#ambientazioni USA
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"Delitto alla Maratona di Massi Milani e Stephen Maxner": un thriller ad alta tensione tra sport e crimine. Recensione di Alessandria today
Massi Milani e Stephen Maxner portano i lettori in una corsa contro il tempo, intrecciando mistero e suspense nel mondo delle maratone.
Massi Milani e Stephen Maxner portano i lettori in una corsa contro il tempo, intrecciando mistero e suspense nel mondo delle maratone. Trama Delitto alla Maratona, pubblicato il 6 novembre 2024, è un thriller avvincente ambientato nel competitivo mondo della corsa. Tutto comincia con la morte improvvisa e misteriosa di Sara Li, una brillante designer di scarpe per Nike e maratoneta…
#Alessandria today#ambientazioni USA#Ambizione#Atletica#avidità#Azione#Chicago#Colpi di scena#Corsa#crimine#Delitto alla Maratona#detective privato#giallo#Google News#Indagini#investigazione#italianewsmedia.com#italianewsmedia.com.#lettura consigliata#Maggie Kilgore#Malibu#Maratona#Massi Milani#mistero#mondo dello sport#narrativa contemporanea#narrativa sportiva#Nike#personaggi complessi#Pier Carlo Lava
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DrefGold: "Orazio Kane" è il nuovo video
Fuori il videoclip ufficiale di Orazio Kane, la prima traccia di Goblin, il nuovo album di DrefGold (Epic/Sony Music Italy). Registrato tra i quartieri South Central e West Adams di Los Angeles, California, nel video si evince l’impronta USA che i registi hanno voluto dare alle clip, sfruttando la presenza dell’artista in quelle ambientazioni. Lo stile del video è volutamente cupo con giochi di…
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Che tipo di ambientazione e trama ti piacerebbe vedere in un futuro AC?
Giusto per essere chiari, non è quello il problema eh, anzi le ambientazioni sono sempre la cosa più bella di ogni AC, anche in questo shadows mi ispira un botto
Il problema è che comunque fondamentalmente il gioco è sempre quello, cambi ambientazione, cambi la trama ma poi il nucleo del gioco è sempre lo stesso gioco molto "assassin's creedesco(?)"
Il che ci sta ma fino ad un certo punto, ad una certa dovrebbero iniziare qualcosa di nuovo, come cod, ogni anno fondamentalmente è sempre la stessa cosa, se ti piace tanto il genere bene, ma quasi quasi uno vale l'altro, in ac almeno a differenza di cod, l'ambientazione fa una maggiore differenza
IN OGNI CASO, per rispondere alla tua domanda, trama non saprei 😅, ma come ambientazione magari sarebbe bello da un lato qualcosa di un po' più recente, massimo 1800 in uno dei paesi che era particolarmente attivo in quel periodo, tipo anche gli USA, in Germania, anche in Italia quasi 😂
Oppure qualcosa più nel passato nel sud o centro America ci starebbe
Poi va beh di sto passo faranno tutto il mondo, tipo in Africa, in Russia che qualcosa di carino si può fare sicuro
Ma in ogni caso la mia prima scelta sarebbe centro America circa 🤔 (non come Black Flag però), un po' per il Messico, un po' tipo per le classiche civiltà maya aztechi o inca e andare a machu picchu, anche se questi ultimi stanno un po' più verso il sud America
Scusa il post lungo😂
Tu invece?
Grazie per la domanda 🥰
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USA: i luoghi che hanno fatto da sfondo a 5 grandi film classici
Phoenix e Sedona, Arizona Anche un eterno ragazzo invecchia: infatti, “The Karate Kid”, il film che ha segnato l’adolescenza dei quarantenni di oggi, compie 40 anni e può essere la perfetta ispirazione per un viaggio negli States: le ambientazioni del film includono la San Fernando Valley, un mix di cultura urbana e natura in California, e le cittadine di Phoenix e Sedona in Arizona,…
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Notte Gotica ad Anagni con Divagazioni su Edgar Allan Poe. Halloween si tinge di arte.
Notte Gotica, divagazioni su Edgar Allan Poe. Ad Halloween si celebra l'arte nella suggestiva cornice di Casa Barnekow - Anagni.
Sabato 5 novembre, ore 21. Una sfida multiculturale che vuole mostrare la bellezza della convivenza delle culture. Lo spettacolo di respiro gotico, tesse relazioni tra teatro, letteratura, musica, arte, astronomia. Un’atmosfera unica ed originale nata dall’incontro di artisti ed appassionati. Featuring: Cesare Buccitti, Simona Carnevale, Franco Leone, Lucilla Leone, Giorgio Michelangeli, Marco Rivera, in collaborazione con Velia Viti.
Tutto questo ed altro è “Notte gotica — divagazioni su E. A. Poe.” A Comune Di Anagni, l’appuntamento culturale è con Casa Barnekow (Anagni CittàInArte), in via Vittorio Emanuele II, 97. La serata è dedicata alla scrittore del brivido Edgar Allan Poe, pioniere letterario americano e maestro del genere gotico del XIX secolo, in riferimento anche al periodo di Halloween che, nel nostro paese ha assunto un significato diverso da quello prettamente commerciale attribuitogli negli USA.
immagine di Casa Barnekow - Anagni CittàInArte
Nata da un’idea di Lucilla Leone, esperta in comunicazione, e Franco Leone, astrofisico e divulgatore scientifico, entrambi appassionati di letteratura gotica e dei racconti di Poe in particolare, e con la collaborazione della regista Velia Viti.
Questa serata, crocevia di visioni, pensieri, suoni, suggestioni, vuole da una parte indagare le storie, i personaggi e le ambientazioni del narratore americano sia da un punto di vista letterario che scientifico, e dall’altra tradurre quelle suggestioni che derivano dalla lettura dei suoi testi in immagini (pittoriche e performative) e sonorità.
Il tutto accompagnato dalle musiche originali, create per questa occasione, del compositore Cesare Buccitti.
Il risultato sarà una visione multipla allo stesso tempo artistica e scientifica, razionale e sensoriale, del mondo onirico ed intellettuale di Poe.
Prenotazioni (consigliata) sabato 5 novembre alle ore 21.
⏩ Info e prenotazioni +3288350889 ⏩ [email protected]
For the English version, click on ⏩ Gothic Night in Anagni — Edgar Allan Poe guest at Barnekow House
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Esaltare l'arte per dare colore alla realtà:
'I confini del nostro mondo sono i limiti del nostro linguaggio.'
Aforisma in Giochi di Parole di Rosanna Marani #tidolamiaparola
⏩ The Board Behind
#The Board Behind#Notte Gotica#Casa Barnekow#Anagni#città in arte#arte#musica#teatro#brivido#astronomia#letteratura#museo#lazio eventi#Edgar Allan Poe
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#27 - Recensioni casuali di videogiochi dal 1971 ad oggi. Volume I
Dead Rising 2: Off the Record
Sistema: 360 ◼︎ Produttore: Capcom ◼︎ Sviluppatore: Capcom Vancouver ◼︎ Versione: Europea ◼︎ Uscita: 14 ottobre 2011
Nessun editore è più bravo di Capcom a riciclare il proprio lavoro ma, quattro pubblicazioni contenenti le parole “Dead Rising 2” in quattordici mesi sono un’esagerazione. Certo, due di questi erano solo componenti aggiuntivi e le stand alone Case West e Case Zero valevano certamente il loro modico prezzo. Il problema di Off the Record è che aggiunge meno di uno di questi episodi esclusivi per 360, ma costa di più.
Siamo tornati di nuovo a Fortune City, solo che questa volta Chuck Greene è stato messo in panchina in favore del protagonista del primo Dead Rising, Frank West, una mossa che sarà accolta con favore in alcuni ambienti, ma non qui. C’è qualcosa di accattivante nel Chuck uomo di famiglia; in confronto, Frank è uno stronzo egocentrico che usa un incidente in cui migliaia di persone sono state uccise per rimettere in sesto la sua carriera.
Ma Frank è ben lungi dall’essere il vero problema di Off the Record. Entrambi i sopracitati episodi scaricabili hanno aggiunto nuove ambientazioni: qui invece, troveremo solo una nuova area, ed anche piccola. Inoltre, OTR non si cura di risolvere i problemi storici del titolo originale, come la gestione dell’inventario e il recupero degli oggetti.
Alcune piccole migliorie riguardano la gestione dei sopravvissuti: ora delle grandi lettere rosse informeranno il giocatore nel caso in cui i civili si allontanino troppo durante un salvataggio. Altre modifiche sono invece meno gradite, come l’aggiunta dei checkpoint: questo rappresenta l’ultimo chiodo nella bara del design quasi da roguelike dell’originale. Potrebbe essere un vantaggio per le imbarazzanti battaglie con i boss - un’altra debolezza strutturale che non è stata considerata degna di riallineamento - ma Capcom aveva optato per una scelta del genere già nell’originale Dead Rising 2.
Ciò che più OTR non fa, però, è alleviare quei picchi di difficoltà esistenti: alcune sequenze che avrebbero avuto bisogno di una revisione completa non sono state toccate: come la noiosa rapina in banca nel capitolo quattro, dove mercenari armati fino ai denti svuotano la barra dell’energia del giocatore con le loro mitragliatrici; si avvia, quindi, la stessa bizzarra routine di sempre, doversi ritirare dietro un muro per rifocillarsi con un po’ di succo d’arancia, finire le munizioni e lanciare accidentalmente una torta nella loro direzione perché non si è riusciti a riorganizzare correttamente l’inventario. VSP
Voto: Cinque su dieci
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La recensione dell'ennesimo capitolo di Dead Rising 2 è di Chris Schilling del portale inglese Eurogamer. Quanto sopra riportato è un adattamento in lingua italiana - e non completo - dell’originale in lingua inglese (tutti i riferimenti all’articolo originale sono qui sotto). L’articolo è stato editato, tradotto, trascritto e pubblicato senza alcun fine di lucro. Autore: Chris Schilling ◼︎ Da: Eurogamer (UK) ◼︎ Data: 11 ottobre 2011 ◼︎ Immagini: YouTube (MrToastsandwich) ◼︎ Adattamento: @GenmaSensei Link: https://www.eurogamer.net/articles/2011-10-11-dead-rising-off-the-record-review
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Tutti i diritti sono dei rispettivi proprietari.
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Fa caldo o sono io ad avere le vampate? Spero la prima, per le vampate sono un po’ troppo giovane. Il fatto di aver passato quasi tutta la giornata davanti al computer per la revisione del “pane quotidiano” ha peggiorato le cose. Uso un monitor per il mio datatissimo MacBooK Air perché lo schermo è troppo piccolo e, anche con gli occhiali, arrivo a sera con gli occhi “appannati”. Davvero fastidioso, peggio delle lenti a contatto colorate usa e getta. I monitor scaldano, ma molto meno dei televisori. Ovviamente io ho optato per l’acquisto di un televisore, unendo l’utile al dilettevole. Non è stata una bella pensata, non solo perché non è adatto per scrivere, ma anche perché sembra di stare davanti a una stufa. Un’altra pessima idea è stata metterlo poco distante dal calorifero. Praticamente, in inverno sembra di stare ai tropici, mentre in estate è un po’ come essere sul Monte Fato. Il fatto che, per racimolare qualche centinaia di euro, debba scrivere romanzi rosa, genere che detesto, è la proverbiale ciliegina sulla torta. Io amo tutti i generi legati alla fantasia: fantasy, horror, mistery e sci-fi. Così, eccomi qui, intrappolata in una fornace a scrivere storie d’amore per adolescenti, che però vengono lette anche da donne adulte. In media i miei personaggi hanno dai venti ai venticinque anni, raramente raggiungono i trent’anni, sbaglio a credere che questo genere di libri siano rivolti solo a un pubblico giovane? Intanto, sepolti in qualche cassetto, i libri dei miei generi preferiti, aspettano di essere ripescati e portati avanti. È frustrante doverli accantonare, ma purtroppo sono le leggi del mercato: le storie d’amore battono quelle di fantasia. Bisogna sempre cercare il lato positivo, mi ripeto ogni giorno come un disco rotto. Proviamo. Ci sono: ho più tempo per lavorare sul genere che amo, posso gustarmi personaggi, ambientazioni e storie per molto più tempo. La notte posso adormentarmi immaginando di essere su un veliero o in una casetta in mezzo a un bosco popolato da creature fantastiche e lasciare che la storia prenda vita e si racconti. In questo modo scrivere diventa naturale e più semplice. Accettabile come lato positivo.
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Kris Kuksi Con I Suoi Visionari E Apocalittici Diorami
Come partire da un oggetto insignificante e povero, e raggiungere scenari visionari ed apocalittici che raccontano di mistero e affascinano coi loro dettagli. Kris Kuksi ci riesce. Kris Kuksi colpisce per la sua fervida fantasia. Utilizzando i più disparati materiali a disposizione quali lego, pezzi di ferro, mattoni, legno e qualche astronave giocattolo, comincia da piccolo a costruire paesaggi fantastici. Crescendo la sua visionaria creatività si arricchirà di nuove tecniche e di nuove conoscenze, per esempio della cultura e dei temi classici.
LEGGI ANCHE... I Ritagli Di Carta Reinventano I Luoghi Nelle Foto Di Rich McCor Le composizioni che hanno reso Kuksi famoso, sono dei veri e propri diorami, di sapore barocco e rococò, con legami a Bosch e Bruegel. Ambientazioni in scala ridotta che ricreano scene di vario genere, complesse e dettagliate. Parliamo di vecchi oggetti d’antiquariato, parti di legno o metallo, pezzi da modellismo, piccoli giocattoli, soldatini, o ingranaggi di macchinari.
Kuksi li lavora, li scolpisce, li ritaglia, li scioglie, li incolla, li salda assieme secondo il fluire della sua immaginazione.
La funzione del mio lavoro ha a che fare con il mettersi in relazione con il lato oscuro della psicologia umana.Kris Kuksi Ogni pezzo di Kris Kuksi è un autentico mondo da scoprire, quasi vivente. Un mondo da scrutare e, nel quale lo spettatore si immerge perdendosi come dentro un romanzo di fantascienza o un film fantastico. Ogni più piccolo dettaglio suggerisce un racconto, un mistero, una strana e grottesca combinazione fisica, che regola il vivere di questo universo in miniatura. Le finestre che Kuksi ci spalanca davanti, ci presentano una realtà macabra, violenta, sconosciuta. Che accosta accenti classicisti con l’immaginario della fantascienza pulp e del cosiddetto realismo fantastico. Kris Kuksi, maestro rococò postindustriale, organizza in modo ossessivo personaggi e architettura con un senso squisito del dramma. Invece di pietre e conchiglie usa soldati di plastica urlanti, blocchi di motori in miniatura, guglie torreggianti e detriti assortiti per formare i suoi paesaggi terrestri.Il conflitto politico, spirituale e materiale all'interno di questi santuari viene messo in atto sotto lo sguardo calmo di divinità remote e di solenni statue. Kuksi riesce a evocare immediatamente un santuario e un mausoleo per il nostro spirito soffocato.Guillermo del toro https://www.youtube.com/watch?v=IuNHs-nfGG8 Perciò, ancora una volta, l'arte si sublima dietro ad immagini forti, discutibili, non propriamente politically correct. Ma sempre forte e densa di un messaggio universale, volto a trovare nuove idee e significati, per un mondo, ed una società in continua agonia. Niente di più appropriato per il nostro contemporaneo! Aspetto come sempre vostre idee e pareri, da suggerirmi nei commenti qui sotto. Grazie. Ciao a tutti da Tommaso!! Vieni a visitarci sulla nostra pagina Facebook e Metti il tuo MiPiace! Condividi il nostro articolo sui tuoi social >> Read the full article
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Due Cuori In Affitto
Il 12 giugno all' 1:45 per essere precisi, ho finito "Due Cuori In Affitto", libro di Felicia Kingsley
È un libro fantastico, come Una Cenerentola a Manhattan.
Mi piace lo stile che Felicia usa nella narrazione, descrive i personaggi e anche le ambientazioni in modo tale che tu riesca proprio ad immaginarti tutto, tanto da sentire la mancanza di Summer e Blake una volta finito il libro.
Le mie aspettative sul suo ultimo libro, "Due cuori in affitto" sono state completamente rispettate
Mi aspettavo un romanzo coinvolgente come il precedente, e questo lo è stato, azzerderei dire che questo mi è piaciuto forse anche più del precedente... anche se avrei preferito che Felicia avesse scritto 2/3 capitoli in più riguardo "Happily even after" di Summer e Blake; mi sarebbe piaciuto sapere cosa sarebbe successo una volta che lei è tornata da lui negli Hamptons, anche se, più o meno, lo riesco ad immaginare...
Però sapere come sarebbe andata avanti "la vita di Summer e Blake " mi sarebbe piaciuto di più, menomale che uscirà la novella "Il nostro primo capitolo" che contiene un piccolo seguito
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#FEFFTALK
Takeuchi Hideki (Fly Me To The Saitama)
Il primo panel di stamattina è dedicato a “Fly Me To The Saitama” (Tonde Saitama), l’ultima fatica di Takeuchi Hideki. Il regista giapponese è già noto in Italia per “Thermae Romae” e “Thermae Romae II”, adattamenti cinematografici dell’omonimo manga di Yamazaki Mari. Anche stavolta il regista si è cimentato in un adattamento, prendendo ispirazione dal boys love (genere che ha come tema centrale l’amore tra due ragazzi) di Mineo Maya.
La storia è ambientata in un universo distopico-irreale con svariati tratti comici, in cui gli abitanti della prefettura di Saitama sono pesantemente discriminati dai residenti della prefettura di Tokyo, al punto che per accedere alla capitale giapponese chi viene da Saitama deve munirsi di un passaporto apposito. I protagonisti sono Dannoura Momomi (Nikaido Fumi), un brillante studente liceale dalle sembianze molto femminili, nonché figlio del governatore di Tokyo, e Asami Rei (GACKT), uno studente appena tornato in Giappone dopo un soggiorno di studio negli Stati Uniti. Tra i due verrà subito a crearsi un’attrazione via via crescente, e allo stesso tempo saranno coinvolti in tutta una serie di operazioni rocambolesche volte a liberare Saitama dal giogo della capitale. La questione della discriminazione è tuttavia solo marginale: il film, dichiara il regista, parla soprattutto dell’amore per la propria terra natìa, di quanto questo sia bello e importante.
L’idea del film nasce dal fatto che tutt’oggi Saitama non è famosa per la sua storia o per dei suoi specifici elementi culturali, ma piuttosto come bed-town, ossia una periferia che i lavoratori di Tokyo usano solo come base per vivere e fare i pendolari. A differenza delle altre prefetture giapponesi, chi viene da là non ha un particolare orgoglio delle sue origini. Non solo, la popolarità della prefettura stenta a crescere: negli ultimi anni ha sempre ricoperto gli ultimi posti nelle classifiche delle prefetture più “cool” del Paese. Il regista riferisce però che il trend potrebbe invertirsi. Il governatore di Saitama crede che il suo film possa finalmente portare la prefettura sotto le luci della ribalta e analizzerà attentamente i nuovi afflussi di turisti, per stabilire quanti siano stati incuriositi dalla pellicola.
Per creare un effetto comico efficace, il regista ha spiegato di aver giocato molto sugli eccessi e sulle deformazioni-estremizzazioni delle situazioni. Un esempio è stato affidare il ruolo del liceale Rei a GACKT, affermato cantante 44enne, e il ruolo di Momomi alla Nikaido, nonostante il personaggio sia in realtà un maschio. Non solo, il regista aggiunge che quest’ultima scelta gli è sembrata opportuna per contribuire a far accettare maggiormente al pubblico il genere del boys love, che nello stesso Giappone non ha ancora raggiunto una piena legittimazione. Per trasporre efficacemente i momenti tra Rei e Momomi, il regista ha aggiunto di aver potuto contare sulle conoscenze della stessa Nikaido, che gli ha fornito preziose indicazioni su come rendere al meglio le scene che ritraevano solo loro due. Alcuni esempi: dare al pubblico un’immagine stupenda, concentrarsi sullo splendore della situazione, creare una cornice esteticamente bellissima, un mondo incantato, tutto loro e di nessun altro.
Altri elementi sono stati aggiungere alla storia la rivalità con la prefettura di Chiba, assente nel manga, una serie di cameo e scenette ad hoc, a cui il pubblico giapponese e italiano hanno reagito diversamente. Ad esempio nella scena iniziale dell’uovo che cade su una padella ben riscaldata, gli italiani hanno riso tantissimo, al contrario dei giapponesi, mentre nella scena in cui Saitama e Chiba si affrontano a colpi di pannelli celebrativi delle star più famose a cui hanno dato i natali, hanno riso sia i giapponesi che gli italiani. Il regista si è dichiarato incuriosito dalle diverse sensibilità che i due tipi di pubblico hanno mostrato. Ma non solo, non si aspettava che gli italiani avrebbero riso alla scena della “guerra tra star”, per cui è rimasto piacevolmente colpito.
Alla domanda sul perché utilizzare la musica classica italiana durante la battaglia tra le due prefetture, il regista ha ricordato di aver già utilizzato lo stesso espediente in Thermae Romae, e che stavolta gli ha dato l’impressione di aver creato una scena molto simile a quella di una pièce Takarazuka (compagnia teatrale giapponese formata da sole donne, ndr). Alcune ambientazioni interne richiamano ugualmente le pièce Takarazuka, effetto ricercato dal regista per aumentare ulteriormente il senso di irrealtà che permea tutto il film: “Dovevo creare qualcosa che non fosse riconducibile del tutto alla realtà”, spiega, “altrimenti qualcuno avrebbe potuto sentirsi offeso”.
A conclusione della chiacchierata gli è stato chiesto cosa ha in cantiere per il futuro. Il regista al momento è in cerca d’ispirazione, anche se a Hong Kong e negli USA gli è stato chiesto di girare versioni alternative del film localizzate per i rispettivi paesi, per esempio con la rivalità tra lo stato di New York e il New Jersey. Un ultimo intervento riguardava la proposta di realizzare una satira in cui il primo ministro giapponese decide d’incontrarsi finalmente con l’attuale dittatore nordcoreano Kim Jong-ul. Il regista ha concluso dicendo di averci pensato, ma che è una questione delicata, e che quindi anche un eventuale film a tema necessita di attente riflessioni.
Tommaso Tommasi
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In questo post voglio raccontare di questa meravigliosa avventura che ho vissuto quest’anno :3
Iniziamo dalla prima tappa di questo viaggio: la fantastica città di Los Angeles in California. In questa città sono andata ad ammirare la scritta Hollywood dal The Griffith Observatory da cui è possibile anche osservare in lontananza la Skyline di Los Angeles.
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Il giorno successivo ci siamo spostati a Santa Monica dove abbiamo pranzato in un ristorante con una bellissima vista sull’oceano Pacifico. Dopo pranzo siamo andati a camminare sulla spiaggia ed è stato meraviglioso camminare sulla sabbia a piedi nudi bagnando i piedi nell’oceano. Ci siamo diretti verso il molo di Santa Monica (Pier) dove c’è un parco divertimenti (Pacific Park) dove sono presenti molti negozietti di souvenir, cibo, magliette ecc
La sera poi siamo rientrati in città dove siamo saliti su un grattacielo di 70 piani (Skyspace) dove è possibile scendere da uno scivolo panoramico “Skyslide” e ammirare la skyline di Los Angeles. E’ stata una bellissima esperienza, le luci della città di notte hanno reso l’atmosfera davvero magica.
Il giorno dopo ci siamo recati agli Universal Studios. Prima di entrare nel parco abbiamo visitato l’Hard Rock Cafe vicino all’ingresso. Davvero molto bello.
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Siamo entrati nel parco degli Universal Studios e abbiamo assistito allo spettacolo di Waterworld, in cui degli stunt-men svolgono diverse acrobazione e scene di combattimenti con in sottofondo i dialoghi del film. Ci sono anche diversi effetti speciali che rendono il tutto molto più suggestivo e coinvolgente. Davvero molto ben fatto, personalmente non conoscevo il film ma mi ha fatto venire voglia di vederlo.
Dopodiché ci siamo recati all’attrazione di Kung Fu Panda dove si assiste ad una proiezione su schermo seduti su dei sedili che riproducono movimento ed effetti di acqua e vento che coinvolgono nella scena che si sta guardando rendendo lo spettatore anche protagonista.
Ci siamo spostati poi verso Hogwarts dove siamo saliti sulle montagne russe (sull’ippogrifo) e siamo entrati nella scuola di magia dove ci sono diverse ambientazioni del mondo di Harry Potter (ad esempio lo studio di Silente, ma anche tante altre) e poi si vive un’esperienza di realtà aumentata in cui seduti, grazie ai movimenti, alle scene e agli schizzi d’acqua sembra di volare ed attraversare veramente le stanze della scuola di magia, incontrare diverse creature magiche e volare all’esterno dell’edificio. Incredibile e molto divertente.
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Inoltre prima del castello ci sono vari negozi a tema Harry Potter, noi siamo entrati da Ollivande (dove ogni mago trova la sua bacchetta) dove viene interpretata la scena della scelta della propria bacchetta magica, un membro dello staff sceglie tra il pubblico una persona e le fa provare diverse bacchette, quando le bacchette vengono provate succedono delle cose nel negozio (ad esempio si aprono dei cassetti) e viene quindi detto che la bacchetta non è adatta, quando invece viene trovata quella giusta sulla persona viene proiettato un fascio di luce e i suoi capelli vengono mossi dal vento (come se sprigionasse i suoi poteri). E’ stata una scena molto carina e divertente, ovviamente nel negozio è poi possibile acquistare delle bacchette.
Lasciamo il mondo di Harry Potter per spostarci a fare il tour degli Universal Studios dove è possibile ammirare diverse scenografie utilizzate per girare i film (città, paesaggi western, giungle, disastri aerei ecc). Durante il tour si vivono anche diverse esperienze in 3D infatti all’inizio vengono dati degli appositi occhiali. Si passa da Jurassic Park, a Fast & Furious, a Kong Skull Island. Gli effetti sono fatti davvero molto bene e sembra quasi di vivere davvero le scene dei film. Il tour è stato interessante e mi sono anche divertita.
Dopodiché siamo andati a Springfield, la città dei Simpsons, dove siamo entrati a KrustyLand dove si fa un giro su delle montagne russe con realtà aumentata in cui si vive un’esperienza interattiva con una scenetta dei Simpsons. Molto divertente anche questa attrazione.
Andiamo poi nel mondo di Cattivissimo Me con i Minions dove facciamo un giro su altre montagne russe con realtà aumentata vivendo una scena molto divertente con i personaggi del film.
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Prima di andare via da questo parco, vediamo un’altro spettacolo con degli animali (Universal’s Animal Actors) in cui una ragazza fa uscire sul palco diversi animali addestrati che fanno scenette, alcune davvero molto divertenti. Abbiamo visto delle civette stupende, un pappagallo che è stato chiamato a prendere una banconota dalle mani di uno spettatore e poi di riportargliela, dei cani che facevano dispetti di vario genere, tutta una serie di animali che uscivano e rientravano da diverse porticine sul palco (cani, gatti, maialini, porcellini d’India). Ho trovato questo spettacolo molto ben fatto. Divertentissimo e la bravura di questi animali era davvero impressionante.
La sera poi abbiamo camminato sulla Walk of Fame, famosissimo viale dove si può passeggiare sulle stelle di vari artisti.
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E’ arrivato il momento di lasciare Los Angeles e di avviarci verso la Ghost Town di Calico nella contea di San Bernardino. Questa città in passato è stata un centro minerario e l’ambientazione da Vecchio West è molto suggestiva. E’ possibile fare un giro con il trenino che ovviamente non ho potuto farmi mancare, i paesaggi sono spettacolari e sembra di essere catapultati in un’altra epoca.
Dopo la Ghost Town è arrivato il momento di avvicinarci alla prossima meta e di riposarci. Nel luogo dove abbiamo alloggiato oltre ad esserci degli interni davvero molto caratteristici abbiamo fatto amicizia con 2 bellissimi gatti che ovviamente ho riempito di coccole.
Salutiamo i nostri amici felici per andare a visitare la Death Valley.
Che cosa dire di questo posto? Paesaggi mozzafiato ovunque si posi lo sguardo umano.
Ci sono diversi punti panoramici in cui ci si può fermare a fare foto. Noi ci siamo fermati a Dante’s View, Badwater Salt Flats, Devils Golf Course, Artist’s Palette, Zabriskie Point, Mesquite Flat, Ubehebe Crater.
Ogni paesaggio è molto diverso dal precedente tanto che ci si può stupire di essere sempre all’interno dello stesso luogo. Dune di sabbia, rocce dai colori pastello, colline di spuma rocciosa, crateri vulcanici, distese di sale.
Prima della prossima meta facciamo anche un giro nella città fantasma Rhyolite.
Ci spostiamo ora a Beatty in Nevada verso Las Vegas per riposarci.
Prima di andare a Las Vegas ci fermiamo però nell’Area 51 Alien Center, uno store con tantissimi gadget a tema “alieni” per l’appunto. E’ pieno di gadget bizzarri che possono essere un’ottima idea per un souvenir inaspettato ahah
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Arriviamo a Las Vegas dove non possiamo non andare a cercare il cartello di benvenuto nella città.
Passeggiamo poi sulla Strip, strada principale della città, in cui fanno da sfondo diversi hotel ispirati a diverse città del mondo tra cui Venezia, Roma, New York e Parigi. Vicino a questi hotel ci sono delle vere e proprie riproduzioni dei monumenti più famosi di queste cittò e sembra di passeggiare in diversi paesi pur restando su una sola strada. Incredibile.
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Entrando nel Resort Venetian è possibile vedere la riproduzione di un canale di Venezia su cui passano con le gondole ed è anche possibile fare un giro.
Un altro posto molto famoso di Las Vegas è l’Hotel Bellagio dove viene fatto uno spettacolo con le fontane stupendo, con musica, luci ed effetti d’acqua che incantano lo spettatore. All’interno dell’hotel è anche presente un giardino floreale a dir poco meraviglioso.
Lasciamo Las Vegas per avviarci verso la prossima meta: Page in Arizona.
Qui visitiamo l’Horseshoe Bend (nome dovuto alla forma a ferro di cavallo), un meandro del fiume Colorado. Un altro spettacolo della natura!
e vediamo anche la diga del Glen Canyon sul Lago Powell.
Lasciamo Page per andare a visitare la Monument Valley collocata sul confine tra Utah e Arizona. In questa valle di origine fluviale vive ancora un popolo di nativi americani: i Navajo. E’ possibile visitarla in auto e fermarsi in diversi punti panoramici in cui sono presenti i monumenti scavati dalla natura. I paesaggi sono spettacolari e ricordano molto gli scenari dei film western.
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Ci spostiamo ora verso il Grand Canyon. Abbiamo visitato il South Rim. E’ possibile salire su dei pullman gratuiti che attraversano diversi percorsi in cui è possibile scendere nei punti panoramici di proprio interesse. Noi abbiamo scelto la Hermit Road e siamo scesi in diversi punti durante questo percorso. Lo spettacolo del Grand Canyon è affascinante ed è possibile vedere diversi animali che abitano il canyon tra cui corvi, cervi e scoiattoli.
Dopo il Grand Canyon torniamo a Las Vegas dove finisce la mia avventura con una serata passata a tirare asce al bersaglio presso Axe Monkeys. Esperienza molto strana e divertente!
Non ho potuto raccontare proprio tutto del viaggio perché sarebbe stato veramente troppo lungo.
Mi sento soltanto di aggiungere (dato che non lo avevo specificato prima) che ci siamo mossi con un’auto a noleggio e che durante le lunghe ore di viaggio ho potuto ammirare paesaggi di una bellezza indimenticabile, strade lunghissime ed interminabili che hanno dato quel pizzico di “avventura” in più a questo magnifico viaggio. Una vera e propria esperienza on the road.
Al prossimo viaggio :3
Viaggio negli USA 2019 In questo post voglio raccontare di questa meravigliosa avventura che ho vissuto quest'anno :3 Iniziamo dalla prima tappa di questo viaggio: la fantastica città di Los Angeles in California.
#arizona#california#nevada#travel#usa#America#amici#DeathValley#friends#GrandCanyon#Horseshoebend#LasVegas#LosAngeles#MonumentValley#vacanze#viaggio
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E' nata una stella stamane al #lcaffedelmattino delle 8,35 Ti sei perso: Un inaspettato personaggio! Si è presentato al https://ilcaffedelmattino.bruschi.com con una vasta gamma di ambientazioni, adatte ad ogni occorrezza, che usa per la video lezione scolatica da alunno d'Agraria a quasi 60 anni. Facendoci passare 40 minuti in allegria. Alla faccia di Zoom e dei suoi limiti sorpassabili e del fregrare la connessione al vicino che la usa per scopi poco seri.
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Lucca Comics & Games e saldaPress sono felici di annunciare al pubblico italiano che Donny Cates e Daniel Warren Johnson, due degli autori americani più apprezzati e influenti degli ultimi anni sbarcano per la prima volta in Europa e saranno ospiti della prossima edizione di Lucca Comics & Games, in programma dal 30 ottobre al 3 novembre 2019.
Grazie alla sua straripante creatività e all’eccezionale versatilità con cui si è mosso tra fumetto indipendente e mainstream, Donny Cates è stato capace di imporsi nel giro di pochissimo tempo come uno degli sceneggiatori più innovativi e interessanti dell’industria fumettistica statunitense, pubblicando per Image Comics, AfterShock Comics e Dark Horse fino ad arrivare a Marvel Comics, che gli ha affidato alcuni titoli e personaggi del Marvel Universe diventati rapidamente veri e propri cult.
SaldaPress ha pubblicato in Italia due delle sue serie più originali e spiazzanti: REDNECK, la saga che ha per protagonista una famiglia di vampiri texani in fuga dalla loro maledizione, (prodotta da Skybound, l’etichetta di Robert Kirkman all’interno di Image Comics) e BABYTEETH, la serie targata AfterShock Comics che racconta di una giovane ragazza alle prese con la nascita di un figlio che per alcuni è l’Anticristo e per altri il nuovo Salvatore.
E sempre per saldaPress e in anteprima per Lucca Comics & Games, uscirà anche GHOST FLEET – IL CONVOGLIO FANTASMA, un adrenalinico graphic novel prodotto da Image Comics e disegnato proprio dall’altro ospite di LC&G 2019, Daniel Warren Johnson.
Di Daniel Warren Johnson, autore statunitense il cui segno e story-telling mescolano in modo innovativo elementi del manga e della tradizione muscolare USA, saldaPress ha pubblicato lo scorso anno EXTREMITY, un originale mix tra ambientazioni degne dei migliori film dello Studio Ghibli e suggestioni mozzafiato in stile Mad Max. Un’avventura indimenticabile che parla della necessità di sopravvivere in un mondo spietato e dell’importanza di spezzare il circolo vizioso della vendetta. Una storia in due volumi prodotta da Skybound che Johnson firma come autore unico.
E proprio a Lucca, saldaPress presenterà quest’anno MURDER FALCON, il nuovo progetto di Johnson per Skybound. Un graphic novelfolle e geniale in cui convergono chitarre elettriche heavy-metal, giganteschi mostri in stile kaiju, l’amicizia, l’amore e il valore della vita, elementi che tutti insieme compongono una favola moderna, potente ma dal cuore umano.
Le presentazioni di MURDER FALCON e di GHOST FLEET – IL CONVOGLIO FANTASMA (progetto che vede collaborare Cates e Johnson) rappresentano due occasioni imperdibili per i fan italiani e stranieri di incontrare due eccezionali artisti durante le signing sessionallo stand saldaPress, gli incontri organizzati da Lucca Comics & Games, gli showcase e gli altri appuntamenti che li vedranno protagonisti e che verranno annunciati nei prossimi mesi.
Due giovani autori destinati a lasciare un’impronta profonda nel mondo del fumetto che Lucca Comics & Games e saldaPress hanno il piacere di ospitare durante la nuova, grande edizione del festival di cultura pop tra i più importanti del mondo.
Donny Cates e Daniel Warren Johnson ospiti a Lucca Comics & Games 2019 in collaborazione con saldaPress Lucca Comics & Games e saldaPress sono felici di annunciare al pubblico italiano che Donny Cates…
#BABYTEETH#GHOST FLEET – IL CONVOGLIO FANTASMA#LC&G 2019#MURDER FALCON#Redneck#Robert Kirkman#saldapress
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Lucca Comics & Games 2019: Donny Cates e Daniel Warren Johnson
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/lucca-comics-games-2019-donny-cates-e-daniel-warren-johnson/
Lucca Comics & Games 2019: Donny Cates e Daniel Warren Johnson
Lucca Comics & Games 2019: Donny Cates e Daniel Warren Johnson
Lucca Comics & Games 2019: Donny Cates e Daniel Warren Johnson
Lucca Comics & Games e saldaPress annunciano che Donny Cates e Daniel Warren Johnson, due degli autori americani più apprezzati e influenti degli ultimi anni, sbarcano per la prima volta in Europa e saranno ospiti della prossima edizione del festival, Lucca Comics & Games 2019 in programma dal 30 ottobre al 3 novembre 2019.
Grazie alla sua dirompente creatività e all’eccezionale versatilità con cui si è mosso tra fumetto indipendente e mainstream, Donny Cates è stato capace di imporsi nel giro di pochissimo tempo come uno degli sceneggiatori più innovativi e interessanti dell’industria fumettistica statunitense, pubblicando per Image Comics, AfterShock Comics e Dark Horse fino ad arrivare a Marvel Comics, che gli ha affidato alcuni titoli e personaggi del Marvel Universe diventati rapidamente veri e propri cult.
In anteprima per Lucca Comics & Games 2019, uscirà per saldaPress GHOST FLEET – IL CONVOGLIO FANTASMA, un adrenalinico graphic novel prodotto da Image Comics e disegnato proprio da Daniel Warren Johnson, talentuoso autore statunitense il cui segno e story-telling mescolano in modo innovativo elementi del manga e della tradizione muscolare USA.
Ma non finisce qui. Daniel Warren Johnson presenterà al festival MURDER FALCON, il nuovo progetto realizzato per Skybound. Un graphic novel folle e geniale in cui convergono chitarre elettriche heavy-metal, giganteschi mostri in stile kaiju, l’amicizia, l’amore e il valore della vita, elementi che tutti insieme compongono una favola moderna, potente ma dal cuore umano.
Di Daniel Warren Johnson saldaPress ha pubblicato nel 2018 EXTREMITY, un originale mix tra ambientazioni degne dei migliori film dello Studio Ghibli e suggestioni mozzafiato in stile Mad Max. Un’avventura indimenticabile che parla della necessità di sopravvivere in un mondo spietato e dell’importanza di spezzare il circolo vizioso della vendetta. Una storia in due volumi prodotta da Skybound che Johnson firma come autore unico.
Sempre per saldaPress Donny Cates ha pubblicato in Italia due delle serie più originali e spiazzanti: REDNECK, la saga che ha per protagonista una famiglia di vampiri texani in fuga dalla loro maledizione, (prodotta da Skybound, l’etichetta di Robert Kirkman all’interno di Image Comics) e BABYTEETH, la serie targata AfterShock Comics che racconta di una giovane ragazza alle prese con la nascita di un figlio che per alcuni è l’Anticristo e per altri il nuovo Salvatore.
Le presentazioni di MURDER FALCON e di GHOST FLEET – IL CONVOGLIO FANTASMA (progetto che vede collaborare Cates e Johnson) rappresentano due occasioni imperdibili per i fan italiani e stranieri di incontrare due artisti eccezionali durante le signing session allo stand saldaPress, gli incontri organizzati da Lucca Comics & Games, gli showcase e altri appuntamenti che li vedranno protagonisti e che verranno annunciati nei prossimi mesi. Due giovani autori destinati a lasciare un’impronta profonda nel mondo del fumetto che Lucca Comics & Games e saldaPress hanno il piacere di ospitare durante la nuova, grande edizione del festival dedicato alla cultura pop tra i più importanti del mondo.
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Lucca Comics & Games 2019: Donny Cates e Daniel Warren Johnson
Lucca Comics & Games e saldaPress annunciano che Donny Cates e Daniel Warren Johnson, due degli autori americani più apprezzati e influenti degli ultimi anni, sbarcano per la prima volta in Europa e saranno ospiti della prossima edizione del festival, Lucca Comics & Games 2019 in programma dal 30 ottobre al 3 novembre 2019. Grazie […]
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Redazione
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Ataraxia, "Synchronicity Embraced": la recensione
Ataraxia, “Synchronicity Embraced”: la recensione
Con un titolo che usa una parola sacra ai Police, gli Ataraxia pubblicano Synchronicity Embraced. A due anni dal precedente Deep Blue Firmament, la band fiorentina torna con otto brani racchiusi in un lp dal sottotitolo: “Viaggio alchemico nella frequenza in 432Hz – 8Hz – 1Hz”.
Ataraxia è un ensemble italiano che da numerosi anni lavora in bilico tra avanguardia e tradizionecreando ambientazioni…
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Valentina Mendicino illustratrice londinese!
Mi chiamo Valentina Mendicino, ho 34 anni e da circa 12 anni lavoro come illustratrice. Mi sono diplomata in Illustrazione e Animazione Multimediale allo IED di Milano nel 2005. Circa 6 anni fa, nel 2011, mi sono trasferita in UK per conseguire un Master in Children's Books alla Cambridge School of Art. Attualmente vivo a Londra con il mio partner, il nostro bambino e il nostro gatto. Ho iniziato la mia carriera come animatrice, poi come grafica e sono infine passata all' illustrazione. Ho lavorato sia in campo editoriale, che in pubblicità, ho fatto giochi per bambini e mi sono specializzata nell'illustrazione per l'infanzia. Mi piace fare un po tutto!
Quando hai capito che l’illustrazione era la tua professione? Prima di iniziare l'università. Mi sono diplomata al liceo scientifico, ma non ho mai particolarmente amato questo indirizzo. A me piacevano i cartoni animati, i fumetti, i libri illustrati e i giochi. Essendo sempre stata portata per il disegno e avendo sempre avuto il pallino per la tecnologia, ho cercato un corso post diploma che coniugasse entrambe le mie passioni : illustrazione e animazione sembravano perfetti per me. Il tuo linguaggio visivo è molto particolare, quali sono le tecniche e gli strumenti che usi quando disegni? Attualmente il mio lavoro è realizzato in digitale. Lavoro su Mac e disegno tramite una Cintiq (la famosa tavoletta grafica Wacom in cui utilizzi la penna direttamente sullo schermo). Inizialmente schizzavo le mie illustrazioni in tradizionale, a matita, ma ora trovo più efficiente e veloce realizzare tutto in digitale. Occasionalmente uso le matite sulle mie stampe, ma solo per esposizioni o per illustrazioni speciali.
Cosa pensi del tuo futuro da illustratrice? Sono diventata madre circa sei mesi fa.. con la maternità ho dovuto sospendere la mia attività da illustratrice. Attualmente trovo difficile prendere nuove commissioni, dover badare a bambino richiede il 200% del mio tempo. Per cui non so bene ancora come organizzerò il mio futuro prossimo. In un futuro più lontano invece, mi auguro di pubblicare più libri! Nel tuo lavoro hai avuto modo di stringere collaborazioni particolari? Si certo! le occasioni sono state molte. Anzitutto tramite le scuole che ho frequentato, ho stretto molte amicizie con gente bravissima e sono entrata in contatto con molti professionisti nel campo delle arti visive. In particolare il Master che ho conseguito alla Cambridge School of Art, mi ha aperto le porte nel campo dell’editoria Inglese. La casa editrice Walker Books, che ha pubblicato il mio secondo libro, è forse la collaborazione che ho più a cuore. Fiere del libro, Esposizioni, Associazioni e le varie iniziative che questo lavoro ti offre, sono ottime occasioni per incontrare Agenti, Editori, Art Directors, Grafici, Scrittori, Illustratori e professionisti nel settore. Londra in particolare è una città piena di opportunità. Ci sono serate d’inaugurazioni, party, iniziative e mostre ogni giorno. Più di una volta le collaborazioni si sono trasformate anche in amicizie. (E viceversa ovviamente!).
Perché illustrazione per bambini? Perché il mio stile si adatta meglio all’illustrazione per l’infanzia: humour, linee curve, colori.. il mio immaginario visivo è per i più piccoli (..ma non piccolissimi!) Non è stata una scelta voluta. Man mano, commissione dopo commissione, il mio portfolio si e sviluppato verso questo settore. Dopo la laurea ho lavorato come animatrice, poi come grafica, poi come illustratrice, principalmente nel settore pubblicitario . Nel 2009 ho poi conosciuto un’agente inglese, specializzato in picture books che mi ha introdotto al mondo degli albi illustrati. Nel 2011 ho lasciato Milano e mi sono trasferita in UK per imparare quest’Arte. Da lí, ho pubblicato due libri (scritti e illustrati da me) e ho scoperto una grande passione per questo ramo. Quali sono i tuoi punti di riferimento nel mondo dell’illustrazione? A chi ti ispiri? Questa domanda è pericolosa perché la risposta potrebbe dilungarsi all’infinito! La lista di Autori, Artisti, e Libri che ispirano le mie giornate è lunghissima.. Sono cresciuta con i cartoni animati giapponesi, di cui per altro, ero completamente dipendente! (Parlo di Pollon, Hello Spenk, Nanà, Lamù ect. ..i famosi cartoni animati della televisione italiana degli anni 80\90.) Al liceo collezionavo manga e fumetti. Tra i miei preferiti : Masakazu Katsura, Akira Toriyama, il fumetto Italo\Francese Sky Doll e anche Dylan Dog! Durante l’università, ero alla ricerca di un mio linguaggio visivo, per cui collezionavo per lo più albi e raccolte d’illustratori. Per molti anni poi, mi sono concentrata nel migliorare il mio disegno. Compravo libri artistici di anatomia e dispense per l’ animazione (con character designs, ambientazioni, pose, oggetti etc.) Adoravo i “making of” dei film d’animazione della Pixar e Miyazaki. Per imparare a dipingere digitalmente, seguivo il lavoro di famosi Concept Artists come Bobby Chiu, Kei Acedera, Goro Fujita e molti altri. Adesso colleziono solo libri per bambini. In particolare i due libri che mi hanno spinto verso questo settore sono stati The great Paper Caper di Oliver Jeffers e Big Rabbit’s Bad mood illustrato da Delphine Durand. Tra i miei Autori\Illustratori preferiti ci sono anche: Benji Davies, Emily Hughes, Jim Field, Leo Timmers, la mia amica Eva Montanari, Simona Ciraolo, Birgitta Sif, (che hanno frequentato il mio stesso master) Emily Gravett, Marta Altes (che è stata una dei miei tutors a Cambridge) Kate Hindley, Kristyna Litten e molti molti altri. La mia libreria è molto varia : BlueBird di Bob Staake. The Arrival di Shaun Tan. Beekle di Dan Santat. This Is Not My Hat di Jon Klassen.. L’ultimo libro che ho comprato s’intitola “ Il regno delle Api” di Piotr Socha.. le illustrazioni mi hanno conquistata! Come dicevo, la lista è lunga. Così Lunga che alla fine non ho un vero e proprio punto di riferimento. Forse, solo la mia migliore amica - e soprattutto, super talentuosa illustratrice - Giulia Ghigini potrebbe essere il mio punto di riferimento. Abbiamo frequentato la stessa università e ormai da anni, mi confronto con lei per qualsiasi cosa. È Lei il mio mentore!
Secondo te, in che modo un buon libro illustrato può aiutare un bambino o una famiglia? Anzitutto un libro illustrato è un momento affettuoso di condivisione con il bambino. Viene vissuto quasi come una coccola! L’adulto dedica del tempo al bambino, leggendo e raccontando una storia. Il bambino guarda le figure, usa la fantasia e s’immedesima. Un libro è un buon punto di partenza per introdurre un qualsiasi argomento, è un ottimo strumento per il dialogo e per la riflessione. Può stimolare la creatività e l’immaginazione. Può introdurre al mondo dell’arte. Può aiutare la scrittura e può intrattenere ! Descrivici il tuo stile. Digitale (anche se vorrei si notasse meno!) Tridimensionale (anche se vorrei che le forme fossero più stilizzate e semplici) con colori realistici e soprattutto Divertente! La giusta ricetta per una illustrazione efficace. Dunque.. Secondo me una ricetta di successo potrebbe essere la seguente: Far rosolare il più tempo possibile l’illustratore nel disegno tradizionale. Fate in modo che abbia dimestichezza con con l’ anatomia umana, la teoria della prospettiva e possibilmente anche con quella delle luci. Questo processo è fondamentale perché insaporisce bene l’illustrazione, sviluppa nell’illustratore uno stile personale e ammorbidisce tutto l’impasto! Una volta che l’illustratore è ben dorato e croccante, navigate in Google o Pinterest, (o sui vostri libri preferiti) selezionando le migliori immagini adatte al vostro progetto. Usatele come referenze e Setacciatele sulla testa dell’illustratore. Amalgamate bene il tutto, stando attenti ad evitare eventuali imitazioni e grumi! Schizzate ora il vostro progetto. Ripetete l’operazione finchè non siete soddisfatti. Non abbiate timore nel rifare la composizione più volte, per un’ottimale finitura, il disegno deve funzionare fin dall’inizio. Una volta che la bozza è pronta, il colore sarà forse la parte più delicata e che richiederà più tempo di cottura. Cercate di utilizzare una palette limitata e fate una scelta dei colori sensibile. Se l’illustratore è stato rosolato bene nel disegno accademico, la vostra illustrazione finale dovrebbe avere un’atmosfera funzionale e trasmettere personalità . Dedicate a questo ultimo processo anche giorni se necessario. Qualsiasi strumento utilizzerete e qualsiasi sarà il risultato, affrontate il lavoro con impegno, passione e professionalità! Guarnite il tutto con qualche amico e un bicchiere di vino se necessario. :) In questi anni, chi ti ha supportato e creduto nel lavoro che fai? Devo dire in Molti, la più scettica sono sempre stata io. Per prima mia madre, che non ha mai imposto nessun limite alle mie scelte, mi ha sempre aiutata finanziariamente e supportato in qualsiasi iniziativa. Il mio partner mi fa in pratica da Agente! Mi aiuta nelle emails e nel gestire (e organizzare) le mie commissioni. Anche gli amici mi hanno sempre supportata. Spesso chi mi sta attorno mi dice che ho talento. Tuttavia io sono sempre stata scettica.. Spesso i “risultati” di un duro lavoro e di tanta dedizione, arrivano dopo tanto tempo. E anche quando finalmente raggiungi qualche traguardo, io non sono mai contenta della discontinuità di questo lavoro. Quindi a volte mi dico che non sono abbastanza brava , se fossi più brava forse sarei più famosa. Ma la gente che mi sta attorno, mi spinge a continuare dicendomi che “sprecherei il mio talento”. In realtà, continuo perché disegnare e l’unica cosa che so fare.. non saprei fare altro!
Se fossi libera da ogni vincolo... Cosa ti piacerebbe illustrare? Io sono libero da ogni vincolo, mi piace illustrare i miei libri :) Il consiglio più utile che hai ricevuto. Io purtroppo sono una Testarda! Ricevo sempre ottimi consigli, ma spesso faccio fatica a seguirli.. Finisce sempre che faccio di testaccia mia.. nel bene o nel male, s’intende. Che consiglio daresti a chi vuole iniziare quest’avventura? Una formula che secondo me va bene per tutto è: Se inizi a fare qualcosa, falla bene, fino in fondo. Continua finchè non sei soddisfatto. Intraprendi con dedizione e cura qualsiasi cosa. Dedica tempo e amore a quello che è il tuo interesse. Cerca di essere sempre professionale, onesto e attendibile. Mantieni una buona etica lavorativa. Non aver paura di chiedere quello che e giusto e che è nei tuoi diritti, non accettare qualsiasi cosa. Sii elastico di fronte agli insuccessi. Mantieniti positivo e mantieniti soprattutto umile. Sii cordiale e amichevole, non individualista ed egoista. Fai quello che ti rende felice e guarda gli altri solo per ammirazione, non per gelosia. Fai esperienza, migliora e cerca d’imparare sempre in ogni situazione. Read the full article
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