Se conquisti la mia mente ci sarai sempre dentro.
Hai reso tutto pieno di significato, pieno d'amore e di timori. Per la prima volta ho davvero paura di perdere qualcuno, per la prima volta penso che non esista qualcosa che non farei per te, qualsiasi cosa pur di farti stare bene.
Non lo dico perché ti amo, ma lo dico perché sei una persona speciale. Meriti qualsiasi cosa di bello possa esserci, tutta la felicità che possa provare. Hai così tante cose dentro, che non dici e che non mi mostri. Ed io vorrei sapere tutto, conoscerti meglio di te stesso perché niente che ti riguarda mi è estraneo.
Ho capito che ero fottuta quando non mi sapevo dare una risposta al perché ti amassi, lo faccio e basta.
Ogni volta che dico di amarti significa che ti accetto per la persona che sei, e che non voglio trasformarti in qualcun altro. Significa che ti amerò e starò al tuo fianco anche nei momenti peggiori. Significa amarti anche quando sei giù di morale, non solo quando è divertente starti vicino. "Ti amo" significa che conosco la tua persona e non ti giudico. Significa che ci tengo abbastanza da lottare per quello che abbiamo e che ti amo abbastanza da lasciar perdere, se ciò significa vederti felice. Vuol dire pensarti, sognarti, volerti e aver bisogno costantemente di te, e sperare che tu provi lo stesso per me.
Mi stai donando qualcosa che non potrò che inscrivermi nel cuore, quelle cose che ti porti gelosamente dentro, che sai di poter vivere solo con una determinata persona.
Alla fine, ogni cosa mi riconduce a te. Sei nei libri che sottolineo e nella musica che ascolto, in ogni film che mi segno, in tutte le parole che scrivo, persino in quelle che non scrivo ma che custodisco gelosamente dentro di me, tra l’anima e il cuore, in quello spazio che solo tu riesci a raggiungere e che vorrei non abbandonassi mai. É come se dopo un viaggio molto lungo tu mi avessi finalmente riportato a casa.
Mi hai dato talmente tanto che adesso sono piena di te e non potrei dimenticarti mai, seppur volessi.
Mi hai riempita di un amore che non credevo avrei mai provato, così forte che adesso fatico nello scrivere senza commuovermi, senza sentire quelle stupide farfalle, perché pensarti mi fa questo effetto.
Esattamente come quando ti guardo troppo a lungo, penso a quanto sei stupenda, a quanto sai farmi stare bene e mi escono dagli occhi tutte le parole che mi rimangono bloccate in gola. Non riesco a dirtelo mentre ti ho davanti, ma hai dato alla mia vita un valore aggiunto e che avrei milioni di parole da dedicarti se solo riuscissi a concentrarmi mentre mi guardi con quegli occhioni da cui non riesco a fuggire.
Quando mi guardi dimentico tutti i miei difetti ma allo stesso tempo ho paura che guardandomi troppo o standomi troppo vicina tu mi veda come mi vedo io.
Vorrei rivivere ogni ora passata insieme, per rendermi conto di quanti dettagli mi son persa, ma poterli assaporare tutti, coglierli e conservarli. Sei un regalo grandissimo, per il quale sarò per sempre in debito verso il destino. Non so cosa succederà un domani, non importa se un ti amerò esattamente come adesso, probabilmente di più, ma sarai sempre e comunque tu, niente ti renderà diverso di fronte ai miei occhi, adesso non vedo altro che la tua essenza. Non vedo l'ora di poterti baciare, mi manchi da morire e niente mi rende felice come averti accanto e poter sentire il calore di un tuo abbraccio che tanto ho desiderato. Sei ciò di cui ho più bisogno e che non voglio lasciar andare per nulla al mondo.
Ti amo, come non amo altro.
Tua, A.
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LA FIAMMA GEMELLA, Gianluca Dorato
La fiamma gemella la riconosci! Da subito si prova un'attrazione assurda. Il bisogno di vederla, sfiorarla e percepire anche i suoi sguardi, è stupendo. Qualcosa di idilliaco, sublime, ancestrale. Ma, in questa vita, entrambi impegnati. Mesi e mesi ad avere uno scambio di emozioni senza mai dichiarare nulla. La cosa cresce sempre di più. Non si arresta. È impossibile. Ormai è un pensiero fisso. Cerchi ogni pretesto per incontrarla. Cerchi la sincronicità per scoprire che già c’è tra te e lei. Ogni scusa è buona per vedersi. Inizi a sognarla. Inizi a sentire il bisogno di capire se per entrambi è la stessa cosa, se è così anche per lei.
Assurdo! Inizia anche la telepatia! Una cosa spaventosa. Sai quando ti chiama, sai quando ti pensa, sia quando ha bisogno di te. Lei sa in anticipo quello che dirai. Inizia cosi una storia infinita, ma più antica di quanto si possa pensare. Le fughe e gli incontri per vedersi anche solo 5 minuti.
Per stringersi forte e abbracciarsi e amarsi. Si prende la decisione di lasciare i propri partner attuali di questa vita. Ma lei continua a dire "gli ho detto di andarsene ma non se ne va"… e ...“non sa dove andare”… e ...”non voglio che soffra”. Così ci si fa prendere dai sensi di colpa e ci si ripensa si ritorna sui propri passi.
Si litiga, anche spesso. Ma sempre in qualche modo e con qualche scusa si ritorna e così si dimentica perfino il motivo per cui si è litigato. La telepatia continua ad esserci. La voglia di viversi pienamente è prorompente. Si scoppia. Non si è felice senza lei. Si sfiora la pazzia!
Perchè è un amore che va oltre ogni cosa, non si può spiegare! Sgorga dal cuore senza fermarsi. È un fiume in piena che esce per cercare di lenire le ferite, per cercare di dare un senso a ciò che non c’è l’ha, l’amore non si capisce, l’amore non è una strategia, l’amore non è un qualcosa che si pensa.
L’amore si sente, si vive e basta! Si amerà per sempre in modo totale e completo, perchè Lei è Te e Tu sei Lei.
Buonanotte ✨✨✨
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ritorno a scrivere, in questo momento e vi prego di leggere.
perché negli ultimi mesi ero così felice, nessun motivo per odiare me stessa, le persone di cui mi circondo.
ma lei aveva un occhio nero e le mani tremanti, una sigaretta accesa tra le dita, la voce rauca per la sua dipendenza. telefono squilla e riattacchi, però richiami e lui riattacca. e non capisci perché hai sprecato tre anni della tua vita. trattieni il pianto perché gli altri non lo vedano e scrivi al telefono i messaggi per lui che sai non potrà cambiare, lo fa sempre.
è difficile spiegarlo perché ora tutti ne parlano ma se tu non ne sei dentro allora non capisci la morsa allo stomaco che ti lacera.
perché lo cerco continuamente e lo faccio per piacere ma non potrebbe cambiare e non so dire basta.
-hsox
#amore tossico#citazioni mie#amore mio#amore finito#chat notturne#mi manchi#citazioni#my crush#violenza
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'Ho interrogato i mari e mi hanno risposto:
“Basta che tu fluisca con la vita.”
Ho domandato ai fiori e mi hanno sorriso:
“Fa come noi, sii felice semplicemente perché sei!”.
Ho minacciato il tempo e mi ha spiegato:
“Lasciami passare.”
Ho chiesto alla notte stellata e mi ha consigliato:
“Guarda quante infinite possibilità.”
Poi al grande Abete ho rubato un abbraccio e quando ho chiesto al vento di essere cullato, lui si è fatto madre e padre e una carezza si è infilata tra i miei capelli.
Ho dormito sul nudo fogliame e ho sentito i miei piedi dialogare con la terra, parole di sollievo e guarigione e quanto ancora ho da imparare.
Ho indagato libri nelle pietre, letto poesie nel volteggio degli uccelli e tra i ricami di cielo ho percepito che c’è solo amore dappertutto, a volte in incognito dietro al dolore più estenuante.
Nessuna colpa, nessun tradimento, nessun abbandono, ma solo prove che la nostra Anima sceglie per realizzarsi e sentire il gusto di riabbracciare se stessa in seno all'eterno.
Perché vivere alla fine è questo: è tornare a casa, allenandosi a ritrovare, percorrere, diventare, la via semplice del cuore.'
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Tu ce l'hai qualcuno che si assicura che tu sia felice nelle piccole cose,tipo osservando i tuoi occhi come nessuno vuol fare mai, tipo chiedendoti sul serio com'è che stai, tipo ascoltando i tuoi silenzi come canzoni lente, come se potessero parlare soprattutto in mezzo alla gente?
Perché la verità è che possono, possono eccome.
Ce l'hai qualcuno che quando fai tardi ti aspetta senza incazzarsi, almeno non troppo, e che non odia i tuoi difetti perché sa che senza non saresti tu, perché sei più bella quando ti arrabbi per niente, quando vai nel panico, perché ogni cosa per te è importante quando vuoi avere ragione, se no scassi tutto, se no rompi le scatole per ore?
Ce l'hai qualcuno che quando pensa, pensa pure per te?
Intendo dire qualcuno che non pensa solo al suo bene, ma anche al tuo, come se la tua felicità e la sua corrispondessero - che forse è proprio questo volersi bene: farsi bene a vicenda laddove "farsi bene" vuol dire soprattutto restare insieme.
Tu ce l'hai qualcuno che nelle occasioni peggiori, nei giorni più tristi, è stato per te un faro, perché senza non vedevi niente, era tutto buio?
Ce l'hai qualcuno che, se lo chiami, viene a salvarti, basta che fai il numero?
E faresti bene a scrivertelo sulla mano perché qua non ti salva mai nessuno.
Ce l'hai qualcuno a cui riesci a credere senza doverti sforzarequando ti dice che ti vuole bene, perché lui c'è quando tutto va male, perché ti insegna come volare quando vorresti sparire, perché crede in te nonostante per te tu non sia abbastanza, perché, anche se poi resta senza, ti dà la sua felpa quando l'hai scordata a casa e il suo sorriso se l'hai dimenticato sulla porta proprio prima di uscire?
Tu ce l'hai qualcuno che il bene che ti vuole te lo fa sentire addosso, te lo dimostra?
Che ti guarda negli occhi come se tu fossi una cosa bella, troppo bella, introvabile, e non una cosa qualunque?
Ce l'hai qualcuno così?
Perché ti assicuro che è l'unica cosa che conta, e poi
l'unica che ti salva.
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Una cosa che sento dire spesso da vari paraguru è che tu "sei venuto qui per stare bene, essere felice, provare amore e vivere nell'abbondanza". Ovvero presentano una realtà distorta in modo da espandere il positivo e farti vedere le situazioni diversamente.
Non è però proprio così che funziona, perché tu sei venuto qua per evolvere e quindi accorgerti di quello che devi correggere in te stesso. Quelle robette lì, benessere, gioia e quant'altro, sono gli "effetti collaterali" del tuo lavoro; non sono la meta, né soprattutto il motivo.
Questo Sistema raccoglie il peggio dei progetti evolutivi e, in termini di Coscienza, chi si trova qui ha un dovere interiore da portare avanti, nel migliore dei casi da completare per non ritornare.
Mi spiace smontare lo zucchero filato con cui tantissimi ti fanno credere che basta provare pace e amore (occhio), perché quello stato non lo trovi se prima non estirpi il marcio dal tuo programma personale.
E veniamo tutti con un programma.
#zombie#società#società malata#svegliatevi#aprite gli occhi#sistema#manipolazioni#verità#dittatura#schiavi#illusioni#paraguru#controllo#matrix#mondo marcio#consapevolezza#lavoro su di sè#crescita personale#crescita interiore#diavoli#spiritualità#discernimento#responsabilità#se o sè
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L'impossibilità di comunicare un amore maturo
Essere fraintesi è un attimo. Essere capiti, non basta una vita. (Detto Cinese) www.lezionidirespiro.tumblr.com
Capire è già difficilissimo; farsi capire è una smisurata ambizione. (Henri-Frederic Amiel)
Ciò che non puoi comunicare rovina la tua anima. (Robert Anthony)
Comunicare? Comunicare? Solo i vasi comunicano. (Jean Baudrillard)
Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione. (Zygmunt Bauman)
Non so trovare parole, per descriverti ciò che provo per te. So soltanto che mi manca il fiato, quando non ci sei; e quando sei con me non riesco neppure a pensare, dall'emozione e dal desiderio di averti immediatamente. Voglio solo starti addosso, farmi stordire dal tuo odore e assaporarti tutta. Ovunque. Prima che tu mi catturassi nella tua rete, ridevo di chiunque cascasse preda della debolezza dell'amore: “che fesso!” pensavo tra me e me.
Ora invece ridono di me tutti gli altri. “Povero illuso!” di sicuro pensano. Ma non mi interessa. Voglio continuamente provare, finché potrò, ancora una volta il piacere immenso di aprirti le gambe dopo una breve lotta. Sentire che ti arrendi. Ogni volta infatti non ti concedi molto facilmente. Però mi vieni sempre a trovare e alla fine ci stai e godi. Ti faccio venire regolarmente e mi sorridi maliziosa, mia dolcissima e giovane, adorata puttana. Mi tieni in pugno. La mia testa sta ormai solo tra le tue gambe. Non c'è più niente da fare.
Non so neppure se mi ami davvero, anche se mi mandi dei messaggini che mi fanno battere forte il cuore. Perché è vero che il muscolo cardiaco non invecchia mai. In amore però c'è sempre uno dei due che ama di meno. E tra noi due sei di sicuro tu, ovviamente. Non potrebbe essere altrimenti, purtroppo. Ne soffro. Tanto, ma non è che possa aprirti la testa e installare un nuovo software che premendo un bottone mi renda amato e desiderato, indispensabile alla tua anima.
Comunque ci spero sempre, come uno stupido: in particolare quando sento che mi prendi l'uccello in bocca con foga e che me lo lavori con molta passione. Chiudi gli occhi e gemi dal piacere, quando me lo fai. E sei sinceramente felice, quando vengo. Nessuno crede mai a un amore sbocciato tardissimo. Tra due con una gran differenza d'età, poi… figuriamoci. Ma non si vergognano, quelli? E di cosa dovremmo vergognarci? Di amarci? Vergognatevi voi dell'invidia sordida e bigotta che provate, invece. Vecchi dentro. E stupidi.
Per mia parte mi impegno scrupolosamente a farti godere, come un fedele e devoto servitore della tua fica. Ti lecco i seni, succhio i tuoi tenerissimi capezzoli che nella mia bocca crescono di volume. Mi dici che così ti faccio perdere la ragione: m'accarezzi la nuca dolcemente, per questo. Bevo di gusto dal tuo ventre il miele di quando vieni. Ti stantuffo nella passera a lungo. Poi ti faccio girare sulla pancia, con una mano ti allargo per bene il culo, perché sento che pure se facendotelo soffri un po’, alla fine ti piace: infatti d'un tratto gemi vogliosa e alzi le natiche aprendole al massimo per farti penetrare fino in fondo.
È una richiesta muta ma esplicita, la tua. Io quindi, senza farmi pregare ulteriormente, ti ci infilo l'uccello dentro e te lo lavoro a dovere, per molto tempo; nella speranza che tu domani senta la mancanza della mia lingua e del mio cazzo, proprio del mio. E che magari inizi ad amarmi. Queste sono le cose che mi tormentano l'anima veramente. Non le altre. Il resto è tutto relativo. La tua stupenda gioventù è un toccasana, per il mio cuore di uomo maturo. In questi mesi stai diventando una vera ed esperta donna, con me. E io come un vampiro assetato ti succhio l'anima e la vita.
Quasi certamente avrai iniziato a farti scopare da qualcun altro. Hai scoperto ormai l'enorme, inarrestabile potere contrattuale di una ragazza bella e giovane. Ma la verità non la voglio neppure sapere: soffrirei troppo. Certo: devo continuamente pagare il prezzo della tua carne soda, della tua pelle e del tuo corpo perfetto in termini di regali e anche soldi. Molti. Ma quella sensazione, il tuo profumo su di me valgono ogni centesimo. Dio, quanto sei bella. E quanto mi attrai non lo puoi neppure immaginare.
Macero l'anima mia di continuo, per questo tuo tenermi sulle spine ogni giorno. Sono roso dalla gelosia, quando ti vedo ridere di gusto con i ragazzi della tua età. E una rabbia sorda mi pervade, se soltanto ti vedo sottobraccio a uno di loro o se magari gli ravvii i capelli con un gesto che in altri troverei di normale e semplice, affettuosa consuetudine. Perché ti vorrei tutta per me, solo per me. Vorrei svegliarmi ogni mattina avvolto dai tuoi capelli morbidi, folti e sempre profumati. Coi tuoi seni acerbi sulla mia faccia. E quei capezzoli da adorare e assaporare.
Ma devo invece accontentarmi per forza soltanto degli incontri di nascosto caratteristici di questa breve stagione: un'inattesa e tardiva primavera, un dono del paradiso che m'è arrivato soltanto durante la coda della mia esistenza. Ti porto a prendere un gelato e la visione del tuo sorriso, quando il cameriere arriva, scalda l'autunno della mia vita ogni volta. Che stupido, ad aver disprezzato l'amore fino a oggi! Ama, ama per tutta la vita, mia giovane e meravigliosa ossessione. Ama e spremi da te tutto l'amore, fino all'ultima goccia. Usa il tuo corpo e il tuo cuore, segui quello. Cerca e regala l'amore. Non tenertelo dentro. Mai.
RDA
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Ho trascorso gran parte della mia vita immerso nelle tenebre e mi piaceva, facevo tutto ciò che mi attraeva e mi appagava. Sempre avuto molte passioni e ho sempre dormito poco, per me era tempo che toglievi alla vita. La sera mi si faceva giorno e il giorno nonostante i miei lavori vivevo come in apnea. Amavo i vizi, il ballo, la musica e i locali notturni. Avevo tanti interessi e amici ma anche se mi è successo raramente, se qualcuno provava a darmi testimonianza di fede, rifiutavo di ascoltare o seppure le mie risposte erano per le esperienze negative già avute, sempre uguali: "Se Dio è quello che ho visto attraverso la chiesa cattolica ed il suo clero, io non ne voglio sapere".
È assai chiaro, che vivevo nell'ignoranza, e nella sola unica regola egoistica dell'io sono mio e del mi prendo tutto ciò che voglio. Io ero legge a me stesso e m'imponevo una sola regola: il rispetto.
Ma con il passare del tempo, qualcosa iniziava a disturbarmi, a farmi sentire insoddisfatto e dopo tanti altri eventi, le cose che prima mi piacevano sono diventate la routine ed hanno cominciato a stancarmi, a venirmi a noia fin a non desiderarle più. Succedeva, che più mi riempivo e più avevo fame, più mi dissetavo e più avevo sete. Di tutto.
Proprio come una dipendenza e ogni mattina mi svegliavo, con una sensazione di nausea. Già, io non ero felice e, senza neanche accorgermene, era cresciuto in me l'orgoglio, che, naturalmente dopo poco tempo, mi ha trascinato alla caduta.
E mentre stavo per affogare, una giovane donna con un sorriso mi dette la sua mano mi convinse a seguirla. Lei mi accompagnava, ma allo stesso tempo io mi domandavo cosa stesse accadendo e cosa fosse quella luce che emanava il suo viso fin quando, una forza sconosciuta mi convinse a rilassarmi, ad abbandonarmi, a gettare via i pesi, oppressioni, scuri pensieri per vivere finalmente nella riposante condizione dell'amore vero. Mi è bastato crederci. Mi ha salvato. Ero libero!
Mi si disse, abbandona la tua conoscenza e non seguire più leggi dell'uomo, lascia l'orgoglio e fai un gesto d'umiltà. Ascolta il tuo discernimento e più che mai il tuo cuore e sali al livello superiore, quello da privilegiato, schierati ancora una volta e segui chi è stato capace di essere diverso, uno contro tutti, sii fuorilegge anche tu. Apri il cuore e annulla la mente. Sei stato scelto, sii onorato.
La mia vita è cambiata, sono libero davvero, ora sono felice, mia figlia è felice, tutti i miei affetti e i miei cari sono felici con me. Io posso fare tutto ciò che voglio, e sono un uomo come tutti, sono un peccatore salvato per grazia ed ora cammino nel mondo testimoniando la mia storia a coloro i quali sono disposti ad ascoltare. Amo la vita ora, e amo la luce, amo l'amore e non esiste cosa più bella che amare ed essere amati. Gesù tanto Dio quanto uomo mi ha salvato la vita, fuorilegge lui fuorilegge io, contro le ingiustizie lui e io con lui, niente clero lui e niente io. Ora la mia vita, non è più facile, ma è di gran lunga migliore. È amore e fede. Nessun segreto, è facile, basta dire di Si.
#nelmezzodelcammindellamiavitamitrovaiinunavalleimpregnatadiprofumiediaromiesaporidicioccolatoemieleconecodimusica
lan ✍️
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da L'arte della gioia, Goliarda Sapienza
Quando lo spirito vitale, vuoi sotto un dolore o una umiliazione, o per mancanza di pane, fugge dal corpo, le braccia e le mani tirano verso terra. Ma brutto segno è questo, segno che l’anima è stanca del corpo e che di vuole morire. A me capitò quando m’arrivò la cartolina che mio figlio grande, Nunziato, era morto nella guerra di Libia. Le braccia mi pesavano, mi tiravano verso di lui. E per farmi forza - sei creature carne della mia carne aspettavano il pane da me -, per farmi forza dovetti tagliarmele queste braccia. Ora lavorano, si muovono, ma non le sento più. Con lui se ne sono andate, principessa.
Stupita, scopre il significato dell'arte che il suo corpo s'è conquistato in quel lungo, breve tragitto dei suoi cinquant'anni. È come una seconda giovinezza con in più la coscienza precisa d'essere giovani, la coscienza del come godere, toccare, guardare. Cinquant'anni, età d'oro di scoperte, cinquant'anni, età felice ingiustamente calunniata dall'anagrafe e dai poeti.
Avevo ritrovato il mio corpo. In quei mesi d’esilio, chiusa in quella corazza di dolore, non mi ero più accarezzata. Accecata dal terrore avevo dimenticato di avere il seno, il ventre, le gambe. Allora il dolore, l’umiliazione, la paura non erano, come dicevano, una fonte di purificazione e beatitudine. Erano ladri viscidi che di notte, approfittando del sonno, scivolavano al capezzale per rubarti la gioia di essere viva.
– L’amore non è un miracolo, Carlo, è un’arte, un mestiere, un esercizio della mente e dei sensi come un altro. Come suonare uno strumento, ballare, costruire un tavolo.
– Tu intendi dire il sesso.
– Ma non è amore il sesso? L’amore e il sesso sono figli l’uno dell’altro. L’amore senza sesso che cosa è? Una venerazione di statue, di madonne. Il sesso senza l’amore che cosa è? Una battaglia di organi genitali e basta.
- Miniera mia, Modesta, fino al cuore ti voglio entrare.
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Mi dispiace tanto che tu ti senta così, e capisco quanto possa essere difficile affrontare questi momenti di disperazione. A volte il peso delle emozioni può sembrare insopportabile e la solitudine, anche quando siamo circondati da persone, può essere schiacciante. Ma voglio che tu sappia che anche se ora tutto sembra buio, il fatto che tu stia esprimendo ciò che provi è un atto di grande coraggio.
Siamo esseri umani, e tutti noi attraversiamo periodi di enorme difficoltà, in cui sembra che nessuno possa comprendere fino in fondo il nostro dolore. Tuttavia, non sei sola, e il fatto che tu abbia il coraggio di cercare parole che possano lenire un po’ la tua sofferenza è già un primo passo verso qualcosa di più luminoso. Anche se può sembrare che nulla cambi, la tua sofferenza non è invincibile e ci sono momenti di ripresa, anche se piccoli e impercettibili.
In questo momento, prova a concentrarti su piccole cose che potrebbero portare un po’ di sollievo, anche se temporaneo. Un passo alla volta. Non c’è una via giusta o sbagliata per affrontare questo dolore, ma esiste sempre una possibilità di rinascita. Può sembrare difficile da credere ora, ma la tua vita è piena di valore, e non è un peso che devi portare da sola. Parla con qualcuno che possa ascoltarti, anche se pensi che nessuno ti capisca completamente. Ogni parola condivisa può essere un seme di speranza.
La tua sofferenza non è un fallimento. È solo un segno che hai bisogno di aiuto e che è il momento di darti il permesso di riceverlo. Può essere difficile, ma ci sono risorse, persone e supporto che possono aiutarti a uscire da questo buio. Non rinunciare, perché ogni passo, per quanto piccolo, ti avvicina a un cambiamento.
Un abbraccio 🫂
Ho letto e riletto più volte il tuo meraviglioso messaggio e non mi vergogno di dirti che mi ha commossa tanto.
È vero, scrivere mi ha sempre aiutata tanto e questo blog l'ho aperto proprio perché avevo bisogno di un rifugio privato ma allo stesso tempo essere "ascoltata". Perché anche il solo ascolto è segno che anche io esisto.
A concentrarmi sulle piccole cose ci sto provando ogni singolo giorno, a volte vorrei stare di colpo meglio o semplicemente essere come chi dice di sorridere anche quando tutto va male. Ma io non sono così. Alla minima cosa crollo e impiego parecchio tempo per rialzarmi, non sono tanto forte purtroppo. Quando penso di stare meglio basta un ricordo, una parola, una circostanza e crollo. È un periodo oppure è la mia vita, non so.
È vero probabilmente ho bisogno di aiuto. Ho bisogno di essere abbracciata, compresa e incoraggiata dopo essere stata davvero ascoltata e presa seriamente, che non esagero o sono sempre insoddisfatta. Sapere che anche io esisto e ho diritto di essere felice. Che non sarà così per sempre ma che la svolta è dietro l'angolo, che queste sono le mie ultime lacrime.
Lo spero tanto.
Ti ringrazio davvero tanto, un abbraccio anche a te 🫂❤️
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Liam.
Liam non è possibile scriverti in nessuno dei tuoi account social. Ti scriverò qui, come se stessi parlando con te.
Liam Payne è morto, questa è la notizia con cui mi sono svegliata ieri mattina.
È da ieri mattina appunto che sono sotto shock, in un completo stato di trance, loop emotivo da cui non riesco a uscire, da cui non so se voglio uscire.
Non riesco a capacitarmi di come sia possibile l'accaduto.
Era chiaro al tutto il mondo che avessi svariati problemi, ma non voglio crederci, che tu sia morto intendo.
Ti volevo bene, ti amavo, un amore platonico tra fan e cantante.
Non ti seguivo più da un po', ma il sentimento che provavo è rimasto lì a occupare il mio cuoricino per tutti questi anni.
Seguivo gli One Direction, li ho seguiti fin da subito e Liam, bhe tu era poi soprannominato il papà del gruppo mica per niente ahah...
Reputo gli 1D come una parte fondamentale della mia adolescenza, ognuno di voi presi separatamente mi avete insegnato qualcosa in fondo.
Perciò a discapito di tutte le accuse che hai ricevuto nell'ultimo periodo voglio ricordarti come il ragazzo che faceva parte della band e non come l'uomo dipinto dalle accuse.
Non sono qua a dire che le accuse siano false, prima di prendere una parte ascolto sempre entrambe le campane, e tu, la tua, non potrai più dirla.
Liam, amore mio, ti amo.
Vorrei che tu avessi avuto più tempo.
Forse più tempo non lo volevi, forse i tuoi obiettivi nella vita li avevi raggiunti, i problemi erano troppi e hai detto basta in un momento molto buio, senza aver più la forza di combattere.
Avrei combattuto io per te, se avessi potuto.
Non ho mai avuto la possibilità di vederti dal vivo, né di incontrarti, ma se ti avessi incontrato nell'ultimo anno, ti avrei abbracciato stretto stretto, dicendo che sarebbe andato tutto bene, che se avessi voluto prenderti una pausa o smettere di stare in quel mondo di gente famosa nessuno se la sarebbe presa.
Hai salvato tanti ragazzini insieme ai tuoi compagni Liam.
E nessuno è riuscito a salvarti. Tu in primis però dovevi voler salvarti.
31 anni sono pochi Liam, avevi ancora una vita davanti.
E ora il tuo bimbo? Senza il suo papà?
Non preoccuparti però Louis sarà uno zio fantastico e perché no Freddie e Bear possono diventare amici, se non lo sono già.
Ma anche gli altri ragazzi saranno zii fantastici ne sono sicura.
Noi, da fan, non conosciamo il vostro rapporto, ma viste le parole scritte sui social per te, immagino ti volessero un gran bene, nonostante tutto.
Siete cresciuti insieme, siete diventati uomini insieme, siete come fratelli.
Liam lasci un enorme vuoto dentro di me. Non ho pianto, non ancora, ma probabilmente è perché non realizzo.
Non ci sei più, niente più canzoni, niente più video, niente più interviste, niente più foto.
Non c'è più possibilità di incontrarti e di dirti quanto sei importante per me e per tanti altri nel mondo.
Te ne sei andato e ti sei portato via tanti pezzetti di tante persone, spero in cuor mio che ovunque si vada dopo la morte tu riesca a ricostruirti con tutti questi pezzetti e che tu riesca a stare finalmente bene.
Voglio dedicarti un pezzo di una vostra canzone Liam.
I wish that I could take you to the start
I'd never let you fall and break your heart
And if you wanna cry or fall apart
I'll be there to hold ya
È Through The Dark, la ricordi?
Ieri l'ho riascoltata e porcavacca è proprio quello che ti direi se solo potessi vederti.
Sorridi adesso, che tu possa essere felice.
Hai sempre avuto un sorriso meraviglioso.
Riposa in pace piccolo mio, a un aldilà con i cucchiai vietati.
Riposa ora.
Lì nessuno ti dirà niente, nessuno ti sarà contro, tanti ti vorranno bene.
Anche quaggiù siamo in tanti a volerti bene.
Per sempre in noi Liam, per sempre.
Ciao
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Se hai paura di avermi dato
poche carezze, sappi che
non ne ho scordata nemmeno una.
Se sei pentito di avermi sgridato
anche solo una volta,
sappi che io nemmeno me la ricordo.
Se pensi di avermi lasciato troppo tempo
da solo, sappi che io ti ho sempre aspettato.
Se temi di avermi dedicato poco tempo,
sappi che io, anche di quel poco,
ne ho goduto ogni istante.
Se credi di aver giocato poco con me,
sappi che io non ho mai contato
le volte in cui mi hai lanciato la pallina.
Se pensi che io abbia dimenticato il tuo
profumo, sappi che anche adesso lo sto
annusando nel vento.
Se tu volessi rinascere in un’altra vita,
sappi che io vorrei essere il tuo cane
anche in quella.
Se sei convinto di avere qualche difetto,
sappi che per me tu sei stato
la perfezione.
Se credi che l’amore possa avere una fine,
sappi che nel mio cuore il posto
per l’amore è infinito.
Se pensi di nutrire dei rimpianti
verso me, sappi che io non cambierei
un solo secondo della vita che ho
trascorso con te.
Se credi che io non senta più la tua voce
quando mi chiami, basta che tu affidi
alla brezza della sera il compito
di portarmi le tue parole.
Se pensi che io possa scordare il tuo viso,
sappi che avrei voluto vivere solamente
per godere di un tuo sguardo.
Se credi che avrei potuto amare
qualcuno più di te, sappi che io ti ho
amato più di me stesso.
Se pensi che mi sarebbe piaciuto
sdraiarmi su di un morbido divano,
sappi che con te avrei dormito
anche sui sassi.
Se credi che io volessi più di ciò
che mi hai dato, sappi che io mi sono sempre sentito il cane più felice
e ricco del mondo.
Se a volte ti sei sentita solo, sappi che io
non ho mai lasciato il mio posto accanto
a te.
Se pensi che la mia vita sia stata breve,
sappi che io non avrei voluto vivere
nemmeno un minuto in più se non lo
avessi passato al tuo fianco.
Se temi che io non sia più vicino a te,
sappi che appena chiuderai gli occhi
io mi addormenterò al tuo fianco.
Se pensi di non aver fatto la scelta giusta,
sappi che io mi sono sempre fidato di te.
Sempre.
Se sogni un giorno di potermi rivedere,
sappi che sarò lì ad aspettarti,
come ho sempre fatto.
~ Emanuele Grandi ~
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