#ballotaggio
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Terni al ballottaggio: le altre volte è andata così
Fonte: Ministero degli interni Dall’entrata in vigore della legge per l’elezione diretta del sindaco, a Terni i è andati al ballottaggio in cinque occasioni. Quella del 2023, tra Orlando Masselli e Stefano Bandecchi (28 e 29 maggio) è la sesta. In due occasione, nel 2004 e nel 1999 non ci fu ricortso al ballottaggio in quanto Paolo Raffaelli fu eletto al pitmo turno. La legge era da poco…
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Ah, ma oggi è Lunedì?
Anche oggi come ogni settimana è Lunedì, che poi cosa ha di diverso dal Martedì o da un altro giorno della settimana se il giorno prima (e spesso anche quello precedente) sei stato a casa di riposo, niente, ma tutti odiano il Lunedì, sarà per quella canzone di Vasco Rossi, boh, non lo sapremo mai. Fatto sta che oggi leggo quelle quattro notizie buttate li per riempire le pagine web di siti che si proclamano di informazione, neanche i Rolling Stones riescono a fare un tour Europeo come sta facendo in questo momento Zello per promuovere il suo nuovo disco dal titolo "Gimme more weapons", disco con nessun interesse artistico ma puramente bellico e stilistico modello nazi-fascista, a supportare il tour naturalmente la band a stelle e strisce NATO. Altre notizie sparse ma soprattutto quelle canore, il ballotaggio finale dell'euromerdone tra finlandia e svezia vede la semi nuda nobelliana vincere, dopo che l'anno scorso aveva vinto Zello con "We win anyway", giustamente bisogna dare il premio a chi è stato bravo quest'anno, che poi a dirvela tutta sta cosa non ha un cazzo a che fare con la musica, è il solito show televisivo per decerebrati lobotomizzati da tubo catodico, anche se oramai il tubo non esiste più. Fabio Fazio lascia la RAI, può piacere o meno (a me non piace) ma non vuol dire che non facesse un buon lavoro, d'altronde era in linea col pubblico che lo segue, dai 60 in su, un pò come tutto quello che c'è sulle reti nazionali, ma molti hanno dimenticato che è stato l'ideatore di 'quelli che il calcio', altra trasmissione per persone che seguono 'Panem et circenses', ma di ottimo risultato per l'azienda che dovrebbe essere pubblica visto che da qualche anno il canone si è obbligati a pagarlo. Quello che mi chiedo è :"Ma ora che la RAI si trasformerà in Istituto Luce, avrete ancora voglia di pagare il canone?", sicuramente il telespettatore medio non farà caso al cambiamento e continuerà a stare imbambolato sul divano a ridere a battute di pessimo gusto, a sbavare sui bikini delle soubrette che saranno sempre più piccoli, a farsi bombardare da pubblicità sempre più insistenti che ti invitano come un bambino ebete a comprare questo e quello.
Si non sono un amante della TV come mezzo di persuasione di massa, ma ad oggi anche gli altri media non scherzano, purtroppo anche internet, mi capita di vedere sugli short video la faccia di Crepet o di altri che cercano nel mare in tempesta di fare divulgazione o di dare qualcosa, ma aimè su 10 video che riesco a vedere (si perché poi mi cadono le braccia) 8 sono inutili, ragazze semi o addirittura nude con qualche velo che ammiccano come le spogliarelliste dei PIPSHOW di una volta, persone che si stupiscono di cose normalissime che fanno altre persone che non hanno un vero e proprio talento ma semplicemente perché loro non ne hanno uno del tutto; potrei continuare ma mi fermo e mi intristisco. E' questo il mondo che volevamo? Spock è volato in yankonia, pazienza la ditta che lo ha preso è statunitense e per questo anno, a mesi alterni, deve stringere i denti non vorrei essere nei suoi panni, e ci siamo scambiati messaggi testuali quando era in volo sull'oceano, wow, una volta se accendevi il walkman ti riprendevano perché davi fastidio alla strumentazione di bordo, sicuramente la tecnologia è avanzata e sono riusciti a schermare il segnale, ma poi mi ha detto che se paga 10€/$ può accedere alla rete e magari vedersi un film, cavolo neanche più sull'aereo si può stare in pace, devi stare connesso H24, sorbirti idioti che fanno cazzate o film di bassissima qualità, bombardamento totale di informazioni, overloading information, si parla di così tante informazioni che il nostro cervello va in tilt, con vari problemi che si creano come "lack of attention" che ci porta a non avere più l'attenzione necessaria a pensare a lungo termine. Su questo i medici hanno già dato l'allarme da un pò di tempo più per i giovani che sono i fruitori dei servizi più degli adulti, che giustamente hanno anche altro da fare, infatti tornando a Crepet, lui lo dice spesso di limitare, altre volte è più drastico, ma limitare va bene, l'accesso a internet dei nostri figli, ne va del loro futuro, in poche parole stiamo scivolando su un piano inclinato verso Idiocrazy.
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Gazzetta - Ballotaggio sulla trequarti, a centrocampo c’è Fagioli
Secondo Gazzetta, ballottaggio sulla trequarti, a centrocampo c'è Fagioli. In difesa Gatti con Bremer e Danilo, in mezzo ci sarà ancora Fagioli con Miretti in vantaggio su Yildiz per giocare dietro a Kean.source
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Cancelleri sulle amministrative, “Puntiamo al ballotaggio, PD faccia riflessione su primarie regionali” (VIDEO)
Cancelleri sulle amministrative, “Puntiamo al ballotaggio, PD faccia riflessione su primarie regionali” (VIDEO)
Read More Il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri sostiene con forza il Superbonus. Riflessione poi su amministrative e regionali. The post Cancelleri sulle amministrative, “Puntiamo al ballotaggio, PD faccia riflessione su primarie regionali” (VIDEO) appeared first on BlogSicilia – Ultime notizie dalla Sicilia. Palermo, amministrative, Dino Giarrusso, Franco Miceli, Giancarlo…
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Calenda, De Castro e De Micheli, tris di big nazionali per il ballotaggio di Ganzerli MIRANDOLA - Parata di big per la chiusura della campagna elettorale di Roberto Ganzerli. L'appuntamento è per venerdì 7 giugno.
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Radical Chic
Tom Wolfe è un giornalista americano che, vestito spesso di un doppiopetto bianco, dalla metà degli anni ‘60 in poi veniva invitato, o si intrufolava, in famose feste organizzate da influenti e ricche personalità soprattutto newyorchesi, per scrutarne i personaggi invitati. Ne uscirono fuori numerosi articoli di costume che segnarono un’epoca, soprattutto quelli apparsi sul New York Magazine nel giugno 1970. Wolfe infatti scrisse della leggendaria festa che la moglie del famoso direttore d’orchestra Leonard Bernstein dette nel loro appartamento di Park Avenue a New York per raccogliere fondi per le Pantere Nere, alcuni membri delle quali erano presenti alla festa, che era un gruppo di matrice ideologica marxista-leninista che sognava la rivoluzione proletaria e dei neri. L’articolo descriveva in maniera sarcastica come nel linguaggio, nella moda e persino nella gestualità di molti partecipanti ci fosse una volontà di distaccarsi dalla propria identità culturale di appartenenza per mostrarsi aderente ad un’altra. il termine fu ripreso pari pari da Indro Montanelli in una polemica con la allora dirigenza del Corriere della Sera, soprattutto verso la proprietaria Giulia Maria Crespi, accusandola indirettamente in un articolo del 1972, Lettera a Camilla, indirizzata a Camilla Cederna, famosa giornalista de L’espresso dove aveva una rubrica interessante sul costume italiano, Il lato debole. In quell’articolo Montanelli la accusa di essere rappresentante dell'italico "magma radical-chic". Di lì in poi è un’apoteosi per questo termine, che si avvia piano piano a indicare una fascia di intellettuali borghesi che si rifà a ideali di sinistra rivoluzionaria, come i vip presenti alla festa descritta da Wolfe.
Mi piace sottolineare che il termine ha avuto fortuna in quasi tutti i paesi del mondo, dove però è stato trasformato con espressioni idiomatiche spesso divertenti (non come noi, che siamo pigri anche a cercare una traduzione di concetti tutto sommato facile, ma questo è un altro discorso):
in Francia e Spagna diventa Gauche caviar e Izquierda caviar (sinistra al caviale) oppure con ancora più enfasi Bo-Bo ( Bourgeois-bohème ) e Bu-Bo ( Burgués bohemio): in Germania Salonbolschewist (bolscevismo da salotto) oppure il clamoroso Toskana-Fraktion dove Fraktion significa gruppo parlamentare e Toskana la meravigliosa regione italiana dove molti politici hanno ville o passano le vacanze; molto diffuso è anche lo champagne socialist inglese, ripreso in molti altri paesi, mentre notevole è Smoked salmon socialist irlandese, che rappresenta come piatto lussuoso e raffinato il salmone affumicato (in Irlanda buonissimo). Degno di nota è il Rödvinsvänster svedese, che con sinistra al vino rosso segna la bevanda di Bacco come simbolo di lusso e raffinatezza.
Mi è tornata in mente la storiella sui radical chic per due piccole notizie di costume politico: la prima riguarda le presidenziali francesi, poichè Macron è andato a festeggiare la vittoria al primo turno e l’ingresso al ballotaggio del 7 Maggio in un ristorante molto famoso, e lussuoso, di Parigi, Le Rotonde, che in tutti gli articoli che ho letto viene definito punto di riferimento radical chic. La seconda notizia riguarda una battuta di Andrea Orlando, Ministro della Giustizia e candidato alle primarie del PD, che con felice scelta di argomenti ha detto:”Stiamo diventando il partito dei fighetti, abbiamo litigato con tutti tranne che con Marchionne e Briatore”.
Mi sa che ho scritto un post radical chic anche io. O no?
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Elezioni Tunisia, exit poll: Saied e Karoui al ballotaggio
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Terni e il ballotaggio: scelta tra continuità e "rivoluzione", ma c'è chi teme un salto nel buio
Orlando Masselli e Stefano Bandecchi: i candidati al ballottaggio E che problema c’è? Alla fine il bivio è sempre quello. Anche per il ballottaggio di domenica 28 maggio (e lunedì 29), quando gli elettorio ternani saranno chiamati a scegliere tra Ortlando Masselli e Stefano Bandecchi il loro prossimo sindaco. Da una parte c’è l’offerta tranquilla e sicura di poter scegliere la continuità, un…
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Ballotaggio a Udine, Bertossi: né Martines né con Fontanini. Ma il dialogo resta aperto
Ballotaggio a Udine, Bertossi: né Martines né con Fontanini. Ma il dialogo resta aperto
UDINE. Nessuna indicazione per Fontanini o per Martines ma dialogo con entrambi per capire quali sono i progetti politici per l’interessa della città. È questa la decisione di Enrico Bertossi, candidato per Prima Udine e Friuli Futuro in vista del ballottaggio di domenica 13 maggio.
Gli udinesi saranno infatti chiamati a scegliere tra Pietro Fontanini (centrodestra, ha…
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Perdite di tempo 2
Tempo di mini amministrative in provincia. Fioccano liste. Niente di strano: la moltiplicazione delle liste all'interno di piccoli e piccolissimi Comuni è un chiaro sintomo di scazzi intrapartitici. L'atomo—come sapete—a dispetto della sua etimologia, è in realtà scindibile e pure ad ampio spettro: elettroni, protoni, neutroni, neutrini, quark, gluoni.
Prendete l'esempio del Comune di Atripalda, dove il PD si sarebbe diviso addirittura in quarti (tipo carni da macello), se il candidato Tuccia non si fosse ritirato.
Anyway. La settimana scorsa, su invito del caro amico Norberto Vitale, ho partecipato ad una simpatica puntata di un format di approfondimento, in cui agli ospiti in studio è stato chiesto di delineare il profilo del Sindaco desiderato dagli Avellinesi, commentando, in aggiunta, le risposte sui social, pervenute sull'argomento.
Userò solo due degli spunti emersi dal dibattito televisivo, che pure ha toccato altri ed importanti argomenti, tra i quali l'Area Vasta, le partecipate cittadine, il Teatro Gesualdo, assieme con l’elencazione delle caratteristiche desiderabili per il prossimo Sindaco del nostro Capoluogo, tenendo presenti: il sogno di Di Nunno, la genesi del caos concomitante l'era Galasso e l'atarassia della consiliatura Foti. (Atarassia è termine filosofico ed indica l'imperturbabilità del saggio. Io vorrei, invece, calcare sull'accezione di indifferenza alle cose del mondo, o meglio alla cosa pubblica di questa Città.)
Orbene, amici Lettori, la prima riflessione è sull’invasione della cosiddetta ‘società civile’ nella politica. Il riferimento televisivo locale era ovviamente diretto alla nuova associazione irpina “Ossigeno”, ma il fenomeno è molto diffuso in tutta Italia.
Anche questo sarebbe un sintomo di disaffezione dai partiti: non danno fiducia, come non danno fiducia i loro esponenti (eletti, nominati, cooptati che siano), così ci si rivolge altrove. Professionisti, gente comune, intellettuali, persone di buona volontà, di belle speranze, talvolta trombati&pentiti, qualche voltagabbana, qualche savonarola, qualche arruffapopolo.
Lo ha sottolineato anche Cacciari in una recente intervista televisiva, in cui ha paragonato la politica ad un sistema di vasi comunicanti tra i partiti e la c.d. 'società civile'. Quando i partiti falliscono, subentra automaticamente l'apporto di risorse umane da parte dei 'laici'. Il che, in generale, va bene quando i non-partitici sono bravi e competenti, ma soprattutto onesti. Ma quando sono mezze tacche o mezze calzette? Cacciari, infatti, sottolineava proprio l’abbassamento qualitativo degli apporti/innesti dalla società civile.
Il decadimento è generale. Sarebbe la stessa regola del web: garbage in, garbage out. Se ci metti schifezza, ci ritrovi monnezza. Non è che nel tubo digerente di internet le stronzate si san(t)ificano.
"È st'acqua qua", direbbe in estrema sintesi Bersani.
Non è che se il Sindaco lo prendi tra i neofiti, i nuovi, i tecnici, ciò è garanzia di ottima politica. Per tre motivi: la competenza politica non è scontata (non è detto che la bravura professionale sia equivalente a competenza gestional-politica); non è detto che si affaccino alla ribalta politica i più bravi o quanto meno i più coscienziosi; è sempre più prevedibile che i più capaci/competenti non si avvicinino proprio alla politica (che comunque sporca di discredito anche i migliori), ovvero diano (ed è successo anche nel nostro Capoluogo) immediatamente forfait, essendosi accorti di insanabili guasti.
Neanche è da sottovalutare l'opinione secondo la quale chi si avvicina alla politica—per quanto pieno di ottima volontà--è solo qualcuno che cerca un posto al sole. Ricordo un incontro estivo—anni fa—con un'associazione culturale che si presentava alla Città. Un mio amico—disincantato e sincero—chiese al giovane presidente se per caso avesse intenzione di entrare in politica da lì a poco, altrimenti non si sarebbe spiegato il suo attivismo. Questa è l'aria che tira.
Il secondo punto di riflessione scaturito dal dibattito televisivo riguarda l'identikit del Sindaco-che-Avellino-vorrebbe, profilo costruito—purtroppo—a contrario, nel senso che il candidato dovrebbe essere tutto ciò che l'attuale Primo Cittadino non è stato. Gli aggettivi si sprecherebbero e—diciamocelo—sarebbe esercizio inutile, perché gli unicorni sono animali desiderati, tuttavia immaginari.
Il Sindaco ideale è una categoria filosofica kantiana, un abitante iperuranico, un archetipo junghiano, un essere mitologico, il periodo ipotetico dell'impossibilità (almeno in Italia). Il Sindaco ideale ha soprattutto i migliori Consiglieri, scelti tra persone non colluse, non affariste, non maneggione.
Sarebbe una perdita di tempo assemblarne i tratti o cercare un candidato che li possieda quasi tutti e che comunque sia votato abbastanza da vincere sulle usate pratiche affaristiche.
Alla fine, ci toccherà votare—come sempre, negli ultimi decenni—il meno peggio, non il migliore, per la solita mancanza di uomini dabbene. Se saremo ancora in grado di turarci il naso (specie al ballotaggio) andremo a votare, altrimenti ci asterremo. Lo abbiamo già fatto e lo faremo sempre più massicciamente in futuro. Il Sindaco ideale è quello che non c'è. Punto.
© Orticalab
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Quello che il renzismo non dice (293) – Sulla sceneggiata renzista Cuperlo-Bersani per metterla in culo ai pentastellati. Riflessioni e considerazioni brevi, un dubbio arcano.
Quello che il renzismo non dice (293) – Sulla sceneggiata renzista Cuperlo-Bersani per metterla in culo ai pentastellati. Riflessioni e considerazioni brevi, un dubbio arcano.
di Rina Brundu. Chi si rallegra del fatto che adesso Gianni Cuperlo potrà finalmente risparmiarci i suoi dilemmi politico-esistenziali, dovrebbe ricredersi, specie se è un sostenitore del M5S. In realtà la “sceneggiata Cuperlo-Bersani”, all’interno delle fronde renziste è stata una specie di inciucio-capolavoro dei politicanti d’altri tempi. Grazie a questa storiaccia, infatti, la casta ha dato a…
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DOVE VA L'ITALIA?
DOVE VA L’ITALIA?
A una settimana dalle elezioni regionali del 31 maggio scorso, nonostante il Ministero dell’Interno non abbia ancora reso pubblici i numeri esatti degli aventi diritto al voto e dei votanti effettivi, e lo scrutinio di quattro regioni su sette non sia ancora stato completato (Veneto, Toscana e Campania), è comunque possibile analizzarne i risultati basandoci sulle percentuali disponibili.…
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08.06.2014
Finale di partita.
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