#Tomas Schmit
Explore tagged Tumblr posts
garadinervi · 15 days ago
Text
Tumblr media
Tomas Schmit – Wolf Vostell, Was in Europa Passierte, (mimeograph on paper), Köln, May 8, 1964 [Walker Art Center, Minneapolis, MN © Wolf Vostell, Tomas Schmit]
11 notes · View notes
ozkar-krapo · 3 months ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
V/A
"Tellus #24 : Flux Tellus"
(cassette. Tellus. 1990)
4 notes · View notes
disease · 3 years ago
Photo
Tumblr media
“ZYKLUS” for WATER-PAILS (1962) @ INTERNATIONAAL PROGRAMMA NIEUWSTE MUZIEK TOMAS SCHMIT // AMSTERDAM, perf. 1963 [gelatin silver print | 6 15/16 x 9 3/8″]
109 notes · View notes
horizontaldrawing · 4 years ago
Photo
Tumblr media
tomas schmit, actions/agit pop/dé-coll/age happening/events/anti art/l'autrisme/art total/refluxus, (felt-tip pen on paper), 1964 (moma, new york, ny; © 2019 tomas schmit archiv, berlin)
57 notes · View notes
markmcevoy · 3 years ago
Photo
Tumblr media
Promise
27 notes · View notes
theories-of · 5 years ago
Photo
Tumblr media
Tomas Schmit
19 notes · View notes
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Artists’ Book Display for the week of June 10th, 2019
Fluxus, wenn ich mich rect erinnere = if I remember rightly by Tomas Schmit- Berlin: Tomas Schmit Archiv & Wiens Verlag, 2013
Men in the news #27 : run  by David Thorne- New York: ReDress Press, 1993
Is this real life : issue 1 by Daniel Wong- Banff, AB : The Banff Centre, 2011
Beneath the Ruins by Jody Zellen- Los Angeles, CA: J. Zellen, 1996
Evening will come they will sew the blue sail by Ian Hamilton Finlay-Edinburgh: Graeme Murray, 1991
4 notes · View notes
hannahchuu · 5 years ago
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Geschichte / 10 Autogesichter / Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig Wien III / Südbahnhof (Wien, X. Bezirk) / Interesting Shape #7 / Ohne Titel (EST 35_06) / Nineteen Greys
0 notes
moma-prints · 3 years ago
Photo
Tumblr media
Zyklus for Water-Pails (1962), performed during Internationaal Programma Nieuwste Muziek, Nieuwste Theater, Nieuwste Literatuur, De Kleine Komedie, Amsterdam, December 18, 1963, Tomas Schmit, 1963, MoMA: Drawings and Prints
The Gilbert and Lila Silverman Fluxus Collection Gift Size: image and sheet: 6 15/16 x 9 3/8" (17.6 x 23.8 cm) Medium: Gelatin silver print
http://www.moma.org/collection/works/127540
18 notes · View notes
theradicantattitude · 5 years ago
Photo
Tumblr media
Actions/Agit-Pop/Dé-collage/Happening/Events/Antiart/L'autrisme/Art Total/Refluxus – Festival der neuen Kunst, Edited by Tomas Schmit and Wolf Vostell, Published by Tomas Schmit, Köln, 1964 [© VG Bild-Kunst, Bonn 2019. Photo: Achim Kulkulies / Museum Abteiberg, Mönchengladbach]. 
With Eric Andersen, Joseph Beuys, Bazon Brock, Stanley Brown, Henning Christiansen, Robert Filliou, Ludwig Gosewitz, Arthur Koepke, Tomas Schmit, Ben Vautier, Wolf Vostell, Emmett Williams, George Brecht
2 notes · View notes
stml · 5 years ago
Photo
Tumblr media Tumblr media
Water Yam is an artist's book[1] by the American artist George Brecht. Originally published in Germany, June 1963[2] in a box designed by George Maciunas and typeset by Tomas Schmit, it has been re-published in various countries several times since. It is now considered one of the most influential artworks released by Fluxus,[3] the internationalist avant-garde art movement active predominantly in the 1960s and '70s. The box, sometimes referred to as a Fluxbox or Fluxkit, contains a large number of small printed cards, containing instructions known as event-scores, or fluxscores. Typically open-ended, these scores, whether performed in public, private or left to the imagination, leave a lot of space for chance and indeterminancy, forcing a large degree of interpretation upon the performers and audience.
(via Water Yam (artist's book) - Wikipedia)
2 notes · View notes
lamethodefluxus · 7 years ago
Text
Tomas Schmit
0 notes
g00melo5-art-blog · 6 years ago
Photo
Tumblr media Tumblr media
En Bloc
1969–72
Wood cabinet with 14 drawers, containing objects in various media
overall (cabinet): 45 1/16 x 18 x 15 3/16" (114.5 x 45.7 x 38.5 cm)
Various Artists with Joseph Beuys, K. P. Brehmer, Bazon Brock, Hans Joachim Dietrich, Rainer (Imi) Giese, K. H. Hödicke, Imi Knoebel,Bernd Lohaus, Konrad Lueg, Blinky Palermo, Sigmar Polke, Gerhard Richter, Dieter Roth, Gerhard Rühm, Reiner Ruthenbeck, Tomas Schmit, Wolf Vostell, Stefan Wewerka, Lambert Maria Wintersberger
6 notes · View notes
horizontaldrawing · 5 years ago
Photo
Tumblr media
tomas schmit
3 notes · View notes
Text
Tumblr media
Tomas Schmit, So stellen sich viren salmonellen vor (#454), 1995
#tomas schmit
3 notes · View notes
lamilanomagazine · 2 years ago
Text
Milano, museo del Novecento: da domani la mostra “Fluxus, arte per tutti”
Tumblr media
Milano, museo del Novecento: da domani la mostra “Fluxus, arte per tutti”. Dal 25 novembre al 16 aprile 2023 il Museo del Novecento presenta “Fluxus, arte per tutti. Edizioni italiane dalla collezione Luigi Bonotto” a cura di Patrizio Peterlini e Martina Corgnati. La mostra, in programma nello spazio degli Archivi, analizza per la prima volta tramite pubblicazioni, opere e documenti il ruolo chiave dell’Italia nell’ambito di Fluxus, a sessant’anni dal Festival “FLuXuS Internationale FesTsPiELe NEUEsTER MUSiK” di Wiesbaden del settembre 1962. Nato tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta grazie all’artista, architetto e organizzatore culturale George Maciunas, Fluxus si sviluppa soprattutto negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone, ed è al centro di una rivoluzione estetica e sociale che mira a intrecciare arti visive e performative, musica sperimentale e teatro dando anche vita a festival, happening e concerti con la volontà di eliminare la divisione nelle arti e, in generale, quella tra esistenza e creazione artistica. Anche l’Italia partecipa in misura importante alla diffusione di Fluxus, in particolare con significative esperienze nella produzione di “edizioni”: oggetti, cartelle di grafica, libri d’artista in diversi esemplari. Queste opere sono realizzate da mecenati e operatori culturali insieme ai protagonisti del movimento, come Eric Andersen, Joseph Beuys, George Brecht, Giuseppe Chiari, Philip Corner, Geoffrey Hendricks, Allan Kaprow, George Maciunas, Nam June Paik, Ben Patterson, Dieter Roth, Wolf Vostell, Bob Watts e molti altri. La realizzazione di edizioni gioca un ruolo essenziale nella diffusione sistematica del movimento, una scelta strategica che identifica come punti di forza i bassi costi di produzione, la facilità di distribuzione (anche per posta) e l’accessibilità al grande pubblico grazie ai prezzi economici. Caratteristiche che rispondono in pieno all’idea di democratizzazione dell’arte perseguita da Fluxus. È infatti nel secondo manifesto del 1963 che Maciunas parla di una Revolutionary Flood che renda l’arte accessibile e comprensibile a tutti, con un attacco diretto e senza mediazioni al sistema del mercato. L’idea dell’inondazione s’incarna nelle piccole edizioni che caratterizzano la produzione Fluxus: una miriade di piccoli oggetti che, come l’acqua, possono arrivare ovunque portando con sé la nuova visione estetica del mondo. I multipli e le numerose edizioni in mostra, provenienti dalla Collezione Luigi Bonotto, esplorano e approfondiscono il radicale cambiamento che la diffusione delle edizioni apporta nella fruizione dell’opera d’arte nel mondo Fluxus e dei suoi estimatori. Da oggetto d’élite, destinato a pochi fruitori di una ristretta cerchia di facoltosi intenditori, l’opera diviene un oggetto cheap, accessibile e acquistabile da chiunque, spesso corredata di un “manuale di istruzioni” per un’azione da compiere a casa propria. Questo ulteriore passo verso la de-costruzione del mondo dell’arte ha avuto e continua ad avere ripercussioni ancora difficilmente indagabili. Di fatto, non solo qualsiasi oggetto può essere elevato ad arte, ma a operare questo passaggio può essere chiunque, senza necessariamente aver bisogno di un riconoscimento ufficiale. In mostra sono esposte edizioni di: Eric Andersen, Ay-O, Joseph Beuys, George Brecht, John Cage, Giuseppe Chiari, Philip Corner, Willem De Ridder, Jean Dupuy, Robert Filliou, Albert M. Fine, Henry Flynt, Ken Friedman, Al Hansen, Geoffrey Hendricks, Dick Higgins, Joe Jones, Allan Kaprow, Milan Knizak, Alison Knowles, Jackson Mac Low, George Maciunas, Walter Marchetti, Jonas Mekas, Larry Miller, Charlotte Moorman, Claes Oldenburg, Yoko Ono, Nam June Paik, Ben Patterson, Dieter Roth, Takako Saito, Tomas Schmit, Carolee Schneemann, Mieko Shiomi, Gianni-Emilio Simonetti, Daniel Spoerri, Ben Vautier, Wolf Vostell, Robert Watts, Emmett Williams e altri. Dall’inizio degli anni Settanta, la Collezione Bonotto raccoglie numerosissime testimonianze tra opere, documentazioni audio, video, manifesti, libri, riviste ed edizioni degli artisti Fluxus e delle ricerche verbo-visuali internazionali sviluppate dalla fine degli anni Cinquanta: Lettrismo, Poesia Concreta, Poesia Visiva, Poesia Sonora e Poesia Digitale. Tutta la collezione (opere e documenti) è interamente e liberamente consultabile on line sul sito della Fondazione Bonotto (www.fondazionebonotto.org) che, grazie all’enorme lavoro di connessioni sviluppate tra le varie schede, è divenuto un punto di riferimento importante a livello internazionale per approfondire la conoscenza di Fluxus e della Poesia Concreta, Visiva, Sonora e Digitale.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
1 note · View note