#animale selvatico
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umbertafineart · 5 months ago
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Lupo dormiente
Il vento accarezza dolcemente le foglie mentre il lupo dormiente sogna boschi lontani,dove i fiumi scorrono liberi e la luna illumina sentieri nascosti…. Il lupo dorme…sa che la sua forza è sempre pronta…pronta a risvegliarsi quando è necessario “Lupo dormiente” Acquerello su carta Hahnemühle 450 gr
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licaonia · 6 months ago
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Tumblr media
♠️____Come un animale selvatico, la verità è troppo potente per poterla ingabbiare.
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devourer-of-gods-fan · 24 days ago
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the limbus company localization project: prologo, la selva oscura
by Augusto Nistolini (A.K.A. Devourer_of_gods_fan)
episodio 1
luogo: una selva oscura
lupo: capisci ora? non puoi fuggire da noi.
dante:<come osi… interrompermi proprio quando stavo per incidere l'#######… dovete essere fuori di…>
leone: ah~ se facciamo i pignoli, quello che la nostra padrona ha in serbo per te apparentemente non è un tabù della Città.
è solo il tipo di cosa a cui… nessuno ha mai pensato, mi capisci?
huh, ma guarda…
pantera: sei riuscito a metterti un'altra testa così in fretta. la gente come te è sempre pronta a tutto?
dante: < kngh… aspetta solo finchè non avrò l'#######… non sarete nulla per la mia…>
leone: haha, suppongo quella nuova testa non includa una bocca, eh?
lupo: già, sento solo ticchettii. pensi stia urlando là dentro?
dante:<ghaagh...!>
lupo: hmm. ticchetta più velocemente, quindi penso possa ancora sentire il dolore.
dannazione… perchè… sto…!
… perchè sto venendo attaccato?
non va bene… le memorie si stanno dissolvendo troppo in fretta… il ### è stato fatto troppo velocemente…
lupo: bah, sono già silenziosi. finiamola adesso.
leone: lupo, questo è un posto in cui nessuno va e dove nessuno ci vedrà. che fretta c'è?
lupo: dobbiamo seguire i suoi insegnamenti. non possiamo più andare per le lunghe.
leone: sì, ma… haa, questo è un momento che ci capiterà una sola volta nella vita. non avremo altre opportunità di uccidere qualcuno di questo calibro…
pantera: leone, hai la tendenza di farti emozionare troppo nei tuoi lavori. spero che tu mostri un pò di discrezione.
leone: pshaw…
pantera: è un peccato-volevo vedere la tua faccia. non penso che tu ci dica dove è la tua stella, giusto?
dante:<col cazzo che lo faccio. porterò la posizione di ### nella tomba con…>
<…..>
diamine, dove doveva essere ### di nuovo? le mie memorie stanno fuggendo troppo velocemente…
pantera: …giusto. niente bocca.
che di conseguenza vuol dire… che non impareremo come ottenerla da questa pesona.
lupo: posso finirli ora?
pantera: certo… huh?
leone: ehi, cos'è quel suono? non dirmi, Pantera…ti sei lasciato seguire?
pantera: no, non c'era nessuno che mi avesse poturo seguire. forse un animale selvatico?
lupo: questo non è il suono che una bestia farebbe. è…
un autobus…?
pantera: ma come è finito qui?
leone: che abbia preso una curva sbagliata?
leone: hoo, il prezzo che pagheranno per aver preso la strada sbagliata sarà più grave di quanto si aspettano…
leone:…!
lupo:…ha battuto la forza di Leone?
pantera:…!
faust: …..
se i miei occhi vedono bene, allora raggiungerai il porto della gloria.
dante:<chi… sei tu? quella targhetta… dice… Faust?>
faust: hai perso la strada in una selva oscura.
dante:<…scusa, cosa?>
faust: eppure non sei stato sopraffatto dalla paura. perchè non fu così?
dante:<quello è…>
<potevo semplicemente… alzare la testa per trovare la stella.>
faust: corretto.
ora, ripeti con il cuore quello che ti dico mentre rievochi quella memoria.
segui la tua stella.
dante:<segui… la tua stella.>
in quel momento…
sentii un improvviso colpo nella mia testa.
seguito dal pizzicore di varie catene che penetravano il mio petto.
dante:<hyag ... ah-aaagh!>
faust: calmati. alche se sembra il contrario, il tuo cuore batte ancora.
con questo, il patto è sigillato.
Dante, d'ora in poi, noi siamo legati al tuo tempo.
dante:<che cosa...?>
faust: il battito dei nostri cuori ora dipende da dove puntano le tue lancette.
dante:<"nostri"…?>
ismaele: questo è davvero tutto?
yi sang: una sola mela è caduta.
ismaele:…questo tizio continua a dire cose insensate.
rodion: aaaaaaaah~ l'attesa mi stava ammazzando! ci sarà finalmente un pò d'azione?
gregor: beh, suppongo che un pò di riscaldamento mi possa far bene.
nessuno: cos'è quella creatura che spasima miserabilmente per terra? sarà l'ultima aggiunta al nostro gruppo?
gregor: uh… dovresti pensare più alle tue parole… ho sentito che quello è il nostro futuro capo…
faust: l'attacco deve essere successo in un istante. sono colpita che sei riuscito a nascondere la tua testa.
dante:<chi siete voi? e cosa c'entra quell'autobus?>
faust: noi siamo i portatori di giustizia che sono arrivati a soccorrerti, e questo è il nostro autobus magico che ci porta ovunque desideriamo andare.
dante:<giustizia? bus? io non…>
faust: non era quello che ti aspettavi di sentire? in ogni caso, starai meglio se ci credi i tuoi salvatori.
siamo in gara col tempo e la situazione non è in nostro vantaggio, quindi lasciami spiegare questo una volta sola.
dopo un pò di tempo…
dante:<quindi… se non mi sbaglio e faccio come dici, questi sconosciuti si batteranno per me?>
faust: corretto. finchè dai gli ordini giusti, almeno.
dante:<okay, quindi uccideremo questi vandali arroganti a morte…>
<poi tornerò dove ero prima…>
<dove ero prima, e...>
<…..>
<cosa stavo facendo? dove ero mentre facevo quello?>
<qualcosa di estremamente importante era alle porte. qualcosa che non dovrei dimenticare.>
faust: calmati. è naturale che succeda con la tua testa corrente.
dovresti concertrarti sul problema immediato, Dante.
nessuno: or… scusi, non sono sicura di come dovrei riferirmi a Lei.
Comandante Orologio basterebbe…? in ogni caso, aspettiamo i suoi ordini!
gregor: eh, davvero ci servono ordini? andare uno per uno sembra l'unico modo.
ismaele: huh?! E-Ehi!
heathcliff: smettetela di blaterare! dobbiamo solo schiacciarli!
faust:…fai del tuo meglio, Dante. per favore.
dante:<…non c'è altro modo, suppongo.>
episodio due
luogo: una selva oscura
gregor: w-whoa, aspetta!
so che è un pò strano che viene da qualcuno con cui stavi giusto combattendo, ma sono abbastanza sicuro che possiamo parlar-
…..!
yi sang: questo…
…non è ideale.
ismaele: haa… lo sapevo che era un'idea ridicola resistergli.
…..
dante:<ma che diamine sta succedendo? avevi detto che avreste combattuto per me!>
faust: non abbiamo mai promesso di vincere le suddette battaglie.
dante:<cosa…>
faust: inoltre, sembra che io sia l'ultima sopravvissuta.
dante:<oookay. quindi te lo stavi aspettando?>
<hai un asso in manica, giusto?>
faust: non necessariamente un asso, no. piuttosto…
è riguardo seguire la stella.
pantera: cos'è questo, una qualche tipo di performance suicida? non erano le vite più divertenti da finire.
dante:<cosa… cosa dovevo fare?>
<sono arrivati trionfalmente solo per morire come mosche…>
<gah… non ricordo nulla sul passato da quando ho ripetuto quello che lei ha detto.>
leone: aah~ mi sono presa i miei tempi. ora finiamola sul serio!
dante:<è questa… la mia morte?>
virgilio: dì questo al serpente, falsa leonessa.
questo flusso non può essere fermato.
leone: grh… GAAAH!!
lupo: rosso…? ma perchè?
argh…
virgilio: sai perchè ho smembrato solo quelle due?
perchè almeno uno di voi deve poter riuscire a portare il resto fuori da qui.
e rimani solo tu per offrire loro alcun aiuto.
pantera:…Lo Sguardo Rosso.
virgilio: non fissarmi in quel modo. questo non è niente rispetto a ciò che hai fatto tu.
con ferite simili, sono sicuro che il tuo capo riconoscerà che tu hai fatto la tua parte. considerale medaglie all'onore.
a meno che…
non vuoi che questa sia la fine della tua vita?
pantera:…..
dante:<chi… sei uno di loro?>
<sei arrivato troppo tardi, sono già…>
virgilio: nessuno è in ritardo, Dante.
abbiamo bisogno di solo una cosa…
un pò di tempo da riavvolgere.
dante:<…!>
sono improvvisamente sopraffatto da un tagliente dolore nel mio petto, come se il mio cuore fosse stato strappato in mille pezzi.
seguito da fitte nelle costole, negli intestini, nello stomaco e nei polmoni.
dante:<GAAAAAAGH!!!>
a fondo in un mare di tormento che sembra girare e strizzare il mio intero corpo, faccio uscire un grido agonizzante.
dante:<tu… grgh…>
nella mia coscienza languente, l'unica cosa che potevo percepire…
era la carne dei morti ricostruirsi in maniera bizzarra.
virgilio: soffrirai in abbondanza d'ora in poi, Dante.
e la voce dell'uomo dagli occhi rossi.
episodio 3
luogo: a bordo di Mefistofele
sento l'urlo di una bestia da qualche parte. piangeva senza sosta. urla per la fame? o…
faust: finalmente sveglio. sarei stata un pochettino delusa se fossi morto di fronte a noi.
dialogo mancante da fonte
caronte: fresca mattina. parla caronte la guidatrice di bus.
virgilio: non è mattina, ma posso sospettare che è rinfrescante. come ti senti, Dante?
dante:<beh, io…>
virgilio: sempre a ticchettare come un orologio… sigh, che barriera linguistica che è.
mi puoi chiamare Virgilio… se puoi comprendere quello che sto dicendo, dammi qualche reazione, Dante.
gli ricambio un veloce assenso, visto che non sembrava ostile.
virgilio: bene. almeno il tuo udito funziona ancora. partiamo, Caronte.
caronte: ora in partenza. vroom-vroom.
ci fu un grave ruggito e delle vibrazioni, come se fossero scappate da una profonda palude.
fu a questo punto che realizzai che ero a bordo di un autobus.
un autobus… non sono sicuro di aver mai usato questo veicolo nel passato.
virgilio: ti ricordi chi eri?
scossi la testa per dire no. ero stato ricordato che la mia testa era ora un marchingegno ticchettante.
virgilio: suppongo tu voglia indietro i tuoi ricordi. ho ragione?
annuii. mi sentivo proprio un idiota.
virgilio: semplice e chiaro. cosa impedisce il resto di voi dall'adottare questo tipo di comunicazioni a base gesti?
qualche parola da te, signora Faust?
faust: Faust gentilmente non accetterà l'offerta.
dubito avremo tanta libertà sui nostri corpi la maggior parte del tempo.
lei è quella che mi aveva parlato nella selva.
i suoi capelli argentei che brillano anche al buoi danno certamente un'aura abbastanza misteriosa.
faust: Dante.
dante:<Dante?>
a pensarci, anche l'uomo dagli occhi rossi mi sta chiamando così.
faust: Dante è il tuo nome. l'amnesia deve starti influenzando gravemente.
dante:<certamente sembra così… non sembra una parola familiare.>
faust: ne farai abitudine dopo un pò.
dante:<aspetta… puoi capirmi?>
<il gruppo che mi ha attaccato prima- e quel tizio, virgie o come si chiama-sembravano non sentire nulla se non ticchettii da me.>
faust: Faust può sentire quello che intendi dire.
dante:<ci riesci davvero…? ma come? non ho neanche una vera bocca.>
faust: idee vecchie devono essere uno degli effetti secondari che aveva il rimpiazzo della tua testa.
è anacronistico pensare che organi vocali come corde o lingua sono necessari per partecipare in conversazione.
dante:<anacronistico… giusto. non lo ho mai considerato>
faust:…puoi limitare il recipiente del tuo messaggio a una persona, o decidere di parlare a tutti simultaneamente.
ah, un piccolo chiarimento: quando dico "tutti", mi sto solo riferendo ai peccatori.
dante:<peccatori?>
faust: le persone che hanno preso posto dietro di te…
e quelli che hanno combattuto al tuo posto fino a momenti fa.
don cisciotte: ha haaaa!!! quindi lei è l'ultimo pezzo che completa il cast di questa nostra avventura! O, come ho bramato per questo momento!
gregor: quindi, amico, dove hai venduto il vecchio cranio?
ismaele: quindi eri tu. grazie per aver rimesso la spina dorsale in un solo pezzo. eri un chirurgo o simile nel Nido?
virgilio: zitti, tutti. nulla è più spiacevole di un coro di suoni.
suppongo gli dovete una concisa introduzione. avanti.
vi darò il tempo di farvi noti, iniziando dal più vicino. iniziate.
gregor: perchè son sempre davanti che iniziano… sono stufo di guidare la carica.
ho sentito che saresti stato il nostro boss, o… sì, il nostro manager.
dante:<manager?>
gregor: già, che è il motivo per cui ero molto curioso di conoscerti, e…
uhrm… hmm, tsk. fare le frasi giuste è proprio difficile.
non so cosa hai fatto con la tua vecchia testa, ma suppongo ognuno abbia la loro storia.
sono Gregor. siamo nella stessa barca, manager bro.
redion: Greg! non sono solo il tuo "bro" o il tuo "amico"~ stai parlando con la persona che ci renderà schifosamente ricchi!
gregor: Greg…?
dante:<ricchi? di cosa parli?>
rodion: vediamo, cosa suona meglio… Dante! non preoccuparti se ti chiamo per nome. puoi chiamarmi Rodya~
penso che ci sia una… beh, una buona ragione per cui sei diventato il nostro manager.
ne sono sicura. eri un pezzo grosso al Nido, giusto? quando i tuoi ricordi inizieranno a tornare, saremo vicinissimi al rotolare nella grana… fuhu…
è certamente estroversa, glielo riconosco…
rodion: o dio, quarda quanto parlo. ehi, ragazzino! tocca a te adesso!
sinclair: buongiorno…
rodion: aw, che noioso~ tutto qui?
sinclair: oh! sono sinclair…
questo ragazzo sembra stranamente nervoso; è entrato in questa compagnia di sua volontà?
sinclair: …c-c'è altro che devo dire? non ho mai lavorato per una compagnia prima d'oggi…
rodion: beh, inparerai le basi nei prossimi giorni.
okay allora, che ne dici se vai tu adesso, amico secchione!
yi sang: io sono Yi Sang (=tutto qua).
dante:<…tutto qua?>
yi sang: mhm. niente specchi o fumi.
aspettai che svelasse fosse uno scherzo o una battuta…
ma stava solo quardando fuori dalla finestra con sguardo perso, disinteressato.
ismaele: haaa… non riesco a credere a voi. le introduzioni non sono forse il primo passo all'essere un membro della società?
per favore, chiamami ismaele.
ho sentito che hai riattaccato i nostri corpi insieme dall'essere pezzettini. sono impaziente di lavorare con te.
diede poi un educato inchino prima di tornare al suo posto.
anche se aveva enfatizzato la socialità, non sembrava una persona affabile.
heathcliff: scusa se ti deludo, perchè non me ne frega molto nel conformarmi.
me chiamo heathcliff. ero uno smantellatore-per edifici e persone.
non per ordini d'altri, eh. fatto solo a pischelli che me facevan incazzare.
quindi stattene attento.
sono allergico agli stronzi superbi che pensano di potermi prendere per il culo.
non penso di aver fatto nulla per dare quell'impressione fin'ora.
don chisciotte: è il mio turno per or ora parlar! io sono don chisciotte!
io sono una fixer che subito correrà verso i sogni. è un piacere averla tra noi.
dante:<una fixer…? quello sembra come un termine che sapevo tempo fa…>
don chisciotte: desidera sapere cosa sono? io posso certamente risponder a questa domanda! i fixer sono i protettori della Città!
ah! forse Lei fatica alquanto a ricordare la città! questa-
virgilio: credo di aver detto che questo fosse tempo per brevi introduzioni.
don chisciotte: ngh…
virgilio: non farmelo ripetere. prossimo.
hong lu: il mio nome è Hong Lu. spero che potremo andare d'accordo.
wow, guardati! non è proprio un testa affascinante? un modello popolare in questi tempi, suppongo?
dante:<no, questa non è quel tipo di…>
hong lu: non mi interessa molto, però.
heathcliff:… che cazzo c'hai con questo atteggiamento?
Heathcliff sembrava sul punto di brandire la sua mazza…
ma quando lo squardo rosso di Virgilio si posò su di lui, sbuffò e tornò al posto.
ryoshu: mi chiamo Ryoshu.
certyo che è bello conoscerti.
…pfht.
a che punto dovevo ridere?
mersault: Mersault. riferisciti a me in questo modo.
dante:<sei molto cortese.>
mersault: questo non è nulla di straordinario. mi sto solo comportando normalmente.
dante:<sono quasi commosso. merci.>
mersault: sì.
sentivo che ci fosse qualcosa di orribilmente sbagliato con lui, ma non riuscivo a capire cosa specificatamente.
nessuno:…..
il modo in cui mi osservava su e giù era un pò intimidatorio.
nessuno: io…
mi sentivo quasi come dovessi inchinarmi a lei, ma mi fermò con una mano.
nessuno: per favore, non farei mai prostrare di fronte a me il mio manager.
il mio nome è nessuno. vorrei scusarmi per la mia precedente scortesia.
dante:<scortesia…?>
nessuno: haha, oh, per favore. la sua generosità è una vista che rende umili.
lo sapevo a prima vista che Lei ha quello che serve per comandarci.
dante:<huh? scusa?>
nessuno: mentre molti umani causano suoni e frizione in uno scontro…
alcuni possono trarre un mutuo beneficio dall'andare testa-a-testa.
lo si può paragonare alla relazione tra un coltello e una pomice.
giuro di servirvi con devozione irrivaleggiabile, manager esecutivo. la mia lama e sua da brandire.
dante:<qu-questo è rassicurante… grazie.>
le ho annuito con approvazione, anche se non capisco ancora cosa intendeva con la sua "scortesia"
ismaele: sono colpita da come puoi tessere odi tanto alte non troppo tempo dopo averlo chiamato un "cosa che spasima miserabilmente per terra".
…ora penso di capire.
faust: sembra che io sia l'ultima. Faust è il mio nome.
un genio che sei fortunato di incontrare anche solo una volta nella tua vita.
dante:<mhm…>
faust:non sembri convinto, dante.
beh, va benissimo. imparerai, al tempo opportuno.
dante:<imparare cosa…?>
faust: che Faust è davvero una mente brillante.
quando un proverbiale albero cade, il fatto del suo suono non può diventare realtà quando l'osservatore esterno non lo riconosce.
dante:<okay…>
virgilio: si sono fatte abbastanza introduzioni.
dante, lasciami spiegare la tua nuova occupazione.
dante:<intendi… come il manager?>
faust: sta chiedendo se il lavoro che stai per spiegare è quello di un manager.
adesso che ci penso, l'uomo dagli occhi rossi non mi poteva sentire, al contrario dei peccatori.
virgilio: corretto, manager esecutivo Dante. ti imbarcerai in un viaggio all'Inferno con i dodici peccatori che si sono appena presentati.
dante:<l'inferno…? perchè dovrei andare all'inferno?>
faust: sta chiedendo perchè devono viaggiare all'Inferno.
virgilio: hmm… che ne dici di questo: un Tesoro aspetta al fondo della strada… basterà?
dante:<non… intendi che ero un cacciatore di tesori o simile?>
faust: non sembra ti stia capendo per niente.
virgilio: non stavo chiedendo la tua comprensione, Dante: e nemmeno era questa una domanda della tua volontà.
mi dovrai ascoltare se rivuoi le memorie e la tua testa originale.
dante:<voglio dire… le voglio indietro, ma…>
faust: sta esitando.
virgilio: signora Faust, cosa faremo se Dante continua a rifiutarsi di collaborare? questo non era uno scenario che abbiamo anticipato.
faust: oltraggioso. Faust anticipa ogni evenienza.
Dante, quando avrai completato tutte le tue missioni…
potrai incidere l'Aspetto.
te lo posso promettere.
Aspetto. una parola che colpisce la mia mente con intensità. anche se le mie memorie sono scomparse, gli istinti sottostanti rispondono fortemente ad essa.
guidato dall'intuizzione, faccio la mia scelta…
faust: vedi? sta annuendo.
virgilio: bene, allora possiamo continuare.
a proposito, Caronte, perchè il bus non avanza? stavi sonnecchiando?
caronte: una guidatrice sonnecchia solo ai luoghi di sosta, virgi.
degli stramboidi stanno intorno a Mefi.
virgilio: te l'ho detto, caronte. se qualcosa succede al bus, devi farmelo sapere subito.
dante:<Mefi? chi è?>
faust:mefistofele. il nome di questo autobus e del motore che lo nutre.
…e il magnum opus cordis di Faust.
virgilio: una chiatta ideale per il nostro viaggio per l'inferno.
non sei d'accordo, dante?
non capivo cosa intendesse, quindi mi girai per guardare dalla finestra invece di rispondergli.
virgilio:sembra che siano solo un altro gruppo di Ratti che vivono nei Sobborghi.
questo è proprio il momento opportuno, dante. dovrebbero fungere come bersagli perfetti per praticare il tuo comando.
faust: dante, ho saltato molti dettagli durante la nostre prima battaglia.
non avevamo tempo, dopotutto.
ma saremo massacrati spesso se nessun miglioramento è fatto alla tua strategia.
e di conseguenza, dovrai sentire dolore insensato per rianimarci.
dante:<dolore… rianimare? intendi che quello che è successo prima era…>
faust: sì siamo stati portati in vita perchè hai "spinto indiietro l'orologio".
virgilio: non credo che tante spiegazioni siano necessarie, signora Faust.
tenetevi le chiacchiere per dopo. peccatori, giù dal bus.
faust:…lasciami elaborare sul combattimento.
episodio 4
luogo: a bordo di mefistofele
virgilio: sembri molto più utile di prima, Dante.
dante:<sono scappati tutti tranne uno, però. non dovremmo inseguirli?>
faust: si sta preoccupando per i nemici che abbiamo perso.
virgilio: non c'è bisogno di preoccuparsi. sono andati verso dove eravamo diretti, comunque. Caronte?
caronte: il pedale tocca il metallo. pronti per un viaggio emozionante.
episodio: 5
luogo: a bordo di mefistofele.
ismaele: aspetta un attimo.
faust: cosa c'è?
ismaele: mi sono unita a questa compagnia perchè mi è stato detto che avrei potuto fare carriera senza fermarmi.
ma in questo momento… questo lavoro non è niente se non violenza insensata, come se fossimo Ratti o simili.
don chisciotte: mi oppongo all'idea che quello fosse inutile! colore erano sporchi villani, che ci attaccarono!
ismaele: per favore, potresti-stai zitta per un secondo.
comunque, se tutto ciò che faremo sarà pestare gente sotto ordini come dei delinquenti sotto contratto, dovrò considerare un cambio di carriera prima o poi.
faust: non hai letto il contratto?
…le dimissioni non sono permesse.
ismaele: pensi forse che il contratto abbia alcun potere se è costruito su menzogne?
faust: senza dubbi.
non c'erano menzogne al suo interno.
ismaele:…huh?
faust: non pensavi che Mefistofele fosse satato costruito per essere un mero metodo di trasporto, vero?
caronte: mefi ha sempre fame. continua a piangere.
dante:<un autobus può sentire la fame?>
faust: quando il motore "ingerisce" del carburante, crea uno scarto…
usando quest'ultimo, puoi diventare più forte.
sono sicura che Yi Sang lo sappia bene- quando tutte le possibilità sono estratte dallo specchio…
yi sang: non c'è limite alla crescita di qualcuno.
il "me" nello specchio è il mio rifleso, o un'altro essere interamente?
dante:<possibilità…? si estrae cosa, esattamente?>
episodio: 6
luogo: a bordo di Mefistofele
ismaele: capisco… questo è quello che intendevate.
faust: non c'è bisogno di spazintarsi, Ismaele. mentre il bus farà strada, spontaneamente…
virgilio: spontanemanente avrai missioni più importanti di pestare a morte delinquenti a caso.
so che sei impaziente di completare i tuoi obbiettivi… ma cerca di pazientare.
ismaele:…tch.
faust: visto che questo funziona pescando fuori infinite possibilità dal mondo specchiato, avrà sovrascitto alcune delle tue memorie.
ti abituerai in poco tempo.
rodion: whoa, aspetta… sembra un pò pericoloso, no?
e se non sono più me stessa alla fine del viaggio? heheh.
virgilio:…..
faust: non scambiarti per la nave di Teseo.
anche se è vero che prendi in prestito le identità e le memorie, questo sistema è fatto per non farti perdere il controllo sulla tua esistenza.
yi sang: per quanto possa essere diverso il riflesso, svanirà quando ti allontani dallo specchio.
faust: come le nostre capacità cresceranno dipende da te, manager dante.
è tuo dovere piazzare su di noi i frammenti di possibilità quanto più efficaci nei momenti più opportuni.
nessuno: credo che questo sia ciò che chiameresti una metamorfosi.
faust: sì, suppongo che potresti dire che è un tipo di trasformazione.
rodion: accipicchia, dove hai imparato parole grosse come quella?
nessune: le ho trovate lungo il percorso. la mia professione precedente richiedeva incontrare persone con varie occupazioni.
gregor: Verwandlung, eh…
virgilio: avete finito di chiacchierare?
liberiamo la via prima. avrete più tempo insieme di quanto avreste mai voluto, quindi tenete quella conversazione per dopo.
episodio: 7
luogo: a bordo di Mefistofele
caronte: via libera. ma Virgi, Mefi li poteva investire con tranquillità.
dante:<…huh?>
virgilio: calmati, Dante.
non è corretto chiedere ad un neonato do correre quando non ha ancora fatto i suoi primi passi.
ti servirà ogni opportunità per provare a camminare prima di dover correre.
inoltre… Dante.
come manager… è il tuo lavoro "gestire" i tuoi subordinati.
e io… sono la tua guida. io decido dove andiamo e come ci arriviamo.
capisci?
non discutere con me.
dante:<…come dovrei non sospettare di uno sconosciuto che neanche può sentirmi?>
faust:…..
virgilio: ho sentito un ticchettio, quindi cosa ha detto, signora Faust?
faust: nulla di che.
virgilio: che prolissa dichiarazione di consenso che era. annuire dovrebbe essere abbastanza per farmi sapere che approvi, Dante.
caronte: ora, Mefi, sfrecciamo. woohoo.
virgilio: come ti senti, Caronte?
caronte: estrema. emozione. qusi a camminare per aria, comunica Caronte.
virgilio:…bene.
dante:<quindi, dove andiamo?>
faust: virgilio, vorrebbe sapere dove stiamo andando.
virgilio: sigh… credo di avertelo già detto, Dante.
dante:<ma di preciso dove stiamo andando?>
PROLOGO: CONCLUSO
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blacklotus-bloog · 5 months ago
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Era una femmina...
... di Falco Pellegrino, chiamata Tetsu-ko, ossia Signora d'acciaio. Volteggiava nei cieli, piombava come sottile linea di morte con gli artigli pronti al colpo di grazia. Lei è così, come un falco pellegrino, come Tetsu-ko. La migliore. Le femmine dei falchi sono sempre più grandi, più veloci, difendono la nidiata. Lei è come un falco che odia il cappuccio ma sta seduto sul pugno, superbo, autosufficiente. Ottimo amico o animale selvatico tanto feroce da cavare un occhio a seconda dell'umore o della fiducia che perde...
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James Clavell - SHÖGUN
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laragazzafortesworld2 · 6 months ago
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Che animale selvatico vorresti incontrare durante un'escursione in montagna?
Orso
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lunamagicablu · 1 year ago
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“Come un animale selvatico, la verità è troppo potente per poterla ingabbiare.” VERONICA ROTH ********************* “Like a wild animal, the truth is too powerful to cage.” VERONICA ROTH 
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grazielladwan · 7 months ago
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È LA VOLTA DI KJ1
Dal web Il Caso Kj1: L’ennesima orsa Condannata a Morte in Trentino Un’indagine di fantasia, ma non troppo. In una tranquilla mattina di luglio, lungo il sentiero degli Scaloni, nel territorio comunale di Dro, l’orsa Kj1 si aggirava nei boschi del Trentino, ignara del destino che la attendeva. La sua storia, però, non è solo quella di un animale selvatico; è il riflesso di una società che…
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newsnoshonline · 10 months ago
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Primo animale selvatico visto che usava piante medicinali Orango di Sumatra: l’automedicazione con le piante Un orangutan di Sumatra ha sconvolto gli scienziati utilizzando una pianta medicinale per guarire una ferita sulla guancia, creando così un caso unico di automedicazione tra gli animali selvatici. La scoperta scientifica La primatologa Caroline Schuppli commenta che il comportamento dell’orango dimostra una condivisione di conoscenze tra gli animali e gli esseri umani, dati i luoghi di vita comuni in natura. Il caso di Rakus Rakus, l’orango protagonista, passato dalla giovinezza alla maturità nel Parco Nazionale Gunung Leuser, ha sorpreso i ricercatori con il suo uso delle piante medicinali per curarsi. Il trattamento
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elisabetta26 · 2 years ago
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Allora fatemi capire perché non trovo pace con questa storia...
1) Avete preso un sacco di soldi per reintrodurre gli orsi in un ambiente che forse non era più adatto troppo antropizzato (a vostro dire)
2) Non siete stati capaci di monitorarli negli anni e ne avete perso il "controllo"
3) Non siete stati capaci di educare gli abitanti alla nuova convivenza con loro e a spiegare le norme di comportamento in caso di avvistamento.
4) Come chi abita in ambiente urbano si deve prendere il rischio di essere investito in qualsiasi momento da auto, pare non abbiate ribadito a chi abita in montagna (ma loro già dovrebbero saperlo) che dovrebbe accettare anche il rischio di trovarsi un orso davanti mentre cammina in un bosco e per questo adottare degli atteggiamenti preventivi per evitarlo.
5) Forse vi siete anche dimenticati che gli animali selvatici, per istinto, esattamente come gli esseri umani, possono diventare aggressivi se si sentono minacciati.
6) Probabilmente il malcapitato deve aver spaventato l'orsa con il suo arrivo improvviso e il suo procedere veloce, perché é alquanto improbabile che abbia attaccato solo per il gusto di farlo.
7) Probabilmente l'orsa in questione era anche in compagnia dei suoi cuccioli. Qualsiasi altro animale non solo selvatico ma anche domestico, come una vacca, una pecora o semplicemente un cane randagio, avrebbe attaccato se avesse ritenuto in pericolo i suoi cuccioli con lo scopo di difenderli. Persino io. Anche a costo della vita.
CONSIDERAZIONI
1) Avete catturato una madre che difendeva i suoi piccoli, togliendola dal suo ambiente naturale
2) L'avete rinchiusa come una prigioniera solo perché ha fatto il suo dovere di mamma.
3) Volete condannarla a morte per una responsabilità che in partenza é solo vostra.
4) Avete abbandonato i tre cuccioli al loro destino. Animali che saranno ora spaesati, spaventati e non avranno alcun riferimento che insegni loro come sopravvivere.
5) Se riusciranno a sopravvivere probabilmente si abitueranno a cercare cibo nei centri abitati dove é più facile reperirlo così poi vi lamenterete che siete invasi dagli orsi e che quindi vanno catturati e uccisi.
Con il risultato che un progetto di ripopolamento, di rinascita e di vita costato milioni si trasformerà in un progetto di caccia e di morte.
Fatemi capire questa storia perché veramente non trovo pace al fatto che siate così crudeli, insensibili, irresponsabili ed incompetenti
dal web .
#sodinonsapere #orsi #crudeltà #sopravvivenza #cattura #vita #cuccioli
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umbertafineart · 5 months ago
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Un'altra Aquila...
In natura, la morte è un sussurro , un atto di resa che prepara per nuovi germogli. Ciò che cade e si dissolve non scompare davvero, ma si trasforma in linfa invisibile, nutrendo le radici della vita. Ogni foglia che si posa al suolo, ogni creatura che chiude gli occhi, dona il proprio respiro all’universo, affinché la danza della creazione non si interrompa mai. È nell’ombra della fine che si…
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herzgewachse · 1 year ago
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era un magnifico animale selvatico, parlava di luce e cantava di sogni. ogni volta che mi avvicinavo per accarezzarla provava a divorarmi vorace di amore, non l'ho mai dimenticata
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rosateparole · 2 years ago
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Non so quando ho cominciato a portarmi dietro il mio animo diviso, il mio semenzaio di contrasti. Forse da quell’episodio del cane. Per un attimo rivedo me stessa bambina, con le trecce scure, il vestito con le cappe al posto dell’orlo, in una giornata di primavera, mano nella mano con mio fratello Gianni: andavamo da Veruda a Valcane, parlavamo logicamente nella nostra lingua, nostra come il latte, come il pane, come l’aria, come il cibo, come l’acqua, come il sole, come il sale, parlavamo nella maniera più naturale del mondo senza renderci conto di far uso di una certa lingua, non avevamo nemmeno cognizione della differenza fra le lingue.
Vicino alla scuola elementare Vladimir Gortan un uomo stava fermo con un grosso cane, ma noi non riuscivamo a mettere completamente a fuoco l’immagine. Gli andavamo incontro, ignari. Quando gli fummo vicini, lui ci guardò con occhi cupi e fermi nella faccia larga e pelosa e ci disse: «Se vi sento ancora una volta parlare italiano, mollo il cane che vi divori. Ve la faccio passare io la voglia di parlare questa lingua fascista».
Ci afferrò il disperato istinto di fuga che prova un animale selvatico davanti a un essere molto più grande, più potente di lui. Nell’istante in cui ci fissammo, come bestie prima di prendere ciascuno la propria decisione, lui di attaccare col suo cane dalla gola rossa di sangue dalla quale uscivano latrati laceranti, e noi di fuggire, capimmo di colpo che in quel gioco spaventoso ogni tentativo di fuga o di difesa era ridicolo; avevamo meno probabilità di una lepre inseguita, perché le nostre gambe, paralizzate dalla paura, sembravano di piombo, si rifiutavano di muoversi, volevamo gridare e non ci veniva fuori la voce. Le orecchie che ardevano, i cuori d’un subito piccoli e molli, ce ne restammo zitti e terrorizzati per tutta la strada, fino a casa di nonna. Ma come dovevamo parlare, in quale lingua?
Ecco, fu così che la fanciullezza ci regalò subito questa grande confusione. Quell’episodio entrò nella mia mente, nella mia vita, e vi rimase come un segno, un avvertimento, uno sforzo perenne di capire, di interrogare disperatamente la tenebra.
Con quella paura in corpo, accettai come una volontà del cielo il cambiamento di classe di Gianni. Ed era invece volontà del potere popolare. Dal venerdì al lunedi passò dalla terza italiana alla terza croata. Gianni non recuperò mai. «Siamo terra di nessuno e di tutti», fu breve nonna. «Pazienza, ci vuole pazienza!». Pazienza, pazienza, fin dalla culla, fin da piccoli abbiamo imparato che chi perde deve fare la riverenza e la penitenza. Pazienza significava disposizione a soffrire, ma la mortificazione e l’umiliazione erano certamente i sentimenti predominanti.
Quando, alcuni anni più tardi, anche i miei fratellini Claudio e Diego, segnati nei registri e per la vita come Klaudio e Dijego, dovettero andare alla scuola croata, io abbandonai definitivamente la presunzione di padroneggiare un’individualità coesa e definita.
Anna Maria Mori & Nelida Milani, Bora. Istria, il vento dell’esilio
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klimt7 · 2 years ago
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Il lusso, la ricchezza del poter pensare in modo diverso.
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"Libertà di espressione" significa rigettare il PENSIERO UNICO (mainstream), e aprirsi ad una varietà di opinioni. Ascoltarle e valutarle per ciò che di buono apportano alle nostre conoscenze.
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Oggi mi piace riportare le idee del Prof. Gabriele Ciampi.
Chi è?
Uno studioso di Geografia, di Storia e una persona di ampie vedute, prima di tutto.
Ricopio ciò che è stato pubblicato da "LA VOCE DEL TRENTINO" :
Gabriele Ciampi è Geografo, attualmente in pensione, dell’Università di Firenze, consigliere delle riviste Limes, Il Pensiero Storico, il Bollettino della Società Geografica Italiana.
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Bene cosa pensa Ciampi?
Eccolo il suo intervento ripreso dal sito LA VOCE DEL TRENTINO.IT
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Credo che questo intervento parta da un'assoluta onestà intellettuale.
In fondo, si tratta di riconoscere ciò che è accaduto per millenni sulle Alpi. Gli uomini e gli orsi erano al vertice della catena alimentare come il lupo.
Entrambi cacciatori e predatori. Entrambi a contendersi spazi e risorse alimentari
Lo si deve riconoscere con la massima serenità. Uomini, lupi ed orsi si sono affrontati per migliaia e migliaia di anni. Finchè tramite l'azione dei cacciatori armati di fucili, la popolazione dei lupi è stata ridotta e quella degli orsi alpini si è estinta.
Ora il progetto della reintroduzione dell'Orso Sloveno su tutto l'arco alpino, alla resa dei conti, si è rivelato un vero azzardo e un controsenso, tanto più che la politica per più di 20 anni ha rinunciato del tutto a non vedere dov'era il guasto sostanziale. Un progetto di ripopolamento deve partire da uno studio delle compatibilità e delle condizioni del territorio e delle valli anche in termini di densità umana.
Come hanno fatto a ignorare che il Trentino già nell'anno 2000 non era più il Trentino agricolo fatto di pastori e contadini degli anni '30, '40 e '50? Una regione allora, scarsamente popolata e poco frequentata dai viaggiatori del tempo, a fronte della nostra epoca che è invece, quella del "turismo di massa" e del turismo globalizzato. Quanti turisti polacchi, cechi, ungheresi, spagnoli c'erano negli anni '50 nelle valli dolomitiche? Chiediamocelo...
Come ha fatto la Provincia di Trento a fine anni '90 ad ignorare la densità della popolazione residente, a cui andava aggiunta la densità dei turisti in arrivo sia in estate che in inverno, grazie ai tanti comprensori sciistici che si erano tanto sviluppati fin dagli anni '70 ?
Come è stato possibile pensare di reintrodurre un animale selvatico in uno dei territori fra i più antropizzati dell'intero arco alpino, con un tessuto economico fatto di imprese, di aziende e di popolazione accresciuta grazie allo sviluppo indotto dalla doppia stagione turistica ?
Oggi il flusso permanente dei turisti che vengono in Trentino per sciare in inverno e per fare podismo, cicloturismo, arrampicate e trekking in estate, è un fattore determinante per escludere una compatibilità di queste vallate con la libera e indiscriminata presenza dell'orso selvatico di origine slovena.
Ancora di più, se il numero degli orsi è stato, colpevolmente, fatto lievitare fino agli attuali 120 esemplari !
È insostenibile come situazione. È un insieme esplosivo di contraddizioni ed errori già fatti.
A meno di non ripensare da zero la presenza di questo animale selvatico.
A partire da un possibile grande Parco dell'Orso Alpino.
Un territorio da riservare in maniera esclusiva all'Orso. Ovviamente un parco delimitato, ad uso e consumo del solo orso. Dove la presenza dell'uomo venga scoraggiata e ridotta al minimo. È ancora possibile realizzarlo?
Io me lo domando.
Un territorio dove l'animale possa scorazzare, libero ma sorvegliato tramite Radiocollare, e anche studiato e seguito da specialisti che tutelino la sua presenza evitando che quest'animale selvatico frequenti città e paesi.
Quello a cui penso è un "oasi naturale" da individuare fra le vallate meno popolate della regione.
Perchè l'elemento determinante per evitare nuove e dolorose tragedie è proprio il parametro della DENSITÀ per chilometro quadrato.
Allarghiamo l'orizzonte: attualmente l'orso vive libero e senza creare grossi problemi, soltanto in determinate zone del pianeta: Canada, Alaska, Stati Uniti, Federazione Russa, Scandinavia.
E questo, perchè un predatore selvatico ha bisogno di territori ampi e poco frequentati dalla razza umana.
Ciò che vorrei sottolineare è come il problema degli orsi è molto complesso e paga errori nati già a partire dalla reintroduzione delle prime coppie di esemplari sloveni
Occorre quindi utilizzare la massima cautela, evitanto slogan astratti e superficiali o posizioni ideologiche estremiste che non partano dalla realtà.
Evitare cioè le posizioni distanti dal buon senso che è invece fondamentale in questioni così intricate.
Il buon senso prima di tutto.
Ben diversamente da come la Provincia autonoma di Trento ha gestito il progetto (ovvero senza curarsi del numero massimo di esemplari compatibile con i territori).
Occorrerebbe, quindi stabilire, un numero massimo di esemplari da seguire e a cui dedicare tutte le misure di tutela possibile.
Il numero degli esemplari di un predatore di queste dimensioni, andrebbe quindi riproporzionato alla dimensione territoriale ( in Km quadrati) di un futuro e possibile Parco protetto destinato all'Orso.
Solo così sarà possibile seguire e studiare ogni singolo esemplare e dedicargli la giusta attenzione.
In ogni caso, è certo, che data l'attuale densità della popolaziine umana, nelle vallate trentine, ciò che bisogna impedire è che l'orso si abitui a frequentare le zone di fondovalle ed i centri abitati oltre che a rovistare fra i rifiuti prodotti dalle comunità umane.
Non sarà semplice nè indolore.
Occorre essere realisti e avere i piedi per terra.
La convivenza delle due specie è una vera utopia, nella ristrettezza degli spazi attualmente disponibili.
Forse solo con la creazione di parchi al riparo, dagli ingenti flussi turistici che negli ultimi 15 anni vedono la presenza sulle Dolomiti (oltre che degli italiani e dei residenti), anche di un gran numero di vacanzieri e sportivi da tutti i paesi del mondo (in particolar modo dall'Europa orientale).
Chiudo qui il post, scusandomi per la sua lunghezza. Un Post che vuole essere solo uno stimolo a riflettere e ad approfondire queste tematiche così complesse.
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myriicae · 2 years ago
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A proposito della storia dell’orso in Trentino e dell’intenzione di ammazzarlo perché “aggressivo” vorrei soltanto dire che hanno letteralmente fatto un film su quanto sia inutile cercare vendetta nei confronti di un animale selvatico e il nome di quel film è Koda fratello orso (2003) nonché uno dei più validi classici Disney ok grazie ciao
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bernar-dino-galgano · 3 months ago
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Animali
Hai mai visto animali selvatici? Beh hai mai incrociato lo sguardo di un animale selvatico, lontano dagli schermi di ogni sorta di documentario? C’è una magia nell’incontrare un essere vivente nel suo habitat naturale, nel notare la sua presenza e fermarsi un istante per osservarlo. Qui, nel mio piccolo angolo di Appennino, questi incontri sono all’ordine del giorno. Le volpi, affamate, si…
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princessofmistake · 7 months ago
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Quando ti imbatti nel fantasma del tuo passato felice, la consapevolezza di quanto hai perduto ti sommerge con un’ondata quasi insopportabile di rimpianto. Allora vuoi solo nasconderti in un luogo sicuro a leccarti le ferite, perché la tua anima è come un animale domestico, che il dolore ha reso selvatico.
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