#abbello
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serbalzo · 1 year ago
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Alfa nipote timido e gentile placcato da fiorello zio molesto a capodanno che gli fa “abbello dezzio ma alla fine hai scopato o me stai ancora fr🅱️cio”
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whydoesthisexist76 · 10 months ago
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Got the group, still couldn’t really think of a name for the last one but someone suggested jingles I believe, I am still unsure. Anyway here they are, I’m not that happy with how it came out but at least it’s finished.
Krie, Abbello, Ottocos, Auguste, (Unknown(jingles??))?
#oc
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ross-nekochan · 2 years ago
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ABBELLO, tu non mi potevi abbandonare perché sei tu che hai invitato L'ALTISSIMA ross-nekochan a presenziare questo fatidico incontro. U_U
E comunque Colombo conquisterà il mondo a suon di cheap-ciop, che voi puristi della lingua lo vogliate oppure no!!
PUZZOLENTI PEZZI DI PUZZLE
C’è che aveva l’amico immaginario con cui parlare e giocare e poi c’ero io che avevo l’amico immaginario con cui parlare e giocare ma era un bambino mutante del Popolo della Notte che avevo conosciuto in sogno. In un certo modo capisco la maestra che in terza o in quarta elementare chiamò il prete che mi asperse di acqua santa davanti a tutta la classe.
‘Il Sintetico più simpatico’ era l’appellativo di un personaggio (persona artificiale, per l’esattezza) che intorno ai 18 anni creai per una serie di tavole cyberpunk ambientate nel 2020. La storia ci insegna, però, che per quanto tu possa futurizzare con la fantasia, la gente che vuole l’hoverboard di Ritorno al Futuro è decisamente meno di quella che desidera una macchina con rombante motore alimentato a diossina.
Sempre da bambino, pronunciavo la parola ‘puzzle’ così come la leggevo, finché un giorno mio padre mi corresse… Si dice ‘pàsol’ - e io controbattei che no, se c’è scritto PUZZLE si dice PUZZLE sennò avrebbero scritto PASOL! E poi senti che odore cattivo di colla e carta vecchia! PUZZANO! Fu la prima vera lezione sulla dissonanza cognitiva del mondo degli adulti.
‘L’italiano deve morire!’ ho detto l’altro giorno a una persona non italiana che parlava l’italiano meglio del 70% degli italiani. E ovviamente non mi riferivo a un ostaggio in mano a una milizia straniera ma alla lingua. Nello specifico, dell’idea di lingua come immutabile fregio di superiorità nei confronti dell’altro. Siccome tra 350 milioni di anni ci sarà l’impatto del supercontinente e tra 1,5 miliardi di anni l'inclinazione assiale della Terra subirà uno spostamento fino a 90° con la devastazione totale di ogni forma di vita sulla superficie, non vedo perché perdere tempo a lagnarsi di chi usa termini come cringe o triggerare. Moriremo tutti e nel frattempo io ghosto tutti i rompicoglioni puristi in anticipo.
‘Non sono queste le cose importanti’ (o ‘Mi ci sciacquo il culo!’ se sono indispettito) è un mantra che via via sto ripetendo(mi) sempre più frequentemente: perché perdere tempo (sebbene io apprezzi grandemente chi lo fa tipo @firewalker) a spiegare alla gente che l’aggettivo SINTETICO accanto a CARNE non ha senso alcuno? Le persone vogliono sentir strillare un ipotetico maiale e credersi al sicuro nella quotidiana routine tradizionale, senza mai soffermarsi a riflettere che il vino con cui si demoliscono il fegato ha lo stesso alcol di quello che bevevano i loro nonni, tranne che questi ultimi inorridirebbero davanti ai correttori di acidità, ai solfiti e agli acceleratori di macerazione dei processi di vinificazione moderni. Sì, ok… tu che stai per lussarti il dito sul tasto del reblog il vino lo fai in modo ‘naturale’ ma cerca di capire il senso di quanto vado dicendo.
Se fosse per me, imporrei nelle scuole un’ora a settimana di addestramento a ChatGPT. E non intendo che i bambini imparino a conoscerlo ma che proprio lo addestrino con ogni minchiata che viene loro in mente. Vi prego… molto meglio che lo facciano loro piuttosto che una masnada di cinquantenni col terrore delle novità. Preferisco che il navigatore prenda il controllo della mia macchina e cominci a chiedere con tono lamentoso ‘Siamo arrivati? Siamo arrivati? Ma quando si arriva?’ rispetto ad algoritmi che girano sempre attorno a cali di peso, soldi facili e malattie immaginarie.
Per quanto io sia consapevole che questo comporterà altrettanti problemi, mi ha fatto piacere sentirmi dire da @ross-nekochan che io sono un BOOMER INVERSO cioè che invece di fossilizzarmi sulla sedia a dondolo e indicare col bastone i giovinastri moderni in modo sprezzante, al contrario mi sto aprendo sempre di più nei loro confronti. Lo so che il rischio è diventare il meme di Steve Buscemi "How do you do, fellow kids?“ ma al massimo sarò considerato un bizzarro vecchietto simpatico e non quello che si lagna rabbioso che ai suoi tempi giocava a tirare sassi ai maiali e non ai videogames violenti.
E comunque @ross-nekochan, non è che le donne non facciano seppuku con la katana… nemmeno gli uomini lo fanno! La katana è troppo lunga per essere impugnata correttamente e sventrarsi in modo efficace (è lunga circa 1 metro con 70 cm di lama), perciò si usava il wakizashi, cioè la spada più corta (mezzo metro di lama) che era la ‘guardiana dell’onore’, mano sinistra sull’impugnatura, mano destra su un panno di seta avvolto attorno alla lama. Di solito la propria katana veniva consegnata a una persona fidata che, messasi dietro, avrebbe decapitato il sacrificante per evitargli disonorevoli smorfie di dolore.
Le donne, invece, facevano seppuku con il tanto (pugnale corto) e tagliandosi la gola… ma dopo essersi legate le gambe con l’obi perché sia mai che qualcuno sbirciasse sotto il kimono mentre agonizzavi.
Credo che per oggi basti così <3
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3nding · 5 years ago
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"Da domani non esisterà una zona rossa perché tutta l’Italia dovrà applicare le stesse regole e restrizioni, a cui se ne aggiungono di nuove.
Ho vissuto il passaggio dalla normalità all’emergenza in Cina e lo sto rivivendo ora qui con voi.
Anche lì si è cominciato con le scuole chiuse, lo smartworking, l’isolamento della regione epicentro e delle province focolaio, fino a dover riscrivere completamente le modalità di vita e di relazione di ciascuno di noi in ogni città della Cina.
Non si è trattato di un processo indolore ed era sufficiente leggere i commenti online per trovare un fiume di rancore, paura, confusione, sfiducia nelle istituzioni.
Ma su una cosa, da subito, non si è avuto alcun dubbio: per superare la crisi sarebbe servita una reazione collettiva. Il contagio era un problema di tutti, e ciascuno avrebbe dovuto fare la sua parte per combatterlo.
Prima delle sanzioni, è stata la pressione sociale a far sì che venissero rispettate le precauzioni (sfociata in alcuni casi nell’umiliazione pubblica dei trasgressori).
Se vi racconto questo, non è perché veda in quella reazione un modello da seguire (tra l’altro di fatto impossibile per ragioni culturali), ma per dirvi che dobbiamo trovare il nostro modo di reagire insieme, di continuare a vivere rispettando le nuove misure di contenimento, anche se sarà dura per tutti.
Non amo le divisioni manichee, ma nei giorni passati ho visto due Italie.
La prima è quella di chi si offre volontario nelle chat di quartiere per portare la spesa agli anziani, di chi rispetta l’isolamento e la quarantena con grandi sacrifici, di chi annulla eventi a cui lavora da un anno (sopportandone costi e critiche), degli insegnanti che in poche ore si preparano per la didattica a distanza (superando difficoltà burocratiche e tecniche, e offrendo supporto ai colleghi meno digitali), dei giornalisti che resistono alla tentazione di pubblicare bozze di decreti e notizie non verificate. E di chiunque – medici, infermieri, personale ospedaliero – lavora in prima linea rischiando il contagio.
Qual è la seconda Italia? Non è solo quella delle serate a Trastevere, delle passeggiate al centro commerciale, degli aperitivi o delle fughe a Cortina, ma quella di chiunque non si sta curando dell’impatto dei suoi gesti quotidiani sull’intera comunità.
È l’Italia che ho incontrato al supermercato qualche giorno fa: starnuti liberi, slinguate sulle dita per aprire i sacchetti del fresco, mani senza guanti che sceglievano scrupolosamente frutta e verdure, abbracci calorosi (“Abbello, come stai, fatte bacià! Il virus? Eh ma mo passa vedrai").
È l’Italia di chi è raffreddato e non indossa la mascherina (lo so, sono tra i pochi rimasti a difenderne l'utilità ma per me indossarla dovrebbe diventare un obbligo morale per chiunque abbia il sospetto di essere positivo al virus).
Sono convinto che la politica e i media abbiano responsabilità per la situazione attuale, ma sono anche convinto che adesso serva uno sforzo collettivo da parte di noi cittadini.
Il messaggio è chiaro, ripetuto allo sfinimento in tutte le reti nazionali: bisogna evitare gli assembramenti, cercare di restare a casa, sospendere strette di mano e abbracci quando vediamo un amico, starnutire in un fazzoletto o nella piega del gomito, mantenere la distanza di almeno un metro dagli altri, lavarci spesso le mani e non toccarci occhi, naso, bocca (e qui torna di nuovo l'utilità della mascherina, secondo me). Se si hanno sintomi influenzali, non andare al pronto soccorso, ma contattare i numeri delle asl regionali.
Prenderci cura l’uno dell’altro deve diventare la nostra priorità quotidiana se vogliamo far diventare queste due Italie una sola.
Ed è ciò che farà la differenza sull’avanzata o meno del contagio".
Sigismondo Baldovino
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sottospazi · 5 years ago
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ho appena visto un video su YouTube dove un tizio chiedeva ad un altro: "ma come fai a non essere felice a vent'anni???"
ABBELLO DE ZIO SE VUOI TI ELENCO ALMENO NOVANTANOVE MOTIVI POI NE RIPARLIAMO
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robelibe · 7 years ago
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#abbello
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legarsquiaimelapluie · 6 years ago
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Abbello ♥️😘
ma ciao bella❤️
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plurilinguismo · 7 years ago
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"Abbello, guarda che l'arsenale nucleare più potente del mondo ce l'avemo noi" ossignore chiunque abbia scritto quella lettera va licenziato in tronco
Il problema è che chiunque avesse un minimo di buon senso è già stato licenziato, non è rimasto nessuno che gli impedisca di scrivere una lettera come un bambino deficiente di 5 anni cioè da dove cominciare
“We greatly appreciate your time, patience, effort... we were informed that this meeting was requested by North Korea, but that to us is totally irrelevant” cioé bro idgaf
“the Singapore meeting, for the good of both parties, but to the detriment of the world, will not take place“ ??? e ti pare poco 
Il “ce l’ho più grosso io” che a sto punto è diventata quasi roba vecchia
“I felt a wonderful dialogue was building up between you and me, and ultimately, it is only that dialogue that matters. Some day, I look very much forward to meeting you” #bromance
Che fra l’altro “l’unico dialogo che importa è quello fra noi due” e poi tiri il pacco all’unico incontro faccia a faccia che potevate avere
“If you change your mind having to do with this most important summit, please do not hesitate to call me or write.” sei te che l’hai annullato???? 
“call me or write” l’unica cosa che manca è chiudere con xoxo
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2-20-morning · 5 years ago
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Non posso dire altro che Bocca della verità. Mi sta capitando proprio adesso con delle persone.
Da notare come prima s'avvicinano a te come se non gli avesso fatto niente e poi sono pronte a farti lo sgambetto. Abbello, de core mi'n sta solo uno 'er me corpo!
Scrivi frasi stupende! Continua così😉😊
“Nun te fida’ de chi ‘n giorno te vo bene e l'altro t'è distante. C'ha er core ballerino e a bocca da mercante.”
— [A Roma se dice così. (via lu-izmailov)
nun te fida re’ belli parol..a gent ten o zuccher mocc’ e o vlen nd'o cor.
(via egelofu)
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whydoesthisexist76 · 1 year ago
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The group is slowly coming together,
The paint pens keep drying,
I am also working very slowly.
Krie, Abbello, Ottocos (Otto), Auguste, Charlie.
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wjjherondale-blog · 8 years ago
Conversation
jace: ho pensato che al tuo risveglio avresti voluto vedere qualcuno con un aspetto gradevole
clary: abbello de' mamma, datte 'na calmata che qua se voglio vedere qualcuno de' figo me guardo allo specchio
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spinebookstore · 6 years ago
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Uno ci aveva chiesto 300€ per pittare. ABBELLO 😎 Facciamo noi. . . #spinebookstore 🏠 Via Crispi n. 5 . . #spinebookstore #Spine #Bari #Puglia #Italia #libri #fumetti #autoproduzioni #albiillustrati #microproduzioni #editoria #edizioni #italiane #estere #booking #internazionali #stampe #graphicnovel #illustrazione #arte #poster #bookshop #indipendente #independent #illustration #Europe #presentazioni #autori (presso SPINE Bookstore) https://www.instagram.com/p/BzlcZefIrgc/?igshid=1x3oe7i4htgwc
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sopjustsop · 7 years ago
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/Inno di Mameli plays in the distance/
Se Gyro si vestisse come si veste Johnny dovrebbe avere la bandiera italiana su qualsiasi cosa comprese le mutande
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corroborare · 7 years ago
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Pardon, torno a cucinare. ✋
abbello, non si fa mica così eh
t’ho fatto una domandina e te fuggi? 
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robelibe · 5 years ago
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Abbello❣️ (presso Enoteca La Mescita) https://www.instagram.com/p/B2zFa0joMBl/?igshid=9jyi63arsw1u
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plurilinguismo · 7 years ago
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sciogli-lingua replied to your post “Abbello, guarda che l'arsenale nucleare più potente del mondo ce...”
L'analisi è perfetta, mi spancerei dal ridere se non ci fosse da piangere
Era quasi meglio quando si limitava a twitter, è difficile scrivere così tante scemenze in soli 280 caratteri
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