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Mario vs. Donkey Kong per Nintendo Switch: Recensione Completa
Mario vs. Donkey Kong per Nintendo Switch: Recensione Completa
Mario vs. Donkey Kong ritorna in una nuova ed entusiasmante edizione per Nintendo Switch, promettendo di riaccendere la storica rivalità in un formato mai visto prima.
In questa recensione, esploreremo le caratteristiche principali del gioco, la sua giocabilità e perché potrebbe essere la prossima grande aggiunta alla tua collezione di giochi Nintendo.
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Caratteristiche Principali
Piattaforma Compatibile: Mario vs. Donkey Kong è disponibile per tutte le versioni della console Nintendo Switch, incluse le varianti Oled, 1.1 e Lite.
Classificazione di Età: Questo gioco è adatto a giocatori dai 3 anni in su, rendendolo un'opzione eccellente per tutta la famiglia.
Data di Uscita: Segnatevi sul calendario il 16 febbraio 2024 come il giorno in cui potrete finalmente mettere le mani su questa gemma.
Perché Acquistarlo?
Rivalità Storica: La saga di Mario vs. Donkey Kong è amata da generazioni di giocatori e la sua ultima iterazione su Nintendo Switch promette di essere la migliore di sempre.
Giocabilità Innovativa: Aspettatevi enigmi e livelli creativi che metteranno alla prova sia la vostra abilità che il vostro ingegno.
Grafica e Suono: Con la tecnologia del Nintendo Switch, i personaggi e i mondi sono più vivaci e coinvolgenti che mai.
Valore per i Soldi: Con un prezzo scontato di 42,99€, risparmiando il 14% dal prezzo consigliato di 49,99€, otterrete un gioco ricco di contenuti e divertimento.
Conclusione
Mario vs. Donkey Kong per Nintendo Switch è una proposta che non può mancare nella collezione di ogni appassionato dei giochi Nintendo. Con la sua uscita fissata per il 16 febbraio 2024, c'è già grande attesa.
Ricordatevi di approfittare dell'offerta speciale e di acquistarlo tramite il nostro link di affiliazione Amazon per ottenere il miglior prezzo disponibile.
Non lasciatevi sfuggire questa opportunità di rivivere una delle rivalità più iconiche del mondo dei videogiochi in una veste completamente rinnovata.
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Quale scegliere tra XBOX, PlayStation e PC, l'eterna lotta interiore.
PC, fine articolo.... Fosse per me il PC sarebbe l'unico dispositivo tecnologico per gioco ammesso in casa. Ed effettivamente è stato cosi per molto tempo, probabilmente erano gli anni di maggior sviluppo ed evoluzione dei PC, quando per una fortuna inaspettata mio papà comprò un 286 a 12Mhz con un quantitativo di RAM leggermente inferiore a quello che oggi monta un frullatore, se sai di cosa sto parlando non sei nato con uno smartphone o un tablet in mano. Da quel giorno un nuovo mondo fatto di floppy disk, comandi DOS e un mouse utilizzato più per fermare la carta che per altro, le cose poi si sono evolute e negli anni sono passato ad un 386, poi 486 e quindi al Pentium o 586 e cosi via. Bei tempi, rinchiuso nella mia camera, finanziato dai miei genitori che con qualche sacrificio e qualche dubbio mi hanno comunque supportato. Avventure grafiche, corse automobilistiche, principi di Persia, galassie lontane a bordo del mio X-Wing con il mio joystick Sidewinder completato da TUTTI i tasti presenti sulla tastiera che nel buio davanti al monitor pieno di grafica vettoriale mi sembrava di sentire R2D2 e Chewbacca... non ce la faccio...troppi ricordi.
Torniamo a noi. L'era del PC per me è continuata in versione professionale oltre che solo per l'aspetto videogiochi. Questo ha fatto si che il PC cambiasse nella forma e nelle necessità. Con il tempo quindi molti giochi hanno iniziato a richiedere particolari configurazioni e componenti, aggiornamenti continui di driver, di contro il tempo a disposizione, causa lavoro è calato e si è entrato in un periodo buio, fatto di giornate al lavoro e nottate davanti a Diablo. L'idea di acquistare un console non mi era mai balenata per la testa, anche se avevo sempre apprezzato l'immediatezza nel giocare, accendi, infili il disco/cartuccia, giochi. Per il PC le cose tra driver, configurazioni grafica per non vedere le cose frame by frame, incompatibilità, insomma erano più lunghe. Avevo comunque provato nel tempo i vari Sega Master Drive, Sega Saturn, qualche Nintendo e la più famosa PlayStation 1 con l'ancora più famoso GranTurismo. Tutti dispositivi provati a casa di amici che avevano già rinnegato il PC o di cugini più piccoli. E' stato per un caso che in una mostra sulla storia del videogioco mi è stato possibile provare gli ultimi modelli, che per l'occasione erano Nintendo Cube, Playstation 2 e la prima Xbox. Lì qualcosa cambiò in me... Le provai tutte e tre ma il feeling con la Xbox e con il suo mega pad giocando al primo Project Gotham Racing me ne fece innamorare. Facendo un paragone blasfemo per molti con GranTurismo, il feeling della macchina era tutt'altra cosa, nei movimenti e nelle dinamiche quasi ai livelli di un PC. Due giorni dopo, autofinanziandomi questa volta in quanto già nel mondo del lavoro, la prima Xbox era collegata via SCART al mio TV a tubo catodico. Un sollievo, mettevo il disco e non pensavo più a nulla. Da quel giorno si apri il capitolo console anche nella mia vita.
Ma quale scegliere ad oggi tra PlayStation, Xbox e PC?
Questa la domanda più ricorrente che sento più spesso e che è alla base di battaglie infinite. Facciamo uno schemino, che schemino non è, con i pro e i contro per le varie piattaforme. Escludo la Nintendo non avendo esperienze dirette, anche se ho un profondo amore per il Giappone, proprio non riesco a comprarne una.
PC o Personal Computer
In fatto di scelta ripeto questo sarebbe quello che preferirei e che consiglierei. PRO: Espandibilità, possibilità di utilizzo, tecnologia aggiornabile e all'avanguardia, personalizzazione elevata, retro-compatibilità impressionante con tutti gli emulatori disponibili, grafica, che dire si monta qualche bella scheda grafica fantascientifica e il gioco è reale, però... CONTRO: Tempi e costi sono i maggior contro che possiamo trovare per il PC, schede grafiche di ultima generazione, RAM e CPU possono incidere enormemente sulla spesa economica soprattutto pensando che ne esco nuove e potenziate abbastanza spesso. Certo si potrebbe dire che una volta acquistato il top per un pò non ci si deve pensare ed in parte è vero. Ma c'è sempre quel maledetto gioco che sfrutta qualcosa che il tuo PC non ha. Una nota, quando parlo di PC non gentilmente non confondetevi con i MAC, se satte navigando con un MAC e volete giocare con il MAC vi consiglio di premere il pallino rosso in alto a destra... ;)
PlayStation
La prima killer-console, entrata nella storia con l'idea di restarci versione dopo versione, sempre più attenta alla grafica che ad evolvere le dinamiche di gioco. PlayStation 4 PRO PRO: Immediatezza nel giocare, come tutte le console, si inserisce il disco o si scarica il gioco acquistato dallo store, ammesso che si ha una connessione a banda molto larga, e voilà si gioca. Grafica HDR, lettore BluRay, molti giochi, molte esclusive e qualche capolavoro di gioco. Dispositivo VR e dispositivi per il gioco che aumentano il divertimento. CONTRO: Personalmente anche se sono anni che l'utilizzo, non riesco ad abituarmi al D-pad posto in quella posizione, il passaggio dalla levetta di sinistra ad uno dei bottoni del D-Pad più lontani mi causa sempre un certo fastidio, e si che non ho le dita proprio corte. Lettore BluRay ma non 4K, il che mi lascia perplesso pensando che il BluRay è un'invenzione proprio della Sony su cui ci ha puntato tantissimo. Alcune dinamiche dei giochi ancora legate al passato, spesso in molti giochi ho avuto la sensazione di costrizione. I giochi poi proveniente da case giapponesi, anche se alcuni sono stilisticamente impeccabili, causa proprio le dinamiche e i caricamenti vanno ad intaccare quello che era il pro di un parco giochi immenso che diventa più piccolo.
XBOX
Il primo amore non si scorda mai, almeno in ambito tecnologico, quello umano invece altra storia. Bill Gates e Microsoft ci hanno dato questo dispositivo che fin dalla prima versione mi ha appassionato forse perchè aprendola è stato come vedere l'interno di un PC e i movimenti, almeno per il sottoscritto, erano più "naturali", questione di sensazioni probabilmente. XBOX ONE X PRO: Come per la PlayStation l'immediatezza nel giocare, in più il nome, ha un fascino tutto suo che per un nerd o un geek o me apre un mondo di fantasia tecno-erotica, probabilmente sto esagerando. Grafica 4K HDR, lettore BluRay 4K. I giochi sono fluidi e le dinamiche fluide. Molti giochi, diverse esclusive alcune delle quali rientrano nel filone capolavori. Alcuni di questi capolavori sono condivisi con il PC, a patto di avere un buon diciamo ottimo PC per sfruttarli al massimo. CONTRO: E' Microsoft quindi, per le menti deboli, è come dire Windows brutto, in realtà è il contrario, grazie a questo la XBOX a il pro di cui sopra ovvero compatibilità con la piattaforma PC. Il Kinect, perso nel tempo, dispositivo che ho amato sulla XBOX 360, nottate con gli amici a saltare a destra e sinistra con gli sport a corpo libero, testate scambiate con gli altri e schiaffi in faccia nella ricerca della schiacciata perfetta, detta cosi non sembra il massimo, invece lo era. Quindi di base la mancanza di un dispositivo immersivo a largo utilizzo.
Quale acquistare quindi?
Il PC resta la mia scelta migliore se si ha tempo, denaro e passione, altrimenti tra PlayStation e Xbox si deve andare a feeling e simpatia oltre alla scelta dei giochi esclusivi che si preferiscono. Halo, Forza Motorsport o Horizon o GranTurismo e Horizon Zero Down. Se poi avete soldi, spazio e tempo direi di acquistare tutte e tre le piattaforme, scegliendo i giochi in maniera mirata, aggiungendo magari anche qualche bel dispositivo esterno come volanti, pedaliere, marce e sedile, cuffie professionali e TV di ultima generazione possa gestire al meglio le varie tecnologie di immagine 4K (8K a breve) e HDR. Ah! Non dimenticate un impianto 7.1 da cinema e una scorta di Energy Drink. Read the full article
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🏎 Italian Gran Prix 2019 🏎 🇬🇧 Preparation for GP in Monza are full swing! HkStyle ready for IT support for the 3rd Years! Stay tuned for more updating! 🇮🇹 Fervono i preparativi per il GP di Monza! Per il terzo anno, HkStyle pronto per il supporto informatico! Resta connesso per seguire gli aggiornamenti! Brand Partner: QNAP - SAMSUNG - WESTERN DIGITAL - NETHESIS - GIGASET - INSIDECONNECTION #HkStyle #IT #ITC #maintenance #ITsupport #networking #server #pc #apple #technology #security #business #Formula #FormulaOne #F1 #ferrari #redbull #mercedes #AlfaRomeo #McLaren #racing #motorsport #ItalianGP #lewishamilton #charlesleclerc #maxverstappen #team #paddok #WeFeelTech (presso Monza Eni Circuit) https://www.instagram.com/p/B16JxNqoXU_/?igshid=ir90i8cdk4v9
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Ad aprile, con Track Connect, Michelin diventerà il primo produttore a vendere una soluzione connessa per il settore dei pneumatici per veicoli privati. Mantenendo l’obiettivo di migliorare l’efficienza delle sue soluzioni di mobilità, Michelin ha sviluppato questo sistema insieme agli appassionati di guida, al fine di capire quali miglioramenti vorrebbero vedere le persone nel comportamento dei loro veicoli e come migliorare le loro prestazioni e il loro piacere di guida.
Nove mesi in sviluppo
Michelin Track Connect è il risultato di un incontro avvenuto a giugno 2016, quando un gran numero di proprietari di auto sportive, abituati a gareggiare in circuito, hanno detto a Michelin di essere molto attenti alla pressione delle loro gomme e che sapevano quanto sia importante controllare la temperatura. Quegli stessi consumatori hanno ammesso di non aver nessun strumento di misura affidabile (manometro, termometro a infrarossi, ecc) a disposizione, né di possedere le competenze necessarie per sapere quale pressione avrebbero dovuto utilizzare per ottimizzare il comportamento del veicolo per la guida su circuito, in modo da massimizzare il piacere di guida e le prestazioni.
Nove mesi di test
Durante i nove mesi successivi alla fase di intervista, Michelin ha fatto affidamento sulla competenza di due start-up (Openium per lo sviluppo di software ed Exotic Systems per l’hardware) che hanno lavorato con il Ladoux Technology Center/Connected Platform nel progettare e sviluppare contenuti per un’offerta che potrebbe fornire supporto a quegli appassionati durante le loro pistate in circuito. Michelin ha provato per la prima volta la soluzione sulle sue piste di prova, e poi si è spostata sul Nordschleife del Nürburgring, rinomata per essere estremamente esigente sia per i piloti che per le macchine.
Una volta convalidato il concetto e la fattibilità tecnica del prodotto, Michelin doveva garantire che questo avrebbe soddisfatto le aspettative dei piloti amatori. Questo è il motivo per cui Michelin ha contattato un Porsche Club francese (Club Porsche Auvergne, il secondo più grande nel mondo) e dotato circa 50 auto dei loro membri del sistema durante i track days (da marzo a ottobre 2017). In questo modo, Michelin è stata in grado di parlare con i piloti durante sei eventi in circuito a cui i suoi tecnici hanno partecipato. Michelin ha anche raccolto più di 100 commenti sull’applicazione e ha tenuto 2 focus group per comprendere e integrare ulteriormente le aspettative dei clienti nell’offerta. Di conseguenza, l’applicazione è passata attraverso non meno di 27 aggiornamenti negli ultimi nove mesi.
Grazie alle ultime modifiche apportate durante l’inverno, Michelin lancia oggi la prima offerta di coaching connessa destinata agli appassionati di guida proprio all’inizio della stagione 2018. Secondo Michelin, Track Connected risponde perfettamente alle esigenze dei piloti amatori che partecipano ai track day.
Ogni pilota ha sempre sognato di avere un ingegnere Michelin al suo fianco! Michelin Track Connect fa diventare questo sogno realtà aiutando il pilota con consigli personalizzati su come regolare la pressione dei pneumatici per aumentare la sua le prestazioni e il suo divertimento alla guida.
Michelin Track Connect assisterà il pilota prima, durante e dopo la guida in circuito.
Prima
L’applicazione raccomanda la pressione più adatta per i pneumatici del veicolo e per le condizioni di guida: circuito asciutto, umido, bagnato.
Durante
Michelin Track Connect fornirà al pilota informazioni in tempo reale sulla pressione e la temperatura di ciascuno dei quattro pneumatici. I sensori all’interno del pneumatico possono misurare con precisione la pressione e temperatura delle gomme e analizzare eventuali cambiamenti nei dati mentre il veicolo gira in pista. Sulla base di questi parametri, l’applicazione per smartphone funge da interfaccia per il pilota e lo guiderà mentre ottimizza la calibrazione della pressione dei pneumatici.
L’informazione viene anche contestualizzata per aiutare a interpretarla correttamente. Ad esempio, con Michelin Track Connect il pilota può sapere se i suoi pneumatici funzionano in modo ottimale in base alle condizioni di guida impostare (circuito asciutto, umido, bagnato).
È anche possibile vedere come si comporta il veicolo (sovrasterzo o sottosterzo) secondo l’analisi dei cambiamenti di equilibrio tra la pressione dei pneumatici anteriori e la pressione dei pneumatici posteriori.
Dopo
Michelin Track Connect indicherà quali modifiche devono essere fatte prima di tornare in pista. Al fine di fornire una migliore analisi, tutte le informazioni sono memorizzate e si può accedere successivamente in modo che il pilota possa esaminare le sue performance e quelle delle sue gomme, comparando 2 sessioni.
In caso di utilizzo intensivo in circuito, i freni sono soggetti a carichi pesanti e scaldano molto i cerchi. Questo potrebbe disturbare la misurazione della pressione alla valvola. Per questo motivo, Michelin ha scelto di posizionare un sensore all’interno del pneumatico per assicurarsi che la misurazione della temperatura del pneumatico sia affidabile e precisa. Questo posizionamento del sensore è protetto da un brevetto. I sensori inviano informazioni a un ricevitore posto all’interno del veicolo, quindi non c’è bisogno dell’intervento di un professionista o dell’utilizzo di qualsiasi strumento. Il ricevitore quindi invia le informazioni allo smartphone del pilota, dove il è stata installata l’applicazione.
La soluzione Michelin Track Connect è stata sviluppata specificatamente con e per le Michelin Sport Cup 2, con 11 dimensioni disponibili nel 2018. La soluzione Michelin Track Connect è compatibile con la maggior parte delle auto sportive utilizzate nei trackdays come Porsche 911, Ferrari 458 e 488, Renault Megane RS, Ford Focus RS.
Le dimensioni disponibili:
2018 – Un anno connesso
Oltre alla versione stradale per amatori, in occasione del rally di Francia Michelin presenterà Motorsport Connect, la versione destinata alle corse.
Dove e quando acquistare Michelin Track Connect
La soluzione Michelin Track Connect sarà in vendita nell’aprile 2018, al prezzo di 399 euro in Francia, Germania e Svizzera.
Il trasmettitore
Michelin Track Connect: il primo pneumatico connesso sul mercato per migliorare l’esperienza di guida in circuito Ad aprile, con Track Connect, Michelin diventerà il primo produttore a vendere una soluzione connessa per il settore dei pneumatici per veicoli privati.
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GamesCom 2017: Tutte le date e gli orari delle conferenze
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GamesCom 2017: Tutte le date e gli orari delle conferenze
La GamesCom 2017 di Colonia sta per iniziare e noi di Yessgame vogliamo riportarvi le date e gli orari delle conferenze confermate finora.
La fiera tedesca si terrà dal 23 al 26 agosto 2017 ma i giorni che precedono l’inizio dell’evento saranno ricchi di conferenze organizzate dalle software house e dai publisher.
Scopriamo insieme date e orari degli appuntamenti, che ad oggi, sono stati confermati.
Xbox Showcase
La GamesCom 2017 parte con lo Showcase di Microsoft Domenica 20 agosto dalle ore 21:00. Saranno svelate le ultime novità su Xbox One X e sui giochi in arrivo nella prossima stagione, come Crackdown 3, Forza Motorsport 7, Sea of Thieves, Cuphead e State of Decay 2.
Electronic Arts
Electronic Arts terrà il suo EA Play Lunedì 21 Agosto alle 18:30. Un evento speciale della durata di circa un’ora per mostrare gli ultimi aggiornamenti su Star Wars Battlefront 2, FIFA 18, Battlefield 1: In the Name of the Tsar e Need For Speed Payback. Il publisher ha anche annunciato diverse sorprese lasciando un certo alone di mistero.
Age of Empires
Per i 20 anni di AoE verrà mostrato per la prima volta Age of Empires Definitive Edition, la versione rimasterizzata del primo capitolo annunciata durante lo scorso E3 2017.
Per quanto riguarda gli altri grandi marchi, aspettiamo le conferme da parte di Nintendo, Sony, Bethesda, Ubisoft, Activision-Blizzard, Square-Enix e Konami. L’unico assente è 2K Games che ha deciso di non partecipare alla fiera.
Continuate a seguirci per essere informati su tutte le novità in arrivo dalla GamesCom 2017.
FONTE
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Lettera aperta ad ENAC (e la complessità di una regolamentazione nata male)
Cara ENAC, scrivo principalmente da appassionato di droni o SAPR. O se preferisci RPAS o UAV, come li chiamo io. Il soggetto non cambia ed è sempre lo stesso: parliamo di un sistema a pilotaggio remoto che, come lo è stato internet sin dai suoi albori, è destinato a cambiare la vita quotidiana di tutti noi e il modo in cui utilizzeremo molti servizi in futuro. Questo è inevitabile.
Scrivo però anche da pilota e da operatore ENAC, cosa che mi permette di vedere le cose dal punto di vista professionale. In questi anni ho sempre letto con molta attenzione e grande passione tutti i regolamenti, le note informative e le linee guida che hai pubblicato. Allo stesso modo, ho seguito quotidianamente l’evoluzione della regolamentazione estera e dei programmi di sviluppo su cui le authority aeronautiche di altri paesi nel mondo stanno lavorando. Lo faccio perché il mercato dei droni l’ho scelto per il mio futuro e faccio del mio meglio per raccogliere più informazioni possibili riguardo al mio lavoro, in modo da essere competente, professionale e mai un passo indietro.
Mi permetto anche di aggiungere che ho lavorato molti anni nel motorsport, ai massimi livelli fra F.3000 prima, e GP2 e F1 poi. Per la F.3000 ho anche scritto (non da solo, naturalmente) regolamenti che sono stati poi approvati dalla FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) e quindi credo di poter esprimere una mia opinione da professionista competente per quanto riguarda la stesura di regolamenti ufficiali.
Iniziamo dalla fine: le linee guida 2017 per RPAS
Pochi giorni fa tu, ENAC, hai pubblicato le linee guida per le analisi del rischio associato alla sperimentazione, alla ricerca, all’uso e al certificato di progetto per i RPAS (Remotely Piloted Aircraft System). La faccio breve: questo documento è incomprensibile. Non è così che si scrivono regole che dovranno essere rispettate da migliaia di piloti che, di professione, sono magari fotografi, videomaker (e queste figure sono le principali) piuttosto che topografi, agricoltori o agronomi, tecnici specializzati nei loro settori oppure appassionati che vogliono volare in regola con il loro DJI Phantom. Cara Ente, hai utilizzato termini quasi incomprensibili, formule basate su ipotesi e senza esempi pratici. Credi che si possa regolare così un settore che né tu, ENAC, né alcun governo al mondo potrà arrestare perché fa parte della nostra evoluzione e della cosiddetta “industria 4.0” o Quarta Rivoluzione Industriale?
ENAC, se vuoi mantenere un ragionevole controllo degli UAV, dei droni ad uso ludico, degli FPV racer (che cresceranno a dismisura e saranno un grande sport del futuro, lo dico da anni e ESPN e Eurosport mi stanno dando ragione) non puoi scrivere regole incomprensibili, con evidenti buchi regolamentari e con imposizioni che non fanno altro che allontanare l’utilizzatore – sia esso professionista o appassionato – dalla legalità.
Non si parte da una regolamentazione scritta per mezzi che non sono droni, bisogna fare un passo avanti, un bagno di umiltà e scrivere per favorire lo sviluppo del settore. È un tuo dovere.
ENAC, non puoi restare così indietro. Non puoi imporre cifre altissime per gli aggiornamenti degli attestati, cercando di obbligare (cosa poi fortunatamente rientrata…) tutti i piloti riconosciuti che hanno deciso di operare in regola, a spendere molti soldi per sostenere un esame pratico che ci costringe (va bene, non tutti, ma la maggior parte) a far anche corsi pratici presso le scuole abilitate per sostenere uno skill test, quando con ogni probabilità tutti gli esaminatori volano peggio degli esaminati.
Siamo praticamente l’unico paese al mondo che ha una regolamentazione così complessa, che ci obbliga ad un terminatore di volo per area critica senza considerare che anche il terminatore può fallire o non funzionare. E stando al tuo regolamento, quasi ogni area risulta critica se ci si vuole attenere ad esso alla lettera – com'è giusto che sia – e non "all'italiana". La soluzione non è aggiungere regole alle regole, come non è irrigidire il sistema e obbligare i piloti e gli operatori a spese esagerate. Così blocchi il mercato, ma questo lo sai e certo non ti interessa. Perdonami ENAC, ma trovo nel tuo comportamento una certa dose di egoismo o di ignoranza. I messaggi che ti arrivano sono evidenti e provengono da tutte le parti, sei un po’ una vittima in mezzo ad un fuoco incrociato.
È ormai chiaro che il mercato e le regole sono guidati dagli Stati Uniti e dalla FAA (Federal Aviation Authority, per i non appassionati, l’ente Nordamericano che controlla l’aviazione civile) e la FAA, con la Part 107 che immagino tu conosca molto bene altrimenti sarebbe gravissimo, ha dato una chiara indicazione riguardo a cosa succederà nel futuro di questo mercato così importante, quello dei droni aerei. Gli operatori e i piloti chiedono regole semplici e applicabili, documenti leggibili da tutti, non solo da ingegneri o matematici o esperti di logica e di statistica, ma documenti leggibili anche da un bambino. Hai presente, ENAC, quando si dice “spiegamelo come lo spiegheresti a un bambino”? Ecco, così.
Come potrebbe funzionare?
La Part 107 si riferisce a tutti i droni – attenzione – sotto i 25 kg. e garantisco che sono praticamente tutti i droni civili e professionali, tolti quelli con utilizzi molto specifici (ad esempio un drone agricolo potrebbe superarli) o quelli militari.
Questo regolamento, pubblicato il 21 giugno 2016, agevola moltissimo il mercato e permette ai professionisti di lavorare, punto.
L’ho fatta breve anche qui. Per la Part 107 (su questa pagina una semplificazione di ciò che prevede), il drone deve essere registrato presso la FAA (gli si comunica che un certo pilota utilizza uno o più determinati droni, e li si targa con un adesivo per il riconoscimento) ma non si deve fare nessuna procedura di riconoscimento, cosa che invece tu, ENAC, imponi in modo severo ma superfluo. Il pilota della Part 107 deve soltanto superare un test di conoscenza aeronautica di base presso una scuola FAA. Sempre la FAA permette a tutti gli aspiranti piloti di seguire un corso di formazione online, erogato direttamente e ufficialmente dalla FAA. Gratis. E ti dice anche cosa dovresti aspettarti dal suo test.
E pensare che per te, ENAC, basterebbe copiare. Non ci sono brevetti sulle regolamentazioni aeronautiche. Magari si potrebbe anche iniziare dalle FAQ dell’FAA, tanto per cambiare il tuo punto di vista e tornare tra noi, nella realtà. È vero, la Part 107 in realtà sono più di 600 pagine, ma alla fine tutto si riduce a poche righe, chiare e semplici. Quindi i piloti statunitensi, pagando solo $150 (ENAC, 150 dollari, capito?) devono sostenere un test per il quale possono prepararsi gratuitamente (tanto se non passano non possono volare) e poi devono semplicemente dichiarare il proprio drone – o la propria flotta – in modo da poter iniziare a lavorare. Punto. Tutto qui. Incredibile? No, è solo semplice ed onesto. Questo è il comportamento di una authority più che attendibile che ha deciso di regolare il settore unmanned, favorendo i piloti, gli operatori, chi richiede l’erogazione dei servizi e i produttori di droni e di componenti.
ENAC, nel caso in cui non ti fossi informata, quello dei droni è già un mercato da più di 100 miliardi. È un mercato per il quale molti servizi sono già richiesti in quasi tutti i settori industriali e produttivi, e siamo solo all’inizio. ENAC, vuoi veramente cercare di paralizzare il nostro paese, perdendo il treno di questo nuovo e ricco mercato, congelando i potenziali ricavi di produttori e operatori? Vuoi davvero obbligare a spendere di più chi ha bisogno di servizi per migliorare il proprio raccolto agricolo o per ispezionare ponti e strade? L’industria estrattiva, l’agricoltura, la sicurezza, il settore foto e video, la logistica sono solo alcuni mercati che godrebbero da subito di grandi risparmi e diversi vantaggi dall’uso dei droni.
In futuro ci saranno molti più droni che aerei. Perché bloccare tutto? Perché non copiare la FAA e dare una spinta al mercato? Immagino che i vertici di ENAC non siano tra coloro che si lamentano dell’immobilità e della burocrazia del nostro paese, perché vedo questo anche proprio nel tentativo di regolamentare il nostro settore, quello dei droni, facendo tutto il contrario di quello che dovrebbe essere fatto. Resta inteso che questa è soltanto la mia opinione, quella di un pilota e un operatore, e mi auguro presto anche un produttore di UAV. Ma ENAC, perché non ti siedi e ascolti quello che tutti ti stanno suggerendo? Perché non ascolti ASSORPAS e FIAPR? O più semplicemente un semplice pilota come me?
Se credi di aver bisogno di aiuto, chiamaci e noi saremo felici di definire le regole. Ma facciamolo molto, molto in fretta perché fra qualche mese saremo tagliati fuori dai giochi e tu avrai contribuito all’ulteriore distruzione delle nostre piccole e medie imprese, impedendo anche il decollo di un settore straordinario. ENAC, non pretendere di disegnarti come esperta di un settore per il quale nessuno è esperto. L’ha dimostrato anche la FAA ma anche la CAA inglese dove, guarda caso, Amazon ha potuto legalmente sperimentare le prime consegne di pacchi.La regolamentazione per i droni deve essere semplificata, deve essere scritta in modo comprensibile e non deve limitare il mercato. Con le nuove linee guida hai raggiunto il limite, ora dicci se proprio non ti interessa oppure se ci vuoi ammazzare, sarebbe assurdo.
ENAC, ti scrivo il mio umile consiglio: visto che mi sembri in evidente difficoltà, dai un bel colpo di spugna e riscrivi tutto da zero, basta qualche mese. Solo questo farebbe notizia. E non aspettiamo EASA, guidale tu le regole, noi italiani siamo sia creativi che tecnici, tutti noi sappiamo che hai tutte le possibilità per scrivere qualcosa che abbia senso e sia fruibile. Dopotutto è il tuo lavoro scrivere regole, no? ENAC, deponi le armi, dimostra intelligenza e professionalità – oltre che etica – e riparti definendo regole chiare e semplici, senza imporre spese che rischiano di guidare tutti verso l’illegalità e che bloccano gli investimenti esteri. Guarda che basta proprio pochissimo. Basta volerlo.
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Trofeo A112 Abarth: tutte le novità del campionato
Trofeo A112 Abarth: tutte le novità del campionato
Vacanze finite anche per le gare di autostoriche con calendari già resi noti e trofei che iniziano a svelare i programmi e regolamenti; il primo ad alzare il sipario, sarà il Trofeo A112 Abarth Yokohama che la prossima settimana sarà presentato nella sede del Team Bassano – che l’organizza – presso il Museo Bonfanti Vimar di Romano d’Ezzelino. La conferenza si svolgerà infatti, mercoledì 15…
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La Ronde Val Merula accende i motori a febbraio
La Ronde Val Merula accende i motori a febbraio
E’ già tempo di rally, in Liguria, con la settima edizione della Ronde della Val Merula, primo appuntamento del calendario regionale 2020. Organizzata dalla Asd Sport Infinity ed in programma ad Andora l’8 ed il 9 febbraio prossimi, entrerà nel vivo già da dopodomani, giovedì 9 gennaio, con l’apertura della iscrizioni, che si chiuderanno venerdì 31 gennaio e dovranno essere inviate alla Asd Sport…
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Adria Rally Show a metà febbraio: istruzioni per l'uso
Adria Rally Show a metà febbraio: istruzioni per l’uso
Iscrizioni aperte per Adria Rally Show, in programma per il 15-16 febbraio 2020 all’Adria International Raceway, provincia di Rovigo. Il periodo di accoglienza iscrizioni durerà un mese esatto, andando a chiudersi venerdì 7 febbraio. Dopo le festività natalizie la macchina organizzativa si è rimessa in moto per preparare al meglio e dare tanta enfasi all’evento che vede tornare i rally in pista,…
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Piero Capello guida Sport Rally Team verso i 40 anni
Piero Capello guida Sport Rally Team verso i 40 anni
Il 2020 sarà un anno di attesa per la Sport Rally Team di Piero Capello, scuderia trentanovenne che alla vigilia del quarantesimo anno dalla fondazione (1981 la prima licenza CSAI di scuderia staccata) ha deciso di riportare in Piemonte, proprio su un tratto di quella che fu la PS del Rally Sprint di Bagnolo, una gara di velocità in salita.
Una cronoscalata, non uno slalom lungo. “Sono anni…
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Esclusiva, Rudy Michelini e la Polo R5 ancora insieme
Esclusiva, Rudy Michelini e la Polo R5 ancora insieme
Gli chiedi della nuova stagione e sorride, scuotendo la testa. Rudy Michelini sa che sbilanciarsi in proiezioni ottimistiche sarebbe azzardato e che, tutto sommato, un mese è un periodo tutt’altro che infinito per avere lumi dai partner. Però, quando viene tirata in ballo la Polo, risponde deciso e gli occhi si accendono: “Sì, è certo che correrò ancora con questa vettura”.
La sua stagione,…
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Christof Klausner distrugge la sua Audi Quattro
Christof Klausner distrugge la sua Audi Quattro
Christof Klausner distrugge la sua Audi Quattro in un incidente durante lo shakedown dell’austriaci Janner Rallye. Il generoso pilota austriaco è da sempre noto per essere molto spettacolare ed molto atteso dal pubblico e ben voluto dagli organizzatori italiani, come quelli di Rallylegend, per via della sua guida divertente, che non lesina mai spettacolo.
Christof Klausner avrebbe dovuto…
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Una ruota della 131 di Markku Alen a 21 mila euro su ebay
Una ruota della 131 di Markku Alen a 21 mila euro su ebay
Un pezzo di storia del World Rally Championship in vendita su ebay. Non proprio a buon mercato. Ma così è e il mercato dei collezionisti sembra molto interessato. Questa volta in vendita ci è finita la ruota della Fiat 131 Abarth Rally di Markku Alen che si staccò dalla ruota della sua vettura sulla PS Peninha, durante il Rally il Rally del Portogallo1981, un evento che alla fine vinse il…
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