#afflizione
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miss-manga · 11 months ago
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Questo strascico di sentimenti smorti mi affligge.
Presto, tutto sarà spento. Anche io.
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rosaleona · 2 years ago
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Medico di base picchiato. L'Ordine: "Non ne possiamo più"
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kieradolce · 2 years ago
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In risposta ai volantini omofobi distribuiti da Forza Nuova a Lajatico (PI).
Considerando l’elevata Ignoranza di chi partecipa e sostiene circoli antisociali (omofobi) come Forza Nuova, è chiaro che ‘avere un pene ed una vagina funzionanti’ non garantisce affatto di poter crescere figli mentalmente equilibrati: servono Cultura ed Empatia, che ad essi sono fortemente mancati in famiglia. L’omofobia, poiché odio irrazionale, è la prova di essere cresciuti in un ambiente…
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giuseppepiredda · 2 years ago
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Anche i giusti soffrono afflizioni
Anche i giusti soffrono afflizioni Nel libro dei Salmi leggiamo, tra l’altro, queste parole: «Molte sono le afflizioni del giusto; ma l’Eterno lo libera da tutte.» (Salmo 34:19) I giusti sono quelli che sono stati giustificati da Dio mediante la fede nel sacrificio che ha compiuto Gesù Cristo sulla croce, che sono nati di nuovo. Un figliolo di Dio non deve aspettarsi di vivere la sua vita sulla…
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katrinpoe · 2 years ago
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Dichiarazione di guerra
NON MI AVRETE!
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schizografia · 2 months ago
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Scienza e felicità
Malgrado l’utilità che crediamo di trarne, le scienze non possono farci felici, perché l’uomo è un essere parlante, che ha bisogno di esprimere in parole gioia e dolore, piacere e afflizione, mentre la scienza ha in ultima analisi di mira un essere muto, che sia possibile conoscere numero et mensura, come tutti gli oggetti del mondo. Le lingue naturali che gli uomini parlano sono al limite un ostacolo alla conoscenza e, in quanto tali, devono essere formalizzate e corrette, eliminando come “poetiche” quelle ridondanze a cui invece innanzitutto badiamo quando esprimiamo i nostri desideri e i nostri pensieri, i nostri affetti come le nostre avversioni.
Proprio in quanto si rivolge a un uomo muto, la scienza non può mai produrre un’etica. Che scienziati illustri abbiano compiuto senza alcuno scrupolo nell’interesse della scienza esperimenti sui corpi dei deportati nei Lager o dei condannati nelle carceri americane non dovrebbe in questo senso sorprenderci. La scienza si fonda infatti sulla possibilità di separare a tutti i livelli la vita biologica di un essere vivente dalla sua vita di relazione, la muta vita vegetativa che l’uomo ha in comune con le piante dalla sua esistenza spirituale di essere parlante. È bene ricordarlo, oggi che gli uomini sembrano aver messo da parte tutto ciò in cui credevano, per affidare alla scienza un’aspettativa di felicità che non potrà che essere delusa e tradita. Come gli anni recenti hanno mostrato al di là di ogni dubbio, uomini che guardano alla propria vita con gli occhi del loro medico sono per questo disposti a rinunciare alle loro più elementari libertà politiche e ad assoggettarsi senza limiti ai poteri che li governano. La felicità non può mai essere separata dalle semplici, trite parole che ci scambiamo, dal grido e dal riso di gioia né dalla commozione che ci fa piangere, non sappiamo se di pena o diletto. Lasciamo gli scienziati al silenzio e alla solitudine dei numeri, vegliamo lucidamente a che non invadano l’ambito dell’etica e della politica, che è il solo che possa veramente appagarci.
Giorgio Agamben, 8 settembre 2024
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elperegrinodedios · 11 months ago
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Ti prego Signore per tutti i miei fratelli, sorelle e amici/e, che sono nella sofferenza e nel dolore a causa delle malattie, della povertà e della guerra ma ancor di più per le loro ferite nell'anima e nel cuore che sono causa di afflizione e di tristezza.
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Si Signore allevia tutti i loro dolori, guarisci i loro traumi. Ungili con il tuo unguento e, riempili con il tuo Spirito. Rimargina e cicatrizza ogni rottura e ogni taglio e, ridona pace ed equilibrio ad ogni mente. Ti prego nel santo nome di Gesù. Amèn!
lan ✍️
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zeldoa · 6 months ago
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Eccolo il confronto con me stessa . . .
Che confusione ..quanto arrabattare nel mio animo , nel mio cuore .
Anni di tremenda solitudine . Solitudine che, come una fiera famelica e rabbiosa , mi ha strappato le carni , mentre sedevo al buio , sul divano a ( non ) fissare il vuoto . Mi ha scotennata prima , affiancata dalla sua alleata e altrettanto massacratrice : Paura . E le loro bestiali e subdole schiere di accoliti - Disistima; Convinzione di non avere valore e di meritare il male ricevuto; Sui Caedere ; Impotenza- a mano a mano demolivano le mie fibre , le mie energie , si insinuavano come un fumo denso e scuro ad accecarmi , assordarmi , rendermi apatica .Bramavo la compagnia, il contatto , l'invito di qualcuno , una telefonata ...niente . Solo la mia mamma , in punta di piedi , faceva capolino , con un messaggio carico di preoccupazione .
Ma non mi bastava . Alla deriva di me stessa , la cima lanciata da mamma non mi raggiungeva . Volevo andare più lontano ancora , a fondo , farmi dissipare da qualche elemento . Smettere di esistere , di resistere a quella paura schiacciante di restare sola , dopo la separazione . Ma il pensiero dei miei figli , come brezza del mare , invece mi rispingeva a terra . Una madre non può abbandonare i figli , non importa quanto insopportabile sia la voragine nella sua anima . Che privazione sarebbe , che egoista e sacrilego atto di viglaiccheria per una Madre .. come causare un dolore così alle proprie creature ...?...
E il tempo , balsamo per ogni cocente e inconsolabile piaga , mi ha salvata . Ho preso la rincorsa e ho voluto andare a 200 all'ora contro quell'odiato mostro . Vacanze da sola, camminate lunghissime e silenziose , da sola , cene in ristoranti stellati , da sola . Aperitivi in bettole , da sola . Caffè davanti al mare , da sola . Shopping, visite in posti d' infanzia, da sola . Mostre e musei , da sola .
Dieci anni di solitudine , la metà dei quali in angosciosa afflizione ,; e all'improvviso . . . puff ! Davanti a me un luminoso prato verde, fiorito , punteggiato dai fiori delle meravigliose cose che ho la fortuna di avere nella mia vita. Nuova consapevolezza, nuova e genuina gratitudine, commovente riconoscenza . Una serenità , uno stato di beatitudine , proprio in quella Solitudine per anni temuta . Ho iniziato a crogiolarmi , deliziata e quasi - no , senza quasi - gelosa di Lei , dei miei momenti in Lei .
Ora , scrivendone , mi vergogno , profondamente , di essermi annientata e autocommiserata , quando di miserie ce ne sono di peggiori e più insormontabili al mondo . Voglio conoscere il modo , il dharma , per essere di aiuto e supporto e utilità a chi ha bisogno .
Da un mese esco con una persona . Quando mi ha chiesto di uscire , insieme alla forte emozione , mi sono sentita in trappola . In trappola .
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poesiablog60 · 1 year ago
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Canto perché l’istante esiste
e la mia vita è completa.
Non sono allegro né triste:
sono un poeta.
Fratello delle cose fuggitive,
non provo piacere né afflizione.
Attraverso notti e giorni
nel vento.
Se demolisco o edifico,
se sono o mi annullo,
non so, non so.
Non so se rimango
o passo.
So che canto.
E il canto è tutto.
Ha sangue eterno l’ala ritmata.
E un giorno so che rimarrò muto:
– più niente.
Cecilia Meireles
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violamilalba · 7 months ago
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lutto non processato. senso di colpa. dolore in segreto. tornare a non esserci in nuove forme. distante, un minerale. ripercorrere la mia storia che si ripete tale e quale da generazioni. espiare il male per conto dei genitori dei miei genitori. la bulimia mi mostrava molto bene il meccanismo rotto del desiderare e del non poter accettare, ma io non vedevo, e nessuno mi guardava. allora mi sono vestita di logos, ho tenuto bene al sicuro ogni battito di cuore e lacrima di afflizione dietro la sfida dell'illuminismo. eppure vorrei sempre piangere tra le braccia di mia madre. non riesco. compassione che mi nego. chiusa. più chiusa. l'emotiva copia di mio padre, mio padre che ci sapeva affini, che diceva "le persone come noi.."
sento a volte che potrei tornare a quel vizio autolesivo, mai svanito, solo controllato per volontà di non ferire le persone che intorno a me mi amano. sento a volte che il cibo resterà una condanna. e della mia vita non mi chiedo più nulla. sono una ferita aperta. ogni possibile risposta implica ora un supplizio, ed io sono troppo stanca.
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canesenzafissadimora · 2 years ago
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Per la perdita di certe persone si prova più rimpianto che afflizione, mentre altre ci lasciano afflitti, ma senza rimpianti.
François de La Rochefoucauld
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felixfosteroleplay · 2 years ago
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//Questo post lo rendo pubblico e specifico chiaramente:
-Seconda Guerra Mondiale è un argomento interessante da studiare insieme al periodo della storia antica e il Medioevo è un argomento interessante per comprendere meglio il presente e ho letto bene in ogni minimo dettaglio.
Io non supporto nessuna ideologia violenta come nazismo,fascismo,sionismo e altre simili a loro che hanno causato morte e distruzione.
-Io condanno l'olocausto, la propaganda distorta dell'epoca della seconda guerra mondiale,le atrocità commesse quindi non tollero i neo fascisti,neo nazisti e apologia che cerca di negare i crimini avvenuti in passato.
-Io sono un attivo roleplayer quindi sono disponibile se qualcuno vuole interagire
-Non ho interesse per nessuna afflizione politica
-Felix Foster è ispirato alla figura storica di Benito Mussolini (Io condanno il fatto che Benito Mussolini era diventato un burattino tedesco e fatto tutto ciò che voleva la Germania) tuttavia a causa che lo conosco nei minimi dettagli so come farlo interagire quindi sarà normalmente autoritario,aggressivo, cambia ripetutamente donne, violento,colonialista e non accetterà opposizioni.
La sua trama era incentrata in Libia perché le atrocità commesse in Libia sono poco conosciute e spesso censurate e oscurate.
La sua trama ora si concentrerà sulla riconciliazione nazionale della Libia.
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smnckss · 2 years ago
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Oh, ansia amica mia, tu sei tanto imperscrutabile e audace,
seppur dotata di lodevoli pregi, che del mio essere vanno a discapito.
Con sapienza, mi rapisci il respiro, e soltanto tu mi puoi far battere
il cuore così celermente e in modo tanto feroce.
Rendimi agitato e tremante, ed io ne resto vittima,
afflizione che inebria, mi procuri vertigini, ma che pure ammalia.
E pure quando concedi una tregua, la tua presenza mi rimane,
ed i tuoi occhi perennemente mi scrutano, così come quelli degli altri.
Cara ansia, desidererei tanto che andassi via, per sempre,
poiché tra noi è un legame insano, un amore malsano, che mi mette in pericolo,
ma al tempo stesso, mi fa sentire protetto e al sicuro,
in una sorta di abbraccio che me rapisce e me difende.
Forse, un giorno, saprò respingere il tuo influsso con coraggio,
e abbandonare le tue insidie, liberandomi dal tuo sguardo,
ma fino ad allora, ti prego, non abbandonarmi,
non privarmi della tua presenza, anche se mi arreca tormento.
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meiselgirl · 1 year ago
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BILE NERA
immagini di pensiero che riappaiono e scompaiono costantemente. Il desiderio, in fondo all'anima, di qualcosa che non si ha mai avuto ma di cui si sente dolorosamente la mancanza. La malinconia descritta come afflizione dell'anima è uno spazio di sospensione, un intervallo, un intreccio tra due poli dove, si potrebbe dire, gli opposti convivono, dando luogo a quella che Walter Benjamin chiama un'inquietudine irrigidita.
La malinconia non è una tristezza qualsiasi, è la felicità di essere tristi. E un sentimento che ci ricorda, un dolore raccolto e intimo. Ma-lin-co-ni-a, dal greco melanos= nero e cholè= bile. La bile nera era uno dei quattro umori corporei fondamentali della Teoria degli umori di Ippocrate. Questo temperamento è legato alla milza (lo spleen del romanticismo e di Baudelaire): gli altri, il sangue, la bile gialla e la flemma, si trovavano rispettivamente nel cuore, nel fegato e nel cervello. Per Ippocrate la melanconia era un modo di essere, un carattere. Il melancolico tende all'introflessione, alla genialità, alla chiusura e all'isolamento. Ha come caratteristica una prevalente quantità della bile nera rispetto agli altri umori. La bile nera è una forza stimolante, intensa che mette l'organismo in uno stato di tensione influenzando il suo spirito e il suo comportamento. Il temperamento malinconico è in se stesso variabile, dato che come l'acqua è a volte freddo e a volte caldo. La malinconia non smette di sgorgare, di fluire.
Quando la bile nera è fredda, il melanconico diventa rigido, torbido, immobile. All'improvviso, perde la facoltà di vedere. Come se qualcuno avesse spento un interruttore gigantesco, la luce lascia il mondo visibile. Nero è il colore del buio, ci parla del vuoto, del caos e delle origini. Un caos che può contenere ogni tipo di possibilità immaginabile e non immaginabile. Malinconia come irrompere del nero, uno stato in cui l'umore nero si trasforma in uno svuotamento dell'esistenza. Un ripensamento lento e dolce che comprime come un pezzo di carta. E' una sensazione in bilico tra la tristezza e la pienezza. Tristezza per ciò che non abbiamo più. Pienezza nel rivivere il ricordo di ciò che è stato.
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katrinpoe · 2 years ago
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Rinnovamento
Le persone hanno il potere Ma hanno smesso di usarlo KatrinPoe
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seulementpourv · 2 months ago
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Per te, Madonna, mia signora, innalzerò un segreto | altare nel profondo della mia afflizione, | e scaverò nell'angolo più nero del mio cuore, | lungi d'ogni affetto umano e da sguardi schernitori, | una nicchia d'azzurro smaltata e d'oro, | dove tu starai eretta, Statua, piena di stupore.
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