#Vittoria Romana
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Cimbri e Teutoni
Le ripetute sconfitte degli eserciti romani al nord contro Cimbri e Teutoni furono per Mario un'occasione per rinnovare la sua gloria e consolidare il suo potere. I due popoli infatti ottennero, a nord dei Pirenei, una serie di vittorie contro l'esercito romano, favorito dalle rivalità all'interno dell'aristocrazia senatoria, la cui sconfitta nella battaglia di Arausio (Arancione) nel 105 ne costituisce il culmine. Queste sconfitte terrorizzarono la popolazione romana, risvegliando lo spettro dell'invasione di Roma da parte dei Galli nel IV secolo a.C.
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Cagliari - Duomo - XIII sec. e Pisa - Duomo - 1118
I possedimenti sardi della Repubblica marinara di Pisa spiegano le affinità fra le due cattedrali: allo stesso modo l’arte europea risente della radice latina della sua storia.
La storia della letteratura romana è costituita da due fili: la rivisitazione della cultura greca e la narrazione della storia della repubblica e dell’impero.
Di seguito le tappe più importanti:
a. C.
754 - 504 Re di Roma. Numa Pompilio fonda il Pontifex Maximus. Sotto il regno di Tullio Ostilio gli Orazi sconfiggono i Curiazi, campioni di Alba Longa. Anco Marzio estende il territorio e costruisce il Ponte Sublicio per unire gli insediamenti urbani con il Palatino. Tarquinio Prisco, primo re etrusco, ne introduce la cultura (anche i goliardici fescennini) e realizza la Cloaca Massima, Servio Tullio riorganizza l’esercito e la società in centurie determinate dalla ricchezza. Fine della monarchia con Tarquinio il Superbo cacciato anche grazie al coraggio di Muzio Scevola. Primi consoli Bruto e Collatino.
496 - Vittoria sui Latini e su Tarquinio il Superbo al Lago Regillo
494 - La plebe sull’Aventino. Discorso di Menenio Agrippa
493 - Foedus Cassianum con i Latini: coinvolgere le elitè dei popoli sconfitti è sempre stata la strategia romana.
477 - La gens Fabia sconfitta sul fiume Cremera dai Veienti
449 - XII Tabulae
445 - la Lex Canuleia consente il matrimonio fra patrizi e plebei
431 - Cincinnato dittatore sconfigge Volsci ed Equi
396 - Furio Camillo conquista Veio
390 - i Galli Senoni di Brenno (“Vae victis”) saccheggiano Roma, ma Furio Camillo li sconfigge.
366 - Leggi Liciniae - Sextiae: primo console plebeo. Per l’espansione della repubblica era necessario che Roma superasse l’impostazione di società fondata sulle gentes.
321 - i Romani sono sconfitti dai Sanniti e sottoposti alle Forche Caudine. I Romani introducono nel proprio armamento il giavellotto: ogni sconfitta li porta a migliorare la tattica militare che in questo caso si traduce nella vittoria sui Sanniti nel 290.
295 - i Romani sconfiggono Galli, Sanniti ed altre popolazioni dell’Italia centrale nella battaglia del Sentino.
272 - A Benevento i Romani sconfiggono Pirro e dominano la Magna Grecia benché la cultura greca, attraverso il Circolo scipionico, penetra a Roma nonostante l’avversione dei difensori del mos maiorum.
241 - Dopo la battaglia delle Egadi, alla fine della prima guerra punica, i Romani conquistano la Sicilia.
240 - Livio Andronico rappresenta il primo dramma in latino e traduce Iliade ed Odissea.
219 - 202 - Bellum Poenicum (Nevio)
219 - Annibale espugna Sagunto e provoca i Romani alla Seconda guerra punica.
216 - Annibale, varcate le Alpi, sconfigge i Romani a Canne, ma viene logorato da Quinto Fabio Massimo.
202 - Scipione l’Africano vince Annibale a Zama e pone termine alla seconda guerra punica.
III - II sec. - Aulularia, Miles Gloriosus ed altre opere tipiche della “commedia dell’arte” latina di Plauto che creano maschere, personaggi tipici come il servus currens.
II sec. - Annales (Ennio) dalle origini al 171 a. C.
197 - Filippo V di Macedonia viene sconfitto. La cultura greca entra a Roma.
163 - Il punitore di se stesso (Terenzio), improntato alla commedia ellenistica di Menandro
160 - De agri cultura (Catone)
146 - Scipione l’Emiliano distrugge Cartagine al termine della terza guerra punica
133 - Assassinio di Tiberio Gracco
121 - Morte di Tiberio Gracco. La proletarizzazione della plebe secoli è causata dall’incapacità di realizzare riforme agrarie efficaci e dalla conseguenza creazione di latifondi in mano a patrizi e cavalieri. Questo crea un esercito di professionisti costituti da masse di cittadini dipendenti dai donativi dei generali e crea quindi le basi per l’ascesa di figure come Mario, Pompeo ed Antonio (populares) in diretta concorrenza con la classe senatoria rappresentata da Silla, Cicerone, Bruto e Ottaviano (optimates).
105 - Mario sconfigge Giugurta
101 - Mario sconfigge i Cimbri ai Campi Raudii
86 - 79 Dopo la guerra civile fra gli Optimates di Silla e Pompeo e i Populares di Mario, dittatura di Silla
I sec.
De rerum natura (Lucrezio)
È dolce, mentre nel grande mare i venti sconvolgono le acque, guardare dalla terra la grande fatica di un altro; non perché il tormento di qualcuno sia un giocondo piacere, ma perché è dolce vedere da quali mali tu stesso sia immune. Dolce è anche contemplare grandi contese di guerra apprestate nei campi senza che tu partecipi al pericolo. Ma nulla è più piacevole che star saldo sulle serene regioni elevate, ben fortificate dalla dottrina dei sapienti, donde tu possa volgere lo sguardo laggiù, verso gli altri, e vederli errare qua e là e cercare, andando alla ventura, la via della vita, gareggiare d'ingegno, rivaleggiare di nobiltà, adoprarsi notte e giorno con soverchiante fatica per assurgere a somma ricchezza e impadronirsi del potere.
73 - Ribellione di Spartaco a Capua
70 - Verrine (Cicerone)
62 - Pro Archia (Cicerone)
Haec studia adulescentiam agunt, senectutem oblectant, secundas res ornant, adversis rebus perfugium ac solacium praebent
60 - Primo triumvirato. Catilinarie (Cicerone)
Quousque tandem, Catilina, abutere patientia nostra?
Carmi (Catullo). Catullo è un esponente dei poeti neoterici, avversi all'epica e attenti ai brevi componimenti ellenistici che si concentrano sui dettagli (es. il passero di Lesbia).
Sulla tomba del fratello
Di gente in gente, di mare in mare ho viaggiato, / o fratello, e giungo a questa cerimonia funeraria / per consegnarti il dono supremo di morte / e per parlare invano con le tue ceneri mute, / poiché la sorte mi ha rapito te, proprio te, / o infelice fratello precocemente strappato al mio affetto. / E ora queste offerte, che io porgo, come comanda l’antico / rito degli avi, dono dolente per la cerimonia, gradisci; sono madide di molto pianto fraterno; / e ti saluto per sempre, o fratello, addio.
Multas per gentes et multa per aequora vectus, / advenio has miseras, frater, ad inferias, / ut te postremo donarem munere mortis et mutam nequiquam adloquęrer cinęrem.
“Non ho per niente voglia di piacerti, o Cesare, né m'importa di saperti bianco o nero”
"Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris? Nescio, sed fieri sentio et excrucior"
52 - Pro Milone (Cicerone)
51 - De re publica (Cicerone) che include il Somnium Scipionis
50 - De bello gallico (Cesare)
48 - Battaglia di Farsalo. De bello civili (Cesare)
44 - Idi di marzo
[Secondo la pronuncia del latino restitutuum, “Ave Caesar” era “Aue Kàesar”]
43 - Secondo triumvirato. La congiura di Catilina (Sallustio). Filippiche di Cicerone contro Antonio i cui sicari, proprio quell’anno, lo assassinano.
42 - Bucoliche (Virgilio), raccolta di canti di tipo ellenistico (Callimaco, Teocrito), improntati allo spirito agreste dell'ideologia augustea, ma anche attenti a raccontare il dolore delle espropriazioni successive alle guerre civili.
Titiro, tu che riposi sotto l’ombra di un alto faggio, intoni sull'esile flauto una melodia silvestre: noi lasciamo i territori della patria e i dolci campi, noi abbandoniamo la patria; tu o Titiro, rilassato all’ombra insegni alle selve a risuonare il nome della bella Amarillide.
Tityre, tu patulae recubans sub tegmine fagi silvestrem tenui musam meditaris avena; nos patriae finis et dulcia linquimus arva; nos patriam fugimus; tu, Tityre, lentus in umbra, formosam resonare doces Amaryllida silvas.
Oh Muse sicule, alziamo un poco il tono del canto: non a tutti piacciono gli arbusti e le umili tamerici; se cantiamo le selve, le selve siano degne di un console.
Sicelides Musae, paulo maiora canamus; non omnis arbusta iuvant humilesque myricae: si canimus silvas, silve sint consule dignae.
Omnia vincit Amor: et nos cedamus Amori
40 - La guerra di Giugurta (Sallustio)
31 - Ottaviano e Agrippa sconfiggono Antonio e Cleopatra ad Azio
27 - a. C. - 68 d. C. Dinastia Giulio - Claudia (Augusto, Tiberio, Claudio, Nerone)
Eneide (Virgilio), unione fra la componente iliadica ("arma") e quella odisseica ("la pietas di Enea"), poema lasciato incompiuto da Virgilio, ma pubblicato per volere di Augusto. Crea un legame fra la storia di Troia, la maledizione della cartaginese Didone, l'approdo sulle coste italiche.
Narro delle imprese di guerra, del primo troiano che arrivò in Italia sulle coste di Lavinio per volontà del destino. Sballottato per molto tempo sia per mare sia sulla terraferma per voler degli dei; per colpa di Giunone soffrì tanto anche durante le battaglie. Finché fondò una città che diede casa ai Penati origini dei troiani e dei romani.
Arma virumque cano, Troiae qui primus ab oris Italiam fato profugus Laviniaque venit litora, multum ille et terris iactatus et alto vi superum, saevae memorem Iunonis ob iram, multa quoque et bello passus, dum conderet urbem inferretque deos Latio; genus unde Latinum Albanique patres atque altae moenia Romae.
Rari nantes in gurgitte vasto
Timeo Danaos et dona ferentes
Agnosco veteris vestigia flammae
Auri sacra fames
Una salus victis, nullam sperare salutem
Tu regere imperio populos, Romane, memento (hae tibi erunt artes), pacique imponere morem, parcere subiectis et debellare superbos
[Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenet nunc Parthenope: cecini pascua, rura, duces]
27 - 14 d. C. Ad urbe condita (Livio)
23 - 13 - Odi (Orazio)
Vedi come si innalza bianco di neve il Soratte, e gli alberi sofferenti non reggono più il peso e si rapprendono i fiumi per il gelo acuto. Dissolvi il freddo, mettendo legna sul fuoco con larghezza, e versa generosamente vino di quattro anni dall’anfora sabina, Taliarco. Il resto lascialo agli dei che, appena placano i venti in lotta sul mare in burrasca, ecco che non si muovono più i cipressi e i vecchi ontani. Non chiederti cosa sarà domani, e tutti i giorni che la sorte ti darà segnali tra gli utili, e non disprezzare, ragazzo, i dolci amori e le danze, finché ti è ancora lontana la vecchiaia fastidiosa. Adesso frequenta il Campo Marzio, le piazze e i lievi sussurri la sera all’appuntamento, e il riso agognato della tua ragazza che viene dall’angolo più segreto a tradirla, e il pegno strappato al braccio e al dito che appena resiste.
Vides ut alta stet niue candidum Soracte nec iam sustineant onus silvae laborantes geluque flumina constiterint acuto?
Odi profanum vulgus, et arceo
Ho innalzato un monumento più duraturo del bronzo e più elevato della mole regale delle piramidi, che non la pioggia corrosiva, non l'Aquilone impetuoso potrebbe distruggere o l'innumerevole serie degli anni e la fuga dei tempi.
Non tutto morirò e molta parte di me eviterà Libitina: continuamente io crescerò mantenuto in vita dalla lode dei posteri, finché il Pontefice salirà il Campidoglio con la vergine silenziosa.
Exegi aere perennium
Non omnis moriar
Ut pictura poesis
[esistono poesie che come i quadri sono belle viste da lontano e altre da vicino]
Graecia capta ferum victorem cepit
Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus [in occasione della morte di Cleopatra]
Dulce et decorum est pro patria mori
Carpe diem, quam minimum credula postero
d. C.
I sec.
Favole (Fedro)
Epigrammi (Marziale)
8 - Metamorfosi (Ovidio)
9 - Publio Quintilio Varo sconfitto a Teutoburgo
60 - Satyricon (Petronio)
61 - 65 - Pharsalia (Lucano)
64 - Dialoghi (Seneca)
Ars longa, vita brevis
Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare
È l’animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi
68 - 96 Anno dei quattro imperatori. Dinastia Flavia
79 - Eruzione di Pompei
93 - Silvae (Stazio)
II sec. - Metamorfosi (Apuleio)
Satire (Giovenale)
96 - Nerva imperatore
97 - 110 Epistolario (Plinio il Giovane)
98 - Traiano imperatore
105 - Historiae (Tacito)
117 - 192 Dinastia Antonina (Adriano, Antonino Pio, Marco Aurelio, Lucio Vero, Commodo)
193 - Pertinace, poi Settimo Severo imperatore
119 - 122 Le vite dei Cesari (Svetonio)
212 - Geta, poi Caracalla imperatore. Caracalla concede la cittadinanza a tutto l’Impero.
270 - nella crisi del terzo secolo, si distinguono le vittorie militari di Aureliano che costruisce le mura omonime in città: il fatto che non ve ne fossero dà l’idea di un impero in declino.
293 - Diocleziano introduce la Tetrarchia
312 - Costantino sconfigge Massenzio al ponte Milvio
313 - Editto di Milano
378 - Valente sconfitto ad Adrianopoli dai Goti
387 - Exameron (Ambrogio)
380 - 392 - Storie (Ammiano Marcellino)
396 - Teodosio divide l’Impero
398 - Confessioni (Agostino)
Vulgata (Girolamo)
V sec. - De bello gothico (Claudiano)
476 - Deposizione di Romolo Augustolo da parte di Odoacre
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Breve storia della lingua latina
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Breve storia lingua latina Breve storia della lingua latina, un articolo che ripercorre le vicende della lingua latina dal primo periodo al latino moderno, con alcune citazioni illuminanti, collegamenti e materiali utili. Il latino è una lingua precisa, essenziale. Verrà abbandonata non perché inadeguata alle nuove esigenze del progresso, ma perché gli uomini nuovi non saranno più adeguati ad essa. Quando inizierà l’era dei demagoghi, dei ciarlatani, una lingua come quella latina non potrà più servire e qualsiasi cafone potrà impunemente tenere un discorso pubblico e parlare in modo tale da non essere cacciato a calci giù dalla tribuna. E il segreto consisterà nel fatto che egli, sfruttando un frasario approssimativo, elusivo e di gradevole effetto 'sonoro' potrà parlare per un’ora senza dire niente. Cosa impossibile col latino. Giovannino Guareschi (1908-1968) Lo studentucolo che sa un po' di latino e di storia, l'avvocatuzzo che è riuscito a strappare uno straccetto di laurea alla svogliatezza e al lasciar passare dei professori crederanno di essere diversi e superiori anche al miglior operaio. Antonio Gramsci La lingua latina così esatta, così regolata e definita, ha nondimeno moltissime frasi ec. che per la stessa natura loro, e del linguaggio latino, sono di significato così vago, che a determinarlo, e renderlo preciso non basta qualsivoglia scienza di latino, e non avrebbe bastato l'esser nato latino, perocch'elle son vaghe per se medesime, e quella tal frase e la vaghezza della significazione sono per essenza loro inseparabili, né quella può sussistere senza questa. Giacomo Leopardi Sia in greco sia in latino, fino a Tertulliano, il significato che si dava al termine persona (che è l'equivalente del greco prosopon) era quello di "maschera" oppure di volto. Battista Mondin Il testo rappresenta il latino di oggi. È attraverso il testo che comunicano le élite (come voi, che state leggendo questo libro). Per le masse, invece, la maggioranza delle informazioni viene raccolta attraverso altre forme mediatiche: TV, film, musica e video musicali. Lawrence Lessig Escludete il Latino ed il Greco dalla vostra scuola e confinerete i vostri alunni entro angusti interessi limitati alla loro generazione e a quella immediatamente precedente, tagliando fuori tanti secoli d'esperienza quasi che la razza umana fosse venuta al mondo nel 1500. Thomas Arnold
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Breve storia del latino Loquendum ut vulgus, Sentiendum ut Sapientes. Parliamo come il volgo e ragionimao come i sapienti. Omnia vincit amor, et nos cedamus amori. L'amore vince ogni cosa; cediamo all'amore. Virgilio Dum inter homines sumus, colamus humanitatem. Finché siamo tra gli esseri umani, cerchiamo di essere umani. Seneca Acceptissima semper munera sunt, auctor quae pretiosa facit. Doni sempre assai ben accetti, è il donatore che li rende preziosi. Ovidio Si vis amari, ama. Se vuoi essere amato, ama. Seneca Amicitiae nostrae memoriam spero sempiternam fore. Spero che il ricordo della nostra amicizia sia eterno. Cicerone Ad turpia virum bonum nulla spes invitat. Nessuna aspettativa può indurre un uomo buono a commettere il male. Seneca Aequam memento rebus in arduis servare mentem. Ricorda quando il percorso della vita è ripido per mantenere la mente calma. Orazio Acclinis falsis animus meliora recusat. La mente intenta alle false apparenze rifiuta di ammettere cose migliori. Orazio Ubi concordia, ibi Victoria. Dove c’è unità, c’è vittoria. Publius Syrus Semper inops quicumque cupit. Chi desidera è sempre povero. Claudian
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Sintesi lingua latina La lingua latina era l'idioma dell'antica Roma e del vicino territorio del Lazio. Con la diffusione del potere romano il latino fu diffuso in ogni parte del mondo antico conosciuto e divenne la lingua dominante dell'Europa occidentale. Era la lingua degli studiosi e della diplomazia fino al XVIII secolo e della liturgia cattolica romana fino alla fine del XX secolo. La lingua latina non era originaria dell'Italia ma fu portata nella penisola italiana in epoca preistorica da popolazioni italiche emigrate dal nord. Il latino è un membro della sottofamiglia italica delle lingue indoeuropee; tra le lingue indoeuropee non italiche, è strettamente imparentato soprattutto con il sanscrito e il greco e con le sottofamiglie germaniche e celtiche. In Italia, il latino era originariamente il dialetto della regione intorno a Roma. All'interno delle lingue italiche il latino, il falisco e altri dialetti formavano un gruppo latino distinto dalle altre lingue italiche, come l'osco e l'umbro. Le prime iscrizioni latine sopravvivono dal VI secolo aC; i testi più antichi chiaramente in latino romano risalgono principalmente al III secolo a.C. Il latino fu influenzato dai dialetti celtici nell'Italia settentrionale, dalla lingua etrusca non indoeuropea nell'Italia centrale e dal greco, parlato nell'Italia meridionale già nell'VIII secolo a.C. Sotto l'influenza della lingua greca e della sua letteratura, tradotta per la prima volta in latino nella seconda metà del III secolo a.C., il latino si sviluppò gradualmente fino a diventare una grande lingua letteraria. Latino letterario antico La lingua letteraria latina può essere divisa in quattro periodi, corrispondenti in generale ai periodi della letteratura latina. Il primo periodo (240-70 a.C.). Questo periodo comprende gli scritti di Ennio, Plauto e Terenzio. L'epoca d'oro (70 a.C.-14 d.C.). Questo periodo è famoso per le opere in prosa di Giulio Cesare, Cicerone e Livio e per la poesia di Catullo, Lucrezio, Virgilio, Orazio e Ovidio. Durante questo periodo, sia nella prosa che nella poesia, la lingua latina si sviluppò in un mezzo di espressione altamente artistico e raggiunse la sua massima ricchezza e flessibilità. L'età dell'argento (14-130). Questo periodo è caratterizzato da una ricerca sia per l'elaborazione retorica e l'ornamento sia per l'espressione concisa ed epigrammatica, qualità queste ultime riscontrabili soprattutto nelle opere del filosofo e drammaturgo Seneca e in quelle dello storico Tacito.
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Breve storia della lingua latina Il periodo tardo latino Questo periodo, che va dal II secolo al VI secolo d.C. (636 circa), comprende la patristica latina dei Padri della Chiesa. Durante il periodo tardo latino le tribù barbare invasori introdussero nella lingua numerose forme e idiomi stranieri; questo latino corrotto era chiamato lingua Romana e si distingueva dalla lingua Latina, la lingua classica coltivata dai dotti. Latino parlato antico Il linguaggio colloquiale dei romani colti appare nelle opere di vari scrittori, in particolare nelle commedie di Plauto e Terenzio, nelle lettere di Cicerone, nelle Satire ed Epistole di Orazio e nel Satyricon di Petronio Arbitro. È caratterizzato dalla libertà di sintassi, dalla presenza di numerose interiezioni e dall'uso frequente di parole greche. Questo linguaggio colloquiale della buona società (sermo cotidianus) non va confuso con il sermo plebeius, la lingua delle classi non istruite, che mostra un maggiore disprezzo per la sintassi, un amore per le parole nuove e una ricerca della semplicità, soprattutto nelle parole ordine. Il sermo plebeius è noto come latino volgare, termine che talvolta include il sermo cotidianus dei romani più colti. Le lingue romanze si svilupparono non dalla lingua latina letteraria ma dal sermo plebeius del periodo tardo latino, quando era conosciuto anche come lingua Romana. Ad esempio, equus ("cavallo") cadde in disuso, e caballus ("nag", "cavallo da soma") fornì le parole romanze per cavallo (cheval, caballo); allo stesso modo, la parola romanza per testa (tête, testa) non deriva dal latino caput, ma da una parola gergale latina per testa (testa), letteralmente “pentola”. Latino medievale Il latino era la lingua delle lettere nell'Europa occidentale nel Medioevo. Il latino di questo periodo è chiamato latino medievale o latino basso. Anche per il popolo in generale il latino continuò ad essere una lingua viva, perché la chiesa forniva un'enorme massa di letteratura ecclesiastica sia in prosa che in poesia. La lingua, tuttavia, ha subito molti cambiamenti. La sintassi fu ulteriormente semplificata, nuove parole furono adottate da varie fonti e vennero all'esistenza nuovi significati; tuttavia, il latino cambiò molto meno durante questo periodo rispetto al francese o all'inglese. Nuovo latino o latino moderno Nei secoli XV e XVI nacque il Nuovo latino, chiamato anche latino moderno. Gli scrittori del Rinascimento produssero una nuova e brillante letteratura latina che imitava da vicino gli scrittori classici latini e in particolare Cicerone. Quasi tutti i libri importanti, scientifici, filosofici e religiosi, furono scritti in latino in questo periodo, comprese le opere dello studioso olandese Desiderius Erasmus, del filosofo inglese Francis Bacon e del fisico inglese Isaac Newton, e il latino era il mezzo di comunicazione. rapporti diplomatici tra le nazioni europee. Solo alla fine del XVII secolo il latino cessò di essere una lingua internazionale. Durante i secoli XVIII e XIX, tuttavia, rimase la lingua degli studiosi classici, e anche nel XX secolo i trattati accademici sono talvolta composti in latino. La Chiesa cattolica romana utilizza ancora il latino come lingua dei suoi documenti ufficiali. Nell'insegnamento moderno del latino sono stati accettati diversi metodi di pronuncia. Il metodo continentale si basa sulla pronuncia delle lingue europee moderne, la principale pronuncia continentale oggi è quella usata dalla chiesa cattolica romana, che favorisce una pronuncia simile a quella italiana. Nel metodo inglese, le parole latine vengono pronunciate come in inglese, ma ogni sillaba viene pronunciata separatamente.
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Modernità del latino Il metodo romano è una ricostruzione congetturale della pronuncia latina del periodo ciceroniano. Questo metodo è in uso nelle scuole e nelle università sia negli Stati Uniti che all'estero. I nomi propri, tuttavia, quando menzionati fuori dal loro contesto latino, vengono ancora pronunciati secondo i principi che governano la lingua del particolare paese; quindi, la pronuncia del nome Cicerone sarebbe in Germania Tsítsero, in Italia Chíchero, in Spagna Thíthero, in Francia Siséro, in Inghilterra Sísero. Il latino nell'antichità ha meno flessibilità e grazia del greco; il suo vocabolario era più limitato ed era meno capace di esprimere idee astratte. I romani si resero conto dei limiti della loro lingua e presero in prestito molte parole dai greci. Il latino, rigoroso nella sintassi e pesante nella dizione, ha vigore e precisione e si è rivelato nel corso dei secoli un mirabile veicolo per l'espressione di un pensiero serio. La sua sopravvivenza è stata duplice: non solo il latino letterario stesso è rimasto in uso fino ai giorni nostri, ma sopravvive anche nelle lingue romanze, che rappresentano l'evoluzione moderna del latino volgare; L'italiano, in particolare, può essere descritto come latino moderno (lingue romanze). L'inglese ha preso ampiamente in prestito dal latino, sia direttamente che indirettamente attraverso il francese. La lingua latina è significativa non solo per la sua letteratura, ma anche perché lo studio del suo sviluppo fornisce informazioni sulla storia della lingua in generale e in particolare sull'origine e lo sviluppo di alcune delle principali lingue dell'Europa moderna. Dal XVII secolo in poi, ma soprattutto durante il XVIII secolo, quando i modelli romani furono copiati in prosa e poesia, gli scrittori usarono parole o costruzioni grammaticali che avevano origine dal latino e che davano un'impressione del latino in inglese. Le parole di derivazione latina sono comunemente più lunghe e di significato più astratto rispetto alle loro controparti anglosassoni: ad es. visione (lat.) = vista (O.E.). In generale la dizione latina, quindi, sarà più astratta e suscettibile di essere polisillabica. La frase periodica è un tentativo di imitare la sintassi latina, lasciando il verbo principale fino alla fine della frase. Due prosatori del XVIII secolo appassionati di latinismo sono il dottor Johnson e Gibbon. Milton è famoso anche per le sue costruzioni latine in Paradise Lost (1667), come in "Him the Almighty Power/ Hurled headlong" che distorce il normale ordine inglese soggetto-verbo-oggetto in oggetto-soggetto-verbo. E per finire eccovi alcune tra le parole latine più famose che usiamo abitualmente tutti i giorni: Alter Ego/Bonus/Bonus/malus/Campus/Curriculum Vitae/Deficit/Et cetera/Ex Equo/Extra/Gratis/Idem/Incipit/In Extremis/Factotum/Junior/Lapsus/Monitor/Post Scriptum/Referendum/Sponsor/Super/Una Tantum/Tabula Rasa/Tutor/Vice Versa/Video/Virus. You can also read: Frasi e citazioni latine Proverbi e detti latini English, Greek and Latin Latin influence in the English language Latin and the English language Latin phrases in English Learn more visiting these useful websites: https://www.latin-english.com Latin English Dictionary https://www.etymonline.com Online Etymology Dictionary You can download the following books on Latin at this page: Latin Language: Bennett, Charles E.: New Latin Grammar; D’Oogle, Benjamin L.: Latin for beginners; Wine, women and songs. Medieval Latin Student’s Songs, including translation and commentary by John Addington Symonds. Read the full article
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Link Campus, giallo del bonifico dopo vittoria M5s/ “Erano in attesa di soldi russi”
C’è un velo di mistero attorno alla Link Campus University, l’università romana al centro di alcune inchieste giornaliste per presunti legami con il professore maltese Joseph Mifsud (scomparso da tempo), figura chiave dell’indagine del procuratore speciale Robert Mueller sul Russiagate e ora della contro-inchiesta di William Barr, ministro della giustizia Usa. Della Link parla anche la Verità, svelando un retroscena su un “fumoso” aumento di capitale che poi non è andato in porto. Il 5 marzo 2018, dopo la vittoria del Movimento 5 Stelle alle elezioni politiche, Vanna Fadini, a capo della Global education management srl (Gem), la “cassaforte” della Link, si è presentata in banca per comunicare l’arrivo di un maxi bonifico di 9 milioni di euro da Malta che non sarà mai registrato. Con sé porta due delibere assembleari per giustificare la transazione dall’estero. E annuncia che la maltese Suite Finance Scc Plc è stata cooptata come socio nella compagine che gestisce i servizi della Link Campus University. Ma quel denaro non passa mai sui conti della società. E questo perché in realtà c’era solo una dichiarazione di intenti che non è mai stata formalizzata, come ha spiegato l’amministratore e legale rappresentante della società maltese, Gabriele Carratelli.
LINK CAMPUS, GIALLO DEL BONIFICO DOPO VITTORIA M5S “ASPETTAVANO SOLDI RUSSI”
«L’operazione finanziaria non è andata in porto perché non era fattibile, non c’erano i presupposti», la spiegazione a la Verità. In merito alla sua presenza nell’assemblea dei soci a Roma, precisa che si trattava di un incontro preliminare. «Poi l’iniziativa non si è conclusa ed è decaduta». E quell’aumento di capitale che Vanna Fadini dava per fatto il 5 marzo in realtà non era «finanziabile». Un ex docente della Link Campus University spiega al giornale che «erano in attesa di soldi russi che dovevano arrivare da Malta». La ��gola profonda” aggiunge poi un particolare. «Si vociferava che lo stesso Mifsud fosse coinvolto in questa storia. Non erano finanziamenti dell’Università Lomonosov, con cui c’era una collaborazione accademica, ma denari di qualche gruppo imprenditoriale russo». L’aumento di capitale della Gem era però un pensiero fisso della Fadini dal 2017: ne aveva parlato illustrando ai soci il suo piano, cioè quello di passare da 18 milioni a 27 milioni e 652mila euro. Un allargamento da proporre «a terzi». Ma quell’aumento di capitale deliberato non è stato né sottoscritto né versato. «Devono ancora trovare i soldi», conferma Vincenzo Scotti, fondatore e presidente della Link Campus University, a la Verità. Ma sul mancato accordo con la società maltese resta il mistero.
Oliver Bullough
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Maria Grandinetti Mancuso (1891-1977) pintora y periodista italiana.
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Nació en Sila, hija de Giovanni, agrimensor, y Angelina Maruca.
En 1902 se trasladó con su familia a Nápoles, donde asistió al Instituto Vittoria Colonna y posteriormente a la Academia de Bellas Artes: aquí tuvo entre sus profesores a Michele Cammarano.
En 1911 se casó con el abogado Cesare Mancuso, con quien quizás se quedó primero en Bari y luego en Nueva York.
En 1912 se instaló con su marido en Roma.
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En mayo de 1914 realizó dos exposiciones personales en Roma, que fueron visitadas por Roberto Melli, artista e intelectual que se encontraba entonces entre los líderes de la joven vanguardia romana. Melli, inmediatamente mostró gran interés por la fuerte personalidad de la joven y desde entonces siguió siendo uno de sus mayores defensores.
Probablemente fue el propio Melli quien la animó la participación de G. en la III Exposición de la Secesión Romana en 1915. Por tanto, debió verse inserta desde temprana edad en el entorno artístico romano.
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También participó en la Exposición de la Secesión Romana en 1916-17.
En 1917 nace Mario, su único hijo.
En 1918 participó en la exposición de arte independiente, celebrada en Roma y fue la única mujer participante.
Tras este brillante debut en la escena romana pasó por un período de aislamiento y de interrupción casi total de su actividad expositiva.
En esta fase, maduró sus reflexiones personales sobre el arte y el papel del artista, que desembocaron también en una actividad periodística.
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El cambio de clima político no debió ser ajeno a las dificultades vividas en los años 1920, a las que, con su temperamento independiente y libertario, tuvo que adaptarse mal.
La reconstrucción del catálogo de la obra de G. es hoy compleja, ya que las pinturas se conservan casi en su totalidad en colecciones privadas y no todas se publican.
Las obras rara vez están fechadas y la artista variaba continuamente sus títulos.
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La primera producción pictórica, tal vez presente en las exposiciones romanas de 1914, se caracteriza por un lenguaje tardorromántico, sentimental y conformista, representado por algunos retratos femeninos. Pronto iría acompañado de una búsqueda de un mayor realismo y una mayor fuerza expresiva.
En los años 1920, se acercó a la metafísica o llegó a simplificaciones decorativas un tanto artificiales, cómo en algunos retratos de mujeres sentadas, sólidamente destacadas en el espacio, con rostros facetados por planos geométricos.
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A finales de los años 20 se produjo un nuevo punto de inflexión en su carrera artística, con una serie de obras de fuerte impacto emocional, originales en su estilo visual, en la elección del color, en su síntesis no exenta de participación y lirismo, como el Niño que piensa.
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Probable retrato de su hijo Mario.
En 1931 ocurrió un episodio que la perturbó profundamente, algunos de sus lienzos, enviados a París para una importante exposición personal, llegaron dañados por cortes. Se inició un juicio, cerrado el mismo año sin resultado alguno. La rtista siempre interpretó el incidente como una represalia política explícita. Sin embargo, la exposición parisina se celebró en 1931, en la galería Jeanne Castel.
En 1933, organizó una importante exposición personal en la galería Sabatello de Roma, donde expuso unas cuarenta obras, cosechando un éxito considerable.
En 1934 publicó el texto de una conferencia celebrada en la sala de la Confederación de la Industria, en la que expresó su punto de vista sobre la función de la crítica de arte y sobre la evolución del arte en el siglo XX.
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En los años siguientes participó en numerosas exposiciones colectivas organizadas por los sindicatos fascistas. En la Cuadrienal Romana de 1934 expuso tres obras.
En 1936 realizó otra importante exposición individual en Roma en la galería Apollo.
En 1940 se celebró una nueva exposición individual, primero en Milán en la Casa de artistas y luego en Génova en la galería del mismo nombre. En el mismo año 1940, probablemente alentada por el éxito de la exposición, reflejado en numerosas críticas, escribió una carta al director general de Antigüedades y Bellas Artes, en la que expresaba su pesar por no estar adecuadamente representada en las colecciones públicas, un iniciativa que, sin embargo, no se materializó en ningún resultado concreto.
Desde 1941 parece haber vivido en el n. 10 vía Francesco Crispi. En 1942 es Alberto Savinio quien presenta su exposición individual en el teatro Quirino de Roma, destacando sobre todo los originales paisajes de troncos de árboles, masivos y aislados, y los bodegones con vistas desde arriba y cortes verticales.
Participó de la IV Cuadrienal en 1943 y realizó una exposición individual en la capital, en la galería de Roma, en 1945-46, con una presentación de Valerio Mariani.
El período de posguerra marcó para ella un cambio profundo, que también reflejó las inquietudes culturales de aquellos años.
La actividad periodística, su compromiso como animadora cultural y la militancia pacifista prevalecieron cada vez más sobre su actividad artística. En octubre de 1946 fundó la revista Arte Contemporáneo, órgano oficial de su Asociación Taller de Arte Contemporáneo. El periódico que ella dirigía tenía a su hijo Mario como redactor jefe. Abierto a todos los temas artísticos y culturales, Arte Contemporáneo recogió contribuciones de numerosos colaboradores.
Ralentizó considerablemente su actividad expositiva, participando sólo en algunas exposiciones colectivas, como la de la galería S. Bernardo de Roma en 1947 o la exposición de artes figurativas organizada en la misma ciudad en 1948 por el Ente Quadriennale.
En 1949 publicó en Arte Contemporáneo los manifiestos del Eaismo, movimiento artístico de vanguardia de un grupo de Livorno . En junio del mismo año fue llamada a incorporarse, como periodista, al Club Soroptimista de Roma.
Entre 1964 y 1965 se trasladó al barrio de Prati, y en 1968 salió el último número de Arte Contemporáneo, cuya revista intentó vender en 1971.
Murió su marido y poco después padeció una patología depresiva y fue ingresada en el hospital psiquiátrico de S. Maria della Pietà, en Roma, donde murió.
Le ponemos cara.
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Tratto da Racconti di Calcio
GIUSEPPE MEAZZA
"Peppin....Peppin....!!!"
"Passa Peppin...!!!"
Ma incantava sui campetti di Greco Milanese e Porta Romana.
Si perché c'era un bambino che sin dall'eta' di sei anni si dilettava a giocare con i Maestri Campionesi.
Inseguendo una palla fatta di stracci.....correva, saltava l'avversario...e gol.
Quel bambino, nato nel popolare quartiere di Porta Vittoria a Milano il 23 Agosto 1910,.....lo chiamavano tutti Pepin....ma sarà il più grande goleador della storia del calcio italiano.
Semplicemente Giuseppe Meazza.
All'eta' di 12 anni inizia a calcare i campi regolamentari con la squadra del Gloria F.C. ed un signore, che rimase affascinato dalle sue giocate, gli regalo' i primi scarpini....
Si perché la madre dette il consenso.....ma purtroppo non aveva i soldi per comprarli ......il costo?
L'equivalente di 3 stipendi.
Abbiamo detto della madre, perché "Peppin" rimase orfano all'età di 7 anni.....il padre morì nel 1917 durante la prima guerra mondiale.
Fece un provino per il Milan.....lo videro....piaceva....ma...
" Mingherlino il ragazzo....Non sara' mai un giocatore...."
E fu scartato.
Due anni dopo arriva sulla sponda opposta.
All' Inter.
Si può tranquillamente dire che lo acquistò per un pezzo di pane.
L'accordo fu semplice.....l'Inter provvedeva ai pasti della famiglia, vista la modesta situazione economica.
.......................
Tratto da :RACCONTI DI CALCIO.
Federico Lo Cicero
ED. Europa Edizioni.
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La Vittoria dei Repubblicani alla Camera
La Vittoria dei Repubblicani alla Camera: Una Nuova Era per l’America Di Francesca Romana Bianco Con la vittoria alla Camera dei Rappresentanti, annunciata con entusiasmo da Lara Trump, i Repubblicani completano la conquista del Congresso e garantiscono un governo in pieno supporto della visione del Presidente eletto Donald Trump. Questo successo elettorale rappresenta non solo un trionfo per il…
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ELLY SCHLEIN A CASA DEL MASSONE MARIO DRAGHI. A DISCUTERE DI TRUMP O DI ALTRO?
di Redazione La “sinistra” massocapitalista del PD, capeggiata da Elly Schlein, va nella casa romana del massone Mario Draghi a discutere, in anticipo, della vittoria di Donald Trump che ha alle spalle l’uomo più ricco del Gruppo Bilderberg, Elon Musk, due ladri di plusvalore, con un potere economico e politico superiore a quello di Mario Draghi. Mario Draghi è sempre stato un ottimo esecutore…
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Grande Fratello Maria Vittoria Minghetti anatema contro Shaila Gatta e Lorenzo Spolverato, tutto finto
GrandeFratello Maria Vittoria Minghetti sicura Shaila Gatta e Lorenzo dureranno 2 copertine #grandefratello A quanto pare Maria Vittora Minghetti su Shaila Gatta e Lorenzo Spolverato si è fatta il nodo al dito, ossia non ha assolutamente più nes
E veniamo adesso a parlarvi del Grande Fratello , ma soprattutto del caso Shaila Gatta e Lorenzo Spolverato perchè sembra diventato davvero essere un caso nazionale, fra chi ci crede e chi assolutamente no. Fra questi secondi c’è sicuramente la dottoressa romana di estetica Maria Vittoria Minghetti, che non solo non ha alcun dubbio sul fatto che fra Lorenzo Spolverato e Shaila Gatta, ma non si fa…
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Link Campus, giallo del bonifico dopo vittoria M5s/ “Erano in attesa di soldi russi”
C’è un velo di mistero attorno alla Link Campus University, l’università romana al centro di alcune inchieste giornaliste per presunti legami con il professore maltese Joseph Mifsud (scomparso da tempo), figura chiave dell’indagine del procuratore speciale Robert Mueller sul Russiagate e ora della contro-inchiesta di William Barr, ministro della giustizia Usa. Della Link parla anche la Verità, svelando un retroscena su un “fumoso” aumento di capitale che poi non è andato in porto. Il 5 marzo 2018, dopo la vittoria del Movimento 5 Stelle alle elezioni politiche, Vanna Fadini, a capo della Global education management srl (Gem), la “cassaforte” della Link, si è presentata in banca per comunicare l’arrivo di un maxi bonifico di 9 milioni di euro da Malta che non sarà mai registrato. Con sé porta due delibere assembleari per giustificare la transazione dall’estero. E annuncia che la maltese Suite Finance Scc Plc è stata cooptata come socio nella compagine che gestisce i servizi della Link Campus University. Ma quel denaro non passa mai sui conti della società. E questo perché in realtà c’era solo una dichiarazione di intenti che non è mai stata formalizzata, come ha spiegato l’amministratore e legale rappresentante della società maltese, Gabriele Carratelli.
LINK CAMPUS, GIALLO DEL BONIFICO DOPO VITTORIA M5S “ASPETTAVANO SOLDI RUSSI”
«L’operazione finanziaria non è andata in porto perché non era fattibile, non c’erano i presupposti», la spiegazione a la Verità. In merito alla sua presenza nell’assemblea dei soci a Roma, precisa che si trattava di un incontro preliminare. «Poi l’iniziativa non si è conclusa ed è decaduta». E quell’aumento di capitale che Vanna Fadini dava per fatto il 5 marzo in realtà non era «finanziabile». Un ex docente della Link Campus University spiega al giornale che «erano in attesa di soldi russi che dovevano arrivare da Malta». La “gola profonda” aggiunge poi un particolare. «Si vociferava che lo stesso Mifsud fosse coinvolto in questa storia. Non erano finanziamenti dell’Università Lomonosov, con cui c’era una collaborazione accademica, ma denari di qualche gruppo imprenditoriale russo». L’aumento di capitale della Gem era però un pensiero fisso della Fadini dal 2017: ne aveva parlato illustrando ai soci il suo piano, cioè quello di passare da 18 milioni a 27 milioni e 652mila euro. Un allargamento da proporre «a terzi». Ma quell’aumento di capitale deliberato non è stato né sottoscritto né versato. «Devono ancora trovare i soldi», conferma Vincenzo Scotti, fondatore e presidente della Link Campus University, a la Verità. Ma sul mancato accordo con la società maltese resta il mistero.
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Nicole Riso: "Piazza Trilussa" è il nuovo video
Torna la cantautrice romana Nicole Riso con il singolo Piazza Trilussa, evoluzione del progetto in dialetto romano moderno Donna Roma nato nel 2018 con la vittoria su Radio Rai del contest nazionale Dallo stornello al rap.Piazza Trilussa è frutto della collaborazione tra la cantautrice e l’attore scrittore Lorenzo Calvani conosciuto sui social durante la pandemia. L’ispirazione è arrivata…
#emergenti#genere musicale#musica indipendente#nicole riso#piazza trilussa#trakoftheday#video#youtube
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Roma - Mura Serviane - VI sec. a. C.
La tradizione vuole che Roma, sorta sulle rive del Tevere per sfruttare il passaggio fra le colonie etrusche, abbia vissuto i primi secoli della sua storia sotto un ordinamento monarchico con i seguenti sovrani:
- Romolo che avrebbe regnato dal 753 a.C., anno della fondazione di Roma, al 713 ed avrebbe definito il pomerium sul Palatino, creato il Senato di 100 membri come assemblea dei capi dei consorzi gentilizi (patroni e clienti) che si erano uniti nella città;
seguito, dopo il “ratto” avvenuto al Circo Massimo sotto il regno di Romolo, dalla coreggenza con il sabino Tito Tazio (750 a. C. - 745 a. C.) e dai sovrani di origine sabina:
- Numa Pompilio (713-670)
- Tullo Ostilio (670-638) sotto il quale, anche grazie all’episodio degli Orazi e Curiazi, venne sconfitta Alba Longa (665 a. C.) e costruito il porto di Ostia (640 a. C.)
- Anco Marzio (detto anche Anco Marcio, 638-616) che costruì il primo ponte sul Tevere e vi pose a custode il “pontifex”
seguito dagli ultimi di origine etrusca:
- Tarquinio Prisco (616-578) sotto il quale si bonificò l’area sotto il Palatino grazie alla Cloaca Maxima e si migliorò l’agricoltura
- Servio Tullio (578-534) che costruì le Mura Serviane (prima le difese erano date dai singoli colli) ampliò a 300 i membri del Senato e riformò, dall'originario assetto tribale a suddivisioni fondate su classi socio-economiche, introducendo la falange oplitica, attribuendo più diritti ai cittadini che potevano armarsi in modo più efficace e costituendo i comizi centuriati rappresentativi del “popolo in armi”
- Tarquinio il Superbo (534-509) che affermò la leadership romana nel Lazio, concluse accordi commerciali con la colonia greca di Cuma (presso Pozzuoli) e con Cartagine.
La cacciata di Tarquinio il Superbo fu dovuta, secondo la leggenda, alla violenza perpetrata dal figlio a Lucrezia, moglie del nobile Collatino. In realtà, la fine del periodo monarchico determinò l’ascesa del potere aristocratico concentrato nel Senato e nella magistratura annuale dei due Consoli. I primi due furono proprio Collatino e Giunio Bruto.
Inoltre, il fatto che Tarquinio si fosse riparato presso il lucumone degli Etruschi Porsenna indica anche la resa dei conti fra Roma e quella popolazione: le prove di Muzio Scevola e Orazio Coclite e la vittoria, nel 496 a. C., al Lago Regillo segnano anche l’affermazione di Roma nell’Italia Centrale.
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Chiara Accardi - Il nuovo singolo “Corona di Curcuma”
La cantautrice sfida il mito dell’apparenza e fa sul serio!
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Dopo il debutto a novembre con “Stanca di Correre”, Chiara Accardi rilascia il suo secondo singolo “Corona di Curcuma”, disponibile dal 12 luglio sui principali stores digitali e nelle radio italiane in promozione nazionale.
Il brano è una critica ironica, a tratti profetica, verso le logiche di una società sempre più devota al lusso e all’ostentazione della ricchezza. Con parole immediate e irriverenti, la giovane cantautrice siciliana racconta il destino poco glorioso di chi rincorre il falso mito dell’apparenza: la corona di curcuma è, infatti, emblematica di un traguardo effimero, di poco valore.
Il brano, scritto da Chiara e prodotto con Pasquale Provenzano, combina folk siciliano, pop ed elettronica, e lo fa con un testo evocativo e provocatorio. L’artwork del brano rappresenta il culto dell’immagine post-moderno, mediato non dalla spiritualità ma dalla tecnologia, invitandoci a riflettere sulla nostra relazione con la vanità.
Ascolta il brano
Già il 2023 si era dimostrato un anno ricco di piccole conquiste per Chiara che, dopo la vittoria del contest del Green Valley Pop Fest di Radio105 e la pubblicazione del suo primo singolo, ottiene la possibilità di curare l’opening delle date siciliane della cantautrice romana Mille e di Matteo Alieno, concorrente di X-Factor 2023. Nello stesso anno, presta la sua voce a I Giocattoli, dividendo il palco con Cimini e Divi de I Ministri.
Nel 2024 è fra gli artisti della line-up del concertone del Primo Maggio a Palermo, sul palco dell’Averna Spazio Open ai Cantieri Culturali della Zisa. Il 13 luglio, ad un giorno dall’uscita di “Corona di Curcuma” calca il palco dell’RDS Summer Festival, nella data di Messina, insieme ad artisti come Annalisa, Gaia, Olly e Coma Cose.
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Le foto di Barbara Berlusconi sul red carpet con il figlio Edoardo Un accompagnatore d’eccezione per una serata celebrativa di una lunga storia di amicizia. Barbara Berlusconi ha chiesto al figlio Edoardo di essere il suo +1 all’anteprima romana del biopic su Ennio Doris, socio e grande amico del padre Silvio Berlusconi. A un passo dai 15 anni che festeggerà il 13 luglio e già più alto della madre (e secondo i followers con una somiglianza schiacciante con il nonno), il nipote dell'ex premier scomparso il 12 giugno 2023 ha fatto così il suo debutto ad un evento ufficiale. Ennio Doris e Silvio Berlusconi si conoscono nei primi anni ’80 e instaurano subito un rapporto di amicizia e stima che sfocia con la nascita della holding Mediolanum e poi di Banca Mediolanum. Una relazione fraterna durata quarant'anni che le figlie del Cav hanno voluto onorare presenziando alla prima del film Ennio Doris - C’è anche domani tratto dal romanzo biografico edito da Sperling & Kupfer e diretto dal regista Giacomo Campiotti, che uscirà in più di 150 sale come evento speciale il 15, 16 e 17 aprile. Il debutto di Edoardo sul red carpet insieme a mamma Barbara Berlusconi Al cinema The Space Moderno di Roma per festeggiare la prima, oltre alla famiglia Doris al completo, la moglie Lina Tombolato e i figli Sara e Massimo e agli interpreti del film, tra cui il protagonista Massimo Ghini, hanno presenziato anche il fratello di Silvio Berlusconi, Paolo, e le figlie del tycoon Marina con il marito Maurizio Vanadia, e Barbara a braccetto del suo secondogenito Edoardo. "Serata emozionante ieri a Roma Onorata di essere stata con mio figlio Edoardo e mia sorella Marina all'anteprima del film che racconta la vita di Ennio Doris. Per mio padre un vero amico, ancor prima che un socio", ha scritto sul suo profilo Instagram la terzogenita di Silvio Berlusconi dopo Marina e Pier Silvio e la prima nata dal matrimonio con Veronica Lario (dopo di lei Eleonora e Luigi). I nipoti dell'ex proprietario dell'AC Milan invece sono 15 a cui si aggiunge la pronipote Olivia, la figlia della primogenita di Piersilvio, Lucrezia Vittoria, nata nell’aprile 2021. "Un grande uomo che ha saputo coniugare visione e genio imprenditoriale a umanità e sincera attenzione per chi aveva riposto fiducia in lui. Come quando decise, insieme a mio padre, di coprire personalmente le perdite dei correntisti dopo il crack di Lehman Brothers", ha continuato Barbara, 40 anni il prossimo 30 luglio, elogiando l’imprenditore e banchiere scomparso nel novembre 2021, "Un uomo che, nato nella provincia veneta fatta di piccoli risparmiatori, conosceva il valore della fatica e sentiva sulle sue spalle la grossa responsabilità di gestire al meglio i risparmi delle persone". Barbara Berlusconi, chi è la terza figlia di Silvio Berlusconi e Veronica Lario Dirigente d'azienda e parte del CdA di Fininvest, Barbara è mamma alla quinta di cinque maschietti. I primi due, Alessandro (nato nel 2007) ed Edoardo (2009) sono nati dalla relazione con Giorgio Valaguzza terminata nel 2010. Si aggiungono alla crew, Leone (2016), Francesco Amos (2018) ed Ettore Quinto (2021) frutto della relazione con il compagno Lorenzo Guerrieri, nata 10 anni fa dopo la fine della storia super mediatica con il calciatore brasiliano Alexander Pato durata dal 2011 al 2013. "La famiglia si allarga... speriamo che questa volta sia femmina!!! Oppure mi toccherà chiamarlo Quinto..." scriveva Barbara Berlusconi su Instagram il 10 maggio 2021, annunciando (con ironia) l'arrivo della quinta cicogna e non nascondendo il desiderio di un fiocco rosa. Il 20 novembre è nato Ettore Quinto e la promessa (social) è stata rispettata.
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Fillide Giorgi Levasti (1883-1966) pintora italiana.
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Nació en Florencia. Era conocida como Filli y era hija de Fausto, un empleado del ministerio de Finanzas y de Ernesta Gori.
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En el 1899 se inscribió en la Academia de Bellas Artes de Florencia y asistió a las lecciones de Giovanni Fattori y del escultor Augusto Rivalta. En su curso se encontraba Leonetta Pieraccini que vivía en Poggibonsi y a menudo era huésped de la familia Giorgi. Las dos amigas apreciaban al pintor Giovanni Costetti que también frecuentaba la casa Giorgi y que había retratado a familiares de Filli.
Estas jóvenes artistas tendían a una pintura rápida y sobria, siguiendo el ejemplo de Costetti. Fillide optaba por una renovación de la mancha, en línea con las nuevas experiencias sobre color, adquiridas en el ámbito postimpressionista y separatista.
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Emilio Cecchi conoció a Leonetta Pieraccini en la casa de los Giorgi y se casaron en 1911.
Después de la muerte de su padre, en 1902, Fillide Giorgi completó sus estudios en la Academia en 1904 y comenzó a exponer: en 1906 en el Promotrice di Genova y en la Exposición culandesa en Bolonia.
Hizo retratos, incluido el de su hermana Vittoria y los de Guido Approsio y la Marquesa Lencisa, que se exhibieron en la Sociedad de Bellas Artes de Florencia, en 1907.
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En 1908 se matriculó en la escuela gratuita de desnudos, donde tuvo como compañera a su amiga Leonetta.
En el curso de sus travesías por Italia, Francia, Suiza y Alemania, entre el 1906 y el 1909, leía La Voz y visitaba galerías y museos.
En 1914 participó de la "II Exposición de la Secesión romana" con dos naturalezas muertas y en noviembre de ese año se casó con Arrigo Levasti.
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Vivían en la avenida Milton, arriba del estudio de ella y de la escultora Evelyn Scarampi. En 1915 fue invitada a la "III Exposición de la Secesión romana", con tres naturalezas muertas.
Algunas de sus composiciones de esos años se relacionan con el gusto vienés; pero es ya fuerte la referencia a Cézanne, en cuanto a la materialidad de las tiras de pigmento.
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En el 1916 Arrigo Levasti fue convocado al ejército y Filli vivió entre Firenze y Montepiano, donde estaban sus hermanas.
Vendió aguafuertes en Francia. Se hace amiga de la pintora Victoria Morelli, que la introdujo en el ambiente romano.
En 1920 envió cinco pinturas a la "Exposición internacional de arte moderno" de Ginebra y expuso tres naturalezas muertas en la "I Bienal de Roma", de 1921.
Fue invitada a la "I Exposición de paisaje italiano sobre el Garda", donde expuso una naturaleza muerta y dos paisajes.
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Fue invitada también, en 1921, a la "Exposición de arte italiana de vanguardia", que se ejerció primero en Praga y luego en Berlín, donde dos de sus obras fueron robadas. Para encontrarlas, en 1922, acompañada por su marido, fue a Berlín como huésped de los cónyuges Gehrig. Oskar Gehrig publicó un artículo en Der Cicerone y Die Welt, dedicados a ella.
En Feria y en Lampionaio (1920), en Giostra (1921, Berlín, colección Woche) y en Pequeño mercado (1922, Berlín, colección Gehrig), la pintora mantenía un repertorio naïf, poblado de titiriteros y acróbatas, productores de hortalizas y campesinos, en búsqueda de una feliz ingenuidad, como afirmaba en una carta de 1920 a Pieraccini: "En el mundo de las ferias y los paseos por el campo, encontré la esencia simple e instintiva de la vida."
En 1924 participó de la "II Feria de arte florentino", luego en el "IV Concurso Ussi", con El teatro (Roma, colección Previtali), en 1925 participó en la "Muestra para el aniversario del Reichstag" de Berlín, en 1927 estuvo presente en el "Salon des Indépendants" de París.
En 1928, a través de Victoria Morelli, fue invitada a la "Muestra de los aficionados y cultores de las bellas artes" en Roma y el gobierno compró Plaza Independencia, destinada a la Galería Mussolini, hoy irrecuperable.
Forjó amistad con el literario y jurista florentino Piero Calamandrei, que compartió con los cónyuges Levasti un creciente sentimiento antifascista. En esos años experimentó dificultades en el mercado italiano, que se relacionaban a las ventas en Alemania, a través de la intermediación de los Gehrig.
En 1929 participó, con veinte pinturas y acuarelas, en una muestra en el Kunstverein de Munich y vendió las pinturas Baracche y una acuarela.
En 1929, en Florencia, en el palacio Antinori, realizó una muestra personal con más de cuarenta obras y fue elogiada en artículos de varios periódicos.
En los años treinta crecieron las dificultades con el mercado alemán, a pesar de la amistad con los Gehrig, quienes mandaban jóvenes artistas y músicos alemanes a Florencia, huéspedes en casa Levasti.
Los cónyuges Levasti formaron una amistad con Oriana Gui, hija del gerente de orquesta Vittorio Gui - inventor y gerente del Mayo Musical Fiorentino - y casada con el gerente de orquesta Fernando Previtali, que se convirtió en un coleccionista apasionado de la obra de Giorgi.
Fillide Giorgi tenía ya una vida solitaria, interrumpida en marzo de 1936 por una exposición individual en la sala Rizzi, en Florencia y algunas muestras colectivas.
En 1937 salió el libro de Raffaello Ramat dedicado a la pintura de Giorgi, con fotos de obras realizadas entre 1920 y 1934.
En 1937 Filli expuso dibujos en una muestra en el Museo metropolitano de New York; presentó obras en 1938 en la "Exposición internacional de dibujos y postales" de Viena y participó con El teatro en la "Exposición internacional de la Universidad Carnegie Mellon" de Pittsburgh.
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Durante la segunda guerra mundial se dedicó principalmente al dibujo. Los bombardeos golpearon su casa-estudio de la avenida Milton y muchas de sus obras fueron dañadas. La artista junto a su familia se retiró a la villa Scarampi, en Bagno, Ripoli.
En 1947 fue nombrada vicepresidenta del Club de las artistas pintoras y promovió una "Exposición de artes gráficas", realizada con diecisiete artistas italianas, en febrero de 1948 en Kansas y luego replicada en marzo en el Liceo de Florencia.
Afectada de pleuresía, llevaba una vida retirada, aunque continuaba pintando y dibujando vistas de tono fiabesco, paisajes y naturalezas muertas, obras fieles a su interpretación de la realidad, ligada a la sencillez de lo cotidiano.
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Durante la primavera de 1959 una exhibición individual fue organizada por la antigua institución florentina, la Academia de las artes del dibujo, con lienzos y obras gráficas pertenecientes a las colecciones Previtali, Gui, Contini Bonacossi, Calamandrei, con un total de setenta y seis obras. Obtuvo el premio "Carmine".
En el curso de los años sesenta, golpeada por la parálisis, se vio obligada a interrumpir todas las actividades. Una muestra personal fue organizada en Florencia en 1967.
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Las cartas de la familia Levasti, fueron donadas a la Biblioteca Marucelliana de Florencia. En 1988 se organizó una exposición antológica, en la Academia de las artes del dibujo de Florencia y en la Marucelliana.
Murió en Florencia a los 83 años.
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#ProyeccionDeVida
🎬 “CABRINI [una mujer italiana]”
🔎 Género: Drama / Siglo XIX / Biográfico / Feminismo
⌛️ Duración: 145 minutos
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✍️ Guión: Rod Barr
📕 Historia: Rod Barr y Alejandro Monteverde
♫ Música: Gene Back
📷 Fotografía: Gorka Gómez Andreu
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🗯 Argumento: Francesca Cabrini es una mujer pobre y audaz se convierte en una de las grandes emprendedoras del siglo XIX, a través de su fuerza de voluntad, coraje y habilidad comercial, supera el sexismo y la intolerancia violenta contra los italianos en la ciudad de Nueva York.
👥 Reparto: Virginia Bocelli (Aria), John Lithgow (Calloway), Romana Maggiora Vergano (Vittoria), David Morse (Archbishop Corrigan), Cristiana Dell’Anna (Cabrini), Federico Castelluccio (Senator Bodio), Giancarlo Giannini (Pope Leo XIII), Allen Lewis Rickman (Jacob Abrams), Katherine Boecher (Rich Woman), Ashley Szczerbacki (Italian Five Points Resident) y Rolando Villazón (Disalvo).
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📢 Dirección: Alejandro Monteverde
© Productora: Francesca Film Production NY
🌎 País: Estados Unidos
📅 Año: 2024
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📌 ESTRENO:
📆 Jueves 28 de Marzo
📽 Cartelera Nacional: Cineplanet / Cinemark Perú / Cinépolis / Multicines Cinestar
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