#abbonamento treno
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pier-carlo-universe · 17 hours ago
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“Io non mostro più il biglietto”: La protesta di Matteo Philippe per un Trasporto Pubblico più Efficiente tra Casale e Alessandria
Matteo Philippe, 18enne di Casale Monferrato, racconta la sua protesta per i diritti dei pendolari e la necessità di un trasporto pubblico affidabile e accessibile in Monferrato.
Matteo Philippe, 18enne di Casale Monferrato, racconta la sua protesta per i diritti dei pendolari e la necessità di un trasporto pubblico affidabile e accessibile in Monferrato. Riceviamo e pubblichiamo: Ciao, sono Matteo Philippe, un ragazzo di 18 anni residente a Casale Monferrato. Vorrei condividere con voi la mia esperienza e la mia protesta, iniziata l’anno scorso, per migliorare il…
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t4merici · 5 months ago
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Hanno chiamato Andrea a Bari a suonare per tutto il mese di luglio ed è una settimana che è combattutissimo e fa fatica a dormire perché non sa se accettare 1. all'inizio pensava coincidesse con altri impegni di lavoro 2. dovrebbe partire il giorno del compleanno del papà e non vuole saltarlo 3. ha lo sbatti di dover cercare casa nuova (nella solita sono cambiate alcune cose e non ci torna), fare abbonamento in palestra lì, partire in macchina invece che col treno ecc ecc insomma, tante cose messe insieme. Allora, da brava fidanzata, l'ho aiutato in tutto e sebbene non vorrei separarmi da lui per un mese intero visto l'andazzo qui l'ho supportato e incitato ad accettare. Sembrava avesse deciso di non andare, stamattina stava per scrivere quella mail di rifiuto ma non la inviava. Allora ci siamo messi a rivedere perché dovrebbe accettare e perché no e mi dice che sì, ci sono altre cose, ma non sa nemmeno lui se vuole separarsi da me per un mese intero perché gli mancherei (ormai con la convivenza abbiamo preso i nostri ritmi). Per scherzare gli dico: "ma che ti sei rammollito tutto insieme?" e poi "e se in futuro ti chiamano e abbiamo un piccolo marmocchio in casa, non accetti a prescindere perché ti mancheremmo?". E lui dice che stava pensando alla stessa cosa. Abbiamo chiuso lì e prima di pranzo se n'è andato a suonare nel suo studio. Quando torna si prende decisione definitiva. Gli voglio un mondo di bene.
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generalevannacci · 9 months ago
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Andrea Masala
Ci volevo dire a Ernesto a Galli a Della e a Loggia che anche oggi l’insegnante di sostegno che era in classe con me alla terza ora sta prendendo, in questo momento, un treno per tornare a Priverno. Lo fa tutti i giorni. Prende un regionale a sue spese alle 5 di mattina e ritorna col regionale alle 8 di sera. Fa da mangiare ai figli, li prepara per il giorno dopo e li saluta perché non li vedrà a colazione ma a cena.
La stessa cosa l’insegnante di sostegno della quarta ora. E quella della quinta ora. E quella della sesta.
Con uno Stato che non solo non gli organizza un lavoro vicino casa, ma neanche gli associa allo stipendio (vergognoso) un abbonamento per treni veloci. L’alta velocità non è per la bassa manovalanza.
Ogni santo giorno un esercito di insegnanti di sostegno e di maestre elementari si sottopone a questa tortura per uno stipendio da fame, decurtato dal costo dei trasporti. Cambiano le destinazioni ma sempre verso un sud ad autonomia differenziata reale, parte di una quistione meridionale che si approfondisce sempre più, di una secessione di fatto che non interessa a nessuno.
Tra loro anche prof ordinari e perfino presidi.
Ogni giorno le famiglie romane possono avere la certezza che le scuole accoglieranno i loro figli grazie a questa migrazione quotidiana, a questo import-export di competenze e cura.
Altrimenti sarebbero chiuse.
Ogni giorno le stesse famiglia possono leggere sui giornali dei benestanti un intellettuale benestante che insulta chi si prende cura dei loro figli.
Perché accettiamo tutto questo? Per lo stesso motivo per cui abbiamo accettato la precarietà più estesa d’Europa, la fine del servizio sanitario pubblico, la cacciata dei giovani dal paese, i salari più fermi d’Europa, il territorio più devastato d’Europa, l’aria più inquinata d’Europa.
Qual è questo motivo? Semplice: pensare che il problema sia la destra che si chiama destra e il suo personale politico e non le cose di destra che fanno tutti. Essere ingaggiati da 30 anni in questa crociata quotidiana fatta di bandane, olgettine, treni fermati, golpe quotidiani… Una crociata-fiction in cui ci siamo arruolati, lasciando soltanto un momento la nostra vita di là, nel camerino già vecchio, tra un manifesto e lo specchio.
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ideeperscrittori · 2 years ago
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LA BIDELLA PENDOLARE
Su Repubblica hanno raccontato la storia poco verosimile della bidella felice di fare ogni giorno 800 chilometri in treno, tanto per dare nuova linfa alla retorica contro i percettori del reddito di cittadinanza, che ovviamente dovrebbero prendere esempio.
Domani racconteranno l'edificante storia del cosmonauta Giuseppe. Sulla stazione spaziale non c'era posto, quindi Giuseppe fa il pendolare spazio-Terra ogni 24 ore, grazie a un costosissimo abbonamento mensile per viaggiare su una navicella di Elon Musk, che in cambio gli ha concesso il profilo verificato su Twitter.
FINE [L'Ideota]
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pinguinoterroncino · 1 year ago
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Signori sul treno che parlano male di ragazzo nero con bicicletta e borsa di glovo dicendo che "a questa gente siamo noi che paghiamo il biglietto, figurati se ce l'ha", lui che tira fuori abbonamento quando passa il controllore *drop the mic*
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badolasblog · 2 years ago
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LA BIDELLA PENDOLARE È UNA PRINCIPIANTE
Tutti a parlare di sta bidella che va su e giù in treno per lavorare,dice lei.Bene,un mio ex collega ha fatto di più e meglio,ha passato almeno 20 anni della sua vita a dormire in treno.Alle cinque usciva e andava in stazione dove prendeva un treno a lunga percorrenza tipo Venezia ma che avesse poi un treno comodo per il ritorno in modo che alle 8 fosse di nuovo al lavoro.Il lunedì arrivava con la valigia di roba pulita e il venerdì sera tornava a casa a Genova ma per tutto il resto della settimana dormiva in treno.Aveva un abbonamento fs plurichilometrico molto conveniente e viveva così.
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enkeynetwork · 2 months ago
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ypsilonzeta1 · 2 months ago
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Che bella che è la Fiera di Porto!
Sa di inizio anno scolastico, di astuccio e diario nuovi, di abbonamento del treno, di croccante e zucchero filato, di grindoli coi motorini truccati, di figli dei giostrai che sembravano i più fighi al mondo, di gomma bruciata dell'autobolide, di scintille dell'autoscontro, di:
"giù il gettone, tira la leva... È la gara finale"
e noi: "alleati! alleati!"
La Fiera di Porto è il mio capodanno, la fine dell'estate, l'inizio del nuovo ciclo delle stagioni.
La Fiera di Porto è sempre bella, semplicemente perché è lei.
da FB
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delectablywaywardbeard-blog · 7 months ago
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Toti, grazie a folla Vernazza studenti non pagano abbonamento
“Stamani a Vernazza strade affollate, locali pieni, alberghi al completo, nonostante il tempo non sia dei migliori. E grazie al biglietto del treno pagato da questi turisti (un biglietto che costa meno di una corsa in funivia o un vaporetto di Venezia) gli studenti della Liguria non pagano l’abbonamento per andare a scuola, i pendolari non hanno avuto aumenti e i cittadini delle Cinque Terre…
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Dalle news ai giochi: le app sullo sport più scaricate
Lo smartphone è ad oggi il mezzo più utilizzato per rimanere costantemente aggiornati. Questo è facilmente intuibile perché gran parte delle applicazioni che offrono news h24 sono gratuite (quantomeno nella fase del download) e perché è sempre acceso. Nei momenti in cui si attende il tram, si compie un tragitto in metro o in treno, lo smartphone è il primo strumento che si utilizza ed ha sostituito passatempi come la lettura di un libro o giornali. Questo causa una serie di problematiche soprattutto tra i giovani e giovanissimi, che iniziano ben presto a sviluppare vere e proprie dipendenze dall’uso di questi dispositivi. Tralasciando però questo lato negativo, è chiaro come sia il mercato delle app sia quello potenzialmente più espandibile proprio perché il pubblico che ne fruisce è molto vasto, potenzialmente si parla di miliardi di persone. Lo sport riveste un ruolo centrale nella vita di molti italiani ed italiane, ma in generale è ai primi posti anche a livello internazionale. Esistono una pluralità di app che permettono di rimanere costantemente aggiornati su quelle che sono le ultime novità di formazioni, lo stato di forma delle squadre e gli infortuni inattesi. Quasi tutte sono gratuite nella loro versione standard, alcune richiedono il pagamento di un abbonamento mensile per poter leggere articoli più dettagliati e complessi. Solitamente si tratta delle app dei maggiori quotidiani sportivi e non a caso si ritrovano nella vetta dei più scaricati: al primo posto c’è infatti l’app della Gazzetta dello Sport. Seguono SkySport e OneFootball, quest’ultima che sta cercando di imporsi anche offrendo la diretta streaming di alcuni campionati minori. Nel panorama delle app sullo sport ci sono anche quelle del betting utilizzate da chi conosce come funzionano le quote scommesse insieme a quelle di pronostici e statistiche sulle gare, queste ultime fondamentali soprattutto per coloro che si dilettano nel Fantacalcio, capace di attirare milioni di appassionati in tutta Italia.  Ovviamente rientrano nelle classifiche delle app sullo sport più scaricate anche quelle che riguardano lo streaming: NowTV e DAZN su tutte. Entrambe sono gratuite in fase di download ma richiedono il pagamento di un abbonamento prima di poter vedere in streaming le partite di calcio ma non solo. Sky, ad esempio, offre anche NBA ed Eurolega, oltre a importanti match delle principali competizioni tennistiche.  Cambiando invece categoria, ma rimanendo all’interno dell’ambito sportivo, i giochi rientrano tra le app maggiormente scaricate. FIFA ha la meglio anche nel mondo mobile e annualmente la sua uscita rientra di diritto tra i primi posti in quanto a download, ma non è l’unica. Nel caso del calcio in particolare, sono molto gettonati su mobile anche i videogame che permettono sfide molto più brevi rispetto ad una partita. Si tratta ad esempio di sfide riguardo i calci di punizione ad esempio, dalla distanza più o meno lunga. Ci sono anche giochi che permettono solo sfide ai calci di rigore oppure altri ancora che si rifanno a cartoni animati celebri alcuni decenni fa ma rimasti nell’immaginario di tutti, come i titoli che si ispirano (in maniera esplicita o meno) a Holly e Benjii. Foto di Jan Vašek da Pixabay Read the full article
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personal-reporter · 1 year ago
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Come risparmiare denaro senza rinunciare al divertimento
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Risparmiare denaro può sembrare un'impresa difficile, soprattutto quando si vuole continuare a divertirsi e godere della vita. Tuttavia, ci sono molti modi per risparmiare denaro senza dover rinunciare al divertimento. In questo articolo, esploreremo alcune strategie pratiche per aiutarti a risparmiare denaro e goderti la vita al tempo stesso. 1. Imposta un budget Il primo passo per risparmiare denaro è impostare un budget. Ciò significa stabilire una quantità di denaro che puoi spendere ogni mese e cercare di attenerti ad essa. In questo modo, puoi evitare di spendere troppo denaro in cose che non ti servono e concentrarti su ciò che è veramente importante per te. 2. Cerca offerte e sconti Un altro modo per risparmiare denaro è cercare offerte e sconti. Molte aziende offrono sconti per studenti o giovani, quindi assicurati di controllare se ci sono offerte disponibili per te. Inoltre, puoi cercare coupon online o utilizzare app come Groupon per trovare offerte su attività divertenti. 3. Organizza attività a basso costo Ci sono molte attività divertenti che puoi fare senza spendere troppo denaro. Ad esempio, puoi organizzare una serata di giochi da tavolo con gli amici, fare una passeggiata in un parco o organizzare un picnic. In questo modo, puoi divertirti senza dover spendere troppo denaro. 4. Cucina a casa Mangiare fuori può essere costoso, quindi una buona strategia per risparmiare denaro è cucinare a casa. In questo modo, puoi controllare ciò che mangi e risparmiare denaro allo stesso tempo. Inoltre, cucinare a casa può essere divertente e puoi invitare amici e familiari per una cena a casa. 5. Usa mezzi di trasporto alternativi I mezzi di trasporto possono essere costosi, quindi una buona strategia per risparmiare denaro è utilizzare mezzi di trasporto alternativi come la bicicletta o il car sharing. In questo modo, puoi risparmiare denaro sui costi di trasporto e allo stesso tempo fare un po' di esercizio fisico. 6. Risparmia sull'energia Risparmiare sull'energia può essere un modo efficace per risparmiare denaro. Ad esempio, puoi spegnere le luci quando non sei in una stanza, utilizzare lampadine a basso consumo energetico e ridurre l'uso dell'aria condizionata. In questo modo, puoi risparmiare denaro sulla bolletta dell'energia e allo stesso tempo contribuire a salvaguardare l'ambiente. 7. Utilizza carte di credito con cashback Le carte di credito con cashback possono essere un modo efficace per risparmiare denaro. In questo modo, puoi guadagnare denaro ogni volta che utilizzi la carta di credito per fare acquisti. Assicurati di scegliere una carta di credito con un cashback elevato e di utilizzarla solo per acquisti che puoi permetterti di pagare. 8. Risparmia sui viaggi I viaggi possono essere costosi, ma ci sono molti modi per risparmiare denaro sui viaggi. Ad esempio, puoi cercare offerte sui voli e sugli hotel, utilizzare app come Airbnb per trovare alloggi a basso costo e utilizzare mezzi di trasporto alternativi come il treno o l'autobus. In questo modo, puoi goderti i tuoi viaggi senza dover spendere troppo denaro. 9. Impara a fare da te Imparare a fare da te può essere un modo efficace per risparmiare denaro. Ad esempio, puoi imparare a cucire i tuoi vestiti, a riparare oggetti domestici o a fare i tuoi prodotti per la pulizia. In questo modo, puoi risparmiare denaro sui costi di riparazione e sui prodotti per la casa. 10. Risparmia sui servizi di abbonamento I servizi di abbonamento possono essere costosi, quindi una buona strategia per risparmiare denaro è valutare se hai davvero bisogno di tutti i servizi a cui sei abbonato. Ad esempio, puoi valutare se hai bisogno di tutti i canali della TV via cavo o se puoi ridurre il tuo abbonamento alla palestra. In questo modo, puoi risparmiare denaro sui costi di abbonamento e concentrarti sui servizi che sono veramente importanti per te. Read the full article
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t4merici · 2 years ago
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Ieri sciopero Trenitalia dalle 9 alle 17. La mattina prendo treno alle 8:10 che accumula 20 minuti di ritardo durante il tragitto e ok. Finisco lezioni alle 16:30, prendo la metro e arrivo a Termini poco prima delle 17. Riesco a prendere un treno per tornare a casa alle 19. Alle 19. Io ieri stavo per mettermi a piangere e volevo prendere a calci qualsiasi treno, con chi devo prendermela? Voglio denunciare Trenitalia, m'hanno rotto il cazzo loro e l'anima de li mortacci loro. Tutti i giorni ci viaggio con loro, gli pago pure un abbonamento annuale e l'unica cosa che fanno è farmi perdere tantissimo tempo e farmi passare la voglia di vivere. Possibile che non si riesca a far funzionare decentemente una linea di mezzi di trasporto? Io sono furiosa.
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ffriluftslivv · 4 years ago
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blogitalianissimo · 4 years ago
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Nelle Marche imo la situazione fa abbastanza pena. Ci sono zone che sono collegate bene, ma per buttarla lì, se ti devi muovere verso l'interno delle Marche col treno, fai prima a buttarti da un dirupo. Esempio stupido: Ancona-Urbino. È una tratta molto trafficata dato che ci sono gli studenti dell'Università ma (1) i prezzi sono esorbitanti pure se prendi i carnet (cioè non esiste un piano di abbonamento economico nemmeno x sbaglio) e (2) c'era una volta una linea Ancona-Urbino e Pesaro-Urbino ma è stata soppressa e gli spostamenti con gli autobus sono una Madonna. Non parliamo del tempo che ci vuole col regionale per arrivare a Bologna da Ancona (3 ore e mezza) e dello stato pietoso di alcuni regionali. Di recente un po' i treni sono migliorati (Rock, Jazz, Swing, hanno messo roba più decente) ma fino a qualche anno fa non si poteva proprio, era uno stato disgustoso. Si potrebbe fare di meglio, onestamente.
Certo che è incredibile che pure le tratte molto trafficate vengano liquidate in questo modo. 
E non mi aspettavo di certo manco le 3 ore e mezza da Ancona a Bologna?
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apeir0nn · 5 years ago
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Quest’anno ho passato il compleanno più triste che io ricordi, non che io sia una fan di festeggiamenti in cui sono al centro dell’attenzione, però, eccetto che per un  vassoietto di pasticcini gentilmente offerto da mio padre e per una canzoncina, è stato il compleanno più “giorno normale” di sempre. Se Luke fosse stato a lavoro sarei volentieri scesa in palestra a fare i suoi esercizietti, ma era ancora a Ibiza con la ragazza e quindi niente. Sono entrata in ufficio e la capa subito “risolvi questa faccenda adesso perché se va male siamo in mezzo ai guai e Matteo (ndr: il mio ex distributor prefe) ci fa un culo così” “Si ok, faccio subito, aspetta un attimo ché mi si deve accendere il PC” “Sì fallo subito, sennò telefona” “eh ma per il numero mi serve una ricerca su internet (stai calmina comunque)”. Problema risolto e “Comunque Giu’ auguri, scusa se non te l’ho detto prima ma dovevamo subito risolvere la faccenda” “ Grazie :)”. Mia madre mi ha chiamato di ritorno dalla sua vacanzina dicendo di volermi fare un regalo ma “non so se va bene, comunque stasera ti chiamo così ti dico”. Zero chiamate ricevute. Ho risentito la mia ex coinqui prossima alla convivenza e con cui dovrei vedermi, dopo più di un anno, questo weekend. Dovrò raccontarle delle mie pippe mentali e degli ultimi mesi. Sto già pensando a come fare ciò in modo sintetico ma non distaccato. Fine. Ma chiaramente chi è causa del suo mal pianga se stesso, come sempre. L’anno scorso è stato anche un compleanno tristolino perché stavo rompendo i ponti con la mia ex amica e ci ero rimasta malissimo per gli auguri non ricevuti. Alla fine mi interessavano solo i suoi, ma ok, ad oggi dico che è stato meglio cosi.
Oggi la figlia dei miei capi ha chiamato la mammina dicendole che voleva un Mac, gliel’ha accordato e mentre facevo finta di lavorare senza ascoltare ho pensato a quando io al primo anno di università mi facevo venire i sensi di colpa per farmi pagare 40 € di abbonamento mensile del treno, i libri rigorosamente fotocopiati e i quaderni presi in offerta a 5€ per 10 pezzi. Ma ok, ognuno ha le sue fortune da cui deve trarre giovamento. Al corso di sicurezza sul lavoro mi sono resa conto, con un po’ di tristezza verso gli altri, di essere l’unica a sapere l’inglese. A cena mio padre ha presentato una colorita invettiva contro la figlia del panettiere che si è appena sposata mettendo a repentaglio l’eredità di famiglia e bla bla bla solito discorso Ottocentesco, ma tanto ormai mi sono chiusa nella mia conchiglia e le cose che dice lui sono talmente piccole che non immagina neanche quanto io voglia andarmene. Di nuovo, sono causa del mio male e devo piangere me stessa (senza lacrime vere, ma solo con un po’ di solitudine sotto il piumino e i brividi perché mi succede sempre così). 
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mydemonicas · 6 years ago
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TRENITALIA!AU
Salve GGGGENTE! Durante il ritorno a Verona dal concerto di Ermal a Carmagnola, cercando di superare la mia assurda fobia per i treni, in carrozza ho partorito questa malsana idea. Spero vi piaccia!
(L’ultima parte della Varese!AU è in lavorazione, io e @IriennevaplusI -intaggabile come sempre- ci dobbiamo riprendere un attimo dalla transenna del signor Metallo)
AU in cui ci sono Ermal!Controllore e Fab!Passeggero/pendolare
Fabrizio si è trasferito fuori da Roma perché, per quanto la amasse, la città lo stava soffocando: aveva bisogno di aria aperta, campagna, quindi la soluzione era stata trasferirsi a una ventina di minuti da lì
(Non sono di Roma e ci sono andata letteralmente 3 volte, quindi tutte le cose sul treno sono campate per aria vi avviso)
Fatto sta che comunque il lavoro ce l’ha a Roma, quindi è costretto ogni giorno a prendere il treno perché l’abbonamento è decisamente più conveniente della benzina e trovare parcheggio in centro è come chiedere un miracolo
Subito dopo le ferie, a inizio Settembre, già nota qualcosa di diverso
PERSONE NUOVE
Lui, persona molto abitudinaria, lo ha notato immediatamente
E insomma, non è che con i precedenti controllori ci fosse amico, ma ormai erano familiari
Quindi nulla, Bizio mi dispiace
Dopo 5 minuti di treno arriva il nuovo controllore, uno spilungone tutto gambe e riccioli che a stento riesce a vedergli gli occhi
Fab mica si incanta, che pensate 
E invece 
Al quarto “Biglietto?” del controllore, insieme allo scossone che gli da Claudio seduto accanto a lui, finalmente si sveglia da quello stato di trance 
“Scusami, me so’ incantato” 
“Ho notato” e Ermarpione sorride
Fab ricambia sorridendo leggermente, mentre si sistema un attimo i capelli con una mano e con l’altra porge il biglietto 
Quando Ermal si allontana Claudio chiede prontamente “Oh, tutt’apposto?” 
“Eh” che dice tutto e dice niente, daje Fab
Inutile dire che ogni volta che a lavoro ha una pausa e non si ferma a pensare a quella mattina, e non può dire che non spera che il giorno ci sia di nuovo il riccioletto 
Stessa cosa fa Ermal, che però dubita di rivedere il tipo incantato visto che i giorni precedenti non lo aveva visto sul treno, quindi magari si trovava solo li per caso e non era un pendolare 
E INVECE
La mattina successiva Fab è puntualissimo e entra nel treno già col biglietto in mano 
Ermal quando dopo la partenza lo vede si illumina 
Letteralmente 
E si catapulta al posto in cui si era seduto Fabrizio, saltando la decina di persone che lo precedevano nella carrozza 
“Oggi niente trance?” 
“Me so’ preparato prima, sia mai sto a disturbà er controllore” 
Ermal che vorrebbe osare, ma dopo un attimo di tentennamento se ne esce con un tranquillo “Non disturberesti” 
Fab confuso che non capisce se il tipo ci sta davvero al gioco o meno 
Il giorno dopo fa lo spavaldo come non lo faceva da tanto con un ragazzo, insomma, sapeva di essere bi, ma diciamo che approcciarsi con le donne era diverso 
“Buongiorno signor Controllore” Ermal per un attimo è .EXE puro 
“Ermal -Bizio corruga la fronte perchè ???- chiamami Ermal” 
“Buongiorno Ermal” e sorride e Ermal sta per dire qualcosa, ma lo chiamano a gran voce dall’altra carrozza ed è costretto ad allontanarsi 
“Non so il tuo nome” dice Ermal avvicinandosi il giorno successivo 
“Te ‘o stavo per dire ieri, ma t’hanno chiamato e sei volato come il vento! Io so’ Fabbbbrizio”
“Con quattro B?” gli chiede sorridendo e Fab si scuote un po’ i capelli mentre con una mano si strofina i jeans se fasciano la coscia 
Ermal mica lo fissa mentre lo fa, che credete 
Il giorno seguente stranamente Ermal ritarda, e Fab non vuole dire che è preoccupato, ma lo è 
Capisce che c’è qualcosa che non va quando effettivamente non passa NESSUNO
Le risposte alle sue domande le trova 10 minuti dopo, quando il treno si ferma di colpo nel bel mezzo di una galleria 
Fab comincia a impanicare perchè buio + è da solo + non sa esattamente cosa sta succedendo = ha il cuore in gola e inizia a respirare velocemente 
Fissa un punto davanti a lui e cerca di regolarizzare il respiro, finchè non sente le porte aprirsi e vede Ermal e altre due persone con le torce in mano 
“Ci scusiamo per il disagio, ma c’è stato un problema che il macchinista sta risolvendo, ripartiremo a breve” mentre controlla i passeggeri 
Fab che quando è a poca distanza da lui si sporge prendendogli il polso 
“Er-Ermal” e lo guarda un attimo spaventato, per poi rendersi conto che Fabrizio aveva qualcosa che non andava
“Fabrizio calmati, va tutto bene” gli dice mettendogli una mano sulla spalla 
“Lo so, lo so -risponde ancora col fiato corto- solo, puoi stare un attimo qui? Un attimo, davvero” 
“Ma certo, non ti lascio” e si siede accanto a lui mentre Fab allenta la presa sul polso
Ermal allora muove la mano e la fa scivolare per incrociare le dita con quelle di Fabrizio, mentre con il pollice gli accarezza il dorso 
E iniziano a parlare 
Parlano e parlano sottovoce di tutto, del lavoro, dell’estate appena finita, dei loro gruppi musicali preferiti finchè Fab si tranquillizza, in quella penombra che la sola torcia crea 
Stanno più vicini di quel che farebbero due persone che si conoscono solo da qualche giorno, ma a loro frega ben poco 
Se ne rendono conto solo quando di colpo ritorna la luce nella carrozza e il treno lentamente ricomincia a muoversi 
Si rompe la piccola bolla che si era creata tra loro e si girano notando il parlottare vivace degli altri passeggeri 
Un collega di Ermal entra controllando nuovamente la carrozza e Ermal si alza di colpo, sciogliendo la mano dalla stretta di Fabrizio 
“Ehi, tutto ok? Ti stavamo cercando” 
“Si, mi sono fermato in questa carrozza perchè una persona non si sentiva bene” e l’altro se ne va
Si gira per riguardare Fabrizio e questo gli riprende per un secondo la mano sussurrando un “Grazie” e Ermal si scioglie in un sorriso che avrebbe illuminato la carrozza pochi minuti prima
“Ci vediamo domani, stesso posto e stessa carrozza” 
E fu così che passarono i giorni successivi, in cui Ermal puntualmente si fermava un po’ di più da quel ragazzo conosciuto da poco, che piano piano stava cominciando a scoprire
Finchè un giorno Fabrizio entra di corsa nel treno, tutto sudato, con la camicia di jeans quasi tutta sbottonata e il fiatone 
Ermal che assiste alla scena è sconvolto 
“Ci sono! CI SONO” dice Fab ansimando, cosa che crea scompensi non indifferenti al controllore e alla gente lì intorno poco distante dalla porta che sgrana gli occhi alla visione 
Fabrizio alza lo sguardo e incontra quello di Ermal che a momenti gli devono asciugare la bavetta 
“Buongiorno!” e non si rende conto che lo ha detto forse a voce troppo alta, ma sorride a trentadue denti al controllore e cerca di salvare la situazione avvicinandosi a lui e scuotendogli leggermente i capelli 
“So’ un po’ in ritardo, non m’è suonata la sveglia” 
Se questo è il risultato, benvenga pensa Ermal
E Fab si siede alla prima coppia di posti liberi che trova, continuando a guardare Ermal
“Buongiorno anche a te” dice Ermal avvicinandosi
“CAZZO IL BIGLIETTO (o abbonamento, come vi pare e piace)” e Fab rivolta quel mezzo zaino che si ritrova 
“Lascia stare, per oggi ti copro. Piuttosto... se ti vuoi sistemare il bagno è di la” dice indicando un punto oltre quella carrozza , deglutendo rumorosamente 
“Sistemare?” 
“Beh” dice Ermal alzando le sopracciglia, facendo scendere lo sguardo dal collo al petto ben in vista, scoprendo tatuaggi che ignorava fino a quel momento 
“Oh, c’hai ragione, scusami” 
Il “Figurati, chi si lamenta” che esce dalle labbra di Ermal è inevitabile 
Se ne pente mezzo secondo dopo perchè, appena si rende conto di averlo effettivamente detto e non solo pensato, vorrebbe sotterrarsi 
Fab, marpione anche lui, ne approfitta per spostarsi ancora di più la camicia grattandosi lievemente una parte di Via delle girandole 
Ma allora sei stronzo pensa Ermal
“Forse è meglio che me ne vada” si affretta a dire continuando a fissare la mano di Fabrizio, ma viene anticipato da quest’ultimo che gli afferra il polso
“Aspetta, vengo con te -e Ermal si ferma un attimo perchè lo ha detto davvero?- se vuoi, ovviamente”
Ermal annuisce e si gira, nel giro di qualche secondo si ritrovano nel bagno del treno, che è letteralmente di un metro quadrato, Ermal di spalle al muro e Fab appiccicato davanti a lui 
Come passano dall’osservarsi al baciarsi nel giro di così poco non se lo sanno spiegare, ma dopo giorni di tensione poco nascosta una cosa del genere era inevitabile 
E Ermal è assuefatto da Fabrizio che gli bacia le labbra e il collo mettendogli le mani tra i capelli 
“Desideravo toccarli dal primo giorno che ti ho visto” ansima tra un bacio e l’altro, socchiudendo gli occhi 
Ermal che, cercando una posizione per stare più comodi, alza leggermente una gamba per cingere la coscia di Fabrizio e quest’ultimo trovando spazio si spinge maggiormente verso di lui, rendendosi conto delle non poco evidenti erezioni che avevano entrambi
Inutile dire che Ermal, che ormai aveva praticamente sbottonato tutta la camicia di Fabrizio, cerca di trattenere a stento un gemito spingendo le labbra contro la spalla di Fabrizio 
“Crist- Fabbrì, sto impazz-” cerca di sussurrare Ermal, consapevole di essere letteralmente a pochi metri da una carrozza gremita di passeggeri 
Ed è forse proprio questo che, unito all’evidente eccitazione, gli fa vivere un trattenuto orgasmo così forte che gli fa tremare le gambe, seguito a ruota da Fabrizio che viene trattenendo i gemiti contro la sua bocca 
“Io-” cerca di dire Ermal, che ancora ansimante osserva Fabrizio appoggiato alla sua fronte
“Dio, non facevo ‘na cosa del genere da ‘na vita -sussurra Fab ridacchiando, strusciando il naso contro la guancia di Ermal per poi baciarla con un sonoro schiocco- m’hai fatto tornà ragazzino” 
“Parli proprio come un vecchietto” e Fab fa il finto imbronciato, per poi tornare a ridere cercando di regolarizzare il respiro affannato 
“Starti lontano non è stato facile, scusami” 
“In realtà ti stavo aspettando” dice Ermal, osando un po’ sfiorandogli il collo
Fabrizio sorride come non lo faceva da tanto e, per quel che può dato lo spazio, cerca di abbracciarlo il più forte possibile 
“Forse dovremmo uscire da qui” 
“Forse”
Ma passano lì dentro altri venti minuti, a ridacchiare come due ragazzini, mentre ignari i passeggeri attendevano la loro fermata e gli altri controllori cercavano il loro collega disperatamente 
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA DITEMI COSA NE PENSATE!
Seriamente ;; spero che vi piaccia e fatemi sapere, è nata in maniera totalmente casuale e boh non so neanche io cosa dire (???) alla prossima! <3 
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