#biglietto treno Piemonte
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pier-carlo-universe · 17 hours ago
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“Io non mostro più il biglietto”: La protesta di Matteo Philippe per un Trasporto Pubblico più Efficiente tra Casale e Alessandria
Matteo Philippe, 18enne di Casale Monferrato, racconta la sua protesta per i diritti dei pendolari e la necessità di un trasporto pubblico affidabile e accessibile in Monferrato.
Matteo Philippe, 18enne di Casale Monferrato, racconta la sua protesta per i diritti dei pendolari e la necessità di un trasporto pubblico affidabile e accessibile in Monferrato. Riceviamo e pubblichiamo: Ciao, sono Matteo Philippe, un ragazzo di 18 anni residente a Casale Monferrato. Vorrei condividere con voi la mia esperienza e la mia protesta, iniziata l’anno scorso, per migliorare il…
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paoloxl · 6 years ago
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Un gruppo di docenti universitari propone di fare qualche passo avanti su una questione che rischia di basarsi su una tifoseria tribale più che su elementi razionali.
Care Madamine,
abbiamo letto e ascoltato vostri interventi riguardo alla nuova Linea Ferroviaria Torino-Lione. Ci sembra che attribuiate a quest’opera un valore del tutto simbolico, non ritroviamo nelle vostre parole né dati tecnici né scenari di futuro basati sulla realtà fisica, mentre compaiono soltanto aspettative generiche che nulla hanno a che vedere con un traforo sotto il massiccio dell’Ambin. Chi si oppone a tale opera lo fa da oltre vent’anni basandosi su grandezze fisiche e previsioni analitiche. Proviamo pertanto, come docenti universitari a proporre di fare qualche passo avanti su una questione che rischia di basarsi su una tifoseria tribale più che su elementi razionali.
Isolamento
Le affermazioni riguardo al “rompere l’isolamento” del Piemonte suonano paradossali e prive di fondamento. Nel 2017 le tonnellate di merci che hanno varcato il confine italo-francese sono state circa 44 milioni, pari approssimativamente ad un quinto di tutto quello che attraversa le Alpi ogni anno (216 milioni di tonnellate). All’aeroporto di Caselle sono transitati 3.814.000 passeggeri; sui treni Milano-Parigi che toccano Torino e transitano dal Fréjus c’è stata una presenza complessiva di circa 500.000 viaggiatori. Aggiungiamo il transito di autovetture ai valichi alpini da Ventimiglia al Monte Bianco ed è difficile capire in che senso il Piemonte e Torino siano “isolati”. Negli atenei torinesi ci sono quasi 10.000 studenti stranieri, circa il 9% del totale degli iscritti: per una città “isolata” non è male. Nell’era di Internet parlare di isolamento è sempre più un concetto marginale.
Sostenibilità
Se dunque non è l’isolamento di merci e passeggeri a caratterizzare il Piemonte, si potrebbe invocare la scarsa sostenibilità ambientale del traffico aereo e su gomma, quindi vedere il TAV Torino-Lione semplicemente come sostituzione di modalità di trasporto. Ma sostenibile non è un aggettivo magico da affiancare a qualsiasi cosa. La sostenibilità sta soltanto in un’economia circolare, promossa dalla stessa UE, che riduca i flussi di energia e materia, quindi con una minor circolazione di merci. Per la nuova linea Torino-Lione la narrazione favorevole ipotizza invece un cospicuo e duraturo aumento delle tonnellate da trasportare. A prescindere dalla realtà che si incarica di smentire sostanziali tendenze alla crescita quantitativa dei flussi attraverso la frontiera italo-francese, l’economia della crescita delle quantità materiali non è sicuramente circolare e si trova agli antipodi della sostenibilità perché è in conflitto con vincoli e leggi fisiche. Tutto ciò è ben noto alla comunità scientifica internazionale ed illustrato in documenti delle Nazioni Unite o nell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco. La NLTL per essere realizzata consuma inoltre molta energia e materie prime, produce imponenti emissioni di gas climalteranti che promette di cominciare a recuperare solo dopo una ventina d’anni dall’apertura dei cantieri: per contenere i cambiamenti climatici dobbiamo ridurre le emissioni subito, non tra vent’anni, e il denaro stanziato per l’opera potrebbe essere diretto verso altre opere trasportistiche con ricadute immediate, anche occupazionali, come l’estensione della mobilità elettrica e il miglioramento di quella urbana e ferroviaria esistente.
Disuguaglianze
Le statistiche dell’OCSE e delle Nazioni Unite dicono che da decenni le disuguaglianze di reddito sono in crescita, sia all’interno delle nazioni che fra di loro. Ciò indica che si tratta non di un fenomeno congiunturale, ma strutturale. Di certo non sono i meccanismi della crescita materiale competitiva a poter perseguire l’equità sociale, né si può sperare di curare la malattia lasciando campo libero a multinazionali guidate esclusivamente dalla massimizzazione del profitto e che spostano i propri investimenti da un paese all’altro in cerca del luogo in cui incontrino meno vincoli ambientali e sociali mirando a minimizzare i costi. Quella logica non mitiga gli impatti ma li scarica sugli altri e di certo non ottimizza, anzi minimizza, la retribuzione del lavoro; l’occupazione è comunemente gestita come un ricatto nei confronti dei pubblici poteri onde poter avere mano libera. Certamente la soluzione al problema delle disuguaglianze non sono uno o più buchi nelle montagne, ma semmai la diffusione di nuovi modelli economici e sociali che contemplino sostenibilità e resilienza.
Futuro
Il futuro va costruito in maniera solidale, tenendo conto dei limiti e dei vincoli del sistema Terra-biosfera che oggi sono ben evidenti. Un ruolo chiave ce l’ha certamente l’innovazione e la frontiera possiamo trovarla nella chimica verde, nella biomimicry (biomimesi), nei processi circolari per minimizzare la produzione di rifiuti e massimizzare l’efficienza energetica, nell’internet of things (internet delle cose) e magari nel quantum computing (computazione quantistica); non nel movimento terra e nel cemento. Se il sistema imprenditoriale ha difficoltà a muoversi in questi campi non è certo perché manchi una galleria. La strada non è quella di guardare al passato riproponendo i vecchi modelli che hanno portato alla situazione presente di insostenibilità globale. Partendo da una base materiale che è comunque molto vasta, bisogna puntare sull’intelligenza e sull’immateriale, sulla qualità personale e sociale della vita piuttosto che su un impossibile aumento delle tonnellate da spostare qua e là.
Un’illusione proposta come soluzione
Ma a suscitare la curiosità più grande è proprio l’accostamento tra quest’opera e la salvifica risoluzione di problemi presenti e futuri. Anche lanciando oggi i lavori definitivi di costruzione (finora mai partiti) dovremmo attendere decenni prima di vedere transitare un treno sulla nuova linea ferroviaria da Torino a Lione. Il tunnel di base non sarebbe attivo prima della metà degli anni ’30 e i collegamenti nazionali non prima della fine degli anni ’40. E nel frattempo? Gli imprenditori dovrebbero attendere fino ad allora quest’unica ipotesi di rilancio dell’economia? Torino e il Piemonte continuerebbero a restare isolate (ammesso e non concesso che oggi lo siano)? I nostri giovani continuerebbero ad emigrare, con l’unica consolazione di un biglietto di ritorno datato 2050? Rimarremmo tutti per vent’anni in trepidante attesa, certi del miracolo?
Nel nostro lavoro siamo abituati a ragionare in termini concreti, saldamente ancorati ad elementi di realtà valutabili. Il progetto di nuova linea ferroviaria Torino Lione è notoriamente basato su presupposti proposti alcuni decenni fa, oggi rivelatisi errati e anacronistici. Pensare di puntare tutto su quest’opera ha più a che fare con il gioco d’azzardo che con la visione strategica. Per uscire tutti insieme dalle difficoltà presenti non solo il nuovo tunnel di base non c’entra nulla, ma è d’impedimento in quanto vorrebbe catturare risorse che dovrebbero molto più produttivamente essere impiegate altrove.
Seguono firme
Alessandra Algostino, docente universitario
Mauro Bonaiuti, docente universitario
Marina Clerico, docente universitario e membro della Commissione Tecnica Torino Lione
Elisabetta Grande, docente universitario
Sergio Foà, docente universitario
Ugo Mattei, docente universitario
Luca Mercalli, Associazione Meteorologica Italiana
Dario Padovan, docente universitario
Livio Pepino, già magistrato
Alberto Poggio, docente universitario e membro della Commissione Tecnica Torino Lione
Angelo Tartaglia, già docente universitario e membro della Commissione Tecnica Torino Lione da Presidioeuropa
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lamilanomagazine · 4 years ago
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Torino, bilancio settimanale della Polizia nelle stazioni e sui treni dal Piemonte alla Valle d'Aosta
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Torino, Durante la settimana sono stati disposti mirati servizi di prevenzione, vigilanza e contrasto alla microcriminalità presso alcune stazioni nella provincia di Torino, Alessandria e Asti non presidiate dal personale di Polizia, tra cui Carmagnola (TO), Casale Monferrato (AL), Arquata Scrivia (AL) e Castello d’Annone (AT), con l’impiego di personale nelle ore pomeridiane e serali, anche a bordo treno. A Torino gli operatori Polfer hanno denunciato un venticinquenne maliano per atti osceni in luogo pubblico e oltraggio a Pubblico Ufficiale. Il giovane, che ha tentato di viaggiare a bordo treno senza biglietto, è stato controllato e da subito ha mantenuto un comportamento oltraggioso nei confronti degli agenti, insultandoli e cercando di spogliarsi in presenza di minori. Condotto presso gli uffici di Polizia è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Sempre nella stazione di Porta Nuova, un trentaquattrenne romeno residente a Torino, è stato denunciato per ricettazione. L’uomo, che viaggiava a bordo di un treno proveniente da Fossano con una bicicletta di discreto valore, è stato controllato dagli agenti all’arrivo a Porta Nuova dove, da subito, ha mostrato segni di nervosismo e insofferenza. Accompagnato presso gli uffici di polizia sono emersi a suo carico numerosi precedenti specifici per ricettazione di autovetture e biciclette. Dopo gli accertamenti è stato denunciato per ricettazione perché non è riuscito a fornire elementi utili a comprovare la legittima proprietà della bicicletta. A Novi Ligure gli agenti del Posto Polfer hanno rintracciato, in prossimità dei parcheggi all’interno dello scalo ferroviario, un quattordicenne in ciabatte che appariva confuso e non sapeva dare spiegazioni sul perché si trovasse in quel luogo. Accompagnato presso gli uffici di polizia è emerso che il minore si era allontanato volontariamente dalla propria abitazione nella serata precedente. Tranquillizzato e rassicurato è stato riaffidato alle cure del padre. A Cuneo gli operatori Polfer hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un ventritreenne ghanese per violenza, minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, sottoposto a controllo di polizia perché privo della mascherina anti-covid, alla richiesta di esibire un documento d’identità ha da subito risposto negativamente iniziando a urlare e, con sguardo intimidatorio, a proferire frasi minacciose nei confronti degli agenti. Per tentare di guadagnare la fuga ha spinto e strattonato un agente facendolo cadere a terra, ma è stato immediatamente raggiunto;  accompagnato presso gli uffici di polizia ha continuato con la sua condotta poco collaborativa, arrogante e minacciosa. Da controlli effettuati è risultato avere a suo carico numerosi precedenti di polizia ed è stato denunciato in stato di libertà.   Read the full article
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mezzopieno-news · 4 years ago
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NASCE IN ITALIA LA LINEA VELOCE PIÙ LUNGA D’EUROPA: TO-RC
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Un viaggio diretto per la prima volta avvicina il Piemonte e la Calabria con il sistema ad alta velocità: è la linea più lunga d'Europa, con 1266 chilometri che attraversano in verticale tutta la penisola.
In passato gli unici treni a compiere questo percorso erano quelli tradizionali con locomotore e carrozze con una percorrenza di viaggio molto lunga, mentre i treni veloci arrivavano solo fino a Salerno. Dal 3 giugno i Frecciarossa arrivano fino a Reggio Calabria: il nuovo percorso veloce collega le due regioni in 11 ore di viaggio senza cambi. Il viaggio, con partenza da Torino, è diretto ma mantiene comunque le principali fermate intermedie: Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli. Il direttore generale del Gruppo Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti, ha inaugurato la nuova linea dichiarando che “Il Frecciarossa è il treno simbolo dell'eccellenza italiana nell'alta velocità; il gruppo Trenitalia vuole contribuire al rilancio economico del Paese con offerte e novità da giugno 2020″.
Un’altra novità è la possibilità di acquistare insieme al biglietto delle Frecce anche quello della nave veloce BluJet per collegare Villa San Giovanni a Messina, con orari delle navi integrati a quelli dei treni. Anche gli orari dei Frecciargento e dei Frecciabianca saranno prolungati e per rispondere adeguatamente alle regole del distanziamento sociale FSI inserisce 74 Frecce e 48 InterCity sulle principali città del Paese, raddoppiando il numero di treni, tenendo conto della disponibilità di posti al 50% per il sistema di prenotazione "a scacchiera" nel rispetto del decreto per il covid-19.
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Fonte: Ferrovie dello Stato - 3 giugno 2020
Volonwrite per Mezzopieno
✔ Buone notizie cambiano il mondo. Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali https://www.change.org/p/per-avere-un-informazione-positiva-e-veritiera-in-giornali-e-telegiornali-e-portare-la-comunicazione-gentile-nelle-scuole
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freedomtripitaly · 5 years ago
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Quello che corre lungo la Ferrovia del Tanaro è l’unico treno turistico che collega il Piemonte, la Liguria e la Valle d’Aosta. Il viaggio è a bordo di un treno d’epoca con carrozze Centoporte, che porta i passeggeri indietro nel tempo. Questo treno “vintage” ripercorre il tratto ferroviario della linea Ceva-Ormea, attraversando bellissimi paesaggi autunnali. Le brillanti sfumature cromatiche che ogni autunno impreziosiscono gli antichi boschi della Valle Tanaro, l’affascinante impronta medievale che caratterizza il Borgo Maggiore, inserito non a caso tra i Borghi più Belli d’Italia e i sapori della cucina locale sono motivi che spingono a salire a bordo di questo convoglio proprio con l’arrivo dell’autunno. Proprio a ottobre, infatti, l’itinerario raggiunge il suo acme di gusto con le castagne e i funghi garessini, da sempre tra i più celebrati e rinomati della provincia. Il programma del viaggio a bordo del treno turistico è ricco e intrigante: da un gustoso aperitivo in piazza Marconi, con la possibilità di un veloce passeggio tra i negozi del Borgo Ponte, a un pranzo conviviale con menu a base di funghi e castagne a diversi show cooking predisposti nelle antiche botteghe del paese, dalle visite guidate al centro storico a un mini-trekking verso le panoramiche rovine del castello, dal mercato di prodotti tipici con la presenza di Slow Food alla tradizionale castagnata in piazza di “Preso in castagna”, fino all’inaugurazione dell’iniziativa “Ricette sospese…nel tempo e nello spazio”. Per gli amanti dell’arte e della pittura, inoltre, c’è la possibilità di visitare la Pinacoteca Civica “Eugenio Colmo” che dispone di oltre 150 opere di artisti piemontesi e internazionali, un’estemporanea sulle vedute autunnali di Garessio nel Palazzo Comunale e la mostra “I maestri garessini del paesaggio” nelle sale della Galleria Porta Rose. Un viaggio imperdibile tra sport, storia e paesaggio, per un’esperienza da vivere intensamente adatta a tutta la famiglia. Il treno parte il 13 ottobre da Torino Porta Nuova a Garessio, per una giornata indimenticabile tra enogastronomia, storia e foliage. È meglio prenotare per tempo. Il biglietto costa 48 euro per gli adulti e 35 euro per i bambini tra i 3 e i 10 anni di età. @Andrea Richermo https://ift.tt/2lMlwgR A bordo del treno che corre sulla Ferrovia del Tanaro Quello che corre lungo la Ferrovia del Tanaro è l’unico treno turistico che collega il Piemonte, la Liguria e la Valle d’Aosta. Il viaggio è a bordo di un treno d’epoca con carrozze Centoporte, che porta i passeggeri indietro nel tempo. Questo treno “vintage” ripercorre il tratto ferroviario della linea Ceva-Ormea, attraversando bellissimi paesaggi autunnali. Le brillanti sfumature cromatiche che ogni autunno impreziosiscono gli antichi boschi della Valle Tanaro, l’affascinante impronta medievale che caratterizza il Borgo Maggiore, inserito non a caso tra i Borghi più Belli d’Italia e i sapori della cucina locale sono motivi che spingono a salire a bordo di questo convoglio proprio con l’arrivo dell’autunno. Proprio a ottobre, infatti, l’itinerario raggiunge il suo acme di gusto con le castagne e i funghi garessini, da sempre tra i più celebrati e rinomati della provincia. Il programma del viaggio a bordo del treno turistico è ricco e intrigante: da un gustoso aperitivo in piazza Marconi, con la possibilità di un veloce passeggio tra i negozi del Borgo Ponte, a un pranzo conviviale con menu a base di funghi e castagne a diversi show cooking predisposti nelle antiche botteghe del paese, dalle visite guidate al centro storico a un mini-trekking verso le panoramiche rovine del castello, dal mercato di prodotti tipici con la presenza di Slow Food alla tradizionale castagnata in piazza di “Preso in castagna”, fino all’inaugurazione dell’iniziativa “Ricette sospese…nel tempo e nello spazio”. Per gli amanti dell’arte e della pittura, inoltre, c’è la possibilità di visitare la Pinacoteca Civica “Eugenio Colmo” che dispone di oltre 150 opere di artisti piemontesi e internazionali, un’estemporanea sulle vedute autunnali di Garessio nel Palazzo Comunale e la mostra “I maestri garessini del paesaggio” nelle sale della Galleria Porta Rose. Un viaggio imperdibile tra sport, storia e paesaggio, per un’esperienza da vivere intensamente adatta a tutta la famiglia. Il treno parte il 13 ottobre da Torino Porta Nuova a Garessio, per una giornata indimenticabile tra enogastronomia, storia e foliage. È meglio prenotare per tempo. Il biglietto costa 48 euro per gli adulti e 35 euro per i bambini tra i 3 e i 10 anni di età. @Andrea Richermo È l’unico treno turistico del Piemonte, un convoglio d’epoca con carrozze Centoporte, che porta i passeggeri indietro nel tempo.
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tempi-dispari · 6 years ago
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Promo Special Sonia Bergamasco in L'uomo seme dal 5 al 10 marzo al Teatro Vascello e tanto altro
Quest’anno per la festa della donna vieni a Teatro! ecco la promo speciale per te: acquista un biglietto a 20 euro per la replica dell’8 marzo h 21 e uno te lo regaliamo noi conferma dicendo della promo ai numeri 065898031 – 065881021 [email protected][email protected]
Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78 Monteverde Roma
dal 5 al 10 marzo 2019 dal martedì al sabato h 21 – domenica h 18 prosa L’UOMO SEME
racconto di scena ideato e diretto da Sonia Bergamasco
dal L’uomo seme di Violette Ailhaud (traduzione di Monica Capuani) drammaturgia musicale a cura di Rodolfo Rossi e del quartetto vocale Faraualla con Sonia Bergamasco, Rodolfo Rossi, Loredana Savino, Gabriella Schiavone, Maristella Schiavone,
Teresa Vallarella scene e costumi Barbara Petrecca
Teatro Franco Parenti / Sonia Bergamasco
Dopo il successo del commissario Montalbano su Rai 1 Sonia Bergamasco debutta al Vascello con L’Uomo seme è un racconto corale in forma di ballata, in cui narrazione, canto e azione scenica cercano un punto di equilibrio essenziale sulla guerra raccontata al femminile che ha i propri colori, odori, una sua interpretazione dei fatti ed estensione dei sentimenti. Dove non ci sono eroi e imprese strabilianti, ma persone reali impegnate nella più disumana delle occupazioni dell’uomo. E a soffrirne non sono solo le persone, ma anche i campi, e gli uccelli, e gli alberi, ogni cosa che convive con noi su questa terra che è un Inno spiazzante alla vita
Teatro Vascello Spettacolo adatto per TUTTA LA FAMIGLIA, Via Giacinto Carini 78 Monteverde Roma info 065898031 – 065881021, [email protected][email protected]
prezzi 10 euro per tutti. Abbonamento Family 40 euro 5 spettacoli cumulabili.
Card regalo 48 euro cumulabili 6 ingressi
9-10 marzo 2019 sabato h 17 – domenica h 15
La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello IL LIBRO DELLA GIUNGLA
diretto da La compagnia dei Giovani del Teatro Vascello interpretato da Isabella Carle, Matteo Di Girolamo, Marco Ferrari, Mario Piana, Cosimo Ricciolino, Pierfrancesco Scannavino Coreografie Rossana Longo Ballerine Eleonora Chiodo, Elena Zoia video proiezioni Paride Donatelli
I giovani attori del Teatro Vascello propongono ancora una volta un divertentissimo lavoro, partendo in questa occasione dalla famosa opera letteraria Il Libro della Giungla di Rudyard Kipling, giovanissimo premio Nobel per la Letteratura nel 1907. Grazie a un allegro e talentuoso team creativo, le famiglie verranno catapultate nel mondo del piccolo cucciolo d’uomo: canti dal vivo e coreografie evocheranno atmosfere tipicamente indiane, con costumi e maschere fatte a mano dalla talentuosa Clelia Catalano che coloreranno ulteriormente la scena lasciando indubbiamente gli spettatori piccoli e grandi senza parole. E, attraverso l’arte, in maniera gioiosa e leggera, verranno affrontati anche temi importanti, come quelli dell’amicizia e dell’ecologia.
Per ogni spettacolo si organizzano feste di compleanno presso il teatro abbinate agli spettacoli per i bambini, info ai numeri del teatro vascello. Per contattarci >>> Cristina D’Aquanno ufficio promozione 3405319449 (cellulare) Teatro Vascello 06 5881021 – 06 5898031
Promozione 10 euro a persona e accompagnatori conferma dicendo della promo ai numeri 065898031 – 065881021 [email protected][email protected] oppure acquistalo on line con il codice L6UGQUWRUF
Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78 Monteverde Roma
dal 12 al 17 marzo 2019 dal martedì al sabato h.21 – domenica h 18 teatro SHAKESPEARE/SONETTI CON VALTER MALOSTI IL VERSO DIVENTA TEATRO
Versione italiana e adattamento teatrale di Fabrizio Sinisi e Valter Malosti
Coreografie Michela Lucenti
Con: Valter Malosti : Io narrante / Il Poeta come buffone Michela Lucenti : Dark Lady Maurizio Camilli : Il poeta rivale Marcello Spinetta :Il giovane ragazzo Elena Serra: S. Acconciature e trucco: Bruna Calvaresi Canzoni: Domenico Modugno (Un pagliaccio in paradiso, Che cosa sono le nuvole, Dio come ti amo) Musiche, voci e frammenti sonori da: Alan Splet, Murcof, Bruno Pronsato, Michael Nyman, Al Pacino, Scanner, Arvo Pärt; estratti da Liquefatto, progetto musicale di Gup Alcaro e Valter Malosti Una produzione TPE – Teatro Piemonte Europa, Centro Teatrale Bresciano, Teatro di Dioniso
Sul palco un clown punk e sboccato, una Michela Lucenti inquietante dark lady, le canzoni di Modugno e l’elettronica. Il complesso e segreto romanzo d’amore del Bardo in tour a Genova, Ravenna, Prato, Lecce, Bari, Trieste e Roma
Promozione 12 euro a persona compreso AperiShakespeare conferma ai numeri 065898031 – 065881021 [email protected][email protected]
Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78 Roma
A seguire APERISHAKESPEARE
7 e 14 marzo 2019 tutti i giovedì h.18
presso il Foyer letterario, per 10 appuntamenti Vittorio Viviani in
QUEL COPIONE DI SHAKESPEARE Lettura espressiva delle novelle italiane che hanno ispirato il bardo Vittorio Viviani interpreta : LA INCONTRAI PER CASO A MESSINA (Molto rumore per nulla – M. Bandello) – 7 marzo h 18
Ogni giovedì Viviani ci farà scoprire uno straordinario novelliere italiano da cui Shakespeare ha tratto le sue opere più famose.
Ultimo appuntamento:
LA BUONA, IL BRUTTO E IL CATTIVO (Cimbelino – G. Boccaccio) – 14 marzo h 18
Promozione 10 euro a persona e accompagnatori conferma dicendo della promo ai numeri 065898031 – 065881021 [email protected]
[email protected] oppure acquistalo on line con il codice L6UGQUWRUF
Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78 Monteverde Roma
dal 19 al 24 marzo 2019 dal martedì al sabato h 21 – domenica h 18 prosa LuganoInScena, Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano in coproduzione con LAC Lugano Arte e Cultura LA BISBETICA DOMATA da William Shakespeare traduzione e adattamento Angela Demattè regia Andrea Chiodi con Tindaro Granata, Angelo Di Genio, Christian La Rosa, Igor Horvat, Rocco Schira Massimiliano Zampetti, Walter Rizzuto, Ugo Fiore scene Matteo Patrucco, costumi Ilaria Ariemme musiche originali Zeno Gabaglio, disegno luci Marco Grisa
La bisbetica domata, o “addomesticata” come si tradurrebbe alla lettera, è una delle prime commedie di Shakespeare, la più contorta forse, la più discussa. Una commedia che suo malgrado ci fa ridere perché piena di atrocità e di strani rapporti, dove l’amore non è amore ma interesse, dove la finzione è uno dei primi ingredienti già dopo due pagine di testo; insomma una sfida complessa che ci ha portato a scegliere il gioco elisabettiano del travestimento, perché in fondo i rapporti sono così falsati, così poco naturali che solo una stranezza quasi animalesca poteva rendere bene l’idea di cuori “selvatici”, appunto da addomesticare. Ma siamo certi che sia solo il cuore di Caterina, la bisbetica, a dover essere domato?
Abbonamento Free Classic € 90,00: 10 spettacoli a scelta programmazione prosa, musica e danza Abbonamento Love € 80,00: 4 spettacoli in coppia, a scelta programmazione prosa, musica e danza Abbonamento Family € 40,00: programmazione Vascello dei Piccoli 5 ingressi cumulabili per adulti e bambini
Card regalo del Teatro Vascello da € 48: 4 ingressi prosa, musica, danza o 6 ingressi vascello dei piccoli
Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma Con mezzi pubblici : autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano : da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello. SOSTIENI LA CULTURA VIENI AL TEATRO VASCELLO
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purpleavenuecupcake · 5 years ago
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Polizia Ferroviaria, presentato il resoconto del fine settimana
Il fine settimana della Polizia di Stato sui treni e nelle stazioni: 14.000 gli identificati, di cui 7 arrestati e 64 indagati 13.901 persone controllate, di cui 7 arrestati e 64 indagati: questo il bilancio dei controlli effettuati nel fine settimana dalla Polizia Ferroviaria. 1.547 pattuglie in stazione e 369 a bordo treno; 745 convogli ferroviari scortati. 90 i servizi antiborseggio in abiti civili per contrastare i furti in danno dei viaggiatori. 62 il totale delle contravvenzioni elevate, 44 gli stranieri rintracciati in posizione irregolare e 6 i minori non accompagnati rintracciati dal personale della Specialità e restituiti alle famiglie o collocati in comunità. In particolare, gli Agenti della Polizia Ferroviaria di Milano hanno arrestato un cittadino della Libia di 26 anni per tentato furto in concorso con un altro soggetto rimasto ignoto. Lo straniero è stato sorpreso da un viaggiatore mentre frugava nel suo zaino. Immediatamente bloccato dalla vittima è stato poi tratto in arresto dagli Operatori, mentre il suo complice si è dato alla fuga. Sempre nella Stazione Ferroviaria di Milano è stato tratto in arresto un italiano di 41 anni per spaccio di sostanze psicotrope nei confronti di un giovane di 23. Durante un servizio di vigilanza, gli Agenti Polfer hanno notato i due giovani, che alla loro vista, si sono allontananti frettolosamente. Raggiunti dagli Operatori è emerso che uno dei due aveva appena acquistato 30 pastiglie di un potente farmaco ansiolitico e antiepilettico considerato come la nuova droga da strada o eroina dei poveri, dietro un compenso di 20 euro dall’uomo con cui era stato visto parlare. Lo stesso, con precedenti specifici, è stato arrestato. Personale del Posto Polizia Ferroviaria di Bussoleno ha tratto in arresto due cittadini italiani che si sono resi responsabili di furto aggravato in concorso su un treno regionale diretto a Bardonecchia. I rei, due diciannovenni residenti nel torinese, si sono introdotti arbitrariamente nella pilotina di coda del convoglio e, dopo aver rovistato all’interno della valigia in dotazione al Capo Treno, si sono impossessati di alcuni suoi effetti di personali di ingente valore. Il capo treno, appena si è accorto del furto subito, ha segnalato l’accaduto alla Sala Operativa del Compartimento Polfer per il Piemonte e la Valle d’Aosta che ha immediatamente attivato gli Agenti della Polfer di Bussoleno. All’arrivo del convoglio nella Stazione, gli Operatori prontamente allertati, sono riusciti a fermare gli autori del furto ed a recuperare gli oggetti rubati. I giovani, accompagnati presso gli Uffici di Polizia, da approfonditi accertamenti sono risultati gravati da numerosi precedenti di Polizia per reati contro la persona e per reati in materia di stupefacenti. La Polizia Ferroviaria di Genova Brignole ha denunciato tre cittadini di nazionalità albanese, due minori e il terzo appena 18enne, i quali hanno tentato di rapinare un giovane coetaneo di fronte alla stazione ferroviaria, della propria collanina d’oro. Il tempestivo intervento degli Operatori ha permesso di bloccare due dei tre aggressori mentre il terzo è riuscito a darsi alla fuga. Attraverso la visione e l’analisi delle immagini di videosorveglianza presenti nella zona della stazione e alle successive verifiche e riscontri investigativi, la Polizia Ferroviaria è riuscita a risalire anche all’identità del terzo soggetto. La Polfer di Ancona ha denunciato in stato di libertà un cittadino camerunense per i reati di rifiuto di generalità, falsa attestazione di identità, resistenza e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. L’extracomunitario che viaggiava a bordo di un treno regionale senza biglietto, dopo aver dichiarato falsamente il proprio nome al capo treno nel corso della regolarizzazione, ha poi opposto resistenza e minacciato gli operatori della Polizia Ferroviaria intervenuti all’arrivo del convoglio nella stazione di Ancona. Nella Stazione Ferroviaria di Roma Ostiense la Polfer ha denunciato un cittadino italiano, gravato dall’obbligo di dimora presso il Comune di Catania, per il furto avvenuto nei confronti di un dipendente di Rete Ferroviaria Italiana presso la sala d’attesa della Stazione FS Tuscolana. Grazie alla visione delle immagini del sistema di telecamere gli Agenti sono riusciti a risalire non solo all’autore del furto del computer portatile e del telefono cellulare di servizio della vittima, ma anche di colui al quale lo stesso ha consegnato parte della refurtiva, denunciato per ricettazione. Sempre la Polizia Ferroviaria di Roma, nella stazione di Tiburtina, ha sanzionato due venditori ambulanti campani, padre e figlio, con conseguente sequestro amministrativo della merce e allontanati con il divieto di rientro per un anno nel Comune di Roma. A Napoli, il G.I.P del Tribunale, con un provvedimento innovativo ha disposto la devoluzione al Centro AbitiAmo San Giuseppe Moscati della Comunità Parrocchiale San Gennaro al Vomero di diversi giubbotti contraffatti sequestrati dalla Polizia Ferroviaria della città partenopea. In particolare, il Magistrato, dopo aver disposto la rimozione delle etichette griffate di un noto brand su di essi ha disposto che fossero consegnati ai più bisognosi, invece di andare al macero. Tra le storie a lieto fine, a Roma un uomo di novanta anni è stato rintracciato dagli Agenti della Polfer nella Stazione di Tiburtina, mentre, in evidente stato di necessità chiedeva aiuto. L’anziano ha raccontato di aver trascorso la notte fuori casa perché aveva perso il bus con cui tornare nella struttura in cui alloggiava in provincia di Matera. Gli Agenti, appreso che lo stesso non poteva avvertire la famiglia in quanto in lite con loro, gli hanno fornito generi di sostentamento affinché potesse affrontare il viaggio di ritorno. Rifocillato e confortato dagli Operatori Polfer l’anziano è riuscito a raggiungere senza disagio la casa di cura. Read the full article
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paoloxl · 6 years ago
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da presidioeuropa – Un gruppo di docenti universitari propone di fare qualche passo avanti su una questione che rischia di basarsi su una tifoseria tribale più che su elementi razionali.
Care Madamine,
abbiamo letto e ascoltato vostri interventi riguardo alla nuova Linea Ferroviaria Torino-Lione. Ci sembra che attribuiate a quest’opera un valore del tutto simbolico, non ritroviamo nelle vostre parole né dati tecnici né scenari di futuro basati sulla realtà fisica, mentre compaiono soltanto aspettative generiche che nulla hanno a che vedere con un traforo sotto il massiccio dell’Ambin. Chi si oppone a tale opera lo fa da oltre vent’anni basandosi su grandezze fisiche e previsioni analitiche. Proviamo pertanto, come docenti universitari a proporre di fare qualche passo avanti su una questione che rischia di basarsi su una tifoseria tribale più che su elementi razionali.
Isolamento
Le affermazioni riguardo al “rompere l’isolamento” del Piemonte suonano paradossali e prive di fondamento. Nel 2017 le tonnellate di merci che hanno varcato il confine italo-francese sono state circa 44 milioni, pari approssimativamente ad un quinto di tutto quello che attraversa le Alpi ogni anno (216 milioni di tonnellate). All’aeroporto di Caselle sono transitati 3.814.000 passeggeri; sui treni Milano-Parigi che toccano Torino e transitano dal Fréjus c’è stata una presenza complessiva di circa 500.000 viaggiatori. Aggiungiamo il transito di autovetture ai valichi alpini da Ventimiglia al Monte Bianco ed è difficile capire in che senso il Piemonte e Torino siano “isolati”. Negli atenei torinesi ci sono quasi 10.000 studenti stranieri, circa il 9% del totale degli iscritti: per una città “isolata” non è male. Nell’era di Internet parlare di isolamento è sempre più un concetto marginale.
Sostenibilità
Se dunque non è l’isolamento di merci e passeggeri a caratterizzare il Piemonte, si potrebbe invocare la scarsa sostenibilità ambientale del traffico aereo e su gomma, quindi vedere il TAV Torino-Lione semplicemente come sostituzione di modalità di trasporto. Ma sostenibile non è un aggettivo magico da affiancare a qualsiasi cosa. La sostenibilità sta soltanto in un’economia circolare, promossa dalla stessa UE, che riduca i flussi di energia e materia, quindi con una minor circolazione di merci. Per la nuova linea Torino-Lione la narrazione favorevole ipotizza invece un cospicuo e duraturo aumento delle tonnellate da trasportare. A prescindere dalla realtà che si incarica di smentire sostanziali tendenze alla crescita quantitativa dei flussi attraverso la frontiera italo-francese, l’economia della crescita delle quantità materiali non è sicuramente circolare e si trova agli antipodi della sostenibilità perché è in conflitto con vincoli e leggi fisiche. Tutto ciò è ben noto alla comunità scientifica internazionale ed illustrato in documenti delle Nazioni Unite o nell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco. La NLTL per essere realizzata consuma inoltre molta energia e materie prime, produce imponenti emissioni di gas climalteranti che promette di cominciare a recuperare solo dopo una ventina d’anni dall’apertura dei cantieri: per contenere i cambiamenti climatici dobbiamo ridurre le emissioni subito, non tra vent’anni, e il denaro stanziato per l’opera potrebbe essere diretto verso altre opere trasportistiche con ricadute immediate, anche occupazionali, come l’estensione della mobilità elettrica e il miglioramento di quella urbana e ferroviaria esistente.
Disuguaglianze
Le statistiche dell’OCSE e delle Nazioni Unite dicono che da decenni le disuguaglianze di reddito sono in crescita, sia all’interno delle nazioni che fra di loro. Ciò indica che si tratta non di un fenomeno congiunturale, ma strutturale. Di certo non sono i meccanismi della crescita materiale competitiva a poter perseguire l’equità sociale, né si può sperare di curare la malattia lasciando campo libero a multinazionali guidate esclusivamente dalla massimizzazione del profitto e che spostano i propri investimenti da un paese all’altro in cerca del luogo in cui incontrino meno vincoli ambientali e sociali mirando a minimizzare i costi. Quella logica non mitiga gli impatti ma li scarica sugli altri e di certo non ottimizza, anzi minimizza, la retribuzione del lavoro; l’occupazione è comunemente gestita come un ricatto nei confronti dei pubblici poteri onde poter avere mano libera. Certamente la soluzione al problema delle disuguaglianze non sono uno o più buchi nelle montagne, ma semmai la diffusione di nuovi modelli economici e sociali che contemplino sostenibilità e resilienza.
Futuro
Il futuro va costruito in maniera solidale, tenendo conto dei limiti e dei vincoli del sistema Terra-biosfera che oggi sono ben evidenti. Un ruolo chiave ce l’ha certamente l’innovazione e la frontiera possiamo trovarla nella chimica verde, nella biomimicry (biomimesi), nei processi circolari per minimizzare la produzione di rifiuti e massimizzare l’efficienza energetica, nell’internet of things (internet delle cose) e magari nel quantum computing (computazione quantistica); non nel movimento terra e nel cemento. Se il sistema imprenditoriale ha difficoltà a muoversi in questi campi non è certo perché manchi una galleria. La strada non è quella di guardare al passato riproponendo i vecchi modelli che hanno portato alla situazione presente di insostenibilità globale. Partendo da una base materiale che è comunque molto vasta, bisogna puntare sull’intelligenza e sull’immateriale, sulla qualità personale e sociale della vita piuttosto che su un impossibile aumento delle tonnellate da spostare qua e là.
Un’illusione proposta come soluzione
Ma a suscitare la curiosità più grande è proprio l’accostamento tra quest’opera e la salvifica risoluzione di problemi presenti e futuri. Anche lanciando oggi i lavori definitivi di costruzione (finora mai partiti) dovremmo attendere decenni prima di vedere transitare un treno sulla nuova linea ferroviaria da Torino a Lione. Il tunnel di base non sarebbe attivo prima della metà degli anni ’30 e i collegamenti nazionali non prima della fine degli anni ’40. E nel frattempo? Gli imprenditori dovrebbero attendere fino ad allora quest’unica ipotesi di rilancio dell’economia? Torino e il Piemonte continuerebbero a restare isolate (ammesso e non concesso che oggi lo siano)? I nostri giovani continuerebbero ad emigrare, con l’unica consolazione di un biglietto di ritorno datato 2050? Rimarremmo tutti per vent’anni in trepidante attesa, certi del miracolo?
Nel nostro lavoro siamo abituati a ragionare in termini concreti, saldamente ancorati ad elementi di realtà valutabili. Il progetto di nuova linea ferroviaria Torino Lione è notoriamente basato su presupposti proposti alcuni decenni fa, oggi rivelatisi errati e anacronistici. Pensare di puntare tutto su quest’opera ha più a che fare con il gioco d’azzardo che con la visione strategica. Per uscire tutti insieme dalle difficoltà presenti non solo il nuovo tunnel di base non c’entra nulla, ma è d’impedimento in quanto vorrebbe catturare risorse che dovrebbero molto più produttivamente essere impiegate altrove.
Seguono firme
Alessandra Algostino, docente universitario
Mauro Bonaiuti, docente universitario
Marina Clerico, docente universitario e membro della Commissione Tecnica Torino Lione
Elisabetta Grande, docente universitario
Sergio Foà, docente universitario
Ugo Mattei, docente universitario
Luca Mercalli, Associazione Meteorologica Italiana
Dario Padovan, docente universitario
Livio Pepino, già magistrato
Alberto Poggio, docente universitario e membro della Commissione Tecnica Torino Lione
Angelo Tartaglia, già docente universitario e membro della Commissione Tecnica Torino Lione
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lamilanomagazine · 4 years ago
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Torino, bilancio settimanale della Polizia nelle stazioni e sui treni dal Piemonte alla Valle d'Aosta
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Torino, Durante la settimana sono stati disposti mirati servizi di prevenzione, vigilanza e contrasto alla microcriminalità presso alcune stazioni nella provincia di Torino, Alessandria e Asti non presidiate dal personale di Polizia, tra cui Carmagnola (TO), Casale Monferrato (AL), Arquata Scrivia (AL) e Castello d’Annone (AT), con l’impiego di personale nelle ore pomeridiane e serali, anche a bordo treno. A Torino gli operatori Polfer hanno denunciato un venticinquenne maliano per atti osceni in luogo pubblico e oltraggio a Pubblico Ufficiale. Il giovane, che ha tentato di viaggiare a bordo treno senza biglietto, è stato controllato e da subito ha mantenuto un comportamento oltraggioso nei confronti degli agenti, insultandoli e cercando di spogliarsi in presenza di minori. Condotto presso gli uffici di Polizia è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Sempre nella stazione di Porta Nuova, un trentaquattrenne romeno residente a Torino, è stato denunciato per ricettazione. L’uomo, che viaggiava a bordo di un treno proveniente da Fossano con una bicicletta di discreto valore, è stato controllato dagli agenti all’arrivo a Porta Nuova dove, da subito, ha mostrato segni di nervosismo e insofferenza. Accompagnato presso gli uffici di polizia sono emersi a suo carico numerosi precedenti specifici per ricettazione di autovetture e biciclette. Dopo gli accertamenti è stato denunciato per ricettazione perché non è riuscito a fornire elementi utili a comprovare la legittima proprietà della bicicletta. A Novi Ligure gli agenti del Posto Polfer hanno rintracciato, in prossimità dei parcheggi all’interno dello scalo ferroviario, un quattordicenne in ciabatte che appariva confuso e non sapeva dare spiegazioni sul perché si trovasse in quel luogo. Accompagnato presso gli uffici di polizia è emerso che il minore si era allontanato volontariamente dalla propria abitazione nella serata precedente. Tranquillizzato e rassicurato è stato riaffidato alle cure del padre. A Cuneo gli operatori Polfer hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un ventritreenne ghanese per violenza, minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo, sottoposto a controllo di polizia perché privo della mascherina anti-covid, alla richiesta di esibire un documento d’identità ha da subito risposto negativamente iniziando a urlare e, con sguardo intimidatorio, a proferire frasi minacciose nei confronti degli agenti. Per tentare di guadagnare la fuga ha spinto e strattonato un agente facendolo cadere a terra, ma è stato immediatamente raggiunto;  accompagnato presso gli uffici di polizia ha continuato con la sua condotta poco collaborativa, arrogante e minacciosa. Da controlli effettuati è risultato avere a suo carico numerosi precedenti di polizia ed è stato denunciato in stato di libertà.   Read the full article
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freedomtripitaly · 5 years ago
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In autunno, quando la natura si colora di giallo, rosso e beige, parte un treno che attraversa paesaggi ovattati e luoghi d’incanto. È il Treno del foliage che percorre le linea ferroviaria Vigezzina-Centovalli, tra il Piemonte e il Canton Ticino, in Svizzera. Ogni autunno, sono migliaia i passeggeri che salgono a bordo dei vagoni bianchi e blu per assaporare appieno questa esperienza. Il percorso della Ferrovia Vigezzina-Centovalli, una storica linea che collega l’Italia alla Svizzera fin dal lontano 1923, in autunno è un quadro multicolore, grazie alla trasformazione dei boschi attraversati ogni giorno dai caratteristici treni. Ma è anche un’esperienza adrenalitica: il convoglio attraversa ben 83 ponti e 31 gallerie in poco meno di due ore. @Giovanni Tagini Ogni ora, i treni che collegano il borgo di Domodossola all’elegante cittadina svizzera di Locarno, affacciata sul Lago Maggiore, attraversano la Valle Vigezzo e le Centovalli, viaggiano lungo un percorso di 52 chilometri di binari con vedute spettacolari e scorci panoramici infiammati dai colori autunnali. Il biglietto dl treno è valido uno o due giorni e prevede un viaggio di andata e ritorno sull’intera linea, con la possibilità di effettuare una sosta nel viaggio di andata e una nel viaggio di ritorno, per visitare le più affascinanti località che costellano il percorso ferroviario. Dato il forte afflusso, è obbligatoria la prenotazione dei posti a sedere. I prezzi partono da 33 euro (34,50 sul treno panoramico). Il treno parte dal 14 ottobre al 10 novembre. L’eventuale supplemento per viaggiare sui treni panoramici è compreso nella tariffa speciale. Il viaggio può iniziare da uno dei due capolinea, l’ossolana Domodossola o la ticinese Locarno. Domodossola, il capolinea italiano, racchiude nel suo nucleo storico gioielli e perle nascoste, tra cui spiccano la splendida piazza Mercato e i palazzi storici. Per gli appassionati d’arte, la mostra dedicata al futurismo “Balla Boccioni Depero. Costruire lo spazio del futuro”, a Palazzo San Francesco, sarà visitabile fino al 3 novembre. @Emanuela Ricci Locarno, il capolinea svizzero, è una suggestiva cittadina affacciata sul Lago Maggiore, ha un cuore antico tutto da scoprire nella parte vecchia della città, a due passi dalla rinomata piazza Grande. Numerosi gli eventi in programma nel periodo del Treno del foliage, tra cui, per gli amanti dell’enogastronomia, la 20^ edizione dell’Autunno Gastronomico del Lago Maggiore e Valli, in programma dal 10 al 20 ottobre ed “EspoVerbano” dal 6 al 10 novembre al Palazzetto Fevi di Locarno. A Santa Maria Maggiore appuntamento il 19 e 20 ottobre con Fuori di Zucca, occasione ghiotta e divertente per scoprire il capoluogo della Val Vigezzo con degustazioni, eventi e mercatini a km zero. Per chi desidera approfittare della possibilità di fermarsi lungo il tragitto, meritano indubbiamente una sosta Santa Maria Maggiore, Re e Intragna. @Giovanni Tagini Santa Maria Maggiore, borgo Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, ospita il Museo dello Spazzacamino e la Casa del Profumo. Il borgo di Re è celebre per il maestoso Santuario della Madonna del Sangue. Nelle Centovalli la sosta è consigliata a Intragna, con il suo Museo Regionale delle Centovalli e Terre di Pedemonte e l’adiacente campanile, il più alto del Ticino, su cui è possibile salire per ammirare un paesaggio mozzafiato. Da Intragna, infine, parte una funivia che, in pochi minuti, permette di raggiungere le alte valli, da cui intraprendere splendidi percorsi escursionistici nel bosco. @Vittorio Giannella https://ift.tt/32KmWIt In autunno si parte a bordo del Treno del foliage In autunno, quando la natura si colora di giallo, rosso e beige, parte un treno che attraversa paesaggi ovattati e luoghi d’incanto. È il Treno del foliage che percorre le linea ferroviaria Vigezzina-Centovalli, tra il Piemonte e il Canton Ticino, in Svizzera. Ogni autunno, sono migliaia i passeggeri che salgono a bordo dei vagoni bianchi e blu per assaporare appieno questa esperienza. Il percorso della Ferrovia Vigezzina-Centovalli, una storica linea che collega l’Italia alla Svizzera fin dal lontano 1923, in autunno è un quadro multicolore, grazie alla trasformazione dei boschi attraversati ogni giorno dai caratteristici treni. Ma è anche un’esperienza adrenalitica: il convoglio attraversa ben 83 ponti e 31 gallerie in poco meno di due ore. @Giovanni Tagini Ogni ora, i treni che collegano il borgo di Domodossola all’elegante cittadina svizzera di Locarno, affacciata sul Lago Maggiore, attraversano la Valle Vigezzo e le Centovalli, viaggiano lungo un percorso di 52 chilometri di binari con vedute spettacolari e scorci panoramici infiammati dai colori autunnali. Il biglietto dl treno è valido uno o due giorni e prevede un viaggio di andata e ritorno sull’intera linea, con la possibilità di effettuare una sosta nel viaggio di andata e una nel viaggio di ritorno, per visitare le più affascinanti località che costellano il percorso ferroviario. Dato il forte afflusso, è obbligatoria la prenotazione dei posti a sedere. I prezzi partono da 33 euro (34,50 sul treno panoramico). Il treno parte dal 14 ottobre al 10 novembre. L’eventuale supplemento per viaggiare sui treni panoramici è compreso nella tariffa speciale. Il viaggio può iniziare da uno dei due capolinea, l’ossolana Domodossola o la ticinese Locarno. Domodossola, il capolinea italiano, racchiude nel suo nucleo storico gioielli e perle nascoste, tra cui spiccano la splendida piazza Mercato e i palazzi storici. Per gli appassionati d’arte, la mostra dedicata al futurismo “Balla Boccioni Depero. Costruire lo spazio del futuro”, a Palazzo San Francesco, sarà visitabile fino al 3 novembre. @Emanuela Ricci Locarno, il capolinea svizzero, è una suggestiva cittadina affacciata sul Lago Maggiore, ha un cuore antico tutto da scoprire nella parte vecchia della città, a due passi dalla rinomata piazza Grande. Numerosi gli eventi in programma nel periodo del Treno del foliage, tra cui, per gli amanti dell’enogastronomia, la 20^ edizione dell’Autunno Gastronomico del Lago Maggiore e Valli, in programma dal 10 al 20 ottobre ed “EspoVerbano” dal 6 al 10 novembre al Palazzetto Fevi di Locarno. A Santa Maria Maggiore appuntamento il 19 e 20 ottobre con Fuori di Zucca, occasione ghiotta e divertente per scoprire il capoluogo della Val Vigezzo con degustazioni, eventi e mercatini a km zero. Per chi desidera approfittare della possibilità di fermarsi lungo il tragitto, meritano indubbiamente una sosta Santa Maria Maggiore, Re e Intragna. @Giovanni Tagini Santa Maria Maggiore, borgo Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, ospita il Museo dello Spazzacamino e la Casa del Profumo. Il borgo di Re è celebre per il maestoso Santuario della Madonna del Sangue. Nelle Centovalli la sosta è consigliata a Intragna, con il suo Museo Regionale delle Centovalli e Terre di Pedemonte e l’adiacente campanile, il più alto del Ticino, su cui è possibile salire per ammirare un paesaggio mozzafiato. Da Intragna, infine, parte una funivia che, in pochi minuti, permette di raggiungere le alte valli, da cui intraprendere splendidi percorsi escursionistici nel bosco. @Vittorio Giannella Un treno storico collega l’Italia alla Svizzera, attraversando i magici paesaggi della Valle Vigezzo e delle Centovalli. Date e info sui treni che partono nel 2019.
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