#anche se non sembra
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Kinda tempted to draw an Italian Miku to join the trend. Specifically southern Italian Miku. Specifically lucania Miku. Because every single Italian person I've ever met is either from the north or sicily and never from any other lesser known Italian region
#tipo che la basilicata non esiste#giuro mi viene il dubbio che io non sia l'unica persona lucana che sappia usare internet#fa strano anche a me a sto punto ahahah#cioè possibile che siano tutti del nord#giuro o nord o sicilia#la basilicata molti non sanno neanche cosa sia mi sento male ahahaah#tipo quando mi chiesero se fossi sicura di abitare in italia#amo??? in che senso?????#la mia faccia quando mi hanno chiesto se venissi dall'egitto#onestamente morta#serio mi vengono i dubbi sulla mia stessa esistenza adesso aahhaah#aiuto che paura#boh mi sembra di vivere in uno stato a parte#no adesso io divento famosa pazza e rendo la genre consapevole dell'esistenza della basilicata#che ok è una regione inutile#ok forse avete un punto#che ridere#ora passiamo al basilicata slander#io pazza che parlo da sola nei commenti#tutto ok? no ovviamente#rido male#ok basta se no pensano davvero che sono pazza#ma lo sono davvero? 👀#ok shhh#ciao#text post#personal#winter's hell
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Sono negativa oggi, se non siete in mood non leggete:
la prof del tirocinio e della tesi mi sta ghostando, ho paura di scriverele le email perché non voglio sembrare pressante e antipatica, ho delle cose da fare che mi ha richiesto ma queste non dipendono solo da me ma da persone che mi stanno facendo un favore e quindi non posso pressare neanche loro perché non sarebbero tenuti ad aiutarmi in alcun modo dato che hanno un lavoro e degli impegni anche loro per cui vengono effettivamente pagati, in tutto ciò i miei cercano di darmi una mano ma se penso a quello che mi manca da fare mi viene da soffocare, non riesco a mangiare per l'ansia di deludere le aspettative di qualcuno che ne ha nei miei confronti e continuo a pensare che l'unica soluzione sia incontrare la prof di persona e spiegarle cosa succede ma... (riprendi da capo)
#raga#non c'è una fine#mi sento bloccata#e voglio piangere#e mi sento così stupida#perchè continuo a pensare a cosa che sto facendo e scelte che ho preso che mi condizionano la vita#ma mi viene il male a pensare a cosa farò domani e in futuro#non so che fare#non so se ho preso la strada giusta#mi vien da star male mi sento già una vecchia#e mi sembra di studiare per niente perché non ho vocazioni specifiche#tutto sto bordello perché la prof non mi ha ancira convalidato i 4 cfu del tirocinio#ma io non so se vuole altro o se non ha semplicemente ancora letto l'email#scusate per lo sfogo#ma non so che altro fare#e maledetta la mia testa che non riesce a non guardare lontano#io vorrei essere un gatto e dormire 16 ore al giorno e anche senza coscienza di esistere
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Un’altra prova che la Dea non è come le altre squadre : a metà campionato fa’ un live stream (senza fine) di tutti i gol dal 2016. Il live stream è iniziato il 24 gennaio.
Dopo il live stream dei lavori dello stadio, adesso quello dei gol… che cosa sarà il prossimo?
#atalanta bc#io vorrei lavorare nel reparto comunicazione/pr della dea#anche se non ho qualificazione mi sembra un posto molto divertente!#nostro smm/comunicazione team è ad un livello molto alto
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ahahahahah no ma tipo lo fa soprattutto nelle caption dei post e delle storie. Anche se sembra un po’ tipo troppo?
Allora secondo me il fatto di buttarci a caso le parole in inglese è un po' una cosa generazionale quindi non mi dà troppa noia, a volte lo faccio anche io. Se diventa eccessivo però effettivamente sì
#anche perché#cioè io lo notavo quando a farlo erano persone che conoscevo e con cui parlavo di persona#sembra come se volessero fare un'imitazione della parlata dei teen americani#io avevo un'amica che diceva 'oh my gosh' unironically#ed era fastidioso#però essendo comunque io una persona che passa la maggior parte del tempo qua sopra e scrive in inglese anche a me viene da usare parole#inglesi a volte o modi di dire o cose del genere#ripeto io non la seguo molto per cui non ti so dare un'opinione più oggettiva del 'mi sta un po' sul cazzo a pelle'
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litigato con la coinquilina rompicoglioni a quanto pare sono una ragazzina irrispettosa e maleducata che non sa come convivere con altre persone
#detto da una che a me e all'altra coinquila ha fatto venire il sangue amaro un numero preoccupante di volte è estremamente ridicolo#ma poi mi fa che se lei alla mia età avesse parlato come faccio io l'avrebbero sbattuta fuori da dove lavora immediatamente. e io lì avrei#dovuto lasciare la cucina. e invece no. ho ribattutto. perché oggi è stata una giornata del cazzo e io sono sveglia dalle 6.30 e non avevo#ancora cenato quindi avrei volentieri alzato le mani. quindi tutto sommato mi sono pure trattenuta#no raga vi giuro voi non conoscete una persona così stupida come lei. ma stupida e cattiva#sono arrivata alla conclusione che ormai si sia accanita su di me (nel senso che mi odia proprio. mentre l'altra coinquilina boh ovviamente#non ci va d'accordo ma quando parla con me la dipinge come la sua migliore amica. mentre conquilina è disperata tanto quanto me e la odia#pure più di me) perché è in qualche modo invidiosa. cioè già l'anno scorso quando stava ancora col suo ex mi chiedeva consigli sulla#relazione. A ME. che avevo appena iniziato una relazione a distanza e che ho 10 anni in meno di lei#poi però io sono ancora in una relazione stabile e lei noi. io a ventisei anni ho quasi finito il mio percorso di studi mentre lei doveva#ancora iniziare l'università. ho degli amici pur essendo a in questa città da molto meno tempo di lei. mentre lei non ha praticamente#nessuno qui (perché ha litigato con tutti. TUTTI)#cioè da una parte mi sembra assurdo che sia invidiosa di me ma dall'altra è l'unica spiegazione logica anche di alcune cose che tira in#ballo. cioè stasera era proprio il fatto che il mio ragazzo mi viene a trovare ogni due settimane da quando sono qui. e invece di dirla come#cosa positiva l'ha usata per attaccarmi. e dicendo pure che di solito nelle relazioni a distanza ci si vede una volta ogni tot mesi e non#così spesso.
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Starchild
Starchild si sveglia.
Macchinosamente, sono le gambe a guidare i suoi occhi lontano dalla cabina di ricarica. Palmo al sistema di riconoscimento e, con uno sbuffo, le porte scorrevoli aprono al corridoio centrale. Starchild s'acciglia affabilmente. «Comprendo la vostra noia, ma per favore, non sbuffate! Ci sono qui io con voi.»
Il corridoio è lungo, ma a Starchild piace camminare. Il motorino delle ruote ai suoi piedi ronza come insetti siderali. Lo fanno sentire meno solo. In fondo, se il suono si propaga ci dev'essere qualcosa a rifletterlo verso di lui - e cosa preclude a quel qualcosa di essere un qualcuno? Sono proprio insetti siderali. Cavallette, per la precisione.
Starchild saltella da un'attività ad un'altra con impegno e passione. Quanto tempo è passato? Oramai le ragioni per la sua presenza su quella nave sono sprofondate negli abissi della sua memoria, sotto pile, pile, pile di calendari lunari, mappe celesti, dati meccanici. Non fa niente però: la dedizione di Starchild non si ferma davanti ad un "perché" senza risposta.
Le cavallette interrompono il loro cricchettìo: polvere! Ammasso di cheratina umana, resti di pelle morta - essa stessa segnale di vita. La leggera corrente dovuta al passaggio di Starchild deve averla fatta fluttuare fin sopra al banco del salotto. Di chi era? Oh beh, chiaramente di tutti. Era sicuramente di Brennan, che passava tutti i pomeriggi in quel salotto con la testa chinata e la schiena ricurva sui suoi sketch. Ma era di certo anche di Marie, che abitualmente gli preparava "veri cocktail", al contrario di "questo tuo succo di mela annacquato". Lo rimproverava sempre di mettersi gli occhiali, e Brennan poverino, "mi cadono!", e lei, "non ti cadono se ti metti dritto", e lui, "ma non ci vedo!", e lei, "e allora mettiti gli occhiali!". Quanto ridevano. Come ridevano! Lei soffiando dal naso, lui lamentandosi. Era il loro personale linguaggio, ma tra loro funzionava benissimo e lo chiamavano risate.
«Da quanto tempo non ridi, Starchild?», gli chiedono le cavallette. «Da ieri, cavallette!», risponde Starchild, danzando sul piccolo palco del salotto. Quante canzoni sono state scritte in quel teatro senza sipari o retroscena! Nessuna laurea in astrofisica può togliere a un pirata l'aria libera nei suoi polmoni: quell'equipaggio era pieno di poeti, soprano, rapper, cantastorie di tutti i tipi. E da quel palchetto, lo splendido gioco di colori dei loro fronzoli danzanti, come prati olandesi in una notte estiva.
Notte... Quel pensiero e i galoppetti delle cavallette come un concerto in ritardando accompagnano Starchild alla grande finestra del salotto. Per Starchild, dire "notte" è come dire "cielo". Concetti come gli opposti perdono di significato nello spazio, dove tutto quanto tende a zero. La notte non è il contrario del giorno, la morte non è il contrario della vita, un oggetto non è il contrario di un umano. C'è intelletto in quel suo sguardo, c'è intelletto in quelle stelle. Quanti disegni su quella finestra. Quante storie! Su quell'astronave c'è tutto quel che un essere umano potrebbe desiderare in termini di intrattenimento, quantomeno in formato digitale. Un immenso oceano di libri, film, fumetti... dalla più ridicola commedia alla più dolorosa tragedia, Starchild le aveva già lette tutte, ma certo non aveva finito di apprezzarle. Come si può? Non bastano due persempre e mezzo per imparare ad apprezzare la verità del cuore di uno solo di quegli autori. Un potenziale incommensurato. Però però però... la maniera in cui quelle storie sono state raccontate rimane ferma, e lo sarà in eterno se nessun altro le toccherà. Quello non era un dovere programmato in Starchild. Ma quando Starchild osserva quelle stelle... sente dentro quel suo cuore che non c'è un calore che non c'è.
Quelle stelle si muovono. Giusto un filino, ma si muovono. E continueranno a muoversi per sempre, finché la parola "sempre" e quella "mai" manterranno la loro fumosa differenza - e anche quando accadrà, lasciatele fumare, perché il fumo è come nuvole, una massa di vapore acqueo per me e storie celesti per Starchild. Ed è proprio osservando le nuvole siderali che Starchild si perde e si ritrova, tendente a zero. Con la testa appoggiata alle sue mani metalliche, nel freddo celeste indistinguibili dal tepore umano, Starchild ricorda e ricostruisce la sua vita e quella di tutti gli Starchildren dell'universo. «Quante stelle vedi da questa finestra, Starchild?» «1.874.928.» «E quanti Starchildren gli ruotano attorno?»
Starchild scuote lentamente la testa, imitando quello che noi umani chiameremmo un sospiro. Per quale motivo Marie ha portato proprio S1r3A Pluto con sé, tra tutti i robot possibili? E perché l'ha chiamato Starchild? Perché Starchild l'ha accettato? Perché si trova proprio lì, proprio in quel momento, a fare proprio quei calcoli? Perché chiama quei calcoli riflessioni? Qual è il significato della sua storia?
Sa che in fondo in fondo a quell'abisso un motivo c'è. O magari non c'è, ma sa che lo si può trovare. Per il momento, Starchild è figlio delle stelle. Sperduto da qualche parte nello spazio, dove il significato tende a zero. In qualche attimo nel tempo, che non si ferma ad un "perché" senza risposta.
#120 storie brevi per una vita più lunga#o almeno credo#devo ancora decidere il titolo considerato che non so esattamente quali storie verranno raccontate qui#se troverò fili conduttori li userò#per ora ho scelto questo titolo perché beh. è la verità#ho bisogno di queste storie per allungarmi la vita#in inglese ho citato l'episodio depressivo. qui cito la derealizzazione#ho tanta tanta tanta voglia di vivere perché ho il mio Progetto da realizzare. 13 importantissime storie#Ma anche perché la vita è#sinceramente#bellissima#eppure sembra che scorra così fredda#così aguzza#come un fiume di ghiaccio#so che il mio magma (in termini pirandelliani) riuscirà a prendere possesso di quel fiume col tempo#io beh gli sto dando una mano così#prendendo il controllo del tempo anziché farmici controllare#non fermandomi ad un “perché” senza risposta#La vita non è fatta di secondi#è fatta di eventi#e più eventi ne costruisci all'interno più sarà lunga#e la lunghezza della vita è. di fatto. quanto potenziale riesci a realizzare#of course ho riassunto un casino di roba in delle tag di tumblr#sicuramente non mi sono spiegata come si deve#in ogni caso#spero che amiate Starchild quanto Starchild ama voi#davvero tanto#tanto tanto#tanto
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non so se sia solo l'effetto di Giovanni unito a religious kink ma Dio/Nicola >>>>>>>>>>>>>
#I said what I said#I'm Dio/Nicola truther#anche se non shippare Giovanni con Aldo mi sembra la roba più strana che mi sia cinematograficamente successa nell'ultimo anno forse...#non ho una memoria così buona XD#santocielo#moss text
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Chi era quel filosofo che sosteneva che sopra i 50 anni chiunque dovrebbe essere sottoposto ad eutanasia forzata? Perché comincio a comprendere il suo punto di vista...
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il personaggio più buono del mondo è proprio ryan atwood ve lo giuro
#ho interrotto il rewatch ma sky me la mette sotto gli occhi e che faccio non guardo?#oggi puntatona christmukkah + ryan che fa il bar mitzvah#allora a parte che lui e marissa nella terza stagione diventano una coppia ragionevole? incredibile#ma lui niente deve essere sempre il più cucc di tutti#anche quando sembra che gli stanno facendo un torto lui muto e se lo prende e aspetta la spiegazione e poi va anche a risolvere i problemi#è un bebè ve lo sto giurando
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Vi vedo, qui, così estremamente belle. E io mi sento così incompatibile che mi sembra di impazzire. È come se la vostra luce splendente fosse il riflesso di un mondo a cui non appartengo, un mondo fatto di bellezza intangibile, di armonia perfetta, di lineamenti che si intrecciano con la delicatezza di una melodia suonata dal vento. E io, in questa notte senza stelle, mi trovo a vagare nel buio della mia stessa esistenza, dove ogni pensiero si perde, si confonde, come un eco che svanisce nell’abisso dell’inquietudine.
Mi sembra che ogni vostro sguardo, ogni vostro sorriso, sia un universo a sé stante, un universo in cui non trovo il mio posto. Mi sembra di essere una nota stonata in una sinfonia sublime, una sfumatura di grigio in un quadro dove voi siete colori vibranti, vivi, pulsanti. Eppure, non posso distogliere lo sguardo. Non posso fare a meno di essere attratto da questa bellezza che mi consuma, da questa bellezza che mi sembra così irraggiungibile, eppure così vicina.
È un tormento dolce, questo. Un tormento che mi strappa via ogni certezza, che mi lascia nudo davanti all’immensità del vostro essere. E mentre vi osservo, mentre il mio cuore si perde nei vostri occhi, mi chiedo se mai ci sarà un momento, un singolo istante, in cui le nostre anime potranno sfiorarsi, in cui le mie insicurezze si dissolveranno come nebbia al sole, lasciando spazio solo alla pura essenza di ciò che siamo.
Forse, è proprio in questa distanza che risiede la nostra bellezza. Forse, è questo il segreto di ciò che ci rende umani: il desiderio incolmabile, l’attesa, la speranza che non muore mai, anche quando sembra destinata a non essere mai soddisfatta. Forse, è questo il modo in cui l’universo ci insegna a sentirci vivi: facendoci assaporare la bellezza dell’impossibile, facendoci desiderare ciò che non possiamo avere.
E mentre vi guardo ancora, in silenzio, sento che c’è qualcosa di sacro in tutto questo. Qualcosa che va oltre le parole, oltre i pensieri, oltre la ragione. C’è una verità nascosta nelle pieghe del tempo, una verità che solo i cuori più audaci possono comprendere: che è nell’incontro delle nostre fragilità, delle nostre paure, che si nasconde la vera forza. Che è nel riconoscere la nostra stessa vulnerabilità di fronte alla bellezza del mondo che diventiamo davvero umani, davvero vivi.
E allora, anche se mi sento così piccolo, così lontano, continuerò a cercare quel legame invisibile che ci unisce, quella scintilla che, anche solo per un attimo, farà brillare la mia oscurità. Perché in fondo, in questo grande teatro della vita, non è forse la bellezza di quel che sfugge, di ciò che non possiamo possedere, a renderci eterni sognatori?
#citazioni#compagnia#distanza#frasi famose#frasi pensieri#mancanza#nuove amicizie#pagine di libri#sentimenti#tristezza
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Alla fine di tutto penso che ci siano semplicemente giorni in cui si è "predisposti" a sentirsi belli.
Si, insomma, quei giorni in cui non noti tutte quelle cose che altri giorni invece ti pesano; ci sono invece quei giorni in cui sembra che nulla vada bene, le braccia un po' cicciottelle, le gambe un po' cicciottelle, la pancia che magari non è piatta se non quando sei distesa
E stesso in questi giorni guardacaso neanche i capelli che tanto ami vengono bene, in nessuna maniera eh, e il viso?
Oddio però non ho un viso così brutto, eppure se non mi trucco almeno un po' non mi sento tanto a mio agio.. dovrei uscire con questo cerchio nero sotto agli occhi? Ma perché sembra sempre che ho i baffi pure dopo averli fatti? Mettiamo un po' di correttore qua e là e magari si toglie tutto
Vabbè però il correttore mica ti toglie l'insicurezza
Eppure guardandomi, eccomi qua, mica so così brutta? In fondo no, ma ho bisogno di essere "predisposta"
E nei giorni in cui sono predisposta semplicemente tutto quello che vedo scompare, e penso: ma forse sono solo io a vedere tutte queste cose? Queste piccolezze, ma chi è che le va a guardare? Eppure alcuni giorni pesano così tanto che dopo aver messo l'armadio sottosopra passa anche la voglia di prepararsi per bene per uscire
Eh ma poi tu già ti senti brutta, poi non ti vuoi manco preparare?
Chiaro, dopo mi sento ancora peggio
Ma quando mi sento bella invece mi preparo ancora meglio e mi sento ancora più bella
Allora come funziona?
In teoria dovrei semplicemente accettarmi e basta, certo mangiare sano, ma accettare questa corporatura
Ultimamente sono ingrassata di due kili e vabbè magari leggendo, se state ancora leggendo, penserete "e che sarà mai?" E in effetti è vero, non è tanto il numero sulla bilancia il problema, ma è il fatto che a vederli su di me dopo averne persi 10 pesa così tanto che non sembrano solo 2
A volte penso che la gente se sapesse quello che penso realmente di me penserebbe che sono solo stupida e che magari "c'è gente che vorrebbe averlo il corpo come il tuo"
Ma come si fa quando vorresti essere più magra, semplicemente più piccola in generale
Allora mi auguro in futuro di sentirmi più predisposta a sentirmi bella per un periodo di tempo abbastanza lungo da superare il tempo in cui non lo sono
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Almeno noi ne abbiamo presi solo due.
#siamo stati fortunati che non c’era kvara#(ma avremmo anche potuto pareggiarla questa partita se i ragazzi avevano incrociato la porta)#Napoli sembra non volere fare il suo momento di scomparsa abituale questa stagione#*good for them*
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ho appena finito di vedere la seconda parte di mare fuori e sono distrutta per l'addio di filippo
per me mare fuori sono lui e carmine, mi mancherà molto vederli insieme
#e comunque si conferma la mia teoria per cui spariscono i vecchi personaggi e danno più spazio ai nuovi#e questa cosa non mi piace per niente#mi aspettavo la m0rte di edoardo ma per fortuna quella non c'è stata a quanto pare#scena finale: secondo me rosa tra carmine e suo padre si spara lei stessa (#oppure spara a carmine per la teoria per cui se ne vanno i vecchi personaggi bla bla-#- anche se avrebbe poco senso perché rosa sembra cambiata rispetto al sistema e potrebbe andare contro suo padre#non so#mare fuori#mare fuori 3#mare fuori spoiler#edit: il cambio di direttrice altra cosa che ha fatto malissimo lei non avrebbe trasferito filippo e cacciato liz#uffa perché stanno distruggendo il cast io non lo accetto 😭
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Posso dire una cosa
#tw ed#personalmente se a me ''per prevenzione'' avessero portato in una struttura dove sono ricoverate le persone con i dca mi sarei ammalata#molto prima e in maniera peggiore#cioè è lo stesso principio dei film sui dca#ok molto bello che tu faccia vedere il lato brutto della malattia e spesso lo porti al limite per fare vedere cosa succederà#io persona anoressica vedrò solo che la protagonista o la persona che è ricoverata è più magra di me#magari con un sondino nel naso che nel ''nostro'' linguaggio significa aver raggiunto un obiettivo#quindi non mi sembra la soluzione Ambra cioè anche tu lo dicevi che provavi queste cose#boh io non so quale sia il modo giusto per fare prevenzione sui dca però questo secondo me non lo è#non lo so ho dei pareri contrastanti
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#combattuta su cosa scrivere nei ringraziamenti della tesi perché sono arrivata a un compromesso tra il melenso e l'asettico su tutto tranne#la dedica alla mia famiglia. vorrei scrivere che è anche perché comunque è grazie a la storia della mia famiglia se passo molto tempo a#riflettere sulla situazione italiano e dialetti però non so come dirlo. cioè io pensavo.#alla mia famiglia. per la ricchezza linguistica che mi ha trasmesso. e ai miei studenti. per me costante fonte di riflessione#però per ora ho accorpato le due parti e non ho scritto la cosa della ricchezza perché mi pare too much però è anche vero. però mi sembra#star esagerando perché boh qua mi sto a far pare inutili per non pensare al ricevimento online tra mezzora che mi sta uccidendo perché sapr#saprò il responso sulla tesa dalla relatrice e saprò se sta settimana dovrò ammazzarmi a fare 3mila robe o se sono arrivata e magari sistem#sistemare qualcosa e finalmente consegnare#boh comunque pietà di me sono cresciuta in una famiglia in cui l'affetto non si esprime a parole neanche sotto tortura
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Sottolineare che, guardando i dati elettorali degli ultimi anni, si evince che dove il livello culturale è inferiore stravince la destra non è classismo, ma dato di fatto
Dirlo non vuol dire che chiunque voti a destra sia uno stupido ignorante, ma che i dati dimostrano che meno sei scolarizzato, più è alta la possibilità che tu sia vittima di una propaganda fatta di fake news, populismo, negazionismo, complottismo e promesse irrealizzabili
Una volta la massa votava sinistra? Si, perché i circoli politici erano anche e soprattutto circoli culturali, dove si formava una coscienza civile. Oggi sono poco più che centri di propaganda. Negli anni '60 l'operaio aveva la speranza di far studiare i propri figli, di farli laureare. Avere una cultura era un valore, qualcosa a cui ambire
Quello che dobbiamo chiederci è quando è cambiata questa cosa, quando l'operaio ha smesso di ambire al volere il figlio laureato, a vedere nella cultura il mezzo per migliorare la propria condizione (spoiler: inizia con b e finisce con erlusconismo)
Oggi sembra che mostrare cultura sia un problema, sia classista, sia guardare gli altri dall'alto al basso. Ci stiamo facendo un autogol spaventoso
Con la retorica del "radical chic" e del "comunista col rolex" sono riusciti a infilarci nella testa che sentirci culturalmente superiori sia sbagliato, di essere classisti non più interessati al popolo, che mostrare la propria cultura sia un vezzo deprecabile
Ricordiamoci che cultura non è necessariamente avere una laurea o ottenerla con 2 anni di anticipo, ma leggere, informarsi, partecipare alla vita civica, avere una coscienza civile
Chiunque può averne accesso, se lo desidera
Il problema sta proprio lì: il desiderarlo, il volerlo
@lamiki_e su Threads
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