#ambito territoriale ottimale
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L’incoerente punzecchiatura di Fratelli d’Italia: il PD di Casale Monferrato risponde sulla gestione dell’acqua pubblica
Acqua pubblica e ATO: il PD rivendica coerenza, mentre il centrodestra cambia posizione
Acqua pubblica e ATO: il PD rivendica coerenza, mentre il centrodestra cambia posizione Il Partito Democratico di Casale Monferrato ribadisce con fermezza la sua posizione sulla gestione pubblica dell’acqua, una linea che – come sottolineato dal partito – è sempre stata chiara, coerente e supportata da dichiarazioni pubbliche costanti nel tempo. In un contesto politico locale caratterizzato da…
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La Conciliazione Ato5 - Acea al voto dei Sindaci (ma non passerà)
La Conciliazione Ato5 – Acea al voto dei Sindaci (ma non passerà)
Da L’Inchiesta Quotidiano del 21 ottobre 2021 di Cesidio Vano Un colpo di spugna su tutti i contenziosi in atto tra Ambito territoriale e gestore idrico: la conciliazione tra Acea e Ato 5 arriva all’attenzione dei sindaci a fine mese, ma ci sono scarsissime possibilità che venga approvata.La conferenza dei Sindaci dell’ambito territoriale ottimale di Frosinone è stata, infatti, convocata per il…
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Città di Castello: piano industriale Sogepu, politiche di gestione rifiuti, disciplina provvisoria canone di concessione o autorizzazione pubblicitaria, tra gli argomenti della commissione consiliare di programmazione economica
Città di Castello: piano industriale Sogepu, politiche di gestione rifiuti, disciplina provvisoria canone di concessione o autorizzazione pubblicitaria, tra gli argomenti della commissione consiliare di programmazione economica
Istituzione del canone patrominiale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate – Disciplina provvisoria. Sogepu Spa: politiche di gestione dei rifiuti in Ambito Territoriale Ottimale; informazioni…
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Presidenza ATO-CS, Marcello Manna "Accolta dalla regione nostra richiesta di costituire un unico Ambito Territoriale Ottimale"
https://www.cosenzapage.it/media/2020/07/foto-manna-300x200.jpg - #CosenzaPage RENDE (COSENZA) – “Come ufficio di presidenza ATO-Cosenza abbiamo chiesto al governo regionale di avviare le procedure necessarie affinché si proceda alla costituzione di un unico Ambito Territoriale Ottimale in cui convergano quelli provinciali: le ATO, che allo stato attuale non hanno alcuna capacità finanziaria e non gestiscono direttamente gli impianti, non hanno più ragione […]
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SAN BENEDETTO – L’ ATO (Autorità di Ambito Territoriale Ottimale del Servizio Idrico Integrato) è oggetto di ampia analisi da parte del consigliere regionale Peppe Giorgini in un comunicato stsampa che riportiamo integralmente.
“In seguito della riforma del Titolo V della Costituzione, nell’art. 118 è stato consacrato Il principio di adeguatezza, il quale impone al legislatore di attribuire le funzioni ai diversi enti del governo territoriale, nella considerazione che essi posseggano una dimensione e perciò una capacità di governo adeguata, differenziandone così le responsabilità e i compiti amministrativi in genere. Questo è il motivo per cui sono nate le ATO (Autorità di Ambito Territoriale Ottimale del Servizio Idrico Integrato)!
Come però proviene continuamente da chi gestisce queste strutture, il principio di differenziazione ha fallito il suo scopo, perché le ATO sono diventate veri e propri carrozzoni, serbatoio di riciclati o imboscati della politica che oltre ad appesantire i costi a cui i cittadini devono far fronte di tasca propria, si imbarcano in operazioni dai risvolti apparentemente inspiegabili, che nulla hanno a che fare con la mission dell’ente.
Ad esempio, che ci azzecca la gestione del sistema delle acque con l’edilizia scolastica e le strade? L’ATO5 si occupa di gestione del sistema delle acque (dall’adduzione alla depurazione) mentre il servizio messo in relazione in questi giorni con la Provincia per giustificare l’acquisizione, si occupa di edilizia scolastica (costruzione, gestione e manutenzione di tutti gli edifici scolastici di 2° grado della provincia) e di strade (costruzione, gestione e manutenzione circa 1.000 km).
Non è chiaro cosa abbiano in comune le acque con le scuole e con le strade. Di quali servizi comuni si tratti. Nei mesi scorsi l’amministrazione provinciale e l’ATO hanno già collaborato con esiti del tutto negativi che non possono essere sottaciuti.
Ci si riferisce alla nomina del Direttore dell’AATO, il quale risulterebbe essere un funzionario dipendente della Provincia di Ascoli in aspettativa, a RUP (Responsabile Unico del Procedimento) del ponte di Rubbianello. Lo stato in cui versa il ponte di Rubbianello a 5 anni dal crollo è sotto gli occhi di tutti. Adesso con una perizia di variante si cerca di accontentare la ditta per cambiare il progetto che essa stessa ha offerto in sede di gara! Questo stravolgerà certamente quello che è stato offerto in sede di gara e che è stato anche oggetto di valutazione di una commissione e comunque tra riserve e perizie di variante (che prevede un’opera molto ridimensionata) ci sarà sicuramente un notevole aumento dei costi!
Per mezzo del nuovo RUP la Provincia, invece di tenere la linea dell’errore progettuale portata avanti dal RUP precedente con una perizia di variante, ha certificato che le responsabilità non sono dell’impresa!
Ma a che gioco si sta giocando? Cosa pensa il Presidente della Provincia, vuole gestire tutta l’edilizia scolastica e le strade della Provincia con gli stessi sistemi con cui si sta gestendo il ponte di Rubbianello?
La Provincia si trova peraltro in situazione di pre-dissesto finanziario, addirittura non ha ancora un bilancio di previsione per il 2019, non riesce a garantire i servizi essenziali ai cittadini – basti notare lo stato in cui versano le strade ad essa affidate, fra buche, frane e erbacce – però si concede la libertà agire in questa maniera allegra.
Ora, l’atto di approvazione della convenzione con l’ATO non ha il parere favorevole del ragioniere capo. Il decreto presidenziale n.17 del 18/07/2019 ha infatti un parere contabile condizionato, che in caso di non approvazione del bilancio risulterebbe un ulteriore debito da sanare. Che urgenza c’era di approvare questa convenzione visto che il dirigente in carica andrà in pensione a dicembre 2019? Quali sarebbero le criticità specifiche e urgenti che si vorrebbero sanare in così pochi mesi?
Come si può affidare ad un ente quale l’ATO, praticamente privo di uomini e mezzi, funzioni in capo alla Provincia che invece a sua volta possiede mezzi e personale? Il Presidente, ha effettuato una ricognizione delle proprie strutture e del personale in servizio prima di procedere con questa (apparentemente) inspiegabile convenzione?
Può un dipendente della Provincia in aspettativa che ricopre un ruolo in un ente convenzionato dalla Provincia stessa, ricoprire incarichi che potrebbe svolgere revocando la sua aspettativa e tornando in servizio in Provincia?
Ultimo ma non meno importante, la concentrazione di moltissimi interessi nelle mani di poche persone. Il Presidente della Provincia, oltre ad essere Sindaco di Montegallo e Vice Presidente del nucleo industriale (Consind), é anche presidente dell’ATO che, lo ricordiamo, con questa convenzione andrà a gestire anche strade e scuole della Provincia.
Quello che stiamo vivendo è un momento particolare visto che l’ATO oltre l’ordinario deve occuparsi della costruzione del nuovo acquedotto (circa 27 milioni di euro di appalto, da quanto si apprende dalla stampa locale) mentre la Provincia per l’edilizia scolastica con i fondi post sisma ha oltre 20 milioni di euro di appalti da espletare e anche sulle strade ci sono fondi del sisma, oltre ad appalti milionari già in corso (Rubbianello e Mezzina insieme ammontano a circa 15 milioni di euro).
È opportuno concentrare nelle mani di un così ristretto gruppo di persone la gestione di tutti gli interessi di cui sopra? A livello parlamentare e regionale si sono già attivati i referenti del Piceno del Movimento 5 Stelle, che impugneranno senz’altro gli atti deliberativi n.1047 e n.1048 del 11 luglio 2019″.
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Crotone : Eletto l’ufficio di presidenza dell’Ato provinciale. Nasce una nuova forma associativa tra i comuni per la gestione dei rifiuti.
Crotone : Eletto l’ufficio di presidenza dell’Ato provinciale. Nasce una nuova forma associativa tra i comuni per la gestione dei rifiuti.
L’assemblea dei sindaci, riuniti questa sera nella Casa Comunale, ha eletto l’Ufficio di Presidenza dell’Ato provinciale (Ambito Territoriale Ottimale)
All’unanimità sono stati nominati, presidente il sindaco di Crotone Ugo Pugliese e vice presidenti Tommaso Blandino sindaco di Rocca di Neto e Nicola Bilotta sindaco di Roccabernarda.
Si tratta di un momento altamente innovativo nella storia della…
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Occhi puntati sulla società in house: via Turino da Crotone Sviluppo
Il commissario prefettizio Tiziana Costantino fa sul serio e mette sotto la lente le società in-house providing del Comune di Crotone che presentano evidenti criticità dal punto di vista economico-finanziario e del funzionamento. Secondo quanto riportato da un quotidiano locale, il commissario avrebbe dato ordine di preparare il bando pubblico per la scelta del nuovo presidente di Akrea, che dovrà sostituire Rocco Gaetani prematuramente scomparso pochi giorni fa. Akrea dovrebbe gestire il sistema dei riifuti, incentrato sulla raccolta differenziata, non solo a Crotone ma nei comuni della provincia ricadenti nell'ATO (Ambito territoriale ottimale). http://dlvr.it/RQG43t
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Da Amag agevolazioni per i cittadini alluvionati
L’Amministrazione Comunale e Amag Reti idriche e Alegas — le società del Gruppo Amag, partecipate dal Comune — hanno inteso intraprendere azioni a sostegno dei cittadini alessandrini, clienti del Gruppo Amag, danneggiati dagli eventi alluvionali del 25 novembre 2016. Presenti all’incontro di questa mattina il Sindaco della Città, Maria Rita Rossa, l’Amministratore Unico di Amag Reti Idriche, Mauro Bressan, il Direttore e il Vicedirettore dell’Autorità Ambito Territoriale Ottimale n. 6 (rispettivamente Claudio Coffano e Adriano Simoni) e l’Amministratore Unico di Alegas, società del gruppo Amag, Andrea Biancato. Il fulcro di questo sostegno è rappresentato dalle agevolazioni — in forma di contributo forfettario (per i clienti di Amag Reti Idriche) e di “bonus energia” (per i clienti di Alegas) in accreditamento sulle prossime fatture dell’acqua, del gas ed energia elettrica — che verranno direttamente riconosciute ai clienti alluvionati. «Con questa azione — secondo il Sindaco Maria Rita Rossa — proseguiamo quell’opera di tutela ambientale e di vicinanza ai nostri cittadini che, nella drammaticità dei momenti durante i quali si manifestava l’ultimo evento alluvionale lo scorso novembre, abbiamo cercato di esprimere, assumendo decisioni d’emergenza quando è stato il caso, e memori della lezione del 1994. Come a novembre siamo riusciti a fronteggiare efficacemente la piena dei fiumi che circondano la nostra Città, così oggi, grazie al diretto coinvolgimento delle società del Gruppo Amag partecipate dal nostro Comune, possiamo presentare un’ulteriore iniziativa che mira ad alleviare il peso economico per la fornitura dell’acqua, del gas ed energia elettrica per tutti quegli alessandrini, clienti Amag, che hanno dovuto utilizzare queste risorse per ripristinare le normali condizioni di vita e operatività dopo l’esondazione di novembre». «Per quanto riguarda Amag Reti Idriche è infatti in arrivo un aiuto ai cittadini colpiti dall’alluvione del 25 novembre 2016 — ha annunciato l’ing. Mauro Bressan — e si tratta di una agevolazione che cercherà di coprire proprio i costi dell’acqua utilizzata per la pulizia delle abitazioni o attività commerciali e per il ritorno alle normali condizioni di vita dopo un evento catastrofico come l’alluvione del novembre scorso». «Una decisione — ha proseguito Mauro Bressan — che scaturisce dalla consapevolezza che si è trattato di un evento traumatico che nel nostro territorio, a causa dei mutamenti climatici e ambientali, ha perso il carattere dell’eccezionalità per ripresentarsi periodicamente in tutta la sua drammaticità». L’ing. Claudio Coffano e l’ing. Adriano Simoni, in rappresentanza anche di Lino Rava, Presidente dell’Autorità Ambito Territoriale Ottimale n. 6 (A.Ato), hanno sottolineato come «gli Enti pubblici del settore — che gestiscono e tutelano l’acqua, l’elemento che ha generato drammi e paure, ma che allo stesso tempo rappresenta lo strumento indispensabile per il ripristino delle condizioni di normalità — sono impegnati nel concretizzare la vicinanza di tutta la collettività alle persone colpite, realizzando tutte le opere necessarie per una gestione efficiente ed efficace del servizio». Anche Alegas, società del Gruppo Amag, ha deciso di intervenire a sostegno dei propri clienti (aziende e privati) colpiti dagli allagamenti nel novembre scorso e le modalità di intervento si concretizzano nella concessione di un “bonus energia” che è stato annunciato già nelle scorse settimane con comunicazione inviata agli utenti per quanto riguarda il servizio di erogazione di gas e di energia elettrica fornito da Alegas. «Questo bonus economico — ha dichiarato Andrea Biancato, Amministratore Unico di Alegas — è in fase di accreditamento ed è pari al valore del consumo energetico stimato di ogni utenza per il mese di novembre 2016. Desideriamo in questo modo manifestare la nostra vicinanza ai cittadini e dare concretezza al motto del Gruppo Amag: responsabilità sociale in azione». Con il coinvolgimento di tutta l’Amministrazione Comunale e, in particolare, del Servizio di Protezione Civile e della Direzione Comunale competente si è dunque prodotto l’elenco dei cittadini alessandrini danneggiati nei propri nuclei abitativi e produttivi. Amag Reti Idriche e Alegas procederanno dunque nelle prossime settimane mediante accreditamento — in forma di contributo forfettario (per i clienti di Amag Reti Idriche) e di “bonus energia” (per i clienti di Alegas) — sulla prossima fattura per l’erogazione dell’acqua, del gas e dell’energia elettrica indirizzata ai clienti alluvionati di Alessandria. Amag Reti Idriche ha inoltre deciso di estendere questa modalità di agevolazione (con i medesimi termini per la presentazione fissati al 31 marzo) anche ai clienti cittadini di altri Comuni ugualmente colpiti dall’esondazione di novembre 2016 ai quali fornisce il servizio idrico e alle cui Amministrazioni Comunali è stato richiesto analogo elenco dei potenziali clienti beneficiari. http://dlvr.it/NdvB12
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Mugnano. Sarnataro eletto nel Consiglio dell'Ambito Territoriale: "Puntiamo ad un aumento della differenziata"
LE PAROLE DEL SINDACO Mugnano. Sarnataro eletto nel Consiglio dell'Ambito Territoriale: "Puntiamo ad un aumento della differenziata"
Ambito Territoriale Ottimale Napoli 2, eletto anche il sindaco Luigi Sarnataro. Il Consiglio dell’Ato, formato da 14 consiglieri in rappresentanza di ben 24 comuni dell’area nord di Napoli, avrà competenza sulla raccolta, smaltimento e recupero dei rifiuti solidi urbani.
Soddisfatto del risultato delle elezioni il primo cittadino Luigi Sarnataro, eletto nella lista “Patto per l’ecologia”: “La…
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Renzi vuole la privatizzazione dell’acqua: fermiamolo!
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua -
Il Governo Renzi sta tentando di raggiungere il risultato cui sinora nessun governo era riuscito ad arrivare: la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali.
Lo fa attraverso due provvedimenti: il decreto “Sblocca Italia” e la legge di stabilità.
Con il primo, impone ai Comuni l’obbligo di aggregare le società del servizio idrico per…
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#ambito territoriale ottimale#dell#governo Renzi#privatizzazione dell’acqua#Renzi#servizi pubblici locali
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MACERATA – Presentato questa mattina nella sala riunioni di palazzo Conventati del Comune di Macerata, dalla cooperativa Il Faro, il progetto G.O.A.L.S., un modello innovativo d’intervento nato per contrastare il disagio giovanile e rafforzare il ruolo genitoriale.
G.O.A.L.S. propone una serie di azioni volte a prevenire e contrastare i fenomeni di dispersione e abbandono scolastici nei territori di San Benedetto del Tronto, Grottammare, Civitanova Marche, Macerata, Fermo e Porto San Giorgio, intervenendo nella fascia di età 11 – 17 anni. I tre partner principali di progetto (ovvero “Il Faro” società cooperativa sociale, Cooperativa “Capitani Coraggiosi” e Centro di Solidarietà Marche Sud) hanno sottolineato l’importanza di fare rete, muovendosi in maniera sinergica e collaborativa.
“Rinnoviamo l’invito a partecipare – ha sottolineato Marcello Naldini, responsabile del progetto e portavoce della società cooperativa sociale “Il Faro” – perché insieme è possibile costruire un progetto su misura per ciascun territorio, portando un cambiamento concreto nel futuro dei ragazzi.”
Questo nuovo modello intende infatti costruire una comunità educante capace di dimostrare che è possibile fronteggiare più efficacemente ed efficientemente i problemi evidenziati se gli attori chiamati a interagire coi ragazzi congiungono i propri sforzi, adottando approcci di “welfare comunitario”
A tal proposito verranno costituiti bimestralmente dei tavoli di impatto collettivo territoriali e “aperti”, finalizzati alla supervisione delle attività e al confronto sistematico tra partner e stakeholder, in una collaborazione sinergica per raggiungere gli obiettivi preposti.
Per l’assessore alle Politiche sociali Marika Marcolini il progetto G.O.A.L.S. si inserisce in maniera ottimale nella lacuna presente alla fine del percorso scolastico dei ragazzi, accompagnandoli alla ricerca di un futuro a loro più congeniale: “Per questa ragione – ha affermato – l’Amministrazione comunale di Macerata ha appoggiato il progetto, rendendoci orgogliosi di partecipare a questa meravigliosa iniziativa.”
Dello stesso parere anche i due istituti scolastici intervenuti, il Liceo Ginnasio Statale “Giacomo Leopardi” e la scuola Secondaria di I grado “Dante Alighieri”. In particolare il professore Adriano Menchi, del liceo Giacomo Leopardi, ha apprezzato l’umanesimo vivo e pulsante presente nel progetto: “Come istituzione scolastica – ha detto – puntiamo tutto sulla persona e la sua scoperta di sé; dare ai ragazzi la possibilità di scoprire le loro capacità è un modo innovativo di inserirli in maniera efficace e positiva nella società di oggi.”
Azioni scolastiche ed extra scolastiche quindi, che “vanno a rinforzare le azioni positive della scuola, rendendole davvero utili ed efficaci nella società attuale.» ha puntualizzato la professoressa Laura Merchioli, docente nella scuola Secondaria di I grado “Dante Alighieri”.
Azioni di orientamento scolastico, di contrasto dei fenomeni di bullismo, di riscoperta delle proprie capacità e di metodi concreti per ribaltare i numeri attuali sul disagio giovanile. Attività che sono possibili grazie all’intervento di rete di 24 partner, tra cui l’Osservatorio di Genere di Macerata, oggi presente alla conferenza stampa.
Il budget totale previsto per gli interventi programmati ammonta a 894.632,99 euro, di cui 800.000,00 euro verranno erogati sotto forma di finanziamento dall’impresa sociale “Con i Bambini”, suddivisi in un piano di attività di durata triennale. L’obiettivo finale è quello di costruire una comunità educante, in grado di funzionare autonomamente anche al termine del progetto.
I partner del progetto sono: • Il Faro – Società cooperativa sociale • Ambito territoriale sociale XIX – Comune di Fermo capofila • Ass. centro di solidarietà Marche Sud • Ass. Compagnia delle opere Marche Sud • Ass. Papa Giovanni Paolo II onlus • Capitani coraggiosi s.c.s. • Comune di Civitanova Marche • Comune di Grottammare • Comune di Macerata • Comune di San Benedetto del Tronto • Cooperativa sociale CONSAPEVOLmente a.r.l. • Elicos s.r.l. • Fondazione O.R.A.F.A.C. • Hobbit s.c.s. • Human Foundation • Ist. comprensivo Dante Alighieri – Macerata • Ist. comprensivo Nardi – Porto San Giorgio • Ist. comprensivo statale Giacomo Leopardi – Grottammare • Ist. comprensivo Via Ugo Bassi – Civitanova Marche • Ist. professionale alberghiero Filippo Busceni – San Benedetto • Istituzione povera costente Maria • Liceo classico G. Leopardi – Macerata • Liceo classico statale A. Caro – Fermo • ASS. Osservatorio di genere.
Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.
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ASCOLI PICENO – Oltre 90 tra tecnici, ingegneri, consulenti, amministratori, hanno partecipato ieri al seminario di aggiornamento sulla “Autorizzazione Unica Ambientale” organizzato dalla Provincia, in collaborazione con Confindustria Centro Adriatico e l’Ordine degli Ingegneri di Ascoli Piceno svoltosi nella Cartiera Papale di Ascoli Piceno.
“Le autorizzazioni ambientali rappresentano uno strumento fondamentale di prevenzione per la tutela ambientale che richiedono, in fase istruttoria, la collaborazione anche delle imprese” ha sottolineato nel suo intervento il presidente della Provincia Paolo D’Erasmo evidenziando “che dal 2013 sono pervenute alla Provincia più di 950 istanze di Aua e sono state adottati 700 provvedimenti a dimostrazione di un impegno attento e rigoroso dell’Ente nei confronti delle esigenze di salvaguardia dell’ambiente unite alla operatività economica delle imprese del territorio. Un ringraziamento particolare – ha proseguito D’Erasmo – va alla Regione Marche, nella persona dalla Vice Presidente Anna Casini, per il lavoro svolto nella definizione di un protocollo d’intesa, tra Regione Marche, Provincia di Ascoli Piceno, Confindustria Centro Adriatico, Comune di Ascoli Piceno, Piceno Consind, ARPAM, AATO 5 e CIIP S.p.A., per assicurare l’adeguamento, in area Consind, in tempi certi agli obblighi introdotti dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Marche con risvolti positivi per la tutela dell’ambiente”.
Il protocollo, già approvato dalla Giunta Regionale, per la realizzazione degli interventi di “Separazione della rete fognaria acqua bianche e nere nell’agglomerato industriale di Ascoli Piceno/Maltignano zona Campolungo” e “Separazione della rete fognaria acqua bianche e nere nell’agglomerato industriale di Ascoli Piceno/Maltignano zona Marino-Castagneti” verrà decretato dalla Provincia nei prossimi giorni e contempla tempi certi di esecuzione delle opere entro il 31 dicembre 2021.
La vice presidente della Regione Anna Casini ha ricordato “i 5 milioni di euro messi a disposizione della Regione attraverso il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) necessari per il cofinanziamento degli interventi previsti nel progetto esecutivo elaborato da Piceno Consind” ed ha espresso il suo compiacimento “per l’iniziativa della Provincia e per le sinergie istituzionali attivate”.
“Ringrazio la Provincia per la proficua collaborazione instaurata – ha dichiarato il vice direttore di Confindustria Centro Adriatico e responsabile per la provincia di Ascoli Piceno Corrado Alfonzi – quando si prendono in considerazione in maniera ottimale le problematiche del territorio scaturiscono importanti risultati come il protocollo stipulato per le acque reflue e questa giornata formativa che costituisce un’opportunità per tutti i soggetti coinvolti pubblici e privati”.
Il presidente dell’Autorità Ambito Territoriale Ottimale del servizio idrico integrato Sergio Fabiani ha ricordato “il piano di investimenti di 475 milioni per le infrastrutture idriche previsto fino al 2047 che coinvolge i 59 comuni di competenza”. Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Stefano Babini ha espresso apprezzamento per questa iniziativa della Provincia “occasione preziosa di approfondimento per i professionisti chiamati ad applicare le norme con rigore e buon senso”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il Direttore del Dipartimento Arpam di Ascoli Piceno Fabrizio Martelli, che ha posto l’accento sui compiti di monitoraggio e vigilanza dell’agenzia regionale.
Il dirigente del Settore Ambiente della Provincia di Fermo Roberto Fausti si è soffermato sul DPR 59/2013 e l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) mentre Alessio Tomassini, responsabile dei procedimenti del Suap dell’Unione dei Comuni Piceni ha relazionato sul DPR 160/2010 e il Ruolo dello Sportello Unico per le Attività Produttive. A seguire, Gianluca Lelii, presidente Terziario Innovativo di Confindustria Centro Adriatico ha delineato la figura del consulente ambientale dei procedimenti AUA.
Infine, Luigi Bolognini della Regione Marche, Gianni Giantomassi del Settore Ambiente della Provincia e Gianfranco Piccinini direttore di Piceno Consind hanno illustrato la progettazione per la separazione delle reti fognarie dell’area industriale del Piceno Consind, che costituisce un importante contributo al miglioramento della qualità delle acque del Fiume Tronto.
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ASCOLI PICENO – La Provincia di Ascoli Piceno, in collaborazione con Confindustria Centro Adriatico e l’Ordine degli Ingegneri di Ascoli Piceno, hanno organizzato giovedì 28 giugno, con inizio alle 9, nella Cartiera Papale di Ascoli Piceno un importante momento di approfondimento sulla “Autorizzazione Unica Ambientale”, che costituisce uno degli strumenti normativi più rilevanti nell’ambito della tutela ambientale.
“Il miglioramento della sostenibilità e della salvaguardia dell’ambiente costituiscono una sfida prioritaria per l’Amministrazione Provinciale – evidenziano il presidente Paolo D’Erasmo e il consigliere provinciale Pacifico Malavolta – in questa prospettiva, si è inteso promuovere questa iniziativa di confronto, pienamente condivisa da Legambiente Marche, in cui le istituzioni, i responsabili di enti di controllo ed esperti e consulenti potranno approfondire in modo concreto e proficuo modalità normative ed operative fondamentali per il controllo dell’aria, dell’acqua e del suolo. Tramite le autorizzazioni ambientali la Provincia esercita, infatti, quelle funzioni di prevenzione atte a favorire, da parte delle aziende e degli operatori economici, condotte rispettose dell’ambiente e delle sue matrici fondamentali”.
Interverranno al seminario il presidente della Provincia Paolo D’Erasmo, il presidente di Confindustria Centro Adriatico Simone Mariani, il presidente dell’Autorità Ambito Territoriale Ottimale del servizio idrico integrato Sergio Fabiani, il presidente del Piceno Consind Domenico Procaccini, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ascoli Piceno Stefano Babini e il direttore del Dipartimento Arpam di Ascoli Piceno Fabrizio Martelli.
Il dirigente del Settore Ambiente della Provincia di Fermo Roberto Fausti si soffermerà sul DPR 59/2013 e l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) mentre Alessio Tomassini, responsabile dei procedimenti del Suap dell’Unione dei Comuni Piceni relazionerà sul DPR 160/2010 e il Ruolo dello Sportello Unico per le Attività Produttive. Gianluca Lelii, presidente Terziario Innovativo di Confindustria Centro Adriatico illustrerà la figura del consulente ambientale dei procedimenti AUA.
I lavori proseguiranno su un altro tema di grande rilievo per il territorio: il progetto di separazione delle reti fognarie dell’area industriale di Ascoli Piceno, esempio di sinergie tra pubblico e privato. In questo caso, interverranno come relatori, Luigi Bolognini funzionario P.F. Tutela delle Acque, Tutela del Territorio della Regione Marche, Gianni Giantomassi del Settore Tutela e Valorizzazione Ambientale della Provincia e Gianfranco Piccinini direttore di Piceno Consind. Le conclusioni dei lavori saranno affidate alla Vice Presidente della Regione Marche Anna Casini.
Le adesioni sono state così numerose tanto da completare i posti disponibili e valutare l’opportunità di replicare l’iniziativa dato l’interesse suscitato fra gli addetti ai lavori.
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PESARO – La Conferenza dei Servizi ha approvato, in due distinte sedute, altrettanti progetti per fronteggiare l’emergenza idrica nel territorio provinciale. Si tratta del progetto per la sistemazione del “testa pozzo” del fiume Burano, nel comune di Cagli, e del progetto per la realizzazione di un nuovo pozzo in località San Lazzaro, nel comune di Fossombrone.
“Un’approvazione in tempi record – commenta il presidente dell’Aato 1 (Autorità di ambito territoriale ottimale) e presidente della Provincia Daniele Tagliolini. Dopo due mesi dall’ufficializzazione dello stato di emergenza, grazie alla collaborazione tra Aato, Regione, Provincia, gestori e tutti gli attori coinvolti, siamo di fronte ad un intervento veramente importante, che andrà verso la soluzione di una problematica storica nei periodi di siccità. Tutto l’ambito idrico ne trarrà benefici significativi”.
BURANO, NUOVE VALVOLE E TELECONTROLLO
“I due progetti – spiega il direttore dell’Aato 1 Marche Nord Michele Ranocchi – ci consentiranno di fronteggiare la crisi di approvvigionamento idro – potabile nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino”.
Per il “testa pozzo” del Burano (sommità del pozzo nella valle del Burano, all’altezza del vecchio ponte romano) è prevista la sostituzione di valvole e rubinetti risalenti agli anni ‘90 con nuovi dispositivi. Verranno anche inseriti strumenti di valutazione della pressione e della portata, il tutto telecontrollato. Il costo del progetto è di 400mila euro, interamente finanziato dal Dipartimento dalla Protezione civile nazionale e regionale, ed a breve verrà approvato anche un altro progetto sul monitoraggio, per avere un quadro costante della risorsa idrica sulle aste fluviali e valutare i quantitativi d’acqua prelevabili senza conseguenze ambientali.
POZZO A SAN LAZZARO PER EMERGENZE
“A San Lazzaro – aggiunge Ranocchi – si realizzerà invece un pozzo che consentirà di prelevare acqua da una falda poco sensibile alle variazioni climatiche stagionali, essendo i tempi di ricarica superiori rispetto alle falde presenti in superficie. Se ne usufruirà solo in periodi di emergenza e l’intervento consentirà anche di approfondire le ricerche già iniziate nel 2005 dall’Aato, sulla valutazione dei quantitativi d’acqua che si possono prelevare senza ripercussioni negative sull’ambiente”. Il costo del progetto è di 800mila euro, interamente finanziato dalla Protezione civile nazionale e regionale.
LO STATO DI EMERGENZA IDRICA
L’approvazione dei due progetti fa seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza idrica nel territorio provinciale fatta il 2 novembre scorso dal Consiglio dei ministri, con successiva nomina, il 30 novembre da parte del Capo dipartimento di protezione civile nazionale, del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli come “Commissario straordinario per gli interventi di approvvigionamento idrico nella provincia di Pesaro e Urbino”. L’11 dicembre quest’ultimo ha indicato come soggetto attuatore il direttore Aato Michele Ranocchi, che ha convocato le due Conferenza dei servizi, a cui hanno partecipato il presidente dell’Aato e della Provincia Daniele Tagliolini, il direttore generale della Protezione civile regionale David Piccinini, funzionari della Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Arpam, Asur, Enel, Rete Ferroviaria Italia, rappresentanti dei Comuni di Cagli e Fossombrone e dell’Unione Montana oltre a Marche Multiservizi, gestore del servizio idrico integrato dei Comuni di Fossombrone e Cagli.
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SAN BENEDETTO – Pochi giorni fa la regione Marche ha comunicato l’approvazione dei progetti “SYS2” e “Social & GEO Open Data”, per un importo totale di 1.608.615,45 di euro interamente finanziati dalla Regione Marche. I progetti vedono il Comune di San Benedetto del Tronto capofila di una cordata di 64 Comuni del Piceno e del Fermano (per un totale di 361.890 abitanti) e affrontano numerosi temi in ambito informatico: pagamenti online, fatturazione elettronica, conservazione sostitutiva, banca dati dei procedimenti, integrazione dei dati catastali, open data per turismo, per la promozione del territorio, per le strutture sportive e per gli edifici pubblici.
Al termine dei 30 mesi progettuali verranno sviluppati sistemi informatici per l’integrazione con le piattaforme regionali che ogni Comune dell’aggregazione potrà utilizzare a vantaggio della propria cittadinanza; sarà pubblicata una grande banca per la promozione territoriale attraverso la rete regionale degli Open Data; saranno realizzate “app” per il turista e per gli operatori del settore; verranno installati “beacon” (micro trasmettitori che possono notificare la propria presenza a dispositivi vicini) sul territorio per potenziare il marketing territoriale e per indirizzare in modo ottimale i flussi turistici.
“Il progetto tuttavia non vuole produrre solo piattaforme informatiche – spiega Mauro Cecchi, responsabile del servizio Sviluppo Organizzativo e Sistemi Informatici del Comune che coordina le attività – ma intende realizzare obiettivi “sistemici” contribuendo al rilancio del territorio: facilitare la collaborazione fra istituzioni, Comuni delle aree interne e Comuni della costa; attivare una community a livello locale e di area vasta per incentivare il coinvolgimento e la partecipazione delle amministrazioni, dei fornitori, degli operatori economici e dei cittadini nelle logiche dell’open innovation; razionalizzare e condividere gli investimenti economici per l’erogazione e gestione dei servizi; mettere a disposizione un ambiente di formazione e supporto agli operatori dei Comuni, sia in presenza che a distanza – non solo sugli aspetti tecnici – un ambiente che, nel tempo, punta a trasformarsi da comunità di apprendimento a comunità di pratica online”.
“Si tratta -dice in proposito il sindaco Pasqualino Piunti– della prima esperienza italiana, per dimensione, di sinergia tra Enti del territorio e fornitori di soluzioni informatiche. Oltre ai benefici legati alla standardizzazione dei procedimenti, si realizzerà un’importante economia di scala, permettendo anche ai Comuni più piccoli di dotarsi di soluzioni altrimenti inaccessibili. Un altro aspetto che mi preme sottolineare è quello dei costi: appena 4 euro per abitante per entrambi i progetti, peraltro interamente finanziati dalla Regione Marche. In attesa della Delibera ufficiale di assegnazione dei fondi, attesa a breve, il Comune di San Benedetto del Tronto sta già lavorando all’organizzazione del progetto. Un grazie particolare –conclude il Sindaco – va ai 64 Comuni dell’aggregazione “Marche Sud” senza dei quali non sarebbe stato possibile conseguire questo importante risultato”.
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