#Tristezza del lunedì
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perfettamentechic · 10 months ago
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.... ah i Lunedì!! Se poi lo conferma anche la matematica..
.... ah i Lunedì!! Se poi lo conferma anche la matematica.. #lunedì #lunedìtriste #bluemonday #perfettamentechic
Lunedì più triste dell’anno: “Blue Monday”
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illsadboy · 1 year ago
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Sto davanti allo specchio a far mille domande divento vecchio mi chiedo cazzo farò da grande magari cambio stato e schizzo la tipa dentro chiudo le porte al passato con le dita dentro meglio restare solo e darti una vita in grembo perché comprare un mitra solo per sparare al vento una vita di corsa, la vita non aspetta ma già la vita è corta…Ho paura di impazzire e andare fuori mi voglio ripulire e dare colpe alla droga dici se non piove non crescono i fiori io sono ottimista e ci piscerò sopra…Questo è un altro lunedì di sabato sera quindi per favore puoi lasciarmi solo…Non voglio compagnia neanche all'inferno la gente come me morirà da sola.
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ma-pi-ma · 5 months ago
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Domenica senza te, di te priva,
È come un tunnel di pareti grigie
dove vado e mi illumina il tuo nome;
È una notte chiara senza saperlo
lunedì travestito da domenica;
è un giorno azzurro senza il tuo permesso.
Piove in questa poesia; puoi sentirlo
con la tua anima vicina ai vetri;
la tua assenza piove come acqua triste
e azzurra sulla mia fronte esiliata.
Ho capito come può una parola
piccola, simile a uno spillo lunare
o ad un leggero cuore di farfalla,
innalzare dei muri infiniti,
uccidere un mattino all'improvviso,
evaporare l'azzurro e i giardini,
tagliare il giorno come fosse un giglio,
ridare grani di sale alle stelle.
Ho capito come può una parola
della materia azzurra delle spade
con acuta vocazione di spina,
stare alla luce come una ferita
che ci fa male al centro della vita.
Piove in questa poesia, e la domenica
gira al pari di una giostra lontana;
Sei così vicina che non ti vedo,
fatta delle mie parole e del sogno.
Ti penso dietro la distanza, con
la tua voce che mi inventa la domenica
e il tuo sorriso come un pigro petalo
che cade dal volto sulla mia anima.
Con la sua foglia che vola di notte,
rigata di disincanto e pioviggine,
la domenica senza il tuo permesso
giunge come una lettera sbagliata.
La sera, ragazza, ha quella tristezza
dell'aria dove un tempo fu una rosa;
Sono qui accerchiato dalla tua assenza
fatto d'amore e solo come un uomo.
Eduardo Carranza, Domenica, da Ombra delle ragazze, 1975
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susieporta · 2 months ago
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ross-nekochan · 10 months ago
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La malattia della settimana scorsa, come è giusto che sia, mi ha fatto "rallentare" e riflettere sui ritmi che sto sostenendo in questi mesi e su alcuni punti di questo lavoro. I ritmi sono molto serrati, ma è anche perché io decido quotidianamente di perseguire la mia passione della palestra, sottraendo ore di riposo e di preparazione pasti - quindi un po' è anche colpa mia.
In quella settimana di malattia e per il discorso ferie ho odiato la mia azienda nella maniera più forte possibile - avrei voluto andarmene via subito. Tuttavia, quando penso a dimettermi nel momento in cui sono nell'azienda che mi è stata assegnata mi sento abbastanza in pace: l'ambiente è multiculturale, il lavoro non è complicato, i colleghi non sono per niente male e ho il caffè e il cappuccino gratis.
Se dovessi pensare a quello che proprio non va è una cosa sola: il viaggio. Perdo praticamente 3h della mia giornata solo per raggiungere e tornare dall'ufficio.
E allora il punto è: devo cambiare lavoro o devo cambiare casa?
Se cambiassi casa e mi avvicinassi a Tokyo potrei, sì, dimezzare i tempi ma perderei l'aiuto all'affitto che attualmente l'azienda mi offre (ovvero mezzo affitto me lo pagano loro per 2 anni) e, cosa più importante, perderei il contatto diretto con tutti gli amici che ho conosciuto qui. È pur vero che so già che prima o poi ci si abbandona, ma è come se non mi sentissi in grado di fare il primo passo (specialmente se si aggiunge al discorso economico). Inoltre, anche questo lavoro nell'attuale azienda potrebbe essere temporaneo e potrei essere spostata da un giorno all'altro.
Quindi che fare? La soluzione sarebbe fare una scala delle priorità e capire cosa fare. Però nel momento in cui mi decido a cambiare casa, sto lì a pensare a quanto mi costerà in più e alla perdita umana che dovrò affrontare (e che forse non sono ancora pronta ad affrontare).
In tutto ciò, ogni tanto mando cv totalmente a caso e questo mi ha portato oggi (che sono in smartworking*) a fare due colloqui con due aziende diversissime tra loro:
- nel primo caso è nell'industria dei viaggi e del turismo. Azienda internazionale solida con 2 giorni a settimana in smart e con 10 giorni di malattia in aggiunta alle ferie retribuite. Tutto molto allettante, se non fosse che mi sono resa conto che il giapponese probabilmente non potrei usarlo più frequentemente come adesso;
- nel secondo, industria dell'insegnamento dell'inglese. Orari un po' strambi e con il lunedì di riposo invece del sabato. In questo caso dovrei praticamente gestire una mini scuola tra genitori e personale per cui il giapponese è richiesto e lo utilizzerei. Poco chiaro il discorso ferie (120 annual leaves che significano? Che leaves sono? Boh).
Non so come andrà a finire (dato che sembrano sempre tutti interessati ma poi ti ghostano). Sebbene l'unica cosa certa che so è che in generale non sento che il mondo IT mi appartenga e che un giorno cambierò campo, ogni volta che comincio a muovermi, tutto quello che lascio indietro diventa evidente e mi mette sempre molta tristezza al punto che vorrei che le cose rimanessero come sono. Sarà sicuramente la paura dell'ignoto...
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yomersapiens · 2 years ago
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Nettuno ti giuro nettuno
Oggi la fase depressiva domenicale è iniziata più presto del solito. In genere attende la discesa del sole e il passaggio dal grigio chiaro del cielo al grigio scuro, prima di divenire nero smog. Sarà perché nevica da qualche giorno e Vienna sembra uno di quei pandori spolverati di zucchero a velo che sono rimasti dimenticati in dispensa da Natale, oramai passato da tre settimane.
Nel solito bar dove mi reco per continuare a scrivere il manoscritto e che oramai chiamo scherzosamente "il mio ufficio" la barista ha visto che insieme a me era entrata una nuvola carica di tristezza che non è abituata a vedere. Sarà perché ho smesso di provarci con lei e sono passato alla completa onestà e quindi ti becchi anche tutto quello che è nascosto dietro le battute e i sorrisi. Mi ha chiesto cosa avessi, se fosse successo qualcosa ieri sera. Ci ho pensato e vediamo, sono uscito, andato a una festa con un amico che dopo 15 minuti ha conosciuto una signora e dopo 25 minuti stavano limonando duro. Potrebbe essere gelosia? Non del mio amico, ma del non aver limonato? No, non credo. Che noia limonare a caso alle feste. Parlare di come riportare in alto Rifondazione Comunista ecco quello è un modo per farmi eccitare di brutto il sabato sera. Forse sono state le troppe birre che ho bevuto perché la festa era abbastanza divertente ma piena di sudamericani e io da italiano mi domandavo tutto il tempo, ma perché noi italiani, che apparteniamo al ceppo latino, non possiamo definirci latini? Nel senso di Jennifer Lopez che dice I'm a LATINA. Magari perché non abbiamo conquistato territori assolati esportando la nostra lingua, al contrario degli spagnoli e dei portoghesi, però Colombo non era italiano? Genovese? Ok oggi non riesco a connettere e le birre si fanno sentire sto pensando a rallentatore, ho dimenticato tutto quello imparato a scuola. Diciamo che mi sta sul cazzo essere a una festa piena di appartenenti al mio ceppo e non sentirmi parte dello stesso ceppo. Ecco. Insomma ho esitato a rispondere alla barista ma poi l'ho fatto, ho raccontato della serata e della solitudine domenicale viennese e delle birre e dei pensieri ovattati dalla neve.
- È successo qualcosa ieri notte? - No. È proprio perché non sta succedendo qualcosa da molto tempo che mi sento così. Vorrei accadesse qualcosa. Ogni domenica aspetto sempre che qualcosa accada e invece alla fine l'unica cosa che accade è il lunedì. Meno male che accade il lunedì sarebbe brutto si fermasse il susseguirsi dei giorni.
Ahinora (la barista) si ferma a guardarmi e poi dice. - Sai, ieri ho investigato un po' perché anche io mi sentivo strana e alla fine è nettuno che sta passando attraverso la dodicesima casa e scombussola ogni cosa e quindi... - Ma che cazzo stai dicendo? - ... e poi c'è la luna che si oppone al transito di... - Tu non sai quanto vorrei credere a ste cose e avere pianeti da colpevolizzare per il mio umore di merda e l'aver allontanato tutti negli ultimi anni per paura di essere ferito nuovamente o di ferire, sarebbe così bello crederci! E invece che faccio? Passo le domeniche ad ammazzarmi di seghe mentali e scrivere. - Tu non capisci niente Matteo, non è una religione che ci devi credere, sono fatti, i pianeti influenzano i... - Io mi siedo, hai ragione tu, se passa nettuno digli che ha rotto il cazzo da parte mia, che non è che siccome è un pianeta grande e grosso può permettersi di fare il bello e il cattivo tempo con il mio umore e poi ah, un macchiato per favore! - Il solito con latte d'avena? - Bravissima. Il solito. Non sono pronto alle novità. - Non hai detto prima che vorresti che qualcosa di nuovo accadesse? - Vero. L'ho detto. Hai ragione. Ma non credo sarei in grado di affrontare un caffè nuovo ma disgustoso, rovinerebbe ancora di più questa giornata già resa impossibile da nettuno! - Vaffanculo. Vai a sederti al tuo posto e mettiti a scrivere. - D'accordo capo!
Ultimamente sto bene solo quando scrivo. Quando faccio vivere nei miei racconti persone inesistenti, create per farmi ragionare. O persone scomparse, che ho cacciato e trasformato in apparizioni per non dover affrontarle più.
La prossima storia che scriverò parlerà di me che mi sbatto un casino, divento uno scienziato famosissimo, poi presidente dell'intero mondo, poi tiranno assoluto, poi investo ogni risorsa rimasta del pianeta per creare un missile razzo nucleare micidiale e spararlo e far esplodere nettuno solo per poter andare da Ahinora e dirle: "Allora, senza nettuno come ti senti? Cosa ti sta influenzando oggi? La dodicesima casa di stocazzo oppure la smettiamo di dire stronzate e ci mettiamo a lavorare su noi stessi?". - Come fai tu Matteo? Sei tu l'esempio che dovrei seguire?
Dannazione. Ha ragione. Non so che dirle. Me lo sentivo che a renderla un personaggio di una storia sarebbe diventata più intelligente di me.
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scriviminmente-blog · 2 years ago
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La tristezza del lunedì mattina.
Si è rotta la mascherina originale che mi aveva dato il vecchio dentista di fiducia, oltre dieci anni fa.
Oggi devo andare a tirocinio per 4 ore, sperando che la scuola non mi chiami per qualche supplenza.
Mi sento davvero insoddisfatta. Avrei tanto voluto farmi una gita fuori porta, un'ora di passeggiata al sole. Invece, come al solito, le incombenze altrui passano sempre avanti rispetto i miei desideri.
"Fa freddo", "ti riposi a casa", "compleanno di tua madre"... Si ricomincia la settimana a batterie scariche.
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gcorvetti · 1 year ago
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Lunedì di fuoco.
Sembrava che questa estate fosse più finlandese visto che pioveva spesso e di giornate calde tipiche estive non cer ne sarebbero state, invece tra l'umido di ieri e il caldo di oggi sembra che la bella stagione voglia farsi perdonare, speriamo che non sono i classici due giorni belli e poi dieci di pioggia e freddo, l'estate deve essere estate anche se qua non c'è il mare, cosa che mi porta una tristezza infinita. Ma non importa perché ho comunque molte cose da fare e non sto a bighellonare o a cercare scuse le devo fare. Leggendo le notizie, più o meno sempre quelle, leggo che un tale Angelo Duro che di mestiere fa il comico ha imbrattato i suoi stessi cartelloni pubblicitari, quelli del suo spettacolo, a Taormina dove si esibirà questa sera niente poco di meno che al Teatro Antico, quella meraviglia costruita dai greci con scenografia naturale dell'Etna. Ricordo che sto tizio era all'ultimo sanremo come ospite e tanti lo applaudivano online, pensai mai sentito nominare vediamo cosa dice per fare ridere, lo cerco e con mio stupore vedo che oltre a non fare ridere, se lui è un comico io sono Buster Keaton, è un cretino che dice solo brutte parole e ha dei monologhi terrificanti che i miei temi delle medie erano scritti meglio. Li per li, ai tempi del festival, pensai "Va bè tanto il festival è oramai un baraccone di saltimbanchi e nulla a che fare con la musica" ma dimenticai che è comunque una piattaforma mediatica potente, ma sto idiota non pensavo avesse ancora spazio, ripeto se questa è la comicità che vi fa ridere c'è un grosso problema, senza fare nomi ma penso che parecchi comici del passato vorrebbero uscire dalle tombe e prendere sto idiota a calci nel culo. Siamo alla frutta, direbbe qualcuno, no, dico io, stiamo andando verso Idiocrazy su un piano inclinato, nei tempi che viviamo è semplice andare da un qualsiasi social alla tv o sui giornali come fenomeno del momento o nuovo fenomeno perché è una questione di numeri, fai 47836875103847305 visualizzazioni e quindi sei popolare, magari per quei famosi 15 minuti di cui Andy parlava, aveva ragione, perché magari nel video che diventa virale dai il massimo di te, hai il tuo top, il tuo momento magico dove riesci ad esprimerti al meglio, ma se sei un coglione resti un coglione, come quel tizio. Semplicemente direi a Cateno, sindaco di Taormina, di non fare esibire sto stronzo e bloccargli lo spettacolo, una cazzata i politici riescono sempre a tirarla fuori in ogni occasione.
Cambiando discorso, ieri ho visto Il ritorno di Casanova ultimo film di Salvatores, una storia che profuma di tempi che passano, Gabriele è un grande regista e come sempre conferma questa mia frase, mi è piaciuto molto, l'intensità delle immagini e la bravura degli attori principali e dei secondari, Servillo-Bentivoglio ho detto tutto, da al film quell'impatto emotivo che elimina anche i dialoghi intensi che alcune pellicole mettono in risalto per raccontare allo spettatore una storia che si cela dietro tutto il film, dando a chi guarda la possibilità di riflettere sui temi che affronta la pellicola. Bello molto bello, l'ho già detto? Guardatelo, vi metto il trailer.
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michelangelob · 2 years ago
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Venuto al mondo il 6 marzo del 1475
Venni al mondo lunedì 6 marzo del 1475 in quel di Caprese e, come scrisse il Papini, dei fiorentini veri all’antica ebbi tutte le qualità: l’amore per la bellezza e la libertà, la smania di guadagnare e di beffeggiare, il senso della grandezza e della tristezza. Quando nacqui il mi’ babbo Lodovico era podestà di Caprese e di Chiusi ma solo un mese dopo ce ne tornammo a Firenze. L’incarico durava…
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cinquecolonnemagazine · 6 months ago
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Internazionali di Tennis di Roma 2024 tra assenze e aspettative
Si sono aperti al Foro Italico di Roma gli Internazionali di tennis BNL d'Italia 2024, l'81esima edizione del prestigioso torneo che rappresenta uno degli appuntamenti clou della stagione tennistica. Un'edizione che, pur confermando il suo fascino e richiamo internazionale, si presenta con alcune grandi assenze che lasciano un vuoto importante. Internazionali di Tennis di Roma 2024: le assenze Tra i big mancanti, il nome a fare più rumore è quello di Jannik Sinner. L'italiano, attualmente numero 2 del mondo, ha dato forfeit per quel dolore all'anca destra che lo sta martoriando dal Master 1000 di Madrid. Il tennis altoatesino, in conferenza stampa, ha espresso tutta la sua tristezza per la decisione di abbandonare il torneo italiano ma è stata una decisione necessaria per affrontare la meglio il resto della stagione. A questi nomi si aggiunge quello di Carlos Alcaraz, attuale numero tre del mondo, costretto a dare forfait per un edema al muscolo pronatore (uno dei principali muscoli dell'avambraccio). Le certezze Nonostante le assenze di vertice, il torneo di Roma non perde il suo smalto e si preannuncia ricco di spunti interessanti. Tra i favoriti nel tabellone maschile troviamo Stefanos Tsitsipas, numero cinque del ranking ATP, pronto a riscattare la finale persa lo scorso anno contro Djokovic. A contendergli il titolo ci saranno Alexander Zverev, Casper Ruud e Rafael Nadal, il grande tennista spagnolo e il vero Re di questo torneo avendolo vinto 10 volte in carriera e torna in Italia dopo 2 anni d'assenza. Il tabellone femminile Nel tabellone femminile, confermata la presenza di Elena Rybakina, vincitrice del torneo romano lo scorso anno e pronta a difendere la sua corona. Tra le favorite ci sono Ons Jabeur, Coco Gauff e Jessica Pegula, mentre si attendono le risposte di Emma Raducanu e Naomi Osaka, reduci da periodi non brillanti. Tra le italiane, occhi puntati su Jasmine Paolini e Martina Trevisan, pronte a giocarsela al meglio sulle amate terre battute del Foro Italico. Internazionali d'Italia, il calendario - Martedì 7 maggio, dalle 11: 1° turno (donne) - Mercoledì 8 maggio, dalle 11: 1° turno (uomini e donne) - Giovedì 9 maggio, dalle 11: 1° turno (uomini) e 2° turno (donne) - Venerdì 10 maggio, dalle 11: 2° turno (uomini e donne) - Sabato 11 maggio, dalle 11: 2° turno (uomini) e 3° turno (donne) - Domenica 12 maggio, dalle 11: 3° turno (uomini e donne) - Lunedì 13 maggio, dalle 11: 3° turno (uomini) e ottavi di finale (donne) - Martedì 14 maggio, dalle 11: Ottavi di finale (uomini) e quarti di finale (donne) - Mercoledì 15 maggio, dalle 11: Quarti di finale (uomini e donne) - Giovedì 16 maggio, dalle 13: Quarti di finale (uomini) e semifinali (donne) - Venerdì 17 maggio, dalle 14: Semifinali (uomini) - Sabato 18 maggio, ore 17: Finale donne - Domenica 19 maggio, ore 17: Finale uomini Oltre il tennis Oltre al grande tennis, gli Internazionali di Roma offrono anche un ricco programma di eventi collaterali, con musica, intrattenimento e gastronomia. Un'occasione unica per vivere un'esperienza indimenticabile all'interno di uno degli stadi di tennis più belli del mondo. Nonostante le grandi assenze, gli Internazionali di Tennis di Roma 2024 si preannunciano come un torneo appassionante e ricco di emozioni. Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di questo sport e per chi desidera vivere un'esperienza unica all'insegna del grande tennis e del divertimento. Immagine di copertina: Logo ufficiale degli Internazionali BNL d'Italia Read the full article
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valentina-lauricella · 7 months ago
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27 marzo 1826
Il 27 marzo, lunedì di Pasqua, Giacomo Leopardi legge pubblicamente nella sede dell'Accademia dei Felsinei l'Epistola al conte Carlo Pepoli, dedicata al vice-presidente dell’Accademia e suo caro amico.
(…)È tutta, In ogni umano stato, ozio la vita, Se quell'oprar, quel procurar che a degno Obbietto non intende, o che all'intento Giugner mai non potria, ben si conviene Ozïoso nomar. La schiera industre Cui franger glebe o curar piante e greggi Vede l'alba tranquilla e vede il vespro, Se oziosa dirai, da che sua vita È per campar la vita, e per sè sola La vita all'uom non ha pregio nessuno, Dritto e vero dirai. Le notti e i giorni Tragge in ozio il nocchiero; ozio le vegghie Son de' guerrieri e il perigliar nell'armi; E il mercatante avaro in ozio vive: Che non a sè, non ad altrui, la bella Felicità, cui solo agogna e cerca La natura mortal, veruno acquista Per cura o per sudor, vegghia o periglio. (…)
Lo stesso Pepoli ricorderà l'argomento nel suo poemetto L'Eremo del 1828, scritto in morte di Livia Strocchi: “Si canta, come tornando oziose e vane tutte le cure poste dall’uomo a rinvenire la felicità, si può chiamare un vero ozio l’intera vita”.
La voce fioca del poeta e la distrazione dell'uditorio non fanno apprezzare pienamente il contenuto della lettera. Leopardi appare “di tetro umore…con anima oltre modo sensibile, e mancante di certi necessari doni naturali atti a chiamare la generale attenzione”:
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(I passi seguenti sono tratti da un articolo pubblicato sul Resto del Carlino il 27 marzo 1926, che si avvale della fino ad allora sconosciuta Cronaca di Francesco Rangone, per commemorare la data centenaria della Lettura leopardiana.)
(...) Dovendosi dunque tenere dall'Accademia dei Felsinei uno dei consueti tornei poetici alla Società del Casino, nel giorno 27 marzo 1826, il Pepoli, unito ormai a Giacomo Leopardi da un sentimento di profonda ammirazione e di fraterna amicizia, ritenne doveroso che i Felsinei, già in rapporti così cordiali col poeta recanatese, gli rendessero omaggio invitandolo, benchè non socio, a prendere parte al trattenimento.
La proposta, come è facile immaginare, fu accolta all'unanimità e il segretario dottor Valorani ebbe incarico di comunicarla al poeta il quale, forse un po' lusingato, promise ben volentieri la sua tanto desiderata collaborazione.
All'ora prestabilita, tutto ciò che Bologna poteva offrire di meglio nelle arti, nelle lettere, nelle scienze, nella vita mondana, affollò rapidamente la bella sala del Palazzo Bolognini, in via Santo Stefano, nuova sede della Società del Casino, ed il Cardinale Legato Albani volle con la sua presenza aggiungere solennità all'avvenimento.
(...) il conte Carlo Pepoli, il futuro librettista dei Puritani, declamò La Miosotide palustre, una novella drammatica in cui amore e morte avevano alterna vicenda. La novella tuttavia, ad onta della sua tristezza, piacque e trovò larga cordialità di consensi. Dopo il Pepoli venne la volta del Leopardi, e un senso di curiosa attesa si diffuse subito nella sala a suo riguardo.
Noti erano ai più il suo nome e il suo alto valore, ma erano note altresì le sue peripezie famigliari, le strettezze economiche in cui viveva, e il suo umore melanconico e lo stato cagionevole della sua salute che lo tenevano forzatamente lontano dai pranzi e dai convegni del mondo elegante e della buona società.
Non tutti quindi lo conoscevano di persona, sicchè quando egli si alzò e apparve così fisicamente disgraziato, pallido, smunto, gobbo e mingherlino, un senso di penosa disillusione s'impadroni del pubblico, il quale purtroppo ha sempre cercato in ogni tempo, nei conferenzieri e nei declamatori, anche i doni naturali necessari a richiamare la sua attenzione, ad ispirare la sua simpatia.
E allorquando l'infelice poeta incominciò, con la più assoluta assenza di lenocini oratorii, a leggere la Epistola a Carlo Pepoli, che se non è oggi considerata fra le sue opere di maggior conto, valeva certo da sola più di tutte le prose e le poesie declamate in quell'accademia, pochi seppero ascoltarlo con amorevole condiscendenza.
L'uditorio era stanco ed annoiato, e nuovi versi ispirati a malinconiche considerazioni, dovettero aggravare il suo già troppo vivo senso di malessere; perciò il Rangone afferma che il Leopardi disse certamente delle bellissime cose, ma nessuno le comprese, mentre in molti restò il desiderio di veder presto stampato il componimento per poterlo leggere ed apprezzare con maggiore tranquillità.
[Ma nelle anormali condizioni di spirito degli ascoltatori, va ricercata inoltre la giustificazione della accoglienza calorosissima ottenuta successivamente dal marchese Zappi con le sue tornite e sonanti ottave sull'invenzione mitologica dello specchio. Il Zappi fu l'unico poeta che seppe scegliere un argomento dilettevole e, per ragioni di contrasto, meritò quindi le schiette attestazioni della pubblica riconoscenza.
Infine, dopo un sonetto di Ignazio Borzaghi, affermante che la vera sapienza è sempre da pochi conosciuta ed onorata, il conte Giovanni Marchetti pose fine al trattenimento declamando l'ode Alla necessità, che è fra le sue liriche più pregiate, ed alla quale fu riconosciuto, in quel giorno, un primato indiscusso.]
Il Leopardi intanto, congedandosi dagli amici, donava al Pepoli il manoscritto della sua Epistola, che poi, in copie, veniva diffusa per la città. Egli era stato, con pietosa menzogna, assicurato del felice esito della sua declamazione, e perciò scrivendo al fratello Carlo per raccontargli l'accaduto, aggiungeva candidamente: «Mi dicono che i miei versi facessero molto effetto, e che tutti, donne e uomini, li vogliono leggere,» e Carlo, ben lieto, si rallegrava con lui, «perchè, diceva, il successo è cosa che molto rassomiglia alla felicità.»
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《 Questi letterati che da principio, come mi è stato detto e ridetto mi guardavano con invidia e con sospetto grande, perché credevano di dovermi trovare superbo e disposto a soverchiarli, sono poi stati contentissimi della mia affabilità, e di vedere che io lascio luogo a tutti: dicono finora un gran bene di me, vengono a trovarmi e sento che stimano un acquisto per Bologna la mia presenza》.
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m2024a · 8 months ago
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Grande Fratello, Anita torna sui social e fa una rivelazione spiazzante Ormai manca solo un giorno al gran finale e finalmente domani sera scopriremo chi si aggiudicherà la vittoria di questa edizione del Grande Fratello. Al momento i finalisti sono cinque e sono: Beatrice Luzzi, Rosy Chin, Massimiliano Varrese, Simona Tagli e Perla Vatiero. Al televoto per decretare il sesto finalista ci sono Letizia Petris, Greta Rossetti e Sergio D’Ottavi. Anita Olivieri ha dovuto abbandonare la Casa più spiata d’Italia nel corso della puntata di lunedì sera. Nelle ultime ore, l’ex inquilina è tornata sui social e in un lungo post, ci ha tenuto a condividere con i fan le prime impressioni e le prime sensazioni post addio al reality di Canale Cinque. Grande Fratello, le prime rivelazioni di Anita Olivieri Ecco che cosa ha scritto: “È stato un viaggio straordinario. Un’esperienza incredibile che ha arricchito ogni fibra della mia vita. Oggi rifletto su quel giorno, su quella ragazza nelle ultime foto, con il vestito dei suoi 18 anni e i tacchi di seconda mano, quando tutti i sogni non erano ancora stati chiusi nel cassetto. Oggi guardo quella ragazza nel suo ultimo e primo giorno e mi ripeto “Come è possibile?” “È successo veramente?”. Mi ritrovo di fronte a quella porta rossa tanto piena di significato. Mi sono sempre chiesta come sarebbe stato quel giorno, il giorno della mia uscita. Avrei sofferto? Avrei chiuso quella porta con entusiasmo o con tristezza? Sarei stata fiera del mio percorso? La risposta è sì. Lascio alle spalle i profondi legami umani, le emozioni, le persone, tutto ciò in cui ho creduto e investito con tanta energia. Così facendo saluto tutti, mi godo la casa e con un sorriso enorme li guardo emozionata, poi corro in camera, prendo Tino e apro la porta rossa“. Ha poi continuato: “È stata quella porta a separarmi da tutto ciò in cui credevo e avevo costruito. Ma anche a farmi vincere prima ancora di entrare. Mi ha obbligata a scegliere tra la sicurezza e la monotonia e la vita vera, quella imprevedibile, quella che fa paura, quella fatta di vivere di sogni. E mi ha messo davanti ad un bivio. Mi ha chiesto di scegliere, e così ho fatto. Esco e sento il vento, l’aria fresca, il profumo della libertà che tanto ho desiderato dopo mesi. Sono sempre io, con gli stessi occhi e la stessa gioia di vivere, quella ragazza semplice che non voglio mai cambiare. Questa è la mia più grande vittoria“. Infine ci ha tenuto a ringraziare tutti coloro che l’hanno sempre supportata: “Grazie al Grande Fratello per avermi dato l’opportunità di cambiare la mia vita. Per avermi fatto credere nei miei sogni più di quanto avessi mai fatto da sola. Grazie per avermi supportata e sopportata in tutti questi mesi. Siete stati la mia casa e la mia famiglia. Vi devo tutto. Ringrazio anche tutte le persone che, senza obbligo e senza chiedere nulla in cambio, mi dedicano ogni giorno messaggi d’amore, che mi hanno seguita e sono state al mio fianco. Siete il mio riflesso e sono grata per tutto questo. Con intelligenza emotiva ed eterno rispetto, vi dico grazie. Il resto è fuffa!“. Scopri le ultime news sul Grande Fratello.
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londranotizie24 · 10 months ago
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Con il Forest bathing si vince la tristezza del Blue Monday
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Di Roberta Leotti @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND Immergersi nella natura con il Forest Bathing fa bene alla salute e aiuta a contrastare il Blue monday, il giorno più deprimente dell'anno. Immergersi nella natura con il Forest Bathing aiuta contro la tristezza del Blue Monday Per molti connazionali le festività passate in Italia sono cominciate con un viaggio degno di Omero, contrattempi a non finire: scioperi, condizioni meteo non ideali per i voli, traffico, ritardi.. per non parlare delle tattiche, un vero e proprio dribbling, per evitare conoscenti affetti dall'influenza che ha rovinato le feste a diversi milioni di italiani solo nel mese di dicembre. Poco importa aver festeggiato in famiglia o essere rimasti nel Regno Unito, per tutti arriva il momento di ritornare alla solita routine e questo per alcuni può avere un impatto più importante che qualche giornata di pessimo umore. Gli inglesi definiscono questo periodo col termine January Blues (tristezza di gennaio), chiamando Blue Monday il terzo lunedì di gennaio, il giorno più deprimente dell'anno. Non ci sono ricerche scientifiche che spiegano perché sia il 15 gennaio, ma da anni lo si associa a un giorno per promuovere la salute mentale e la cura personale, volto a sensibilizzare sulle difficoltà e stati depressivi che possono affliggere in questo periodo dell'anno. Tra le pratiche di self care, il Forest Bathing di cui abbiamo parlato con Elisabetta Murgia, guida certificata del Forest Bathing Institute del Surrey e nota anche in Italia tra i professionisti del CSEN (Settore Nazionale Forest Bathing). ''La Forest Bathing è una disciplina mindfulness che viene da molto lontano, dalla giapponese Shinrin Yoku. Non consiste nel fare un bagno nella foresta, niente costume da bagno, ma occorre comunque un abbigliamento adatto, a cominciare dalle calzature'' . Già, perché il Forest Bathing prevede comunque una "immersione" nella natura. ''E' consigliabile vestirsi a strati, perché può far freddo o piovere. Solo in condizioni particolari, come in caso di vento molto forte, non ci è possibile praticarlo. La sicurezza dei partecipanti viene prima di tutto''. Immersione nella natura con camminate, esercizi di respirazione e meditazione Elisabetta Murgia spiega che non si tratta nemmeno di una passeggiata tra gli alberi. In ogni sessione, si cammina molto lentamente, ci sono esercizi guidati di respirazione, meditazione e attività che aiutano a connettersi con la natura e trarne benefici. ... Continua a leggere su www.
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delectablywaywardbeard-blog · 10 months ago
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Arriva il Blue monday, via la tristezza con il cibo del buonumore
Dalle mandorle al petto di pollo, dal provolone fino al tuorlo d’uovo, il Blue Monday si combatte a tavola con i cibi anti-tristezza che aiutano a ritrovare il buonumore aumentando il contenuto di serotonina nell’organismo e il benessere psicofisico. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione del giorno più triste dell’anno che cade il 15 gennaio, ovvero il terzo lunedì del mese, data…
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frualeirazzifrua-blog · 1 year ago
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CIAO ANDREA…
Andrea Purgatori è scomparso a Roma a 70 anni. Giornalista, scrittore, sceneggiatore, cercava la Verità e la raccontava. Dal 2017 lo faceva (anche) sulle pagine di Style Magazine. Il nostro ricordo
Andrea Purgatori (Roma, 1/2/1953-Roma, 19/7/2023). Foto Getty
Andrea Purgatori aveva 70 anni. Era giornalista, scrittore, saggista, autore, sceneggiatore. Nato a Roma l'1 febbraio 1953, è deceduto stamattina, nell'ospedale dove era ricoverato, per una grave e fulminante malattia. La notizia l'hanno comunicata i figli Edoardo, Ludovico, Victoria e la famiglia all'ANSA. Dal 2017 era collaboratore eccellente di Style Magazine. Il nostro ricordo lo apre Michele Ciavarella.
«Ciao Andrea, come stai? Fantastica la puntata di ieri sera. Hai già pensato a che cosa scrivere per il prossimo numero? Ti do soltanto la deadline: lunedì della prossima settimana. A presto, baci. Michele».
Stesso messaggio in email e su Whathsapp. «Ok, non preoccuparti». E spariva. Fino all’ultimo giorno quando lo imploravo: «Mi dici che cosa scrivi?». E giù proposte su proposte. Su cui si intrometteva Alessandro Calascibetta, per suggerire, per spostare l’obiettivo, per calibrare. Un dialogo a tre che mi ha riempito di esperienze.
Per anni, Andrea Purgatori su Style Magazine ha avuto un appuntamento mensile: History Repeating, una rubrica diventata un modo per legare l’attualità alla Storia. Nei primi anni attraverso la cronaca, poi attraverso il Cinema: ne era un conoscitore amante e pensante. E ogni mese, stabilito l’argomento, spariva di nuovo. E io a tremare per la chiusura. Il pezzo arriva sempre, magari scritto di notte e inviato alle 4 del mattino (lo certificava l’email). Perfetto, senza sbavature, bastava calarlo in pagina e titolarlo.
Che piacere leggerlo! E quante notizia, quanta storia, quanti ricordi personali che sapeva trasferire suscitando interessi inconsapevoli. E ogni volta in me affiorava il ricordo di me giovane praticante a il manifesto, in via Tomacelli a Roma. Nella redazione che era nello stesso palazzo di quella del grande Corriere della Sera. E lui già giornalista famoso che svettava sugli altri anche per prestanza fisica.
E mi ricordo le sue cronache e le inchieste su Ustica: una scuola di giornalismo. Le sue e quelle di Daria Lucca, la cronista di giudiziaria del manifesto: indagavano in tandem fin dalla prima notte. Leggendoli, ho imparato a scrivere.
Finché a una mia email non risponde. Non risponde neanche su Whatsapp e non vedo la spunta blu della lettura. E vado in ansia: la chiusura si avvicina inesorabile. Lo tempesto di messaggi e lui, finalmente, mi risponde: «Michele non posso garantirti la consegna, sto facendo una terapia pesante». Capisco tutto. Una doccia fredda. Non voglio crederci. Non ho il coraggio di chiedere nulla.
Avrei preferito che non mi avesse risposto. Chiedo ad Alessandro Calascibetta se per favore può informarsi lui. Si informa, ma l’ottimismo della speranza non è quello della vita. E poi arriva oggi. Che tristezza Andrea, che dispiacere (Michele Ciavarella)
ANDREA PURGATORI, DETECTIVE DELLA VERITÀ
Per anni, al Corriere della Sera (inviato dal 1976 al 2000), Andrea Purgatori si è occupato di terrorismo, intelligence, criminalità. Si dedicò con tenacia alla strage di Ustica del 1980. Nel 1992 scrisse, sul tema, la sceneggiatura del film Il muro di gomma di Marco Risi (Nastro d'argento per il miglior soggetto). Con la stessa intensità seguì la scomparsa di Emanuela Orlandi, la cattura di Totò Riina. Prima, aveva seguito il Caso Moro. Dopo “coprirà” la guerra tra Iran e Iraq, la prima guerra del Golfo, l'Intifada, lo scoppio della Primavera araba.
Autore di reportage investigativi, ha condotto con successo su La7 Atlantide. In precedenza aveva collaborato come autore e conduttore con la Rai. Docente di sceneggiatura, consigliere degli autori (era presidente della sezione "indipendente" della Mostra del Cinema di Venezia "Le giornate degli autori”), tra i suoi ultimi lavori la partecipazione al documentario Vatican Girl proprio sul caso di Emanuela Orlandi (su Netflix). Per la sceneggiatura di Il giudice ragazzino, la storia del giudice Rosario Livatino ucciso dalla mafia nel 1990, vinse il Globo d'oro nel 1994.
Con il suo punto di vista investigativo (amava il noir e le detective story...), era dal 2017 collaboratore regolare di Style Magazine. La sua rubrica History Repeating raccontava il nostro oggi "usando" le immagini e le storie e i personaggi del cinema del passato. L'ultimo articolo, del numero di giugno 2023, lo trovate qui: i volti di Faye Dunaway e Jack Nicholson in Chinatown di Roman Polanski. Le nostre guerre per l'acqua erano già tutte in quel film del 1974 e nella Los Angeles Anni 30 che raccontava, ci svela Andrea...
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lestreghedifenix · 1 year ago
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🌟 I COLORI 🌟
Diversi colori attraggono diverse energie e stimolano certe vibrazioni nei chakra. Usare candele di colori specifici può aiutare ad amplificare le energie nel rituale o nell'operazione magica.
👍🏿Le candele NERE si usano nei rituali di distruzioni e servono per stimolare una distruzione più lenta del nemico. Il nero è anche un buon colore per portare discordia e confusione. Il nero si può usare per protezione, per immobilizzare forze negative, per rompere ostacoli o blocchi. Si può anche usare per invertire o distruggere forme di pensiero negative. Il nero assorbe, crea confusione, nasconde, è usato per nuovi inizi, e per ottenere conoscenza di cose nascoste. Il nero è il contenitore della luce, ad è uno dei colori più potenti. Il nero influenza la perseveranza e la pazienza. Gli incantesimi che usano energia nera sono più forti se fatti durante una Luna calante, o di Sabato.
💙Le candele BLU sono ottime da usare negli incantesimi pertinenti a spiritualità, meditazione, evocazione dei demoni, guarigione, sincerità, ottenere verità, influenzare fedeltà e lealtà, portare pace interiore, e per conoscenza e sapienza. Il blu si può anche usare per stabilire armonia in casa, per aumentare i poteri occulti, e per la protezione spirituale. Per i lavori di magia nera, il blu si può usare per incitare depressione, tristezza, e mancanza di speranza.
Le operazioni che usano energia blu si dovrebbero eseguire di Lunedì o di Giovedì.
🍂Le candele MARRONI possono essere usate per comunicare con gli spiriti della natura e per mantenersi con i piedi per terra e bilanciati. Si usa negli incantesimi per solidità, neutralità, praticità. Nei lavori di magia nera, il marrone si usa per incitare indecisione, esitazione, tristezza, nullità, incertezza.
💚Le candele VERDI si usano negli incantesimi per nuovi inizi, crescita, abbondanza, fertilità, guarigione, successo, buona fortuna generica, armonia, e per influenzare la generosità. Si può usare da solo o con il marrone per comunicare con gli spiriti della natura. Il verde si usa in incantesimi di amore, matrimonio, fare l’amore. Il verde influenza l’affezionarsi, al contrario del rosso che si usa per l’amore passionale, sensuale, influenza anche rinnovamento, fedeltà, riconciliazione, giustizia, bilanciamento, bellezza, gioventù, amicizia, attrazione, armonia, guadagno finanziario, aumenti delle rendite, funzioni sociali, possedimenti, ricchezza, indulgenza, e piacere. Il verde è ottimo per gli inizi e la crescita.
Nei lavori di magia nera, si usa per incitare gelosia, avidità, sospetto, risentimento, malattia, disturbi, disarmonia. Venere governa il colore verde. I lavori che usano l'energia verde si dovrebbero fare durante la luna crescente di Venerdì quando Venere è forte.
🌈Le candele GRIGIE si usano negli incantesimi per portare morte, malattia, e/o per provocare tristezza e dolore. Giorno propizio Sabato.
🍁Le candele ARANCIONI si usano per la creatività. L’arancione aiuta negli incantesimi per adattabilità, attrazione sessuale, stimolo sessuale, magia sessuale, entusiasmo, ed energia, aiuta con attrazione, cambiamenti repentini, stimoli energetici, prendere controllo, cambiare la fortuna ed incitare giustizia. Le operazioni che usano energia arancione sono migliori se eseguite di Domenica quando il Sole è in posizione forte.
❤Le candele ROSSE si usano per energia, vitalità, incitare passione, evocare rabbia, pura lussuria e per la gratificazione fisica. Il rosso è infiammatorio e si usa negli incantesimi di vendetta, rabbia, coraggio, determinazione, e confronto con i nemici. Il rosso si può usare come protezione contro attacchi psichici e per la fiducia in se stessi. Scatena incidenti, incendi, e ferite. Si usa in incantesimi per invocare potere ed intensità prima dei lavori di magia nera. Il rosso è fisico e conferisce energia, forza, dinamismo, amore passionale, desiderio sessuale, forza di volontà, e capacità atletiche (specialmente competitive).
Usato in magia nera, il rosso – al contrario del nero – apporta attacchi repentini, incidenti, spargimenti di sangue, violenza, e rabbia. I lavori che usano il colore rosso si dovrebbero eseguire il Martedì o il Giovedì quando Marte è in posizione forte e in luna calante.
💟Le candele VIOLA / VOLETTO si usano per esaltare le capacità psichiche, portare saggezza, per la divinazionee e per rimuovere maledizioni, per guarire, successo negli affari, e per influenzare le persone al potere.
In magia nera il viola si può usare per causare tirannia, abuso di potere, e per apportare tristezza e perfidia negli altri. Le operazioni che usano il colore viola si dovrebbero eseguire il Giovedì o il Lunedì quando la Luna è piena.
🌸Le candele GIALLE si usano per passare esami, e per aumentare la propria intelligenza o intelletto. Il giallo governa la coscienza logica del cervello, i computer, la comunicazione, l’audio, il video, TV, elettronica, libri, letteratura, e la volontà, si usa per migliorare la mente e per approfondire la concentrazione. Viene usato anche per esaltare la capacità di apprendimento, per discorsi, scrittura, e pubblicazioni. Il giallo governa i problemi di comunicazione. Si usa anche per superare dipendenze, e per interrompere abitudini. Il giallo è ottimo per l’amicizia.
🌟Le Candela ORO è il colore del Sole per cui incarna tutte le divinità maschili e la virilità. Si usano e collegano alla ricchezza, agli onori e alla vittoria.
Ideale per gli incantesimi per attirare la prosperità, il denaro, il successo, il fascino personale e per rivitalizzare attività stagnanti.
💗Le Candela ROSA, una delle tonalità più spirituali, è sacro alla dea Venere e, in quanto tale, si usano per favorire l’amore, l’altruismo e la generosità. Queste candele si usano quando si vuol ottenere il Vero Amore, il romanticismo e la completezza psicofisica (e quindi il matrimonio) tra un uomo e una donna.
Il colore è indicato anche per invocare una guarigione spirituale e per ottenere gioia, stabilità emotiva, pace e serenità.
🌼Nei lavori di magia nera, il giallo incita infedeltà, codardia, ammalarsi, morire, carie, follia, e inconsistenza negli altri. L’energia gialla è migliore se viene usata il Mercoledì e la Domenica. Per ogni cosa che è pertinente ad intelletto e comunicazione, eseguite l’operazione al Mercoledì. Per i lavori che usano la forza di volontà, è meglio la Domenica.
💟Le candele BIANCHE rappresentano pulizia, purezza, innocenza. La Luna dovrebbe essere forte.
In magia nera il bianco si può usare per causare corruzione, impotenza, e per distruggere il desiderio sessuale. Si può usare per creare debolezza, nevrosi e paura. La Luna governa il bianco. Le operazioni che usano il bianco dovrebbero essere fatte di Lunedì.
🌟Nei rituali si può usare più di un colore. Le candele dovrebbero essere consacrate con essenze appropriate e con degli oli, prima dei rituali.
L’olio si dovrebbe applicare con entrambe le mani sfregandole.
Le candele rappresentano l’elemento fuoco nei rituali e si usano anche per concentrazione e focalizzazione.
Attraggono Demoni e spiriti per questo l'aggiunta del sale grosso ...
#lestreghedifenixtarot #lestreghedifenixwitchtcraft
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