#Sindaco di Venezia
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ilpianistasultetto · 2 years ago
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21 morti e 15 feriti (6 in condizioni gravi). Questo e' successo ieri in un incidente che ha visto precipitare da un cavalcavia presso Mestre un pulman di linea. Questo e' successo mentre il ministro dei trasporti, quello che dovrebbe vigilare e controllare la sicurezza sulle strade, invece di pensare a queste cose, pensa al ponte sullo Stretto di Messina e alle pesche di Esselunga. Come lui il governatore Del Veneto e il Sindaco di Venezia, politici che si sono messi a favore di telecamere per esprimere cordoglio ai morti invece di chiedere scusa per non aver fatto i lavori che servivano per mettere in sicurezza quel tratto di strada. Un guard-rail messo 70anni fa,mai sostituito e mai messo a norma. 21 morti e 15 feriti che questa gentaccia porta sulla coscienza. Certa politica fa vomitare.. @ilpianistasultetto
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ginogirolimoni · 1 year ago
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Tira una brutta aria in Veneto per Matteo Salvini, dopo la batosta elettorale alle politiche, dopo l’affossamento in Sardegna, dopo il fluttuare cosmico dell’autonomia, dopo le incertezze in Abruzzo e la mancata conquista del terzo mandato per Zaia, qui gli danno solo la chance delle Europee.
Se dovesse fallire anche quelle sarebbe la fine della sua carriera politica; ma è possibile che se nei sondaggi la Lega calasse ancora, i veneti potrebbero decidere di sganciare la zavorra Salvini e di presentare una Lista Zaia, con Conte (sindaco di Treviso) in gara per le regionali e lo stesso Zaia come capo popolo e sindaco di Venezia.
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Il Patriarca di Venezia benedice le vittime sul luogo dell'incidente
Anche il Patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia è giunto a Mestre, sul luogo della tragedia del bus precipitato dal cavalcavia. “Il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, in contatto con il Sindaco e il Prefetto della città si è recato poco fa sul luogo del gravissimo incidente che ha coinvolto un autobus sul cavalcavia tra Mestre e Marghera. Il Patriarca prega e chiede preghiere…
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arcobalengo · 2 years ago
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🔭 Esclusivo: Dopo Trento, Venezia, Milano... la nuova distopia urbana approda ora a Palermo.
👉 "Si chiama CORO ed è il progetto per la Control Room del Comune" inaugurato alla presenza del Ministro degli Interni Piantedosi, di Schifani e del sindaco Lagalla, oltre che del Prefetto e del Questore. "La fase sperimentale verrà avviata in questi giorni, mentre la piena operatività verrà raggiunta l'anno prossimo" (Blogsicilia)
👉 Con la nuova control room, "Palermo diventa una Smart City", "un piccolo passo avanti verso la Città Digitale". Il sistema è stato realizzato dalla SISPI, una società a partecipazione comunale per la "realizzazione di soluzioni innovative e complesse" che si occupa, appunto, di Smart City, transizione digitale e gestione dati "in linea con lo sviluppo del modello di Smart Community indicato dal Comune" (un termine che, per chi avesse letto il nostro dossier dedicato, deve far scattare l'allarme).
👉 "Quello di Palermo è un esempio per tutto il Paese. L'intelligenza artificiale entra nella gestione del controllo di sicurezza delle città" ha affermato Piantedosi. Insomma, non solo videocamere, ma sensoristica capillare, IA ed un nuovo paradigma di gestione del rapporto cittadino/territorio/pubblica amministrazione.
👉 Sono numerosi gli ambiti in cui opera la piattaforma: trasporti, sicurezza, rifiuti, ambiente, emergenze varie e anche "Attività produttive". (Monreale Press)
Queste sono solo alcune delle caratteristiche di una progettualità sperimentale che non si limita alla sorveglianza e al controllo del territorio e della popolazione, ma che mira ad "efficientarne" gli spazi, le attività, le abitudini e quindi la vita secondo gli interessi e la visione del Capitale finanziario e tecnologico, oltre che di tutti le consorterie, pubbliche e private, nazionali e sovranazionali, che ne promuovono l'attuazione.
Rise up against the TECHNOCRACY!
https://t.me/canalemiracolomilano
Giorgio Bianchi
Soldi per questi obbrobri ce ne sono a tinchitè. Per la sanità (cito a caso) invece...
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agrpress-blog · 1 month ago
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"Una Piazza per l'Europa" Sabato 15 marzo 2025, ore 15.00, P... #europa #manifestazione #micheleserra #piazza #roma https://agrpress.it/una-piazza-per-leuropa/?feed_id=10073&_unique_id=67d372698bb93
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noteimmagini · 2 months ago
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Questo articolo compare sul sito de La Repubblica, abbiamo già parlato di luminoso futuro di quei paraggi per scoperte ancora in corso, preghiamo aprire questo link:
Il parco fotovoltaico che minaccia Aquileia: “Siamo pronti a combattere, come fece Cesare”
dalla nostra inviata Brunella Giovara
La cittadina, sito Unesco, conserva tesori archeologici unici. Ma al suo fianco incombe il progetto di un maxi impianto grande trenta volte il campo di San Siro
02 Febbraio 2025 alle 01:00 3 minuti di lettura
Aquileia (Udine) — Cesare è stato qui, a difendere il confine dai barbari Elvezi (lo ha poi raccontato nel suo bestseller, De bello gallico). Ma anche oggi c’è da pugnare, per difendere Aquileia da un parco fotovoltaico gigante, in una battaglia «che noi combatteremo», dice fieramente il sindaco Emanuele Zorino. Al suo fianco, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia. La Fondazione Aquileia. La Regione, due ministri.
E il popolo, che pure un tempo avrebbe preso a mazzate l’antichità in cui si inciampa ovunque, in questo sito Unesco fin dal 1998. «Siamo solo 3.223 abitanti, ma oggi sappiamo di essere custodi di un tesoro per conto terzi: l’umanità», dice Zorino. Non capita infatti a tanti (a parte i romani di Roma) di vivere dentro una città del 181 a. C., tra foro, mura, terme e mosaici (800, il primo è quello meraviglioso della Basilica, da 750 metri quadri). Più, molte tonnellate di resti sparsi, colonne in piedi o spezzate, capitelli, piramidi altissime di urne cinerarie. Patrimonio dell’Umanità, con un’area “core” di 155 ettari, poi allargata nel 2018 con una fascia di protezione di altri 245.
E di recente, ecco il progetto del Parco archeologico, con l’espansione della zona vincolata che arriverà a 391 ettari. Questo perché Aquileia è ancora molto da scoprire. Sotto, ci sono cose troppo interessanti per la Storia, perciò in città c’è il divieto assoluto di edificabilità, e fuori è molto difficile. Nei campi, si può arare al massimo per 75 centimetri, ma in certe aree solo per quaranta, data la possibilità di incappare in qualche reperto.
Poi è «arrivato il fulmine a ciel sereno», dice il presidente della Fondazione Aquileia, Roberto Corciulo, quando la Renantis Italia ha presentato in Comune il suo progetto, «che è a tutti gli effetti un impianto industriale», e che impianto. Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione e archeologo: «La superficie complessiva è 210 mila metri quadri. Un’area pari a 30 volte il campo di gioco di San Siro». E un cavidotto interrato di quasi 6 chilometri (anche attraverso il centro abitato).
Dovrebbe quindi sorgere proprio a ridosso della zona cuscinetto, e soprattutto sopra la grande strada romana che da Aquileia arrivava a Tergeste (Trieste). Tiussi: «Ai suoi lati sorgevano i recinti funerari delle famiglie importanti, in parte individuati nell’Ottocento», durante i primi scavi. Mai dissepolti, “ma sono proprio qui sotto”. Tombe, quindi. «Monumenti funebri!», infatti qui vicino venne scoperto il Grande Mausoleo di Candia (il signor Candia era un magistrato), poi ricostruito in centro nel 1956. Un sepolcro con colonne e statua del morto (senza testa, però), e due leoni arrabbiati alla base. Tutto compreso, 17 metri di altezza.
Bisogna anche dire che, fin dalla nascita, la Fondazione Aquileia acquista terreni, con soldi che arrivano dalla Regione, per «blindare» i confini dell’area protetta. Altre aree le ha in uso, e ci fa ricerca, conservazione e restauro, e così favorisce lo sviluppo del turismo culturale (che «è il futuro dei nostri figli», aggiunge il sindaco). Quindi, gestisce vari appezzamenti, come la stalla Violin, il sepolcreto, la Südhalle dell’Arcidiocesi di Gorizia. Il fondo Cassis con la Casa dei putti danzanti, il fondo ex Moro con la Casa delle bestie ferite, e molti altri. E il Museo archeologico nazionale, quello Paleocristiano. Non i terreni dove è progettato il parco fotovoltaico, in mano a privati pronti ad affittarli per 50 anni a Renantis.
«Sarà come avere un capannone alto 8 metri, qui davanti», dice Monica Macor, che con il marito Dario porta avanti la Cantina Puntin (5 ettari, tutto biologico, e basta grattare la terra che vengono fuori cocci di anfore, manici, pezzi di marmo, forse qualche magica corniola). «Noi coltiviamo come i nostri bisnonni, senza chimica. E adesso ci arriva questo mostro in faccia. Non vedremo neanche più le montagne…». E il Carso, perché questo è sacro suolo non solo in quanto necropoli romana («una gigantesca città dei morti», dice Tiussi), ma pure prima retrovia del fronte, durante la Grande Guerra. Sede del primo cimitero, qui Maria Bergamas, una donna di Gradisca d’Isonzo che aveva perso il figlio in battaglia, scelse tra 11 bare di soldati sconosciuti quella che diventò il Milite ignoto. Da Aquileia partì il grandioso convoglio ferroviario diretto all’Altare della Patria. E basta girare dietro la Basilica patriarcale, per vedere le tombe degli altri dieci, qui sepolti, come pure la Bergamas.
E allora, perché disturbare un posto unico al mondo con il mega impianto? «Rovinerebbe pure il paesaggio…», dice Andrea Bellavite, direttore della Basilica. Il bel paesaggio della bonifica antica, e nel bel mezzo un capanòn da 210mila metri quadri, quando in tutto il Nordest si cerca di eliminarli, già simboli di una ricchezza aggressiva, ma così antiquati, e spesso vuoti.
È il contrasto tra due leggi, quella per l’attuazione del Green Deal (e la corsa agli impianti per energia rinnovabile) e quella della tutela dei beni culturali. Il ministro Giuli ha già detto no al progetto Renantis, sollecitato dal collega dei Rapporti con il Parlamento (Luca Ciriani, friulano). Quello dell’Ambiente sta valutando l’impatto, e tanto per non perdere tempo, la soprintendente Valentina Minosi ha proposto opposizione direttamente alla presidenza del Consiglio dei ministri. Deciderà quindi Meloni, sul futuro della piccola Roma.
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cerentari · 9 months ago
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Settimo: ruba un po' meno 700
Eccoli qua i Loro Moderati: il totano ai domiciliari da due mesi, la mariangela fantozzi nel ricordo sempre vivo dei rolex archiviati e brugnone sindaco di Venezia indagato e con l’assessore arrestato. Minchia! Un partitello dell’un percento, che per sopravvivere elettoralmente si mette con forza belloscone, giocando a tressette col morto, con tutta la leadeship compromessa! Più che un partito…
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m2024a · 9 months ago
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La piccola Agnese morta di caldo in auto: le urla strazianti del papà e il giallo del dispositivo salva bebè. «Poteva capitare a chiunque» Una tragedia che lascia senza parole. La piccola Agnese aveva solo un anno: è morta stroncata dal caldo, nell'auto del papà che l'aveva dimenticata nel parcheggio dell'azienda in cui lavora a Marcon (Venezia). Un dramma come se ne sono visti tanti, troppi negli ultimi anni. Agnese era nata a maggio 2023: la mamma, Gloria Lugato, quando è rimasta incinta di lei aveva già un'altra figlia con il compagno Sirio Chinellato. «Io l’uovo di Pasqua l’ho mangiato tutto intero...», scriveva sui social, ad accompagnare una foto in cui si accarezzava il pancione. Una vicenda straziante Oggi il quotidiano Il Gazzettino racconta dello strazio di questi due genitori, portati in ospedale in stato di choc dopo aver perso la loro figlioletta. «Sono andato a trovare i genitori e li ho trovati più che devastati, com’è comprensibile che sia», confida don Paolo Cragnin, parroco di Zerman, la frazione di Mogliano Veneto in cui la famiglia risiede: «Un momento di blackout può capitare a chiunque, nessuno merita di vivere tutto questo dolore», le parole dei vicini, che difendono la famiglia, descrivono come ammirevole.   I conoscenti li difendono Lui magazziniere, lei estetista: giovani, belli, innamorati. «Queste cose possono capitare – riflette un residente – tant’è vero che anch’io ho un bambino piccolo e ho sempre avuto il terrore di poterlo dimenticare in macchina. Proprio per togliermi il pensiero, mi sono dotato del dispositivo salva-bebè». «Di fronte a questa famiglia e al suo dolore – dice don Paolo, raccontando la visita in cui ha cercato di portare un po’ di conforto ai genitori di Agnese – sono rimasto in silenzio. Le parole giuste arriveranno con il tempo, adesso c’è solo una ferita immensa che fa male». Le urla strazianti del papà Quello che è successo ieri è drammatico. Cinque ore chiusa sotto al sole, Agnese viene vista dai colleghi del papà, che si accorgono di quella bimba nell'auto e chiamano subito i soccorsi. Quando Sirio viene allertato, capisce e urla disperato: «Agnese, Agnese». La piccola era ormai priva di sensi: inutili saranno i soccorsi dei sanitari del Suem di Mestre, che tentano la manovra cardiopolmonare ma senza successo. Il sindaco di Mogliano Veneto, Matteo Romanello, cerca di smorzare le polemiche: «Chiedo a tutti di astenersi da qualsiasi commento che in questo momento sarebbe senza alcun dubbio fuori luogo». Il dispositivo salva bebè Saranno  le indagini dei carabinieri a chiarire se fosse o meno presente, e funzionante, il dispositivo salva-bebè, obbligatorio per il trasporto in macchina dei bambini fino a 4 anni d’età. Papà Sirio doveva accompagnarla da chi l'avrebbe accudita (da parenti o all'asilo nido, non è chiaro), ma ha tirato dritto, per il turno delle 8 in magazzino. La bambina probabilmente dormiva sul sedile posteriore. Dopo cinque ore, sotto il sole cocente e con 38 gradi per via di questa ondata di calore che ha invaso l'Italia, era difficile sopravvivere per una bimba così piccola.
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cinquecolonnemagazine · 9 months ago
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Governance Poll 2024: i più amati tra i primi cittadini d'Italia
Governance Poll 2024: il sindaco di Parma Michele Guerra (63%) conquista il primo posto tra i sindaci italiani, seguito da Gaetano Manfredi (Napoli, 62%) e Michele De Pascale (Ravenna, 61%). Tra i presidenti di regione, invece, primeggia Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, 68%), che precede Stefano Bonaccini (Emilia Romagna, 67%) e Luca Zaia (Veneto, 66%). Governance Poll 2024: cos'è? Questi i risultati principali del Governance Poll 2024, la prestigiosa rilevazione condotta da SWG per conto di Quotidiano Nazionale e Sky TG24. Un'analisi approfondita che fotografa il gradimento dei cittadini nei confronti dei loro amministratori locali, offrendo uno spaccato significativo sulla politica italiana a livello regionale e comunale. Guerra, già assessore con Federico Pizzarotti, si posiziona come sindaco più amato, raccogliendo consensi soprattutto per la sua attenzione al welfare e ai servizi ai cittadini. Manfredi, forte del suo background da ministro, ottiene un ottimo risultato a Napoli, apprezzato per l'impegno profuso nel contrasto alla criminalità e nel rilancio della città. De Pascale, invece, si conferma sindaco di grande popolarità a Ravenna, grazie alla sua capacità di gestione e alla sua vicinanza ai cittadini. I presidenti di regione Tra i presidenti di regione, Fedriga consolida il suo primato, confermandosi leader apprezzato per la sua concretezza e il suo pragmatismo. Bonaccini, nonostante il secondo posto, raccoglie un consenso importante in Emilia Romagna, attestandosi come punto di riferimento per il centrosinistra. Zaia, seppur scivolato al terzo posto, mantiene un gradimento elevato in Veneto, grazie alla sua decisa azione durante la pandemia. Altri dati interessanti: - Tra i sindaci, si distinguono Jamil Sadegholva di Rimini (+6,2%) e Luigi Brugnaro di Venezia (+5,9%), che ottengono i maggiori incrementi di gradimento. - Tra i governatori, Eugenio Giani (Toscana) registra una crescita significativa (+4,4%), mentre Roberto Occhiuto (Calabria) e Andrea Marsilio (Abruzzo) guadagnano rispettivamente il 3,9% e il 3,7%. - Le grandi città faticano: Beppe Sala a Milano passa dal primo al 19esimo posto, Stefano Lo Russo a Torino si ferma al 57esimo, mentre Roberto Gualtieri a Roma e Roberto Lagalla a Palermo finiscono penultimi. Governance Poll 2024: un'indagine preziosa per comprendere le opinioni dei cittadini e valutare l'operato degli amministratori locali. Un faro importante per la politica italiana, che offre spunti di riflessione e stimoli per il futuro. Immagine di copertina: DepositPhotos Read the full article
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jacopocioni · 9 months ago
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Intervista impossibile a Rodolfo Siviero: quarta parte
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Prima parte Seconda parte Terza parte DA UN SUCCESSO ALL'ALTRO ANCHE SE OSTEGGIATO DAL GOVERNO ITALIANO QUARTA PARTE
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Il Capitano dei Monument men Keller, ricevuta la confidenza del Generale Karl Wolf, avvisò il mio ufficio e ci mettemmo alla ricerca. Quando vedemmo tutti quei capolavori il capitano si commosse fino alle lacrime, davanti a noi avevamo i dipinti dei più grandi artisti del Rinascimento: Michelangelo, Tiziano, Botticelli, Caravaggio, Lorenzo Lotto, Cranach, Rembrandth e Tintoretto. Il maltolto fu riportato a Firenze alla Galleria degli Uffizi. Quando arrivai in Piazza della Signoria fui ricevuto dalle autorità e dal Sindaco Mario Fabiani sull'arengario di Palazzo Vecchio fra gli squilli delle chiarine della Famiglia di Palazzo. Questo grande ritrovamento fu un successo enorme, ebbe ripercussioni  sulla sua carriera? Avevo tutti i requisiti per essere promosso Direttore di quarto grado , ma per la mia adesione al passato regime, tutto si bloccava. Il mio ufficio romano si trovava in via degli Astalli numero 3 in palazzo Venezia. Vi affluiva tutto quello che veniva recuperato, prima di essere riportate ai musei dove erano state sottratte. Confesso una mia vanità. Mi facevo fotografare davanti alle opere. la mia squadra era formata da poche persone fidate, fra le quali emergeva per le sue innate capacità il mio più fidato collaboratore Vincenzo Colella. Nel 1949 riuscii a recuperare trentanove capolavori ceduti ai tedeschi durante il regime. Tra loro si trovava il già citato discobolo Lancelotti e altre opere di inestimabile valore. Tutto questo accrebbe la mia popolarità malgrado l'ostracismo della politica. negli anni seguenti in Palazzo Venezia, allestii una mostra dei capolavori rientrati in Italia. In seguito venne replicata a Firenze in Palazzo Vecchio. Riuscì in seguito a far riconoscere il suo lavoro dal governo italiano?
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Rodolfo Siviero Con la mia abilità diplomatica, feci raggiungere un accordo fra l'Italia e la Germania per la restituzione dei capolavori asportati e ancora nelle loro mani. L'accordao fu firmato dal Canceliere Konrad Adenauer e il Presidente del Consiglio del governo italiano Alcide de Gasperi a Palazzo Chigi. Finalmente venne riconosciuto tutto quello che avervo fatto per l'arte italiana. Ebbi la nomina a Ministro Plenipotenziario e il mio ufficio passò dal Ministero dell'Istruzione a quello degli Affari Esteri. Purtroppo il Senato che doveva emanare il decreto per il finanziamento delle mie imprese bloccò tutto rinviando tutto per due anni, fermando di fatto l'attività del mio ufficio. Intanto le trattativie per la restituzione andarono avanti per sette anni. Purtroppo questa operazione rischiò di saltare per i miei atteggiamenti verso i tedeschi. Scientemente evitai di invitarli ad una mostra di capolavori recuperati ed esposti a Palazzo Borghese. Con questo ostracismo verso i tedeschi rischiai di far saltare l'accordo raggiunto anni prima. Cosa fece continuare con la loro collaborazione? Mi diedi una calmata e con l'accordo stipulato nel 1953, riuscii a riportare in Italia 40 opere. Ne mancavano ancora alcune centinaia fra le quali spiccavano autori come: Michelangelo, Mario Ricci, Tiziano, Raffaello e Canaletto, varie sculture greche romane, violini di Stradivari, mobili e manoscritti. Pertanto continuai le mie spedizioni nella Germania Democratica e in Russia. Ma riuscii a rintracciare solo alcune opere, così decisi di tornare nella Germania comunista. Andare nella Repubblica Democratica Tedesca era diventato complicato. era stato costruito un muro di confine, per reiterate fughe dei berlinesi all'ovest. Il muro sarebbe rimasto in piedi fino al 1989, quando fu distrutto da una folla festante. Oltre tutto venivo sorvegliato per tutto il mio soggiorno dalla polizia Stasi.
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Alberto Chiarugi Read the full article
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tarditardi · 9 months ago
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VOICE FOR EUROPE e GRAN GALA' DEI FESTIVAL nell'estate ferrarese
Dall'1 al 5 luglio si terranno i casting per i contest "A Voice for Europe – La voce per l'Europa – Italia" e "Gran Galà dei Festival" presso la Sala Estense di Ferrara (Piazza del Municipio, 14). Inoltre, sabato 6 luglio dalle ore 19.00 sarà consegnato per la prima volta il "Premio Corona D'Oro" al giornalista che ha scritto il migliore articolo per la critica musicale e cinematografica e il "Film Videoclip Award Italia". Tra gli ospiti della serata del 6 luglio ci saranno il regista Giorgio Verdelli (del quale sarà proiettata una clip del suo ultimo film dedicato a Enzo Jannacci e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e candidato ai David di Donatello) e il cantautore Andrea Mingardi.
"A Voice for Europe – La voce per l'Europa – Italia" è il contest canoro che si rivolge a coloro che si esibiscono dal vivo e a coloro che si esibiscono su base. Le semifinali avranno luogo sabato 6 luglio presso la Sala Estense dove i migliori 30 concorrenti (15 per ciascuna categoria) si sfideranno per accedere alla finale del 30 agosto in Piazza Castello.
"Gran Gala dei Festival" è il contest dedicato alla danza e agli strumentisti. Le selezioni si terranno alla Sala Estense, mentre la finale (che prevede la partecipazione di 3 finalisti per categoria) è programmata per il 30 agosto in Piazza Castello.
Il Premio Corona D'Oro celebra i grandi giornalisti del mondo dello spettacolo con un riconoscimento che si pone l'obiettivo di diventare negli anni il premio più prestigioso del settore, indipendentemente dal mezzo di comunicazione utilizzato (televisione, carta stampata, radio, web ecc.). Un modo per promuovere la rilevanza del giornalismo e della figura del giornalista nella società contemporanea e nella divulgazione dell'arte. Il vincitore sarà uno per la categoria musicale e uno per la categoria cinematografica.
Sabato 6 luglio dalle ore 19.00 presso la Sala Estense di Ferrara sarà consegnato dal Sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, il Premio Corona D'Oro realizzato dal M° Orafo Michele Affidato.
Il "Film VideoClip Award", giunto alla sua seconda edizione, celebra l'eccellenza e la creatività nel campo del cinema e della musica, pertanto sabato 6 luglio sarà riconosciuto un premio al "Miglior Film-Videoclip" e al "Miglior Regista".  I videoclip presi in considerazione sono quelli pubblicati nel periodo compreso tra il 1° luglio 2023 e il 30 maggio 2024.
La serata della consegna dei Premi, condotta da Vanessa Grey, verrà registrata per essere successivamente messa, a discrezione di Nove Eventi, in diffusione in differita sul circuito televisivo nazionale e/o locale, oltre a quanto previsto nel regolamento.
NOVE EVENTI SRL
Nove Eventi SRL è una società che organizza Festival e che opera, da oltre 20 anni, nel mondo dello spettacolo. Tra i suoi soci si annoverano produttori artistici, teatrali e televisivi, gruppi operanti nel marketing strategico e creativo e nella distribuzione discografica.
Nove Eventi SRL è una realtà nel mondo della musica che promuove e distribuisce Artisti di grande livello nazionale ed internazionale, mantenendo però sempre un occhio di riguardo anche per i giovani Artisti che desiderino intraprendere un proprio cammino nel mondo musicale e dello spettacolo. La Mission è quella di produrre  contenuti per Eventi artistici ma anche tecnici, prendendosi cura di ogni singolo particolare: dalla direzione artistica di un Festival, alla consulenza (anche in campo legale) ed alla progettazione di Rassegne, all'organizzazione di Convention ed alla realizzazione per le aziende di progetti legati al mondo musicale.
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ginogirolimoni · 9 months ago
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Dicono: “Brugnaro è un imprenditore prestato alla politica!”, ma cosa “imprendeva”, cosa produceva prima di prestarsi alla politica? Nel 1997 Luigi Brugnano fonda un’agenzia, la Umana (che diventerà in seguito una Holding), che in meno di dieci anni giunge ad un fatturato di circa 300 milioni di euro, in questa agenzia egli raggruppa 20 aziende operative nei servizi, nella manifattura, nell’edilizia e nell’agricoltura.
Cosa vuol dire? Che Brugnaro si occupa di fornitura a tempo di manodopera in tutti quei settori indicati (servizi, manifattura, edilizia e agricoltura), in “somministrazione”, cioè in dosi interinali (cioè quando gli servi ti chiamano, quando non gli servi non ti chiamano, se rompi le palle o accampi diritti sei tagliato fuori … faceva parte del “pacchetto Treu” … proprio un bel pacchetto, che ha consentito a gente come Brugnano, con metodi di caporalato legale, di guadagnare 300 milioni di euro).
Tralascio qui i suoi trascorsi in Confindustria e a sua ascesa politica, ma non posso tralasciare il fatto che Brugnaro possiede, avendo fatto un’offerta di 513.000 euro nel maggio 2014, che è stata accolta, un’isola della laguna di Venezia: Poveglia; l’idea di base era di farne dei resort meta esclusiva di persone piene di schei (perché quelli contano, nella testa di Brugnaro, dei suoi elettori e, ormai di quasi tutti i veneti dal Presidente di Regione fino al più scalcagnato mozzo di sentina o contadin della bassa polesana, ci sono solo schei, venderebbero Venezia, la laguna intera come brodo Star, le Dolomiti, la cappella degli Scrovegni e la Basilica del Santo in cambio di schei sonanti e tintinnanti).
Ma, dal momento che Brugnaro è sindaco e proprietario (pro tempore) di un’isola nella città che amministra, gli sembrava brutto speculare così apertamente, per cui ha di recente dichiarato di non voler realizzare un hotel per turismo, ma un centro internazionale di ricerca e cura dei disturbi alimentari con approccio multidisciplinare, che avrebbe creato 200 nuovi posti di lavoro… vedremo danarosi turisti travestiti da ricercatori dei disturbi alimentari, gente che gira per i resort col camice bianco da ricercatore griffato, intenti ad assaggiare i piatti più prelibati della cucina italiana allo scopo di prevenire i disturbi alimentari propri e quelli di Brugnaro.
La giunta di Venezia è solo l’ultima di una lunga serie di città, comuni, regioni indagate, e non c’è destra e non c’é sinistra, no non sono qualunquista, purtroppo è realtà, basta guardare le indagini che non risparmiano nessun partito e le critiche feroci alla magistratura che arrivano ormai da ogni parte.
Li abbiamo visti, li vediamo e, purtroppo continueremo a vederli: non uomini politici ma “imprenditori”, trafficanti, affaristi, arraffoni, col loro “comitato d’affari” al seguito; non vanno li per amministrare la cosa pubblica per il bene comune, ma per mettere le loro mani sul potere e fare gli affari propri.
Dovunque ti giri, dovunque ti volti, trovi “comitati di affari” in cerca di pubblico potere, vogliono mettere le mani sulla sala di comando, dove si aprono i rubinetti dei soldi e del potere, arraffano tutto ciò che si può arraffare e prendono tutto ciò che si può prendere, comprese le persone che si vendono o si prosternano di fronte al potere.
Ma non crediate che chi è al vertice della piramide gode del possesso del suo potere e del denaro che gli si rende disponibile, sareste non solo delusi, ma addirittura esterrefatti se poteste constatare quanto già loro siano schiavi del potere che rappresentano.
Ho lavorato con le dipendenze: da sostanze, dal gioco, da internet e mondi virtuali, dalle sette religiose che ti fanno il lavaggio del cervello e, importata di recente dalle americhe, la dipendenza dal sesso; sono tutte delle brutte bestie da combattere e spesso la lotta è ardua e non sai se sarà vinta.
Ma il potere, il brivido che ti da, quel senso di onnipotenza, è la dipendenza più potente fra tutte, quella di cui non ti liberi e soccombi credendo di essere beato e un privilegiato.
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djs-party-edm-italia · 9 months ago
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VOICE FOR EUROPE e GRAN GALA' DEI FESTIVAL nell'estate ferrarese
Dall'1 al 5 luglio si terranno i casting per i contest "A Voice for Europe – La voce per l'Europa – Italia" e "Gran Galà dei Festival" presso la Sala Estense di Ferrara (Piazza del Municipio, 14). Inoltre, sabato 6 luglio dalle ore 19.00 sarà consegnato per la prima volta il "Premio Corona D'Oro" al giornalista che ha scritto il migliore articolo per la critica musicale e cinematografica e il "Film Videoclip Award Italia". Tra gli ospiti della serata del 6 luglio ci saranno il regista Giorgio Verdelli (del quale sarà proiettata una clip del suo ultimo film dedicato a Enzo Jannacci e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e candidato ai David di Donatello) e il cantautore Andrea Mingardi.
"A Voice for Europe – La voce per l'Europa – Italia" è il contest canoro che si rivolge a coloro che si esibiscono dal vivo e a coloro che si esibiscono su base. Le semifinali avranno luogo sabato 6 luglio presso la Sala Estense dove i migliori 30 concorrenti (15 per ciascuna categoria) si sfideranno per accedere alla finale del 30 agosto in Piazza Castello.
"Gran Gala dei Festival" è il contest dedicato alla danza e agli strumentisti. Le selezioni si terranno alla Sala Estense, mentre la finale (che prevede la partecipazione di 3 finalisti per categoria) è programmata per il 30 agosto in Piazza Castello.
Il Premio Corona D'Oro celebra i grandi giornalisti del mondo dello spettacolo con un riconoscimento che si pone l'obiettivo di diventare negli anni il premio più prestigioso del settore, indipendentemente dal mezzo di comunicazione utilizzato (televisione, carta stampata, radio, web ecc.). Un modo per promuovere la rilevanza del giornalismo e della figura del giornalista nella società contemporanea e nella divulgazione dell'arte. Il vincitore sarà uno per la categoria musicale e uno per la categoria cinematografica.
Sabato 6 luglio dalle ore 19.00 presso la Sala Estense di Ferrara sarà consegnato dal Sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, il Premio Corona D'Oro realizzato dal M° Orafo Michele Affidato.
Il "Film VideoClip Award", giunto alla sua seconda edizione, celebra l'eccellenza e la creatività nel campo del cinema e della musica, pertanto sabato 6 luglio sarà riconosciuto un premio al "Miglior Film-Videoclip" e al "Miglior Regista".  I videoclip presi in considerazione sono quelli pubblicati nel periodo compreso tra il 1° luglio 2023 e il 30 maggio 2024.
La serata della consegna dei Premi, condotta da Vanessa Grey, verrà registrata per essere successivamente messa, a discrezione di Nove Eventi, in diffusione in differita sul circuito televisivo nazionale e/o locale, oltre a quanto previsto nel regolamento.
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Nove Eventi SRL è una realtà nel mondo della musica che promuove e distribuisce Artisti di grande livello nazionale ed internazionale, mantenendo però sempre un occhio di riguardo anche per i giovani Artisti che desiderino intraprendere un proprio cammino nel mondo musicale e dello spettacolo. La Mission è quella di produrre  contenuti per Eventi artistici ma anche tecnici, prendendosi cura di ogni singolo particolare: dalla direzione artistica di un Festival, alla consulenza (anche in campo legale) ed alla progettazione di Rassegne, all'organizzazione di Convention ed alla realizzazione per le aziende di progetti legati al mondo musicale.
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sounds-right · 9 months ago
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VOICE FOR EUROPE e GRAN GALA' DEI FESTIVAL nell'estate ferrarese
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Dall'1 al 5 luglio si terranno i casting per i contest "A Voice for Europe – La voce per l'Europa – Italia" e "Gran Galà dei Festival" presso la Sala Estense di Ferrara (Piazza del Municipio, 14). Inoltre, sabato 6 luglio dalle ore 19.00 sarà consegnato per la prima volta il "Premio Corona D'Oro" al giornalista che ha scritto il migliore articolo per la critica musicale e cinematografica e il "Film Videoclip Award Italia". Tra gli ospiti della serata del 6 luglio ci saranno il regista Giorgio Verdelli (del quale sarà proiettata una clip del suo ultimo film dedicato a Enzo Jannacci e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e candidato ai David di Donatello) e il cantautore Andrea Mingardi.
"A Voice for Europe – La voce per l'Europa – Italia" è il contest canoro che si rivolge a coloro che si esibiscono dal vivo e a coloro che si esibiscono su base. Le semifinali avranno luogo sabato 6 luglio presso la Sala Estense dove i migliori 30 concorrenti (15 per ciascuna categoria) si sfideranno per accedere alla finale del 30 agosto in Piazza Castello.
"Gran Gala dei Festival" è il contest dedicato alla danza e agli strumentisti. Le selezioni si terranno alla Sala Estense, mentre la finale (che prevede la partecipazione di 3 finalisti per categoria) è programmata per il 30 agosto in Piazza Castello.
Il Premio Corona D'Oro celebra i grandi giornalisti del mondo dello spettacolo con un riconoscimento che si pone l'obiettivo di diventare negli anni il premio più prestigioso del settore, indipendentemente dal mezzo di comunicazione utilizzato (televisione, carta stampata, radio, web ecc.). Un modo per promuovere la rilevanza del giornalismo e della figura del giornalista nella società contemporanea e nella divulgazione dell'arte. Il vincitore sarà uno per la categoria musicale e uno per la categoria cinematografica.
Sabato 6 luglio dalle ore 19.00 presso la Sala Estense di Ferrara sarà consegnato dal Sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, il Premio Corona D'Oro realizzato dal M° Orafo Michele Affidato.
Il "Film VideoClip Award", giunto alla sua seconda edizione, celebra l'eccellenza e la creatività nel campo del cinema e della musica, pertanto sabato 6 luglio sarà riconosciuto un premio al "Miglior Film-Videoclip" e al "Miglior Regista".  I videoclip presi in considerazione sono quelli pubblicati nel periodo compreso tra il 1° luglio 2023 e il 30 maggio 2024.
La serata della consegna dei Premi, condotta da Vanessa Grey, verrà registrata per essere successivamente messa, a discrezione di Nove Eventi, in diffusione in differita sul circuito televisivo nazionale e/o locale, oltre a quanto previsto nel regolamento.
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Nove Eventi SRL è una società che organizza Festival e che opera, da oltre 20 anni, nel mondo dello spettacolo. Tra i suoi soci si annoverano produttori artistici, teatrali e televisivi, gruppi operanti nel marketing strategico e creativo e nella distribuzione discografica.
Nove Eventi SRL è una realtà nel mondo della musica che promuove e distribuisce Artisti di grande livello nazionale ed internazionale, mantenendo però sempre un occhio di riguardo anche per i giovani Artisti che desiderino intraprendere un proprio cammino nel mondo musicale e dello spettacolo. La Mission è quella di produrre  contenuti per Eventi artistici ma anche tecnici, prendendosi cura di ogni singolo particolare: dalla direzione artistica di un Festival, alla consulenza (anche in campo legale) ed alla progettazione di Rassegne, all'organizzazione di Convention ed alla realizzazione per le aziende di progetti legati al mondo musicale.
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siciliatv · 11 months ago
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La Sicilia come meta di viaggio per gli amanti dei Casinò
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La Sicilia avrebbe tutti gli ingredienti per essere una regione alla pari di Malta per quanto riguarda l'attrazione di turisti che amano il gambling e di conseguenza tutti i giochi da casinò, poker compreso. Ma la legislazione vigente al momento in Italia non permette di aprire altri casinò. In questo articolo facciamo il punto della situazione sul mondo del gioco in Sicilia.   Ci sono Casinò fisici in Sicilia? La risposta è no. Ad oggi gli unici casinò legali presenti sul territorio italiano sono tutti al nord e sono tutte strutture storiche: in Casinò di Venezia è il più antico ed è attivo addirittura dal 1638; più recenti ma comunque dalla grande tradizione quelli di Sanremo (1905), Campione d’Italia (1917) e Casinò de La Vallée a Saint Vincent (1947). Queste quattro sale da gioco incassano in totale circa 250 milioni di euro, a cui si aggiunge tutto l’indotto.   Il progetto Casinò a Taormina: Sogno o Realtà? E’ noto come l’ex Sindaco di Messina Cateno De Luca non molto tempo fa aveva lanciato l’idea, con tanto di progetto nero su bianco, di un casinò a Taormina, una delle mete più suggestive della Sicilia, che sarebbe quindi stata promossa come sito per questo sogno ad occhi aperti, battendo la concorrenza anche di Palermo, Siracusa, Catania e Agrigento. Ma ovviamente le problematiche tecniche e soprattutto legislative sono davvero enormi da superare.   Quanto potrebbe “aiutare” il Ponte di Messina? Premettendo che a meno di 300 km a sud della Sicilia sorge Malta, vera e propria capitale del gioco Europeo grazie ad una legislazione snella che ha permesso l’apertura non solo di tanti casinò fisici ma anche di moltissime piattaforme online come My Empire Casinò Recensioni. In questo panorama però il progetto del Ponte di Messina potrebbe dare una nuova ondata di modernità alla Regione e portare tantissimi appassionati dal centro sud proprio in un eventuale nuovo casinò.   Turismo in Sicilia: manca solo un Casinò E’ proprio così: quale altra regione nel Mediterranea vanta una varietà di attrazioni turistiche come la Sicilia? Mare cristallino, siti archeologici, isole vulcaniche, città storiche, tradizione musicale e culinaria, squadre di calcio come Palermo, Catania e Messina su tutte. Esatto: mancherebbe proprio un casinò nel vero senso della parola, capace di valorizzare ancora di più il territorio e di offrire un ulteriore motivo ludico e di intrattenimento per viaggiare fino in Sicilia da tutta Europa.   I Casinò Online grande passione dei Siciliani In attesa che qualcosa in questo senso si muova, i siciliani si divertono a giocare online sui migliori siti del momento. Roulette, Blackjack, Poker, Dadi, Slot e Baccarat sono fra i prodotti più cliccati dai cittadini dell’isola. Del resto ormai, con la possibilità di poter giocare ovunque ci si trovi e a qualsiasi orario tramite mobile app, i casinò online stanno spopolando e non sembrano aver nessuna intenzione di interrompere la loro cavalcata.   Quale Futuro per la Sicilia e il mondo del Gioco? Quanto potranno incidere le imminenti elezioni europee sul futuro del gambling in Sicilia. La risposta è poco o nulla. La regolamentazione per l’apertura di casinò tradizionali in Italia è molto restrittiva e in mano al Governo. Ma nessun esecutivo purtroppo ha mai espresso anche la sola minima apertura al dialogo per l’apertura di una sala da gioco in pieno Mediterraneo. Read the full article
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A Trieste la cerimonia del 25 aprile alla Risiera S. Sabba
Con la deposizione di una corona d’alloro da parte del presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, del prefetto di Trieste, Pietro Signoriello, e del sindaco, Roberto Dipiazza, è iniziata alla Risiera di San Sabba, unico esempio di lager nazista in Italia, la cerimonia solenne per il 79/o anniversario della Liberazione.     Alla presenza di autorità civili, militari e religiose,…
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