#Tredicesima stagione
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[COLLEZIONISMO] Doctor Who: Flux - The Complete Thirteenth Series
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#13th Doctor#COLLEZIONISMO#Doctor Who#Doctor Who: Flux#Fantascienza#Jodie Whittaker#Mandip Gill#sci-fi#Science-Fiction#The Flux#Thirteenth Doctor#Tredicesima stagione#Yasmin Kahn
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sto facendo il rewatch annuale di ncis e sono arrivato alla 10ima che come tutti i fans sanno è l’ultima stagione di tony e ziva insieme, dall’undicesima alla tredicesima inizia il declino, dalla quattordicesima (con l’addio del fantastico tony dinozzo [ti prego torna per un cameo di due puntate mickey]) è una rapida discesa verso l’inferno e io sto puntualmente male quando arrivo alla benedetta decima stagione
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Posticipo Serie A, la Lazio passa a Cagliari
E’ stata una gara sofferta e combattuta quella di ieri sera alla Domus Arena di Cagliari che ha visto la Lazio di Marco Baroni conquistare la tredicesima vittoria della stagione. Il primo tempo è stato a ritmi molto bassi con le due squadre che si sono cercate di limitare ma con i capitolini vicini più volte al gol che trovano prima con Dia al 16′(ma annullato per fallo di mani) e poi al 41ì con…
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Davide Nicelli e Martina Bertelegni al via del Rally Ronde Valli Imperiesi
🔴🔴 Davide Nicelli e Martina Bertelegni al via del Rally Ronde Valli Imperiesi
Non è ancora finita la stagione 2024 di Davide Nicelli. Il pilota di Stradella (PV), dopo aver concluso una positiva annata nell’International Rally Cup in cui ha saputo conquistare la seconda posizione nella categoria Rally 4 e nel trofeo Pirelli Star Rally 4 IRC con la sua Peugeot 208 Rally4 è pronto a tornare in gara nella tredicesima Ronde Valli Imperiesi in programma per il 16-17 novembre.…
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"Musica Maestro", con Clara Farina e le Melodie della Sardegna al via la XIII edizione
“A boghe crara” Porto Torres. Una serata dedicata alle melodie della Sardegna aprirà la tredicesima stagione della rassegna Musica Maestro. Mercoledì 15 maggio alle 21, la chiesa di Cristo Risorto ospiterà due appuntamenti strettamente legati: la performance dell’attrice Clara Farina che presenterà insieme al chitarrista Marcello Peghin il cd/libro A boghe crara; a seguire l’esibizione della…
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/7937bfa570b89d504d99c6dbf4a6b9ba/72937461c793d82d-eb/s540x810/099d4aa2f7c2a35e67d915a78edf59864f91ae27.jpg)
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Mario vs. Donkey Kong per Nintendo Switch: Recensione Completa
Mario vs. Donkey Kong per Nintendo Switch: Recensione Completa
Mario vs. Donkey Kong ritorna in una nuova ed entusiasmante edizione per Nintendo Switch, promettendo di riaccendere la storica rivalità in un formato mai visto prima.
In questa recensione, esploreremo le caratteristiche principali del gioco, la sua giocabilità e perché potrebbe essere la prossima grande aggiunta alla tua collezione di giochi Nintendo.
Non perdere l'occasione di acquistare il gioco al miglior prezzo tramite il nostro link di affiliazione Amazon: Acquista ora.
Caratteristiche Principali
Piattaforma Compatibile: Mario vs. Donkey Kong è disponibile per tutte le versioni della console Nintendo Switch, incluse le varianti Oled, 1.1 e Lite.
Classificazione di Età: Questo gioco è adatto a giocatori dai 3 anni in su, rendendolo un'opzione eccellente per tutta la famiglia.
Data di Uscita: Segnatevi sul calendario il 16 febbraio 2024 come il giorno in cui potrete finalmente mettere le mani su questa gemma.
Perché Acquistarlo?
Rivalità Storica: La saga di Mario vs. Donkey Kong è amata da generazioni di giocatori e la sua ultima iterazione su Nintendo Switch promette di essere la migliore di sempre.
Giocabilità Innovativa: Aspettatevi enigmi e livelli creativi che metteranno alla prova sia la vostra abilità che il vostro ingegno.
Grafica e Suono: Con la tecnologia del Nintendo Switch, i personaggi e i mondi sono più vivaci e coinvolgenti che mai.
Valore per i Soldi: Con un prezzo scontato di 42,99€, risparmiando il 14% dal prezzo consigliato di 49,99€, otterrete un gioco ricco di contenuti e divertimento.
Conclusione
Mario vs. Donkey Kong per Nintendo Switch è una proposta che non può mancare nella collezione di ogni appassionato dei giochi Nintendo. Con la sua uscita fissata per il 16 febbraio 2024, c'è già grande attesa.
Ricordatevi di approfittare dell'offerta speciale e di acquistarlo tramite il nostro link di affiliazione Amazon per ottenere il miglior prezzo disponibile.
Non lasciatevi sfuggire questa opportunità di rivivere una delle rivalità più iconiche del mondo dei videogiochi in una veste completamente rinnovata.
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Torna Avanti un altro! Con Paolo Bonolis, mattatore storico
Da martedì 2 gennaio alle ore 18.45 su Canale 5, tutti i giorni dal lunedì alla domenica, al via la nuova edizione di “Avanti un altro!”. Paolo Bonolis, mattatore storico del game show, ritorna per la tredicesima stagione alla guida del preserale più bizzarro della tv affiancato da Luca Laurenti. Come da tradizione, in ogni puntata, un’interminabile fila di concorrenti prova a giocarsi il…
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Techetecheté: da Pippo Baudo all’innovazione prime time con Flavio Insinna
DIRETTA TV Lo streaming in diretta di questo programma sarà visibile su KRITERE.COM Kritere.com è il servizio gratuito che permette di guardare anche all’estero tutti i canali TV italiani, film on demande e eventi sportivi. La Rai continua a celebrare la sua ricca storia di programmazione con la tredicesima stagione di “Techetecheté”. Quest’anno, la serie aggiunge un nuovo formato…
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Miart 2023
Dal 14 al 16 aprile 2023 è il momento di Miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta da Nicola Ricciardi. La ventisettesima edizione della fiera ruota sulla parola Crescendo, una scelta in continuità con le metafore musicali degli anni precedenti, con lo smantellamento del silenzio del 2021 e il primo movimento del 2022, come omaggio a un’indicazione dinamica musicale che prevede l’aumento graduale dell’intensità del suono. In relazione alla fiera questo termine sta a indicare la crescita di pubblico riscontrata e il desiderio di continuare questa traiettoria oltre il 2023. Ma Crescendo allude anche alla tutela e allo sviluppo della biodiversità, alla cura dell’ambiente e delle sue risorse e nel favorire pratiche più sostenibili e a minor impatto ambientale. Ci saranno 169 gallerie partecipanti, provenienti da 27 Paesi, con opere di maestri moderni, artisti contemporanei sia affermati che emergenti. La distribuzione degli spazi è suddivisa in tre sezioni, Emergent, a cura di Attilia Fattori Franchini dedicata a 26 giovani gallerie, Established, che ospita 133 gallerie che espongono opere della più stretta contemporaneità assieme a quelle dedicate all’arte del XX secolo, e Decades, sulla storia del secolo scorso attraverso 10 progetti monografici. Affiancheranno Miart le iniziative di Milano Art Week, la manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano tra le principali istituzioni pubbliche e le fondazioni private della città che si occupano di arte moderna e contemporanea. In occasione di Milano Art Week partono alcune mostre della stagione in importanti sedi cittadine, tra cui Candice Lin | Premio Fondazione Arnaldo Pomodoro alla GAM; Ann Veronica Janssens a Pirelli HangarBicocca; il progetto espositivo How you dare alla Fabbrica del Vapore; il progetto Forum 900 al Museo del Novecento, due mostre, dedicate a Danilo Sciorilli e Aldo Spoldi, alla Fondazione Stelline; la mostra su Dara Birnbaum all’Osservatorio Fondazione Prada e l’artista Nathalie Provosty alla Fondazione ICA. Ci saranno anche visite guidate, progetti speciali e aperture straordinarie in tanti spazi espositivi, dal PAC al Castello Sforzesco, da Palazzo Reale al Museo della Scienza e della Tecnologia fino a Triennale Milano, e nelle sedi delle mostre in programmazione. Non mancheranno iniziative dedicate all’arte pubblica, tra cui l’inaugurazione di nuove opere di ArtLine, il percorso d’arte contemporanea nel parco di Citylife. In questa edizione sarà rafforzata la collaborazione con Triennale Milano, che non solo è protagonista con la sesta edizione del FOG Triennale Milano Performing Arts, ma diventerà a tutti gli effetti la casa di Miart in città. Sono confermat il Premio Herno, che assegna un riconoscimento di 10.000 euro allo stand con il miglior progetto espositivo; il Premio LCA per Emergent, destinato alla galleria con la migliore presentazione all’interno della sezione Emergen e il Premio Covivio, che selezionerà un artista a cui commissionare un’opera site specific con un investimento fino a 20.000 euro. Dopo un anno di pausa, per la tredicesima edizione, torna il Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti che prevede l’acquisizione di un’opera di un artista emergente o mid-career da donare al Museo del Novecento di Milano. Read the full article
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You know when you think "this day was terrible but at least it's over" and then they cancel Brooklyn Nine Nine? Yeah.
#I swear to god everything I watch dies#I'll never watch another show in my life I'm d o n e#and now the angry italian yelling#MA PORCO CAZZO#ma è mai possibile che tutto ciò che guardo viene cancellato???#siete tutti delle merde#Supernatural farà la tredicesima stagione e voi siete delle merde#Grey's Anatomy fa la 28437 stagione e voi siete ancora più delle merde#datemi la mia terza stagione di in the flesh stronzi me la dovete#DATEMI IL FINALE DI GALAVANT#DATEMI ALTRO B99#MERDACCE#sunny blabbers#comunque un mio amico mi ha detto di avvisarlo quando inizio una serie così non la guarda#perché porto sfiga
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L'attacco dei giganti - Ep 77 - Attacco a tradimento
E come vola la settimana quando aspetti qualcosa di bello! Beh, okay che per ora non c'è niente che possa essere definito bello in quel di Shinganshina, ma noi fan andiamo oltre questi dettagli.
L'episodio 77 si concentra tutto sulla battaglia, anche perchè, tutti lì stanno, non ce ne frega niente, per dire, di cosa succede a Marley, non più almeno. E riprendiamo da Armin che aveva fatto il suo discorso ed emozionato tutti coi suoi occhioni azzurri, dategli un baciozzo da parte mia, e così facendo riesce a convincere tutti quelli che erano nelle segrete ad andare ad aiutare quel capoccione di Eren. Salendo le scale Mikasa continua ad avere dei dubbi, perchè okay che Eren magari ha fatto il doppio gioco con Zeke e Yelena, ma a che scopo allontanare e dire di odiare loro due, Armin e Mikasa, i suoi migliorerrimi amici al mondo? Personalmente parlando, ad allontanare proprio le persone che più di tutte aveva a cuore ha guadagnato credibilità agli occhi di Yelena, quindi era una cosa che doveva fare, ma Armin dice invece che Eren ha solo sfruttato i mal di testa di Mikasa per imbastirci una bella bugia sopra, così gli dovevano credere per forza. Mmm Armin lo sai pure te che 'sta spiegazione scricchiola 'npochetto. Ma andiamo avanti.
Al piano di sopra la battaglia continua ad imperversare, tutti contro tutti, Yaegeristi e marleyani, Reiner ed Eren, che sembra in effetti messo maluccio, che finalmente abbia pensato di calmarsi e discutere le cose con la diplomazia che lo contraddistingue? Ma quando mai, dal terreno crescono altri spuntoni, evviva la fantasia, ed Eren manda dall'altra parte della città il Mandibola che volteggiava lì vicino. Ma ancora non tiene testa al corazzato, che si prepara per aprirgli la nuca. Eren però con un ultimo sforzo, la testa spappolata e uno spuntone in petto stile Buffy l'Ammazzavampiri, spinge via Reiner, ed all'orizzonte spunta del pelame, all'inizio non avevo capito che fosse, ma purtroppo è arrivata pure la scimmia, Zeke, che si è trasformato offscreen, almeno ci ha risparmiato il tedio di vederlo trasformare, magari è ancora nudo dentro il gigante, ugh non fatemici pensare. Ad ogni modo si congratula con Eren per l'ottimo lavoro svolto, davvero, 5 stelle su tripadvisor e tredicesima assicurata, ora fai fare al fratellone però. Ed è inutile che ora tutti i Marleyani ed il gigante carro si concentrino su Zeke, quello gioca a baseball con i massi, ma dove dovete andare voialtri.
Andiamo da Gabi e Colt, alla ricerca del Falco perduto, che si insinuano nella zona del quartier generale. Son fortunati, perchè Jean e Connie hanno ormai gli attributi più grossi della testa, e fanno scappare con la coda fra le gambe le reclute sbarbatelle che bloccano loro la strada solo con lo sguardo, e fanno liberare tutti i soldati di ogni grado dalle celle, soldati che, ricordiamo, in maggior parte hanno bevuto il vino col fluido spinale di Zeke. Anche Falco si trova lì, ed anche lui, come se non fosse già successo dalla scorsa stagione, si trova davanti il fatto che gli eldiani non sono mostri ma esseri umani, grazie a Nile che gli dice che ormai è un uomo morto e che non potrà rivedere le sue bambine. Eh già, brutta la verità. Ma a Falco non ho nulla da rimproverare, lui non è mai stato così tanto convinto della perfezione delle corbellerie che Marley diceva loro, non quanto quella sciocca di Gabi. E tutti i soldati eldiani si mettono in marcia per combattere anche loro, non si capisce bene se contro gli Yaegeristi o contro i Marleyani, perchè Pyxis parla di invasori, non specifica altro. Uscendo però Nile vede dietro un vicolo un soldato di Marely, e Falco gli dice che è suo fratello. Nile non ci pensa su due volte, e fingendo di andare a rinchiudere da qualche parte il bambino lo riporta da Colt, dicendo loro che questo non è posto per bambini. Che bravo Nile. Ma mi è piaciuta la reazione istintiva di Gabi, che sentendo avvicinarsi il nemico ha fermato il fucile di Colt. Cosa abbiamo qui, una piccoletta che sta tornando sui suoi passi? Eh? Gongolo tanto.
E insomma i nostri eroi dopo essersi equipaggiati salgono sul tetto del quartier generale e vedono Yelena in posa Sto volando Jack, che si gode lo spettacolo dei bombardamenti e di Eren che, a livello del suolo, si sta dirigendo zoppicando verso Zeke, ancora appollaiato sulle mura a distribuire massi a destra e a manca. L'ho resa bene la scena? I nostri eroi rimangono interdetti alla vista di Zeke, perchè se lui è lì vuol dire che Levi ha fallito nel sorvegliarlo, ma non è questo il momento di pensarci, dice Armin che al solito ragiona mille volte più veloce degli altri, devono fare in modo che Zeke ed Eren salvino il mondo! La sospettosa Yelena si palesa immediatamente alle sue spalle e lo fissa malissimo, credo per capire se stia fingendo o dice sul serio, qui so che molti hanno avuto un infarto, io stessa per farmi uscire quella scena del manga dalla testa ci ho messo diversi giorni, ma alla fine passa l'esame e Yelena da loro l'okay per buttarsi nella mischia. Lei rimane lì tranquilla, vi guarda da lontano, ma fa il tifo per voi, eh!
Gabi, Falco e Colt si sono nascosti da qualche parte per poter tornare al dirigibile, e sentono dalle finestre della casa in cui si trovano le chiacchiere della famiglia Braus, che per quanto Shiganshina possa essere enorme, tutti i personaggi principali si incontrano in continuazione, legge degli anime numero 12. Sentendoli preoccupati per Mia e Ben, e subito dopo sentendo la risposta di Kaya che vorrebbe invece ammazzare coloro che hanno ucciso Sasha (come biasimarla), Gabi cede del tutto e tra le lacrime ammette:
"Su quest'isola non c'erano demoni, ho visto solo esseri umani. Finalmente ho capito i sentimenti di Reiner. Queste persone mai viste e conosciute le avevamo marchiate come demoni. E abbiamo continuato a farlo per tutto questo tempo! Scusa Falco. Tu l'avevi capito. E io ti ho coinvolto."
Aaaaah che goduria, finalmente Gabi, We are the champions in sottofondo e stelle filanti tutto attorno, si spera in un futuro in cui la pianterai di strepitare su presunti peccati commessi da antenati e su Marley infinitamente buono e degno di essere amato oltre ogni cosa. Non deludermi, su. Dato che siamo in vena di confessioni anche Falco si libera del peso e ammette di aver collaborato al massacro di Liberio, ma, beh, mica lo sapevi, come possiamo accusarti. Per buona misura dice pure che Gabi gli piace, tanto moriremo tutti, direbbe la saggia signora Packard, tanto vale essere sinceri.
Torniamo alla battaglia, Eren continua ad avvicinarsi a Zeke, a nulla valgono gli sforzi del Corazzato e del Mandibola, e di Pieck (ciau Pieck!) rimane solo lo scheletro, che sia morta così senza nemmeno un salutino? Eeeh invece no, ha usato il trucco della finta morta per far abbassare la guardia alla scimmia e Magath ne approfitta per sparare un colpo dritto alla nuca di Zeke, che casca giù come una pera cotta. Beh, a mio modo di vedere avete facilitato le cose ad Eren, adesso non avrà più bisogno di arrampicarsi per raggiungere il fratellone. Ma dobbiamo sbrigarci tutti, Zeke sembra che sia stato preso ma potrebbe decidere di rompere le scatole con l'ultimo respiro ed urlare, facendo trasformare tutti quelli che hanno bevuto il suo vino, quella sì che sarebbe una tragedia. E con questa fantastica visione ci vediamo al prossimo episodio.
Qui si va veloci, le scene anche se sono tutte nella stessa città riguardano personaggi diversi, e si avverte in un certo senso una chiusura imminente, tutti devono raggiungere il punto in cui Eren e Zeke si toccheranno, non sanno neanche loro bene il perchè, visto che il gigante fondatore e il suo modo di operare restano misteriosi, ma è meglio che tutti si affrettino, a sottolinearlo anche l'incalzante musica di sottofondo, la fantastica Fire on ashes già usata egregiamente nella prima parte della quarta stagione. I discorsi in questo momento sono messi in pausa, tranne alcuni, ad esempio quello di Gabi o quello di Armin, che sono obbligatori perchè permettono di sviluppare i personaggi o di addentrarci nelle loro intenzioni. Eren continua a tacere, letteralmente, è l'unico che finora non ha detto quasi niente, eppure rimane più che mai centrale, lui e il suo operato, se sia davvero dalla parte del gatto e la volpe e voglia sterilizzare tutti gli eldiani o ci sta pigliando sonoramente per i fondelli, ancora non è dato saperlo. Si tornerà a parlare e riflettere, dopotutto la stagione è appena cominciata, ma adesso è il momento dell'azione, e lo studio MAPPA continua a sfornare capolavori. Al prossimo episodio! -sand-
#aot#attack on titan#attacco dei giganti#ita#italian#commento#snk#shingeki no kyojin#episode 77#aot 77#aot season 4#snk season 4#snk last season#aot last season#yelena you scare me#eren what are you doing#anime
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Battlestar Galactica fu un piccolo fenomeno della sua epoca: tra il 2004 e il 2009, nel periodo in cui la forma delle serie tv stava assumendo un peso sempre maggiore nel settore dell’intrattenimento, era un prodotto che si presentava ambizioso ma coi piedi per terra, senza la pretesa di rivoluzionare niente. Eppure, ancora oggi si può affermare che Battlestar Galactica (in breve: BSG) abbia lasciato un segno e continui a essere una delle migliori serie tv di fantascienza che siano mai state realizzate. Quindi mentre Sam Esmail (il creatore di Mr Robot) sta lavorando alla produzione di una nuova serie basata su BSG, è l’occasione giusta per ripercorrerne in prospettiva la storia e l’impatto sul pubblico.
La storia di Battlestar Galactica
Correntemente quando si parla di Battlestar Galactica ci si riferisce alla serie iniziata nel 2004 e proseguita per quattro stagioni fino al 2009, ideata e scritta da Ronald D. Moore. In realtà però questa serie era già il remake di una serie omonima del 1978 creata da Glen Larson. La premessa di fondo è la stessa: l’umanità occupa dodici pianeti, ma a causa dell’attacco improvviso dei cylon (in pratica robot ribelli) la popolazione viene sterminata e gli unici superstiti sono a bordo dell’astronave da guerra Galactica. Per assicurare un futuro alla specie, la Galactica si mette in cerca del leggendario pianeta Terra, ma i cyloni sono ancora sulle loro tracce per sterminarli del tutto.
La serie del 78-79 (arrivata in Italia nel 1982) ebbe inizialmente un discreto successo, ma l’interesse non durò molto anche per le accuse di plagio ad altri franchise (Star Wars su tutti) e in seguito a diverse irregolarità nella programmazione fu cancellata dopo 24 episodi. La serie venne ripresa per un sequel, Galactica 1980, che invece di concludere la storia principale sposta l’azione trent’anni nel futuro sulla Terra, con risultati piuttosto scarsi che infatti ne provocarono una cancellazione ancora più rapida, dopo solo 10 episodi.
Sembrava quindi che Battlestar Galactica fosse destinata a rimanere un progetto incompiuto, ma negli anni seguenti grazie soprattutto alla determinazione di Richard Hatch (uno degli attori protagonisti della serie originale, che compare anche come personaggio secondario nella serie del 2004), che aveva fatto diversi tentativi di riportare in produzione la serie, nel 2002 la Universal commissionò una miniserie di due episodi a Ronald D. Moore. La miniserie andata in onda a fine del 2003 costituiva una sorta di pilot dell’intero progetto, in cui si racconta appunto dell’attacco dei cylon che eradica l’umanità dalle dodici colonie, dalle quali rimangono in vita circa cinquantamila persone, una piccola flotta civile riunita intorno alla Galactica, guidata dal comandante che stava per ritirarsi dal servizio.
L’ottima riuscita della miniserie convinse a mettere in produzione la prima stagione, che iniziò su Sky nell’autunno del 2004 e passò successivamente su SyFy channel, mentre in Italia arrivò nel 2006 sempre su SyFy. BSG ebbe da subito un successo notevole, con un pubblico piuttosto costante, tanto da giustificare il proseguimento della serie, che venne rinnovata di anno in anno fino a quando Moore non dichiarò che la quarta stagione sarebbe stata l’ultima. Parallelamente però vennero portati avanti altri progetti collaterali, come alcuni brevi webisodes e spinoff: il film Razor che racconta dell’astronave gemella Pegasus, il prequel Caprica che racconta dell’invenzione e diffusione dei cylon (che però venne sospesa dopo la prima stagione) e Blood and Chrome, una web serie anch’essa ambientata prima dell’inizio della prima stagione di BSG. Nonostante questi spin-off non abbiano mai incontrato grossa fortuna, l’interesse del pubblico per l’universo della Galactica si è sempre dimostrato elevato.
La lore di Battlestar Galactica
Ma di cosa parla Battlestar Galactica? Di base lo potremmo classificare come una space opera abbastanza tipica, o scivolare anche nella military sci-fi: abbiamo le colonie sui pianeti, astronavi, robot cattivi e battaglie spaziali… quasi la checklist completa dei cliché della fantascienza. Ma BSG (almeno la versione del 2004) non si ferma a questo livello più superficiale e scontato, e anzi si addentra in tematiche molto più profonde e universali, capaci di risuonare anche il pubblico non particolarmente interessato alle avventure spaziali. Per capire di cosa stiamo parlando facciamo allora un veloce riassunto della lore dell’universo narrativo di BSG.
L’umanità vive su dodici pianeti, che hanno nomi che ricordano quelli dei segni zodiacali, e sono chiamati dodici colonie di Kobol. Kobol è il pianeta originario dal quale l’umanità si è diffusa a colonizzare lo Spazio, ormai abbandonato da millenni. Vivono in una società tecnologica ma non avveniristica, e seguono in buona parte una religione politeista che riprende le divinità della mitologia greca. Molti anni prima dell’inizio della serie, l’umanità ha creato i cylon, servitori robotici senzienti, che si sono però ribellati ai loro padroni e hanno scatenato una guerra contro di loro. L’umanità ha siglato un armistizio con i cylon, che si sono allontanati dalle colonie e interrotto ogni contatto. Fino a quando (come viene mostrato nella miniserie pilot), i cylon non tornano in massa con un attacco nucleare coordinato su tutte le dodici colonie, che riesce ad annichilire quasi completamente la popolazione.
Gli unici sopravvissuti sono quelli che si trovavano in orbita o sono riustici a fuggire su un’astronave prima della distruzione totale dei loro pianeta. La nave da guerra, o appunto “Battlestar” Galactica del comandante Adama (Edward James Olmos) è l’unico mezzo militare a sopravvivere, perché è il più vecchio della flotta e si basa su una tecnologia obsoleta che i cylon non riescono a penetrare. Adama si trova quindi a essere il capitano dell’unica astronave capace di difendere i meno di cinquantamila esseri umani superstiti, con i cylon pronti a seguirli per annientarli del tutto. Ma uno degli aspetti più inquietanti di questa nuova guerra è che i cylon non sono più soltanto robot umanoidi metallici (i “centurioni”), ma si sono evoluti in forme indistinguibili dagli umani, vere e proprie creature di carne e sangue capaci di infiltrarsi tra i nemici, e infatti è proprio grazie a questa loro capacità di mimetizzazione che sono riusciti a condurre il loro attacco su tutte le colonie.
Mentre da una parte quindi la flotta superstite deve fuggire dalle navi da guerra cylon, dall’altra deve anche vigilare sul suo stesso equipaggio, tra i quali si potrebbe nascondere qualche spia cylon in forma umana… come inevitabilmente si scoprirà. Tra i superstiti a bordo della Galactica troviamo Lee Adama (Jamie Bamber), figlio del comandante e ufficiale a sua volta; Laura Roslin (Mary McDonnell), ministra dell’istruzione che in quanto unico membro del governo in vita viene nominata Presidente; Kara Thrace (Katee Sackhoff) pilota eccellente ma imprevedibile; Gaius Baltar (James Callis), scienziato che nasconde un terribile segreto ed è perseguitato dalle apparizioni di Numero Sei(Tricia Helfer), una cylon umana che ha conosciuto su Caprica. Il cast ampio e la verità di personaggi permette di seguire la storia da più punti di vista, non soltanto narrativi ma anche tematici, e di sviluppare i conflitti si più livelli, dall’epica lotta con le macchine alle pressioni familiari.
Tutta la serie è girata con un taglio documentaristico, come se si trattasse di un reportage dal fronte, aumentando la sensazione di trovarsi davvero a bordo della Galactica e di seguire da vicino gli sforzi estremi e le decisioni pesanti ai quali i personaggi sono costretti. Ben presto ci si accorge che l’unica prospettiva di sopravvivenza per l’umanità è raggiungere un pianeta sicuro, e ci si affida così alle storie sulla Terra, la leggendaria tredicesima colonia perduta, di cui nessuno conosce l’ubicazione. La ricerca della Terra occupa la parte principale delle quattro stagioni, ma su questo obiettivo a lungo termine si instaurano una serie di subquest e plot twist, con alcune tappe intermedie ed efficaci cliffhanger a ogni fine di stagione. Ma non è solo la storia di BSG ad aver cementato il suo valore presso il pubblico, semmai i temi sotto la superficie.
L’impatto di Battlestar Galactica
Per una serie che parte dalle battaglie nello spazio, Battlestar Galactica si è sempre distinta come un prodotto tutt’altro che leggero. Se naturalmente non mancano le scene d’azione e combattimento, sia aereo/spaziale che terrestre, la storia si preoccupa di toccare però anche argomenti diversi che arricchiscono quella che avrebbe potuto facilmente scivolare in una semplice apologia militarista della forza dell’umanità. Come si capisce, la sopravvivenza è uno dei valori principali su cui si fonda tuta la premessa della storia, ma anche questo è un concetto che trova declinazioni diverse nel corso della serie, perché se è vero che è necessario garantire un futuro all’umanità viene però da chiedersi cosa siamo disposti a fare (e perdere) per ottenerla. Quando infatti tutte le speranze sono riposte nella forza militare capace di proteggere i civili, il pericolo di una dittatura marziale si fa molto rilevante, e anzi emergerà in diverse occasioni nel corso di BSG, con la Presidente Roslin a fare da controparte democratica alla possibilità di un controllo militare.
Un altro tema centrale è quello dell’identità, la cui porta viene spalancata nel momento in cui si introduce non solo l’idea di cylon umani, ma di cylon umani inconsapevoli di esserlo. Ci sono infatti alcuni agenti dormienti che vivono tra gli umani e non sanno di essere robotici… per quanto in realtà anche la “roboticità” di questi cylon avanzati è molto relativa, in quanto sono entità biologiche a tutti gli effetti. Ma nel momento in cui uno di questi cylon apprende la sua vera natura, quale sarà la sua scelta? Obbedirà alla sua programmazione primaria oppure, ormai cresciuto come umano, si schiererà dalla parte opposta? Il problema si pone anche per gli umani che devono decidere come rapportarsi a questi cylon inconsapevoli: sono tutti traditori da eliminare, oppure ci si può fidare di loro? In questo senso Battlestar Galactica anticipa molte delle tematiche che sono state poi affrontate anche da Westworld, e si possono notare numerosi parallelismi tra i cylon e gli host del parco.
Una di queste affinità è il concetto di morte per i cylon: a differenza degli umani, i cylon possono reincarnarsi in nuovi corpi nel caso vengano eliminati, ed esistono infatti alcune grandi “navi resurrezionali” che conservano i corpi e le memorie dei cylon. Per loro quindi la morte non è definitiva… oppure sì? Sono davvero sicuri di rinascere come gli stessi individui che erano prima? E com’è possibile allora che diversi cylon basati sullo stesso modello si comportino in modo diverso? Tutte queste domande aggiungono un livello di ambiguità nello scontro tra umani e non-umani, perché la definizione stessa di “umano” inizia a vacillare, e lo spettatore non è più così sicuro da quale parte stare.
Infine, la tematica religiosa è un’altra ampiamente affrontata dalla serie, e anzi secondo alcuni lo spunto originale per l’ambientazione deriva dal Libro di Mormon. Lo scontro tra umani e cylon ha anche radici religiose, perché se da una parte l’umanità venera un pantheon politeista, i cylon seguono invece un culto monoteista e considerano gli umani arretrati e blasfemi. Inoltre entrambe le fazioni hanno varie profezie e figure messianiche che sperano potranno condurle alla salvezza. Molti personaggi nel corso della serie attraversano un percorso spirituale che li porta dall’agnosticismo alla fede e viceversa, e man mano che ci si avvicina alla fine questa componente mistica si fa sempre più rilevante, al punto che il finale sembra virare decisamente dagli aspetti fantascientifici a quelli più sovrannaturali.
In effetti una delle critiche mosse più di frequente a Battlestar Galactica, e in particolare all’ultima stagione, è il modo in cui alcune situazioni sembrano risolversi quasi per volere divino, con interventi al limite del miracolo, senza la preoccupazione di spiegare in modo “scientifico” quello che è successo. Eppure, se da una parte questo può essere un limite, si tratta al tempo stesso di uno dei maggiori punti di forza della serie, che vista in retrospettiva si mantiene comunque coerente e ha dimostrato l’ambizione di portare avanti un percorso difficile e potenzialmente controverso. Avercene, di serie fantascientifiche capaci di smuovere così in profondità le nostre convinzioni sui confini stessi del genere…
Ancora si sa molto poco sul nuovo progetto di Sam Esmail che andrà in onda sulla nuova piattaforma Peacock, ma è stato già dichiarato che non si tratterà di un reboot quanto invece di un approccio parallelo alla serie già conclusa, che integrerà piuttosto che riscrivere quello che abbiamo già visto. E forse questo ha in effetti un suo senso poetico, perché sappiamo bene che tutto questo è già successo, e succederà ancora. So say we all.
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ciao sapresti per caso su che canale si può guardare supernatural in italia e quando? e che stagione stanno dando adesso? grazie mille in ogni caso
Oh certo! Il canale che solitamente trasmette Supernatural è Rai 4
L'ultima stagione che hanno trasmesso è la quattordicesima tra novembre e dicembre 2020, presumibilmente nello stesso periodo quest'anno trasmetteranno la quindicesima (in linea di massima il giovedì, ma controllerei il palinsesto per sicurezza)
So che ogni tanto fanno delle repliche, ma non saprei dirti quando (credo comunque che dovrebbero esserci informazioni in merito da qualche parte, sui siti rai o simili)
Anche su Spike mandavano in onda la tredicesima stagione due o tre mesi fa, ma non so di eventuali repliche
((nel caso tu abbia la possibilità, dovrebbe esserci in streaming su amazon prime fino alla quattordicesima stagione))
Spero di esserti stata utile :-)
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Gli Esbat Gli Esbat sono rituali dedicati alla Dea. Sono associati alle fasi lunari, si festeggiano quindi ogni 28 giorni durante la luna piena. I pagani però non festeggiando la Luna, ma quello che lei simboleggia, la Dea. L'anno solare contiene 13 lunazioni, i 13 Esbat cadono in giorni diversi ogni anno e ognuno di essi ha un nome specifico. •Luna del Lupo (gennaio): dedicata alla famiglia e agli amici, ci invita a coltivare gli affetti. •Luna del Ghiaccio (febbraio): è un momento di guarigione, per migliorarsi. Questa luna è posta al centro della stagione invernale, ci ricorda che a breve tornerà il calore della primavera. È la quarta lunazione di un anno solare e inizia con un novilunio a gennaio. Durante questo Esbat si invita la dea Brigid a portare fecondità sulla terra. •Luna del Seme (marzo): è il periodo delle nuove opportunità, così come i semi che danno nuove piante. Dedicata ai nuovi inizi e cambiamenti. •Luna delle Gemme (aprile): segna la rinascita spirituale e l'aumento delle energie. •Luna del Fiore (maggio): il potere della Dea aumenta e aiuta a concretizzare qualsiasi lavoro spirituale intrapreso. •Luna del Miele (giugno): dedicata ai cambiamenti in positivo, ci invita a responsabilizzarci. •Luna del Raccolto (luglio): il Dio è al massimo del suo splendore. Luna dedicata a pratiche che richiedono forza e attenzione •Luna del Grano (agosto): Invita tutti i praticanti a prendere esempio dal grano che si rigenera dai propri semi. Ci invita a riflettere su ciò che abbiamo costruito e cosa possiamo ancora fare. •Luna della Vendemmia (settembre): è giunto il momento di rilassarci, di trovare l'armonia tra il corpo e lo spirito. •Luna delle Foglie (ottobre): conosciuta anche come Luna del Sangue. Dedicata agli animali selvaggi e ci invita a imparare da loro. •Luna di Neve (novembre): la natura si ferma, fermiamoci anche noi e recuperiamo le forze. •Luna Fredda (dicembre): è il momento della rinascita, del risveglio. Il Dio si sta svegliando. Rappresenta la vita, la morte e la rinascita. La Tredicesima luna o Luna Blu è la più potente nell'arco dell'anno solare. #esbat #wicca #triplicedea #deamadre #wiccan #cernunnos #lunapiena #wiccalife #stregawicca https://www.instagram.com/p/CILlVDmJIMa/?igshid=qjc6benxu7bq
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La 13^ Ronde Valli Imperiesi ha fatto il “pieno” di iscritti, con 120 equipaggi al via
🔴🔴 La 13^ Ronde Valli Imperiesi ha fatto il “pieno” di iscritti, con 120 equipaggi al via
Pieno di adesioni (oltre 120, cifra sub-judice in attesa dell’approvazione degli organi federali) anche per questa edizione, la tredicesima, della Ronde Valli Imperiesi, in programma sabato e domenica prossima con l’organizzazione della Scuderia Imperia Corse. Il gradimento da parte dei concorrenti al rally che concluderà la stagione ligure sarà ampiamente ricambiato dalla Città di Imperia già…
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