#Università di Coimbra
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storiearcheostorie · 9 months ago
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STUDI / Sorgo, legumi e tuberi: il tartaro dentale di seimila anni fa rivela la dieta neolitica
STUDI / Sorgo, legumi e tuberi: il tartaro dentale di seimila anni fa rivela la dieta neolitica Lo studio delle Università di #Padova, #Roma, #Napoli e #Coimbra pubblicato su Scientific Reports
Redazione Come e cosa mangiavano i nostri antenati nel Neolitico? A svelarlo è un nuovo studio appena pubblicato su «Scientific Reports», e nel quale un team di ricercatori e ricercatrici delle università di Padova, “La Sapienza” di Roma, “L’Orientale” di Napoli, Coimbra e il Museo delle Civiltà di Roma hanno ricostruito, a partire dall’analisi del tartaro dentale, le abitudini alimentari di…
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fotografoinviaggio · 2 months ago
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Un Viaggio nella Storia e nella Cultura di Coimbra
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Coimbra, antica capitale del Portogallo, è una città che affascina con il suo richiamo storico e culturale. Il suo legame con l'istruzione e la conoscenza è testimoniato dall'Università di Coimbra, una delle più antiche università d'Europa. Fondata nel 1290, l'università ha formato generazioni di studenti e ha contribuito notevolmente alla cultura e alla scienza portoghese. Questa rinomata istituzione ha reso Coimbra un centro di apprendimento e innovazione, attirando studenti e studiosi da tutto il mondo.
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Camminando per le strade di Coimbra, i visitatori possono notare l'influenza dell'università in ogni angolo. Cafè, librerie e spazi pubblici sono animati da discussioni accademiche e da eventi culturali. La città è un luogo dove l'arte e la storia si intrecciano, con monumenti storici e musei che raccontano la ricca eredità di Coimbra. Insomma, Coimbra non è solo una città storica, ma un vero e proprio crocevia di idee e cultura.
Il Monastero di Santa Cruz
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Il Monastero di Santa Cruz, situato nel cuore di Coimbra, è una delle gemme storiche più incantevoli del Portogallo. Fondato nel 1131 da monaci cistercensi, questo monastero ha servito non solo come luogo di culto, ma anche come centro culturale e educativo. Oggi, il Monastero di Santa Cruz è riconosciuto come un importante sito patrimoniale e attira visitatori da tutto il mondo. Questo blog post esplorerà la storia, l'architettura e l'importanza del monastero, offrendo uno sguardo più approfondito sulla sua eredità.
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Coimbra, una delle città più antiche del Portogallo, è sede di numerosi monumenti storici, ma il Monastero di Santa Cruz si distingue per la sua bellezza architettonica e il suo significato culturale. Iniziamo a scoprire la storia di questo meraviglioso luogo, che ha visto passare secoli di vita spirituale, culturale e intellettuale. Il monastero ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo della città e continua a influenzare le generazioni future. I primi anni e la fondazione
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Il Monastero di Santa Cruz fu fondato nel 1131 dai monaci cistercensi, in un periodo critico per la storia portoghese. All'epoca, il Portogallo stava ancora definendo la propria identità nazionale e religiosa. I monaci cistercensi, noti per la loro vita austera e per il lavoro agricolo, contribuirono notevolmente allo sviluppo della regione, introducendo nuove tecniche agricole e pratiche di gestione del suolo. Questa innovazione non solo migliorò l'economia locale, ma creò anche un legame profondo con la comunità circostante.
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Fino al XVII secolo, il monastero divenne un centro di formazione per giovani religiosi, e la sua biblioteca raccolse numerosi testi preziosi. Durante il regno di San Ferdinando, il monastero si affermò come un’importante istituzione educativa, contribuendo alla crescita culturale di Coimbra. Questo periodo d'oro ha lasciato un'impronta duratura non solo sul monastero, ma anche sull’intera città. Ristrutturazioni e pacchetti architettonici
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Nel corso dei secoli, il Monastero di Santa Cruz subì varie ristrutturazioni e ampliamenti, riflettendo i diversi stili architettonici e le influenze artistiche del momento. La transizione dal romanico al gotico si può osservare attraverso le magnifiche facciate e gli interni meravigliosamente decorati. Oggi, i visitatori possono ammirare le intricate decorazioni, i dettagli scolpiti e le imponenti colonne che caratterizzano il monastero. Un momento significativo nella storia architettonica del monastero si verificò nel XVII secolo, quando venne completata la ristrutturazione barocca. Questa trasformazione portò a interni splendidamente decorati, arricchiti da affreschi e stucchi. I diversi stili architettonici che si intrecciano nel monastero raccontano una storia di evoluzione che riflette non solo le tendenze artistiche del tempo, ma anche la resilienza della comunità religiosa.
L'architettura e le meraviglie visive
L'architettura del Monastero di Santa Cruz è un esempio preminente di come diversi stili possono coesistere in armonia. L’ingresso principale, con la sua facciata romanica, accoglie i visitatori con la sua imponenza. Le porte in legno massiccio e i dettagli decorativi incisi sono solo alcune delle caratteristiche che richiamano attenzione. Man mano che si entra, il chiostro offre un rifugio tranquillo, circondato da colonne eleganti e archi che incorniciano giardini ben curati. Inoltre, la chiesa del monastero è un vero gioiello. Il suo altare maggiore, riccamente decorato, è un esempio perfetto dell'arte barocca portoghese. Le opere d'arte all'interno della chiesa evidenziano la devozione dei monaci e il ricco patrimonio religioso di Coimbra. Ogni angolo del monastero racconta una storia, trasmettendo un senso di pace e contemplazione che affascina i visitatori.
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Un patrimonio culturale Oltre alla bellezza architettonica, il Monastero di Santa Cruz custodisce una vasta collezione di opere d'arte e manufatti storici. La biblioteca monastica, rinomata per la sua collezione di manoscritti e libri antichi, è un tesoro per studiosi e appassionati di storia. Questa biblioteca rappresenta un pilastro fondamentale della comunità intellettuale di Coimbra, riflettendo l'importanza del sapere e della cultura nel corso dei secoli.
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L'importanza del monastero va oltre l'aspetto religioso e culturale; esso racchiude il patrimonio collettivo della città di Coimbra. Ogni anno, il monastero ospita eventi culturali, mostre e concerti, dimostrando come passato e presente possano convivere in armonia. I visitatori non solo possono esplorare la storia del monastero, ma anche partecipare a una serie di attività che promuovono l'arte e la cultura locale.
L'Università di Coimbra:  la Cappella di São Miguel e la Biblioteca Joanina
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L'Università di Coimbra, fondata nel 1290, è una delle istituzioni accademiche più antiche e prestigiose del mondo. Situata nella storica città di Coimbra, in Portogallo, questa università non è solo un luogo di apprendimento, ma anche una testimonianza vivente della ricca storia culturale del paese. Ogni anno, migliaia di studenti e visitatori si recano a Coimbra per esplorare il suo campus, ricco di eleganti architetture, straordinarie biblioteche e importanti luoghi di culto.
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In questo contesto, la Cappella di São Miguel e la Biblioteca Joanina spiccano come due gemme straordinarie. La Cappella di São Miguel, situata all'interno dell'Università, rappresenta una fusione di arte e spiritualità, mentre la Biblioteca Joanina, un autentico scrigno di conoscenza, è uno dei luoghi più iconici della vita accademica del Portogallo.
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La Cappella di São Miguel: un faro di spiritualità e arte
La Cappella di São Miguel è una delle aree più significative dell'Università di Coimbra. Costruita nel XVIII secolo, questa cappella è dedicata a San Michele, l'arcangelo noto per la sua protezione e guida. La sua architettura barocca cattura immediatamente l'attenzione dei visitatori. L'interno è riccamente decorato con affreschi e opere d'arte che riflettono l'importanza religiosa e culturale del luogo.
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Inizialmente, la cappella serviva come luogo di culto per gli studenti e il personale dell'università. Attraverso i secoli, ha mantenuto la sua funzione religiosa, divenendo anche un importante luogo di celebrazione degli eventi accademici. La sua bellezza architettonica e i dettagli artistici la rendono un punto di riferimento non solo per gli studenti ma anche per i turisti che desiderano approfondire la storia culturale di Coimbra.
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Un luogo di celebrazione e rituale La Cappella di São Miguel non è solo un luogo di bellezza, ma anche uno spazio vivo di rituali e celebrazioni. Ogni anno, gli studenti dell'Università di Coimbra partecipano a diverse cerimonie religiose all'interno della cappella. Durante l'iniziazione e altre celebrazioni importanti, la cappella diventa un centro di socializzazione e spiritualità, unendo gli studenti in un'esperienza condivisa di fede e tradizione.
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Inoltre, la cappella ospita concerti e altri eventi culturali, attirando artisti e musicisti da tutto il Portogallo. Questa vivacità contribuisce a creare un'atmosfera dinamica, in cui la storia e la modernità si intrecciano, rendendo la cappella un luogo di grande significato sia per gli studenti che per i visitatori.
La Biblioteca Joanina: un tesoro di conoscenza
La Biblioteca Joanina, costruita nel XVIII secolo, è uno dei tesori più preziosi dell'Università di Coimbra. Questa biblioteca non è solo un luogo di studio, ma è anche un capolavoro architettonico che affascina i visitatori con il suo design barocco. Il grande atrio, con soffitti decorati e scaffali in legno pregiato, trasmette un senso di grandezza e sacralità. Oltre ad essere una biblioteca, è un'opera d'arte a tutti gli effetti.
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Inoltre, la Biblioteca Joanina ospita una vasta collezione di libri antichi e manoscritti rari, molti dei quali risalgono al periodo della fondazione dell'Università. Non sorprende che qui si trovi una delle più importanti raccolte di testi del Portogallo, un patrimonio inestimabile per gli studiosi e gli appassionati di storia.
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Un centro di studio e ricerca La Biblioteca Joanina non è solo un luogo dove si conservano libri; è anche un attivo centro di studio e ricerca. Gli studenti e i ricercatori possono accedere a questo spazio per approfondire le loro ricerche, perstudiare libri rari e per interagire con esperti di vari settori. Le numerose iniziative promosse dalla biblioteca, tra cui conferenze, mostre e laboratori, hanno reso questo spazio un punto di riferimento per la cultura e l'istruzione a Coimbra.
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In un'epoca in cui la digitalizzazione sta cambiando il modo in cui accediamo alla conoscenza, la Biblioteca Joanina si impegna a mantenere viva la tradizione del libro stampato. La bellezza dei suoi volumi antichi e la loro rara fragranza attirano ogni anno numerosi visitatori, desiderosi di immergersi in un'atmosfera di scoperta e meraviglia. Read the full article
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schoje · 4 months ago
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A terceira edição do projeto “Roda de Conversa Mulheres Catarinenses na Literatura”, idealizado pela Biblioteca Pública de Santa Catarina (BPSC), acontece na próxima quinta-feira, 18. A temática será Mulheres Catarinenses na Literatura - Bicentenário de Anita Garibaldi, e o encontro terá a participação das escritoras/pesquisadoras Nelma Baldin, Edla Zim, Lélia Pereira Nunes e Maria Aparecida Ramos Dias, com mediação da jornalista��Renata Marques De Avellar Dal-Bó. O objetivo é conhecer o que as escritoras catarinenses pesquisaram, escreveram e promoveram durante o bicentenário de nascimento de Anita Garibaldi, valorizando a memória da heroína, sem deixar de lado o incentivo à leitura, à escrita e à pesquisa. O encontro será transmitido de forma virtual, às 16 horas. Conheça as participantes: Maria Aparecida Ramos Dias: é arte educadora, professora de filosofia e escritora. Especialista em Pedagogia da Arte (UFRGS), com Graduação em Filosofia e Licenciatura Curta em História (Unisinos), formação em Magistério, Teatro e Yoga. Membro do Coletivo Anita Garibaldi de Garopaba, da ALBSC e do Núcleo de Contadores de Histórias – Seccional Garopaba. Atua como feminista e ativista cultural em diversos estados e países. Renata Marques De Avellar Dal-Bó (escritora e mediadora da roda): é jornalista e escritora. Doutoranda em Ciências da Linguagem pela Unisul. Há nove anos possui uma coluna semanal de crônicas no Jornal Diário do Sul e há cinco apresenta o programa Bate-Papo Literário na UNITVSC.É presidente-coordenadora da Associação de Jornalistas e Escritoras do Brasil (AJEB) – coordenadoria de Santa Catarina, membro e Assessora Cultural da Academia Tubaronense de Letras (Acatul) e Membro fundador no Núcleo Acadêmico Italiano diScienze, Lettere e Arti (NAISLA). Edla Zim: é natural de Tubarão (SC), cidade onde vive. Possui formação acadêmica em Relações Públicas, Comunicação Social - Habilitação em Publicidade e Propaganda e Administração e é pós-graduada em Gestão Empresarial e Recursos Humanos. Atua como palestrante motivacional na área comportamental. Cronista no instagram da CliqueRH e membro da AJEB-SC – Associação das Jornalistas e Escritoras - coordenadoria de SC. Atualmente estuda Escrita Criativa e literatura infantil. Participou de diversas coletâneas e é autora de quatro obras de Literatura infantojuvenil. Nelma Baldin: possui mestrado em História também pela Universidade Federal de Santa Catarina - na área de História do Brasil - Relações Internacionais e Doutorado em Educação pela Pontifícia Universidade Católica de São Paulo. Tem Pós-Doutorado na Università Degli Studi di Bologna (Italia), na Università Degli Studi di Roma "La Sapienza" e na Universidade de Coimbra (Portugal|). Professora da UFSC nos Cursos de Graduação em História e Mestrado em Educação e Professora dos cursos de Mestrado em Educação e Mestrado e Doutorado em Saúde e Meio Ambiente da Univille – Campus Joinville. Secretária Geral do Instituto Histórico e Geográfico de Santa Catarina (IHGSC), publicou 5 (cinco) livros solo e 12 (doze) livros em co-autoria e organizou seis livros e Coletâneas além de capítulos de livros e mais de 30 artigos publicados em Revistas nacionais e internacionais. Lélia Pereira da Silva Nunes: é brasileira, de Tubarão (SC). Cidadã Honorária de Florianópolis, onde reside desde 1970. Socióloga, investigadora, escritora, professora da Universidade Federal de Santa Catarina. Presidiu entre 1997 e 2004 a Fundação Cultural de Florianópolis Franklin Cascaes. É doutoranda em Literaturas e Culturas Insulares (Universidades da Madeira). Titular da Cadeira 26 da Academia Catarinense de Letras, ocupa o cargo de Secretária Geral. Emérita do Instituto Histórico e Geográfico de Santa Catarina. Há cinco décadas dedica-se à Cultura Catarinense, em particular à cultura tradicional açoriana no Sul do Brasil e nos Açores. Divide-se entre a escrita livre (crônica) e o ensaio. Publicou recentemente Corpo de Ilhas, 2ª edição de Na esquina das Ilhas, Pedra de Toque e a 4ª edição de Caminhos do Divino, um olhar sobre o Espírito Santo em Santa Catarina.
É colaboradora nos jornais Diário dos Açores (PDL), Portuguese Times e Tribuna Portuguesa (USA), no Luso Presse (Ca) e no Notícias do Dia (Florianópolis). Coordena o Blog Comunidades da RTP Açores desde 2008. Integra o Conselho Consultivo da Bruma Publications, do Portuguese Beyond Borders Institute (PBB), U.E.da Califórnia e é Vice Presidente do Conselho Municipal de Educação de Florianópolis. Ano de Anita Essa programação integra o Ano Comemorativo do Bicentenário de Nascimento de Anita Garibaldi, instituído por meio de decreto. Desde 2019, a FCC vem trabalhando na organização de atividades para 2021 junto à Comissão Estadual Comemorativa ao Bicentenário de Anita Garibaldi. Tal Comissão foi instituída por meio da Portaria FCC nº 39/2019, e tem o objetivo de promover e difundir a história da heroína catarinense. O grupo é composto por diversos órgãos públicos, como Secretarias de Estado e prefeituras, além de entidades públicas e privadas. O calendário internacional das comemorações, onde estão inseridas ações de todos os entes que compõem o grupo, vem sendo organizado pelo Instituto CulturAnita, de Laguna; e, na Itália, pelos parceiros Museu e Biblioteca Renzi, Instituto Garibaldi Da Vinci e Associação Nacional dos Veteranos Garibaldinos. Serviço: O quê: Roda de Conversa “Mulheres Catarinenses na Literatura - Bicentenário de Anita Garibaldi" Quando: 18 de novembro de 2021 (quinta-feira), às 16 horas. Transmissão pelo canal de vídeos da FCC no YouTube: HTTPS://www.youtube.com/user/ImprensaFCC Assessoria de Comunicação Fundação Catarinense de Cultura (FCC) Fone: (48) 3664-2572 / 2680 Email: [email protected] Site: www.cultura.sc.gov.br Facebook: www.facebook.com/FundacaoCatarinensedeCultura Twitter: www.twitter.com/fccoficialFonte: Governo SC
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furlantravelfashionblogger · 8 months ago
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10 motivi per amare il PORTOGALLO.
1) Il Portogallo è il paese piu' vecchio d'Europa.
2)La Libreria piu' antica del mondo si trova a Lisbona. Si chiama Bertrand Bookstore ed è stata aperta nel 1732.
3) Una delle piu' antiche Università del mondo si trova in Portogallo. E' l'Università di Coimbra ed è stata fondata nel 1290.
4) Il Vasco de Gama a Lisbona è il ponte piu' lungo d'Europa.
5) In Portogallo si trovano tra le migliori spiagge del mondo in cui fare surf.
6) La gente felice per strada.
7) Il Portogallo �� stato il primo paese ad abolire la schiavitu'.
8) Il Portoghese è la lingua ufficiale in 9 paese.
9) Il Portogallo è il piu' grande produttore di sughero del mondo.
10. Capire cos’è la “saudade” e avere voglia di tornare ancora prima di andare via. Até a vista!
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academyguide · 2 years ago
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[ad_1] Times Higher Education - QS World University Rankings 2007 - World's oldest universitiesThe oldest universities, by foundation date, in the worldYear School Name Country0 Freie Universität BERLIN Germany1088 University of BOLOGNA Italy1096 University of OXFORD United Kingdom1175 University of MODENA Italy1200 Université Paris Sorbonne (PARIS IV) France1209 University of CAMBRIDGE United Kingdom1218 University of SALAMANCA Spain1220 University of MONTPELLIER III - Paul Val... France1222 University of PADUA Italy1224 University of NAPLES - Federico II Italy1229 University of TOULOUSE I - Sciences Soci... France1229 University of TOULOUSE II - Le Mirail France1240 University of SIENA Italy1258 Université PARIS I Panthéon Sorbonne France1272 University of MURCIA Spain1290 University of COIMBRA Portugal1293 University Complutense MADRID Spain1303 Università degli Studi di ROMA - La Sapi... Italy1308 PERUGIA University Italy1339 Universite Pierre Mendes, GRENOBLE II France1339 Université Stendhal GRENOBLE III France1339 Université Joseph-Fourier, GRENOBLE I France1343 University of PISA Italy1348 CHARLES University Czech Republic1361 Università degli Studi di PAVIA Italy1364 JAGIELLONIAN University Poland1365 University of VIENNA Austria1386 HEIDELBERG Universität Germany1388 Universität KÖLN (Cologne) Germany1398 SUNG KYUN KWAN University Korea, South1402 Universität WÜRZBURG Germany1404 University of TURIN Italy1409 Universität LEIPZIG Germany1413 University of ST ANDREWS United Kingdom1425 Katholieke Universiteit LEUVEN Belgium1425 Université catholique de LOUVAIN (UCL) Belgium1432 Universite de CAEN Basse-Normandie France1434 CATANIA University Italy1450 University of BARCELONA Spain1451 University of GLASGOW United Kingdom1453 ISTANBUL University Turkey1457 Universität FREIBURG Germany1460 University of BASEL Switzerland1461 University of RENNES France1471 University of GENOA Italy1472 Ludwig-Maximilians-Universität München (... Germany1477 UPPSALA University Sweden1477 Johannes Gutenberg Universität MAINZ Germany1477 Eberhard Karls Universität TÜBINGEN Germany1479 University of COPENHAGEN Denmark1495 University of ABERDEEN United Kingdom1495 Universidade de SANTIAGO DE COMPOSTELA Spain1499 Universitat de VALENCIA Spain1527 Universität MARBURG Germany1531 University of GRANADA Spain1537 University of LAUSANNE Switzerland1542 Universidad de ZARAGOZA Spain1551 Universidad de SEVILLA Spain1551 Universidad Nacional Autónoma de México ... Mexico1558 Universität JENA Germany1559 University of GENEVA Switzerland1559 University of Lille 2 France1560 University of LILLE III - Charles de Gau... France1562 Université des Sciences et Technologies ... France1567 Université Louis Pasteur STRASBOURG I France1572 University of NANCY II France1575 LEIDEN University Netherlands1582 University of EDINBURGH United Kingdom1585 Karl-Franzens-Universität GRAZ Austria1592 TRINITY College Dublin Ireland1607 Justus-Liebig-Universität GIEßEN Germany1611 University of SANTO TOMAS Philippines1614 University of GRONINGEN Netherlands1632 University of AMSTERDAM Netherlands1635 EÖTVÖS LORÁND University Hungary1636 UTRECHT University Netherlands1636 HARVARD University United States1640 University of HELSINKI Finland1663 LAVAL University Canada1665 Christian-Albrechts-Universität zu KIEL Germany1666 LUND University Sweden1669 Universität INNSBRUCK Austria1693 College of WILLIAM & MARY United States1701 YALE University United States1707 CZECH TECHNICAL University in Prague Czech Republic1737 Universität GÖTTINGEN Germany1740 University of PENNSYLVANIA United States1742 Universität ERLANGEN-NÜRNBERG Germany1743 University of DELAWARE United States1745 Technische Universität BRAUNSCHWEIG Germany1746 PRINCETON University United States1747 École Nationale des Ponts et Chaussées E.
.. France1754 COLUMBIA University United States1755 Lomonosov MOSCOW STATE University Russia1764 BROWN University United States1766 RUTGERS, The State University of New Jer... United States1769 DARTMOUTH College United States1770 Technische Universität BERLIN Germany1773 ISTANBUL Technical University Turkey1780 Universität of MÜNSTER Germany [ad_2] Source link
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personal-reporter · 3 years ago
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La leggenda di Orsola e delle mille vergini
La leggenda di Orsola e delle mille vergini
Il 21 ottobre si ricorda la storia di una santa molto particolare… Le leggende che avvolgono la figura di Sant’Orsola si basano su un’iscrizione nel coro della chiesa dedicata alla santa a Colonia, ritenuta del IV-V secolo, senza dimenticare le preghiere per la protezione degli studi alla Sorbona e nelle università di Coimbra e Vienna dedicate alla santa. (more…)
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passionevegano · 5 years ago
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Questa università del Portogallo sarà la prima ad eliminare completamente la carne rossa (e la plastica) dalle sue mensa
Questa università del Portogallo sarà la prima ad eliminare completamente la carne rossa (e la plastica) dalle sue mensa
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L’Università di Coimbra (UC) in Portogallo ha annunciato che dal prossimo anno la carne rossa sarà eliminata dalla mense scolastiche. Una decisione che è prima di tutto ecologica e solo il punto di partenza verso un obiettivo ambizioso: diventare la prima università portoghese a 0 emissioni.
Da gennaio 2020, le mense dell’Università di Coimbra non serviranno più carne rossa. A dare l’annuncio è…
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francescomassaro · 5 years ago
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Curriculum Vitae 2019
Francesco Massaro
(Sax, clarinetti, elettronica) musicista pugliese di formazione accademica, conclusa con menzione di merito, si dedica come strumentista e compositore a progetti multidisciplinari che uniscono musica creativa, arti visive, poesia, audio/video e danza. Attualmente dirige la formazione "Bestiario" (con due cd all'attivo "Bestiario Marino" del 2015 e "Meccanismi di Volo" del 2017 entrambi pubblicati da Desuonatori, ed un terzo in uscita, insieme a Mariasole De Pascali, Michele Ciccimarra, Adolfo La Volpe, Valerio Daniele, Gianni Lenoci) formazione elettroacustica con la quale affronta un repertorio originale tra partiture grafiche, notazioni tradizionali e libera improvvisazione, cercando (im)possibili relazioni tra musica, bestie immaginarie, cataloghi medievali, 'Patafisica e avanguardie storiche. Nel 2009 ha vinto il Premio Nazionale delle Arti indetto da Afam e Miur (sezione jazz). Nel 2016 e nel 2017 la rivista specializzata Musica Jazz lo segnala tra i 10 migliori giovani talenti italiani definendolo “uno dei talenti più luminosi venuti alla ribalta della scena italiana negli ultimi anni”. Nel 2018 riceve il premio Targa SIAE.
Si esibisce in solo (Maniera Nera) e nel duo Outline Maps (con Alessandra Bossa) fa parte inoltre del Noci Saxophone Pool, del trio Elica e dell'OEOAS (Orchestra Elettroacusica Officine Arti Soniche).
Tra le numerose collaborazioni, che spaziano dall’avant jazz alla musica contemporanea d’accademia alla musica popolare, la
più importante e proficua è certamente quella con il pianista Gianni Lenoci. Ha inoltre inciso e suonato occasionalmente con Sakis Papadimitriou, William Parker, Joelle Leandre, Stefano Battaglia, Markus Stockhausen, John Tchicai, Elio Martusciello, Giancarlo Schiaffini, Fabrizio Spera, Paolo Fresu, Carlos Zingaro, Kent Carter, Paul Lovens, Carlo Actis Dato, Antonello Salis, Eugenio Colombo, Alessandro Haber, Daniele di Bonaventura, Steve Potts, Sabir Mateen, Marco Colonna, Sauro Berti, Michel Godard, Bruno Tommaso, Roberto Ottaviano, Gunter "Baby" Sommer, Ab Baars, Ig Henneman, Rocco Nigro, Rachele Andrioli, Admir Shkurtaj, Danilo Gallo e molti altri. Ha partecipato a numerosi festival di jazz e musiche attuali tra i quali Una Striscia di Terra Feconda, Angelica, Time in Jazz, Young Jazz, Talos Festival, Europa Jazz Festival di Noci, Notte della Taranta, Materadio, Rec Festival, Mantova Musica, Italia Wave, Disorder, No Sheet Festival, Silence, Festival dei Mondi Villa Ada, Settimana di Cultura Italiana (Università di Banja Luka), ha suonato per l'Università di Coimbra, l'Università di Bari, la Radio Tv Tedesca (Lipsia), e RadioRai.
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miriadonline · 8 years ago
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CONF: Comics and Memory (Gent, 19-21 Apr 17)
Het Pand (Onderbergen 1, 9000 Gent) & Vooruit (Sint-Pietersnieuwstraat
23, 9000 Gent), April 19 - 21, 2017
"Comics and Memory" is an international NNCORE conference organized at the University of Ghent from April 19-21, 2017, in collaboration with the KU Leuven, UCLouvain (GRIT), and the ACME comics research group (University of Liège). This conference examines the complex relationships between comics and memory through the prisms of personal, collective, and medial forms as well as practices of remembering.
The conference is free and open to the public.
PROGRAM
Wednesday 19 April ­ Personal Memory
8:30 Welcome and registration
8:45 Introduction by Maaheen Ahmed, Benoît Crucifix & Charlotte Pylyser
9:00 ­ 10:30 Intersections of Personal and Collective Memories
Bieke Willem (Universiteit Gent) ³Crisis, Memory, Intimacy in the Spanish Autobiographical Comic. The Case of Lo que me está pasando by Miguel Brieva²
Fiorenzo Iuliano (Università degli Studi di Calgiari) ³Drawing on the City¹s Memory: Jon Strongbow and the Reinvention of Seattle¹s Past²
Nina Schmidt (Freie Universität Berlin) ³Sharing Memories of Loss: the Role of Photographs in Graphic Narratives of Bereavement²
Coffee break
11:00 ­ 12:30 Drawing the Body in Autobiographical Comics
Martha Moreno Linares (University of North Carolina at Chapel Hill) ³La parenthèse by Élodie Durand: Collective Autopathography and the Reconstruction of Memory²
Rachel Miller (The Ohio State University) ³Keep Out, Or Else: Diary as Body in Diary of a Teenage Girl and Cruddy²
Eleanor Ty (Wilfrid Laurier University) ³The Un-erotic Dancer: Sylvie Rancourt¹s Melody²
Lunch
14:00 ­ 15:30 Graphic Memoirs
Giorgio Busi Rizzi (Università di Bologna/KU Leuven) ³Portrait of the Artist as a Nostalgic²
Pedro Moura (FLUL Lisboa/ KU Leuven) ³The Ever-Shifting Wall. Edmond Baudoin and the ŒContinuous Poem¹ of Autobiography²
E. Dawson Varughese ³Remembering India: Textual and Visual Creativity in Banerjee¹s Personal and Collective Memory-Making²
Coffee break
16:00 ­ 17:30 Creative Practices and War Memory
Bettina Egger (University of Salzburg) ³Oral History in Emmanuel Guibert¹s graphic novels²
Brigitte Friant-Kessler (Université de Valenciennes) ³The Colour of Memory in The Red Diary / The Re(a)d Diary²
Maureen Burdock (University of Californa, Davis) ³Memory Lines: Retracing Female Ancestral Stories of WWII Era Germany²
18:00 Conference dinner (upon registration)
19:30 ­ 21:00 Roundtable @ Vooruit: Drawing Memories: Artists¹ Talks, with Dominique Goblet, Jeroen Janssen, Pascal Matthey, Tanitoc (moderated by Gert Meesters)
Thursday 20 April ­ Memory of the Medium
9:00 ­ 10:0 Keynote Address
Mel Gibson (Northumbria University), ³ŒIt¹s All Come Flooding Back.¹ Memories of Childhood Comics: Narratives, Practices and Objects²
Coffee break
10:30 ­ 12:00 Memorializing Franco-Belgian Comics
David Pinho Barros (Universidade do Porto/KU Leuven) ³Playing with the Memory of the Clear Line in Philippe Coudray¹s L¹Ours Barnabé²
Christian Reyns-Chikuma (University of Alberta) ³Playing with, Sinking, and Bridging Collective Memories of Comics in Trondheim and Parme¹s Spirou, Panique en Atlantique²
Nick Martinez (Cardiff University), ³A Trip Down Memory Lane: Canonisation and Reprints of Western Bande Dessinée²
Lunch
13:30 ­ 15:30 Comics, the Canon and History
Christopher Pizzino (University of Georgia) ³Comics History and the Question of Delinquency²
Michael Connerty (IADT/University of the Arts London) ³Selective Memory: Art History and the Comic Strip Work of Jack B. Yeats²
Rik Spanjers (University of Amsterdam), ³The Historical Comic and the Maus Event²
Michael F. Scholz (Uppsala University) ³Historical Primary Sources Provided by Early Comics Historians²
Coffee break
16:00 ­ 17:00 Memory and the Superhero Genre
Chair: Christophe Dony (Université de Liège)
Jean-Matthieu Méon (Université de Lorraine) ³Sons and Grandsons of Origins: Narrative Memory in Mainstream Super-Hero Publishing²
Dragos Manea (University of Bucharest), ³The Ethics of Historical Fantasy: Collective Memory and Transgression in The Manhattan Projects (2012-) and Über (2013-)²
19:30 ­ 21:00 Roundtable @ Vooruit: The Memory of Comics In and Out of the Institutions, with Philippe Capart, Roel Daenen, Simon Grennan, Gunnar Krantz, Pascal Lefèvre, Roger Sabin (moderated by Pedro Moura)
Friday 21 April ­ Collective Memory
9:00 ­ 10:00 Keynote Address
Claire Gorrara (Cardiff University), ³Connective Histories. Transgenerational Memories of the Second World War in 21st Century French Graphic Novels²
Coffee break
10:30 ­ 12:00 War Testimonies
Kees Ribbens (NIOD Amsterdam/Erasmus University Rotterdam) ³Combining Individual Memory and National History in Classics Illustrated²
Simon Desplanque (Université catholique de Louvain) ³Testimonies in Contemporary Franco-Belgian WWII Aviation Comics²
Jacqueline Berndt (Kyoto Seika University/Stockholm University) ³Beyond Authenticity: On a New Current of Alternative War Manga²
Susan Hogervorst (Open Universiteit Nederland) ³Grasping German WWII Memory Culture through Students¹ Oral History Comics about Contemporary Refugees²
Lunch
13:30 ­ 15:00 Post-Memory
Miriam Piegsa (University of Passau) ³Intersubjective Memory Space. Jacques Tardi¹s Moi, René Tardi, prisonnier de guerre au Stalag IIB and Florence Silloray¹s Le Carnet de Roger in comparison²
Christina Kraenzle (York University) ³Transnationalizing Memories of the German Past: Barbara Yelin¹s Irmina and Birgit Weyhe¹s Madgermanes²
Júlia Garraio (Universidade de Coimbra) ³The Unexplored Family Album: Portuguese Comics and Post-Memories of the Colonial War²
Coffee break
15:30 ­ 16:30 Memory as Resistance
Anna Nordenstam (University of Gothenburg) & Margareta Wallin Wictorin (Karlstad University) ³We remember Women¹s Lib Comics. Swedish Feminist Comics from the 1980¹s²
Nina Mickwitz (University of the Arts London) ³Beyond Nostalgia: Memories to Fuel Resistance and Re-Imagine Possibilities²
16:30 ­ 17:00 Wrapping-up and final comments
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pangeanews · 5 years ago
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“Dobbiamo sentirci liberi di chiudere gli occhi e di immaginare qualcosa al di fuori dal comune”. Francesco Consiglio dialoga con Dario Savino Doronzo, filocornista (Umberto Eco impazzirebbe per lui!)
“Non è vero che i bambini sono buoni”, scrisse Roberto Gervaso. “È vero che gli adulti vogliono crederlo”. Se non siete d’accordo, sentite cosa mi è accaduto. Durante un incontro nelle scuole, dove ogni tanto vado a sproloquiare di letteratura, un piccoletto con la faccia da topo si è alzato e ha domandato: “Perché scrivi di musica? La musica si suona, non si scrive”.
Io ho risposto: “Si scrive anche di cinema, di teatro, di pittura. Perché lo trovi così strano?”. Replicargli con una domanda, che tragico errore! Come un pugile che sente di avere il match in mano, il moccioso ha affondato il colpo: “Secondo me, tu sei come quel mio amico Luca che non sa giocare a pallone e sogna di fare il giornalista sportivo”. Non è vero che i bambini siano buoni, ha ragione Gervaso. È vero invece che sono pieni di malvagità involontaria, in misura impietosa perché sinceri.
Nel silenzio generale, ho raccolto i miei pensieri e ho detto: “Se pensi che scrivere sia la salvezza di chi ritiene la musica sullo spartito troppo ardua per le proprie capacità, forse hai ragione. Ogni tanto, lo confesso, mi piacerebbe scambiare la tastiera del pc con quella di un pianoforte o con le corde di un violino. Ma voglio darti un consiglio: quando sarai grande e avrai speranze e passioni, coltivale con umiltà. Cerca di fare ciò che puoi, come puoi, con ciò che hai. Non tutti possiamo fare grandi cose, ma ciascuno di noi può fare piccole cose con grande amore”.
Oggi, cari esploratori della Pangea, voglio farvi conoscere l’eccellente flicorno di Dario Savino Doronzo.
Come mai hai scelto di suonare il flicorno? È uno strumento che nell’immaginario popolare viene suonato nelle bande e nelle fanfare. Tra i vari tipi di flicorno, il contralto, detto anche genis, si è meritato una citazione dello scrittore Umberto Eco. Nel romanzo Il pendolo di Foucault: uno dei protagonisti, un ragazzo, desidera suonarlo nella banda per fare colpo su una coetanea: “Il genis è l’ossatura della banda, ne è la coscienza ritmica, l’anima. La banda è come un gregge, gli strumenti sono le pecore, il maestro è il pastore, ma il genis è il cane fedele e ringhioso che tiene al passo le pecorelle. Il maestro guarda anzitutto al genis, e se il genis lo segue, le pecorelle lo seguiranno”.
Il suono del flicorno mi ha sempre affascinato per la sua timbrica scura e avvolgente. Ho iniziato presto, all’età di dieci anni. Fu il Maestro Luciano Palmitessa a guidarmi verso le porte della Musica. Gli devo molto! Fu il primo a scommettere nelle mie potenzialità e nel mio talento. Successivamente, ho proseguito i miei studi presso il Conservatorio di Bari dove ho avuto modo di migliorare, ampliare e affinare le mie qualità musicali. Suonare è la realizzazione del sogno di una vita. Sacrificio, spirito di abnegazione e grande senso di responsabilità mi hanno ricompensato con un florido presente che mi riempie ogni giorno di immensa gioia e bellezza.
In Reimagining Opera, insieme al pianista Pietro Gallo ti sei cimentato in un’impresa coraggiosa e per certi versi spiazzante, rileggendo in chiave jazzistica il melodramma italiano. Nell’album, edito da DiG-Digressione Music, sono presenti pagine celeberrime quali il pucciniano Nessun dorma o l’Intermezzo della Cavalleria rusticana di Mascagni e altre arie di Alessandro Parisotti, Claudio Monteverdi, Tommaso Giordani e Giovanni Paisiello. Sono curioso di sapere se durante l’incisione pensavate a un pubblico particolare e se avete temuto che i melomani, solitamente conservatori, lo bollassero come una profanazione, mentre i cultori del jazz, poco avvezzi a quelle antiche melodie, faticassero a comprenderlo.
Io e il mio amico Pietro siamo stati educati a un suono asciutto e curato di stampo classico e successivamente abbiamo intrapreso studi di musica jazz. Questo comune background ci ha permesso di lavorare insieme con un’unica mente e come un solo strumento. Fine ultimo del progetto è la rilettura delle arie più significative di autori luminari della musica operistica ‘made in Italy’. In altri termini, abbiamo smontato celebri lavori di stampo classico per poi rimontarli con modificazioni e variazioni jazzistiche sul piano melodico, armonico, timbrico, ritmico. Il calore del pubblico è tutto per un artista. Non abbiamo mai pensato ad un pubblico diviso in due fazioni contrapposte, al contrario volevamo condividere – da sempre – un prodotto che unisse due generi così diversi ma al contempo complementari.
Studiare filosofia ignorando i filosofi. Emozionarsi al cospetto di un dipinto di straordinaria bellezza e non provare il desiderio di conoscere il nome del pittore. Ascoltare un brano musicale a occhi chiusi, totalmente persi nel suono, nella relazione reciproca delle note, convinti che la musica potrebbe esserci anche se il mondo non ci fosse, e che il resto non conta: la presenza dell’interprete, la storia del compositore, il periodo storico in cui quel brano è stato composto. È plausibile pensare che la ragion d’essere della musica vada ricercata nella musica stessa, e il miglior ascolto è quello ‘ignorante’?
Ricondurre la Musica verso schemi rigidi risulta – a mio giudizio – un sacrilegio. Bisogna studiare la storia per rendere il presente e il nostro futuro più ricco. Non dobbiamo studiare per catalogare il tutto secondo dei lineamenti rigidi e imprescindibili. Ecco perché è necessario distinguere l’erudizione dalla cultura: se la prima, probabilmente, si riferisce ad un sapere limitato a conoscenze e a informazioni inerti, la cultura ci veicola nell’imparare a pensare con giudizio e responsabilità. Dobbiamo sentirci liberi di ‘chiudere gli occhi’ e di immaginare qualcosa al di fuori dal comune e al di fuori da ciò che studiamo. Il grande Charlie Parker diceva: “impara tutto sulla musica e sul tuo strumento, poi dimentica tutto sia sulla musica che sullo strumento e suona ciò che la tua anima detta”. Il giudizio puro, ‘libero’, è il giudizio più vero a cui dobbiamo tener sempre fede.
Parliamo di improvvisazione. Mentre un interprete rivive emozioni pre-scritte, e la sua bravura consiste nel saperle rivivere a comando, un improvvisatore ha spazi di libertà assoluti, potendo estrarre dallo strumento successioni di note che si accendono come lampadine, una dopo l’altra, e dalla mente scivolano alle mani e poi sulla tastiera manifestandosi vorticosamente, in frammenti di tempo infinitesimale. In quei momenti, credo che un musicista possa sentirsi una divinità.
Hai perfettamente ragione! Sono dell’idea che le ‘regole’ dell’improvvisazione jazzistica non si possono considerare come leggi inviolabili ma come indicazioni al servizio della musica. Il musicista jazz deve ritenersi ‘libero’ di esprime ciò che sente al di fuori di qualsiasi rigido schema. Sostanzialmente l’improvvisazione permette al musicista jazz di ‘creare’ e di plasmare i suoni per dargli forma e vita.
Chiudiamo prosaicamente, precipitando dalla purezza della creazione artistica alla vita quotidiana del musicista. Immaginiamo due giovani jazzisti che discutono animatamente. Uno dice: “Quello del musicista è uno dei pochi mestieri in cui le raccomandazioni servono a poco. Chi ha talento alla fine si trova davanti alla porta giusta”. L’altro risponde: “Ma che dici? Il mondo musicale italiano è peggio di una setta: o stai dentro o stai fuori. C’è una mentalità di sistema: relazioni, politica, gli amici degli amici… tutte quelle cose lì”. Tu con chi stai?
Penso che il mondo musicale italiano sia tutto sommato ‘chiuso’ in quattro solide mura, ma son certo che si possono creare varchi e spazi per dar alito alla voce di chi vuol ‘urlare’ al mondo il suo essere, la sua energia, la sua Musica. Basta volerlo!
Infine, la più classica e inevitabile delle domande: progetti per il futuro?
Bella domanda, ma non saprei veramente. Prossimamente ho in programma concerti e seminari presso il Conservatorio di Lecce (sez. Ceglie Messapica), l’Università delle Arti di Niš (Serbia), il celebre Auditorium ‘Yeldeğirmeni Sanatla’ di Istanbul (Turchia), la prestigiosa mdw – University of Music and Performing Arts di Vienna (Austria), la storica Town Hall di Tallinn (Estonia) e tanto altro ancora. Inoltre, con il mio amico e collega Pietro Gallo stiamo lavorando per il prossimo disco che seguirà la scia del nostro CD Reimagining Opera.
Francesco Consiglio
*
Dario Savino Doronzo (www.dariodoronzo.it) si è diplomato in Tromba, Musica Jazz, Direzione di Coro e Composizione Corale, Scienza e Tecnologia del Suono. Selezionato a livello europeo tra i 10 candidati meritevoli, consegue il programma formativo Tuning In! presso la mdw – University of Music and Performing Arts di Vienna. Come solista e bandleader ha al suo attivo numerosi concerti per le più importanti organizzazioni musicali e culturali italiane ed estere (Carnegie Hall di New York, Thelonious Jazz Club di Buenos Aires, SKG Bridges Festival di Salonicco, Università di Coimbra, Auditorium Juan Victoria di San Juan, Jazzit Fest, Piacenza Jazz Fest, etc.). Incide per l’etichetta DiG – Digressione Music, con la quale ha pubblicato il CD “Reimagining Opera” con la collaborazione di Pietro Gallo al Pianoforte e Michel Godard al Serpentone. Laureato in Ingegneria Edile presso il Politecnico di Bari, si perfeziona in Ingegneria del Suono presso il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria dell’UNIMORE. È autore del volume di Marketing Territoriale “Gli eventi musicali come elemento di valorizzazione del patrimonio urbano” realizzato con il supporto della Regione Puglia e del ministero dello Sviluppo Economico (Florestano Ed., Bari 2019). Già docente di Tromba Jazz presso il Conservatorio ‘Santa Cecilia’ di Roma, vincitore di Concorso è docente a tempo indeterminato di Tromba presso il Liceo Musicale di Foggia e docente a contratto presso il Conservatorio ‘Alfredo Casella’ dell’Aquila.
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appenasveglio · 6 years ago
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stickyyouthstudent · 6 years ago
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The EU needs a stability and wellbeing pact, not more growth
238 academics from around the world call on the European Union and its member states to plan for a post-growth future in which human and ecological wellbeing is prioritised over GDP
This week, scientists, politicians, and policymakers are gathering in Brussels for a landmark conference. The aim of this event, organised by members of the European parliament from five different political groups, alongside trade unions and NGOs, is to explore possibilities for a “post-growth economy” in Europe.
For the past seven decades, GDP growth has stood as the primary economic objective of European nations. But as our economies have grown, so has our negative impact on the environment. We are now exceeding the safe operating space for humanity on this planet, and there is no sign that economic activity is being decoupled from resource use or pollution at anything like the scale required. Today, solving social problems within European nations does not require more growth. It requires a fairer distribution of the income and wealth that we already have.
Dr Dan O’Neill, Associate Professor, University of Leeds, UK
Dr Federico Demaria, Researcher, Universitat Autònoma de Barcelona, Spain
Dr Giorgos Kallis, Professor, Universitat Autònoma de Barcelona, Spain
Dr Kate Raworth, Author of ‘Doughnut Economics’, UK
Dr Tim Jackson, Professor, University of Surrey, UK
Dr Jason Hickel, Lecturer, Goldsmiths, University of London, UK
Dr Lorenzo Fioramonti, Professor, University of Pretoria, South Africa
Dr Marta Conde, President of Research & Degrowth, Spain
Dr Kevin Anderson, Deputy Director, Tyndall Centre for Climate Change Research, UK
Dr Steve Keen, Professor, Kingston University, UK
Dr Saskia Sassen, Professor of Sociology, Columbia University, USA
Dr Ann Pettifor, Director, Policy Research in Macroeconomics (PRIME), UK
Dr Serge Latouche, Université Paris Sud, France
Dr Kate Pickett, Professor, University of York, UK
Dr Susan George, President of the Transnational Institute-TNI, Netherlands
Dr Joan Martinez Alier, Professor, Universitat Autònoma de Barcelona, Catalonia
Dr David Graeber, Professor, London School of Economics, UK
Dr Juan Carlos Monedero Fernández, Universidad Complutense de Madrid, Spain
Dr Dominique Méda, Professor, University Paris Dauphine, France
Dr Lourdes Beneria, Professor Emerita, Cornell University, USA
Dr Inge Røpke, Professor, Aalborg University, Denmark
Dr Niko Paech, Professor, University of Siegen, Germany
Dr Jean Gadrey, Professor, University of Lille, France
Dr Nadia Johanisova, Lecturer, Masaryk University, Brno, Czech Republic
Dr Wolfgang Sachs, Research Director Emeritus, Wuppertal Institut, Germany
Dr Stefania Barca, Senior Researcher, Centre for Social Studies, University of Coimbra, Portugal
Dr Gilbert Rist, Emeritus Professor, Graduate Institute of International and Development Studies, Switzerland
Dr György Pataki, Professor, Corvinus University of Budapest, Hungary
Dr Simone D’Alessandro, Professor, University of Pisa, Italy
Dr Ian Gough, Visiting Professor, London School of Economics, UK
Dr Iñigo Capellán-Pérez, Researcher, University of Valladolid, Spain
Dr Amaia Pérez Orozco, Researcher, Colectiva XXK, Spain
Dr Max Koch, Professor, Lund University, Sweden
Dr Fabrice Flipo, Professor, Institut Mines Télécom-BS et LCSP Paris 7 Diderot, France
Dr Matthias Schmelzer, Researcher, University of Jena and Konzeptwerk Neue Ökonomie, Germany
Dr Óscar Carpintero, Associate Professor, University of Valladolid, Spain
Dr Hubert Buch-Hansen, Associate Professor, Copenhagen Business School, Denmark
Dr Christos Zografos, Pompeu Fabra University, Spain
Dr Tereza Stöckelová, Associate Professor, Institute of Sociology of the Czech Academy of Sciences, Czech Republic
Dr Alf Hornborg, Professor, Lund University, Sweden
Dr Eric Clark, Professor, Lund University, Sweden
Dr Miklós Antal, Researcher, University of Leeds, UK
Dr Jordi Roca Jusmet, Professor, Universitat de Barcelona, Spain
Dr Philippe Defeyt, Chairman, Institute for Sustainable Development, Belgium
Dr Erik Swyngedouw, Professor, University of Manchester, UK
Dr Christian Kerschner, Assistant Professor, Modul University Vienna, Austria
Dr Agata Hummel, Assistant Professor, University of Adam Mickiewicz, Poland
Dr Frank Moulaert, Emeritus Professor, Katholieke Universiteit Leuven, Belgium
Dr Frank Adler, Researcher, Brandenburg-Berlin Institute for Social Scientific Research, Germany
Dr Janne I. Hukkinen, Professor, University of Helsinki, Finland
Dr Jorge Riechmann, Professor, Universidad Autónoma de Madrid, Spain
Samuel Martín-Sosa Rodríguez, Responsable de Internacional, Ecologistas en Acción, Spain
Dr John Barry, Professor, Queen’s University Belfast, Northern Ireland
Dr Linda Nierling, Senior Scientist, Karlsruhe Institute of Technology, Germany
Dr Ines Omann, Senior Researcher, Austrian Foundation for Development Research, Austria
Dr Hug March, Associate Professor, Universitat Oberta de Catalunya, Spain
Dr Jakub Kronenberg, Associate Professor, University of Lodz, Poland
Yayo Herrero, Miembro del Foro de Transiciones, Spain
Dr Isabelle Anguelovski, Professor, Universitat Autònoma de Barcelona, Spain
Dr François Schneider, Researcher, Research & Degrowth, France
Dr Vasilis Kostakis, Senior Researcher, Tallinn University of Technology, Estonia
Dr Enric Tello, Professor, University of Barcelona, Spain
Dr Andrew Sayer, Professor, Lancaster University, UK
Dr Kate Soper, Emerita Professor, London Metropolitan University, UK
Dr Klaus Hubacek, Professor, International Institute for Applied Systems Analysis, Austria
Dr Brent Bleys, Assistant Professor, Ghent University, Belgium
Dr Jill Jäger, Independent Scholar, Vienna, Austria
Dr Mauro Gallegati, Professor, Università Politecnica delle Marche, Italy
Dr Peadar Kirby, Professor Emeritus, University of Limerick, Ireland
Dr Inés Marco, Researcher, University of Barcelona, Spain
Dr Ivan Murray Mas, Assistant Lecturer, Universitat de les Illes Balears, Spain
Dr Alexandros Kioupkiolis, Assistant Professor, Aristotle University of Thessaloniki, Greece
Dr Aurore Lalucq, Co-Director, Veblen Institute, France
Dr Gaël Plumecocq, Researcher, French National Institute for Agricultural Research (INRA), France
Dr David Soto Fernández, Associate Professor, Universidad Pablo de Olavide, Spain
Dr Christian Kimmich, Researcher, Masaryk University Brno, Czech Republic
Dr Giacomo D’Alisa, Researcher, Centre for Social Studies, University of Coimbra, Portugal
Dr Seth Schindler, Senior Lecturer, University of Manchester, UK
Dr Philippe Roman, Researcher, ICHEC Brussels Management School, Belgium
Dr Lorenzo Pellegrini, Associate Professor, Erasmus University Rotterdam, Netherlands
Dr Erik Gómez-Baggethun, Professor, Norwegian University of Life Sciences, Norway
Dr Tommaso Luzzati, Assistant Professor, University of Pisa, Italy
Dr Christoph Gran, ZOE Institute for Future Fit Economies, Germany
Dr Tor A. Benjaminsen, Professor, Norwegian University of Life Sciences, Norway
Dr Barry McMullin, Professor, Dublin City University, Ireland
Dr Edwin Zaccai, Professor, Université Libre de Bruxelles, Belgium
Dr Jens Friis Lund, Professor, University of Copenhagen, Denmark
Dr Pierre Ozer, Researcher, Université de Liège, Belgium
Dr Louison Cahen-Fourot, Researcher, Institute for Ecological Economics, Wirtschaftsuniversität Vienna, Austria
Dr Tommaso Rondinella, Researcher, Italian National Institute of Statistics, Italy
Dr Julia Steinberger, Associate Professor, University of Leeds, UK
Dr Andrew Fanning, Marie Curie Research Fellow, University of Leeds, UK
Jose Luis Fdez Casadevante Kois, Miembro del Foro Transiciones, Spain
Dr Seema Arora-Jonsson, Professor, Swedish University of Agricultural Sciences, Sweden
Dr Astrid Agenjo Calderón, Lecturer, Universidad Pablo de Olavide, Spain
Dr Tom Bauler, Professor, Université Libre de Bruxelles, Belgium
Dr Gregers Andersen, Independent Researcher, Denmark
Dr Peter Söderbaum, Professor Emeritus, Mälardalen University, Sweden
Dr Lourenzo Fernandez Priero, Professor, Universidade de Santiago de Compostela, Spain
Dr John R Porter, Emeritus Professor, University of Copenhagen, Denmark
Dr François Thoreau, Senior Researcher, University of Liege, France
Mariagiulia Costanzo Talarico, Researcher, Universidad Pablo de Olavide, Spain
Dr Maria Nikolaidi, Senior Lecturer, University of Greenwich, UK
Dr Ekaterina Chertkovskaya, Lecturer, Lund University, Sweden
Dr Stefan Gaarsmand Jacobsen, Assistant Professor, University of Roskilde, Denmark
Dimitar Sabev, Researcher, University of National and World Economy, Bulgaria
Dr Mladen Domazet, Research Director, Institute for Political Ecology, Croatia
Dr Hans Diefenbacher, Professor, University of Heidelberg, Germany
Dr Marco Armiero, Director of the Environmental Humanities Laboratory, Royal Institute of Technology, Sweden
Dr Irene Ring, Professor, Technische Universität Dresden, Germany
Dr Christine Bauhardt, Professor, Humboldt-Universität zu Berlin, Germany
Dr Dominique Bourg, Professor, University of Lausanne, Switzerland
Dr Tomas Ryska, Lecturer, University of Economics, Czech Republic
Dr Filka Sekulova, Researcher, Universitat Autònoma de Barcelona, Spain
Dr Andrej Lukšič, Associate Professor, University of Ljubljana, Slovenia
Dr Adrian Smith, Professor, University of Sussex, UK Dr Serenella Iovino, Professor, Università di Torino, Italy
Dr Helga Kromp-Kolb, Professor, University of Renewable Resources and Life Sciences, Vienna, Austria
Dr Roberto De Vogli, Associate Professor, University of Padova, Italy
Dr Danijela Dolenec, Assistant Professor, University of Zagreb, Croatia
Dr Alexandra Köves, Senior Lecturer, Corvinus University of Budapest, Hungary
Dr Antoine Bailleux, Professor, Université Saint-Louis - Bruxelles, Belgium
Dr Christof Mauch, Director, Rachel Carson Centre for Environment and Society, Germany
Ajda Pistotnik, Independent Researcher, EnaBanda, Slovenia
Dr Branko Ančić, Researcher, Institute for Social Research for Social Research in Zagreb, Croatia
Dr Marija Brajdic Vukovic, Assistant Professor, University of Zagreb, Croatia
Dr Manuel González de Molina, Professor, Universidad Pablo de Olavide, Spain
Dr Kye Askins, Reader, University of Glasgow, UK
Dr Carlos de Castro Carranza, Profesor Titular de Física Aplicada, Universidad de Valladolid, Spain
Dr Annika Pissin, Researcher, Lund University, Sweden
Dr Eva Fraňková, Assistant Professor, Masaryk University, Czech Republic
Dr Helga Kromp-Kolb, Professor, University of Renewable Resources and Life Sciences, Vienna, Austria
Dr Lidija Živčič, Senior Expert, Focus, Association for Sustainable Development, Slovenia
Dr Martin Pogačar, Research Fellow, ZRC SAZU, Slovenia
Dr Peter Nielsen, Associate Professor, Roskilde University, Denmark
Yaryna Khmara, Researcher, University of Lodz, Poland
Dr Ika Darnhofer, Associate Professor, University of Natural Resources and Life Sciences, Austria
Dr Isabelle Cassiers, Professor, Université catholique de Louvain, Belgium
Dr Mihnea Tanasescu, Researcher, Research Foundation Flanders (FWO) and Vrije Universiteit Brussel (VUB), Belgium
Dr Daniel Hausknost, Assistant Professor, Institute for Social Change and Sustainability, Vienna University of Economics and Business, Austria
Dr Christoph Görg, Professor, University of Natural Resources and Life Sciences Vienna, Austria
Dr Andreas Novy, Professor, Vienna University of Economics and Business, Austria
Dr Fikret Adaman, Professor, Boğaziçi University, Turkey
Dr Bengi Akbulut, Assistant Professor, Concordia University, Canada
Dr Kevin Maréchal, Professor, Université de Liège, Belgium
Dr Anke Schaffartzik, Researcher, Universitat Autònoma de Barcelona, Spain
Dr Milena Buchs, Associate Professor, University of Leeds, UK
Dr Jean-Louis Aillon, Researcher, University of Genova, Italy
Dr Melanie Pichler, Researcher, University of Natural Resources and Life Sciences, Austria
Dr Helmut Haberl, Associate Professor, Institute of Social Ecology, University of Natural Resources and Life Sciences, Austria
Dr Julien-François Gerber, Assistant Professor, International Institute of Social Studies, Netherlands
Dr John Holten-Andersen, Associate Professor, Aalborg University, Denmark
Theresa Klostermeyer, Officer for Sustainability and Social Change, German League for Nature, Animal and Environmental Protection, Germany
Dr Lyla Mehta, Professor, Institute of Development Studies, UK
Dr Geneviève Azam, Professor, Université Jean Jaurès, France
Dr Hermann E. Ott, Professor, University of Sustainable Development Eberswalde, Germany
Dr Angelika Zahrnt, Professor, Institute for Ecological Economic Research, Germany
Dr Melissa Leach, Director, Institute of Development Studies (IDS), University of Sussex, UK
Dr Irmi Seidl, Assistant Professor, Swiss Federal Research Institute WSL, Switzerland
Dr Shilpi Srivastava, Research Fellow, Institute of Development Studies, UK
Dr Elgars Felcis, Researcher, University of Latvia, Chairman of Latvian Permaculture Association, Latvia
Dr Tilman Santarius, Professor, Technische Universität Berlin and Einstein Center Digital Futures, Germany
Nina Treu, Coordinator of Konzeptwerk Neue Ökonomie, Germany
Dr Laura Horn, Associate Professor, Roskilde University, Denmark
Jennifer Hinton, Researcher, Stockholm Resilience Centre, Stockholm University, Sweden
Dr Friedrich Hinterberger, President, Sustainable Europe Research Institute, Austria
Dr Miriam Lang, Assistant Professor, Universidad Andina Simón Bolivar, Ecuador
Dr Susse Georg, Professor, Aalborg University, Denmark
Dr Silvio Cristiano, Researcher, Università degli Studi di Napoli ‘Parthenope’ & Università Ca’ Foscari Venezia, Italy
Dr Petr Jehlička, Senior Lecturer, Open University, UK
Dr Maja Göpel, Professor, Leuphana University, Member Club of Rome, Germany
Dr Geraldine Thiry, Associate Professor, ICHEC Brussels Management School, Belgium
Dr Olivier Malay, Researcher, University of Louvain, Belgium
Dr Richard Lane, Researcher, Copernicus Institute of Sustainable Development, Utrecht University, Netherlands
Dr Laura Centemeri, Researcher, National Centre for Scientific Research, France
Dr Stephan Lessenich, Professor, Ludwig Maximilians University, Germany
Timothée Parrique, Researcher, Stockholm University, Sweden
Dr Ludivine Damay, Lecturer, Université libre de Bruxelles, Belgium
Dr Janis Brizga, Researcher, University of Latvia, Latvia
Dr Claudio Cattaneo, Associate Professor, Universitat Autònoma de Barcelona, Spain
Dr Miquel Ortega Cerdà, Advisor, Barcelona City Council
Dr Olivier De Schutter, Professor, Catholic University of Louvain, Belgium
Dr Annalisa Colombino, Assistant Professor, Institute of Geography and Regional Sciences, University of Graz, Austria
Dr Philip von Brockdorff, Head of the Department of Economics, University of Malta, Malta
Dr Sarah Cornell, Senior Researcher, Stockholm Resilience Centre, Stockholm University, Sweden
Dr Ruth Kinna, Professor, Loughborough University, UK
Francesco Gonella, Professor, Università Ca’ Foscari Venezia, Italy
Orsolya Lazanyi, Researcher, Corvinus University of Budapest, Hungary
Dr Eva Friman, Director at Swedesd, Uppsala University, Sweden
Dr Pernilla Hagbert, Researcher, KTH Royal Institute of Technology, Sweden
Vincent Liegey, Co-Author of ‘A Degrowth Project’, Hungary
Dr Manlio Iofrida, Associate Professor, University of Bologna, Italy
Dr Mauro Bonaiuti, Lecturer, University of Turin, Italy
Dr Marco Deriu, Researcher, University of Parma, Italy
Dr Eeva Houtbeckers, Postdoctoral Researcher, Aalto University, Finland
Dr Guy Julier, Professor, Aalto University, Finland
Dr Anna Kaijser, Lecturer, Linköping University, Sweden
Dr Petter Næss, Professor, Norwegian University of Life Sciences, Norway
Dr Irina Velicu, Researcher, Center for Social Studies, University of Coimbra, Portugal
Dr Ulrich Brand, Professor, University of Vienna, Austria
Dr Christina Plank, Researcher, University of Natural Resources and Life Sciences, Austria
Dr Karolina Isaksson, Senior Research Leader, Swedish National Road and Transport Research Institute, Sweden
Dr Jin Xue, Associate Professor, Norwegian University of Life Sciences, Norway
Dr Rasmus Steffansen, Researcher, Norwegian University of Life Sciences, Norway
Dr Irmak Ertör, Researcher, Universitat Autònoma de Barcelona, Spain
Dr Maria Hadjimichael, Researcher, University of Cyprus, Cyprus
Dr Carlo Aall, Researcher, Western Norway Research Institute, Norway
Dr Claudiu Craciun, Lecturer, National School of Political Studies and Administration (SNSPA), Romania
Dr Tuuli Hirvilammi, Researcher, University of Jyväskylä, Finland
Dr Tuula Helne, Senior Researcher, The Social Insurance Institution of Finland, Finland
Davide Biolghini, Researcher, Rete italiana Economia Solidale (RES), Italy
Dr Pasi Heikkurinen, Lecturer, University of Leeds, UK
Dr Anne Tittor, Researcher, University of Jena, Germany
Dr Dennis Eversberg, Researcher, University of Jena, Germany
Dr Herman Stål, Lecturer, Umea School of Business, Economics and Statistics, Sweden
Dr Hervé Corvellec, Professor, Lund University, Sweden
Dr Anna Heikkinen, Researcher, University of Tampere, Finland
Dr Karl Bonnedahl, Researcher, Umea University, Sweden
Dr Meri Koivusalo, Professor, University of Tampere, Finland
Dr Martin Fritz, Researcher, Bielefeld University, Germany
Dr Daniel Bergquist, Researcher, Swedish University of Agricultural Sciences, Sweden
Dr Yuri Kazepov, Professor, University of Vienna, Austria
Dr Salvador Pueyo, Researcher, Universitat de Barcelona, Catalonia
Dr Lars Rydén, Professor, Uppsala University, Sweden
Patrick ten Brink, Director of EU Policy, European Environmental Bureau, Belgium
Dr Ebba Lisberg Jensen, Associate Professor, Malmö University, Sweden
Dr Alevgul H. Sorman, Researcher, Basque Centre for Climate Change (BC3), Spain
Dr Aram Ziai, Professor, University of Kassel, Germany
Dr Panos Petridis, Researcher, University of Natural Resources and Life Sciences (BOKU), Austria
Dr Gary Dymski, Professor, University of Leeds, UK
Dr Markus Wissen, Professor, Berlin School of Economics and Law, Germany
Dr Wendy Harcourt, Professor, International Institute of Social Studies of Erasmus University, The Netherlands
Dr John Barrett, Professor, University of Leeds, UK
Dr Silke van Dyk, Professor, Friedrich-Schiller-Universität Jena, Germany
Dr Vasna Ramasar, Senior Lecturer, Lund University, Sweden
Danijela Tamše, Managing Editor of the Journal for the Critique of Science, Imagination, and New Anthropology, Slovenia
Dr Camil Ungureanu, Associate Professor, Universitat Pompeu Fabra, Spain
Dr Mirela Holy, Lecturer, VERN’ University of Zagreb, Croatia
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osanecif · 7 years ago
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UNESCO atribui Cátedra Diálogo Intercultural em Patrimónios a Coimbra
Walter Rossa, titular da Cátedra
A Universidade de Coimbra (UC) obteve a Cátedra UNESCO ‘Diálogo Intercultural em Patrimónios de Influência Portuguesa’, anunciou hoje este estabelecimento de ensino.
A nova Cátedra UNESCO (Organização das Nações Unidas para a Educação, a Ciência e a Cultura) terá como “principais eixos de ação a investigação, formação avançada e cooperação para o desenvolvimento no âmbito dos designados patrimónios vivos – a paisagem e a língua –, com o objetivo de contribuir para a construção de alternativas integradas às agendas hegemónicas da globalização”, afirma a UC numa nota enviada hoje à agência Lusa.
A atribuição da cátedra resulta de “uma exigente e rigorosa avaliação por peritos internacionais, após candidatura apresentada pela UC”, sublinha.
Para o titular da cátedra, Walter Rossa, docente do Departamento de Arquitetura da Faculdade de Ciências e Tecnologia e investigador do Centro de Estudos Sociais da UC, a candidatura “surgiu como sequência natural do trabalho já desenvolvido no âmbito do doutoramento Patrimónios de Influência Portuguesa e da iniciativa Alta Sophia [que culminou na classificação desta área como Património Mundial] e alinha na estratégia global de internacionalização da Universidade de Coimbra”.
“Este ‘selo de qualidade’ expressa o reconhecimento do trabalho desenvolvido pela UC, Património Mundial da UNESCO, e é uma prova de confiança no trabalho que nos propusemos desenvolver no sentido de afirmar o património e a cultura como ativos essenciais para o desenvolvimento sustentável, na linha dos objetivos da Agenda 2030 das Nações Unidas”, afirma o docente e investigador, citado pela UC.
O grande objetivo, sublinha ainda Walter Rossa, é “criar sinergias através do diálogo intercultural subjacente ao conceito de influência portuguesa. Essa influência, por exemplo, por meio da língua comum, mantém cerca de 4% da população mundial potencialmente conectada”.
A Cátedra UNESCO Diálogo Intercultural em Patrimónios de Influência Portuguesa envolve, à partida, meia centena de docentes e investigadores numa parceria com várias instituições europeias, brasileiras e africanas, designadamente a Universidade do Algarve, a Università degli Studi di Bologna (Itália), a Universidade Federal Fluminense (Brasil), as universidades Eduardo Mondlane e Lúrio (Moçambique), a Université Paris Nanterre (França) e M EIA – Mindelo Escola Internacional de Arte (Cabo Verde), bem como o Instituto Camões e a Fundação Calouste Gulbenkian, conclui a UC.
O Programa de Cátedras UNESCO UNITWIN foi criado, em 1992, com o objetivo de promover a cooperação e interligação entre universidades, a nível internacional, para reforçar as capacidades institucionais através da partilha de conhecimento e do trabalho colaborativo.
A Rede Cultura, Turismo e Desenvolvimento UNITWIN reúne mais de 700 instituições de 116 países.
UNESCO atribui Cátedra Diálogo Intercultural em Patrimónios a Coimbra
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fabiovagnarelliposts-blog · 7 years ago
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Una delle più antiche Università del Mondo. Dopo una giornata tra templari, santuari mariani e abbazie un po' di sana laicità mi rassicura. #coimbra #portugal #university #culture #unesco #worldheritage #picoftheday #worldtraveler (presso Universidade de Coimbra)
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popularchips-blog · 7 years ago
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Top 10 Most Beautiful Colleges Around the World
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Top 10 Most Beautiful Colleges Around the World
(Source: University of Oxford)
Do you drag yourself to school everyday? Get sick of having to be stucked in the library all day and night, praying that you have crammed enough information to survive your end of term examinations? I will bet you that if you study in castle-like buildings, having huge, long hallways, libraries that look like that came right out from the Victorian era, and never ending patches of woods and greens, you wouldn’t think of ending school so soon! Here are the top 10 beautiful universities around the world that will make you want to go back to college.. or maybe change to another one.
  1) University of Sydney 
(Sydney, Australia)
University of Sydney as its name suggests, is situated in Sydney. This is Australia’s oldest university and it was founded in 1850. Its beautiful neo- Gothic sandstone Quadrangle and Great Tower buildings were designed by Edmund Blacket and completed in 1862.
@reniindrawan.photography put her sleeplessness to good use, capturing light drizzle on the Quad. #usydhereicome
A post shared by University Of Sydney (@sydney_uni) on Jan 15, 2017 at 2:14pm PST
  2) Coimbra University
(Coimbra, Portugal)
This beautiful university is found in Coimbra, Portugal. It is established in 1290 in Lisbon and moved permanently to its current location in 1537. Besides being the oldest university in Portugal, it is also one of the oldest universities in continuous operation in the world!
#repost_uc @ayumi_tokyo ・・・ Coimbra University is one of the Unesco World Heritage Sites of Portugal 🇵🇹 It is located on the top of hill with a breathtaking view ✨✨✨✨ #portugal #portuguese #portugal🇵🇹 #unesco #unescoworldheritage #worldheritage #worldheritagesite #coimbra #coimbracity #coimbrauniversity #universidadedecoimbra #sky #blue #bluesky #beautifulsky
A post shared by Universidade de Coimbra (@ucoimbra) on May 6, 2017 at 3:22am PDT
The alluring Joanina Library, built in 1717 is the main tourist attraction of the university. Even though the library is a few centuries old, it is incredible to know that the bibliographic works here are preserved to its best condition. The meticulously built vault, stable environment and oak wood (which repels insects) allow the books here to survive through the centuries.
#Repost_uc @tinner_12 ・・・ Third stop 🇵🇹 #Coimbra #Portugal #universidadedecoimbra #library #books #antique #igers #sightseeing #colors #university #old #architecture #art #architecturelovers #beautiful #holiday #fun #tourist #SpringBreak
A post shared by Universidade de Coimbra (@ucoimbra) on Apr 12, 2017 at 8:59am PDT
  3) University of Bologna 
(Bologna, Italy)
Bologna, Italy is of course the home to the oldest university in the world, University of Bologna,which was founded in 1088. This university is filled with beautiful red bricks and stones linked by miles of porticos.
Happy #Monday to all! #day1 • #900BO #900th #Anniversary
A post shared by Università di Bologna (@unibo) on May 16, 2016 at 2:49am PDT
  4) University of Oxford
(Oxford, England) 
If anyone like me is feeling devastated about not receiving an owl sent acceptance letter to Hogwarts School of Witchcraft and Wizardry, there is another option (albeit not much easier) -studying at University of Oxford. This university is so majestic, it looks like it came right out from the books. As it is, most of the library scenes in the Harry Potter films took place at the Duke Humphrey’s library. The design for the Great Hall in the films was also based on the dining hall in Christ Church at University of Oxford.
Although there is no known date of the foundation of the university, evidence of its teaching as far back as 1096 makes it the world’s second oldest university in operation. Also, University of Oxford is also one of the most followed universities on Instagram!
The days are getting longer, but the view at dusk from the top of the University Church of St Mary the Virgin is just as magical. #inspiration #architecture #motivation #uk #history #picoftheday
A post shared by The University of Oxford (@oxford_uni) on Feb 11, 2016 at 8:41am PST
This fantastic library is @bodleianlibs Duke Humfrey's. It was built 1450-80 to house 281 manuscripts donated to the library by Humfrey of Lancaster. Thanks @krishan.chauhan for the fantastic image. #inspiration #books #library #study #architecture #interior
A post shared by The University of Oxford (@oxford_uni) on Feb 1, 2016 at 2:04am PST
  5) Kenyon College
(Ohio, United States)
Kenyon College is a private liberal arts college in Ohio, United States. This college is founded in 1824 by Philander Chase. As Ohio’s oldest private college, there is a preservation of many traditions such as taking a Matriculation Oath before entering class on the first day of school, and also being given a Matriculation book that dates back to at least a century.
Summer blooms burst with color near Ascension Hall ☀️🌼 #KenyonCollege
A post shared by Kenyon College (@kenyoncollege) on Jul 15, 2016 at 11:46am PDT
  6) University of Otago
(Dunedin, New Zealand)
As the oldest university in New Zealand, University of Otago does not lose out in term of its architectures. There are a number of distinctive buildings in this university, including this 19th century neo-Gothic clock tower that lies at the heart of the campus. If this isn’t romantic enough, you can always stroll along the picturesque river right beside it!
The iconic #clock tower #repost @jono.young #student #study #studynewzealand #otagouni #universityofotago #otago #sun #summer #sunny #newzealand #dunedinnz
A post shared by University of Otago (@universityofotago) on Feb 2, 2017 at 6:28pm PST
  7) University of Glasgow
(Glasgow, Scotland)
I don’t know about you, but I would be the first to go to school everyday if I am studying at University of Glasgow. This university was founded in 1451 by Papal Bull along with University of Edinburgh (whose building is, to be honest, equally impressive!). Glasgow itself is a city with a rich heritage of Victorian architecture dated back to the 19th century. The main building of the university is designed by Sir George Gilbert Scott.
Love this photo of UofG by @k_sandilands 😀 #UofG #UniversityofGlasgow #GlasgowUni #Glasgow #Scotland #University #College #Campus #UofGlasgow
A post shared by University of Glasgow (@uofglasgow) on Jan 11, 2017 at 2:47am PST
  8) Princeton University
(New Jersey, United States) 
If you talk about Princeton University (beside it being insanely hard to get in of course), its hallmark, Ivy-grey stones will come to mind. It is one of the oldest university in America, with Nassau Hall being built in 1754. The grounds of Princeton University are filled with modern sculptures and works by Picasso and Henry Moore.
We're approaching the time of year when our campus community can enjoy the nice weather outside. #Princetagram
A post shared by Princeton University (@princeton_university) on Mar 2, 2016 at 8:57am PST
  9) Trinity College
(Dublin, Ireland)
The Trinity College which name is also used synonymously with the University of Dublin since it is the only constituent college of the university, was founded in 1592 by the Charter of Queen Elizabeth I. It is Ireland’s oldest operating university and one of seven ancient universities of Britain and Ireland.
Best of luck to everyone sitting their exams this week! Thanks @visualjungle for this lovely shot. #Trinity #TrinityCollegeDublin #TrinityCollege #TrinityCampus #Campus #University #Dublin #Ireland #FrontSquare #Campanile
A post shared by Trinity College Dublin (@trinitycollegedublin) on May 2, 2017 at 4:19am PDT
  10) Royal Roads University
(British Columbia, Canada)
Royal Roads University is completed in 1908 but only became a public university in 1955. With its numerous parks, waters and hiking trails, you will feel like you are taking a walk in a jungle. Oh, and if its main building, Hatley Castle looks familiar to you, it might be because you have caught a glimpse of it in movies such as X-Men, Smallville and Arrow!
Beautiful afternoon for a fragrant study break in the Italian Garden! #royalroads #wisteria #explorevictoria #explorebc
A post shared by Royal Roads University (@royalroadsu) on Apr 26, 2016 at 2:53pm PDT
The universities on this list are of course down to personal preferences. As you can probably already tell, I adore gothic revival style of architecture. Though to be fair, who doesn’t want to feel like they are living in a castle when they are going to school?
0 notes
popularchips-blog · 7 years ago
Text
Top 10 Most Beautiful Colleges Around the World
New Post has been published on https://popularchips.com/dailies/top-10-most-beautiful-colleges-around-the-world/
Top 10 Most Beautiful Colleges Around the World
(Source: University of Oxford)
Do you drag yourself to school everyday? Get sick of having to be stucked in the library all day and night, praying that you have crammed enough information to survive your end of term examinations? I will bet you that if you study in castle-like buildings, having huge, long hallways, libraries that look like that came right out from the Victorian era, and never ending patches of woods and greens, you wouldn’t think of ending school so soon! Here are the top 10 beautiful universities around the world that will make you want to go back to college.. or maybe change to another one.
  1) University of Sydney 
(Sydney, Australia)
University of Sydney as its name suggests, is situated in Sydney. This is Australia’s oldest university and it was founded in 1850. Its beautiful neo- Gothic sandstone Quadrangle and Great Tower buildings were designed by Edmund Blacket and completed in 1862.
@reniindrawan.photography put her sleeplessness to good use, capturing light drizzle on the Quad. #usydhereicome
A post shared by University Of Sydney (@sydney_uni) on Jan 15, 2017 at 2:14pm PST
  2) Coimbra University
(Coimbra, Portugal)
This beautiful university is found in Coimbra, Portugal. It is established in 1290 in Lisbon and moved permanently to its current location in 1537. Besides being the oldest university in Portugal, it is also one of the oldest universities in continuous operation in the world!
#repost_uc @ayumi_tokyo ・・・ Coimbra University is one of the Unesco World Heritage Sites of Portugal 🇵🇹 It is located on the top of hill with a breathtaking view ✨✨✨✨ #portugal #portuguese #portugal🇵🇹 #unesco #unescoworldheritage #worldheritage #worldheritagesite #coimbra #coimbracity #coimbrauniversity #universidadedecoimbra #sky #blue #bluesky #beautifulsky
A post shared by Universidade de Coimbra (@ucoimbra) on May 6, 2017 at 3:22am PDT
The alluring Joanina Library, built in 1717 is the main tourist attraction of the university. Even though the library is a few centuries old, it is incredible to know that the bibliographic works here are preserved to its best condition. The meticulously built vault, stable environment and oak wood (which repels insects) allow the books here to survive through the centuries.
#Repost_uc @tinner_12 ・・・ Third stop 🇵🇹 #Coimbra #Portugal #universidadedecoimbra #library #books #antique #igers #sightseeing #colors #university #old #architecture #art #architecturelovers #beautiful #holiday #fun #tourist #SpringBreak
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  3) University of Bologna 
(Bologna, Italy)
Bologna, Italy is of course the home to the oldest university in the world, University of Bologna,which was founded in 1088. This university is filled with beautiful red bricks and stones linked by miles of porticos.
Happy #Monday to all! #day1 • #900BO #900th #Anniversary
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  4) University of Oxford
(Oxford, England) 
If anyone like me is feeling devastated about not receiving an owl sent acceptance letter to Hogwarts School of Witchcraft and Wizardry, there is another option (albeit not much easier) -studying at University of Oxford. This university is so majestic, it looks like it came right out from the books. As it is, most of the library scenes in the Harry Potter films took place at the Duke Humphrey’s library. The design for the Great Hall in the films was also based on the dining hall in Christ Church at University of Oxford.
Although there is no known date of the foundation of the university, evidence of its teaching as far back as 1096 makes it the world’s second oldest university in operation. Also, University of Oxford is also one of the most followed universities on Instagram!
The days are getting longer, but the view at dusk from the top of the University Church of St Mary the Virgin is just as magical. #inspiration #architecture #motivation #uk #history #picoftheday
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This fantastic library is @bodleianlibs Duke Humfrey's. It was built 1450-80 to house 281 manuscripts donated to the library by Humfrey of Lancaster. Thanks @krishan.chauhan for the fantastic image. #inspiration #books #library #study #architecture #interior
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  5) Kenyon College
(Ohio, United States)
Kenyon College is a private liberal arts college in Ohio, United States. This college is founded in 1824 by Philander Chase. As Ohio’s oldest private college, there is a preservation of many traditions such as taking a Matriculation Oath before entering class on the first day of school, and also being given a Matriculation book that dates back to at least a century.
Summer blooms burst with color near Ascension Hall ☀️🌼 #KenyonCollege
A post shared by Kenyon College (@kenyoncollege) on Jul 15, 2016 at 11:46am PDT
  6) University of Otago
(Dunedin, New Zealand)
As the oldest university in New Zealand, University of Otago does not lose out in term of its architectures. There are a number of distinctive buildings in this university, including this 19th century neo-Gothic clock tower that lies at the heart of the campus. If this isn’t romantic enough, you can always stroll along the picturesque river right beside it!
The iconic #clock tower #repost @jono.young #student #study #studynewzealand #otagouni #universityofotago #otago #sun #summer #sunny #newzealand #dunedinnz
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  7) University of Glasgow
(Glasgow, Scotland)
I don’t know about you, but I would be the first to go to school everyday if I am studying at University of Glasgow. This university was founded in 1451 by Papal Bull along with University of Edinburgh (whose building is, to be honest, equally impressive!). Glasgow itself is a city with a rich heritage of Victorian architecture dated back to the 19th century. The main building of the university is designed by Sir George Gilbert Scott.
Love this photo of UofG by @k_sandilands 😀 #UofG #UniversityofGlasgow #GlasgowUni #Glasgow #Scotland #University #College #Campus #UofGlasgow
A post shared by University of Glasgow (@uofglasgow) on Jan 11, 2017 at 2:47am PST
  8) Princeton University
(New Jersey, United States) 
If you talk about Princeton University (beside it being insanely hard to get in of course), its hallmark, Ivy-grey stones will come to mind. It is one of the oldest university in America, with Nassau Hall being built in 1754. The grounds of Princeton University are filled with modern sculptures and works by Picasso and Henry Moore.
We're approaching the time of year when our campus community can enjoy the nice weather outside. #Princetagram
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  9) Trinity College
(Dublin, Ireland)
The Trinity College which name is also used synonymously with the University of Dublin since it is the only constituent college of the university, was founded in 1592 by the Charter of Queen Elizabeth I. It is Ireland’s oldest operating university and one of seven ancient universities of Britain and Ireland.
Best of luck to everyone sitting their exams this week! Thanks @visualjungle for this lovely shot. #Trinity #TrinityCollegeDublin #TrinityCollege #TrinityCampus #Campus #University #Dublin #Ireland #FrontSquare #Campanile
A post shared by Trinity College Dublin (@trinitycollegedublin) on May 2, 2017 at 4:19am PDT
  10) Royal Roads University
(British Columbia, Canada)
Royal Roads University is completed in 1908 but only became a public university in 1955. With its numerous parks, waters and hiking trails, you will feel like you are taking a walk in a jungle. Oh, and if its main building, Hatley Castle looks familiar to you, it might be because you have caught a glimpse of it in movies such as X-Men, Smallville and Arrow!
Beautiful afternoon for a fragrant study break in the Italian Garden! #royalroads #wisteria #explorevictoria #explorebc
A post shared by Royal Roads University (@royalroadsu) on Apr 26, 2016 at 2:53pm PDT
The universities on this list are of course down to personal preferences. As you can probably already tell, I adore gothic revival style of architecture. Though to be fair, who doesn’t want to feel like they are living in a castle when they are going to school?
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