#aeroporto di istanbul
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La Moschea Ali Kuşçu
La Moschea Ali Kuşçu, situata nell'Aeroporto di Istanbul, è stata inaugurata il 7 luglio 2023.
Ha una superficie coperta di 8070 m². Inclusi nel cortile, la moschea può ospitare fino a 6230 persone contemporaneamente per la preghiera.
La moschea possiede un design interno decisamente moderno, a mio parere abbastanza interessante. La ampie vetrate consentono l'ingresso di molta luce naturale, creando un'atmosfera luminosa e spaziosa. La cupola principale, ispirata alle classiche moschee ottomane, è decorata con iscrizioni in stile calligrafico "cufico".
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Turchia 2024
22 giugno, sabato
Ce l’abbiamo fatta, nonostante tutti i contrattempi delle ultime settimane (primo fra tutti, la febbre di Ale che è durata settimane) siamo riusciti a partire.
Raggiungiamo l’aeroporto di Fiumicino con i mezzi pubblici in poco meno di mezz’ora (Cotral da Lido Centro 1,30€ a persona).
Sbrighiamo velocemente le pratiche aeroportuali e siamo al gate apprezzando, ancora una volta, l’efficienza del miglior aeroporto d’Europa.
Alle 11.15 l’A330-300 di Turkish Airlines parte puntuale ed alle 15.00 siamo ad Istanbul dove raggiungiamo la Domestic Lounge, per la quale abbiamo acquistato due entrate a 58€ (Ale non paga).
Devo dire che ne è valsa la pena per la comodità dei divanetti e del servizio che porta i clienti direttamente al Gate, mentre per il cibo si rimane un po’ delusi, ci sono solo panini e qualche Insalata ed il WiFi è al limite dell’ usabilità. La conclusione che traggo è che la vera lounge è quella della Business Class e che non vale la pena pagarla a parte, a meno che non sia super scontata.
Ripartiamo con un 737, sempre Turkish, dove si infrangono le mie speranze di finire di vedere Dune 2, che ho iniziato sul primo volo(stando vicino ad Ale sono riuscito a vederne appena 29 minuti). Ci sono solo film turchi e non mi fanno gola. Ammazzo il tempo giocando ad Angry Birds.
Atterraggio puntuale e, all’unico nastro bagagli del piccolo aeroporto di Gazipașa, riviviamo l’incubo della scorsa volta in Turchia, quando le nostre valigie sono andate perdute e le abbiamo ritrovate un mese dopo, a Fiumicino.
Infatti, il nastro si ferma quando ci sono ancora alcune persone ad aspettare (noi compresi) e ci prende lo sconfortò finché, dopo qualche minuto, una hostess ci avvisa che i nostri bagagli sono arrivati ad un altro nastro, in una sala secondaria. Fiuuuu, meno male.
Le sorprese, peró, non finiscono. Mentre siamo in taxi ci arriva un messaggio del padre di Masha che è già arrivato in albergo. Dice che ci sono problemi con le camere perché non sono partiti i pagamenti.
Vuoi vedere che siamo rimasti senza camere?
Arriviamo al Monart City Hotel con il patema d’animo. Si scopre che, per qualche problema con Booking.com, non sono stati addebitati i costi delle stanze ma, per fortuna, hanno mantenuto la prenotazione. Il problema, però, è un altro: hanno dato ai nonni russi una camera al 4° piano e l’ascensore è rotto. Con i loro acciacchi potrebbero fare le scale due volte al giorno, al mattino e alla sera, per uscire e per andare a letto. Dovrebbero vivere in piscina. 😁
Decidiamo di scambiarci le stanze e di risolvere il problema all’indomani, con calma.
Del resto, siamo abituati a spendere il primo giorno di vacanza per risolvere i problemi e gli imprevisti.
Quello a cui non mi abituerò mai sarà trascinarmi dietro i trolley. Stavolta, per 4 piani di scale.
Belle le vacanze.
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Aeroporto Marco Polo, Venezia: arrestato cittadino italo-russo, in attesa di estradizione. Ricercato in campo internazionale per frode per oltre 160 milioni di euro
Aeroporto Marco Polo, Venezia: arrestato cittadino italo-russo, in attesa di estradizione. Ricercato in campo internazionale per frode per oltre 160 milioni di euro. In considerazione del forte aumento, presso lo scalo aereo di Venezia, di turisti e visitatori richiamati nella città lagunare dai numerosi eventi e spettacoli in programma per il Carnevale, la Polizia di Stato di Venezia, grazie agli operatori della Polizia di Frontiera, ha ulteriormente intensificato i servizi di controllo in modo particolare sui passeggeri in arrivo ed in partenza all'Aeroporto Marco Polo. A tal proposito, durante la scorsa settimana, i poliziotti hanno intercettato un cittadino italo-russo, diretto in Pakistan con scalo ad Istanbul, il quale, avendo manifestato nei loro confronti una forte insofferenza durante il controllo, è stato sottoposto ad ulteriori specifici accertamenti a seguito dei quali è risultato un provvedimento a suo carico per il reato di frode, inserito in banca dati nella medesima giornata ed emesso nel mese di dicembre 2023 dalla Corte Distrettuale Leningradskit della città russa di Kalingrado, per il quale, ai sensi del codice penale russo, è prevista la pena massima di anni cinque di reclusione. Nello specifico, il cittadino italo-russo, in qualità di amministratore di una società con sede in Russia, avrebbe omesso di pagare stipendi ed altri emolumenti a 110 dipendenti, oltre a licenziarne altri 200. La frode per mancato pagamento stipendiale ammonterebbe ad un corrispettivo di circa 80.000.000 euro, oltre ai quali vanno aggiunti il mancato pagamento di tributi e l'alienazione fraudolenta di beni societari per un ammontare di altri 82.000.000 euro circa. Pertanto il soggetto, ai sensi degli artt. 715 e 716 del C.P.P., in attesa di richiesta di estradizione da parte dello Stato estero competente, è stato tratto in arresto dagli operatori della Polizia di Frontiera e condotto presso il carcere di Santa Maria Maggiore a disposizione dell'Autorità Giudiziaria la quale, oltre a convalidare l'arresto, ha disposto a suo carico l'obbligo quotidiano di firma.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Turchia: cadavere nel carrello di un volo da Amsterdam
Un corpo senza vita è stato trovato nel carrello di atterraggio di un aereo della Turkish Airlines atterrato ieri sera a Istanbul dopo essere partito da Amsterdam. Il cadavere è stato scoperto durante operazioni per la manutenzione di routine dopo che l’Airbus 330 della compagnia turca è atterrato nel principale aeroporto della città sul Bosforo nella tarda serata di ieri. Lo rende noto Sabah…
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🇬🇧 Providing Plastic Surgery, Dentistry, and Hair Transplant in Istanbul since 2011. We offer VIP airport-hotel transfers, luxury accommodations, and work with more than 20 of the best clinics in the city. For a seamless and high-quality medical tourism experience, reach out to us today!
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🇩🇪 Seit 2011 bieten wir Plastische Chirurgie, Zahnmedizin und Haartransplantationen in Istanbul an. Wir bieten VIP-Transfers Flughafen-Hotel, luxuriöse Unterbringung und arbeiten mit über 20 der besten Kliniken in der Stadt zusammen. Für ein nahtloses und hochwertiges medizinisches Tourismuserlebnis, kontaktieren Sie uns heute!
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🇫🇷 Nous fournissons la chirurgie plastique, la dentisterie et la transplantation capillaire à Istanbul depuis 2011. Nous offrons des transferts VIP aéroport-hôtel, un hébergement de luxe, et travaillons avec plus de 20 des meilleures cliniques de la ville. Pour une expérience de tourisme médical fluide et de haute qualité, contactez-nous dès aujourd'hui!
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🇮🇹 Forniamo chirurgia plastica, odontoiatria e trapianto di capelli a Istanbul dal 2011. Offriamo trasferimenti VIP aeroporto-hotel, alloggio di lusso, e lavoriamo con più di 20 delle migliori cliniche in città. Per un'esperienza di turismo medico fluida e di alta qualità, contattaci oggi!
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🇪🇸 Proporcionamos cirugía plástica, odontología y trasplante de cabello en Estambul desde 2011. Ofrecemos traslados VIP aeropuerto-hotel, alojamiento de lujo, y trabajamos con más de 20 de las mejores clínicas en la ciudad. Para una experiencia de turismo médico sin problemas y de alta calidad, contáctenos hoy!
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🇷🇺 Мы предоставляем услуги по пластической хирургии, стоматологии и трансплантации волос в Стамбуле с 2011 года. Мы предлагаем VIP-трансферы из аэропорта в отель, роскошное размещени��, и работаем с более чем 20 лучшими клиниками в городе. Обращайтесь к нам сегодня для безупречного и качественного медицинского туризма!
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Τα καλύτερα αεροδρόμια στον κόσμο – Και δύο ελληνικά στη λίστα
Δύο ελληνικά αεροδρόμια διακρίθηκαν στα βραβεία της Ποιότη��ας Υπηρεσιών Αεροδρομίων (Airport Service Quality Awards), βάσει της εμπειρίας των επιβατών.
Οι περίπου 465.000 επιβάτες σε δημοσκόπηση του 2022 από το Διεθνές Συμβούλιο Αεροδρομίων (ACI) και την εταιρεία Amadeus κλήθηκαν να αξιολογήσουν τα αεροδρόμια την ημέρα του ταξιδιού τους με βάση περίπου 30 κριτήρια, συμπεριλαμβανομένου του check-in, της ευκολίας στην μετακίνηση εντός του αεροδρομίου, τα ψώνια και το φαγητό.
Πολλαπλές διακρίσεις ανάμεσα στα αεροδρόμια που φιλοξενούν άνω των 40 εκατ. επιβατών ετησίως δέχθηκε το Fiumicino της Ρώμης. Ειδικότερα, εκτός του βραβείου για τη συνολική ποιότητα της εμπειρίας των επιβατών, διακρίθηκε για την καθαριότητα, την ευχάριστη ατμόσφαιρα και το αφοσιωμένο προσωπικό.
Εξαιρετικές κριτικές συγκέντρωσε και το αεροδρόμιο Ηavalimani της Κωνσταντινούπολης σε ό,τι αφορά την καθαριότητα και το ευχάριστο κλίμα, καθώς και γενικά για την ποιότητα των υπηρεσιών του.
Βέβαια ανάμεσα στα αεροδρόμια που ξεχώρισαν βρέθηκε και το Changi στη Σιγκαπούρη, λόγω ευκολίας στην μετακίνηση εντός των χώρων του αεροδρομίου και του αφοσιωμένου προσωπικού.
Στη λίστα με τα καλύτερα συνολικά αεροδρόμια στον κόσμο βρέθηκε το Ελ. Βενιζέλος για την κατηγορία με 25 έως 40 εκατ. επιβάτες ετησίως, μαζί με το αεροδρόμιο της Μαγιόρκας και της Ζυρίχης για την Ευρώπη. Το δεύτερο ελληνικό που διακρίθηκε στην κατηγορία με 5 έως 15 εκατ. επιβάτες ετησίως ήταν το αεροδρόμιο «Μακεδονία» της Θ��σσαλονίκης, μαζί με το αεροδρόμιο Eseboga της Άγκυρας, το Nikola Tesla στο Βελιγράδι, το Keflavik στην Ισλανδία, το αεροδρόμιο της Μάλτας, το Bergamo του Μιλάνου και το αεροδρόμιο του Πόρτο για την Ευρώπη.
Τα καλύτερα mega-αεροδρόμια στον κόσμο Διεθνώς, στα καλύτερα αεροδρόμια που διαχειρίζονται άνω των 40 εκατ. επιβατών ετησίως βρέθηκαν τα εξής:
Chhatrapati Shivaji Maharaj International Airport – Ινδία
Indira Gandhi International Airport – Ινδία
Guangzhou Baiyun International Airport – Κίνα
Shanghai Pudong International Airport – Κίνα
Shenzhen Bao’an International Airport – Κίνα
Singapore Changi Airport – Σιγκαπούρη
Aeroporto di Roma-Fiumicino – Ιταλία
Istanbul Airport – Τουρκία
Dallas Fort Worth International Airport – ΗΠΑ
San Francisco International Airport – ΗΠΑ
Τα πιο ευχάριστα αεροδρόμια Στην κατηγορία των αεροδρομίων με την πιο ευχάριστη ατμόσφαιρα διεθνώς βρέθηκαν τα εξής:
Aeroporto di Roma-Fiumicino – Ιταλία
Istanbul Airport – Τουρκία
Kuala Lumpur International Airport – Μαλαισία
Beijing Daxing International Airport – Κίνα
Sultan Hasanuddin International Airport – Ινδονησία
Yogyakarta International Airport – Ινδονησία
Belgrade Nikola Tesla Airport – Σερβία
Milan Bergamo Airport – Ιταλία
Ankara Esenboga Airport – Τουρκία
Quito International Airport – Ισημερινός
Queen Alia International Airport – Ιορδανία
William P. Hobby Airport – ΗΠΑ
Dakar Blaise Diagne International Airport – Σενεγάλη
Skopje International Airport – Βόρεια Μακεδονία
Guayaquil International Airport – Ισημερινός
Greenville-Spartanburg International Airport – ΗΠΑ
Pattimura International Airport – Ινδονησία
Fort McMurray International Airport – Καναδάς
Πηγή άρθρου: Τα καλύτερα αεροδρόμια στον κόσμο – Και δύο ελληνικά στη λίστα
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Donne, è arrivato o' Fatto!
Provasse a girare con un logo israeliano sul berretto, solo 2x3cm, in un qualsiasi aeroporto occidentale o anche solo qualunque stazione ferroviaria o fermata Flixbus, il giornalaio medioman verginella ipocrita sfondata, cui davvero piacciano le sensazioni forti e il rischio grosso.
La sinagoga di MILANO, non quella di Il Cairo o Istanbul se ancora esistono, ha chiesto aila Comunità ebraica locale di EVITARE vestiti e accessori che li identifichino.
CUCU'.
Sono stato fermato in aeroporto per una sciarpa della Palestina: così l'Europa restringe le libertà - Il Fatto Quotidiano
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Ieri il novello “europeista” Matteo Salvini è volato a Budapest a baciare la pantofola di Orban e del primo ministro polacco Morawiecki, dai quali è stato definito nientemeno che “il nostro eroe” per aver respinto migranti disperati sui barconi. Questi tre figuri, insieme, sono riusciti nell’impresa di parlare di “nuovo Rinascimento europeo”. Sì, avete capito bene. Tanto per dare un saggio del concetto di “Rinascimento europeo” secondo Salvini, solo nell’ultimo periodo (fonte Ammesty International) l’Ungheria di Orban: * Ha sospeso la democrazia per mesi in pandemia, attribuendosi “pieni poteri”. * Ha discriminato sistematicamente rom, migranti, rifugiati, richiedenti asilo e altre minoranze. * Ha perseguito e messo al bando la comunità Lgbtq * Ha sgomberato con la forza e criminalizzato i senzatetto. * Ha definito la Convenzione di Istanbul sui diritti di genere “un piagnisteo politico”. Mentre la Polonia: * Ha vietato l’aborto totalmente, anche nei casi di malformazione del feto. * Ha approvato una legge bavaglio nei confronti dei giudici che mina in modo radicale l’indipendenza della magistratura. * Ha respinto in massa i richiedenti asilo al confine con la Bielorussia. * Ha cancellato il diritto di espressione e di riunione, e a maggio ha arrestato e detenuto una giovane attivista per un poster che ritraeva la Madonna con l’aureola arcobaleno. Due principi rinascimentali, non c’è che dire. Roba da far sembrare il principe ereditario bin Salman un sincero democratico. In un Paese minimamente normale e in un governo che si definisce europeista, uno così avrebbe cento giornalisti ad attenderlo in aeroporto col microfono spianato e sarebbe costretto a chiedere scusa e a ritirare all’istante i propri ministri. In un Paese normale. Lorenzo Tosa
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Forza ragazzi
Gianfranco Panico, su faccialibro:
Boston. Aeroporto. Check-in dei bagagli. Mi controllano il permesso di soggiorno e verificano con il manager della compagnia (Turkish) che mi facciano entrare in frontiera. Lunghetti ma molto gentili. Il tipo alla fine mi fa “Tosta la cosa che suonate e cantate sui balconi”.
Istanbul. Gate della mia coincidenza per Kiev. La signorina preposta al controllo dei…
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Pioneer
Ricardo Morandi (Rome, 1902-1989)
Morandi was an Italian civil engineer best known for his interesting use of reinforced concrete. Unfortunately, today 14th, August, one of his most known infrastructures, the Morandi Bridge in Genoa, collapsed. Terrible news.
It’s time to remember and seriouly think about what happens when we find a lack of maintainance on infrastructures and buildings.. hard work we have to advice our clients and neighboors the importance of maintenance of our homes and on a large scale, our cities.
You must know the hole legacy of Morandi’s works as engineer :
Opere e progetti 1931 - Villino in viale Vaticano, Roma 1932 - Cinematografo Odescalchi, (poi Majestic), Roma (con V. Marchi) 1932 - Autorimessa Piccini, via delle Fornaci, Roma 1934 - Chiesa di Santa Barbara, Colleferro 1933/34 - Cinema Augustus, Corso Vittorio, Roma (con A. Lombardini) 1935 - Cementificio a Colleferro, Roma 1935/39 - Cinema-teatro Giulio Cesare con soprastante edificio, viale Giulio Cesare, Roma 1938 - Cinema-Teatro Quattro Fontane, in via Quattro Fontane, Roma (intervento di restauro) 1941/49 - Palazzina in via delle Terme Daciane, Roma 1945 - Ponte San Giorgio sul fiume Liri, Frosinone 1946 - Cinematografo Astoria in via Stoppani, Roma 1947 - Cinematografo Alcyone, via Lago di Lesina, Roma (con G. Gandolfi) 1947/48 - Cinematografo Bologna, via Stamira a Roma 1948 - Centrale termoelettrica S.R.E. a San Paolo, Roma 1949 - Ponte a travata sull'Elsa, Canneto 1949/50 - Ponte detto del “Grillo” sul Tevere, Roma 1950 - Palazzina in via Martelli, Roma 1950 - Auditorium dell'Accademia Musicale di Santa Cecilia, Via Flaminia, Roma (con C. Carrara, P. Baruffi, progetto); 1950/54 - Stabilimento per la produzione delle fibre sintetiche al Castellaccio, presso Anagni, Frosinone 1950/51 - Fabbrica di fiammiferi a Zaule, Trieste 1951/52 - Centrale termoelettrica a Civitavecchia, Roma (con l'Ufficio Tecnico dell'Impresa Mantelli di Genova,) 1952 - Ponte di Giunture sul Liri, Sant'Apollinare, Frosinone 1952 - Ponte sull'Arno tra Empoli e Spicchio di Vinci, inaugurato nel 1954 1952/54 - Ponte Morandi, passerella pedonale sul torrente Lussia nella valle dell'Edron, a Vagli di Sotto in Alta Garfagnana, Lucca 1953 - Ponte sul Liri a Sora, Frosinone 1953 - Autorimessa a Firenze 1953/55 - Rafforzamento statico di un'ala dell'arena di Verona 1953/54 - Ponte sullo Storms River, Elizabethville, Sudafrica 1953/55 - Cementificio a Scafa San Valentino, Pescara 1954 - Ponte “Gornalunga”, Enna 1954 - Ponte sul Cerami, Galliano Castelferrato, Enna 1954 - Centrale termoelettrica S.R.E. (Società Romana Elettricità), Fiumicino, Roma 1954/56 - Ponte Amerigo Vespucci sul fiume Arno, Firenze (con G. e P. Gori, F. Nerli) 1954/57 - Cinema teatro Maestoso con soprastante edificio per abitazioni, via Appia Nuova, Roma 1954/58 - Centrale termoelettrica Santa Barbara, Cavriglia, Arezzo 1955/57 - Centro studi e stabilimenti Bombrini,Parodi-Delfino a Colleferro, Roma 1956/57 - Mercato coperto “Metronio”, via Magna Grecia, Roma 1957 - Cementificio Calci e Cementi a Savignano sul Panaro, Modena 1957 - Ponte sul canale navigabile di Fiumicino sulla strada Ostia- Fiumicino, Roma 1957 - Ponte sul Sambro per l'Autostrada Firenze-Bologna 1957 - Ponte “General Rafael Urdaneta” sulla laguna di Maracaibo, Venezuela 1957 - Viadotto sul Setta presso “La Quercia”, Bologna, per l'Autostrada Firenze-Bologna 1957/60 - Terminal dell'Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci, Fiumicino, Roma (con A. Luccichenti, V. Monaco, A. Zavitteri, realizzato) 1957/62 - Centrale elettronucleare Garigliano, Minturno, Latina 1958/59 - Quinto padiglione della Torino Esposizioni al Parco del Valentino, Torino 1958/60 - Cavalcavia della via Olimpica su Corso di Francia, Roma 1958/61 - Viadotto sul Fiumarella, Catanzaro 1959 - Palazzo del lavoro, Torino (con G. Gambetti, A. Origlia D'Isola, progetto) 1959/60 - Salone dell'Automobile, Torino 1959/62 - Palazzo degli Uffici Comunali di Carrara 1959/64 - Centrale termoelettrica Selt Valdarno, Marzotto, Livorno 1960 - Ponte sul Columbia River, Canada (con Choukalos, Woodburn e Mckenzie Ldt) 1960/61 - Sollevamento dei templi egizi di Abu Simbel nell'Alto Egitto (con G. Colonnetti, P. Gazzola, progetto) 1960/62 - Ponte “G. Capograssi”, Sulmona, L'Aquila, 1960/64 - Viadotto sul torrente Polcevera e sul parco ferroviario a Genova, autostrada Genova-Savona 1960/65 - Centrale termoelettrica “Marzocco”, Livorno 1961 - Aviorimessa DC8 e officine Alitalia nell'Aeroporto Leonardo da Vinci a Fiumicino, Roma (con A. Luccichenti, V. Monaco, A. Zavitteri) 1961 - Monorotaia Alweg per l'Esposizione Italia ‘61 a Torino 1961/62 - Centrale termoelettrica Torre Valdaliga, Civitavecchia, Roma (con M. Magistrelli) 1962 - Ponte a Göteborg, Svezia 1962/63 - Cementificio Calci e Cementi di Segni a Colleferro, Roma 1962/64 - Ponte sul Lago di Paola, Sabaudia, Latina 1963/67 - Albergo-ristorante “Alfonso al Faro”, a San Felice Circeo, Latina (con E. Moretti) 1963/67 - Viadotto sull'ansa del Tevere nel tratto di Autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino presso la Magliana, Roma, 1964 - Autorimessa Zeppieri a Frosinone 1964/67 - Centrale termoelettrica detta del Bastardo, Foligno, Perugia 1964/68 - Ponti sul rio Guayas presso Guayaquil, Ecuador 1965/66 - Viadotto sul Favazzina presso Scilla, Reggio Calabria, per l'autostrada Salerno-Reggio Calabria
Viadotto di Wadi el Kuf presso Beida, Libia 1965/71 - Ponte sul Wadi al-Kuf presso Beida, Libia (con A. Rinelli, A. U. Manella, O. Scrosky) 1965/74 - Consolidamento della Torre pendente di Pisa (progetto) 1966 - Villa a Salto di Fondi, Latina (con Elena Moretti) 1966/67 - Vasche navali in via Vallerano, Roma 1966/68 - Viadotto Scirò per l'Autostrada Salerno-Reggio Calabria 1967/70 - Studi per l'asse attrezzato a Roma (con V. Delleani, M. Fiorentino, F. e L. Passarelli, L. Quaroni, B. Zevi, - Studio Asse - progetto) 1967 - Viadotto sul Lontrano dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria 1968 - Ponte sul Salso a Licata, Agrigento 1969/73 - Centro Commerciale “La Piramide” ad Abidjan, Costa d'Avorio (con R. Olivieri) 1969/70 - Fiumicino, Roma 1969/70 - Centro di manutenzione per aerei Boeing 747 dell'Alitalia nell'Aeroporto Leonardo da Vinci 1969 - Ponte sul Rio Guayas a Guayaquil, Ecuador 1969 - Palazzo dello Sport a Milano (con Prof. Arch. Dagoberto Ortensi, Dott. Ing. Vottorio Mosco, Dott. Ing.Sergio Musmeci, Dott. Ing. Italo Stegher; progetto) 1970 - Viadotto Akragas, vicino alla Valle dei Templi ad Agrigento 1970 - Ponte sul Rio Magdalena a Barranquilla - Colombia 1970/78 - Terminal dell'aeroporto “Fontana Rossa” a Catania 1970/72 - Viadotto sulla Costa Viola presso Scilla sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria 1971/1989 - Studi e proposte per il Ponte sullo Stretto di Messina (progetti) 1971 - Studio per un ponte sul Corno D'Oro Istanbul Turchia (progetto) 1971 - Centro elettronico per elaborazione dati dell'Alitalia alla Magliana, Roma 1971 - Ponte a Taranto sul Mar Piccolo 1971/74 - Viadotto Carpineto per la superstrada Basentana presso Vietri, Potenza 1973/76 - Viadotto San Francesco per la strada Garganica, Foggia 1973/77 - Ponte Costanzo sull'Irminio presso Ragusa per la Strada statale 115 Sud Occidentale Sicula (con A. Petruzzi) 1973/78 - Rampe di collegamento fra le autostrade esterne e il porto di Napoli (con L Tocchetti, A. Polese, R. Di Martino) 1975/88 - Hotel Ergife, via Aurelia, Roma (con B.M. Cesarano) 1976/77 - Sede centrale della Società F.A.T.A., Pianezza, Torino (con O. Nyemeyer, M. Gennari) 1977 - Edifici di edilizia economica e popolare a Corviale, Roma (con M. Fiorentino e altri) 1979/80 - Ponte sul vallone Cardinale, Siracusa 1979/80 - Grandi serbatoi idrici in Nigeria 1979/83 - Serbatoio idrico a Valenzano - Bari 1981/84 - Aviorimessa per la manutenzione degli aerei nell'Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci a Fiumicino, Roma (con Studio Trella, L. Nusiner, C. Presenti) 1983 - Ponte di Cortes, Madrid - Spagna 1983/85 - Chiesa di S. Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca, Roma (con P. Spadolini) 1984 - Viadotto Stronetta per l'Autostrada dei Trafori, tratto Carpugnino-Feriolo, Stresa 1984/89 - Santuario della Madonna delle Lacrime, Siracusa, (con P. Parat, M. Andrult) (da progetto del 1957) 1986/88 - Viadotto Rotaro nei pressi di Lauria, Potenza 1988 - Autorimessa in via delle Vigne Nuove, Roma 1989 - Chiesa nel centro direzionale di Napoli (con P. e G. Spadolini, B. Piscione, R. Sparcio)
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#ricardo morandi#infrastructures#ponte morandi#miguel aguiló#engineering design#precast concrete#caring#cities#arquigraph#renovation#bridges#structural analysis#maintenance
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"Non mi siederò". La protesta su un aereo di Elin, la studentessa che ha bloccato il rimpatrio forzato in Afghanistan di un richiedente asilo
Lunedì 23 luglio 2018. Partenza, aeroporto di Göteborg Landvetter, Svezia, ore 18:05. Arrivo, aeroporto di Istanbul Atatürk, Turchia, ore 22:30. A bordo un uomo 52enne di nazionalità afgana, richiedente asilo, accompagnato da agenti del servizio di immigrazione svedese. Per lui è stato deciso il rimpatrio forzato nel suo paese, dopo aver fatto scalo a Istanbul. Sullo stesso volo Elin Ersson, studentessa universitaria che, secondo quanto riferito dai media svedesi, ha acquistato un biglietto aereo quando ha scoperto, insieme ad altri attivisti che si battono per i diritti dei migranti, che una persona sarebbe stata rimpatriata con la forza.
La protesta della giovane donna inizia già prima di salire a bordo, insieme ad altri 25 attivisti, per poi proseguire quando sale in aereo, trasmettendo livestreaming sul suo profilo Facebook e raccontando in inglese cosa accade per oltre 14 minuti. Il suo obiettivo è bloccare la partenza del cittadino afgano.
Tra i passeggeri c'è chi la sostiene e chi, infastidito, la attacca. La ragazza resta in piedi, rifiutando di sedersi al proprio posto, per impedire che l'aereo decolli perché «una persona sta per essere rimpatriata in Afghanistan dove c'è la guerra e rischia di essere uccisa».
«Non voglio che la vita di un uomo sia eliminata solo perché non vuoi perdere il tuo volo», dice rivolta a un passeggero. «Non ho intenzione di sedermi fino a quando questa persona non scenderà dall'aereo».
Durante l'intera diretta, Ersson riprende solo se stessa, attenta a non violare la privacy dei presenti. Più volte il personale di bordo le chiede di smettere di trasmettere. «Sto facendo il possibile per salvare la vita di una persona. Fino a quando ci sarà qualcuno in piedi, il pilota non potrà decollare. Tutto ciò che voglio fare è fermare il rimpatrio, dopo di che rispetterò le regole. Quello che sto facendo è perfettamente legale, non sto commettendo alcun crimine».
Quando un passeggero irritato, dopo averla accusata di spaventare i bambini, riesce a sottrarle il telefono, restituitole poi dal personale di bordo, lei replica: «Che cosa è più importante, una vita o il tuo tempo? Voglio che lui scenda dall'aereo perché non è al sicuro in Afghanistan. Sto cercando di cambiare le regole del mio paese, non mi piacciono. Non è giusto mandare la gente all'inferno».
Dopo aver chiesto ad altri passeggeri di seguire il suo esempio e aver ricevuto solidarietà da un passeggero di origine turca e da altri che si alzano in piedi e applaudono, la ragazza si scioglie in lacrime proseguendo la sua protesta che termina solo quando il richiedente asilo scende dall'aereo scortato da tre agenti della sicurezza, seguiti da lei.
Nonostante le affermazioni di Ersson di non aver fatto nulla di sbagliato, le autorità svedesi vedono la questione in modo diverso. La polizia ha tenuto a sottolineare che i passeggeri che si rifiutano di obbedire agli ordini del pilota mentre sono a bordo di un aereo possono essere multati o rischiare fino a sei mesi di carcere.
Le autorità hanno poi dichiarato che il cittadino afgano si trova sotto custodia e che sarà rimpatriato, senza specificare quando.
Con questa protesta gli attivisti hanno voluto richiamare l'attenzione sull'inasprimento delle procedure previste per i richiedenti asilo in Svezia ai quali è stato reso molto più difficile riuscire ad entrare nel paese, in vista delle elezioni legislative del prossimo 9 settembre la cui campagna elettorale è incentrata in larghissima parte su temi come immigrazione e asilo.
Fonti:
🔸Guardian goo.gl/Dff3Ao 🔸Deutsche Welle goo.gl/s8b9Ka 🔸Il profilo Facebook di Elin Ersson: goo.gl/f7Bk7V
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Servizio di trasferimento dall'aeroporto- Perché il servizio taxi è qualcosa che dovresti scegliere?
Quando i viaggiatori atterrano in un aeroporto, la prima cosa che devono fare è noleggiare un taxi locale, noleggiare un'auto per la guida autonoma o prenotare il servizio di trasferimento aeroportuale. Sebbene ogni servizio abbia i suoi vantaggi, il servizio di trasferimento aeroportuale è migliore quando si tratta di sicurezza, comfort, prezzi e facilità di imbarco. Questi servizi di trasferimento 24x7 sono vantaggiosi perché operano direttamente da e per gli aeroporti e fanno risparmiare tempo e denaro ai viaggiatori. Il taxi per l'aeroporto di Istanbul o da esso può sicuramente trarre vantaggio e quindi potrebbe essere la tua scelta.
Ti chiedi perché un servizio taxi è una scelta migliore?
Il servizio taxi è una scelta migliore perché non ci sono lunghe pratiche burocratiche e il servizio può essere prenotato online ed è anche molto economico. Questi sono particolarmente un vantaggio per i funzionari viaggianti o le persone in viaggio d'affari poiché queste persone spesso devono correre alla riunione dopo essere arrivate all'aeroporto.
Taxi per l'aeroporto internazionale di Mosca Sheremetyevo o da esso non ha tempi di attesa: i
servizi di trasferimento assicurano che non ci siano tempi di attesa prima di salire sul taxi. I taxi urbani generici richiedono di aspettare in coda per un periodo più lungo prima di poter salire a bordo. La semplice procedura di prenotazione ti consente di prenotare il taxi con ore di anticipo in modo che quando atterri in aeroporto non devi aspettare che arrivi il taxi.
Oltre a ridurre i tempi di attesa, potrai anche guidare con un autista locale.
Quindi qual è il vantaggio di guidare con un autista locale?
Quando atterri nella nuova città, dovrai esplorare un nuovo posto e acquistare tutti i prodotti locali. Il miglior vantaggio dei trasferimenti aeroportuali è che ti mostrano in giro per la città portandoti anche alla tua posizione. Man mano che sono vissuti così ti guideranno per le strade e ti permetteranno quindi di raggiungere rapidamente la destinazione. Inoltre, se hai intenzione di rimanere per alcuni giorni, il servizio di trasporto potrebbe portarti a molte destinazioni per visitare la città, ristoranti locali e molto altro.
Non solo questo ha il taxi per l'aeroporto di Monaco o da esso addebita le tariffe fisse. L'unica cosa che irrita e infastidisce i viaggiatori sono le sovratensioni inutili. I servizi di trasferimento aeroportuale hanno tariffe fisse e hanno meno zero spese di aumento. I consumatori hanno la flessibilità di prenotare il servizio di trasferimento che include i prezzi del carburante, tariffe assortite e altro. I servizi di transfer offrono una completa trasparenza nella procedura di prenotazione e sono un servizio vantaggioso che si può ricercare.
Oltre a questo, il London Gatwick Airport Taxi offre molti altri vantaggi ed è una scelta da fare.
Per maggiori informazioni :- Taxi per l'aeroporto
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Sisma: riparata pista aeroporto Hatay, primo volo evacuazione
(ANSA) – ROMA, 13 FEB – Dopo la riparazione della pista dell’aeroporto di Hatay, danneggiata dal terremoto, è stato effettuato il primo volo di evacuazione verso Istanbul. Lo riporta Hurriyet sottolineando che si è trattato di un volo di un boeing della Turkish Airlines. (ANSA). RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA Ottieni il codice embed
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Istanbul non è solo una meta turistica mozzafiato per chi ama viaggiare, ma anche la destinazione ideale per chi desidera effettuare un trapianto di capelli efficace, sicuro ed economico. La vecchia Bisanzio(o Costantinopoli che dir si voglia), con il suo carico di monumenti e attrazioni, è la meta ideale per trascorrere un week end lungo tra storia, cultura e ottimo cibo. Ma non solo: Istanbul è anche sede di avanzati centri per il trapianto di capelli e meta di turismo medicale proveniente dall’Italia e non solo. Turismo medicale: unire un viaggio di piacere al benessere Viaggiare non significa esclusivamente scoprire nuove città, esplorare territori incontaminati o ritagliarsi qualche giorno per coltivare le proprie passioni. Si può viaggiare anche per prendersi cura di s�� stessi, intraprendere nuove cure o ritrovare il proprio benessere. Sono tanti coloro che varcano i confini nazionali per sottoporsi a operazioni chirurgiche efficaci e sicure, a fronte di un notevole risparmio rispetto al Paese di origine. Per esempio, trapiantare i capelli in Turchia costa la metà rispetto all’Italia. Turismo medicale: perché gli italiani scelgono Istanbul? Il turismo medicale coinvolge ogni anno circa 14 milioni di persone al mondo (fonte: Ansa). Di questi, circa 200.000 sono italiani. Il motivo è prettamente economico: nel nostro Paese la sanità pubblica non riesce a far fronte alle numerose richieste, bisogna quindi rivolgersi a cliniche private a pagamento per eseguire diversi tipi di intervento o terapie varie. Purtroppo, i servizi sono piuttosto onerosi e tante persone desistono, soprattutto se il problema è legato all’aspetto fisico. Per ovviare il problema, le agenzie viaggio stanno sviluppando dei pacchetti ad hoc che permettono di eseguire una vasta gamma di interventi all’estero, ad un prezzo notevolmente ridotto rispetto alla richiesta delle cliniche italiane. In tal senso, la Turchia, ed in particolare Istanbul è una delle mete predilette del turismo medicale. Viaggiare a Istanbul per trapiantare i capelli: il risparmio è considerevole Questa città, da una parte offre numerose attrazioni turistiche (mare, cultura, storia, gastronomia) dall’altra garantisce la presenza di centri di alta qualità per eliminare la calvizie. Infatti, la Turchia è uno dei Paesi d’eccellenza nel trapianto di capelli, e permette di risparmiare circa il 50%-60% rispetto all’Italia. Senza contare che raggiungere la capitale turca in aereo dai principali aeroporti italiani si impiegano solo due ore. Insomma, un viaggio ad Istanbul permette di unire tempo libero, passioni ma anche benessere. La vera scommessa è quindi affidarsi alla giusta agenzia di viaggi che possa garantire la propria presenza in tutte le fasi del viaggio. Aratravel è la prima agenzia italiana a proporre pacchetti per il trapianto di capelli in Turchia. 3 giorni per dire addio alla calvizie Aratravel è il tour operator specializzato in turismo medicale che da anni opera nel settore collaborando con i migliori specialisti in tricologia, ma anche odontoiatria e chirurgia estetica. I viaggi per il trapianto di capelli a Istanbul prevedono un soggiorno di tre giorni in città. Il paziente viene affiancato sin dalle prime fasi organizzative e può decidere di unire un viaggio di piacere, aumentando così i giorni a disposizione per visitare la città. Il tour operator segue il cliente passo dopo passo costruendo assieme a lui il soggiorno ideale. In cosa consiste l’intervento L’operazione è eseguita con una tecnica poco invasiva chiamata FUE (Follicular Unit Extraction) considerata oggi come il miglior rimedio contro la calvizie e l’alopecia androgenetica. Viene eseguito in day hospital, quindi il paziente rimane in clinica solo per la durata dell’intervento. Dopo alcuni controlli, viene sottoposto ad anestesia locale e si procede con l’operazione. La procedura consiste nell’autotrapianto di capelli, tecnica tra le più sicure ed efficaci contro la calvizie. Solitamente si prelevano le unità follicolari dalla nuca per impiantarle nello spazio in cui sono diradati o assenti. Dopo il trapianto cresceranno normalmente come gli altri. Questa tecnica, prelevando i capelli dallo stesso paziente, riduce al minimo eventuali rischi di rigetto. Quanto dura l’operazione di trapianto di capelli e a chi affidarsi L’operazione per il trapianto di capelli può durare da 5 a 7 ore. In seguito, il paziente dovrà stare a riposo per circa tre giorni. Durante questo tempo terrà delle bende in testa, e può approfittarne per visitare la città. La bravura del medico è fondamentale, ma sotto questo punto di vista ci sono pochi rischi: affidandosi ad un’agenzia specializzata e affiliata con medici competenti e riconosciuti l’obiettivo viene raggiunto senza problemi. Aratravel collabora da anni con la clinica del dottor Serkan Aygin, tra le realtà più competenti e di prestigio del territorio. Viaggio a Istanbul per trapianto capelli: tutti i dettagli Aratravel si occupa di turismo medicale da anni, riuscendo a soddisfare centinaia di clienti ogni mese. L’agenzia propone pacchetti viaggio che includono: il volo da qualsiasi aeroporto italiano, pernottamento in hotel a 4 stelle, trapianto di capelli, contratto e garanzia, guida e trasferimenti. Il pacchetto completo costa 2850€, che è più della metà in meno rispetto al solo costo dell’operazione in Italia. Senza contare la tranquillità di affidarsi ad un’agenzia specializzata che offre la propria completa assistenza prima, durante e dopo il viaggio. Nell’apposita pagina del sito dedicata al Trapianto Capelli si può contattare l’agenzia per chiedere informazioni o prenotare il viaggio. Istanbul: mille anime tutte da scoprire Dulcis in fundo, non dimentichiamo che un viaggio è sempre un’occasione unica per scoprire culture diversi o per ammirare spazi nuovi e suggestivi. E in tal senso, Istanbul ha tanto da offrire. La città si affaccia sul mare e rivela subito la sua anima sospesa tra Oriente e Occidente. Le sue mille sfumature si notano in tanti dettagli, come i monumenti religiosi presenti in città: moschee, chiese cattoliche, armene e ortodosse, fino alle sinagoghe possono essere visitate anche durante una permanenza di pochi giorni. Oltre alla forte anima religiosa, la città propone altre attrattive turistiche imperdibili come il Gran Bazar, un enorme mercato in cui perdersi tra mille spezie, tessuti, profumi e oggettistica di ogni tipo. Tra i monumenti più famosi spicca la Torre di Galata (Galata Kulesi) che caratterizza il bellissimo. Ed è proprio lei a raccogliere e sintetizzare l’affascinante storia di questa città, una meta perfetta per ritrovare il proprio benessere ma anche per arricchire occhi e spirito. In collaborazione con Aratravel https://ift.tt/2OkqoFj Turismo medicale a Istanbul: ecco come e dove fare il trapianto di capelli Istanbul non è solo una meta turistica mozzafiato per chi ama viaggiare, ma anche la destinazione ideale per chi desidera effettuare un trapianto di capelli efficace, sicuro ed economico. La vecchia Bisanzio(o Costantinopoli che dir si voglia), con il suo carico di monumenti e attrazioni, è la meta ideale per trascorrere un week end lungo tra storia, cultura e ottimo cibo. Ma non solo: Istanbul è anche sede di avanzati centri per il trapianto di capelli e meta di turismo medicale proveniente dall’Italia e non solo. Turismo medicale: unire un viaggio di piacere al benessere Viaggiare non significa esclusivamente scoprire nuove città, esplorare territori incontaminati o ritagliarsi qualche giorno per coltivare le proprie passioni. Si può viaggiare anche per prendersi cura di sé stessi, intraprendere nuove cure o ritrovare il proprio benessere. Sono tanti coloro che varcano i confini nazionali per sottoporsi a operazioni chirurgiche efficaci e sicure, a fronte di un notevole risparmio rispetto al Paese di origine. Per esempio, trapiantare i capelli in Turchia costa la metà rispetto all’Italia. Turismo medicale: perché gli italiani scelgono Istanbul? Il turismo medicale coinvolge ogni anno circa 14 milioni di persone al mondo (fonte: Ansa). Di questi, circa 200.000 sono italiani. Il motivo è prettamente economico: nel nostro Paese la sanità pubblica non riesce a far fronte alle numerose richieste, bisogna quindi rivolgersi a cliniche private a pagamento per eseguire diversi tipi di intervento o terapie varie. Purtroppo, i servizi sono piuttosto onerosi e tante persone desistono, soprattutto se il problema è legato all’aspetto fisico. Per ovviare il problema, le agenzie viaggio stanno sviluppando dei pacchetti ad hoc che permettono di eseguire una vasta gamma di interventi all’estero, ad un prezzo notevolmente ridotto rispetto alla richiesta delle cliniche italiane. In tal senso, la Turchia, ed in particolare Istanbul è una delle mete predilette del turismo medicale. Viaggiare a Istanbul per trapiantare i capelli: il risparmio è considerevole Questa città, da una parte offre numerose attrazioni turistiche (mare, cultura, storia, gastronomia) dall’altra garantisce la presenza di centri di alta qualità per eliminare la calvizie. Infatti, la Turchia è uno dei Paesi d’eccellenza nel trapianto di capelli, e permette di risparmiare circa il 50%-60% rispetto all’Italia. Senza contare che raggiungere la capitale turca in aereo dai principali aeroporti italiani si impiegano solo due ore. Insomma, un viaggio ad Istanbul permette di unire tempo libero, passioni ma anche benessere. La vera scommessa è quindi affidarsi alla giusta agenzia di viaggi che possa garantire la propria presenza in tutte le fasi del viaggio. Aratravel è la prima agenzia italiana a proporre pacchetti per il trapianto di capelli in Turchia. 3 giorni per dire addio alla calvizie Aratravel è il tour operator specializzato in turismo medicale che da anni opera nel settore collaborando con i migliori specialisti in tricologia, ma anche odontoiatria e chirurgia estetica. I viaggi per il trapianto di capelli a Istanbul prevedono un soggiorno di tre giorni in città. Il paziente viene affiancato sin dalle prime fasi organizzative e può decidere di unire un viaggio di piacere, aumentando così i giorni a disposizione per visitare la città. Il tour operator segue il cliente passo dopo passo costruendo assieme a lui il soggiorno ideale. In cosa consiste l’intervento L’operazione è eseguita con una tecnica poco invasiva chiamata FUE (Follicular Unit Extraction) considerata oggi come il miglior rimedio contro la calvizie e l’alopecia androgenetica. Viene eseguito in day hospital, quindi il paziente rimane in clinica solo per la durata dell’intervento. Dopo alcuni controlli, viene sottoposto ad anestesia locale e si procede con l’operazione. La procedura consiste nell’autotrapianto di capelli, tecnica tra le più sicure ed efficaci contro la calvizie. Solitamente si prelevano le unità follicolari dalla nuca per impiantarle nello spazio in cui sono diradati o assenti. Dopo il trapianto cresceranno normalmente come gli altri. Questa tecnica, prelevando i capelli dallo stesso paziente, riduce al minimo eventuali rischi di rigetto. Quanto dura l’operazione di trapianto di capelli e a chi affidarsi L’operazione per il trapianto di capelli può durare da 5 a 7 ore. In seguito, il paziente dovrà stare a riposo per circa tre giorni. Durante questo tempo terrà delle bende in testa, e può approfittarne per visitare la città. La bravura del medico è fondamentale, ma sotto questo punto di vista ci sono pochi rischi: affidandosi ad un’agenzia specializzata e affiliata con medici competenti e riconosciuti l’obiettivo viene raggiunto senza problemi. Aratravel collabora da anni con la clinica del dottor Serkan Aygin, tra le realtà più competenti e di prestigio del territorio. Viaggio a Istanbul per trapianto capelli: tutti i dettagli Aratravel si occupa di turismo medicale da anni, riuscendo a soddisfare centinaia di clienti ogni mese. L’agenzia propone pacchetti viaggio che includono: il volo da qualsiasi aeroporto italiano, pernottamento in hotel a 4 stelle, trapianto di capelli, contratto e garanzia, guida e trasferimenti. Il pacchetto completo costa 2850€, che è più della metà in meno rispetto al solo costo dell’operazione in Italia. Senza contare la tranquillità di affidarsi ad un’agenzia specializzata che offre la propria completa assistenza prima, durante e dopo il viaggio. Nell’apposita pagina del sito dedicata al Trapianto Capelli si può contattare l’agenzia per chiedere informazioni o prenotare il viaggio. Istanbul: mille anime tutte da scoprire Dulcis in fundo, non dimentichiamo che un viaggio è sempre un’occasione unica per scoprire culture diversi o per ammirare spazi nuovi e suggestivi. E in tal senso, Istanbul ha tanto da offrire. La città si affaccia sul mare e rivela subito la sua anima sospesa tra Oriente e Occidente. Le sue mille sfumature si notano in tanti dettagli, come i monumenti religiosi presenti in città: moschee, chiese cattoliche, armene e ortodosse, fino alle sinagoghe possono essere visitate anche durante una permanenza di pochi giorni. Oltre alla forte anima religiosa, la città propone altre attrattive turistiche imperdibili come il Gran Bazar, un enorme mercato in cui perdersi tra mille spezie, tessuti, profumi e oggettistica di ogni tipo. Tra i monumenti più famosi spicca la Torre di Galata (Galata Kulesi) che caratterizza il bellissimo. Ed è proprio lei a raccogliere e sintetizzare l’affascinante storia di questa città, una meta perfetta per ritrovare il proprio benessere ma anche per arricchire occhi e spirito. In collaborazione con Aratravel Istanbul non è solo una meta turistica mozzafiato per chi ama viaggiare, ma anche la destinazione ideale per chi desidera effettuare un trapianto di capelli efficace, sicuro ed economico. La vecchi…
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Coronavirus, italiani vade retro: quando la paura del contagio sconfina nel razzismo Di Antonio Scali Quasi come fossimo degli untori, molti nostri concittadini in questi giorni stanno avendo seri problemi a causa dell’emergenza, e a volte della psicosi, legata al coronavirus. Una giornalista, una signora romana, un giovane cameriere. Tutti accomunati dalla “colpa” di essere italiani. (...) Sara Giudice ha raccontato la sua odissea a TPI: “Sono bloccata in aeroporto in Turchia a Istanbul. In attesa di sapere che cosa fare e dove andare. È successo che nessun italiano può mettere piede sul suolo turco. Né attraverso scali né attraverso voli diretti e quindi sono 48 ore che cerchiamo di raggiungere il Paese. Siamo io e Pasquale Sannino, il film maker”. I giornalisti partiti da Roma sono bloccati all’aeroporto per via della decisione del governo di Ankara di sospendere i voli con l’Italia per l’emergenza del Coronavirus. “È da ieri che tentiamo di partire prima con un volo diretto e poi con un volo su Atene. Anche via terra ci hanno detto chiaramente che gli italiani non possono arrivare in Turchia in nessun modo. Insieme a noi c’è la Corea del Sud, l”Iraq, l’Iran e la Cina. Questo è il quadro deleterio della situazione”, continua la giornalista che era diretta a Istanbul con l’operatore per un reportage sulla crisi migratoria con la Grecia. Sara Giudice racconta a TPI: “Ci hanno detto di andarcene al più presto altrimenti ci avrebbero messo in isolamento, in quarantena. Al che noi ci siamo organizzati per andarcene in Grecia nella speranza che almeno in Grecia si possa entrare”. “È da 48 ore che siamo bloccati e che stiamo tentando di uscire da questa situazione per raggiungere in qualche modo la Turchia. Prima si poteva ma solo con scalo. Ora non si può nemmeno con lo scalo. Pian piano innalzano l’asticella dei limiti. ... “Siamo l’unico paese occidentale che subisce questo tipo di limitazione. Non mi risulta che dalla Germania o dalla Francia non si possa atterrare eppure anche loro hanno i loro casi di contagio di Coronavirus. È questa la differenza. L’Italia è bloccata in qualsiasi modo, non si può lavorare negli altri paesi. Cris Riato, che ha raccontato quanto ha subito con un post su Facebook: “Oggi 26 febbraio 2020 mi sono sentito letteralmente umiliato! Un amica della mia capa di lavoro arriva tranquilla come quasi ogni giorno a mangiare e bere tranquilla nella birreria dove lavoro. Io come sempre con un gran sorriso la accolgo e le chiedo cosa desidera da bere. Lei mi guarda e mi dice: “Guarda italiano che ti ho comparto una cosa” io la guardo un poco interdetto e con un sorriso aspetto. Lei mi guarda e dice: “Oggi ho pensato che dovevo venire qui a mangiare come sempre, ma mi sono ricordati che tu lavoro qui” con un gesto mette la mano in borsa e continua dicendo “quindi siccome non volevo contagiarmi con il coranavirus e visto tutto quello che sta succedendo nel tuo Paese ho pensato che sarebbe più sicuro per tutti se ti mettessi questa” e toglie dalla borsa una mascherina!! Vedendo la mia espressione sconvolto lei continua e dice “Scusa tanto eh ma io ci tengo alla mia salute”. Io educatamente le ricordo che vivo a Madrid da un po di tempo e prima vivevo nel sud della Spagna, di conseguenza è un po’ difficile che io possa essere affetto dal virus. Lei indispettita mi dice “vabbe ma comunque sei italiano cosa centra che vivi qui!!”. Umiliazione e una vera e propria forma di razzismo. Dettata spesso e volentieri dall’ignoranza e da una scarsa informazione. Italiani, vade retro.
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Io, in Africa. Il viaggio.
Si parte. Volo alle 10.50, noi forse esageriamo e alle 7 e mezza siamo già in aeroporto. Manfredi e chiara esagerano anche loro, ed arrivano alle nove e dieci. Panico bagagli, io sono rimasta alla politica restrittiva delle compagnie low-cost ed ero ancora convinta che tutto quello che hai deve essere infilato nel bagaglio a mano. Cogliona. Quando scopro che non è così e che sono una poveraccia abituata a viaggiare con ryanair, entro in polemica e comincio a levare cose dalla valigia per crearne un'altra di fortuna. Non avendo altro, uso una di quelle buste della spesa portatili tutte colorate che ti porti dietro per le emergenze. Livello barbonaggio: 8. Arriviamo all'aeroporto di Istanbul e non appena accendo il telefono, mentre sono ancora in aereo, mi arriva una telefonata del capo. Panico. Reprimo a forza l'istinto di rispondere perché mi sono appena arrivati i messaggi della tre che mi avvisano dei costi all'estero e non mi sembra il caso di spendere mezzo stipendio così. Imprecando in turco, è proprio il caso di dirlo, cerco il primo punto Wi-Fi e lo richiamo, per poi decidere che ora basta veramente, eccheccazzo. Ci aspettano sei ore di attesa che io utilizzo in parte per andare a fare una manicure perché mi si è spezzata un unghia più o meno a metà, giusto per darmi il benvenuto. Te pare che ti fai la manicure appena sbarchi? Sì, me pare, quell'unghia mi fa un male schifoso. La tipa mi guarda male, lei è tutta precisa e io manco per niente. Non ti ci mettere pure tu sorella, che qui già è complicato. L'aeroporto è pieno di gente, gente da tutto il mondo. Ci sono tante donne con il burqua, più di quanto io ne abbia mai viste. Mi soffermo suoi occhi di una di loro. Ci osserviamo per qualche secondo. Ha degli occhi bellissimi. La guardo, e penso che mi piacerebbe capire. Proviamo a sistemarci nel gate dove siamo arrivati ma niente, proprio quando mi addormento a bocca aperta nel pieno della fase rem, ci dicono che, ovviamente, non possiamo stare lì. Cominciamo a vagabondare e alla fine ci sistemiamo in un bar, dove mi riaddormento con la faccia sul cuscino gonfiabile preso in Sardegna. Livello di barbonaggio: abbondante sopra i 10. Finalmente, dopo un tempo che sembra infinito, ci imbarchiamo. E finalmente, dopo altre sei ore e mezza, arriviamo in Africa. Il tempo del visto e delle valigie - che incredibilmente arrivano, ed arrivano intatte - e si solo fatte le due e mezza di notte. Tranquillo, ci vengono a prendere alle sei, dobbiamo solo aspettare altre tre ore e mezza. Siamo evidentemente gli unici ad subire questo infame destino, perché dopo dieci minuti siamo rimasti soli in questa enorme sala fredda, ma piena di zanzare grandi come un piede. Ci sistemiamo sulle sedie. Mi stendo con la copertina che ci hanno dato sull'aereo e la mascherina sugli occhi, mentre energumeni con la divisa e le pistole si aggirano intorno a noi. Livello di barbonaggio: incalcolabile. Non so come, si fanno le sei. Usciamo per l'amore della madonna, usciamo. Usciamo, e fuori fa un freddo della madonna. Ma un freddo vero. Quanti gradi sono? Ma non siamo in Africa? Ma che ve siete impazziti? Fuori ci sono almeno 10 persone con i fogli in mano che aspettano, ma nessuno di questi aspetta noi. Non abbiamo un numero da chiamare, bravi cretini, non abbiamo internet per controllare le email. In Africa connettersi costa 25 euro a mb, lorenzo fa un rapido calcolo e comunica che sono due piotte a foto. Connettersi, a conti fatti che peraltro non ho fatto io, non è una buona idea. Alle sei e venti cominciamo a preoccuparci, sempre con stile. Io, in silenzio, inizio a progettare vendetta. Facciamo pena anche ai tassisti, uno di loro si avvicina e propone di chiamare l'albergo dove dobbiamo andare. In quel momento, come un miraggio, arriva a prenderci un tizio di nome Jhon, comodo alle seievventi. È vestito con un cappotto stile montogomery, che montogery non è, ed un cappello di lana, ed io guardo lorenzo con il doppio panama in testa - uno è il mio - ed i pantaloni corti, e penso che tanto vale che butto tutta la mia valigia direttamente nel primo cesso kenyota. Ho già cominciato a starnutire, ma quello che mi dà la dimensione del dramma è che anche lorenzo ha cominciato a farlo. Il tizio di nome Jhon ci passa un altro tizio al telefono, il quale ci dice di aspettare la macchina al bar, quindi la funzione di jhon nella dinamica è ancora un'incognita, e rimarrà tale perché poi Jhon sparirà ed arriverà un ragazzetto simpatico di nome Felice, magro come un chiodo, e sarà lui la nostra guida. Saliamo in macchina e inizia lo stupore. Strade lunghe e ben tenute, ed intorno il nulla. La prima cosa che notò è la gente che cammina ai lati della strada. Non esistono marciapiedi, e loro camminano. Per lo più da soli, qualcuno in coppia, ogni tanto un gruppetto. Dove vanno? È strano, sembrano fuori posto. Non c'è nulla per chilometri. Edwin, l'autista, ci spiega che vengono da un quartiere popolare, che avremmo incontrato dopo un po'. Il più grande dell'Africa, ci vive un milione di persone. E dopo parecchio - quanto cavolo hanno camminato? - eccolo, una distesa infinita di baracche. Infinita. Incredibile. Poi, Edwin ci dice di guardare a sinistra e in quattro strabuzziamo gli occhi. Giraffe e babbuini che camminano al lato della strada. Così, come se nulla fosse. E, come se nulla fosse, Edwin ce lo ha detto. Improvvisamente e dolorosamente, penso a quanto sia facile abituarsi alla bellezza. Ed a quanto sia infinitamente sbagliato. Eccola qui, la prima grande lezione di vita che imparo in questo posto così diverso è così lontano da casa. Arriviamo in albergo. L'avventura può avere veramente inizio.
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