#accurato
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è traumatico per una persona molto affettuosa, affezionarsi a qualcuno e vedere che piano piano l'altra persona se ne sta andando.. così a caso..
come se fosse entrato nella concessionaria, si guarda i fatti suoi, perde tempo, fa perdere tempo e poi se ne esce.
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E come diceva Sabrina, parliamo per ore del fatto che non dovremmo parlare.
#frasi#citazioni#frasi tristi#frasi e citazioni#addio#frasi belle#frasi tristezza#lui#stupida#io e te#idiota#accurato#lol
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𝗘𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗙𝗼𝗿𝗲𝗿: fenomeno per il quale ogni individuo, posto di fronte a un qualsiasi profilo che crede a lui riferito, tende a immedesimarsi in esso ritenendolo preciso e accurato, senza accorgersi che quel profilo è abbastanza vago e generico da adattarsi a un numero molto ampio di persone.
L'effetto Forer fornisce una parziale spiegazione della grande diffusione di alcune pseudoscienze come l'astrologia e la divinazione, così come alcuni test di personalità.
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Ex simuelinə turned mimmoners:
#raga si scherza#ognuno shippi con gioia ciò che vuole#ma questo era troppo divertente e accurato per tenerlo per me#comunque è il racconto 'dal medico' dalla raccolta 'le notti difficili' di buzzati#un professore#io per sempre pazza ribelle e (dis)illusa; ma non come gli altri pazzi ribelli e illusi
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🇮🇹🇦🇱PAGELLE IGNORANTI DI ITALIA-ALBANIA
Donnarumma, 6.5: non subiva una delusione dopo soli 23 secondi da quella serata con gli amici all’Oceano di Lugano. PRECOCE Di Lorenzo, 6.5: partita ordinata e taglio di capelli di un qualsiasi ragazzo italiano nato dal 2000 in poi. Si demoralizza subito dopo il gol subito, poi alza la testa, vede giocare Hysaj e ritrova fiducia in se stesso. MINDSET Calafiori, 7: concede meno occasioni di un’attivista climatica in una discoteca di Porto Cervo. ERMETICO Bastoni, 7: sulla rimessa laterale di Dimarco anche un bravo ragazzo come lui si vede costretto a citare le sacre scritture, ma per fortuna almeno non cita il Papa. GERMANO BASTONI Dimarco, 5.5: il manager della Ferragni si è dimesso per molto meno, ma almeno lui riesce a recuperare. ERRORE DI COMUNICAZIONE Jorginho, 6: conserva la calma in ogni situazione, persino quando Spalletti lo prende da parte e impiega 12 minuti per parafrasargli un antico proverbio giapponese. JORGINHO FREDDO Barella, 7.5: segna con una fucilata ignorante da fuori mentre insulta tutti in sardo antico, il resto della partita lo passa a bullizzare Asllani. DOMINANTE Chiesa, 6.5: proverebbe il tunnel pure sugli omini del calcio-balilla ma non sa che dopo la terza giocata spavalda contro la Nazionale Albanese parte una chiamata automatica di condoglianze alla famiglia. GRAZIATO Frattesi, 6.5: chiede spesso l’appoggio alla punta che però capisce male e gli fa l’elicottero sulla schiena in doccia. FRAINTESI Pellegrini, 6.5: consegna l’assist a Bastoni per l’1-1 e un blister di tranquillanti a Gianluca Mancini che non può stare più di 20 minuti in uno stadio senza picchiare qualcuno. FRATELLO MAGGIORE Scamacca, 6.5: look da Mare Fuori, qualche trick a caso in giro per il campo ma soprattutto la sicurezza di chi alle spalle ha almeno due o tre gang sudamericane pronte ad intervenire. Nell’intervallo riesce pure a vendere un paio di Hogan false a Folorunsho. SCAM H
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Nooo di tutte le reazioni il ghosting noooo
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Ogni volta che mi sveglio vengo travolta da una sensazione molto strana di cui non riesco a trovare un nome... è una sensazione amara, angosciante. Come apro gli occhi realizzo di essere reale e che questa, purtroppo, è la mia vita, eppure nello stesso momento mi chiedo se tutto ciò sia davvero reale e se non stia sognando. Per qualche istante riesco quasi a credere che nulla di quello che ho vissuto sia mai accaduto e penso di trovarmi in uno spiacevole sogno. È una questione di secondi prima che ritorni con i piedi per terra, che l'amarezza mi crolli addosso come piombo, e che io debba di nuovo realizzare e accettare che purtroppo sono reale, viva, che ogni cosa è accaduta e continuerà ad accadere, e che io purtroppo sono sveglia ancora una volta e presente in questo incubo.
#non riesco a spiegare a parole quello che provo#neanche il modo in cui l'ho descritto è soddisfacente o accurato#non so cosa darei per non dover provare questa sensazione orrenda#non so nemmeno se abbia un nome e se qualcun altro l'abbia mai provata#non c'è giorno in cui non mi succeda#semplicemente apro gli occhi e sono triste di trovarmi ancora qui
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Le dimensioni contano x te
se dovessi rispondere seriamente a questa domanda, nonostante io non porti un certo cont nel mio blog proprio perché non è questo il mio obbiettivo di discorso da affrontare, direi in principio che per me non è una cosa "rilevante", poi penso che esprimersi al riguardo sarebbe solo un giudizio in quanto parti del nostro corpo che non possono essere da noi modificate a nostro piacimento, come ad esempio l'altezza; poi ovviamente si possono esprimere preferenze, questo ovviamente non significa che qualcosa di differente non possa non piacere. (questo in tutti i contesti, tranne se si parla di librerie, quelle sempre grandi.)
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IL libro nero del Brasile: un viaggio nelle profondità più cupe della cultura brasiliana
Immergetevi nel Brasile più oscuro con il mio libro, “Il Libro Nero del Brasile”. Vi condurrò attraverso un viaggio al di là delle cartoline turistiche, esplorando temi come le sette religiose, il satanismo, il cannibalismo e i serial killer. Attraverso storie cruente e toccanti, vi offrirò uno sguardo inedito sulla realtà brasiliana, invitandovi a esplorare territori mai immaginati. Se siete…
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#argomenti controversi#aspetti nascosti#Cannibalismo#complessità sociale#Crimini efferati#criminologia thriller#critiche positive#dinamiche psicologiche#entusiasmo suscitato#Francine Arioza#immagini stereotipate#immersione audace#impatto significativo#lati oscuri#Libro Nero#linguaggio accurato#malvagità perversione#mistero satanismo#narrazione coinvolgente#omicidi sette#pagina coinvolgente#pieghe oscure#profonda riflessione#realta brasiliana#realta cruda#riflessione società#satanismo#Serial Killer#sette religiose#società brasiliana
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Catastrofi Innocenti #5
Quando Fiamma varcò la soglia venne investita dall'odore di vomito rancido e dovette trattenersi dal rimettere anche lei. L'odore l'aveva temporaneamente stordita ma quando riprese i sensi sentì le grida del fratellino piccolo provenire dal salone. Posò lo zaino e si alzò le maniche, prendendosi un momento da sola per prepararsi ad un pomeriggio intero da badante, e poi entrò in salone. Prese Mattia che piangeva tutto moccicoso e bavoso, lo cullò un attimo sorridendogli e bisbigliandogli cavolate dolci, e con un fazzoletto trovato a caso gli asciugò il viso. Lo mise silenzioso nella culla, sperando che ciò fosse abbastanza per calmarlo, e quando uscì dalla stanza ebbe un momento di speranza che andò distrutto al suo primo grido. Quando rientrò in salone vide Calabras disteso sul suo vomito. Guardò la scena con disgusto ma non aspettò neanche un secondo prima di piegarsi e raccattare il fratello da terra. Lo alzò sentendolo borbottare qualcosa e zittendolo aggressivamente, e quando lui ebbe un altro conato di vomito lo colpì sulla schiena perché buttasse fuori tutto e si liberasse. Era pesante ma riuscì a trascinarlo fino alla loro stanza e a crearsi un passaggio tra le cartacce e le cartine per terra. Lo stese sul tappeto, prese un cuscino e glielo piegò sotto alla testa dopo averlo girato di lato. Stette a guardarlo per assicurarsi che la posizione laterale avrebbe retto e poi ritornò nell'altra stanza per pulire la bile. Quando finì passò da Mattia e vide che stava dormendo, poi da Calabras ed anche lui era uguale. Entrò in cucina, buttò i guanti e tirò fuori il cellulare vedendo due chiamate perse da Andrea. Si tastò gli occhi con i palmi delle mani tirando un sospiro e cedendo nelle spalle cercando di rilassare tutti i muscoli, e con gli occhi arrossati e un altro sospiro sulle labbra chiamò la mamma.
La chiamata fu diretta e breve. La mamma sarebbe rimasta a lavoro fino a tardi e le ricordava che aveva messo la pasta al forno sul bancone e di lasciargliene un po'. Fiamma rimase zitta e solo quando la madre ebbe finito di parlare le disse che Calabras aveva vomitato quelli che sembravano chicchi di caffè e che avrebbe chiamato lo zio Michele per chiedergli cosa fare. La mamma rimase ad ascoltarla e non parlò subito quando finì, poi le ordinò di non chiamare Michele ché sarebbe andata lei appena poteva trovare un momento buono, dato che lavoravano accanto. Chiusero la chiamata senza salutarsi e rimasero entrambe a guardare il telefono con occhi tempestosi.
Fiamma entrò in camera sua, lanciò le scarpe a caso per la stanza e si buttò sul letto pensando a niente e a tutto contemporaneamente. Mentre contemplava il soffitto rievocava la vista del vomito sanguinolento del fratello, ricordava l'odore, che nonostante fosse passata almeno mezz'ora le rimaneva ancora impresso nelle narici, e soffocava l'impulso di piangere. Si mise a sedere sul letto, sforzandosi di non crogiolarsi nelle possibilità macabre a cui il disastro che aveva dovuto pulire alludeva e tirò fuori il libro che stava leggendo. Ragione e sentimento di Jane Austen l'aveva catturata e trasportata in un mondo che, seppur non fosse ideale per un carattere come quello di Fiamma, l'affascinava tantissimo. Presto si immedesimò nei panni delle due sorelle, provando inconsciamente il desiderio di avere una sorella e l'amarezza per la solitudine che soffriva, e si indignò di fronte al comportamento di Willoughby e al suo doppio gioco disgustoso leggendo la lettera che aveva inviato alla povera Marianne, dovette posare il libro per calmarsi e con incredulità sgranò gli occhi guardandosi allo specchio per assicurarsi della partecipazione a tale ridicolezza del proprio riflesso. Wow, continuava a ripetersi, facendo una smorfia confusa di stupore e meraviglia e abbandonando il libro sul letto, lasciando l'indice a tenere il segno, per riflettere per un po' su tutti gli indizi che magari aveva ignorato sul reale carattere di quel personaggio. Non ne ritrovò nessuno, perciò, dopo essere tornata indietro e aver riletto famelicamente la parte dell'incontro tra lo spregevole Willoughby e la vivace e povera Marianne, e dopo aver cercato di interpretare il tono del narratore per cogliere possibili sfumature e allusioni ad un tale esito del loro amabile rapporto, Fiamma riprese il filo e si buttò sul letto con un cipiglio ancora sul volto.
#catastrofi innocenti#fiamma regi#fiamma#calabras#andrea pazzi#scrittura creativa#ragione e sentimento#jane austen#adoro rileggere questa storia perché è evidente cosa avevo appena finito di divorare quando l'ho scritta#fiamma sono io#ho cercato di rappresentare nel modo più accurato possibile la necessità di compartecipazione emotiva quando si legge
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mameli ha commesso il grave peccato di essere l'unico senza basettoni
#solo i personaggi secondari hanno trucco e parrucco accurato#come alesperduti che nei medici aveva la zazzera
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:/
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Polo and niccolo would absolutely swear in italian considering niccolo swore in the game (he said shit) (btw the translation may not be right) che cagna.. = what a bitch.. accurato = accurate
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Mi sono sentita così:
#però accurato che i licei scientifici del Lazio si chiamano tutti Da Vinci#prisma serie#un professore
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