#Tutto Scorre
Explore tagged Tumblr posts
Text
#frase del giorno#pensiero del giorno blog#tutto scorre#guarigione#aspettative#ogni cosa a suo tempo#pazienza#accettazione#non forzare
5 notes
·
View notes
Text
Solo fluire...
#silver soul#beach house#citazioni#musica#beautiful quote#music#dream#dream pop#psychedelic music#fluire#frasi#tutto scorre#Spotify
3 notes
·
View notes
Text
TUTTO SCORRE Autospurghi, la penna ideale per correggere le bozze...
6 notes
·
View notes
Text
Bisogna imparare a lasciarne andare.
1 note
·
View note
Text
people around me underestimate the impact that negramaro had on me
6 notes
·
View notes
Text
Parla in fretta e non pensar
Se quel che dici può far male
Perché mai io dovrei fingere
Di essere fragile come tu mi
Vuoi nasconderti in silenzi
Mille volte già concessi
Tanto poi tu lo sai
Riuscirei sempre a convincermi
Che tutto scorre
Usami, straziami, strappami l'anima
Fai di me quel che vuoi tanto non cambia
L'idea che ormai ho di te
Sparami addosso, bersaglio mancato
Provaci ancora, è un campo minato
Quello che resta del nostro passato
Non rinnegarlo, è tempo sprecato
Macchie indelebili, coprirle è reato
Scagli la pietra chi è senza peccato
Scagli la pietra chi è senza peccato
Scagliala tu perché tutto ho sbagliato
he always breaks the things he loves the most.
238 notes
·
View notes
Text
fonte: caro diario
il cinque gennaio caro diario compie un anno di vita più riguardo le mie foto cadenzate di mese in mese più mi rendo conto che il tempo scorre alla velocità della luce e se da un lato questo è estremamente positivo dall'altro mi chiedo come sia possibile
essere in vacanza ti concede il lusso di riflettere su questioni che solitamente nella vita frenetica di tutti i giorni sembrano marginali ma che in realtà non lo sono affatto
ne approfitto per augurarvi con tutto il cuore dei giorni belli e leggeri e spensierati al di là delle festività
139 notes
·
View notes
Text
Sai qual è la forma d’amore più alta? Aspettare. Tutti sono in grado di amare, ma di aspettare? Ma aspettare davvero. Vedere il tempo che scorre e restare nello stesso punto. Lasciar perdere occasioni che magari sarebbero state migliori. Tutto ciò per aspettare qualcuno. Aspettare qualcuno che forse non sta aspettando te. Questo è per pochi. In molti si annoiano e se ne vanno, perché aspettare qualcuno va oltre l’amore, va oltre tutto, e questo non è da tutti.
#love#love quotes#love letters#aforismi#frasi#frasi belle#frasi bellissime#frasi dolci#frasi tumblr#frasi vere#frasi canzoni#frasi vita#frasi italiane#frasi tristi#frasi amore#frasi e citazioni#frasi pensieri#le migliori frasi#poesiadistrada#poesia#citazione tumblr#citazioni#pensieri#amore tumblr#tumbrl#amore a distanza#ti amo#amore#writers on tumblr#poets on tumblr
62 notes
·
View notes
Text
“Nessuno di noi è preparato. Né lo saremo mai. Ma questo è ugualmente il nostro destino: cambiare. Si cambia con lentezza, la stessa lentezza che muta la primavera in estate, l’estate in autunno, l’autunno in inverno. Non ci si accorge mai in quale momento la primavera diventa estate: una mattina ci alziamo e fa caldo; l’estate è giunta mentre dormivamo.” – Oriana Fallaci
#cambiamento#citazioni letterarie#oriana fallaci#frasi sulla vita#riflessioni profonde#cambiare se stessi#stagioni#la vita è cambiamento#pensiero del giorno blog#tutto passa#tutto scorre#il tempo passa
1 note
·
View note
Text
Il blues scorre in tutti noi. Abbiamo bisogno di blues. Se non ci fosse, non avremmo nulla a cui aggrapparci. In tutto il mondo le persone hanno problemi. e finché li avranno, il blues non morirà.
Chet Baker
youtube
79 notes
·
View notes
Text
"Vi siete mai chiesti perché oggi si insegna
sempre meno ai ragazzi
a scrivere in corsivo?
E no, non è un caso che si tenda ad usarlo sempre meno. Scrivere in corsivo vuol dire tradurre il pensiero in parole, ti obbliga a non staccare la mano dal foglio. Uno sforzo che stimola il pensiero, che ti permette di associare le idee, di legarle e metterle in relazione. Non a caso la parola corsivo deriva dal latino «currere», che corre, che scorre, perché il pensiero è alato, corre, s’invola. Naturale che il corsivo non abbia più posto nel mondo di oggi, un mondo che fa di tutto per rallentare lo sviluppo del pensiero, per azzopparlo. Pensate che il corsivo nacque proprio in Italia e poi si diffuse in tutto il mondo. Perché? Perché era una scrittura compatta, elegante, chiara. Ma la nostra è una società che non ha più tempo per l’eleganza, per la bellezza, per la complessità. Abbiamo sinteticità ma non chiarezza, rapidità ma non efficienza, informazioni ma non conoscenza!!! Sappiamo troppo e troppo poco perché non siamo più in grado di mettere in relazione le cose.
La gente non sa più PENSARE.
Per questo bisognerebbe tornare a scrivere in corsivo, soprattutto a scuola. Perché qua non si tratta soltanto di recuperare uno stile di scrittura ma di tornare a dare respiro ai nostri pensieri.
Tutto ciò che ci fa vivere, che nutre l'anima, che sostiene lo spirito è legato al respiro.
Senza respiro, dicevano gli antichi greci, non c’è pensiero. E senza pensieri non c’è vita. Se sia importante o no, lo lascio decidere a Voi...
Guendalina Middei - scrittrice
84 notes
·
View notes
Text
LA SICILIA SECONDO VINCENT VAN GOGH
Nel febbraio del 1888, Vincent van Gogh lascia Parigi e si trasferisce in un piccolo paesino chiamato Arles nella solare Provenza. Se fino a qualche anno prima aveva dipinto meno di un centinaio di opere, al sole di Arles, Vincent trova la gioia della sua arte, producendo in meno di un anno più di trecento opere. Definisce il suo stile originale e sostituisce i colori oscuri e tenebrosi delle sue prime opere, con una luce accesa e pura. Se il calore mediterraneo di Arles fece questo effetto su Vincent, cosa sarebbe successo alla sua anima tormentata se fosse venuto a contatto con l’abbagliante luminosità siciliana? E ancor di più, come avrebbe reagito la sua ricerca fallita di Dio, il suo difficile cammino nella società del nord Europa alla filosofia siciliana dove “Tutto scorre e nulla resta” per cui non dobbiamo chiederci “Chi siamo e dove andiamo?” ma “Quando si mangia e che cosa c’è da mangiare?”. Forse i suoi tormenti umani ed artistici si sarebbero sciolti di fronte ad una granita al caffè, ad un bicchiere di birra Messina, o ad un tramonto alle Eolie. Seduto su una lunga spiaggia solitaria per dipingere le lunghe onde del mare, sarebbe stato raggiunto dal solito cinico siciliano che senza farsi i cazzi suoi gli avrebbe chiesto se Gauguin se la stesse spassando alla Martinica. Oppure, con la saccenteria degli ignoranti, avrebbe chiesto se nel dipingere avesse copiato i colori densi e pastosi di Monticelli, o se quelle pennellate dense ed intense le facesse così a come venivano, tanto per babbiare (prendere in giro) i critici. Alla fine, in quest’isola dove è l’arte stessa che si intreccia con la natura crea il paesaggio, dove la follia è una ordinaria condizione di uno, nessuno, centomila, alla fine forse la sua anima infelice avrebbe trovato la sua quiete e avrebbe accettato la sua cristiana inquietudine in quanto elogio dell’essere. Infine, invece che piccoli caffè o cieli inquietanti pieni di oscuri uccelli, qui in Sicilia avrebbe incominciato a dipingere le meraviglie luminose dell’isola, affinando quella sua tecnica in cui rinchiudeva le sue angosce e tristezze dentro a dense intense pennellate. Qui, in quest’isola dove la follia è di casa, sulla tela avrebbe raccontato di campi infiniti e dorati, di chiese accese da sole, di piccoli dammusi affacciati sul mare e immacolati sotto un cielo di un azzurro felice e saturo di luce. Avrebbe finalmente toccato e dipinto quella luce che cercava, quella che non aveva trovato né nelle sue infinite letture della bibbia, né tra le cosce delle prostitute che amava o delle donne borghesi che lo avevano rifiutato. Avrebbe capito che solo la natura è reale, ed è il palcoscenico su cui gli uomini, come i pupi dal corpo di legno, recitano passioni ed amori che solo per pochi atti sono eterni e che questa provvisorietà è l’unica certezza che questi pupi hanno, tanto che con essa riempiono la loro arte per viverla all’infinito.
SICILY ACCORDING VINCENT VAN GOGH
In February 1888, Vincent van Gogh left Paris and moved to a small village called Arles in sunny Provence. If until a few years earlier he had painted less than a hundred works, in the sun of Arles, Vincent found the joy of his art, producing more than three hundred works in less than a year. He defined his original style and replaced the dark and shadowy colors of his early works with a bright and pure light. If the Mediterranean heat of Arles had this effect on Vincent, what would have happened to his tormented soul if he had come into contact with the dazzling Sicilian brightness? And even more, how would his failed search for God, his difficult path in northern European society, react to the Sicilian philosophy where "Everything flows and nothing remains" so we should not ask ourselves "Who are we and where are we going?" but "When do we eat and what is there to eat?". Perhaps his human and artistic torments would have melted away in front of a coffee granita, a glass of Messina beer, or a sunset in the Aeolian Islands. Sitting on a long, solitary beach to paint the long waves of the sea, he would have been joined by the usual Sicilian cynic who, without minding his own business, would have asked him if Gauguin was having fun in Martinique. Or, with the know-it-all attitude of the ignorant, he would have asked if in painting he had copied the dense and mellow colors of Monticelli, or if he did those dense and intense brushstrokes as they came, just to mock (mock) the critics. In the end, on this island where art itself intertwines with nature to create the landscape, where madness is an ordinary condition of one, no one, a hundred thousand, in the end perhaps his unhappy soul would have found its peace and accepted its Christian restlessness as a praise of being. Finally, instead of small cafes or disturbing skies filled with dark birds, here in Sicily he would have begun to paint the luminous wonders of the island, refining his technique in which he enclosed his anguish and sadness within dense intense brush strokes. Here, on this island where madness is at home, on canvas he would have told of infinite and golden fields, of churches lit by themselves, of small dammusi overlooking the sea and immaculate under a sky of a happy blue and saturated with light. He would have finally touched and painted that light he was looking for, the one he had not found in his infinite readings of the Bible, nor between the thighs of the prostitutes he loved or of the bourgeois women who had rejected him. He would have understood that only nature is real, and it is the stage on which men, like puppets with wooden bodies, act out passions and loves that are eternal only for a few acts and that this temporariness is the only certainty that these puppets have, so much so that they fill their art with it to live it infinitely.
25 notes
·
View notes
Text
Posso fare mille cose... Avere mille situazioni... Andare in mille posti... Ma il mio pensiero gira e rigira scorre sempre a te... Forse un giorno imparerò a non pensarti... A non desiderarti... A non volermi sentire in balia delle tue mani fredde che non sanno donare una carezza... Ma che sanno solo prendere... Prendersi tutto di me e lasciarmi vuota... Vuota con solo il sogno di un amore che non può volare... Sola con un vuoto nel cuore... Impigliata in questo oblio di desideri inattesi e baci non dati... Aspettando che tu prima o poi capisca che sono parte di te... E tu sei parte di me... Aspettando che impari a pensare per due e non solo per te stesso... Che finalmente tu voglia darmi veramente ciò che merito...
~Virginia ~
36 notes
·
View notes
Note
Anima
Tutto quel che è dentro, ciò che scorre nelle vene e ci tiene in vita.
33 notes
·
View notes
Text
È solo che ti riporterei qui, se potessi. Ti guarderei ridere per smettere di piangere, come facevo sempre. Ti abbraccerei forte per dimenticare che il tempo passa e si porta via tutto. Sto bene, è solo che se potessi ti riporterei qui ho tante cose da dirti, poche in cui credo intensamente e tante altre in cui non credo proprio per niente e se l'amore fosse solo voler tornare indietro, se l'amore fosse solo una nostalgia potentissima che non si stanca di esistere? Se l'amore fosse solo questo non riuscire a dimenticarti nemmeno tra un'eternità, nemmeno tra un milione di anni? La vita è difficile perché scorre anche quando tu la vorresti solo rivivere in certi momenti tristi e pesanti, estenuanti non vorresti altro che tornare indietro e restarci almeno per un po'.
#love#love quotes#love letters#aforismi#frasi#frasi belle#frasi bellissime#frasi dolci#frasi tumblr#frasi vere#frasi canzoni#frasi famose#frasi tristi#frasi italiane#frasi amore#poesiadistrada#frasi e citazioni#frasi pensieri#le migliori frasi#pensieri#citazione tumblr#citazioni#poesia#malinconia#amore tumblr#amore a distanza#ti amo#amore#tumbrl#writers on tumblr
25 notes
·
View notes