#Tredicesima stagione
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[COLLEZIONISMO] Doctor Who: Flux - The Complete Thirteenth Series
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#13th Doctor#COLLEZIONISMO#Doctor Who#Doctor Who: Flux#Fantascienza#Jodie Whittaker#Mandip Gill#sci-fi#Science-Fiction#The Flux#Thirteenth Doctor#Tredicesima stagione#Yasmin Kahn
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sto facendo il rewatch annuale di ncis e sono arrivato alla 10ima che come tutti i fans sanno è l’ultima stagione di tony e ziva insieme, dall’undicesima alla tredicesima inizia il declino, dalla quattordicesima (con l’addio del fantastico tony dinozzo [ti prego torna per un cameo di due puntate mickey]) è una rapida discesa verso l’inferno e io sto puntualmente male quando arrivo alla benedetta decima stagione
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Qualcuno mi avrebbe detto che RAUL BOVA sostituisce Don Matteo dalla tredicesima stagione o dovevo scoprirlo dalla Dashboard di tumblr.com
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Andrea Zanotti di Rimini è l'arbitro designato per Trapani-Messina
Il match Trapani-Messina , valevole per la nona giornata del campionato di serie C, sarà arbitrata da Andrea Zanotti di Rimini. Assistenti: Giuseppe Luca Lisi di Firenze e Giacomo Bianchi di Pistoia. Quarto ufficiale: Davide Galiffi di Alghero. L’arbitro romagnolo arbitrerà per la quarta volta il Messina. La prima volta nella stagione 2020-2021 in serie D diresse la partita della venticinquesima giornata, Castrovillari-Messina 1-3. La seconda volta in serie C nella stagione 2022-2023 arbitrò Messina-Monterosi 3-2. Nella stagione 2023-2024 alla tredicesima giornata arbitro Messina-Latina 0-3. Read the full article
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"Musica Maestro", con Clara Farina e le Melodie della Sardegna al via la XIII edizione
“A boghe crara” Porto Torres. Una serata dedicata alle melodie della Sardegna aprirà la tredicesima stagione della rassegna Musica Maestro. Mercoledì 15 maggio alle 21, la chiesa di Cristo Risorto ospiterà due appuntamenti strettamente legati: la performance dell’attrice Clara Farina che presenterà insieme al chitarrista Marcello Peghin il cd/libro A boghe crara; a seguire l’esibizione della…
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Mario vs. Donkey Kong per Nintendo Switch: Recensione Completa
Mario vs. Donkey Kong per Nintendo Switch: Recensione Completa
Mario vs. Donkey Kong ritorna in una nuova ed entusiasmante edizione per Nintendo Switch, promettendo di riaccendere la storica rivalità in un formato mai visto prima.
In questa recensione, esploreremo le caratteristiche principali del gioco, la sua giocabilità e perché potrebbe essere la prossima grande aggiunta alla tua collezione di giochi Nintendo.
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Caratteristiche Principali
Piattaforma Compatibile: Mario vs. Donkey Kong è disponibile per tutte le versioni della console Nintendo Switch, incluse le varianti Oled, 1.1 e Lite.
Classificazione di Età: Questo gioco è adatto a giocatori dai 3 anni in su, rendendolo un'opzione eccellente per tutta la famiglia.
Data di Uscita: Segnatevi sul calendario il 16 febbraio 2024 come il giorno in cui potrete finalmente mettere le mani su questa gemma.
Perché Acquistarlo?
Rivalità Storica: La saga di Mario vs. Donkey Kong è amata da generazioni di giocatori e la sua ultima iterazione su Nintendo Switch promette di essere la migliore di sempre.
Giocabilità Innovativa: Aspettatevi enigmi e livelli creativi che metteranno alla prova sia la vostra abilità che il vostro ingegno.
Grafica e Suono: Con la tecnologia del Nintendo Switch, i personaggi e i mondi sono più vivaci e coinvolgenti che mai.
Valore per i Soldi: Con un prezzo scontato di 42,99€, risparmiando il 14% dal prezzo consigliato di 49,99€, otterrete un gioco ricco di contenuti e divertimento.
Conclusione
Mario vs. Donkey Kong per Nintendo Switch è una proposta che non può mancare nella collezione di ogni appassionato dei giochi Nintendo. Con la sua uscita fissata per il 16 febbraio 2024, c'è già grande attesa.
Ricordatevi di approfittare dell'offerta speciale e di acquistarlo tramite il nostro link di affiliazione Amazon per ottenere il miglior prezzo disponibile.
Non lasciatevi sfuggire questa opportunità di rivivere una delle rivalità più iconiche del mondo dei videogiochi in una veste completamente rinnovata.
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Aggiornamenti Windows 10 Marzo 2024 per Patch Tuesday: Novità e Problemi Noti
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Torna Avanti un altro! Con Paolo Bonolis, mattatore storico
Da martedì 2 gennaio alle ore 18.45 su Canale 5, tutti i giorni dal lunedì alla domenica, al via la nuova edizione di “Avanti un altro!”. Paolo Bonolis, mattatore storico del game show, ritorna per la tredicesima stagione alla guida del preserale più bizzarro della tv affiancato da Luca Laurenti. Come da tradizione, in ogni puntata, un’interminabile fila di concorrenti prova a giocarsi il…
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SCARTI Centro di Produzione Teatrale di Innovazione presenta "Fuori Luogo 13"
SCARTI Centro di Produzione Teatrale di Innovazione presenta "Fuori Luogo 13". La Spezia. Diciannove spettacoli che rappresentano il meglio della scena contemporanea italiana e internazionale, due festival - uno dedicato agli artisti under30 e l’altro alle arti performative - progetti speciali e incontri con gli artisti, approfondimenti con i protagonisti, e tantissimi eventi e laboratori. Torna il sempre più variegato Fuori Luogo La Spezia, percorsi di teatro contemporaneo nel presente, progetto di punta di Scarti Centro di produzione d’innovazione della Liguria, realizzata con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del Bando “Linee guida cultura contemporanea” e sostenuta dal Ministero della Cultura e da Regione Liguria. “I miei complimenti per questa nuova programmazione di Fuori Luogo, un ricco calendario che coinvolge tutte le generazioni ed è ormai diventato un appuntamento culturale irrinunciabile per la nostra città – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - Un’occasione importante di socialità e di cultura per riflettere, approfondire, emozionarsi e divertirsi nel nome dell’arte e della creatività, elementi che da sempre connotano le attività del Dialma Ruggiero.” "Per questa tredicesima edizione dal provocatorio titolo MAINSTREAM - spiega il direttore artistico Andrea Cerri - presenteremo spettacoli e progetti che pur attraverso il rigore della ricerca, della sperimentazione artistica e pur improntati al rischio culturale (per loro natura e attitudine lontani dal concetto di Mainstream inteso per descrivere fenomeni “di massa”) riescano ad affondare nella carne viva della contemporaneità, rivolgendosi alla comunità tutta, cercando di parlare a un pubblico ampio e popolare, attraversando poetiche e linguaggi differenti, partendo dal nostro territorio per estendere lo sguardo a ciò che avviene lontano da noi." Tantissimi gli ospiti: da Gli Omini, che condurranno un’indagine nel quartiere di Fossitermi “rubando” le storie degli abitanti per restituirle sul palco con la loro verve comico-grottesca, fino al collettivo berlinese Rimini Protokoll, che porterà in scena un robot umanoide doppio del drammaturgo tedesco Thomas Melle, passando per il nuovo spettacolo-dispositivo del pioniere del teatro partecipativo, il catalano Roger Bernat, e i lavori di Roberto Abbiati, Compagnia Licia Lanera, Fabiana Iacozzilli, Massimiliano Civica, Tony Clifton Circus, i Sacchi di Sabbia, Francesco Alberici, Filippo Nigro e Fabrizio Arcuri, Balletto Civile, Teatro dei Borgia, Gianluca Stetur; Fuori Luogo diventerà casa e agorà per la cittadinanza. Chiuderanno la stagione i festival: torna alla sua seconda edizione Tutta la vita davanti. Festival di teatro per vecchi del futuro, a cura di Alice Sinigaglia, che quest’anno sarà affiancato alla restituzione del percorso di formazione con i ragazz* delle scuole superiori spezzine No Recess! mentre dal 23 al 25 giugno da non perdere FisiKo! Festival internazionale di azioni cattive, progetto che mette al centro la danza e i linguaggi del corpo. Anche quest’anno verrà ospitato lo spettacolo finale del progetto Per Aspera ad Astra - come riconfigurare il carcere attraverso il teatro e la bellezza con i detenuti della casa circondariale Villa Andreino della Spezia (promosso da Acri e 11 Fondazioni di origine bancaria tra cui Fondazione Carispezia e curato da Gli Scarti). Non mancherà poi un focus sui più piccoli, con la stagione Fuori Luogo Kids, occasione per bambini e famiglie di sperimentare attraverso il gioco teatrale. Anche quest’anno affiancherà la stagione di Fuori Luogo 13 MAINSTREAM il progetto Tea Time: una serie di piccole performance, incontri e proiezioni con artisti ed esperti provenienti da diverse discipline, nell’ottica di uscire dal contenitore teatro e aprirsi alla contaminazione con le altre arti. E sempre nell’ottica di valorizzare la creatività Under 35, torna Profeti in Patria, progetto di piccole performance di artisti del territorio che sono andati via per poi ritornare. Spazio anche alla poesia performativa con alcune serate di Poetry Slam: Senti Che Muscoli SP!, organizzati in collaborazione con I Mitilanti, che sbarcano al Dialma! per la prima volta. Novità di quest’anno saranno la possibilità di sottoscrivere l’abbonamento ai 13 spettacoli che si svolgeranno al Dialma, La Spezia, il nuovo orario spostato alle ore 20.30 per tutti gli spettacoli, e l’inaugurazione e apertura del Social Bar (progetto in collaborazione e con il contributo di Fondazione Carispezia, Fondazione Aut Aut e La Luna Blu, per l’inserimento lavorativo di ragazzi con autismo) che consentirà agli spettatori di poter usufruire di un nuovo servizio bar prima e dopo gli spettacoli con aperitivi e prodotti alimentari della Luna Blu. Programma completo spettacoli al Dialma, La Spezia Ad inaugurare questa stagione Fuori Luogo sarà uno speciale lavoro dedicato alla Spezia e in particolare a Fossitermi, quartiere che da sempre ospita la rassegna ed è casa per Scarti: venerdì 13 e sabato 14 ottobre debutta Al di là della Scorza- Indagine lampo a Fossitermi de Gli Omini, gruppo toscano caustico e amatissimo, formato da Francesco Rotelli, Giulia Zacchini e Luca Zacchini che metterà radici per una settimana nel quartiere abitando ogni bar, negozio, ristorante, panchina e parchetto, rubando alla cittadinanza le sue stesse storie, assorbendo e ascoltano tutto ciò che li circonda, uomini, donne, vecchi, bambini, matti di città e di quartiere, per poi restituirle in scena. Un lavoro da non perdere che Fuori Luogo ha voluto fortissimamente per rimarcare un’appartenenza e una compenetrazione nel tessuto sociale della città. Da martedì 17 a giovedì 19 ottobre per la prima volta alla Spezia si terrà l’Assemblea Nazionale C.Re.S.Co. importante e fondamentale coordinamento nazionale che raccoglie e rappresenta oltre 200 promotori nel settore culturale: artisti, professionisti, strutture e festival che utilizzano i nuovi linguaggi della scena, ponendosi, quale interlocutore propositivo presso le istituzioni nazionali (MiC, MAECI, MIM) e regionali, facendosi portavoce di istanze collettive. In particolare il 19 ottobre avrà luogo la tavola rotonda Per un ecosistema dello spettacolo dal vivo dedicata sia all’analisi delle politiche nazionali e territoriali, sia all’approfondimento di temi di grande attualità come la sostenibilità ambientale, l’accessibilità e l’inclusione analizzati nell’ambito dello spettacolo dal vivo in dialogo con Istituzioni, esperti e operatori. La rassegna prosegue poi sabato 4 novembre con Circo Kafka, spettacolo tratto da “Il processo di Franz Kafka”, con Roberto Abbiati e la partecipazione di Johannes Schlosser per la regia di Claudio Morganti, che ne cura anche le musiche insieme a Schlosser, per la produzione di Teatro Metastasio di Prato, TPE Teatro Piemonte Europa. Lo spazio scenico è un surrogato di circo. È il dramma, o forse la commedia, di K, che si sveglia una mattina e trova poliziotti vestiti di tutto punto nella sua camera. Sabato 18 novembre Fuori Luogo ospita la Compagnia Licia Lanera, che torna alla Spezia per presentare Con la carabina, di Pauline Peyrade, con Danilo Giuva e Ermelinda Nasuto, spettacolo Premio UBU 2022 come migliore regia e miglior testo straniero/scrittura drammaturgica (messi in scena da compagnie o artisti italiani). Nato dalla penna della drammaturga francese Pauline Peyrade Con la carabina è un testo lucido e imparziale, che supera la supposta dicotomia tra buoni e cattivi, analizzando i meccanismi culturali e antropologici alla base della violenza di genere. La scena, un non luogo claustrofobico e violento, ospita solo due attori, Ermelinda Nasuto e Danilo Giuva, ora adolescenti ora adulti. La regista e drammaturga Fabiana Iacozzilli sarà a Fuori Luogo sabato 25 novembre con La classe, un docupuppets per marionette e uomini, una storia che nasce dai ricordi delle scuole elementari all’istituto Suore di Carità legati alla sua maestra, Suor Lidia. I pupazzi si muovono senza pathos su tavolacci che rimandano a banchi di scuola, ma anche a tavoli operatori o da macello. Un rito collettivo, in bilico tra La classe morta di Tadeusz Kantor e I cannibali di George Tabori, in cui gli adulti rileggono i ricordi di un’infanzia vissuta nella paura di buscarle. Venerdì 1 e sabato 2 dicembre il maestro Premio Ubu Massimiliano Civica, spesso ospite a Fuori Luogo, presenta la conferenza-spettacolo L’Angelo e la Mosca, commento sul teatro di grandi Mistici, produzione Teatro Metastasio di Prato: racconti, facezie e buffi indovinelli da sempre utilizzati dai grandi Maestri dell’Occidente e dell’Oriente per “contrabbandare” insegnamenti profondi, per aprire il cuore degli uomini a una comprensione più elevata della realtà. I racconti del Baal Shem Tov e dei Rebbe dello Chassidismo, le storie dei Sufi e le poesie di Jalal al-Din Rumi, gli indovinelli dello Zen e le parabole di Jesù nei Vangeli Apocrifi serviranno per provare ad illustrare e spiegare aspetti, comportamenti e situazioni del mondo del Teatro e dei suoi protagonisti. Sabato 9 dicembre tornano i Tony Clifton Circus, già ospiti nella scorsa edizione, in scena questa volta con Christmas Forever- eutanasia di un mito sovrappeso, un viaggio folle ed esilarante tra le pieghe di un mito contemporaneo, simbolo assoluto della tendenza al consumismo senza limiti, una delle divinità dell'Olimpo dell'immaginario collettivo: Babbo Natale, santo, vecchio, saggio e supereroe, rapito con l’intenzione di ucciderlo. L’anno per Fuori Luogo si chiude venerdì 22 dicembre con un altro atteso ritorno alla Spezia: I Sacchi di Sabbia con La commedia più antica del mondo, un discorso su Gli Acarnesi di Aristofane, un’opera che oggi nessuno mette più in scena ma che possiede un dispositivo comico, ripulito dai cascami del tempo, ancora esplosivo. Con un ghigno rabbioso e idealista, Aristofane costruisce un nuovo mondo libero da ingiustizie e ipocrisie, dove non esistono la povertà e la guerra. Sarà una prestigiosa produzione SCARTI - che dopo il debutto a Spezia andrà direttamente al Piccolo Teatro di Milano .- il primo spettacolo dell’anno, giovedì 25 e venerdì 26 gennaio 2024: Bidibibodibiboo, testo finalista alla 56a edizione del Premio Riccione per il Teatro, di Francesco Alberici - già Premio Ubu under35 - anche in scena con Daniele Turconi, Salvatore Aronica, Maria Aaris e Andrea Narsi. Prodotto da SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione in coproduzione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Ente Autonomo Teatro Stabile di Bolzano e creato nell’ambito dell’École des Maîtres 2020/21. Con grande tenerezza e dissacrante ironia Alberici racconta le scelte e le rinunce, i sogni e le grandi paure di una generazione alle prese con un mondo del lavoro drammaticamente spietato. La giuria della 56a edizione del Premio Riccione per il Teatro ha sottolineato come «con un’efficace e misurata composizione, l’autore, racconti con asciutta verosimiglianza ed efficacia, la caduta agli inferi aziendali del protagonista: attacchi, vergogna, licenziamento, omissione, liberazione.» Sabato 17 febbraio l’attore Filippo Nigro, tra i volti più interessanti del cinema e del teatro italiano, sarà a Fuori Luogo con Fabrizio Arcuri per presentare Every Brilliant Thing (Le cose per cui vale la pena vivere), testo scritto da Duncan Macmillan nel 2013, una narrazione scandita da liste di cose per cui vale la pena vivere, un racconto in forma di confessione composto da piccole illuminazioni, incontri e manie, nel quale l’attore mette a fuoco il rapporto con il padre, il fallimento del suo matrimonio e la ricerca di aiuto nei momenti di difficoltà. Ne esce una lista imprevedibile, emozionante e personalissima, fatta di episodi e aneddoti catturati al volo dal protagonista a margine di libri, scontrini e sottobicchieri. Sabato 24 febbraio grande appuntamento con la scena artistica internazionale: il collettivo Rimini Protokoll - tra i più importanti innovatori teatrali degli ultimi venticinque anni - presenta a Spezia Uncanny Valley, dove un robot umanoide riproduce in tutto e per tutto una persona reale, il drammaturgo tedesco Thomas Melle. Cosa significa per l'originale quando la copia prende il suo posto? L'originale può conoscersi meglio attraverso il suo doppio elettronico? Perché se da un lato la somiglianza facilita il processo di accettazione, se il robot è troppo simile a un essere umano proviamo una strana diffidenza? Che cos’è umano e cosa macchina? Il pubblico è invitato a lasciarsi andare in un viaggio attraverso la valle del perturbante (uncanny valley). Venerdì 15 e sabato 16 marzo Balletto Civile propone Davidson, spettacolo danzato tratto dalla sceneggiatura de Il Padre Selvaggio di Pier Paolo Pasolini, storia di un ragazzo nero sensibile e acuto, proveniente da una tribù dell’Africa, e del suo incontro con un insegnante progressista e tormentato – una figura di frontiera alter ego dello stesso Pasolini - che cerca di dare ai suoi ragazzi un’istruzione moderna e anticolonialista. In Davidson i corpi di Maurizio Camilli e Confident Frank dialogano tra loro affrontando questioni politiche e poetiche come il rapporto tra bianchi e neri, il problema della libertà e della democrazia e il difficile rapporto che intercorre tra noi e l’altro. Sabato 23 marzo il pubblico sarà invitato a riflettere sul senso della militanza politica, sui diritti della cittadinanza e sugli ideali di libertà e democrazia, ma anche sul teatro come strumento poetico e politico grazie a Giacomo di Teatro dei Borgia, già ospiti a Fuori Luogo nel 2023 con la trilogia La Città dei Miti. Lo spettacolo vuole porre in risalto il discorso politico di Matteotti, mettendo a confronto due dei suoi interventi in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921, in cui denuncia le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadracce fasciste, e quello del 30 maggio 1924, l’ultima seduta a cui partecipò prima di essere assassinato, in cui contesta i risultati delle elezioni dell’aprile di quell’anno. I discorsi di Matteotti vengono riproposti nella loro nuda e terrificante verità e veicolati dal corpo di Elena Cotugno, unica attrice in scena. La rassegna prosegue sabato 6 aprile con La Scelta del regista catalano Roger Bernat / FFF. Come si scelgono gli spettacoli per un festival? Quali sono i ragionamenti che una direzione artistica affronta? Esistono criteri puramente estetici? Da che spettacolo mentale, da che copione ideologico tiriamo fuori le nostre opinioni sugli spettacoli altrui? Quali gli scontri, le discussioni artistiche, economiche, etiche e politiche? In questo spettacolo Bernat - famoso per i suoi dispositivi partecipati in cui gli spettatori diventano spett-attori - lascia ai partecipanti la responsabilità di rispondere a queste domande e di scegliere, insieme, uno spettacolo che sarà programmato nella prossima stagione di Fuori Luogo La Spezia. A chiudere questa variegata stagione di Fuori Luogo sarà sabato 20 aprile l'intenso e talentuoso Gianluca Stetur, artista che negli anni ha lavorato con i più grandi nomi del teatro e che a Spezia conduce spesso laboratori per attori, con Buio Caligola, spettacolo diretto da Ombretta Nai, prodotto da SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione. A maggio 2024 si terrà inoltre lo spettacolo finale del progetto di formazione No Recess!, laboratorio permanente con gli studenti delle scuole superiori della Spezia, che quest’anno, per la prima volta, si unisce a “Tutta la vita davanti. Festival di teatro per vecchi del futuro”, con un’intera settimana di spettacoli dedicati alla creatività Under 35. Infine per il primo anno in collaborazione con Fuori Luogo si terrà Senti Che Muscoli SP!, rassegna di poetry slam al Dialma, organizzata da I Mitilanti e composta da tre round ad eliminazione e una finale in cui i vincitori di ciascun round si sfideranno a colpi di versi per aggiudicarsi lo slam. Durante la competizione poetica, i/le partecipanti recitano testi scritti di proprio pugno, sottoponendosi alla valutazione di una giuria composta da cinque elementi estratti a sorte tra il pubblico. Non sono ammessi né accompagnamenti musicali, né oggetti e costumi di scena. ABBONAMENTI Abbonamento a 13 spettacoli c/o Il Dialma intero 160 € ridotto (under 30 e over 65) 110 € Scarti e altre convenzioni 85 € studenti Under 19 55 € L’abbonamento dà diritto al biglietto ridotto/convenzionato per gli spettacoli di Fuori Luogo che si terranno al Teatro degli Impavidi e nelle altre location BIGLIETTI SINGOLI intero 15 € ridotto (under 30 e over 65) 10 € Scarti e altre convenzioni 8 € studenti Under 19 5 € Per info e prenotazioni Il Dialma, La Spezia - 3332489192 (anche messaggio whatsapp) [email protected] orari biglietteria fino al 13 ottobre per campagna abbonamento: mar, mer, giov dalle 15 alle 20/ venerdì dalle 10 alle 13 Biglietti e abbonamenti acquistabili anche presso la biglietteria del Teatro degli Impavidi 3464026006 [email protected] (dal lun al sab 9.30-13.00 e il giovedì anche il pomeriggio dalle 16 alle 19) e online su Vivaticket... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Techetecheté: da Pippo Baudo all’innovazione prime time con Flavio Insinna
DIRETTA TV Lo streaming in diretta di questo programma sarà visibile su KRITERE.COM Kritere.com è il servizio gratuito che permette di guardare anche all’estero tutti i canali TV italiani, film on demande e eventi sportivi. La Rai continua a celebrare la sua ricca storia di programmazione con la tredicesima stagione di “Techetecheté”. Quest’anno, la serie aggiunge un nuovo formato…
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Miart 2023
Dal 14 al 16 aprile 2023 è il momento di Miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta da Nicola Ricciardi. La ventisettesima edizione della fiera ruota sulla parola Crescendo, una scelta in continuità con le metafore musicali degli anni precedenti, con lo smantellamento del silenzio del 2021 e il primo movimento del 2022, come omaggio a un’indicazione dinamica musicale che prevede l’aumento graduale dell’intensità del suono. In relazione alla fiera questo termine sta a indicare la crescita di pubblico riscontrata e il desiderio di continuare questa traiettoria oltre il 2023. Ma Crescendo allude anche alla tutela e allo sviluppo della biodiversità, alla cura dell’ambiente e delle sue risorse e nel favorire pratiche più sostenibili e a minor impatto ambientale. Ci saranno 169 gallerie partecipanti, provenienti da 27 Paesi, con opere di maestri moderni, artisti contemporanei sia affermati che emergenti. La distribuzione degli spazi è suddivisa in tre sezioni, Emergent, a cura di Attilia Fattori Franchini dedicata a 26 giovani gallerie, Established, che ospita 133 gallerie che espongono opere della più stretta contemporaneità assieme a quelle dedicate all’arte del XX secolo, e Decades, sulla storia del secolo scorso attraverso 10 progetti monografici. Affiancheranno Miart le iniziative di Milano Art Week, la manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano tra le principali istituzioni pubbliche e le fondazioni private della città che si occupano di arte moderna e contemporanea. In occasione di Milano Art Week partono alcune mostre della stagione in importanti sedi cittadine, tra cui Candice Lin | Premio Fondazione Arnaldo Pomodoro alla GAM; Ann Veronica Janssens a Pirelli HangarBicocca; il progetto espositivo How you dare alla Fabbrica del Vapore; il progetto Forum 900 al Museo del Novecento, due mostre, dedicate a Danilo Sciorilli e Aldo Spoldi, alla Fondazione Stelline; la mostra su Dara Birnbaum all’Osservatorio Fondazione Prada e l’artista Nathalie Provosty alla Fondazione ICA. Ci saranno anche visite guidate, progetti speciali e aperture straordinarie in tanti spazi espositivi, dal PAC al Castello Sforzesco, da Palazzo Reale al Museo della Scienza e della Tecnologia fino a Triennale Milano, e nelle sedi delle mostre in programmazione. Non mancheranno iniziative dedicate all’arte pubblica, tra cui l’inaugurazione di nuove opere di ArtLine, il percorso d’arte contemporanea nel parco di Citylife. In questa edizione sarà rafforzata la collaborazione con Triennale Milano, che non solo è protagonista con la sesta edizione del FOG Triennale Milano Performing Arts, ma diventerà a tutti gli effetti la casa di Miart in città. Sono confermat il Premio Herno, che assegna un riconoscimento di 10.000 euro allo stand con il miglior progetto espositivo; il Premio LCA per Emergent, destinato alla galleria con la migliore presentazione all’interno della sezione Emergen e il Premio Covivio, che selezionerà un artista a cui commissionare un’opera site specific con un investimento fino a 20.000 euro. Dopo un anno di pausa, per la tredicesima edizione, torna il Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti che prevede l’acquisizione di un’opera di un artista emergente o mid-career da donare al Museo del Novecento di Milano. Read the full article
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You know when you think "this day was terrible but at least it's over" and then they cancel Brooklyn Nine Nine? Yeah.
#I swear to god everything I watch dies#I'll never watch another show in my life I'm d o n e#and now the angry italian yelling#MA PORCO CAZZO#ma è mai possibile che tutto ciò che guardo viene cancellato???#siete tutti delle merde#Supernatural farà la tredicesima stagione e voi siete delle merde#Grey's Anatomy fa la 28437 stagione e voi siete ancora più delle merde#datemi la mia terza stagione di in the flesh stronzi me la dovete#DATEMI IL FINALE DI GALAVANT#DATEMI ALTRO B99#MERDACCE#sunny blabbers#comunque un mio amico mi ha detto di avvisarlo quando inizio una serie così non la guarda#perché porto sfiga
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L'attacco dei giganti - Ep 77 - Attacco a tradimento
E come vola la settimana quando aspetti qualcosa di bello! Beh, okay che per ora non c'è niente che possa essere definito bello in quel di Shinganshina, ma noi fan andiamo oltre questi dettagli.
L'episodio 77 si concentra tutto sulla battaglia, anche perchè, tutti lì stanno, non ce ne frega niente, per dire, di cosa succede a Marley, non più almeno. E riprendiamo da Armin che aveva fatto il suo discorso ed emozionato tutti coi suoi occhioni azzurri, dategli un baciozzo da parte mia, e così facendo riesce a convincere tutti quelli che erano nelle segrete ad andare ad aiutare quel capoccione di Eren. Salendo le scale Mikasa continua ad avere dei dubbi, perchè okay che Eren magari ha fatto il doppio gioco con Zeke e Yelena, ma a che scopo allontanare e dire di odiare loro due, Armin e Mikasa, i suoi migliorerrimi amici al mondo? Personalmente parlando, ad allontanare proprio le persone che più di tutte aveva a cuore ha guadagnato credibilità agli occhi di Yelena, quindi era una cosa che doveva fare, ma Armin dice invece che Eren ha solo sfruttato i mal di testa di Mikasa per imbastirci una bella bugia sopra, così gli dovevano credere per forza. Mmm Armin lo sai pure te che 'sta spiegazione scricchiola 'npochetto. Ma andiamo avanti.
Al piano di sopra la battaglia continua ad imperversare, tutti contro tutti, Yaegeristi e marleyani, Reiner ed Eren, che sembra in effetti messo maluccio, che finalmente abbia pensato di calmarsi e discutere le cose con la diplomazia che lo contraddistingue? Ma quando mai, dal terreno crescono altri spuntoni, evviva la fantasia, ed Eren manda dall'altra parte della città il Mandibola che volteggiava lì vicino. Ma ancora non tiene testa al corazzato, che si prepara per aprirgli la nuca. Eren però con un ultimo sforzo, la testa spappolata e uno spuntone in petto stile Buffy l'Ammazzavampiri, spinge via Reiner, ed all'orizzonte spunta del pelame, all'inizio non avevo capito che fosse, ma purtroppo è arrivata pure la scimmia, Zeke, che si è trasformato offscreen, almeno ci ha risparmiato il tedio di vederlo trasformare, magari è ancora nudo dentro il gigante, ugh non fatemici pensare. Ad ogni modo si congratula con Eren per l'ottimo lavoro svolto, davvero, 5 stelle su tripadvisor e tredicesima assicurata, ora fai fare al fratellone però. Ed è inutile che ora tutti i Marleyani ed il gigante carro si concentrino su Zeke, quello gioca a baseball con i massi, ma dove dovete andare voialtri.
Andiamo da Gabi e Colt, alla ricerca del Falco perduto, che si insinuano nella zona del quartier generale. Son fortunati, perchè Jean e Connie hanno ormai gli attributi più grossi della testa, e fanno scappare con la coda fra le gambe le reclute sbarbatelle che bloccano loro la strada solo con lo sguardo, e fanno liberare tutti i soldati di ogni grado dalle celle, soldati che, ricordiamo, in maggior parte hanno bevuto il vino col fluido spinale di Zeke. Anche Falco si trova lì, ed anche lui, come se non fosse già successo dalla scorsa stagione, si trova davanti il fatto che gli eldiani non sono mostri ma esseri umani, grazie a Nile che gli dice che ormai è un uomo morto e che non potrà rivedere le sue bambine. Eh già, brutta la verità. Ma a Falco non ho nulla da rimproverare, lui non è mai stato così tanto convinto della perfezione delle corbellerie che Marley diceva loro, non quanto quella sciocca di Gabi. E tutti i soldati eldiani si mettono in marcia per combattere anche loro, non si capisce bene se contro gli Yaegeristi o contro i Marleyani, perchè Pyxis parla di invasori, non specifica altro. Uscendo però Nile vede dietro un vicolo un soldato di Marely, e Falco gli dice che è suo fratello. Nile non ci pensa su due volte, e fingendo di andare a rinchiudere da qualche parte il bambino lo riporta da Colt, dicendo loro che questo non è posto per bambini. Che bravo Nile. Ma mi è piaciuta la reazione istintiva di Gabi, che sentendo avvicinarsi il nemico ha fermato il fucile di Colt. Cosa abbiamo qui, una piccoletta che sta tornando sui suoi passi? Eh? Gongolo tanto.
E insomma i nostri eroi dopo essersi equipaggiati salgono sul tetto del quartier generale e vedono Yelena in posa Sto volando Jack, che si gode lo spettacolo dei bombardamenti e di Eren che, a livello del suolo, si sta dirigendo zoppicando verso Zeke, ancora appollaiato sulle mura a distribuire massi a destra e a manca. L'ho resa bene la scena? I nostri eroi rimangono interdetti alla vista di Zeke, perchè se lui è lì vuol dire che Levi ha fallito nel sorvegliarlo, ma non è questo il momento di pensarci, dice Armin che al solito ragiona mille volte più veloce degli altri, devono fare in modo che Zeke ed Eren salvino il mondo! La sospettosa Yelena si palesa immediatamente alle sue spalle e lo fissa malissimo, credo per capire se stia fingendo o dice sul serio, qui so che molti hanno avuto un infarto, io stessa per farmi uscire quella scena del manga dalla testa ci ho messo diversi giorni, ma alla fine passa l'esame e Yelena da loro l'okay per buttarsi nella mischia. Lei rimane lì tranquilla, vi guarda da lontano, ma fa il tifo per voi, eh!
Gabi, Falco e Colt si sono nascosti da qualche parte per poter tornare al dirigibile, e sentono dalle finestre della casa in cui si trovano le chiacchiere della famiglia Braus, che per quanto Shiganshina possa essere enorme, tutti i personaggi principali si incontrano in continuazione, legge degli anime numero 12. Sentendoli preoccupati per Mia e Ben, e subito dopo sentendo la risposta di Kaya che vorrebbe invece ammazzare coloro che hanno ucciso Sasha (come biasimarla), Gabi cede del tutto e tra le lacrime ammette:
"Su quest'isola non c'erano demoni, ho visto solo esseri umani. Finalmente ho capito i sentimenti di Reiner. Queste persone mai viste e conosciute le avevamo marchiate come demoni. E abbiamo continuato a farlo per tutto questo tempo! Scusa Falco. Tu l'avevi capito. E io ti ho coinvolto."
Aaaaah che goduria, finalmente Gabi, We are the champions in sottofondo e stelle filanti tutto attorno, si spera in un futuro in cui la pianterai di strepitare su presunti peccati commessi da antenati e su Marley infinitamente buono e degno di essere amato oltre ogni cosa. Non deludermi, su. Dato che siamo in vena di confessioni anche Falco si libera del peso e ammette di aver collaborato al massacro di Liberio, ma, beh, mica lo sapevi, come possiamo accusarti. Per buona misura dice pure che Gabi gli piace, tanto moriremo tutti, direbbe la saggia signora Packard, tanto vale essere sinceri.
Torniamo alla battaglia, Eren continua ad avvicinarsi a Zeke, a nulla valgono gli sforzi del Corazzato e del Mandibola, e di Pieck (ciau Pieck!) rimane solo lo scheletro, che sia morta così senza nemmeno un salutino? Eeeh invece no, ha usato il trucco della finta morta per far abbassare la guardia alla scimmia e Magath ne approfitta per sparare un colpo dritto alla nuca di Zeke, che casca giù come una pera cotta. Beh, a mio modo di vedere avete facilitato le cose ad Eren, adesso non avrà più bisogno di arrampicarsi per raggiungere il fratellone. Ma dobbiamo sbrigarci tutti, Zeke sembra che sia stato preso ma potrebbe decidere di rompere le scatole con l'ultimo respiro ed urlare, facendo trasformare tutti quelli che hanno bevuto il suo vino, quella sì che sarebbe una tragedia. E con questa fantastica visione ci vediamo al prossimo episodio.
Qui si va veloci, le scene anche se sono tutte nella stessa città riguardano personaggi diversi, e si avverte in un certo senso una chiusura imminente, tutti devono raggiungere il punto in cui Eren e Zeke si toccheranno, non sanno neanche loro bene il perchè, visto che il gigante fondatore e il suo modo di operare restano misteriosi, ma è meglio che tutti si affrettino, a sottolinearlo anche l'incalzante musica di sottofondo, la fantastica Fire on ashes già usata egregiamente nella prima parte della quarta stagione. I discorsi in questo momento sono messi in pausa, tranne alcuni, ad esempio quello di Gabi o quello di Armin, che sono obbligatori perchè permettono di sviluppare i personaggi o di addentrarci nelle loro intenzioni. Eren continua a tacere, letteralmente, è l'unico che finora non ha detto quasi niente, eppure rimane più che mai centrale, lui e il suo operato, se sia davvero dalla parte del gatto e la volpe e voglia sterilizzare tutti gli eldiani o ci sta pigliando sonoramente per i fondelli, ancora non è dato saperlo. Si tornerà a parlare e riflettere, dopotutto la stagione è appena cominciata, ma adesso è il momento dell'azione, e lo studio MAPPA continua a sfornare capolavori. Al prossimo episodio! -sand-
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Battlestar Galactica fu un piccolo fenomeno della sua epoca: tra il 2004 e il 2009, nel periodo in cui la forma delle serie tv stava assumendo un peso sempre maggiore nel settore dell’intrattenimento, era un prodotto che si presentava ambizioso ma coi piedi per terra, senza la pretesa di rivoluzionare niente. Eppure, ancora oggi si può affermare che Battlestar Galactica (in breve: BSG) abbia lasciato un segno e continui a essere una delle migliori serie tv di fantascienza che siano mai state realizzate. Quindi mentre Sam Esmail (il creatore di Mr Robot) sta lavorando alla produzione di una nuova serie basata su BSG, è l’occasione giusta per ripercorrerne in prospettiva la storia e l’impatto sul pubblico.
La storia di Battlestar Galactica
Correntemente quando si parla di Battlestar Galactica ci si riferisce alla serie iniziata nel 2004 e proseguita per quattro stagioni fino al 2009, ideata e scritta da Ronald D. Moore. In realtà però questa serie era già il remake di una serie omonima del 1978 creata da Glen Larson. La premessa di fondo è la stessa: l’umanità occupa dodici pianeti, ma a causa dell’attacco improvviso dei cylon (in pratica robot ribelli) la popolazione viene sterminata e gli unici superstiti sono a bordo dell’astronave da guerra Galactica. Per assicurare un futuro alla specie, la Galactica si mette in cerca del leggendario pianeta Terra, ma i cyloni sono ancora sulle loro tracce per sterminarli del tutto.
La serie del 78-79 (arrivata in Italia nel 1982) ebbe inizialmente un discreto successo, ma l’interesse non durò molto anche per le accuse di plagio ad altri franchise (Star Wars su tutti) e in seguito a diverse irregolarità nella programmazione fu cancellata dopo 24 episodi. La serie venne ripresa per un sequel, Galactica 1980, che invece di concludere la storia principale sposta l’azione trent’anni nel futuro sulla Terra, con risultati piuttosto scarsi che infatti ne provocarono una cancellazione ancora più rapida, dopo solo 10 episodi.
Sembrava quindi che Battlestar Galactica fosse destinata a rimanere un progetto incompiuto, ma negli anni seguenti grazie soprattutto alla determinazione di Richard Hatch (uno degli attori protagonisti della serie originale, che compare anche come personaggio secondario nella serie del 2004), che aveva fatto diversi tentativi di riportare in produzione la serie, nel 2002 la Universal commissionò una miniserie di due episodi a Ronald D. Moore. La miniserie andata in onda a fine del 2003 costituiva una sorta di pilot dell’intero progetto, in cui si racconta appunto dell’attacco dei cylon che eradica l’umanità dalle dodici colonie, dalle quali rimangono in vita circa cinquantamila persone, una piccola flotta civile riunita intorno alla Galactica, guidata dal comandante che stava per ritirarsi dal servizio.
L’ottima riuscita della miniserie convinse a mettere in produzione la prima stagione, che iniziò su Sky nell’autunno del 2004 e passò successivamente su SyFy channel, mentre in Italia arrivò nel 2006 sempre su SyFy. BSG ebbe da subito un successo notevole, con un pubblico piuttosto costante, tanto da giustificare il proseguimento della serie, che venne rinnovata di anno in anno fino a quando Moore non dichiarò che la quarta stagione sarebbe stata l’ultima. Parallelamente però vennero portati avanti altri progetti collaterali, come alcuni brevi webisodes e spinoff: il film Razor che racconta dell’astronave gemella Pegasus, il prequel Caprica che racconta dell’invenzione e diffusione dei cylon (che però venne sospesa dopo la prima stagione) e Blood and Chrome, una web serie anch’essa ambientata prima dell’inizio della prima stagione di BSG. Nonostante questi spin-off non abbiano mai incontrato grossa fortuna, l’interesse del pubblico per l’universo della Galactica si è sempre dimostrato elevato.
La lore di Battlestar Galactica
Ma di cosa parla Battlestar Galactica? Di base lo potremmo classificare come una space opera abbastanza tipica, o scivolare anche nella military sci-fi: abbiamo le colonie sui pianeti, astronavi, robot cattivi e battaglie spaziali… quasi la checklist completa dei cliché della fantascienza. Ma BSG (almeno la versione del 2004) non si ferma a questo livello più superficiale e scontato, e anzi si addentra in tematiche molto più profonde e universali, capaci di risuonare anche il pubblico non particolarmente interessato alle avventure spaziali. Per capire di cosa stiamo parlando facciamo allora un veloce riassunto della lore dell’universo narrativo di BSG.
L’umanità vive su dodici pianeti, che hanno nomi che ricordano quelli dei segni zodiacali, e sono chiamati dodici colonie di Kobol. Kobol è il pianeta originario dal quale l’umanità si è diffusa a colonizzare lo Spazio, ormai abbandonato da millenni. Vivono in una società tecnologica ma non avveniristica, e seguono in buona parte una religione politeista che riprende le divinità della mitologia greca. Molti anni prima dell’inizio della serie, l’umanità ha creato i cylon, servitori robotici senzienti, che si sono però ribellati ai loro padroni e hanno scatenato una guerra contro di loro. L’umanità ha siglato un armistizio con i cylon, che si sono allontanati dalle colonie e interrotto ogni contatto. Fino a quando (come viene mostrato nella miniserie pilot), i cylon non tornano in massa con un attacco nucleare coordinato su tutte le dodici colonie, che riesce ad annichilire quasi completamente la popolazione.
Gli unici sopravvissuti sono quelli che si trovavano in orbita o sono riustici a fuggire su un’astronave prima della distruzione totale dei loro pianeta. La nave da guerra, o appunto “Battlestar” Galactica del comandante Adama (Edward James Olmos) è l’unico mezzo militare a sopravvivere, perché è il più vecchio della flotta e si basa su una tecnologia obsoleta che i cylon non riescono a penetrare. Adama si trova quindi a essere il capitano dell’unica astronave capace di difendere i meno di cinquantamila esseri umani superstiti, con i cylon pronti a seguirli per annientarli del tutto. Ma uno degli aspetti più inquietanti di questa nuova guerra è che i cylon non sono più soltanto robot umanoidi metallici (i “centurioni”), ma si sono evoluti in forme indistinguibili dagli umani, vere e proprie creature di carne e sangue capaci di infiltrarsi tra i nemici, e infatti è proprio grazie a questa loro capacità di mimetizzazione che sono riusciti a condurre il loro attacco su tutte le colonie.
Mentre da una parte quindi la flotta superstite deve fuggire dalle navi da guerra cylon, dall’altra deve anche vigilare sul suo stesso equipaggio, tra i quali si potrebbe nascondere qualche spia cylon in forma umana… come inevitabilmente si scoprirà. Tra i superstiti a bordo della Galactica troviamo Lee Adama (Jamie Bamber), figlio del comandante e ufficiale a sua volta; Laura Roslin (Mary McDonnell), ministra dell’istruzione che in quanto unico membro del governo in vita viene nominata Presidente; Kara Thrace (Katee Sackhoff) pilota eccellente ma imprevedibile; Gaius Baltar (James Callis), scienziato che nasconde un terribile segreto ed è perseguitato dalle apparizioni di Numero Sei(Tricia Helfer), una cylon umana che ha conosciuto su Caprica. Il cast ampio e la verità di personaggi permette di seguire la storia da più punti di vista, non soltanto narrativi ma anche tematici, e di sviluppare i conflitti si più livelli, dall’epica lotta con le macchine alle pressioni familiari.
Tutta la serie è girata con un taglio documentaristico, come se si trattasse di un reportage dal fronte, aumentando la sensazione di trovarsi davvero a bordo della Galactica e di seguire da vicino gli sforzi estremi e le decisioni pesanti ai quali i personaggi sono costretti. Ben presto ci si accorge che l’unica prospettiva di sopravvivenza per l’umanità è raggiungere un pianeta sicuro, e ci si affida così alle storie sulla Terra, la leggendaria tredicesima colonia perduta, di cui nessuno conosce l’ubicazione. La ricerca della Terra occupa la parte principale delle quattro stagioni, ma su questo obiettivo a lungo termine si instaurano una serie di subquest e plot twist, con alcune tappe intermedie ed efficaci cliffhanger a ogni fine di stagione. Ma non è solo la storia di BSG ad aver cementato il suo valore presso il pubblico, semmai i temi sotto la superficie.
L’impatto di Battlestar Galactica
Per una serie che parte dalle battaglie nello spazio, Battlestar Galactica si è sempre distinta come un prodotto tutt’altro che leggero. Se naturalmente non mancano le scene d’azione e combattimento, sia aereo/spaziale che terrestre, la storia si preoccupa di toccare però anche argomenti diversi che arricchiscono quella che avrebbe potuto facilmente scivolare in una semplice apologia militarista della forza dell’umanità. Come si capisce, la sopravvivenza è uno dei valori principali su cui si fonda tuta la premessa della storia, ma anche questo è un concetto che trova declinazioni diverse nel corso della serie, perché se è vero che è necessario garantire un futuro all’umanità viene però da chiedersi cosa siamo disposti a fare (e perdere) per ottenerla. Quando infatti tutte le speranze sono riposte nella forza militare capace di proteggere i civili, il pericolo di una dittatura marziale si fa molto rilevante, e anzi emergerà in diverse occasioni nel corso di BSG, con la Presidente Roslin a fare da controparte democratica alla possibilità di un controllo militare.
Un altro tema centrale è quello dell’identità, la cui porta viene spalancata nel momento in cui si introduce non solo l’idea di cylon umani, ma di cylon umani inconsapevoli di esserlo. Ci sono infatti alcuni agenti dormienti che vivono tra gli umani e non sanno di essere robotici… per quanto in realtà anche la “roboticità” di questi cylon avanzati è molto relativa, in quanto sono entità biologiche a tutti gli effetti. Ma nel momento in cui uno di questi cylon apprende la sua vera natura, quale sarà la sua scelta? Obbedirà alla sua programmazione primaria oppure, ormai cresciuto come umano, si schiererà dalla parte opposta? Il problema si pone anche per gli umani che devono decidere come rapportarsi a questi cylon inconsapevoli: sono tutti traditori da eliminare, oppure ci si può fidare di loro? In questo senso Battlestar Galactica anticipa molte delle tematiche che sono state poi affrontate anche da Westworld, e si possono notare numerosi parallelismi tra i cylon e gli host del parco.
Una di queste affinità è il concetto di morte per i cylon: a differenza degli umani, i cylon possono reincarnarsi in nuovi corpi nel caso vengano eliminati, ed esistono infatti alcune grandi “navi resurrezionali” che conservano i corpi e le memorie dei cylon. Per loro quindi la morte non è definitiva… oppure sì? Sono davvero sicuri di rinascere come gli stessi individui che erano prima? E com’è possibile allora che diversi cylon basati sullo stesso modello si comportino in modo diverso? Tutte queste domande aggiungono un livello di ambiguità nello scontro tra umani e non-umani, perché la definizione stessa di “umano” inizia a vacillare, e lo spettatore non è più così sicuro da quale parte stare.
Infine, la tematica religiosa è un’altra ampiamente affrontata dalla serie, e anzi secondo alcuni lo spunto originale per l’ambientazione deriva dal Libro di Mormon. Lo scontro tra umani e cylon ha anche radici religiose, perché se da una parte l’umanità venera un pantheon politeista, i cylon seguono invece un culto monoteista e considerano gli umani arretrati e blasfemi. Inoltre entrambe le fazioni hanno varie profezie e figure messianiche che sperano potranno condurle alla salvezza. Molti personaggi nel corso della serie attraversano un percorso spirituale che li porta dall’agnosticismo alla fede e viceversa, e man mano che ci si avvicina alla fine questa componente mistica si fa sempre più rilevante, al punto che il finale sembra virare decisamente dagli aspetti fantascientifici a quelli più sovrannaturali.
In effetti una delle critiche mosse più di frequente a Battlestar Galactica, e in particolare all’ultima stagione, è il modo in cui alcune situazioni sembrano risolversi quasi per volere divino, con interventi al limite del miracolo, senza la preoccupazione di spiegare in modo “scientifico” quello che è successo. Eppure, se da una parte questo può essere un limite, si tratta al tempo stesso di uno dei maggiori punti di forza della serie, che vista in retrospettiva si mantiene comunque coerente e ha dimostrato l’ambizione di portare avanti un percorso difficile e potenzialmente controverso. Avercene, di serie fantascientifiche capaci di smuovere così in profondità le nostre convinzioni sui confini stessi del genere…
Ancora si sa molto poco sul nuovo progetto di Sam Esmail che andrà in onda sulla nuova piattaforma Peacock, ma è stato già dichiarato che non si tratterà di un reboot quanto invece di un approccio parallelo alla serie già conclusa, che integrerà piuttosto che riscrivere quello che abbiamo già visto. E forse questo ha in effetti un suo senso poetico, perché sappiamo bene che tutto questo è già successo, e succederà ancora. So say we all.
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ciao sapresti per caso su che canale si può guardare supernatural in italia e quando? e che stagione stanno dando adesso? grazie mille in ogni caso
Oh certo! Il canale che solitamente trasmette Supernatural è Rai 4
L'ultima stagione che hanno trasmesso è la quattordicesima tra novembre e dicembre 2020, presumibilmente nello stesso periodo quest'anno trasmetteranno la quindicesima (in linea di massima il giovedì, ma controllerei il palinsesto per sicurezza)
So che ogni tanto fanno delle repliche, ma non saprei dirti quando (credo comunque che dovrebbero esserci informazioni in merito da qualche parte, sui siti rai o simili)
Anche su Spike mandavano in onda la tredicesima stagione due o tre mesi fa, ma non so di eventuali repliche
((nel caso tu abbia la possibilità, dovrebbe esserci in streaming su amazon prime fino alla quattordicesima stagione))
Spero di esserti stata utile :-)
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Andrea Ancora di Roma è l'arbitro designato per la partita Messina-Potenza
Andrea Ancora della sezione di Roma 1 è stato designato per dirigere la partita Messina-Potenza valevole per la trentasettesima giornata del campionato di Serie C che si giocherà domenica 21 aprile alle ore 20. Il fischietto laziale arbitrerà per la quinta volta nella sua carriera il Messina. Nei quattro precedenti ha arbitrato per due volte in Serie D, nella stagione 2017-2018 alla trentesima giornata Ebolitana-Messina terminata 0-0 e nella stagione 2019-2020 alla tredicesima giornata Palermo-Messina terminata 1-0 per i rosanero. In Serie C nella stagione 2022-2023 arbitrò per la sedicesima giornata Foggia-Messina terminata 1-0. Nella stagione 2023-2024 ha arbtirato alla sesta giornata Messina-Avellino terminata 1-0. Il bilancio è di una vittoria, un pareggio e due sconfitte. Assistenti: Giuseppe Luca Lisi di Firenze e Antonio Alessandrino di Bari. Quarto ufficiale: Martina Molinaro di Lamezia Terme. Read the full article
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Gli Esbat Gli Esbat sono rituali dedicati alla Dea. Sono associati alle fasi lunari, si festeggiano quindi ogni 28 giorni durante la luna piena. I pagani però non festeggiando la Luna, ma quello che lei simboleggia, la Dea. L'anno solare contiene 13 lunazioni, i 13 Esbat cadono in giorni diversi ogni anno e ognuno di essi ha un nome specifico. •Luna del Lupo (gennaio): dedicata alla famiglia e agli amici, ci invita a coltivare gli affetti. •Luna del Ghiaccio (febbraio): è un momento di guarigione, per migliorarsi. Questa luna è posta al centro della stagione invernale, ci ricorda che a breve tornerà il calore della primavera. È la quarta lunazione di un anno solare e inizia con un novilunio a gennaio. Durante questo Esbat si invita la dea Brigid a portare fecondità sulla terra. •Luna del Seme (marzo): è il periodo delle nuove opportunità, così come i semi che danno nuove piante. Dedicata ai nuovi inizi e cambiamenti. •Luna delle Gemme (aprile): segna la rinascita spirituale e l'aumento delle energie. •Luna del Fiore (maggio): il potere della Dea aumenta e aiuta a concretizzare qualsiasi lavoro spirituale intrapreso. •Luna del Miele (giugno): dedicata ai cambiamenti in positivo, ci invita a responsabilizzarci. •Luna del Raccolto (luglio): il Dio è al massimo del suo splendore. Luna dedicata a pratiche che richiedono forza e attenzione •Luna del Grano (agosto): Invita tutti i praticanti a prendere esempio dal grano che si rigenera dai propri semi. Ci invita a riflettere su ciò che abbiamo costruito e cosa possiamo ancora fare. •Luna della Vendemmia (settembre): è giunto il momento di rilassarci, di trovare l'armonia tra il corpo e lo spirito. •Luna delle Foglie (ottobre): conosciuta anche come Luna del Sangue. Dedicata agli animali selvaggi e ci invita a imparare da loro. •Luna di Neve (novembre): la natura si ferma, fermiamoci anche noi e recuperiamo le forze. •Luna Fredda (dicembre): è il momento della rinascita, del risveglio. Il Dio si sta svegliando. Rappresenta la vita, la morte e la rinascita. La Tredicesima luna o Luna Blu è la più potente nell'arco dell'anno solare. #esbat #wicca #triplicedea #deamadre #wiccan #cernunnos #lunapiena #wiccalife #stregawicca https://www.instagram.com/p/CILlVDmJIMa/?igshid=qjc6benxu7bq
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