#avete letteralmente rotto il cazzo
Explore tagged Tumblr posts
Text
idk if it's just me or something but I am low-key tired sick of those 'will crying in the van ha ha funny he has bowlcut bowlcut boy crying' memes. like most of the straight st audience literally did NOT focus one second on the meaning of that scene and that makes me so mad. that scene was about struggling to accept yourself and the harsh truth of having to live in the closet and y'all had to make it about a stupid bowlcut
43 notes · View notes
vintagebiker43 · 4 months ago
Text
Avete veramente rotto il cazzo!
Fateci caso, se aprite i giornali, ci si sono messi pure i vescovi a raccontare fregnacce su st’ultima cena dell’inaugurazione dell’olimpiade! Non bastavano i sobillatori di cretini, non bastava una stampa imbarazzante e dei politici altrettanto inguardabili che nascondono fatti, problemi e disastri che non riescono a risolvere, non bastavano.
Adesso hanno tirato fuori l’ennesima boutade quotidiana, per di più in uno stato laico, guardando quello che hanno organizzato altri e che noi abbiamo rifiutato di fare, anzi, pure di provarci!
E questo mentre il mondo va letteralmente a rotoli.
Non basta quello che viviamo giornalmente, che siamo ostaggio di prepotenti e evasori, non basta che da noi muoiano 3 lavoratori al giorno, 1 donna ogni tre giorni per “troppo amore”, che ci mettono sotto infrazione per debito, che stiamo sempre con 5 milioni di processi pendenti su 60 milioni di italiani, che perdiamo il 40% dell’acqua che immettiamo in rete dagli anni 80 o che soffriamo di siccità, di degrado, di disperazione!
No! Non basta.
Non basta che abbiamo trasporti, sanità e scuola al collasso, no, non basta che siamo talmente rassegnati che nemmeno denunciamo più.
No, ci dobbiamo smazzare ogni giorno ogni genere di insulto all’intelligenza.
Alla dignità.
Alla logica.
E in un paese normale, tutte quelle dichiarazioni per imbecilli, una stampa normale, non le avrebbe nemmeno cagate.
Una stampa normale, li avrebbe ignorati questi sacerdoti del nulla che ci raccontano di insulti alla cristianità. Gente che riesce solo vomitare slogan, e che invece dovrebbe risolvere problemi che non risolve da 30 anni, va semplicemente ignorata.
Invece esaltando la dichiarazione, riportandola, sottolineandola, si apre un dibattito sull’imbecillità e un substrato di analfabeti incapace di capire la realtà (che è là fuori!) assume questi guru dell'inutile come necessari, come esempi da emulare.
E la stampa non fa altro che esaltare ciò di cui non abbiamo bisogno.
Perché se la politica è evitare di far capire alla gente quello che gli interessa davvero, la stampa di oggi sta letteralmente invadendo la nostra percezione con valanghe di stronzate che prendiamo come cose serie mentre le cose serie vengono cancellate dal rumore di fondo di una infodemia per beoti.
Mentre poi se distruggono un popolo, se uccidiamo nell’indifferenza decine di migliaia di bambini, se applaudiamo un criminale al congresso, se piovono 412 mm di pioggia in 24 ore o se il mondo non è in grado di produrre cibo, ce ne fottiamo.
Perché il nostro compito oggi è esaltare dei cretini e far si che un oceano di imbecilli (che li adorano) possano scornarsi sull'inutile e alimentare odio latente.
Quando oggi, di tutto avremmo bisogno... meno che di quello.
BASTA!
La foto è la vincitrice del concorso World Press Photo 2024. E’ la foto dell’anno.
Mentre parliamo di uno che non sa nemmeno se c’era prima Galileo o Colombo.
@BrunoPagnanelli
Photo credit: Mohammed Salem, Reuters.
Tumblr media
22 notes · View notes
licisca-73 · 5 months ago
Text
Buon compleanno, amore
Solitamente quando devo fare un regalo giro tra i negozi per giorni alla ricerca di quello più adatto. Stavolta so bene cosa donare al mio amato Padrone in occasione del suo compleanno. Voglio intanto ringraziarlo per la sua presenza nella mia quotidianità, per il tempo che mi dedica, che non è poco. Pensando al "tempo" mi dico che è passato un anno dal nostro primo incontro e che in questo lungo lasso di tempo tante cose sono cambiate, noi siamo cambiati: dal "ti voglio" siamo passati al "ti voglio bene" e infine al "ti amo". Eh sì, avete letto bene: la nostra relazione da sessuale è divenuta sentimentale. Niente di noioso però perché "amare" vuol dire dare e ricevere tutto e il nostro "tutto" comprende dialogo, scontri, dolcezza, durezza e tanto, tantissimo sesso. Prima di un incontro ci promettiamo di riservarci tanta dolcezza, coccole e momenti soft ma, puntualmente, infrangiamo la promessa quando siamo l' uno di fronte all' altro lasciando queste alla fine. L' ultima volta, ad esempio, avremmo voluto riservare alle coccole una parte importante della giornata, ma sia io che lui eravamo, come al solito, desiderosi di lasciarci travolgere dagli impeti e, così, le coccole hanno fatto da intermezzo. Mi ha letteralmente "sfondata" con il cazzo e con un plug che, a prima vista, date le dimensioni, si presentava come "innocuo". Il problema è sorto quando, infilato nel culo, la sua circonferenza massima molto " definita" mi ha rotto il culo. È stato inevitabile urlare ma, in un secondo momento, accoglierlo ha avuto il suo perché. Piena, mi sono dedicata al mio adorato cazzo: mi riempio la bocca nel definirlo con orgoglio " mio"...mi riempio la bocca accogliendolo e dedicandogli le attenzioni che merita. Mentre lo spompinavo, la mia fica iniziava a infracidirsi e quando mi spingeva il suo cazzo dentro rumoreggiava indecente e grondante. Avrei voluto continuare a farmi sbattere ancora un po' ma il divieto di pisciare a partire dalle 08.00 ha avuto il suo effetto: dovevo svuotarmi, voleva lo facessi su di lui ed è stato fantastico. In una doccia accogliente ho riversato, su di lui seduto, la mia pioggia dorata. È rimasto a guardarmi pisciare sorridente e io conosco bene quel sorriso, quella luce diversa che gli si accende negli occhi: la doccia ricevuta ha segnato l'inizio del trattamento "duro". Ero nuovamente davanti, sopra, sotto il mio Porco. Potrei elencarvi il tanto fatto ma mi piace rendere l'idea di ciò che ci pervade in quei momenti più che di quello che accade...Meritevoli di attenzione i dodici colpi di paddle: ormai risaputa la mia passione per il rosso, voglio descrivervi il piacere che prova nel "dipingermi" di rosso con colpi solenni: mi colpisce e contiamo, guarda il suo capolavoro e continua fino all' ultimo colpo, il più duro proprio perché è l' ultimo. Mi ha invitata a guardarmi allo specchio mentre mi sovrastava: montata e smontata ero bellissima, eravamo bellissimi. Abbiamo continuato fino al momento delle coccole a letto, per le quali io letteralmente mi sciolgo diventando una zolletta di zucchero, e fino a quando non siamo andati sul terrazzo a dare una sbirciatina fuori, o forse a soddisfare la nostra vena esibizionista, in realtà più mia che sua: dopo qualche colpo di cazzo nel culo all' aperto ha prevalso infatti il suo senso del pudore in pubblico...ci dovrò lavorare. E, preparato questo bel regalo, siamo al momento degli auguri: ti auguro di vivere ogni giorno come un nostro incontro, con la stessa gioia, serenità e la stessa passione. Premettendo che a me auguro di festeggiare tantissimi altri tuoi compleanni, oggi ti auguro di rimanere sempre la persona onesta, affettuosa, pacata, placante nel mio caso, e ironica che sei. Lo faccio egoisticamente: sono queste le qualità che, al di là del meraviglioso sesso, mi tengono a te, è questo che mi ha fatto innamorare di te.
N.b. la torta la consumeremo insieme, la modalità la detterà, come sempre, il nostro istinto.
8 notes · View notes
pizzettauniversale · 2 years ago
Text
Gente indignata sotto a un video di tik tok perché uno ha voluto pagare 3,5€ con il bancomat e primo non vedo l’ora di attaccarmi con qualsiasi commerciante che non mi fa pagare la carta, cioè ci vogliamo evolvere o no? All’estero ho pagato anche 1€ con la carta. Seconda cosa abbiamo un’evasione fiscale che viene da strapparti gli occhi ed è ora che sta gente paghi, perché avete rotto il cazzo, i miei genitori hanno ogni mese 600/700€ di trattenute in busta paga, quindi ora mi fate pagare con il cazzo di bancomat e fate i cazzo di scontrini. Terzo la gente sconvolta che uno non ha 3,5€ in tasca, zio io ho letteralmente 0,50€ sul portafoglio e non pago nemmeno con la carta ma dal telefono e spero che arrivi il momento in cui potrò mettere anche la carta di identità e la patente sul telefono così addio portafoglio.
39 notes · View notes
emogirlsblog · 2 years ago
Text
Ma perché cazzo apro il tuo profilo e mi devo trovare frasi sdolcinate del cazzo riferite ad un'altra persona?
La cosa mi fa imbestialire da morire, potranno passare i mesi ma continuo ancora a provare qualcosa per te, cazzo quanto mi manchi.
È anche colpa tua se sono diventata così fredda e apatica, ho provato ad amarti anche con i tuoi difetti e mille problemi, ero sempre qua per te. Ma ovviamente hai preferito lasciarmi perché: "Eh ma la distanza" mi avete tuttx rotto il cazzo con sta frase di merda.
Se non volete fare stare male le persone o farle innamorare allora evitate proprio perché mi fate letteralmente incazzare come una belva, vai pure da quella persona che ti ha saputo solo dare dispiaceri e corna.
Spero solo che tu possa starci di nuovo male.
1 note · View note
dovegliocchinonarrivano · 4 years ago
Text
Mi avete stancato con le vostre bugie a fin di bene, avete stancato con il vostro finto perbenismo , con il non volere passare per delle teste di cazzo quando le vostre azioni sono solo esclusivamente da teste di cazzo, ma di peggiore forse ci sono solo le facce che riuscite a fare nel mentre. Mi sono stancata del vostro egoismo, del mettere sempre prima voi stessi, pure a costo di ferire chi vi sta intorno,mi avete stancato delle vostre scuse, dei vostri ma dei vostri però, mi sono rotta delle vostre lezioncine sulla essere migliori quando non avete una buona parola neanche per i vostri migliori amici, mi avete stancato nel vedervi postare foto di arte quando l’unica mostra che avete mai visto in vita vostra è quella mensile al chiostro del bramante e magari vi sentite pure artistici e mezzi intellettuali quando tra le vostre ultime ricerche sull’iPhone ci sta “frasi belle” da postare come caption e l’ultimo tormentone dell’estate.
Mi sono stancata di sentirvi credere unici quando siete la fotocopia di tutti gli altri, di vedervi sentire migliori perche una notte in cui non riuscivate a dormire avete visto Joker, un uomo che viene letteralmente mangiato dalla società in cui vive perchè é diverso e infatti vi ha colpito tanto, cosi tanto per poi svegliarvi la mattina e mettere like all’ultimo post della fashion blogger di turno , vestirvi con il maglioncino che va di moda e magari vi fa pure schifo ma lo fate solo perche senno vi sentite degli emarginati e magari ridere del ragazzo senza l’ultimo modello di telefono. Mi avete rotto con il vostro vittimismo, si perche la vita ce l’ha con voi e vi tratta male, non sara perchè siete solo delle persone che si trascinano durante la giornata senza impegnarsi in nulla, senza interessarsi a niente di concreto, bravi solo a sputare frasi sentite e risentite prese da libri che non avete letto, film che non avete capito o personaggi di cui sapete solo che hanno fatto una intervista su Vanity Fair. Non sapete come funziona il mondo e neanche vi interessa ma vi credete tanto unici da poterlo analizzare e guardare con disdegno. Mi avete stancato perche professate tante belle cose ma appena i giochi si fanno più duri con la coda tra le gambe vi girate. Mi avete stancato perchè non accettate mai il rischio sempre prima mettere le mani avanti che poi magari va male ma se andasse bene? ma alla fin dei conti siete solo dei codardi che giocano con le vite degli altri. Mi sono stancata della la vostra reflex, della vostra finta vita perfetta e della vostra casetta affittata da mamma e papà per farvi emancipare. Mi avete stancato del vostro ora no ma mi tengo la porta aperta, Mi avete stancato perche capite quanto valeva una cosa solo dopo averla persa, quanto stavate bene con una persona solo dopo che l’avete lasciata andar via e vi aspettate pure che quella persona rimanga li ad aspettarvi come se il mondo girasse intorno a voi con il vostro credersi insostituibili . Mi avete stancato perche non riuscite ad apprezzare le persone che vi voglio bene per davvero, perche preferite accontentarvi con le cose più facili facendo pure finta che non sia per quello che le avete scelte. Mi avete stancato con la vostra ossessione per i like neanche vi pagassero, perche in fondo sapete fare questo voi, coprire le vostre insicurezze con tanti like come quando si coprono i buchi sul muro con i quadri, mi avete stancato perche vivete la vostra vita tramite lo schermo di un telefono come quando andate ai concerti e passate più tempo a fare i video che a godervi il momento. E mi avete stancato quando vi credete migliori di queste persone solo perché invece che una foto in costume pubblicate una foto in bianco e nero della della luna, quando il tempo che ci dedicate è esattamente lo stesso e lo fate pensando pure di essere diversi dagli altri anzi come piace a voi “alternativi”. Mi avete stancato con la vostra conoscenza musicale pubblicate il brano dei pink floyd ma realmente vi sentite sfera ebbasta e andrebbe bene cosi, a nessuno interessa cosa vi sentiate ma perche vi sentite cosi tanto giudicati? Mi avete rotto perche l’unica cosa che sapete dire è scusa e alcune volte neanche quella. Mi sono stancata di vedervi credere tanto speciali quando realmente siete solo un account instagram, un numero di telefono, molta codardia e poca voglia di migliorarsi se non per perdere qualche kg che non fa mai male arriva l’estate. E alla fine sai che c’è che forse più di tutto mi sono stancata anche di me.
9 notes · View notes
uds · 5 years ago
Text
Tumblr media
post scritto all'una di notte perché uno inizia a leggere twitter per le notizie e diventa al 90% mestizia, ma non riesce comunque a smetterla.
una tipa americana scrive che il padre, medico in pensione, da sempre ultrafan di trump e spettatore fedele di fox news (se non sapete cos'è fox news diciamo che al confronto i tg4 di fede erano comunicati di potere al popolo), a seguito dell'atteggiamento di trump verso il coronavirus non è più un suo elettore.
è letteralmente sommersa di gente che le dice "eh ma doveva pensarci prima per il razzismo" "eh ma doveva pensarci prima per il sessismo" "tipico atteggiamento da white privilege" "non capisco perché la gente non si faccia problemi a dire in giro che i propri genitori sono razzisti" eccetera.
avete rotto il cazzo. se ne parlava qualche tempo fa, lo ribadisco. sto atteggiamento del progressista per cui niente è abbastanza di sinistra, niente va abbastanza bene, fatto solo per sottolineare quanto si è migliori degli altri, HA ROTTO IL CAZZO.
se il padre legge tutti quei messaggi e, oltre a tornare a votare trump, comincia a informarsi su come associarsi a un bel partito nazista, ve lo siete voluto tutti. sarebbe un fallimento umano, sociale e razionale, ma ve lo sareste voluto.
un "bene!" era tanto difficile da dire? bisogna far per forza le cazzo di gare su chi PIÙ ha ragione? come diavolo volete che poi la gente cambi idea, se questa è l'accoglienza? come volete che si possano far politiche progressiste, se comunque non saranno mai abbastanza radicali per voi?
mi ricordo quando feci un post sulla portman che (presentando il premio l'anno in cui vinse del toro) si lamentava che i registi candidati all'oscar erano tutti maschi e una persona ha risposto dicendo che il solo errore della portman era stato non sottolineare che oltre al fatto che non c'erano donne tra i candidati, non c'erano donne di colore tra i candidati.
AVETE ROTTO I COGLIONI.
TANTO.
(post salvato in coda, tumblr lo pubblicherà quando vuole, un po' a caso come al solito)
58 notes · View notes
volevoimparareavolare · 6 years ago
Text
Sono un professore d'arte, di circa 44 anni, e sto scrivendo questa lettera per coloro che hanno un amico, quindi per tutti.
Oggi è il 19 dicembre, ed il 19 dicembre di vent'anni fa, a quest'ora, ero in auto, parcheggiato fuori dai cancelli di casa della mia ragazza.
Stavo contando le gocce di pioggia sul finestrino in attesa che arrivasse.
Ricordo che la temperatura segnava due gradi, e la cosa che più mi scaldava non era l'aria condizionata della mia macchina, ma il pensiero che presto, molto presto, avrei visto la mia meravigliosa fidanzata correre sotto la pioggia, salire in macchina coi capelli bagnati ed il giubbotto congelato, con la punta del naso rosso e le guance fredde, ed io l'avrei stretta forte, tra le mie braccia, l'avrei coccolata con le mie carezze, coi miei baci.
E avrei spento la radio per poi farle il solletico; non esisteva canzone più bella della sua risata.
Ed in vece, ragazzi, le cose andarono diversamente.
Perché lei si avvicinò lentamente alla mia auto, senza correre, protetta da un ombrello.
Non portava mai un ombrello.
E si rifiutò di salire, obbligandomi ad abbassare il finestrino.
«tra noi è finita», «Io non t'amo più», «la colpa é mia, non tua».
Ricordo ancora il suo sguardo vuoto, privo d'amore, privo di interesse mentre mi guardava.
Ricordo che scesi dall'auto e aspettai sotto al temporale per molto tempo, nella speranza che tornasse da me, ricordo le mie lacrime bollenti mischiate al nevischio, ricordo che piansi tanto, fino a non avere più la voce, e quando mi rimisi in macchina avevo i capelli bagnati, il giubbotto congelato, la punta del naso rosso e le guance fredde.
E lei non ci sarebbe stata a scaldarmi coi suoi baci, con le sue carezze.
La nostra relazione durava da più di sei anni, e lei le pose un punto in meno di sei secondi.
All'epoca avevo poco più di 24 anni, e mi ero appena laureato all'accademia di belle arti.
Ma una laurea non poteva aggiustare il mio cuore rotto.
Da quel giorno smisi di uscire, spensi il cellulare, mi chiusi in camera e mi nascosi tra le coperte del mio letto.
Mi sembrava che il mondo avesse perso colore; ogni cosa era diventata un guscio duro e pesante ed io non ce la facevo più.
Era diventato difficile fare ogni cosa, soprattutto le più semplici, come alzarsi, fare colazione, guardare un po' di TV, fare due passi ... perché era proprio quando entravo nel quotidiano che la sua l'assenza si faceva sentire maggiormente.
Persino bere il caffè divenne impossibile, perché il suo colore scuro mi ricordava i suoi occhioni.
Dopo due intere settimane passate a letto, qualcuno bussò alla mia porta, e nonostante io non risposi, con un cigolio, qualcuno entro nella stanza.
Era Thomas, il mio migliore amico, il mio fratello mancato.
Io e lui ci conoscevamo dalla prima media.
Thomas, coi suoi riccioli color sabbia e la sua spruzzata di lentiggini sul naso, era l'unico in grado di capirmi.
Buttò sul pavimento una pila di vestiti che occupavano la sedia della scrivania, e ci si sedette sopra.
I suoi occhi verdi mi fissarono a lungo, finché, all'improvviso, disse:«Bello, é ora di alzare il culo da questa merda e riperdere in mano la tua vita».
E così, Thomas passò tutto l'inverno con me; mi faceva visita quattro volte a settimana, mi ascoltava, mi lasciava sfogarmi senza giudicarmi, criticarmi o sbuffare.
E quando dico "sfogarmi" intendo che ascoltava tutte le mie lamentele, tutti i miei frigni, tutta la mia collera e tutta la mia rabbia.
Un giorno mi disse «Bello, inizia a fare ordine. Incomincia dalla tua libreria, dal tuo armadio, e per finire riordina tutta la stanza. Poi inizierai a fare ordine anche fra i casini della tua vita. Ma da qualche parte dovrai pure iniziare, no?»
Ecco, Thomas era così.
Era superiore a me, di un'intelligenza fuori dalla norma, laureato con lode nello stesso periodo in cui mi laureai anche io.
È da quando avevamo 12 anni, dalla prima volta che lo vidi, che capii che non sarei mai stato come lui. Lo ammiravo, era il mio eroe, il mio mito.
Dopo circa due mesi tornai ad uscire il pomeriggio, e qualche volta persino il sabato sera, tornai ad ascoltare la mia musica senza pensare costantemente a lei, tornai a ridere senza avere l'amaro in bocca dopo.
Certo, continuavo a pensare che il mondo facesse schifo, che l'amore facesse schifo e che io facessi schifo, ma non mi sentivo più solo.
Era come se le cose avessero smesso di precipitare e schiantarsi al suolo.
Anche gli amici della compagnia mia e di Thomas vennero a trovarmi, consolandomi a modo loro; c'era chi mi prestava un videogioco e chi invece mi consigliava un film perché "mi avrebbe fatto sentire meglio".
In primavera, le ferite che facevano bruciare il mio cuore stavano cicatrizzando lentamente.
Thomas continuava a venirmi a trovare quattro volte a settimana, mi faceva parlare di tutto e di niente; condividevamo spesso il silenzio.
Quell'estate, fu l'estate più bella della mia vita.
Io ed i ragazzi facemmo talmente tante cose da tappezzare un'intera parete di camera mia con foto, da pensarci e sentirmi ubriaco.
L'ultima sera d'agosto, andammo alla festa più grande dell'anno, che si teneva ad un'ora di distanza dalla nostra città.
Ballammo tutta la notte, cantammo a squarciagola ogni canzone, respirammo a pieni polmoni quell'aria ancora impregnata di sale, di mare, di caldo.
Risi fino ai crampi allo stomaco. Per la prima volta mi sentii nuovamente vivo, pieno di sogni, speranze, con una gran grinta che mi scorreva nelle vene.
Mi portò a casa Thomas, nonostante avessi bevuto solo due bicchieri di vodka in quanto volevo ricordarmi perfettamente ogni colore, ogni profumo, ogni parola, ogni emozione.
Arrivammo a casa mia sulle sei del mattino. Mentre mi slacciavo la cintura Thomas mi diede una pacca sulla spalla «Sono felice che ti sia ripreso, bello!». Ricambiai la pacca «Merito tuo, fratello. Grazie» gli dissi, mentre scendevo dall'auto.
Quando mi stesi sul letto, non riuscivo a prendere sonno.
Non avevo mai ringraziato Thomas per tutto l'appoggio che mi aveva dato.
Cazzo, mi aveva letteralmente salvato dal mio dolore, la sua presenza scacciò i demoni dalla mia testa, la sua disponibilità nell'ascoltarmi mi aveva dato il coraggio di tornare a lottare per vivere la mia vita al meglio.
Chiusi gli occhi, promettendomi che l'indomani l'avrei ringraziato di tutto.
Vedete ragazzi, io e Thomas vivevamo a sei minuti di distanza.
E ancora una volta Thomas mi ha insegnato qualcosa; anche aspettare più di sei minuti, può essere troppo tardi.
Quel giorno m'alzai alle due di pomeriggio, con mia madre s accasciata al muro, seduta sulle piastrelle del pavimento in cucina, col corpo scosso da fremiti, con una mano sulla bocca singhiozzante e l'altra che stringeva forte il cellulare.
Era la mamma di Thomas. Stava dicendo «Mio figlio é morto», stava gridando «L'ho trovato due minuti fa in garage.»
Thomas si impiccò nel garage di casa sua, dopo avermi portato a casa quella mattina.
Thomas. Il mio Thomas.
Ragazzi, solo allora mi resi conto che non solo non avevo mai ringraziato abbastanza Thomas per tutto ciò che aveva fatto per me, ma non gli avevo nemmeno chiesto come stava.
Quell'inverno non gli domandai mai come andavano le cose con la sua Denise, convinto che la sua relazione stesse procedendo a gonfie vele, ignaro del fatto che lei aveva tradito lui.
Non gli domandai come mai avesse così tanto tempo libero da dedicarmi, non gli domandai mai cosa pensasse mentre i suoi occhi verdi si facevano freddi quando fissava impassibile fuori dalla mia finestra.
Non gli domandai mai della sua famiglia, se sua madre aveva trovato lavoro e se continuava a litigare con suo padre.
Scoprii solo dopo la sua morte che si erano divorziati quell'inverno.
Fui troppo preso dal mio dolore, per preoccuparmi anche del suo.
Eppure, Thomas riusciva perfettamente a mettere da parte il suo dolore per me.
Fui così egoista a pensare solo a me stesso, alla mia relazione, fui così preso dalle mie ferite che divenni cieco per le sue.
Perciò, ragazzi, se avete un amico, diteglielo adesso.
Diteglielo adesso quanto sono importanti per voi.
Diteglielo adesso quanto significano per voi.
Non lasciate che il vostro dolore vi renda ciechi, sordi e muti per quello altrui.
Prendetevi cura delle persone a cui volete bene, siate presenti nelle loro vite.
Sono passati quasi vent'anni dall'ultima canzone che io e Thomas cantammo assieme, dall'ultimo viaggio in macchina coi finestrini abbassati e l'aria bollente d'agosto che ci schiaffeggiava la faccia, dall'ultima corsa sulla sabbia bollente per tuffarci in mare, dall'ultima nostro selfie, per di più mosso, perché non riuscivamo a smettere di ridere.
Sono passati quasi vent'anni dal suo suicidio, e mai, mai, mi perdonerò per non avergli detto «grazie», per non avergli detto «Fratello, e tu come stai? A cosa pensi prima di addormentarti? Per quale sogno stai combattendo? Come ti senti ? Ho voglia di ascoltarti, parlami di qualcosa, qualcosa di tuo».
Amate i vostri amici, amateli ora, non lasciateli andare a casa senza avergli detto quanto bene gli volete, perché potrebbe essere troppo tardi.
-Alessia Alpi, scritta da me.
(-Volevoimparareavolare on Tumblr.)
8K notes · View notes
heresiae · 5 years ago
Text
comunque ieri ho visto Terminator: Dark Fate e non ho capito il perché delle critiche feroci.
è un reboot. mai visto un reboot in vita vostra? tutti a criticare lo scarso sviluppo dei personaggi, ma raga, ve li ricordate gli anni 80, sì? dove accettavamo tranquillamente twist di trama e personaggi come se fosse la cosa più naturale del mondo. guardate che non è che Sara e John avessero chissà quale parabola di sviluppo eh, senza contare che l’accoppiamento tra lei e Kyle appare come in quasi tutti i film, tra il fan service e il deus ex machina (ma senza andare troppo più in là con gli anni, se avete accettato che Rey, una ragazzina cresciuta per la maggior parte della sua vita su un pianeta desertico a raccogliere rottami, appena si trova una spada laser in mano è in grado di battere un tizio che invece ci si allena da che ha imparato a camminare, allora potete accettare anche i personaggi di Terminator: Dark Fate).
(spoiler per chi non l’ha visto).  “ci hanno ucciso john connor!!! eresiaaaa!!!”. sì certo, tornate dopo che vi sarete fatti almeno un paio di reboot delle vostre serie a fumetti preferiti e ne riparliamo. cosa non vi è chiaro della parola “reboot”? se io sono sopravvissuta alla morte di Kaori in Angel Heart voi potete sopravvivere alla morte in CGI di John Connor regazzino.
“hanno annullato tutti i film precedentiiiih!” oh. gente. ci avete mazzuolato i coglioni perché come trekkie ci siamo incazzati per il reboot di Star Trek, che letteralmente cancellava intere serie, ma a voi sta sul cazzo che 3 film della minchia e una serie in due stagioni non siano più stati presi in considerazione. ma smettetela va.
“è stata cancellata l’importanza di Sarah Connor!!!” considerando che senza di lei sarebbero morti tutti a inizio film, direi che ve la siete presa un po’ troppo per la perdita della vostra “Mother Mary” (concetto che ha un po’ rotto i coglioni e ho apprezzato il fatto che, stavolta, il ruolo della donna fosse di essere l’eroe, non la madre). 
il film ha fatto flop, perché ormai terminator è un concetto vecchio e stravecchio (e, come Alien, con un po’ troppi film di merda alle spalle) e sto reboot doveva arrivare un po’ prima. peccato perché ci sono film molto più di merda in giro che però guadagnano di più.
io l’ho visto perché il trailer prometteva tre cose: botte da orbi, gran CGI, lieto fine (se no che reboot è). li ho avuti tutti e tre e per me quindi è un successo.
d’altronde, se guardate una roba come Terminator per la trama, credo che abbiate un po’ sbagliato tutto. sta roba la si guarda per le botte, le esplosioni e gli inseguimenti. il resto è un plus.
7 notes · View notes
itachi-with-a-chicken · 6 years ago
Text
BAGNINO AL LIDO AU PT 3
Olé
negli episodi precedenti e precelingua E FUTURAMA
Una cosa: ci sarà una parte quattro perché questi disgraziati mi fanno essere logorroica
Due cosa: sono onestamente shockata dal successo e da quanti di voi abbiano apprezzato una delle cose più a caso che ho scritto e onestamente dal profondo del mio kuore: GRZ
(spero solo di non deludervi)
Ermal aveva scoperto una cosa che odiava di più della sabbia
Ed era sentirsi un coglione perché credeva di piacere a qualcuno
Perché fin ora poteva accettare di venir rifiutato anche ogni santo giorno ma Fabrizio sembrava,,,,diverso???
"i ragazzi sono tutti uguali" sentenzia una voce alle sue spalle. Elisa, quella del bar, l'amica di Fabrizio.
Per quella sera Ermal fu intrattabile E VORREI VEDERE
E a ben vedere, per tutti i giorni a seguire
In teoria, era ben consapevole che non si erano detti nulla ufficialmente anzi, probabilmente era tutto nella sua testa
In pratica non poteva far a meno di fargli tutto completamente schifo incluso Fabrizio
Magari gli facesse davvero schifo Fabrizio
E quindi passa la giornata a rispondere a cazzo alle persone e a stare sotto l'ombrellone
Poi Fabrizio finalmente torna full force a passare il tempo libero con loro e oh boi. B o i
Ermal, internally: probabilmente non gli piacevo è libero di fare quello che vuole non stiamo insieme non ho nessun diritto di essere disturbato può farsi chi vuole ecc ecc ecc
Ermal, externally: HERE'S THE CHEATING BASTARD
Fabrizio dal canto suo basito basito suave suavecito non ci sta capendo un cazzo
Manca una mezza settimanella per stare con altri amici, torna, e si trova 3/4 del gruppo (ormai tra quello di Ermal e quello suo non c'era più distinzione) che gli fa i side eye, Ermal col veleno al posto della lingua e pure Elisa che lo guarda e scuote la testa
Fabrizio c'ha più F4 che anima
E lascia passare il primo giorno, che alla fine tutti parevano tornati alla normalità tranne Ermal
E fai passare il secondo, che magari c'ha i pensieri suoi e per questo risponde male
E via il terzo con Ermal campione nel mondo nell'ignorarlo e nello stare a km di distanza da lui
Al quarto, che Fabrizio stava là a suonare una canzone che si era studiato DI PROPOSITO per Ermal che ne avevano parlato, questo si alza e se ne va e allora no scusa che cazzo stiamo a dì
Il sole stava ancora tramontando che Ermal si era alzato e aveva preso a camminare in direzione con i piedi nell'acqua lungo il bagnasciuga e pareva gli avessero messo il pepe in culo per quanto scappava
Fabrizio si era messo letteralmente a correre per raggiungerlo e mettergli una mano sulla spalla
"mi spieghi che cazzo hai?"
Ermal, che ha 5 anni, lo guarda un momento e poi ricomincia a camminare PIÙ VELOCE
Fabrizio sta a tanto così dal placcarlo, ma ha imparato che a volte la miglior tattica è la pazienza
Quindi si mette e gli cammina affianco, aspettando che Ermal si rompa i coglioni
Neanche il tempo di pensarlo che Ermal sbotta "ma insomma non c'hai di meglio da fare?"
"ah no sono liberissimo"
E così per altri 10 minuti. Avevano superato la fine del "loro" lido da un bel po' ma Ermal non accennava a fermarsi
"vuoi farti tutta l'Italia dalla costa?" "E se anche fosse" "capirai che è un po' fuori di testa"
"non mi pare di aver chiesto il tuo parere"
Fabrizio si era rotto i coglioni pure troppo "Mi dici che ti ho fatto che stai tanto incazzato? Non ci vediamo da una settimana"
Truth is: Fabrizio era anche un po' ferito. Non diceva di volere le scene da cinema con tanto de corsa rallenty, ma nsomma
"Sicuro non ti sarai annoiato sta settimana. Non hai la tizia con cui vederti? O avete già scopato e non ti interessa più?"
A quel punto Ermal è costretto a fermarsi perché ha il polso bloccato in una stretta ferrea e uhm, forse aveva esagerato.
"di che cazzo stai parlando, oh?" "Mollami il braccio" "non mollo proprio niente ora mi sto stufando, pare che t'ho ucciso il gatto"
Ermal stacca con forza il polso dalla presa "sono sicuro che se torni, la tipa ti fa fare un altro giro. Non credo qualcuno ti direbbe mai di no"
"Ma che cazzo stai a dì che non scopo da tre mesi"
A quel punto stavano urlando e basta, spaventando quelle povere persone che si erano attardate per godere ancora del mare
"peggio per te che non sai cogliere i segnali, visto che praticamente te la sventolava davanti, l'altra sera" fu la risposta gelida di Ermal
Una lampadina minuscola, una minilucciola ancora non fulminata, si accende nel cervello di Fabrizio, con la sua Maria interiore che manda l'RVM delle serate alla ricerca di quello che intendeva l'altro e,,,,oh
"ma che sei geloso?"
Seh Fabbrì ciao.
Ermal ride istericamente
"No, Fabrizio, non sono geloso" "c'hai 'na strana maniera di dimostrarlo"
Non volendo, Fabrizio comincia a sorridere perché si insomma, il pensiero non poteva che fargli piacere.
E Ermal un po' si odiava di più perché aveva visto il sorrisino soddisfatto dell'altro e invece che incazzarsi ancora di più aveva voglia pure lui di sorridere damn when did he get so cute
"Non so di preciso cosa tu abbia visto o sentito dire o che cazzo ne so, ma non è successo niente"
"non mi devi spiegazioni o giustificazioni" "EH BOH EVIDENTEMENTE SI. È una tipa che mi ha presentato l'amico mio, Gallo, tedesca, non capivo un cazzo di quello che diceva e lei non capiva me e quando ha reso abbastanza chiaro quello che voleva ho declinato, tutto qua"
Per un momento c'era solo il rumore del mare e le voci in lontananza di gente e musica proveniente dai baretti, mentre Ermal assimilava l'informazione
"ma perché." Chiede infine, più a se stesso che a lui.
Fabrizio strabuzza leggermente gli occhi e se fosse in un anime avrebbe pure la mascella a terra perché IN CHE SENSO PERCHÉ TI DEVE FARE LA DICHIARAZIONE IN CARTA STAMPATA IO BOH
"cosa perché" "perché non ci sei stato" "perché non era chi mi interessava"
AH
"E chi è che ti interessa?" "Un cretino che mi ha fatto imparare una canzone intera degli Oasis, ecco chi"
A quel punto erano uno di fronte l'altro, Ermal ancora un po' titubante, quando Fabrizio lo prende per mano e comincia a marciare nella direzione da cui erano venuti
E se Ermal era in qualche maniera contrario non lo dava a vedere, anzi. Docilmente si lasciava portare mentre il suo cervello cercava di far mente locale tra quello che gli aveva detto e le implicazioni e tutti i sentimenti che si andavano impiastricciando nel mezzo
Perché la cold hard logic gli diceva che Fabrizio non era andato a letto una tipa pure bella da paura, per lui
E la mano che stringeva la sua (un po' troppo perché fosse una presa rilassata, quasi avesse paura Ermal sarebbe fuggito o boh cose) era un ulteriore prova
Ma,,,,,,,,,,non aveva senso. Non riusciva a processare una cosa del genere
E quindi non lo fa, perché l'ignoranza e il denial sono i motori che portano avanti questo mondo
Camminano in silenzio e riescono pure a rallentare il passo una volta che Ermal gli restituisce la stretta e gh sono così bellini per fortuna che Roberto aveva la macchina fotografica quella BuonaTM o Vige non sarebbe riuscito a fare la foto della VITA
(perché ovviamente li stavano tenendo d'occhio vi pare che un gruppo di pettegoli del genere si faceva i cazzi suoi, è già tanto che Paolo non avesse messo su i microfoni)(Temptation Island levati che qua stanno i professionisti)
Tornano dal gruppo, scagandoli di brutto in favore delle sdraio messe UNPOPPIÙINLLÀ su cui in teoria non ci si potrebbe mettere ma fregacazzi ci lavorano
Seduti uno di fianco all'altro, chitarra nel mezzo, Fabrizio prende a suonare le prime note di quella che Ermal riconosce immediatamente come Slide away
Che Fabrizio fosse bravo con la chitarra, Ermal lo sapeva da tempo, ma raramente cantava con serietà, lasciando di solito quella parte a qualcun'altro
E Ermal si sentì più speciale che mai solo per quel regalo
Perché per quanto acerba e incerta -e lasciamo perdere la pronuncia-, la voce di Fabrizio era qualcosa di assurdo
Il modo in cui accarezzava le parole e sentiva il testo
Now that you're mine, we'll find a way of chasing the sun. Let me be the one that shines with you.
Ermal rabbrividì all'ultimo ritornello, perché Fabrizio lo stava guardando dritto negli occhi e tutto ciò che voleva era togliere di mezzo la chitarra e baciarlo
E si sentiva stupido perché neanche un'ora prima avrebbe preferito non vederlo mai più
E ora Fabrizio stava spostando la chitarra e se lo era tirato addosso, facendo finire il naso di Ermal sotto il suo collo
"me sei mancato sta settimana" gli dice Fabrizio tra i capelli, prima di lasciarci un bacio
Ermal non risponde -non può- e si limita a stringere i bordi della maglietta
Rimangono così per un po'
Aka finché Ermal non sente la schiena fargli troppo male perché non era davvero la posizione più comoda del mondo e quelle sdraio sicuro non erano luxury
E tra una cosa e l'altra scemo e più scemo (vivibu) si cominciano a rendere conto che c'è un po' troppa gente in spiaggia
Cioè, davvero TROPPA
"ma che giorno è oggi?" "Uhm, martedì credo, perché?" "...il numero Fabbrì."
Insomma era il 7 e c'era la Festa di Nonsoché e la gente si era riversata sul lido perché facevano i fuochi d'artificio dall'acqua
Che in teoria è uno spettacolo bellissimo kudos a chi li prepara bravo chi spende i soldi e suvvia
In pratica c'era troppa gente per i gusti di entrambi che avrebbero preferito stare in ogni posto tranne che quello
Localizzare i loro amici era un casino perché si erano spostati senza manco avvisare
(Vige voleva andare ma in tre lo hanno placcato. Tre. Povero Vige)
Quindi Bizio c'ha l'idea del secolo e salta in piedi, mettendosi la chitarra sulla spalla e con l'altra mano prendendo il polso di Ermal
"ma dove stiamo andando? Vuoi approfittare del casino per rapirmi e uccidermi?"
Fabrizio alza gli occhi al cielo e non risponde, ma sente Ermal ridacchiare da solo
"vieni, conosco una scorciatoia"
Get ready for the final show ;)
115 notes · View notes
cascare-neituoi-occhi · 6 years ago
Note
Avete rotto il cazzo di metterle sempre conto, si amano se ne sbattono letteralmente i coglioni di voi . Sono innamorate da 1 anno e 9 mesi , con tutta la distanza di mezzo e secondo voi bastano due puttanate dette da voi per farle lasciare ? Ridicoli. Scusate lo sfogo.
Grazie anon ahahah comunque la mia ragazza sa passo per passo tutto quello che faccio ogni giorno, quindi non abbiamo problemi.. amanti non ne ho, mi conosce meglio di tutti che io rispetto ogni singola cosa.
2 notes · View notes
kon-igi · 7 years ago
Text
Signor dottore, grazie di aver risposto subitissimo (anche se ho abusato del povero *nome di persona che ha superato mille prove di forza e coraggio per fregiarsi del titolo di ‘genero n.1*)! Questa cosa della memoria e mia madre che mi dice "non è normale" mi avevano davvero messo un sacco di ansia. Sono felice di essere solo stordita. Ad ogni modo, come funziona esattamente dimenticare o ricordare così tante cose?
Antefatto: compagna di studi periventenne di genero N.1 aka @grobelfesta, la quale lamenta una perdita progressiva di memoria relativa a episodi del passato (per esempio, del liceo ricorda poco o nulla).
Memoria...
Sarebbe bello se la nostra capacità di immagazzinare memorie funzionasse come l’enorme tavolino dell’ingresso di casa della nonna, dove sono minuziosamente esposte le foto di tutti i membri della famiglia in ordine cronologico.
E invece funziona come la mia scrivania...
Tumblr media
dove c’è letteralmente tutto ma non si trova mai un cazzo.
Con una sintesi estrema (e per questo volentieri criticabile e quindi integrabile da altri) possiamo dire che la memoria a lungo termine, cioè quella che si occupa di catalogare le esperienze passate e permettere di riferirle (memoria dichiarativa) e di riproporle (memoria procedurale) viene rafforzata a livello di circuito neuronale dal richiamare l’episodio mnemonico a più riprese nei periodi successivi a quando è occorso.
Nessuno di voi si ricorda tutte le volte che in prima elementare è andato a pisciare ma invece avete ben presente quando Pierfranciollo vi ha rubato il Kinder Bueno, ve lo ha spalmato in mezzo ai capelli e poi vi ha rotto il labbro con il suo astuccio pieno di pietre raccolte in cortile.
Questo perché lo avete raccontato a mamma a mezzogiorno, al papà quando è rientrato di sera, al preside il giorno dopo, alla nonna che vi è venuta a trovare la domenica e avete richiamato alla mente l’episodio tutte le volte che avete incontrato Pierfranciollo alle medie, al liceo e al bar del paese.
Non è un ricordo ma il ricordo di un ricordo di un ricordo di un ricordo e così via.
Così funziona la memoria e vi lussereste la mascella nello scoprire che ci sono persone, luoghi e avvenimenti che avete completamente rimosso dalla vostra memoria dichiarativa semplicemente perché non avete più avuto occasione di fissarli nel circuito neuronale con richiami successivi... ma che potrebbero essere rievocati in maniera spettacolare da un gesto (memoria procedurale), da un profumo o una canzone (memoria sensoriale).
Naturalmente ho fatto un riassunto anoressico di una branca della neuropsicologia che ha visto fior di scienziati dissertare per decenni su mnesie, prassie e compagnia danzante e di questo, e del disordine sulla mia scrivania, mi scuso.
67 notes · View notes
fabriziofesta · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Lo sapete che avete rotto letteralmente il cazzo con queste COVERBAND di imitatori da quattro soldi? Colpevoli tutti, chi li segue, management che assecondano, gente che li va a vedere. Braccia rubate all'agricoltura. ANDATE A LAVORARE PER DIO che occupate solo palchi!!! Meglio originali pure se brutte canzoni, MA DIGNITÀ!! #me #instagood #coverband #instagram #photo #festa #writer #instalike #photooftheday #zucchero #life #sugarfornaciari #bestoftheday #songwriter #singer #scrittore #concerto #concert #friends #party #night #writer #evening #picooftheday #livemusic #beautiful #clone #goodnight #coverband (presso Molise)
0 notes