#aria condizionata milano
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Manutenzione Preventiva per Impianti Fotovoltaici | Twins Electric
Controlli periodici Effettuare controlli regolari dei pannelli solari e dei relativi componenti è essenziale. Polvere, foglie e altre impurità possono ridurre l’efficienza dell’impianto fino al 20%. Una pulizia periodica dei pannelli, specialmente in aree ad alta concentrazione di polveri o agenti inquinanti, è fondamentale per mantenere alta la resa energetica.
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Caro affitti, gli studentati non bastano
Mille euro per un posto letto, vi porto nei Campus universitari pagati dallo Stato e finiti ai privati. Il ministero dell'università ha stanziato 20mila euro a posto letto per realizzare nuovi studentati, ma la partecipazione al bando è per il 99% coperta da privati. "Allo scadere dei pochi vincoli imposti alle società d'investimento i posti letto per i meritevoli e gli studenti con Isee basso potrebbero aumentare solo leggermente, con percentuali ridicole", peggiorando il problema del caro affitti nelle grandi città. Campus universitari di qua, campus universitari di là. Passeggiando nei quartieri universitari di Roma saltano all’occhio nuove costruzioni moderne e colorate che prima non esistevano. Sono alloggi per studenti con aree verdi, palestre, sale per la musica, biblioteche e tanti altri servizi. Sembrano campus americani o hotel di lusso. Strutture molto diverse dalla classica 'Casa dello studente' a cui siamo abituati (vedi foto sotto).
Casa dello studente in via Cesare de Lollis a Roma Una buona notizia per gli studenti universitari fuori sede che da anni denunciano i prezzi folli degli affitti, rivendicando il diritto allo studio con le tende davanti agli atenei. Quello delle nuove residenze per studenti però è un fenomeno che riguarda tutte le città a forte vocazione universitaria, perché dove c’è una forte domanda nasce una nuova opportunità di business, specie se ci sono i soldi del Pnrr di mezzo. Peccato però che poi i tanto sbandierati "prezzi calmierati" spesso si traducano in cifre che raggiungono anche i 1.000 euro al mese. Salta così l’obiettivo iniziale della misura, ovvero quello di aumentare il numero di posti letto per le fasce meno abbienti, come conferma Damiano Di Giovanni, responsabile della questione abitativa per l'Unione degli universitari (Udu). Ma andiamo per ordine e vediamo che cosa abbiamo scoperto. I nuovi studentati privati Più di 7.000 metri quadri, oltre 300 posti letto, aree verdi, parcheggi e strutture sportive. Sta per nascere un nuovo studentato nel quadrante est della Capitale, a poche fermate di autobus dall’università La Sapienza, in un’area industriale dismessa di 25mila metri quadri. Una buona notizia per tutti, studenti e abitanti del quartiere compresi vista la riqualificazione dell'area. Anche in questo caso si parla di "prezzi calmierati". Ma siamo davvero sicuri che questi alloggi saranno affittati a prezzi accessibili? Proviamo a scoprirlo guardando il listino di un campus realizzato a qualche chilometro da lì, riservato a "studenti, turisti e professionisti in viaggio". Nel canone di affitto sono compresi tutta una serie di servizi oltre all’alloggio: l’accesso agli spazi comuni (cucina, palestra, sale studio, sale ricreative, etc.), colazione e cena, pulizia della camera e del bagno una volta a settimana con cambio biancheria, aria condizionata, internet, manutenzione ordinaria e straordinaria. Come un albergo (vedi foto sotto).
Alloggi per studenti universitari a Roma I prezzi partono da 13.500 euro per una doppia per 11 mesi e da 14.900 per una singola. Ci sono poi tutta una serie di sconti e riduzioni di reddito e di merito cumulabili. Al massimo si arriva a una riduzione del 35 per cento. Uno studente meritevole e con un Isee basso paga 11.475 euro, più di 1.000 euro al mese per una stanza condivisa. A meno che non vinca una borsa di studio riservata a figli od orfani di dipendenti Inps.
Tariffario studentati Di campus come questi ne sono comparsi davvero tanti nella Capitale, ma anche in altre città universitarie. Uno di questi sorgerà al posto del villaggio olimpico di Porta Romana a Milano. Una volta terminati i Giochi del 2026 diventerà un campus universitario a "prezzi convenzionati", con canoni da 1.000 euro al mese per una stanza singola e 740 euro per una doppia. Tariffe che difficilmente risolveranno il problema del caro affitti anzi secondo alcuni lo peggioreranno, perché diventeranno un benchmark come dicono gli economisti, un punto di riferimento per i proprietari di case che affittano a studenti. Uno studente su 10 paga più di 800 euro Sul mercato immobiliare per studenti non siamo ancora arrivati a queste cifre, ma ci stiamo avvicinando complice l’esplosione degli affitti brevi ai turisti. Nell’ultimo anno i prezzi di una stanza sono saliti in media del 12 per cento, secondo un’indagine di Scenari Immobiliari. Questo il mercato degli affitti a Roma. Nella zona universitaria si parte da 400 euro per una stanzetta con letto, armadio a ponte e scrivania (vedi foto sotto), per arrivare a 1.000 euro per una doppia con bagno in camera. Alla stessa cifra si può prendere una singola di 9 metri quadri a due passi dall’università, con bagno condiviso ma ristrutturatissima.
Affitto stanza studenti 400 euro Nei meandri dell’irregolarità e dell’illegalità si trovano anche tanti tuguri a prezzi folli, scantinati o soffitte da brividi. A Milano, la città più cara di tutti per gli affitti universitari, i canoni partono da 500 euro per volare fino a 1.250 euro per una camera di 14 metri quadri in buone condizioni. In media in Italia gli studenti fuori sede pagano per l’alloggio 430 euro al mese, ma uno su dieci sborsa più di 800 euro secondo un’indagine di Skuola.Net. A più di un mese dall’inizio delle lezioni una matricola su tre non ha ancora trovato una stanza, mentre uno studente su quattro ha cambiato alloggio per motivi economici. Il 30 per cento si è rivolto a studentati universitari oppure a collegi e convitti privati. Uno universitario su tre, a dimostrazione del fatto che la domanda per gli studentati c'è ed è forte. Il business dell’housing student Di "posti letto pagati a peso d'oro accessibili solo a studenti con un certo reddito" ne avevamo parlato un anno fa con un rappresentante dell’Unione degli universitari (Udu), preoccupato per come si stavano spendendo gli 1,2 miliardi di euro del Pnrr. Risorse stanziate per portare da 40mila a 60mila i posti letto entro il 30 giugno 2026. Obiettivo: colmare il divario con il resto d’Europa dove il tasso di copertura degli alloggi per studenti fuori sede in media si attesta al 18 per cento, con punte del 30 per cento nei Paesi Bassi. In Italia, con 49mila posti letto su 600mila studenti fuori sede non pendolari, siamo solo al 7,3 per cento (vedi foto sotto). Grazie anche alle strutture di student housing gestite da operatori specializzati si spera che entro tre anni si possa superare quota 100mila. Il tasso di copertura potrebbe raggiungere così il 15 per cento. Ma le premesse non sono buone.
Posti letto negli studentati 2024 In Italia i privati fanno a gara per costruire nuovi campus universitari perché sono diventati un buon investimento. Basti sapere che con 315 milioni di euro lo student housing rappresenta il 45 per cento degli investimenti di tutto il comparto residenziale. Interessati soprattutto fondi immobiliari e società straniere, attratte in particolar modo dai soldi del Pnrr. E il pubblico cosa fa? Resta a guardare mentre i privati si accaparrano la fetta più grossa della torta. Vediamo perché. Dallo Stato 20mila euro a posto letto Il decreto n.481 del 26-02-2024 del ministero dell’Università (Mur) ha stabilito che i gestori pubblici e privati riceveranno un contributo da parte dello Stato di quasi 20mila euro a posto letto per i primi tre anni di gestione della struttura (vedi foto sotto). Cifra che ha convinto i privati a investire in vista di futuri guadagni mentre comuni, università e regioni sono rimasti inermi per mancanza di fondi, visto che ci vogliono circa 90mila euro per realizzare un posto letto.
Contributo Pnrr per posti letto alloggi universitari "Il governo ha deciso di puntare tutto sui privati", conferma a Today.it Damiano Di Giovanni, referente nazionale per la questione abitativa dell’Unione degli Universitari (Udu), aggiungendo che l’obiettivo di realizzare 60mila posti letto entro il 2026 è ancora molto lontano. "Il 99 per cento dei soggetti che a oggi partecipa al cofinanziamento statale sono privati, l’1 per cento sono pubblici. Per questa ragione abbiamo presentato un emendamento urgente per salvare il Pnrr. Chiediamo un miliardo di euro per incentivare e sostenere gli atenei e i comuni che vogliono partecipare al bando pubblico per realizzare almeno 20mila posti letto accessibili ed economici. Un contributo di almeno 50.000 euro a posto letto, perché i gestori pubblici a differenza dei privati hanno pochi soldi da investire". Da considerare anche l’assenza di alcuni vincoli importanti per i privati, come il tetto massimo al canone di locazione. "Previsto per i primi 12 anni uno sconto iniziale del 15 o del 25 per cento, in base ai casi, e un vincolo di 12 anni per la riserva dei posti letto del 30 per cento per il diritto allo studio. Quindi al termine del vincolo questi alloggi diventeranno studentati privati". Se vorranno potranno trasformali in hotel per turisti, "anche se economicamente gli conviene farsi pagare 1.000 euro a stanza dagli studenti", dichiara Di Giovanni. Ma quante famiglie riusciranno a far studiare il proprio figlio fuori casa visto che il reddito medio in Italia è di 23.650 euro lordi l’anno? "Non c’è una visione, un progetto, tra qualche anno ci sarà qualche posto in più per i meritevoli e gli studenti con Isee basso ma stiamo parlando di percentuali ridicole". Ricapitolando: senza l'intervento di soggetti pubblici l'occasione del Pnrr per far fronte all'emergenza abitativa degli studenti universitari rischia di evaporare insieme ai posti letto creati dai privati. Read the full article
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Taxi Service Milan Malpensa
Servizio taxi Milano Malpensa: il tuo compagno di viaggio affidabile
Quando si viaggia a Milano, uno dei primi e più importanti aspetti da considerare è il trasporto dall'aeroporto di Milano Malpensa. Che tu arrivi per lavoro o per piacere, avere un servizio taxi affidabile può fare una differenza significativa nella tua esperienza di viaggio complessiva. Con Taxi-Transfer, puoi goderti un viaggio senza intoppi, comodo ed efficiente direttamente dall'aeroporto alla tua destinazione. In questo articolo, esploreremo perché prenotare un trasferimento in taxi con Taxi-Transfer è la scelta ideale per i tuoi trasferimenti dall'aeroporto di Milano Malpensa.
Perché scegliere Taxi-Transfer?
Taxi-Transfer si distingue a Milano per il suo servizio eccezionale e la soddisfazione del cliente. L'azienda offre una gamma di opzioni su misura per soddisfare le tue esigenze, assicurando che il tuo viaggio inizi e finisca con una nota positiva. Ecco perché Taxi-Transfer è la scelta migliore per i tuoi trasferimenti dall'aeroporto di Milano Malpensa:
Affidabilità e puntualità: quando prenoti un taxi con Taxi-Transfer, puoi essere certo che il tuo autista sarà puntuale. L'azienda dà priorità alla puntualità, così non dovrai preoccuparti di ritardi che potrebbero compromettere i tuoi piani di viaggio. Che tu stia prendendo un volo la mattina presto o arrivando a tarda notte, Taxi-Transfer ti assicura di arrivare a destinazione puntualmente.
Comfort e praticità: i veicoli Taxi-Transfer sono ben tenuti e dotati di comodi sedili, aria condizionata e ampio spazio per i bagagli. Questa attenzione al comfort assicura che il tuo viaggio dall'aeroporto di Milano Malpensa sia piacevole e senza stress.
Autisti professionisti: gli autisti di Taxi-Transfer non sono solo qualificati ed esperti, ma anche cortesi e professionali. Hanno familiarità con i migliori percorsi e possono fornire utili consigli su Milano se sei nuovo in città. La loro competenza assicura che il tuo viaggio sia tranquillo e che tu raggiunga la tua destinazione in sicurezza.
Prezzi accessibili: Taxi-Transfer offre prezzi competitivi per i suoi servizi, assicurandoti un ottimo rapporto qualità-prezzo. La politica dei prezzi trasparente significa che saprai esattamente cosa aspettarti, senza costi nascosti o imprevisti.
Come prenotare il tuo trasferimento in taxi
Prenotare un taxi con Taxi-Transfer è semplice e senza problemi. Ecco una semplice guida per assicurarti la tua corsa dall'aeroporto di Milano Malpensa:
Visita il sito Web: vai al sito Web di Taxi-Transfer per avviare il processo di prenotazione. L'interfaccia intuitiva semplifica l'inserimento dei dettagli del viaggio e la selezione del tipo di veicolo più adatto alle tue esigenze.
Inserisci i tuoi dati: inserisci le informazioni necessarie, tra cui il numero del volo, l'orario di arrivo e la destinazione. Ciò consente a Taxi-Transfer di monitorare il tuo volo e di modificare l'orario di ritiro in caso di ritardo.
Scegli il tuo veicolo: seleziona tra una gamma di veicoli in base alle tue preferenze e alle dimensioni del gruppo. Che tu abbia bisogno di un taxi standard o di un'auto di lusso, Taxi-Transfer ha opzioni per soddisfare diverse esigenze.
Conferma la tua prenotazione: controlla i tuoi dati e conferma la prenotazione. Riceverai un'e-mail di conferma con tutte le informazioni necessarie sulla tua corsa, inclusi i dettagli di contatto dell'autista e il luogo di ritiro.
Goditi il viaggio: il giorno del volo, recati semplicemente all'area di prelievo designata all'aeroporto di Milano Malpensa. Il tuo autista ti aspetterà, pronto ad aiutarti con i bagagli e ad assicurarti un trasferimento agevole verso la tua destinazione.
Servizi aggiuntivi
Taxi-Transfer va oltre i normali trasferimenti aeroportuali offrendo servizi aggiuntivi che migliorano la tua esperienza di viaggio:
Incontro e saluto in aeroporto: per maggiore comodità, puoi optare per un servizio di incontro e saluto in cui il tuo autista ti incontrerà nella sala arrivi con un cartello con il tuo nome. Questo è particolarmente utile se non hai familiarità con la disposizione dell'aeroporto o se viaggi in gruppo.
Richieste speciali: se hai esigenze o richieste specifiche, come seggiolini per bambini o spazio extra per i bagagli, Taxi-Transfer può soddisfare queste esigenze. Basta menzionarle durante la prenotazione per garantire un'esperienza personalizzata.
Servizi aziendali: per i viaggiatori d'affari, Taxi-Transfer offre account aziendali e servizi su misura per soddisfare le esigenze professionali. Che si tratti di organizzare il trasporto per un team o di fornire un passaggio di lusso per un dirigente, Taxi-Transfer assicura che il viaggio d'affari sia il più efficiente e confortevole possibile.
In Conclusione
Scegliere Taxi-Transfer per i tuoi trasferimenti all'aeroporto di Milano Malpensa è una decisione che assicura un inizio del tuo viaggio senza stress e piacevole. Con il loro servizio affidabile, veicoli confortevoli, autisti professionisti e prezzi competitivi, Taxi-Transfer si distingue come una scelta di prim'ordine per chiunque abbia bisogno di un trasferimento in taxi a Milano Malpensa. Prenotando in anticipo, puoi assicurarti il tuo passaggio con facilità e concentrarti sul goderti il tuo tempo a Milano. Quindi la prossima volta che voli a Milano Malpensa, assicurati di prenotare un taxi con Taxi-Transfer per un viaggio tranquillo e piacevole.
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Grosseto, bloccati in treno senza aria condizionata per quattro ore: attivata la protezione civile Bloccati dentro un treno senza aria condizionata dalle 16 di oggi pomeriggio. Hanno dovuto attivare il servizio di protezione civile per un treno ad alta velocità rimasto fermo dalle 16 per un guasto in provincia di Grosseto con 350 persone a bordo. Grosseto, bloccati in treno senza aria condizionata dal pomeriggio: attivata la protezione civile Lo riferisce su Fb il sindaco di Grosseto Antonfracesco Vivarelli Colonna spiegando poi che Rfi stava facendo arrivare un altro convoglio per il trasbordo dei viaggiatori. «Dalle 16 circa di questo pomeriggio - ha scritto il sindaco in un primo post alle 19 - un treno ad alta velocità è fermo per un problema tecnico tra Braccagni e Giuncarico. A bordo circa 350 persone tra passeggeri e personale addetto. È attivo il servizio di Protezione civile comunale. E sono state coinvolte le realtà associative del mondo del volontariato locale (Misericordia e Croce Rossa). A breve sarà garantita una fornitura di acqua a tutte le persone che si trovano a bordo del mezzo. Sul posto anche un'ambulanza e i Vigili del fuoco. Pare manchi l'aria condizionata». Nel post di aggiornamento il primo cittadino ha poi spiegato: «Rfi sta facendo arrivare sul posto un Intercity in cui trasferire tutte le persone attualmente ancora sopra il treno ad alta velocità. Passeggeri e addetti saranno così portati alla stazione più vicina, cioè Braccagni, e da lì verrà messo a punto il piano per far proseguire il viaggio». Secondo quanto riferito da Trenitalia in una nota «i viaggiatori del treno Intercity 513 che si era fermato tra Montepescali e Grosseto per un inconveniente tecnico alla linea elettrica sono ripartiti poco prima delle 20 dopo essere stati trasbordati su un altro convoglio Intercity proseguendo così il viaggio» Tutti i treni coinvolti che hanno subito variazioni e ritardi: • FB 8619 Milano Centrale (13:10) - Roma Termini (20:03): il treno è fermo a Gavorrano dalle ore 18:21. • FB 8626 Roma Termini (16:57) - Genova Piazza Principe (21:50): il treno è fermo a Orbetello dalle ore 18:41. • IC 511 Torino Porta Nuova (10:40) - Salerno (21:24): il treno è fermo nei pressi di Grosseto dalle ore 17:10; • IC 684 Grosseto (16:10) - MIlano Centrale (21:58): il treno è fermo nei pressi di Grosseto dalle ore 17:10. • IC 518 Roma Termini (15:57) - Ventimiglia (23:39): il treno è fermo a Grosseto dalle ore 17:42.
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Milano, due locali con terrazzo in vendita
La soluzione che vi proponiamo in vendita e un recentissimo bilocale su due livelli oltre ad un terrazzo, a due passi dalla splendida cornice del Naviglio della Martesana, in una signorile e piccola palazzina di soli due piani, edificata nel 2018 in classe energetica B. L’appartamento e composto da; ingresso su soggiorno con angolo cottura, comoda scala a vista che conduce al piano superiore dove troviamo la camera da letto matrimoniale con cabina armadio e ripostiglio, oltre ad un ampio bagno con box doccia. Al comodo terrazzo si accede tramite scaletta interna situata nel disimpegno. La proprieta e completata da una cantina di pertinenza al piano seminterrato. L’immobile viene venduto parzialmente arredato ed in perfette condizioni. I punti di forza di questo appartamento sono sicuramente la luminosita, la razionalita degli spazi e la collocazione in una tranquilla via residenziale, a pochi passi dalla fermata della metropolitana MM2 Cimiano e da tutti i servizi e dalle comodita quali supermercati, farmacie, poste, asili nido e scuole. Finiture: riscaldamento autonomo, serramenti in triplo vetro/pvc con veneziane interne ed apertura a vasistas, pannelli solari per la gestione dell’acqua calda, pavimentazione in gres porcellanato effetto parquet ovunque, impianto di aria condizionata con pompa di calore, porta blindata e videocitofono. Ideale sia per un single o una giovane coppia o anche come investimento. Nelle vicinanze ampi spazi verdi, Ospedale San Raffaele e le sedi di importanti aziende come Rizzoli, Corriere della Sera, RCS, Sony Europe. Prezzo richiesto: € 228.000. Classe ''B'' 32,30 kWh/mq.a Per informazioni o per fissare un appuntamento contattateci al nr. 02. 92.35.365 o scrivere a [email protected] Per la vostra tutela pubblichiamo solo annunci con incarichi in esclusiva.
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Estate Calda? Il tuo condizionatore non funziona?
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I moderni sistemi di aria condizionata e riscaldamento offrono efficienza e comfort superiori. Dal momento che il clima estivo a Milano, è grave, i proprietari di case si affidano al loro condizionatore per mantenere l’ambiente interno fresco, sano e adeguatamente umidificato. Riscaldamento e aria condizionata Pronto Intervento Condizionatore a Milano fornisce tutti i servizi HVAC necessari per mantenerti a tuo agio tutto l’anno. Ognuna delle nostre stime è supportata da una garanzia di soddisfazione
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CAFALDO
Ho sempre mal sopportato le giornate afose che ci regalava l'anticiclone delle Azzorre. Quei dieci o quindici giorni al massimo nel mese di luglio.
Da qualche anno il caro Azzorrino, carino lui, è stato spodestato malamente dai vari Lucifero, Caronte e Stoccaldo.Ieri sono uscito in giardino con del mais in un contenitore metallico, dopo cinque minuti i pop corn erano pronti.Non oso pensare i coltivatori di mais, me li immagino cantare Battisti che ne sai tu di un campo di pop corn, che scoppietta mentre lo prendi in mano.
Avevo un appuntamento di lavoro a Milano, "mettiti in giacca e cravatta" mi dissero, dannazione... appuntamento all'Hotel Armani, passando per la Via Monte Napoleone a piedi con l'abito in tiro sono entrato nei seguenti negozi: Bulgari, Louis Vuitton, Moncler, Dolce & Gabbana, Gucci, Prada e Valentino.Come entravo la solita domanda: "Buongiorno signore e benvenuto, in cosa posso servirla?"; le mie risposte uguali: "Guardi in realtà mi servono due o tre boccate di aria condizionata".
Devo dire che ho trovato delle commesse molto comprensive, mi sorridevano tutte. Credo che qualcuna si sia anche messa a ridere nascondendosi dietro una mano. Ho avuto anche sguardi di comprensione, o forse compassione, da parte degli energumeni che stanno in abito completo sulla porta, come sicurezza.
Fa talmente caldo che sto rivalutando gli odiati centri commerciali, tutto d'un tratto diventano un'oasi. Un concentrato di aria condizionata e gnagna. Incredibile.
Il caldo afoso africano è il più grande eccitante seduttore, mai nessuno come lui ci fa bagnare. Gli anticicloni africani potrebbero chiamarli Rodolfo Valentino, Cleopatra o Casanova a questo punto anziché con nomi infernali.Vedo gente che gioisce di questo caldo, devo ricredermi sulla teoria dei rettiliani. Solo se sono lucertole possono gioire. Siete dei serpenti sappiatelo.Sogno, con questo caldo, di essere intervistato da un inviato di Studio Aperto quando "scendo i cani", già mi immagino il botta e risposta:
- Signore, ma porta i cani fuori? - Eh si. - Ma con questo caldo? - Si, li scendo e li piscio lo stesso. Perché?
Chiusura servizio in diretta frettoloso con sigla finale del TG.
Ho deciso che riscriverò, rivisitandole e aggiornandole, la fiabe per i bambini. Adeguandole al clima che viviamo. Devono comprendere fin da piccoli cosa li aspetterà da grandi.Quindi spazio a:
- La principessa sul ghiacciolo - Cenerantola (quando non respiri per l'afa) - Cappuccetto Cotto - Biancaneve sciolta in sette vasi - Il Gatto con gli infradito - Polliclinico (storia di un bambino ricoverato per una botta di caldo) - La bella rinfrescata nel bosco - Hitachi & Daikin nella casa di marzapane - Le ancelle sudate della regina - La piccola fiammiferaia ha preso fuoco (storia di un'autocombustione) - Climastronzolo - La regina della neve artificiale - Il ventilatore magico - Il piccolo principe disidratato
Alcuni dicono “muoio dal caldo”, poi come sempre deludono le aspettative e non muoiono mai.
Nel frattempo che tornino temperature gradevoli mi trasferisco a vivere nel frigorifero. Addio.
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JAMBO KENYA!!
Eccomi di nuovo qui!!! Questa volta voliamo verso il meraviglioso Kenya! Partenza alle ore 22.00 da Milano Malpensa per arrivare a Mombasa il giorno successivo alle 7 del mattino, con volo Neos assolutamente perfetto!!
Appena usciti dall’aereoporto la prima sensazione è’ stata quella di non poter respirare dal caldo e dall’umidità a percentuali altissime,i miei capelli infatti, tutti belli piastrati, nel giro di 5 minuti sono diventati appunto africani...motivo per cui vi consiglio di risparmiare il peso di phon e piastra in valigia , perché non li userete MAI!!!
Partiamo in direzione Eden Village , nella meravigliosa Watamu, con un pulmino dotato di aria condizionata , e ci mettiamo comodi perché avremo circa 3 ore di viaggio! Già durante il trasferimento abbiamo modo di percepire l’aria che si respira qui ...un susseguirsi di villaggi costruiti con case di fango e tetti di paglia, brulincanti di bimbi scalzi , sempre felici, sempre sorridenti e pronti ad urlarti i loro meravigliosi “Ciaoooo” !!
Una volta arrivati al nostro Eden Village siamo stati accolti con un delizioso aperitivo rinfrescante , mentre i ragazzi dello staff ci prendono le valigie e si avviano verso le nostre camere. La nostra stanza e’ qualcosa di meraviglioso, letteralmente sulla sabbia , a 5 metri dall’ Oceano Indiano .
Siamo talmente vicini all’acqua che per tutta la vacanza , non ho mai indossato nemmeno i pantaloni : piedi nudi e costume , non avrete bisogno di altro!!
L’Eden Village si trova di fronte alla più famosa spiaggia del Kenya che viene chiamata “Sardegna 2”, e come potete capire dal nome , il motivo è’ facilmente intuibile !! Chiamarla “spiaggia” è’ forse sbagliato, in quanto è un vero e proprio atollo che si forma in mezzo al mare nelle ore di bassa marea...ma andiamo per ordine ....
ALTA E BASSA MAREA
Dopo una veloce rinfrescata , dopo pranzo ,decidiamo di andare a goderci la famosa bassa marea...vi dico la verità , pur documentandomi tantissimo prima della partenza non sono mai riuscita a capire bene cosa fosse questo fenomeno, e tanto meno se fosse una cosa positiva o negativa ...insomma STRA POSITIVA! Spesso sentirete persone dirvi : “Vai in Kenya?? Guarda che il mare non è’ un granché , e poi ci sono le maree....” Non fate caso a queste stupidaggini ...Il mare di Watamu è’ spettacolare , di un azzurro cristallino che non ha niente da invidiare alle Maldive !!
Ogni 6 ore cambia la marea , ciò significa che per 6 ore ci sarà l’acqua come siamo sempre abituati a vedere, e per 6 ore l’acqua si ritirerà lasciando che la sabbia bianca come farina sbuchi in mezzo al mare, creando dei veri e propri atolli paradisiaci pullulanti di stelle marine rosse , grandi come 2 palmi di mano!! Tra cui il più famoso atollo di cui parlavamo prima , detto Sardegna 2. Per poter raggiungere questi isolotti si può camminare (mi raccomando, portate le scarpine di gomma) sopra la sabbia che l’acqua ha lasciato scoperta!! Oppure potrete farvi accompagnare dai numerosi ragazzi sulla spiaggia , che per 5 euro vi caricheranno sui loro catamarani caserecci “navigando” verso le spiaggette!! Subito facciamo amicizia con 2 ragazzi che saranno protagonisti della nostra vacanza : Giorgio Napolitano e Sabato!
I BEACH BOYS
Giorgio e Sabato ci accompagnano verso il primo isolotto e ci spiegano come funziona qui: sulla spiaggia troverete una miriade di ragazzi , che vengono chiamati Beach Boys , e non vi nascondo che il primo impatto è “oh no!!! Ma questi ci staranno addosso per tutta la settimana?!”....in realtà alla fine, tutti vi chiameranno per nome e voi vi affezionerete a loro!! Ma torniamo a Giorgio e Sabato : ci propongono tutte le loro escursioni , ma purtroppo per alcune di queste ci eravamo già organizzati dall’Italia con il famoso Fragola, che incontreremo poche ore dopo per definire i dettagli...ci accordiamo quindi con i 2 ragazzi che ci saremmo rivisti 2 giorni dopo per parlarne meglio, al nostro ritorno dal Safari !
FRAGOLA
Apriamo quindi il capitolo “Fragola” : abbiamo appuntamento con lui alle 17 al di fuori della porta principale del villaggio! Appena uscirete da lì, tantissimi ragazzi vi assaliranno per vendervi le loro cose , MA NON SPAVENTATEVI , nessuno vi farà del male e nessuno vi ruberà i soldi!!! State tranquillissimi!! E soprattutto fidatevi ciecamente di Fragola !! Vorrà i soldi in anticipo , ma è’ serissimo, con alle spalle una moglie italiana che gli gestisce il lavoro!! Con lui decidiamo di fare il Blu Safari (70,00 euro) e l’escursione al canyon Hell’s Kitchen (30,00euro). I prezzi sono più convenienti rispetto a quelli del villaggio quindi vi consiglio di fare tutte le vostre escursioni con i ragazzi del posto!!! Oltre a Fragola ci sono tantissimi altri ragazzi che fanno il suo stesso lavoro, e su internet ne potrete trovare a decine ,già dall’Italia!! Per la maggior parte sono affidabili , ma mi raccomando, in ogni luogo potrete trovare dei truffatori , quindi state attenti e documentatevi bene ...anche se vi assicuro che noi italiani siamo decisamente più truffaldini dei kenyoti : a chi ruba tagliano le mani...e con questo ho detto tutto!
L’ACQUA NEL VILLAGGIO
E’ finalmente ora di una bella doccia...ricordate : siete in Africa ...l’acqua è’ poca e scenderà con un getto molto debole, sarà difficile dosare acqua calda e fredda, troverete un po’ di ruggine , i rubinetti non saranno luccicanti, e forse avrete un geco a farvi compagnia...ma questo è il bello, e se non volete accettare questi piccoli imprevisti, non è’ il posto per voi!!! Nonostante questo la pulizia e’ perfetta, e chi vi scrive è’ una super schizzinosa!!!
TSAVO EAST: IL SAFARI
Dopo cena, subito a dormire perché il giorno successivo si partirà alla volta dello Tsavo Est per il Safari!!!
Sveglia alle ore 6.00....ma quale sveglia??? Un ragazzo ci viene a bussare la porta ...questa è’ la nostra sveglia!!!! Fantastico!!!
Dopo una veloce colazione, dotati di zaino e scarponcini , saliamo sul van del mitico Evans, il signore che ci accompagnerà per tutto il nostro Safari!!!
Mettetevi comodi, il viaggio durerà circa 3 ore...le strade sono sterrate , e per fare anche solo un centinaio di km , ci vorrà tanto tempo!!! Dopo le dovute presentazioni, Evans ci chiede se abbiamo portato qualcosa da donare ai bimbi, ma non avendo nulla per loro, chiedo se è possibile comprare qualcosa ...ci fermiamo quindi in un “negozietto” dove acquistiamo per 30 euro circa 15 chili di polenta , altrettanti di fagioli e dei biscotti ...voi direte “30 euro e’ tanto!!!!” ...ok si , forse è’ tanto , ma qualsiasi cosa comprerete in Africa lo dovrete fare nell’ottica che vi stanno “fregando”!! Loro vivono di questi pochi spicci , quindi se anche dovrete spendere 5 euro in più rispetto alla media....chi se ne frega!!!!
Con il nostro bottino, ci dirigiamo in una scuola/orfanotrofio....e qui, per i deboli di cuore, fate un training autogeno perche vi si spezzerà il cuore a metà quando una miriade di bimbi sporchi e scalzi di tutte le età vi correranno incontro, vi salteranno in braccio e vi chiederanno di aprire il loro pacchetto di biscotti ....non mi sono sentita di fare foto qui...mi sembrava irrispettoso e di trattarli come “fenomeni da barraccone” ...non ho documenti, ma lo porto negli occhi e nel cuore ...
Con gli occhi lucidi risaliamo sul furgoncino e dopo circa un’ora eccoci arrivati alla porta d’entrata dello Tsavo Est , il parco naturale più grande del Kenya !! Appena varcata la soglia scorgiamo in lontananza una famiglia di elefanti , in fila indiana, dirigersi verso il fiume per abbeverarsi....questa scena non la scorderò mai....lo sto vedendo davvero??? DA BRIVIDI!!
Dopo circa un paio d’ora di perlustrazione della savana , Evans ci porta nel lodge che avevamo prenotato da casa : Ashnil Aruba Lodge (https://www.ashnilhotels.com/aruba/)
Se prenotate da casa o con l’organizzazione del vostro Villaggio, assicuratevi che il lodge in cui dormirete sia all’interno della savana, perché spesso vi fanno dormire fuori dalle mura dello tsavo, e come potete immaginare , non c’è niente di più bello di sentire un ruggito o un barrito mentre riposate nel vostro letto !
Il nostro lodge è’ recintato da un filo elettrico in modo che gli animali non possano entrare in questa area, ma dal terrazzo della nostra camera vediamo a circa una trentina di metri un laghetto dove gli animali vengono a bere e lavarsi ...che emozione!!!
Dopo un bagno in piscina, sempre a pochi metri da giraffe ed elefanti , Evans torna a prenderci e ripartiamo per il momento più bello del Safari : il tramonto ! Durante le ore meno calde gli animali usciranno dalle loro tane ed è’ proprio in queste ore che riuscirete a vederne tantissimi !! Noi siamo riusciti a vedere da vicinissimo, a un palmo di mano , una mandria di elefanti fermi a cenare con chili e chili di fieno, le bellissime giraffe mangiare le foglie dagli altissimi alberi , le zebre che spaventate dal rumore del furgone corrono a tutta velocità attraversando la strada con alle spalle il sole che sta per tramontare , ma soprattutto vediamo sbucare sulla cima della collina il maestoso leone con la sua criniera....sembra di essere catapultati dentro la tipica scena de “Il Re Leone” ...brividi e pelle d’oca...il tempo si ferma...una scena che difficilmente dimenticherò !!
Il sole è’ ormai tramontato , torniamo al lodge e ci diamo appuntamento la mattina successiva alle 6.30, per il secondo momento più spettacolare : l’alba!
Dopo una doccia e la cena , non dimenticatevi di alzare gli occhi verso il cielo, nel punto più buio che riuscite a trovare: la via lattea in tutta la sua bellezza esiste ancora, ed è’ proprio lì , sopra le vostre teste ....il tutto contornato dai ruggiti dei leoni!!!
E’ ora di andare a riposare...ricordate di chiudere la finestra della vostra camera , perché le scimmie dispettose verranno a rubarvi tutti i vostri prodotti !!! Questo significa che soffrirete un caldo infernale , solo il ventilatore potrà darvi un po’ di sollievo....ma non pensate di trovare l’aria condizionata dentro la savana 😉
Alle 6.00 suona la sveglia , e dopo una rapida colazione , risaliamo sul van...in queste ore meno calde riusciamo a scovare una famiglia di leoni che si riposa all’ombra di un grande albero...o meglio, il leone maschio se ne sta sdraiato sotto un albero , i cuccioli giocano saltandogli intorno, e la leonessa sempre sull’attenti per essere certa che non ci siano pericoli imminenti...e per fortuna non ci ha scambiato per un pericolo!!!!
Ma poco dopo , ecco che ci si presenta un’altra scena indimenticabile : la caccia!!! Tre leoni tentano di procurarsi il pranzo cercando di sbranare una mandria di bufali....ma i bufali sono riusciti a scacciarli!! Non me lo sarei mai aspettata!!!
E’ ora di uscire dalla Savana, e dopo aver visto anche i coccodrilli ed aver pranzato insieme alle scimmiette ladre di pane , torniamo verso il Villaggio.
ISOLA DELL’AMORE
Il Giorno successivo, in accordo con Giorgio e Sabato , per 50,00 euro, dopo aver sguazzato per circa mezzoretta, nella splendida Sardegna2 con l’acqua alta, con la loro barchetta a motore ci accompagnano verso un posto paradisiaco : l’Isola dell’Amore! Si chiama così perché la lingua di sabbia , scoperta dalla bassa marea, prende la forma di un gigantesco cuore.
Un Paradiso!!!! La Sabbia è’ bianca e l’acqua cristallina...non riuscirete a stare senza occhiali da sole, perché rimarrete accecati dalla troppa luce !! Dopo aver speso almeno 2 ore a mollo , e’ ora di pranzo, e compreso nel prezzo abbiamo una grigliata di pesce , compresa di aragosta, che nemmeno nei posti più chic della Sardegna!!! Per non parlare della frutta...non lasciatevi scappare mango e frutti della passione!!! Favolosi!!
Dopo pranzo ritorniamo a rilassarci in quel paradiso terrestre , camminando anche nella zona che si affaccia sull’Oceano , dietro agli “scogli” ....vedrete una quantità surreale di granchi sulle rocce !!
Ma intorno alle 17.00 e’ ora di ritornare alla base, perché Giorgio e Sabato ci aspettano con la macchina per portarci a vedere il tramonto in un posto più che spettacolare : il Crab Shab!
CRAB SHACK
E’ un ristorante costruito sopra le mangrovie , attraversabile solamente attraverso ponti tibetani che collegano le palafitte sopra il quale si può cenare o fare solamente un aperitivo , godendosi un tramonto indimenticabile.
BLU SAFARI
Il giorno successivo alla 9 in punto troviamo al di fuori della porta principale del villaggio il nostro “autista” che ci carica su di una moto , senza caschi, ed in 3....ma è bello così!!!!! Il modo migliore per attraversare le strade sterrate di watamu è’ sicuramente con la moto....noi eravamo un po’ impauriti , ma è’ stato divertentissimo e per niente pericoloso !!!
Arrivati a destinazione saliamo sulla nostra barca, con il fondo in vetro , attraverso il quale si possono vedere pesci e fondale....ma sinceramente di pesci ne vedrete pochissimi infatti lo snorkeling è’ stato molto deludente ! La barriera corallina è stata devastata dall’ultimo tsunami , di conseguenza tutti i meravigliosi pesci che prima la abitavano, non ci sono più .... ma quello che più vi emozionerà sarà sicuramente vedere decine e decine di delfini che nuotano accanto alla vostra barca !!!
Dopo una sosta alla spiaggia di Garoda , ripartiamo per il pranzo su di una isoletta detta Sudi Island , dove ci fanno sedere lungo un tavolone in pietra , al massimo della convivialita’, mangiando riso , gamberi ed aragoste!!!! Spettacolare!!!!
Dopo pranzo , il caldo di fa sentire , ma non ci abbattiamo e decidiamo per 5 euro , di fare un giro sulla canoa attraversando le mangrovie ...le vostre guide saranno dei ragazzi matti da legare, nel senso buono del termine, che vi faranno morire dal ridere, e vi faranno vedere tante specie tra granchi , scimmie, e fenicotteri, che popolano l’isola ...anche questa esperienza sarà indimenticabile !!!
HELL’S KITCHEN- MARAFA
Il penultimo giorno della nostra vacanza decidiamo di dedicarlo al relax durante la mattina, facendo un po’ di idromassaggio , ma alle 14.00 il mitico Zanzara, ci viene a prendere con la sua macchina per portarci in un posto a dir poco meraviglioso e suggestivo : il canyon Hell’s Kitchen, nella località di MARAFA!! Ad accoglierci , dopo un viaggio di circa 2 ore, ci sarà un altro ragazzo che si fa chiamare Zanzara , come il nostro accompagnatore, che ci portera’ all’interno del canyon!! Vi consiglio fortemente di visitare questo posto nelle ore meno calde, ed in particolare al tramonto ...prima di tutto perché i colori che vedrete in queste ore sono inspiegabili, e secondo perché quando il sole è’ ancora alto, la temperatura arriva fino si 50 gradi!!!!
Stremati, risaliamo in macchina e torniamo al villaggio dove ci aspetta una cena di pesce...ancora aragosta!!!!! Ma non ci lamentiamo!!!
L’ultimo giorno lo dedichiamo al relax e qualche bagno nella meravigliosa acqua di Watamu !!!
Mi sono dimenticata di dirvi una cosa fondamentale: mettete la sveglia ogni mattina alle 6 e fatevi un sacco di bagni in mare con la luce dell’alba...E’ impagabile!!!
Spero che l’articolo vi sia piaciuto , e che vi possa essere utile per il vostro futuro viaggio in Kenya!!!
Arrivederci alla prossima avventura
Con affetto
Giorgia
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Milano intorno
Oh, aria condizionata e moriamo di caldo Diamanti veri ma sorriso falso Ormai reggo meno la gente che l'alcol
Odio le feste, indosso il VR Non guardo modelle Non mangio la carne ma ho sedili in pelle
A casa del magnate russo vado in panico di brutto Tutti nudi come a Woodstock dentro l'attico di lusso A metà tra un lager e un castello delle fiabe Tu sei collassata bella addormentata nel bosco verticale
Principessa da svegliare con un bacio Ma forse chiuso in questa torre sono diventato il drago Quindi ignoro lo skyline, guardo l'America in TV Più che non dormire mai la mia città non sogna più
Dove si va dove, si andrà? Se non ci danno da bere qua e nemmeno al bar Vorrei guardarti ancora ballare se lo stereo è spento Voglio una GIF del tuo movimento
Non ho l'età e non ho le tag Io per amare e scriverti là la verità E mentre passa già la prima metro sotto il pavimento Sopra ci sei te e tutta Milano intorno
Eh sì, il cane è di razza ma sono un bastardo Vite che passano sempre in ritardo Se bevo non devo se bevo straparlo
Che basa il cervello s'intasa la testa Che sfasa e ho perso più chance che chiavi di casa Il tempo che scorre dentro le mie vene con donne più condivise di un Meme Chiedere scusa non sempre conviene, ho tanti difetti ma li porto bene
Mentre la mattina aspetta un'altra birra e sigaretta Non andiamo da nessuna parte ma siamo di fretta Le nostre vite semplici senza salsa piccante Io credo nella gente ma non sono praticante
Geloso anche del vento che ti accarezza Se vieni dal basso hai sempre paura di non essere all'altezza
Dove si va, dove si andrà? Se non ci danno da bere qua e nemmeno al bar Vorrei guardarti ancora ballare se lo stereo è spento Voglio una GIF del tuo movimento
Non ho l'età e non le tag Io per amare e scriverti là la verità E mentre passa già la prima metro sotto il pavimento Sopra ci sei te e tutta Milano intorno
È già arrivato il domani Noi con gli occhiali e due amari Oh, è già arrivato domani, domani, domani, domani
Dove si va, dove si andrà? Se non ci danno da bere qua e nemmeno al bar Vorrei guardarti ancora ballare se lo stereo è spento Voglio una GIF del tuo movimento
Non ho l'età e non ho le tag Io per amare e scriverti là la verità E mentre passa già la prima metro sotto il pavimento Sopra ci sei te e tutta Milano intorno
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gli esami online erano bellissimi
chi c'ha voglia di andare a milano co' sto caldo e i treni senza aria condizionata e la sveglia prestissimo me mato
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Breve storia delle mie lacrime (o di come ho imparato ad odiare la mia emotività).
Calabria. Inizio Agosto.
Mi chiamano al telefono, c'è un'emergenza. Devo tornare subito a casa. Quel me adolescente, squattrinato e napoletano, decide di farlo nella maniera meno comoda ma più economica possibile acquistando un biglietto per il primo Regionale disponibile. Il viaggio sarebbe durato solamente 3 ore, niente poteva andare storto.
Conobbi B. durante quella vacanza. Mentre io e alcune mie amiche giocavamo ad indovinare il nome dei cittadini delle città italiane i genitori di B., adorabili anche nel dimostrarmi affetto negli anni successivi, decisero di giocare con noi e, di riflesso, anche B. partecipò a quel gioco. Ci presentammo, e da lì ci odiammo a morte.
Non era odio, no, ma mal ci sopportavamo. Non so perché, ma c'era qualcosa a pelle di lei che non mi andava a genio: sarà stato il fatto che fosse di Milano (maledetti milanesi, mi hanno rubato il cuore), sarà stato il fatto che non avesse, almeno in apparenza, niente di speciale o sarà stato il fatto che anche a lei ho rubato un Rolex ma, per i primi tempi, ci siamo evitati.
Poi, però, è successo. Non ricordo esattamente il motivo del nostro avvicinamento ma, ad un certo punto, siamo diventati inseparabili. Eravamo sempre attaccati e, in qualche modo, avevamo creato un nostro modo di fare, un nostro linguaggio, una complicità che tanti fidanzati si sognano. Eravamo io e B., e nessun altro.
Il nostro, però, era un amore platonico. Era palese il fatto che ci piacessimo, da impazzire, ma per uno strano caso del fato proprio quell'emergenza ci destinò, poi, a cadere in tutta una serie di situazioni in cui l'uno piaceva all'altro, ma mai viceversa. Alternavamo, entrambi, il nostro amore per l'altro e, l'unica occasione in cui potevamo davvero sviluppare qualcosa, l'abbiamo sprecata proprio per via di quell'emergenza.
Quell'anno, l'anno in cui ho conosciuto B., non ho avuto la possibilità di abbracciarla e salutarla.
Proprio per questo, una volta salito su quel Regionale, piansi.
Su quel Regionale malridotto, affollato, puzzolente e senza aria condizionata piansi, come mai piansi in vita mia fino a quel momento, e lo feci nascondendomi dagli altri, da mia sorella che era con me e anche da me stesso, perché di quelle lacrime mi vergognavo, da impazzire. Non potevo credere al fatto che lo stessi facendo perché non l'avevo mai fatto prima di allora e, farlo per una persona con cui non era successo nulla, era per me motivo di vergogna. Mi vergognavo, pensavo che piangere fosse una roba da deboli e, io, in quel momento lo ero sì, ma per i motivi sbagliati: stavo piangendo per un abbraccio mancato, per un'occasione che non si sarebbe mai pi�� presentata e per dei sentimenti, delle emozioni, che avevo e non riuscivo a esprimere in alcun modo.
Piansi, per tutte e 3 le ore di quel viaggio. Avevo gli occhi gonfi, e fortunatamente avevo con me degli occhiali da sole, pronti a celare le mie lacrime per B.
Una volta sceso da quel Regionale, però, decisi che quelle sarebbero state le prime ed ultime lacrime versate per qualcuno. Piangere non faceva per me, non volevo più farlo. Non volevo più cadere così in basso e non volevo più vedermi così debole, di fronte a qualcosa o qualcuno.
Così fu: B. fu l'unica persona per cui piansi in 10 anni di vita.
Poi, però, accadde di nuovo.
Fine 2019. Faceva molto freddo quel giorno e, nel mentre stavo scaricando l'ultima puntata dell'ultima stagione di Mr. Robot, decisi di chiudere la porta di camera mia e accendere il piccolo calorifero che ho in camera. Mi rannicchiai sotto le coperte, mentre il mio nuovo pc portatile faceva quello che doveva fare.
La mia impaziente attesa per quell'ultimo episodio stava finalmente giungendo al termine, poiché avevo seguito la programmazione americana e, finalmente, eravamo arrivati all'ultimo episodio dopo mesi e mesi di attesa. Il finale di stagione e della serie, non potevo aspettare più.
Piansi, di nuovo.
Ancora oggi non mi spiego il perché di quelle lacrime ma, una volta arrivato alla fine di quell'episodio, il mio corpo decise di piangere e tirare fuori tutta quella rabbia, quella frustrazione, quel dolore, che stava permeando la mia vita e la mia anima in quel momento. Non ne potevo più, non potevo più tenermi quelle cose dentro e, quel pianto, fu il modo del mio corpo di liberarmi di tutto quello che avevo dentro.
Piansi per ore. Ero stremato dalle mie stesse lacrime e da quelle ore, passate a piangere e a cercare di smettere di farlo. Ma era più forte di me. Piansi fino a svuotare completamente il mio corpo.
Mi addormentai.
il giorno dopo capii. Piansi per E., per quello che era successo con lei, per come era finito tutto e per quel dolore, comune, che aveva distrutto tutto quello che era stato tra noi due.
Durante quei 10 anni di pausa tra un pianto e l'altro conobbi E., l'unica persona che m'è stata accanto più di 3 mesi. Rido. Una delle cose, però, che ho sempre criticato ad E. era proprio il fatto che piangesse, alcune volte: pensavo fosse stupido da parte sua farlo, pensavo fosse un segno di debolezza, incapacità nell'esprimere il proprio dolore ed esprimersi, perché farlo in quel modo invece che con le parole era stupido. Ogni volta che piangeva, ogni volta che la tenevo a me maledicevo quel momento, perché mi sembrava tutto così stupido, infantile, inutile. Mi vergogno di me stesso perché, E., non piangeva per debolezza o incapacità, E. piangeva perché emotiva, capace di esprimere le proprie emozioni, capace anche di non avere paura di esse e, perché, in grado di dimostrare le proprie debolezze. Era più capace di me, più intelligente, nel non nascondersi ma nel mostrarsi, anche nella sua fragilità. Non l'avevo mai capito e, di questo, mi vergogno.
È buffo pensare che E. sia l'unica persona che mi abbia visto piangere in questi quasi 30 anni di vita. La chiamai, le chiesi di vederci e, in una delle serate più strane della mia vita, piansi davanti a lei. Non era programmato, ancora mi vergognavo a riguardo ma, nell'esprimere il mio dolore riguardo quella situazione, piansi. E più parlavo, più la voce mi si spezzava, più non riuscivo a smettere di piangere. Piansi, come non avevo mai pianto prima d'ora. Nemmeno con lei. Ed è buffo pensare che sia questo l'ultimo ricordo di noi due. È buffo pensare che, proprio io che piango e vado contro i miei stessi principi, sia il suo ultimo ricordo di me.
Da quel momento non ho smesso più di piangere.
Qualche giorno dopo, dopo aver chiuso tutto quello di bello ci fosse con C., piansi di nuovo. Stavo piangendo di nuovo per un'altra persona e, non solo per quello di bello era stato con lei, tra cui i dettagli, le risate, la passione e la voglia di stare insieme ma anche, e soprattutto, per quello che aveva causato in me.
Mi ero perso, nei confronti di me stesso. Non sapevo più chi fossi. Non sapevo più cosa fosse giusto essere, per me, perché C. mi aveva fatto capire che quel me stesso fosse profondamente sbagliato. E non perché lo fosse in generale ma, perché, non mi piacevo più. In alcun modo.
Decisi di cambiare e, accanto a me, solo le mie lacrime. Ero così profondamente perso che non ero più in grado anche solo di parlare del mio dolore, di esprimerlo, di raccontarlo a qualcuno e, piangere, era l'unico modo che avessi a disposizione per esprimermi. Non sapevo come andare avanti e, nel piangere, ho trovato la strada. Anche solo per dirmi che sarebbe andato tutto bene, anche solo nel riuscire a svuotarmi delle emozioni negative bloccate in me stesso. Ho pianto per mesi, ininterrottamente, fino ad arrivare a svuotarmi, di tutto. Fino a permettere al mio cervello di anestetizzare le mie emozioni poiché incapace, di esprimerle.
L'alba di un giorno di metà Ottobre 2021. Accanto a me una ragazza, a cui avevo ceduto il posto accanto a me e che stava dormendo, beata, dopo un viaggio estenuante fino a quel momento.
Dopo aver espresso lodi nei miei confronti, e dopo aver capito che era tutto dove doveva essere, piansi. Tra la mascherina e gli occhiali le lacrime non riescono a fuoriuscire che subito si asciugano, tra il fazzoletto e la mascherina stessa. Ma piango, di felicità. E non riesco a smettere di farlo poiché, in quel momento, era finito tutto. Ed era finito proprio grazie a quel gesto, a quello che non mi aspettavo ma da quello che avevo ricevuto, inaspettatamente, senza nessun tipo di avviso. Continuo a farlo, per ore. Perché ero felice, lo ero davvero, e non riuscivo ad esprimermi in altro modo se non così, con quelle maledette lacrime.
L'unica volta in cui ho pianto di felicità.
Da quel momento in poi la vita mi ha riservato altre lacrime, inaspettate ma proprio per questo decisamente più dolorose da versare. Ne ho versate tante, sia per altri che per me stesso. Pensavo non sarebbe più successo, pensavo che avrei smesso di piangere perché, la vita, me ne ha fatte versare tante e pensavo, ingenuamente, che ero a posto così. In qualche modo pensavo di aver trovato un po' di serenità in qualche modo, una serenità tale da non farmi più piangere, almeno di dolore. Mi sbagliavo. Ma non importa.
Sono le 11:11 di questo 26 Giugno 2022. Era da tanto che volevo scrivere di questa storia ma, per un motivo o per un altro, ho sempre rimandato il discorso. Vuoi perché sto scrivendo altro, vuoi perché non sono bravo, probabilmente, a parlare di me e di quello che mi succede, almeno in maniera romanzata, o vuoi perché sto parlando di cose a cui non ho parlato quasi a nessuno, o comunque non in questa maniera o con questa completezza. Oggi, però, ho deciso di farlo perché voglio, in qualche modo, ricordare a me stesso che sono stato fortunato ad aver avuto la possibilità di versare queste lacrime. Sono stato fortunato, anche solo a vivere certe cose, anche solo a comprendere il fatto che se sono riuscito a versare queste lacrime è, perché, mi sono capitate persone, situazioni, emozioni, così forti e coinvolgenti che mi hanno spinto a reagire così, piangendo.
Se ho pianto, se piango, è proprio per questo e, a questa breve storia, aggiungo un augurio: auguro a me stesso di piangere, ancora e ancora. Di felicità, si spera, ma anche se non fosse così non importa perché, se succederà, è perché mi sarà capitato qualcosa. Ma è proprio il fatto che mi capiti qualcosa il bello perché, fino ad oggi, mi è capitato sempre qualcosa di bello e importante per cui valesse la pena piangere e spero, per me stesso, che possa continuare ad essere così. Spero possa capitarmi ancora qualcosa di bello e, spero, con tutto me stesso, di piangere. Di felicità, lo vorrei tanto, ma così non fosse non importa perché un giorno arriverò a farlo e, quando succederà, potrò finalmente smettere di farlo per lasciar posto a tutto il resto delle mie emozioni.
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Milano, blackout a catena da via Padova a Linate: aria condizionata, consumi record per il caldo anomalo (35°)
Milano, blackout a catena da via Padova a Linate: aria condizionata, consumi record per il caldo anomalo (35°)
articolo di Stefania Chiale: https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/22_giugno_15/milano-blackout-catena-via-padova-linate-aria-condizionata-consumi-record-il-caldo-anomalo-35-d5d971bc-ecbf-11ec-9151-476b760caec8.shtml Interruzioni da pochi minuti a due ore in tutti i quartieri della città: consumi energetici aumentati del 10% in sette giorni, più 35% rispetto a maggio. Unareti: la maggior…
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