#Vittorio Virgili
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5 maggio … ricordiamo …
5 maggio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2022: Kenneth Welsh, attore canadese. Welsh aveva recentemente sposato Lynne Mcilvride. (n.1942) 2020: Mimmo Sepe, all’anagrafe Domenico Sepe, attore e comico italiano. (n.1955) 2018: Adolfo Lastretti, attore e doppiatore italiano. (n. 1937) 2018: Vittorio Virgili, è stato un imprenditore italiano calzaturiero. (n. 1940) 2013: Rossella Falk, pseudonimo di Rosa Antonia Falzacappa, attrice…
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#5 maggio#Adolfo Lastretti#Dana Wynter#Domenico Sepe#Enzo Liberti#Franco Indovina#George Sidney#Gino Buzzanca#Hilda Clark#Jean-Claude Pascal#Jolanda Povolieri#Jole Voleri#Kenneth Welsh#Mario Buccellati#Mimmo Sepe#Morti 5 maggio#Personaggi importanti#Ricordiamo#Rosa Antonia Falzacappa#Rossella Falk#Vittorio Virgili
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Vittorio Virgili
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Vittorio Virgili
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SANT’ELPIDIO A MARE – Un incontro molto partecipato con un’autrice che ha saputo divertire i presenti presentando non solo il suo ultimo libro – Volevo essere una vedova – ma un personaggio, quello di Chiara, che ha strappato approvazione ed applausi a scena aperta.
Parco Bartolucci ha ospitato, ieri sera, Chiara Moscardelli introdotta da Giulia Ciarapica nel secondo appuntamento della rassegna “Aspettando… libri a 180 gradi”, il festival dell’editoria che sarà proposto a fine agosto. La presentazione del libro di Chiara Moscardelli è stata anche l’occasione per comunicare ufficialmente come sarà strutturato il festival e comunicare i nomi degli autori presenti.
Un’anteprima assoluta sarà proposta il 29 agosto con Tullio Solenghi che metterà in scena il Decameron in piazza Matteotti, ad ingresso gratuito. II 30 di agosto alle ore 19.30 sarà proposta, in corso Baccio, una tavola rotonda con marchigiani Doc, nel corso della quale sarà protagonista la Marchigianità.
Alle 21.15 nella sala consiliare del comune si terrà l’incontro “Il web tra fake, trash & like”, una conversazione con Sara Dellabella – Romana Ranucci (autrici di Fake Republic. La satira politica ai tempi di twitter) e Vittorio Lattanzi (editorialista di Lercio.it).
L’apertura vera e propria del festival dell’editoria è programma per il 31 di agosto con oltre 40 case editrici che saranno presenti con le loro proposte editoriali – ma ci saranno anche artigiani che proporranno interessanti prodotti – fino al 2 agosto, giorno del Patrono.
Protagonisti di sabato 31 agosto saranno Alessio Romano e Ale Di Blasio, Edy Virgili, Antonio Fusco, Maura Chiulli, Romana Petri, Alice Basso Piergiorgio Viti. Domenica 1 settembre sarà la volta di Jonathan Arpetti e Christina B. Assouad, Eleonora Molisani, Daniela Giacchetti, Adrian Bravi, Giorgio Arcari, Mario Elisei, Stefano Tonietto, Paolo Albani e Paolo Morelli. Il 2 di settembre toccherà a Beatrice Brignone, Chiara Emiliozzi, Luca Tosoni, Fabio Di Cocco, Oberdan Cesanelli e ai ragazzi dei Centri Educativi dell’Ambito Sociale XX.
Ragazzi, questi ultimi, che sono stati protagonisti anche nel corso della serata di ieri visto che hanno messo a disposizione dei quadri da loro realizzati e che hanno contribuito a dare un tocco di colore a Parco Bartolucci. Non mancheranno momenti dedicati ai bookblogger, saranno proposte mostre e laboratori per bambini nel pomeriggio del 2 settembre.
In attesa del Festival di fine agosto, l’appuntamento con Aspettando… libri a 180 gradi si rinnova martedì 13 con la presentazione del libro di Giulia Ciarapica “Una volta è abbastanza”, sempre al Parco Bartolucci, ore 21.30.
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Tavagnacco, dal Vittorio Veneto arriva Elena Virgili
Tavagnacco, dal Vittorio Veneto arriva Elena Virgili www.calciodonne.it/notizie/nazionesws/serie-a/…
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5 maggio … ricordiamo …
5 maggio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic #felicementechic #lynda
2018: Adolfo Lastretti, attore e doppiatore italiano. (n. 1937) 2018: Vittorio Virgili, è stato un imprenditore italiano calzaturiero. Apre la prima azienda calzaturiera nel 1964 all’età di 24 anni, Calzaturificio Giuliana di Vittorio Virgili, in via Canuti 9 di Sant’Elpidio a Mare, allora suo domicilio, dove lui era titolare ed unico operaio, aiutato solo dalla madre che si occupava della…
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#5 maggio#Adolfo Lastretti#Dana Wynter#Enzo Liberti#Franco Indovina#George Sidney#Gino Buzzanca#Hilda Clark#Jean-Claude Pascal#Jolanda Povolieri#Jole Voleri#Mario Buccellati#Morti 5 maggio#Personaggi importanti#Ricordiamo#Rosa Antonia Falzacappa#Rossella Falk#Vittorio Virgili
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“Rimane la realtà, cruda come un chiodo”: Paolo Universo, ritratto di un poeta radicale, che ha fatto di tutto per scomparire, “il Rimbaud triestino”
Di Paolo Universo sono venuto a conoscenza durante uno degli innumerevoli momenti di flânerie trascorsi per i vicoli di Trieste. La gloriosa e deceduta libreria “In der Tat”, nei pressi di Piazza Hortis, conservava ancora due copie, salvate dal macero, del poema Dalla parte del fuoco di questo Poeta deragliato, visionario, consanguineo della follia, semignorato dai suoi stessi concittadini.
Chi era dunque Paolo Universo?
*
Sappiamo che nacque nella Pola in orbace del 1934 e si spense (se una stella si spegne di un Universo dovremmo forse dire che collassa?) a Trieste nel 2002. Della sua fisionomia restano sparute fotografie in un bianco e nero che odora già di epigrafe. “Il Piccolo”, storico quotidiano locale delle città giuliana, lo definisce in un articolo commemorativo del 2005 ‘il Rimbaud triestino’. Eppure, se il maestro d’oltralpe decide di non lasciare traccia di sé dopo la sua deflagrazione letteraria (a tal proposito Jean Cau avrà a scrivere: «Ci sono mille modi di suicidarsi. Balzac scelse il caffè, Verlaine l’assenzio, Rimbaud l’Etiopia»), Universo imbocca la via del silenzio già in vita.
*
Le juvenilia della sua produzione poetica – non più di 50 componimenti – trovano eco solo sulla rivista “Nuovi Argomenti” nel 1971 e sull’“Almanacco dello Specchio” mondadoriano nel 1972. All’indomani della scomparsa dell’Autore altre poesie, espunte dalla parva pubblicazione, faranno capolino in una pubblicazione postuma: Poesie giovanili 1967-1972, a cura di Giorgetta Dorfles. Stop.
*
Quando Universo viene pubblicato sullo Specchio del 1972, accanto al suo nome campeggiano dei ‘mostri sacri’ della poesia italiana e straniera: Pound, Montale, Bertolucci, Sereni, Mandel’stam, Kavafis ecc. La vis polemica del triestino appare subito evidente:
io ti vedrei piuttosto in una parodia di Franz Lehar vedova allegra con lo sguardo gaio in una grande birreria di Marsovia scintillante di cristalli di Boemia brindare ad un peto asburgico di Magris
Universo odiamava Trieste:
Trieste… io ti vorrei vedere distrutta casa per casa al suolo vorrei che un nuovo Scipio ti mettesse a ferro e fuoco come Cartago vorrei che vere orde di barbari ti mettessero a sacco vorrei vederti squassata dal mare come Messina vorrei che sulla tua austroungarica rovina fosse cosparso il sale
*
Il porto dell’Impero simboleggia tutto quell’ideale borghese che il Poeta detesta, declinato nella nostalgia del ripiegamento sui passati splendori che conducono alla mitizzazione della città asburgica. MITTELEUROPATICA; questa è la diagnosi implacabile che Universo fa della sua città adottiva. Luigi Nacci, classe 1978 e rigorosissimo studioso della letteratura giuliana del secondo Novecento, nel suo impagabile Trieste allo specchio ricorda un aneddoto – e l’aneddotica su Universo è ben più corposa della sua produzione letteraria, quantomeno di quella edita – a sua volta ricevuto dalla vedova del Poeta: « […] Universo, invitato a presentarsi a Milano per firmare un importante contratto di pubblicazione ed essere così introdotto nei salotti “bene” degli intellettuali più in voga, giunto alla stazione lombarda, voltò le spalle alla fama per ritornare immediatamente a Trieste» [citato in L. Nacci, Trieste allo specchio, Battello Stampatore].
*
Lo sberleffo supremo è in una poesia lanciata come una granata contro Vittorio Sereni, proprio colui che tanto si era prodigato per includerlo nel mazzo degli autori da dare alle stampe sullo “Specchio” del 1972:
in attesa di una tua risposta da milano passavano i postini i frutti di stagione le settimane i mesi io invecchiavo a vista d’occhio ma tu col cavolo che mi rispondevi
*
Universo è una rivolta permanente, contro tutti i dogmi: il capitalismo, peculiarmente nella sua deformazione borghese, il cristianesimo (rivolgendosi a Dio il Poeta scrive: «tu/ solitario come un verme/ non ci interessi più»), le convenzioni e la pubblica morale («ho già pronto/ il dito/ infilami/ una fede/ sicura/ faremo tanti figli per sfamarci/ con cura ho tirato/ le somme/ puoi lasciare la pendola/ madonna/ ritornare con me/ sedentaria/ respirare l’aria pura/del bidet»). Una dissacrazione voluta, inseguita e portata alle estreme conseguenze: di Universo, come Rimbaud tra le sabbie di Aden, si sono perdute le tracce. Dopo la frammentaria pubblicazione delle poesie giovanili l’Autore sceglierà di trascorrere (ancora da Nacci, op. cit.) «i suoi ultimi anni tra i “matti” del Padiglione M di S. Giovanni, in mezzo ai reietti, gli emarginati». Risalgono a questo momento storico (non sarà superfluo rammentare che negli anni in cui Universo si emargina, a Trieste esercita Franco Basaglia) le ultime ‘pubblicazioni’ dell’Autore: «decine di slogan aforistici ideati per la realizzazione di maglie stampate all’Opp» (Nacci, op. cit.).
*
Dalla ricognizione storica di Nacci resta escluso – per ragioni metodologiche adottate dal critico e poeta nella sua trattazione – il poema cui Universo si dedicherà per tutta la vita e che sarà dato alle stampe dopo la morte dell’Autore in virtù di una iniziativa editoriale commemorativa: Dalla parte del fuoco (Hammerle Editori, 2005). Il testo è corredato da una serie di testimonianze di amici ed estimatori dell’opera universale. Ed è proprio da questi testi che si possono cogliere altri scorci di una esistenza al ‘termine della notte’: «Benché ostentasse una preferenza per gli animali, quei “nostri fratelli minori” di cui in gran numero era popolata anche la sua casa, amava gli uomini e amava l’infinita varietà di storie con cui essi sono capaci di animare il teatro del mondo. Sembrava averne collezionati di tutti i tipi, dai più comuni ai più singolari ed eterogenei. Nella mia lunga frequentazione con lui, non mi era mai capitato di vedere altrettanta abbondanza di tipologie umane tra le più anomale e disparate come nella sua casa» [Nicoletta Brunner Tamburini, in Dalla parte del fuoco, op. cit.)
*
Dalla Parte del fuoco è un poema in prosa ‘sinfonico’, costruito in 6 movimenti/capitoli contrappuntati da annotazioni di tempo all’inizio di ogni sezione. I primi 5 movimenti si concentrano sullo squallore della metropoli industriale – quella Milano alle cui lusinghe aveva rifiutato di cedere: «bisogna inventare bisogni indurre in tentazione nutrire i satolli darle a bere agli assetati vestire i nudisti subornare le nonne stimolare gli stitici – dovunque… anche in tram. statistiche interviste ricerche di mercato indagini demoscopiche vendite di propaganda campagne campione sondaggi d’opinione buoni premio punti qualità…» [Dalla parte del fuoco, I, Sinfonia della città – allegro vivace].
*
La scrittura ha un andamento frantumato, come di appunti sulla distruzione, fortemente onomatopeico e con abbondante uso di calembour, allitterazioni e rime interne. Mi richiamo al docufilm ispirato a La distruzione di Dante Virgili perché la sperimentazione linguistica di Universo si approssima molto a quella del Céline italiano. La città è percorsa come un girone infernale guidato dal Capitale cui nulla e nessuno può sfuggire se non con un atto di rivolta camusiano. I sintagmi attingono alla poesia beat tanto quanto alle avanguardie ma le tematiche sono più affini a La vita agra di Bianciardi che ai mantra lisergici di Ginsberg. L’umanità che vi è dipinta – come in una raffigurazione di Bosch – è una umanità alla deriva, in malora.
*
L’ultimo movimento, il solo ad avere carattere non prosastico – si intitola profeticamente “L’isola che non c’è”. Dalla città apocalittica all’Ospedale Psichiatrico. Mondi lontani che si toccano nel dolore e nello squallore. La tensione delle prime 5 sezioni si stempera in un ‘Adagio’ amaro, una ballata ininterrotta da misantropo innamorato dell’uomo:
scelto nel dolore sono stato ma l’enorme privilegio più non sento sempre dentro dentro dentro dentro quattro pareti ingabbiato tutto finisce troppo presto in un precipitare di parole rimane la realtà cruda come un chiodo il vuoto…
*
Questo era Paolo Universo, il poeta senza voce che urlava al mondo dalle abissalità del bigbang. In Francia, che di poesia se ne intendono gli è stata dedicata da una piccola editrice una antologia di ottima fattura, Dans un lieu commun j’ai fini par te trouver, poésie, che racchiude tutto il corpus poetico giovanile, gli aforismi dell’OPP e l’ultima sezione di Dalla parte del fuoco.
*
«la mia vita da poeta drammatico – lirica fino alla pazzia. ora suono la cetra teutonica dentro una grande cattedrale nera stracarica d’oro in una città dal cranio di madreperla che aizza le sue teste bionde nell’urlo della bora…» [Dalla parte del fuoco, I, Sinfonia della città – allegro vivace]
Luca Ormelli
*Desidero ringraziare Luigi Nacci per le preziose indicazioni cimiteriali e Gianfranco Franchi per la fratellanza concessa ad un triestino infiltrato come il sottoscritto.
***
Indicazioni bibliografiche:
Paolo Universo, Dalla parte del fuoco, Hammerle Editori, 2005, Trieste.
Paolo Universo, Dans un lieu commun j’ai fini par te trouver, poésie, ERES Edizioni, 2015, Tolosa.
A.A.V.V., Almanacco dello Specchio, Mondadori, 1972, Milano.
Luigi Nacci, Trieste allo specchio, Battello stampatore, 2006, Trieste.
*In copertina: un’opera di Roland Topor (1938-1997)
L'articolo “Rimane la realtà, cruda come un chiodo”: Paolo Universo, ritratto di un poeta radicale, che ha fatto di tutto per scomparire, “il Rimbaud triestino” proviene da Pangea.
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Stand espositivi, Show cooking, Street food, Bar e Ristorazione. Sessioni di Rebirthing, Costellazioni familiari, Pranic healing, Massaggi Olistici, Foto dell’aura e molto altro ancora…
3 Sale conferenze dove esporranno Medici, Nutrizionisti, Sportivi e VIP, tra i quali l’Attrice ELEONORA BRIGLIADORI, il Campione di Rugby MIRCO BERGAMASCO e l’Imprenditrice ATI SAFAVI.
RELATORI: Rosella Sbarbati – Valentino Bellucci – Laura Colasanti e Maria Laura Rosati – Silvia Antinucci – Marketa Devota e Cristiano Salvatori – Alessia Scopece – Stefano Momentè – Vasco Merciadri – Silvia Davanzo – Fabio Rigon – Michela De Petris – Alessandra Di Lenge e Vittorio Togni – Manuel Comandini – Eleonora Brigliadori – On. Lillo Ciampolillo – Edy Virgili – Amy Rachelle – Stefano Silvestri – Max Gaetano – Padre Corrado Sansoni – Valdo Vaccaro – Diego Fusaro – Alberto Rusciano – Luca Chiesi – Manuela Attorri – Mirco Bergamasco e Ati Safavi – Franco Libero Manco
SHOW COOKING: Gilbert Casaburi – Veg Staff – Tania Lattanzi – Sara Perticarini – Michela Mandolesi – La Cucina Vegana di Ambretta
Programma completo su veganplacefestival.it
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Sotto il segno #Girlsquad
I team al femminile sono ormai una realtà consolidata: il potere delle donne viene spesso declinato in collettivi al femminile, pronti a prendere il controllo della cultura, della creatività, dell’imprenditoria, della società.
È proprio questa tendenza a fare da filo rosso delle prossime edizioni di Who’s Next e Premiere Classe.
I due eventi internazionali dedicati il primo al ready-to-wear femminile e il secondo agli accessori, che avranno luogo a Porte de Versailles, Parigi, dal 20 al 23 gennaio 2017, sotto il segno #GIRLSQUAD.
Le fiere mostreranno la moda di domani dal punto di vista di coloro che la stanno creando: donne intelligenti, attive, creative, impegnate, libere di esprimersi e unite.
Per fare ciò, Who’s Next e Premiere Classe offriranno un’esperienza guidata completamente da gruppi di donne, dove verranno esposti brand esclusivi, sorgeranno pop-up stores, parteciperanno ospiti influenti e andranno in scena programmi musicali unici.
In particolare, accanto ai settori Fame, Private e Studio, le aree Trendy e Urban di Who’s Next presenteranno tanti marchi guidati da donne, come il parigino Pantheone, Blake Seven, Nola Nova, Ninii, Jamais sans rouge a levres. Insieme al brand Citadium Caumartin.
Who’s Next premierà 15 giovani brand urban dando loro la possibilità di esporre davanti al grande pubblico internazionale – tra cui figurano buyers rinomati – attraverso un pop-up store di abbigliamento urbano unisex, arricchito da un’area per il food, incontri e spettacoli, un workshop per la personalizzazione di scarpe da ginnastica tenuto dall’artista Rudnes e un photoboot firmato Figure. Inoltre, i flagshop Citadium Caumartin metteranno in vendita le creazioni dei giovani designer.
Premiere Classe è la sola esposizione a livello mondiale dedicata completamente al mondo degli accessori, e trae beneficio dalla concomitanza con Who’s Next: “il fatto che si tenga ogni anno in concomitanza con Who’s Next, consente agli espositori di Premiere Classe di beneficiare della presenza dei migliori buyer internazionali del mondo degli accessori, ma anche di tutti i buyer moda interessati al mondo ready-to-wear che intendono completare la loro offerta con scarpe, borse, gioielli e oggetti di design, al fine di proporre un’offerta sempre più trasversale in linea con i nuovi comportamenti di consumo”, spiega la Direttrice – anche qui, una donna – Sylvie Pourrat. Premiere Classe verrà infatti valorizzata da Who’s Next, che collocherà la fiera dedicata agli accessori al centro dell’esposizione, circondata dalle aree di ready-to-wear.
In questo modo i visitatori potranno osservare un panorama completo del mondo della moda attuale, passando dagli abiti agli accessori – di nome, ma non di fatto – in modo fluido e istintivo, come si fa davanti al proprio armadio. Premiere Classe esporrà calzature e pelletteria da tutto il mondo, tra cui ricordiamo le Italiane Cafè Noir, Fru.It, Tosca Blu, Vittorio Virgili, Alchimia, Andrea Cardone, Carl Laich, Maria La Rosa, My Walit, ma anche gioielli, tra cui ricordiamo il nostro Exquisite J, orologi, occhiali come quelli di Eyeloves Sunglasses e Spektre, accessori tessili e calze.
Federica Miri
SOCIAL FB Social FB Premiere Classe
#Girlsquad, il potere delle donne fa tendenza.
Sotto il segno #Girlsquad I team al femminile sono ormai una realtà consolidata: il potere delle donne viene spesso declinato in collettivi al femminile, pronti a prendere il controllo della cultura, della creatività, dell’imprenditoria, della società.
#Girlsquad, il potere delle donne fa tendenza. Sotto il segno #Girlsquad I team al femminile sono ormai una realtà consolidata: il potere delle donne viene spesso declinato in collettivi al femminile, pronti a prendere il controllo della cultura, della creatività, dell’imprenditoria, della società.
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SANT’ELPIDIO A MARE – E’ iniziato il conto alla rovescia per il festival letterario e dell’editoria Libri a 180 gradi che, rinviato a maggio per maltempo, è stato inserito nell’ambito dei festeggiamenti per il Santo Patrono, Sant’Elpidio Abate. Un festival nel corso del quale ci sarà spazio per gli autori, per le case editrici, per i bookbloggers ma anche per l’arte e per i laboratori per bambini.
Un festival che permetterà anche di parlare delle Marche: una regione di cui si parla poco, un territorio silenzioso, caparbio, ostinato unico nella sua capacità di saper contenere paesaggi, città, storia e storie.
“Proprio perché non se ne parla mai abbastanza – dicono gli organizzatori – proprio perché vogliamo far conoscere ad un pubblico più vasto, più ampio, curioso e incuriosito la nostra terra, abbiamo creato un Festival e una piccola ma ricca fiera dell’editoria che si svolgeranno in centro storico”.
L’apertura ufficiale è prevista per venerdì 30 agosto, alle ore 19.30, presso lo Sdrucciolo dei Pozzi con una tavola rotonda nel corso della quale parlare di Marchigiani D.o.C. e dove sarà protagonista la marchigianità. Moderate da Giulia Ciarapica, saranno presenti Ilaria Barbotti (esperta di dinamiche social e web, ideatrice di Igersitalia, fondatrice Digital PR Atelier), Daniela Diletti (artigiana nel settore calzaturiero, ideatrice della collezione La Marchigiana e fondatrice del marchio Souvenir d’Italie), Lucrezia Sarnari (giornalista, ideatrice del blog https://ift.tt/2ZsCbI5, autrice Rizzoli) e Gaia Segattini (giornalista, ideatrice del blog https://ift.tt/2ZsCbI5, autrice Rizzoli).
Alle 21.30 ci si sposterà al Palazzo Comunale per discutere di un argomento molto attuale: “Il web tra fake, trash & like”. Saranno presenti Vittorio Luciani editorialista di Lercio.it e Sara Della Bella e Romana Ranucci, giornaliste e autrici del libro “Fake Republic. La satira politica ai tempi di twitter”.
Dal 31 agosto al 2 settembre il centro storico ospiterà, dalle 10.00 alle 22.00 la fiera dell’editoria con oltre 40 espositori, presentazioni dei libri con gli autori, mostre d’arte e di fotografia, conversazioni e laboratori.
“L’obiettivo che intendiamo raggiungere – dicono gli organizzatori – oltre a parlare delle Marche, è quello di offrire un’occasione per avvicinarsi alla lettura, non solo a chi già è appassionato ma anche a chi volesse lasciarsi appassionare ed incuriosire. Per questo il programma è vario: non solo Umberto Galimberti che ha un suo pubblico ma una serie di proposte destinare al classico lettore medio: storie d’amore, storie di vita, testimonianze, approfondimenti sul cibo, sulla vita della campagna, letture per bambini e tanto altro ancora”.
Il 31 agosto, saranno presenti Alice Basso, Antonio Fusco, Alessio Romano e Ale Di Blasio, Maura Chiulli, Romana Petri, Edy Virgili, Piergiorgio Viti, Umberto Galimberti.
Il 1 settembre sarà la volta della Banda degli arancioni ed ancora Jonathan Arpetti e Christina B. Assouad, Eleonora Molisani, Adrian Bravi, Giorgio Arcari, Mario Elisei, Paolo Morelli, Paolo Albani, Stefano Tonietto, Daniela Giacchetti.
Il 2 settembre saranno presenti Beatrice Brignone, Luca Tosoni, Chiara Emiliozzi, i Centri Socio Educativi Riabilitativi dell’Ambito Sociale XX, Fabio Di Cocco, Oberdan Cesanelli e il pomeriggio sarà ricco di laboratori per bambini, dalle 17.00 alle 19.30.
Il programma è disponibile sul sito www.libria180gradi.com
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