#Siamo tutte Frida
Explore tagged Tumblr posts
maurosempre · 9 months ago
Text
Tumblr media
"INNAMORATI DI TE, DELLA VITA E DOPO DI CHI VUOI."
(Frida Kahlo - John Singer Sargent)
Prima di offrire il nostro amore agli altri, dobbiamo (imparare ad) amare noi stessi e la vita.
Come possiamo godere dell'amore di qualcuno se non riusciamo ad apprezzare il modo in cui siamo fatti o quello che ci offre la vita?
Non siamo e non saremo mai perfetti, o impeccabili.
Amiamoci per quello che siamo e potremo apprezzare veramente i momenti e le sensazioni che l'amore ci regala.
Il primo passo è verso di noi, verso i nostri "difetti" e le nostre capacità e anche le nostre incapacità.
Andiamo verso la vita e verso le infinite possibilità che essa ci offre, nonostante tutte le difficoltà, che sempre ci sono e sempre ci saranno.
Buona vita e, in tutte le sue forme, viva l'amore.
7 notes · View notes
cutulisci · 1 year ago
Text
14.08.42. Una lettera mai inviata trovata presso il soldato tedesco Iosef. La lettera era destinata alla sua sorella Sabina: “ Oggi ci siamo organizzati con 20 polli e 10 mucche. Stiamo portando via dai paesi tutti- sia adulti che bambini. Non li aiutano le loro preghiere. Sappiamo essere spietati. Se qualcuno rifiuta di venire, viene ammazzato. Poco fa in un paesino un gruppetto di abitanti si sono intestarditi e non volevano venire. Siamo andati su tutte le furie e li abbiamo fucilati sul colpo tutti quanti. Poi è successa una cosa terribile: due donne russe pugnalarono col tridente due soldati tedeschi… Ci odiano qui. Nessuno a casa riesce immaginare la collera che hanno i russi nei nostri riguardi”.
Un appuntato Felix Kendels scrive all’amico: “Abbiamo frugato nei bauli, poi abbiamo organizzato una buona cena e abbiamo deciso di divertirci un po’. La bimba è capitata cattivella, ma l’abbiamo sistemata pure lei. Ce la siamo spassata tutti quanti…Fa niente…Non preoccuparti. Mi ricordo bene il consiglio del tenente- la bambina è muta come una tomba…”
24.07.42. Mateas Zimlih scrive al fratello, un’appuntato Henrih Zimlih: “A Laiden c’è un campo per i russi, li si possono contemplare. Non hanno paura delle armi, infatti usiamo la frusta quando parliamo con loro…”
Il soldato Ximan della SS scriveva alla sua moglie in Munhen il 3 dicembre 1941: “Adesso siamo a 30 km da Mosca. Quando esci di casa puoi vedere alcune torri di Mosca. Fra poco il cerchio si chiude e ci prenderemo i lussuosi appartamenti moscoviti, ti manderò i regali talmente belli da Mosca che Minna morirà di invidia”.
29.10.41. La lettera trovata presso il tenente Gafn: “Era molto più facile a Parigi. Ti ricordi quei giorni di miele? Le russe sono le diavole, bisogna legarle. Prima mi piaceva pure, ma oramai sono pieno di graffi e lividi, di morsi, quindi la risolvo mettendole la pistola alla tempia. Vedi che si raffreddano subito. Poi è successo un fatto eclatante qui, mai successo niente di simile: una ragazza russa si è fatta esplodere insieme al tenente maggiore Gross. Adesso prima di…le spogliamo e controlliamo tutto. Dopo le buttiamo nei campi”.
La lettera del soldato Gainz Muller: “Gerta, mia dolce cara, ti scrivo la mia ultima lettera. Non riceverai più nulla da me. Maledico il giorno in cui sono nato tedesco. Sono sconvolto da quello che fa il nostro esercito in Russia. Perdizione, sciacallaggio, violenza, omicidi su omicidi. Tutti vengono massacrati: vecchi, donne, bambini. Uccidono per il gusto di uccidere. Ecco perché i russi si difendono cosi’ all’impazzata e cosi’ da coraggiosi”.
Tenente maggiore Langhe (il trasferimento postale 325324) scriveva a Ghedi Beisler: “A Lvov c’è stato un vero spargimento di sangue…La stessa cosa fu a Tarnopol. Nessuno fra gli ebrei è rimasto in vita. Come puoi ben immaginare, noi non avevamo nessuna pietà. Cos’altro poi è successo non te lo posso scrivere”.
La fidanzata del maresciallo Zigfrid Kruger, Lenhen Shtenger gli scrive il 13 giugno dal Dattingen:
“Il pellicciotto è meraviglioso, era un po’ sporco ma la mamma l’ha pulito bene e ora è bellissimo…Le scarpe vanno bene alla mamma, giuste- giuste. Anche il tessuto per il vestito è bellissimo. Sono contenta anche di calze e delle altre cose”.
La lettera dell’appuntato Mang alla moglie Frida: “Se tu pensi che mi trovo tuttora in Francia, sbagli. Sono già sul fronte orientale…Mangiamo le patate e le altre cose che portiamo via ai russi. I polli non ce ne sono più…Abbiamo scoperto una cosa: i russi mettono tutto quello che hanno sotto la neve. Poco fa abbiamo trovato nella neve un boccione di carne di maiale salata e lardo. Abbiamo trovato anche il miele, i vestiti pesanti e il tessuto per il vestito. Di giorno e di notte siamo alla ricerca delle cose nascoste…Qui ci sono tutti nemici, ogni russo, indipendentemente da quanti anni abbia, 10, 20 o 80. Quando li distruggeranno tutti si starà meglio. I russi devono essere ammazzati tutti. Bisogna ucciderli tutti, fino all’ultimo”.
Un appuntato Zimmah: “Oggi noi con tutta la divisione abbiamo “organizzato la maialata”,- scrive all’inizio della guerra alla sua amata uno dei rappresentanti della “razza superiore”,- io ho bevuto come non mai. Ho mangiato tutta la testa del maiale per intero. Ma non ce l’ho fatta a finire un’orecchio e l’ho buttato al mujik bielorusso. Ma il nostro pastore Nettuno lo afferrò per primo. C’era da morire dal ridere”.
Ecco la lettera della moglie Lota al marito-tenente Gotfrid Verner, inviata al fronte:
“Non potresti togliere da qualche lurido ebreo un cappotto col pelo? Tanto non ne risentono, loro. Dicono che in Russia ce ne sono tanti di cappotti cosi’. E non ti dimenticare del tessuto per il vestito. Pensaci cos’altro c’è da portare, non aver pietà di quei bastardi. Almeno compensiamo un po’ questi tempi duri. Io qui proprio non ci riesco trovare un buon tessuto per il vestito”.
09.08.41. Dal diario del tenente maggiore Krauze, ucciso a seguito in Ucraina. Krauze passò per Polonia, Francia, Ugoslavia, Grecia, alla fine arrivò in Ucraina. Le pagine del suo diario condotto in tutti questi paesi si assomigliano parecchio: è un resoconto delle violenze, sciacallaggi e teppismo:
“Fra poco divento un’amante a livello internazionale! Ho sedotto le contadine in Francia, le polacche, le olandesi….” Poi seguono i dettagli dei suoi “atti eroici” a dir poco improponibili. Segue: “Oggi finalmente ce l’ho fatta a rilassarmi. La bambina aveva 15 anni ed era molto impaurita, mi mordeva le braccia. Poverina, ho dovuto legarla…Il tenente mi disse: per questi atti epici meriti una croce di ferro”.
Un carrista Karl Fux:
“Qui è impossibile vedere il viso gradevole e intelligente. Tutti selvaggi, impauriti, deficienti a tutti gli effetti. Pensa che questa feccia guidata dai giudei e galeotti aveva in mente di sottomettere l’Europa e il resto del mondo. Grazie a dio il nostro fuhrer Adolf Hitler non lo ha permesso”.
La lettera al soldato tedesco Gainz da parte di Ioganna Rohe di Vaissenfels: “Da noi adesso lavorano molti russi, uomini, donne e bambini. Ci odiano a morte e colgono ogni occasione per scappare. Due settimane fa signor Kushtbah ha fermato due russi in Vinberger. Un boscaiolo vicino al Fraiburg tentò di fermare alcuni russi scappati dal campo, ma gli fecero resistenza. In settimana il nostro maresciallo di cavalleria ha fermato in paese due ragazze russe che scapparono dal casale. Le han frustate con i bastoni di gomma”.
Hamurg, 12 agosto 41.
“Mio caro Gans, oggi ho ricevuto ancora la tua lettera ed ero felice (…). Nei settimanali ci fanno vedere bene come sono terribili lassù, si fa fatica a guardare. È una vergogna che questa feccia vive su questa terra, persino quando vedi le facce terribili dei prigionieri viene lo schifo. Ma basta parlare di questo (…). Sono molto raffreddata e visto il tempo, non c’è da stupirsi. Fa freddo come in autunno e voi che dovete sudare lassù. Tua Gisel”.
La cittadina Anna Geller scrive al marito dal Naikirhen (Sassonia): “Quando bisognava raccogliere il pane, la russa s’impiccò. Questa gente fa veramente schifo. Le davo da mangiare e le ho dato persino il grembiule. Prima urlava che non vuole stare nel seminterrato assieme al Karl. Io penso che questa feccia dovrebbe essere onorata dal fatto che un tedesco non abbia schifo di lei. Poi rubò i crackers della zia Mina. Quando io la puni’ s’impiccò nel seminterrato. Ho già i nervi sottosopra, immagina vedere uno spettacolo del genere. Dovresti dispiacerti per me”.
Come fonti di informazione sono stati usati i libri: N.I.Buslenko- “ Sui rubiconi di Rostov- le lettere tedesche del 41”, “ Sconfitta dei tedeschi vicino a Mosca. Dichiarazioni del nemico”, Robert Kershow- “Lettere tedesche del 41. Croci di betulla invece delle croci di ferro.”
11 notes · View notes
principessa-6 · 2 years ago
Text
Siamo tutte un po' Frida Kahlo
Tumblr media
Esistono donne che si amano come sono, che hanno imparato ad accettare tutto di loro. Le ferite, i sorrisi, le cicatrici nell'anima, i momenti di gioia e quelli di malinconia, i silenzi, le lacrime, i singoli istanti felici.
Donne che nulla cancellano del tempo vissuto, che le ha talvolta sfiorate distrattamente, quasi come un soffio, altre volte le ha investite come una pesante bufera. Tutto ciò che è dentro di loro ha contribuito a farle diventare ciò che amano essere, perchè in ogni istante della loro vita le donne che si amano non smettono mai di cercarsi, di rinascere e di evolversi.
Immagine: Frida Kahlo
7 notes · View notes
Text
“La vera bellezza di una donna è riflessa nella sua anima."
Audrey Hepburn
Tumblr media
A volte devi dimenticare cosa senti.
E ricordare quello che meriti .
Frida Kahlo
Tumblr media
“A tutte le donne che pensano di essere grasse perché non entrano in una “taglia zero” dico: siete bellissime! è la società ad essere brutta.”
Marilyn Monroe
Tumblr media
"Quante preoccupazioni si perdono quando si decide di non essere qualcosa, ma qualcuno".
Coco Chanel
Tumblr media
"Sono le nostre scelte che ci mostrano chi siamo davvero, molto di più delle nostre abilità".
J.K. Rowling
Tumblr media
Perché solo chi ha molto pianto sa ridere bene.
Oriana Fallaci
Tumblr media
Non si ottiene mai nulla senza fare un po’ di casino.
Margaret Thatcher
Tumblr media
Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro intelligenza.
Rita Levi Montalcini
Tumblr media
Quelle come me guardano avanti, anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
Alda Merini
Tumblr media
Nella nostra galassia ci sono 400 miliardi di stelle, e nell'universo ci sono più di cento miliardi di galassie. Pensare di essere unici è molto improbabile. Margherita Hack
Tumblr media
2 notes · View notes
dai-s-ukidayo · 1 year ago
Text
Nel nostro amore, vedo i colori vivaci di Monet, la delicatezza di Botticelli e la passione ardente di Frida Kahlo. La nostra storia è una tela su cui ogni giorno dipingiamo nuove emozioni, come un quadro di Picasso che si trasforma continuamente.
I nostri momenti insieme sono come opere d'arte, unici e indelebili, come i tratti di Leonardo da Vinci sulla Gioconda. La tua bellezza è come una scultura di Michelangelo, perfetta in ogni dettaglio.
Come Vincent van Gogh con le sue stelle, ogni tuo sorriso è una stella scintillante nel mio cielo notturno. E come Renoir con le sue scene di vita, ogni istante con te è una rappresentazione di pura felicità.
Nella tua compagnia, mi sento come se camminassi attraverso un museo di emozioni, e il nostro amore è una galleria d'arte infinita, una collezione di momenti preziosi che nessun artista potrebbe mai catturare completamente. Siamo la fusione di tutte queste influenze, creando la nostra opera d'arte unica e inimitabile.
Sei la mia personale esposizione di affetto, la mia collezione di gioielli d'arte.
~eden
1 note · View note
folliafluida · 2 years ago
Text
È un amore che trascende ogni umana comprensione, tutte le volte che mi fermo a pensarci rimango stupita, senza parole.
Che saranno mai tre giorni? Sono un macigno, se non ti ho accanto. Non riesco neanche a immaginare di starti lontano così tanto, non esiste per me un mondo in cui ti sono distante.
Così, oggi, mentre cercavo di spiegarti che sarò altrove nei prossimi tre giorni, sentivo il cuore spezzarsi.
Ci siamo abbracciate sdraiate sul prato, il sole ad accarezzarci, io cullata dal tuo respiro sereno, incantata dal tuo cuore pulsante. Sarei potuta morire felice, se fossi morta in quell'istante. Ho desiderato ardentemente di potermi scomporre e disperdermi nell'aria, di farmi piccola piccola e restarti aggrappata addosso, perché non c'è posto alcuno a questo mondo ch'io voglia vivere se non sei con me.
Frida, sei il senso profondo della mia vita, dai significato al mio tempo, ad ogni mia giornata. Tu che sempre mi spingi a cercare la luce, sai rendermi un essere umano migliore. Ti devo tutto ciò che sono oggi, tutto l'amore che sono in grado di diffondere, tutti i colori che riesco a vedere e i sapori del mondo che posso assaporare.
A te che sei la mia migliore amica e anche mia figlia, la mia compagna per questa vita, la mia maestra e guida, il motivo di più autentica e perforante preoccupazione, la fonte di tutta la gioia, di tutto l'Amore.
Grazie per ciò che ogni giorno mi insegni, sei incredibile, un Essere straordinario. Sono onorata di starti accanto, sono così fiera di ciò che sei, sono fortunata a condividere il mio viaggio con te.
Ti amo con ogni microscopico atomo della mia estensione, con ogni scintilla d'energia del mio spirito.
Grazie di rendere la mia vita una costante, immensa, sconvolgente, emozionante avventura.
Hai il mio cuore e la mia anima, in questa e in ogni altra vita.
16 marzo 2023
0 notes
pleaseanotherbook · 4 years ago
Text
Non fiction: una selezione di saggi
Leggere più libri fuori dalla mia comfort zone è stato uno dei miei propositi per il nuovo anno, uno di quelli che faccio spesso e che cerco di mantenere nonostante tutte le possibili difficoltà che lo stress della mia vita mi mette davanti. È difficile perché sono un’abitudinaria cronica, la mia routine è quello che mi tiene salda di nervi e soprattutto oppongo una fiera resistenza ai cambiamenti. Li abbraccio alla fine della fiera, ma se dipendesse da me non farei nulla per cambiare il circo della mia vita. Ma mi rendo perfettamente conto che sono necessari e inevitabili e quindi bello strappo di cerotto e si salta nel vuoto. Al contrario di altri aspetti della mia vita però, le mie letture sono cambiate molto rispetto a quando ho aperto il blog, il mio modo di reagire alle storie è cambiato e a volte riguardo certe recensioni e mi chiedo che cosa avessi nel cervello. Quasi nove anni però mi sembrano un periodo ragionevole di tempo per rendermi conto che forse non tutte le storie sono dei capolavori, ecco (ho appena scritto davvero nove anni? Dal 2011 sono davvero passati nove anni? OMG! Chiudiamo immediatamente questa parentesi. Mayday! Mayday!).
Tutta questa premessa per dire che la quantità di non fiction che arriva tra le pile di libri che infestano il mio appartamento sta aumentando, e la lettura di saggi mi sta coinvolgendo molto. Ecco quindi perché oggi vi propongo una selezione degli ultimi saggi che ho letto, in quarantena e non:
I tre fratelli che non dormivano mai – Giuseppe Plazzi
Le disobbedienti: Storie di sei donne che hanno cambiato l'arte – Elisabetta Rasy
Manuale per ragazze rivoluzionarie: Perché il femminismo ci rende felici – Giulia Blasi
L'inferno è una buona memoria – Michela Murgia
Vita su un pianeta nervoso – Matt Haig
Enjoy!
I tre fratelli che non dormivano mai – Giuseppe Plazzi
Tumblr media
Nulla è più misterioso della nostra mente quando dormiamo. Accadono infatti cose che neanche la fervida fantasia di un grande scrittore saprebbe immaginare, e molte sono le domande che tutti ci facciamo, senza però trovare risposta. Com'è possibile guidare una macchina, parlare lingue misteriose o camminare per ore durante il sonno? Da dove vengono quelle inquietanti visioni di demoni, folletti e spettri che infestano la nostra stanza? Che cosa spinge i bambini a gridare terrorizzati nel cuore della notte? Perché alcune volte abbiamo l'impressione di cadere da una sedia e ci svegliamo? Il neurologo Giuseppe Plazzi ci apre le porte del suo laboratorio, dove ogni giorno pazienti con disturbi del sonno rari e affascinanti - oppure molto diffusi, come il sonnambulismo, l'insonnia, il terrore notturno e la sindrome delle gambe senza riposo - riscrivono i limiti scientifici delle nostre conoscenze e, forse, della nostra realtà. Tre fratelli affetti da un'insonnia letale, un frate perseguitato dal diavolo, un uomo capace di volare, una donna tormentata da fantasmi col collo lungo, un giovane sonnambulo colpito da una mutazione genetica, le acrobazie sessuali di una coppia durante il sonno, un intero paese caduto in letargo: sono soltanto alcune delle molte storie raccolte in queste pagine dal dottor Plazzi, dalle quali emerge un universo notturno costellato di sogni, incubi, allucinazioni, capacità soprannaturali e imbarazzanti risvegli in cui ogni lettore, con sorpresa, non faticherà nel suo piccolo a riconoscersi. Un'opera dal ritmo romanzesco e dalla temperatura letteraria - nel solco della tradizione di Oliver Sacks -, spaventosa a volte, altre volte divertente, grazie alla quale scoprire gli angoli più bui delle nostre notti, capire i meccanismi segreti del sonno e acquisire una consapevolezza preziosa: neanche solcando tutti i mari, guadando tutti i fiumi, attraversando tutte le terre o arrampicandoci sulle più impervie cime che punteggiano questo mondo riusciremmo a vedere tante cose quante il nostro cervello è in grado di mettere in scena in una notte.
Una mia cara amica mi ha parlato di questo libro e quando Il Saggiatore lo ha messo a disposizione gratuitamente nell’ambito del progetto Solidarietà Digitale in quarantena ho colto la palla al balzo. In periodi particolarmente stressanti della mia vita soffro di insonnia, resto ore e ore a fissare il soffitto, a pensare, con la mente che va più veloce del mio respiro e i rumori della notte e ombre strane che si muovono per avvicinarsi alla mia mano a inquietarmi. Il sonno quindi è un argomento che mi ha sempre affascinata, vuoi perché spesso ne sono privata, vuoi perché è tanto fondamentale per la nostra salute. Più il sonno è frammentato e non continuo, più funzioniamo male. Il Dottor Plazzi è un esperto di disturbi del sonno e racconta alcuni dei casi più affascinanti e curiosi che ha incontrato nella sua esperienza pluriennale spiegandone le dinamiche e rassicurando il lettore che certi disturbi sono più comuni di quanto si pensi. Plazzi non scende nel tecnico e i casi clinici sono pienamente fruibili anche da chi non è un esperto in materia, e riesce sempre a tenere desta l’attenzione, anche quando sembra di leggere un romanzo e non una raccolta di casi clinici. Forse è questo che mi ha fatto perdere un po’ dell’entusiasmo iniziale, lo stile di Plazzi forse troppo divulgativo, ma che riesce sempre a descrivere in pieno l’argomento trattato. Un viaggio tra sogni e incertezze, diagnosi e sintomi, dolore e guarigione, in un dualismo che non sempre si risolve al meglio.
Le disobbedienti: Storie di sei donne che hanno cambiato l'arte – Elisabetta Rasy
Tumblr media
Che cosa unisce Artemisia Gentileschi, stuprata a diciotto anni da un amico del padre e in seguito protagonista della pittura del Seicento, a un'icona della bellezza e del fascino novecentesco come Frida Kahlo? Qual è il nesso tra Élisabeth Vigée Le Brun, costretta all'esilio dalla Rivoluzione francese, e Charlotte Salomon, perseguitata dai nazisti? C'è qualcosa che lega l'elegante Berthe Morisot, cui Édouard Manet dedica appassionati ritratti, alla trasgressiva Suzanne Valadon, l'amante di Toulouse-Lautrec e di tanti altri nella Parigi della Belle Époque? Malgrado la diversità di epoca storica, di ambiente e di carattere, un tratto essenziale accomuna queste sei pittrici: il talento prima di tutto, ma anche la forza del desiderio e il coraggio di ribellarsi alle regole del gioco imposte dalla società. Ognuna di loro, infatti, ha saputo armarsi di una speciale qualità dell'anima per contrastare la propria fragilità e le aggressioni della vita: antiche risorse femminili, come coraggio, tenacia, resistenza, oppure vizi trasformati in virtù, come irrequietezza, ribellione e passione. Elisabetta Rasy racconta, con instancabile attenzione ai dettagli dell'intimità che disegnano un destino, la vita delle sei pittrici nella loro irriducibile singolarità.
Sono una grande appassionata di lettura, passerei il mio tempo a visitare pinacoteche, a rimanere incantata davanti alle pennellate di grandi artisti del passato. I maestri pittori, come gran parte delle figure di spicco del passato sono uomini ma esistono delle donne che si sono imposte in ambienti prettamente maschili regalandoci delle opere straordinarie. Di Artemisia Gentileschi ho un ricordo molto bello di una mostra che sono andata a vedere con C. una delle mie amiche più care e di cui ci siamo entusiasmate particolarmente. Artemisia è figlia d’arte, ma soprattutto è una di quelle donne che non si lasciano mettere i piedi in testa da nessuno e sfida una società intera a riconoscere la sua innocenza. Non si arrende finché non viene riconosciuta come una pittrice. Berthe Morisot è la dama dell’Impressionismo (una delle mie correnti preferite): la potevi trovare impressa nelle tele ma soprattutto a dipingere dietro le tele con la creatività e la forza di Monet e Degas. La forse troppo sfruttata Frida Kahlo una donna indomita dalla forza straordinaria, tormentata da malattie debilitanti è sempre riuscita ad emergere con i suoi colori sgargianti e la sua fantasia esplosiva. Ma anche donne come Charlotte Salomon che non si è lasciata mettere in silenzio dal boia nazista, affida la sua memoria ai disegni che raccontano tutta la sua esistenza. Élisabeth Vigée Le Brun e Suzanne Valadon in modi e in tempi diversi sfidano la società del proprio tempo per emergere fulgide con le loro opere e le loro vite. È una prospettiva molto interessante quella che regala la Rasy composta da aneddoti, sfumature, impressioni, contesto storico, dei ritratti di donne a tutto tondo che non si lasciano facilmente ostacolare, che nonostante le vite difficili, le difficoltà evidenti, la disperazione innata si ribellano a tutto anche a loro stesse.
Manuale per ragazze rivoluzionarie: Perché il femminismo ci rende felici – Giulia Blasi
Tumblr media
Care lettrici (e cari lettori) di ogni età, questo appello appena lanciato da Giulia Blasi non è una boutade, ma un invito serio, formulato dopo anni passati a osservare come si muovono uomini e donne in Italia. Una società che oggi è tecnologica, in rapida evoluzione, ma purtroppo non ancora paritaria fra i sessi in termini di rispetto, opportunità, trattamento. Certo non si può dire che nel Novecento non siano stati fatti enormi passi avanti per le donne, basti pensare al diritto di voto o alle grandi battaglie per il divorzio e l'aborto. Ma dagli anni '80 in poi il femminismo si è come addormentato, mentre il successo nel lavoro (e in politica, nell'arte) ha continuato a essere per lo più riservato ai maschi e in tv apparivano ballerine svestite e senza voce. Per non dir di peggio: la violenza sulle donne non si è mai fermata e chi denuncia le molestie tuttora corre rischi e prova vergogna. Ecco perché oggi è giunto il momento che le ragazze di ogni età raccolgano il testimone delle loro nonne e bisnonne per proporre un cambiamento epocale, per fare una rivoluzione che ci porti tutti - maschi e femmine - a un mondo in cui ciascuno abbia le stesse occasioni per affermarsi secondo i propri talenti e non si senta più obbligato a aderire ai modelli patriarcali - cacciatori & dominatori vs angeli del focolare & muti oggetti di desiderio sessuale - che, spesso in forme subdole, continuano a esserci proposti. Sembra impossibile? Non lo è! In questo saggio profondo ed elettrizzante Giulia Blasi analizza con spietata lucidità le situazioni che le donne oggi quotidianamente vivono e offre, in una seconda parte pratica del libro, consigli concreti per mettere in atto un femminismo pieno di ottimismo e spirito di collaborazione (evviva la sorellanza!) che possa rendere tutti più sereni, rispettosi, appagati e felici. Anche gli uomini.
Siamo in una società che ancora non è riuscita a sradicare tutti i pregiudizi sociali di cui è affetta, intrinsecamente. Viviamo in una società in cui c’è ancora bisogno di parlare di accettazione delle minoranze, in cui è necessario mettere in luce i drammi che vivono le categorie meno protette di tutti gli strati sociali. Viviamo in una società in cui il femminismo è ancora un imperativo categorico. Un femminismo inclusivo, completo, che non lascia spazi a dubbi sulle motivazioni della lotta, che non si ferma a giudicare. La Blasi espone chiaramente situazioni e prospettive e poi si ferma a fornire consigli utili. Mettere in evidenza i comportamenti sbagliati, sensibilizzare su argomenti apparentemente banali o che alcuni giudicano come ormai superati. A cosa serve il femminismo se avete gli stessi diritti degli uomini? Beh non è proprio così, si continua a giudicare con due pesi e due misure ogni passo in avanti fatto ha una intercapedine in cui si infilano i precetti di consuetudini che sono dure a morire. C’è ancora bisogno di libri del genere, c’è ancora bisogno di spiegazioni, di discussioni, di volontà forti che non si lasciano intimorire, c’è ancora bisogno di puntare contro ai comportamenti maschilisti, ad un mondo che vede le donne ancora in una posizione di svantaggio. Questo mondo in cui viviamo e che dobbiamo proteggere a tutti i costi, deve essere costruito anche sulla collaborazione attiva di tutti. È un cane che si morde la coda, un circolo vizioso da spezzare, ma sono certa che prima o poi ce la faremo, inizierò a preoccuparmi quando non proverò più indignazione.
L’inferno è una buona memoria – Michela Murgia
Tumblr media
Quanto somiglia Cabras, Sardegna, paese natale di Michela Murgia, ad Avalon, Britannia, luogo mitico di Re Artù e della spada nella roccia? Se Morgana, Igraine e Viviana, le “Signore del Lago”, hanno il potere di sollevare le nebbie con le parole e influenzare le vite dei cavalieri della Tavola Rotonda, Michela Murgia, nata in mezzo alle acque di Cabras, ha il potere di sollevare le nebbie intorno alle storie e alle idee che ci circondano, raccontandoci la versione delle donne, nel solco ideale di Ave Mary. In un viaggio che comincia in mezzo al mare e in mezzo al mare ritorna, una delle maggiori scrittrici italiane racconta come e perché è diventata femminista, come e perché ha cominciato a temere le gerarchie religiose, come e perché non ha mai smesso di giocare di ruolo nel mondo magico di Lot, come e perché certi libri che ci hanno fatto crescere, in effetti, li abbiamo mangiati più che letti, e soprattutto come e perché creare ogni giorno il mondo che ci circonda è un gesto politico.
Della Murgia ho parlato in un post intitolato “Michela Murgia: un ritratto”, ma avevo completamente dimenticato questo breve saggio. La scrittura della Murgia è lineare e incantevole e anche se parla di un argomento che apparentemente è lontano dal lettore, pure lo irretisce, e lo accompagna alla scoperta di un nuovo mondo. In questo caso è quello de “Le nebbie di Avalon” il libro di Marion Zimmer Bradley una delle pietre miliari della letteratura fantasy e del ciclo legato ai cavalieri della Tavola Rotonda. La Murgia racconta i personaggi femminili, la strega Morgana, Igraine e Viviana, le “Signore del Lago” e ne analizza i punti di forza in un mondo dominato da figure maschili che partono, viaggiano, combattono, salvo poi tornare sempre da dove sono partiti. Un cerchio che si riunisce nella storia personale della Murgia e nei temi che di solito accompagnano le sue storie. Il femminile che si distacca dalle sue radici per esplodere con una forza eccezionale nei momenti più impensabili. Ma non solo, si esplora il misticismo e la religiosità e si racconta un libro che qualcuno potrebbe definire di serie B, è solo un libro fantasy in fondo, ma che nasconde diverse chiavi di lettura per interpretare il reale e il nostro presente.
Vita su un pianeta nervoso – Matt Haig
Tumblr media
Il mondo ci sta confondendo la mente. Aumentano ondate di stress e ansia. Un pianeta frenetico e nervoso sta creando vite frenetiche e nervose. Siamo più connessi, ma ci sentiamo sempre più soli. E siamo spinti ad aver paura di tutto, dalla politica mondiale al nostro indice di massa corporea. Come possiamo rimanere lucidi su un pianeta che ci rende pazzi? Come restare umani in un mondo tecnologico? Come sentirsi felici se ci spingono a essere ansiosi? Dopo anni di attacchi di panico e ansia, queste domande diventano questione di vita o di morte per Matt Haig. Che inizia a cercare il legame tra ciò che sente e il mondo intorno a lui. Vita su un pianeta nervoso è uno sguardo personale e vivace su come sentirsi felici, umani e integri nel ventunesimo secolo.
In quarantena Edizioni E/O ha messo scaricabile gratuitamente questo volume di Matt Haig ed è stato un volume illuminante. Haig ha raccontato la sua esperienza in un mondo che ci vuole sempre agili, scattanti, veloci, interattivi e di come questo atteggiamento abbia contribuito a peggiorare la sua salute mentale. Lo scrittore inglese non offre risposte, ma offre una prospettiva diversa e una serie di consigli su cosa ha funzionato per lui. Allontanarsi dalle situazioni di stress, fare un passo indietro, prendersi il proprio tempo, capire quando è arrivato il momento di alzare le mani e non andare oltre, perché non se ne hanno più i mezzi o le possibilità. Fermarsi non è una sconfitta, è solo il passo necessario per stare meglio, il passo necessario per rendersi conto che questo è si un pianeta nervoso, ma noi non siamo costretti ad esserlo. Haig esplora le situazioni più conflittuali, la presenza sui social network, lo sviluppo tecnologico che sta crescendo in maniera esponenziale, la società che vi vuole workaholic e sempre informati, il bisogno di non perdere la testa di fronte a questo mondo che si estende enorme di fronte ai nostri occhi. Prendersi il proprio tempo diventa la condizione senza la quale non possiamo davvero essere sereni. Non c’è niente di meglio che staccare tutto e rilassarsi per superare le situazioni terribili che si affastellano nella nostra quotidianità.
5 notes · View notes
Text
Al fondo tu e io ci amiamo profondamente e per questo siamo in grado di sopportare innumerevoli avventure, colpi alle porte, imprecazioni, insulti, reclami internazionali – eppure ci ameremo sempre… Credo che dipenda dal fatto che sono un tantino stupida perché tutte queste cose sono successe e si sono ripetute per i sette anni che abbiamo vissuto insieme e tutte le arrabbiature da cui sono passata sono servite soltanto a farmi finalmente capire che ti amo più della mia stessa pelle e che, se anche tu non mi ami nello stesso modo, comunque in qualche modo mi ami.
Non è così?
Spero che sia sempre così e di tanto mi accontenterò.
Amami un poco, io ti adoro, Frida
1 note · View note
masamorporfavorblog · 6 years ago
Text
Frida, siamo tutte un po' tonte, non ti preoccupare.
Tumblr media
33 notes · View notes
paoloxl · 6 years ago
Text
Negli ultimi anni, sempre maggiore è stata l'attenzione, non solo degli studiosi ma anche da parte dei media, nei confronti dell'arte al femminile. Che però ci sia ancora molto da fare, lo testimonia la circostanza che, con rare eccezioni, la grande parte delle pittrici e scultrici del passato (anche prossimo) rimane sconosciuta ai più. Anche chi frequenta le mostre si limita a conoscere Artemisia Gentileschi o Frida Kahlo, senza, poniamo, avere un'idea di chi sia Sofonisba Anguissola (1532-1625), ossia una ritrattista non solo celebratissima al tempo suo, ma anche enormemente influente. E' vero che, nelle poche isole di tv di qualità, come il canale culturale Rai 5, sono passati pure panoramiche sull'arte delle donne (si pensi a L'altra metà dell'arte), realizzate dalla BBC col consueto tono spigliato e alieno da inflessioni dottorali. Ma per quanto meritevoli possano essere questi prodotti, non sfugge il loro problema di fondo: proponendo una veduta a volo d'uccello su secoli di pittura, danno un'idea della incessante lotta di donne geniali per affermarsi in un campo loro precluso, ma non aiutano a fissare nella memoria le personalità delle singole artiste. Sarebbe forse il caso di dedicare a queste figure dei documentari monografici come quelli che da tempo vediamo su Caravaggio o su Picasso. Non potendo certo incidere sulla programmazione della Rai, siamo però lieti di segnalare tutte le iniziative dal basso che mirano a far riemergere dal dimenticatoio l'arte al femminile. Pochi giorni fa, ad esempio, è nata una pagina fb intitolata chegenerediarte, che risulta amministrata da Eliana Como, il cui nome - a chi legge questo sito - evoca soprattutto battaglie sindacali, essendo una delle animatrici della combattiva minoranza della Cgil (il sindacato è un'altra cosa). Chi ragiona a compartimenti stagni potrà sorprendersi, ma la pagina, che già si segnala per un'accurata selezione delle opere (di rado le più riprodotte delle artiste prese in considerazione), ha un evidente taglio militante. Che emerge con chiarezza già nella presentazione, di cui riportiamo alcuni passaggi: "Nonostante i pregiudizi, i ruoli sociali, la difficoltà di accesso alle scuole, la scarsa considerazione di critici - perlopiù di sesso maschile - che le hanno escluse e cancellate da mostre e manuali... Nonostante tutto questo, le artiste sono state tantissime e certamente non meno dotate dei corrispettivi maschili che vengono normalmente considerati geni. (...) Questa pagina ha lo scopo di far conoscere queste donne, le loro opere e le loro vite, per rendergli un po’ di giustizia e restituirgli un briciolo di quella notorietà che è stata loro negata. Ma anche perché - molto semplicemente - le nostre vite sono molto più povere senza questa bellezza ed è un piacere o quasi un dovere per me, che ne conosco anche questa parte, condividerla con voi". 
In sostanza, l'invito alla conoscenza e alla fruizione della bellezza non è disgiunto dalla critica ai pregiudizi e ai dogmi di quella società patriarcale in cui si inseriva (e tuttora, in parte, si inserisce) il mondo dell'arte. Di conseguenza, nella esposizione delle opere ci si allontana dai moduli privilegiati nelle più note pagine fb dedicate a questa o a quella forma espressiva. Perché c'è la spinta a "fare discorso", sia pure in pillole, ossia nella consapevolezza che il mezzo social non si presta a lunghe disquisizioni ma può essere formidabile nello stimolare le persone ad avviare, a partire da un singolo impulso, impegnative ricerche. Per dire, nell'approcciare la pittrice impressionista Berthe Morisot (1841-1895), si segnala che quando quest'artista morì, malgrado "fosse già nota e avesse esposto insieme agli altri impressionisti, nel certificato di morte la famiglia fece scrivere ‘sans profession’...". 
Laddove nel pubblicare un'opera della tedesca Gabriele Munter (1877-1962), tra i fondatori del gruppo Blaue Reiter e compagna di Vasilij Kandinskij, se ne richiamano le parole amare: "‘Agli occhi di molti, sono stata solo un’appendice insignificante di Kandinskij. Che una donna possa avere un talento autonomo e sia un essere creativo, lo si dimentica volentieri’". 
In sostanza, si muove da un approccio legittimamente rivendicativo, che però trae la sua forza anche dall'associazione del "discorso" ad opere di alta qualità. Il che ci fa augurare una lunga vita ad una pagina che potrebbe annoverarsi fra le iniziative utili, soprattutto in un paese come l'Italia, in apparenza lontano dai fenomeni di riscossa femminile nel mondo della cultura che stanno interessando vaste aree del mondo.
Il Pane e le rose - Collettivo redazionale di Roma
Fonte
1 note · View note
lucy-jones · 4 years ago
Text
Coffey Time con Laura & Senior Pets di NBC
Novembre celebra gli animali domestici anziani con il mese nazionale degli animali domestici anziani e l'ASPCA Adopt a Senior Pet Month. Per festeggiare, Goodnewsforpets ha individuato chi meglio di Laura T.Coffey, autrice del best seller nazionale My Old Dog: Rescued Pets with Remarkable Second Acts. Inoltre, Laura è attualmente il vicepresidente della Dog Writers Association of America, una scrittrice, un'auto dichiarata dado cinofila, nonché editor e produttrice per TODAY.com, il sito web dello spettacolo TODAY della NBC. la Dog Writers Association of America. Come sei stato coinvolto per la prima volta in DWAA? C'è qualcosa di speciale che ti ha attirato nell'organizzazione?
Ho partecipato al mio primo banchetto della Dog Writers Association nel 2014 e mi sono divertito molto. Da allora li frequento! Mi sono sentito attratto dall'organizzazione perché molte delle storie che stavo scrivendo per TODAY.com, il sito web del programma TODAY della NBC, tendevano a concentrarsi su animali domestici e animali. Sono stato grato per tutto il supporto che ho potuto ottenere da colleghi giornalisti e autori.
Laura T. Coffey con i suoi cani anziani, Manny e Frida. Credito fotografico: Lori Fusaro
Ti descrivi come un cane dado autoaffermato, quando hai iniziato a scrivere sui cani?
Una delle mie prime storie - scritta per il St. Petersburg Times quando avevo 19 anni - riguardava i cani! Il mio editore mi ha chiesto di partecipare a una riunione del gruppo di supporto per la perdita di animali domestici e non avevo idea di cosa aspettarmi. L'incontro mi ha davvero colpito perché il potere del legame uomo-animale era così chiaro lì. Nel corso degli anni ho scritto e modificato storie su assolutamente tutto (tranne lo sport!), Ma le mie storie preferite in qualche modo finiscono sempre per includere un cane. Anche quando io e mio marito abbiamo vissuto all'estero per due anni nel 1999 e nel 2000, ho gravitato verso le storie di cani!
Il tuo bestseller nazionale My Old Dog ha vinto il DWAA Best Book Award e un Gold INDIES Book of the Year Award. Qual è stata l'ispirazione per scrivere My Old Dog?
Il libro My Old Dog nasce da un articolo su TODAY.com che ho scritto nel 2013 con il titolo "" Nessun cane dovrebbe morire da solo ": il fotografo promuove l'adozione di animali da compagnia". Quella storia descriveva Lori Fusaro, una fotografa di Los Angeles che si offriva volontaria per scattare foto di alta qualità degli animali del rifugio della contea di Los Angeles per aumentare le loro possibilità di essere adottati. Il tempo che ha trascorso a farlo le ha fatto capire che pochissimi animali domestici anziani sono mai riusciti a uscire da quei rifugi. Questo l'ha motivata ad avviare un progetto fotografico per cercare di cambiare la percezione delle persone sugli animali più anziani. Ho scritto una storia su tutto questo, e la storia è diventata virale, e BLAMMO: Lori e io siamo stati contattati da un agente letterario, e alla fine ho concluso un contratto per un libro!
My Old Dog: Rescued Pets with Remarkable Second Atts copertina del libro. Disponibile su Amazon.com e BarnesAndNoble.com
My Old Dog copre l'adozione di animali domestici anziani. È qualcosa che ti appassiona prima di scrivere il libro?
Sono selvaggiamente appassionato di adozione di animali domestici anziani ora, questo è certo! Ad essere onesti, però, prima di scrivere quella storia di animali da compagnia senior nel 2013, non avevo compreso appieno l'estrema necessità di questo tipo di lavoro di salvataggio, e non sapevo nemmeno dell'esplosione di sforzi di salvataggio fantastici e innovativi dappertutto gli Stati Uniti specificamente per conto degli animali di ricovero anziani. Questi sforzi specifici per gli anziani non esistevano davvero all'inizio degli anni 2000, ma ora sono molto più comuni. Il libro My Old Dog include una guida completa delle risorse statali con informazioni di contatto per i gruppi di soccorso per cani anziani. Sono così sbalordito da quanto bene viene fatto da queste organizzazioni e posso vedere me stesso rimanere coinvolto in questi sforzi per il resto della mia vita.
Scrivi anche storie di interesse umano per TODAY.com, il sito web del programma TODAY della NBC. Quali sono alcuni degli argomenti trattati? In che modo scrivere per un sito web è diverso dallo scrivere un libro?
Dal 2008 ho trattato assolutamente ogni tipo di storia "tipo OGGI" per il sito web, ma quasi tutte le mie storie preferite hanno coinvolto animali domestici e animali in qualche modo, forma o forma. (Questa storia fornisce alcune informazioni di base su alcune delle mie caratteristiche preferite di tutti i tempi per animali domestici!) Attualmente sono in un ruolo di editore / produttore per la sezione OGGI Genitori, quindi è un po 'impegnativo per me scrivere storie su base regolare a il momento. Tuttavia, ogni volta che posso, cerco di assumere una funzione relativa agli animali domestici! (Ecco un esempio recente.) Scrivere per un sito web è molto diverso dallo scrivere un libro a causa dell'impegno di tempo e della resistenza coinvolti. Con un libro, devi essere desideroso e disposto a concentrarti su un singolo argomento per anni consecutivi, mentre con un sito web puoi passare al tuo prossimo incarico in pochi giorni (se non ore)!
C'è qualche incrocio tra gli argomenti trattati nel sito e lo spettacolo TODAY?
Si assolutamente! TODAY.com presenta tutti i momenti salienti delle quattro ore dello spettacolo ogni mattina e presenta anche tonnellate di storie e video solo sul Web che hanno lo stesso spirito e l'atmosfera dello spettacolo. Fondamentalmente, il sito web è un'ottima destinazione se stai cercando storie vere su persone reali che vivono vite reali. Alcune storie sono esilaranti e altre possono essere piuttosto tristi, ma anche le storie più tristi ti fanno sentire sollevato, ispirato e pieno di speranza.
Una foto divertente con il libro My Old Dog: Rescued Pets with Remarkable Second Acts circondato da lettori di cani esigenti. Credito fotografico: Xena the Warrior Puppy
Parlaci di come ti vengono in mente le tue idee di scrittura. Qual è il tuo processo?
A volte trovo idee per storie tramite i social media e le indagini su Internet, ea volte ricevo suggerimenti da lettori di lunga data. In altri casi, le idee emergono dalle conversazioni con i genitori a scuola di mio figlio, con i bambini a scuola di mio figlio, con amici e familiari locali, con amici e familiari che attraversano il paese e con persone che incontro in città. Fondamentalmente ho sempre indossato i miei "occhiali da storia" - non so come toglierli!
Ci sono consigli che puoi dare a chiunque voglia scrivere professionalmente sui cani?
Prima di tutto, unisciti alla Dog Writers Association of America! E vieni agli eventi DWAA! È un ottimo modo per entrare in contatto con altri scrittori ed editori e ottenere suggerimenti reali su come essere pubblicati.
In secondo luogo, studia le pubblicazioni che desideri scegliere come target, quindi adatta le presentazioni della tua storia a quelle pubblicazioni specifiche. Invia presentazioni a editor specifici quando possibile. (Con il minimo lavoro di investigazione online, è spesso possibile identificare gli editori per nome.)
Terzo, sii agile e adattabile. Pubblicazioni differenti hanno differenti aree di attenzione e differenti esigenze. Concentrati sul dare loro ciò di cui hanno bisogno in modo semplice, senza complicazioni / senza problemi - e ti adoreranno!
0 notes
occhi-color-grano · 7 years ago
Text
L'unica cosa bella è che forse sto cominciando ad abituarmi a soffrire. Alla fine della giornata possiamo sopportare molto più di quanto pensiamo di poter sopportare. Mi sono sempre imposta di scegliere un amante che mi guardasse come se fossi una magia, ma sono altrettanto consapevole che è inutile soffermarsi dove non si può amare.. Non credo che le rive di un fiume soffrano per lasciarlo andare.
E così ho fatto io, con Diego.
Sento che siamo stati insieme fin dal nostro luogo di origine, che siamo della stessa materia, che portiamo dentro lo stesso istinto. Ora vorrei solo essere lì dove è lui. Vorrei potermi fidare e amarlo. Vorrei stare con lui, dentro di lui, intorno a lui. In tutti i posti concepibili ed in quelli inconcepibili. Lo sento in ogni cosa, in ogni azione. Nella saliva, nella carta, in tutte le linee, in tutti i colori. Nel mio petto, fuori, dentro. Lo sento nel calamaio, nella difficoltà a scrivere, nello stupore dei miei occhi. In tutto, Diego. Nelle mie urine, nella mia bocca, nel mio cuore, nella mia follia, nel mio sogno. Nei suoi occhi, nella sua bocca... Nelle sue menzogne.
Le sue bugie.
Lui è tanto bugiardo quanto lo sono i poeti e i bambini. L'ho sentito inventare tutti i tipi di bugie. 
Ma quella notte nessuna menzogna. Mi sono sentita accarezzata da tante ali, come se le sue dita avessero labbra che baciavano la mia pelle. I nostri atomi vibravano insieme, e sentivo che ci amavamo l'un l'altra. Avrei voluto dargli tutto quello che non ho mai avuto, ma neppure così avrebbe capito quanto è meraviglioso amarlo. 
Credo dipenda dal fatto che sono un tantino stupida, perché l'ho sempre perdonato in questi sette anni, ingoiando la rabbia. E questo mi ha semplicemente fatto capire che lo amo più della mia stessa vita. E anche se lui non mi ama allo stesso modo, comunque un po' mi ama, no? Ne dubito, ma voglio restare con la speranza che sia così, e mi accontento. Mi basterebbe essere amata un poco, perché io lo cielo. Non so se sia lecito inventare verbi, ma ho deciso di donargliene uno: "io ti cielo", affinché le mie ali possano distendersi, per amarlo senza confini. 
La vita insiste per essere mia amica ed il destino mio nemico. Ho subìto due gravi incidenti nella mia vita. Il primo è stato quando un tram mi ha travolta,
e il secondo
è stato
Diego Rivera.
Monologo su Frida Kahlo. @occhi-color-grano
5 notes · View notes
bongianimuseum · 5 years ago
Text
#GlobalViralEmergency / Fate Presto L’arte tra scienza, natura e tecnologia
Tumblr media
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
“#GlobalViralEmergency / Fate Presto”
L’arte tra scienza, natura e tecnologia
a cura di Sandro Bongiani
con la collaborazione di Ruggero Maggi e Giuseppe Denti
Da lunedì  30 marzo a sabato 13 giugno 2020
 “La vita non è altro che un incessante e temporaneo succedersi di presenze e di azioni  in attesa di una possibile catarsi o di un prossimo dissolversi” Giovanni  Bonanno.
Tumblr media
S’inaugura  lunedì 30 marzo, alle ore 18.00, la mostra collettiva internazionale ad invito a cura di Sandro Bongiani dal titolo: “#GlobalViralEmergency / Fate Presto”, una mostra nata in soli 20 giorni con la partecipazione di 72 artisti contemporanei invitati che si sono confrontati da diverse latitudini del globo sul problema della pandemia planetaria da COVID-19,  mettendo in mostra le contraddizioni dell’attuale società dei consumi e dei valori calpestati.  
 Non è la prima volta che gli artisti prendono posizione in prima persona  riguardo i problemi esistenziali politici e sociali, ciascuno lo ha fatto con le proprie sensazioni contrastanti, mettendo in luce l’essenza problematica e vera del nostro esistere, nella convinzione di poter essere in qualche modo ancora utile a questa precaria società. Quello che noi stiamo vivendo con l’emergenza risulta molto complesso e quando mai difficile da cancellare. Oggi, l’intero pianeta si trova, impegnato in questa lotta contro il tempo, di come risolvere questa catastrofe che di colpo si è presentata all’orizzonte, che di fatto ha cambiato le nostre abitudini, la nostra percezione del mondo e di come progettare il prossimo futuro. Tutto non sarà più come prima, la vita, la cultura, l’arte e ciò che abbiamo attorno dovranno per forza di cose cambiare e rimodularsi per essere ancora credibili. Per essere partecipi e attivi a questo disastro planetario noi del Bongiani Ophen Art Museum di Salerno abbiamo attivato in soli venti giorni un progetto on-line di Net Art con una mostra interattiva virtuale visibile 24 ore su 24 in tutte le parti del mondo, sia per sollecitare la politica, la finanza, l’intera collettività e anche lo stesso mondo dell’arte ad un sussulto di orgoglio alla ricerca di una qualsiasi forma di riscatto e di rinascita. In questa sofferta condizione di disagio collettivo l’unica cosa importante che potevamo fare, utilizzando la rete di Internet, è stato chiedere agli artisti cosa pensavano dell’attuale  situazione, dello stato di isolamento collettivo e globale in cui ci siamo improvvisamente ritrovati. Dopo questa catastrofe, con tutte le gallerie e gli spazi culturali chiusi, questa è di fatto l’unica mostra possibile e realizzabile in tutto il pianeta terra. In mostra sono presenti in forma digitale gran parte delle ricerche artistiche in atto, un campionario significativo di riflessioni dell’attuale panorama dell’arte al di fuori da strategie precostituite e mercantili del già assuefatto sistema ufficiale dell’arte. Insomma, l’altra faccia nascosta della medaglia con le conseguenti dissonanze reattive e divergenti di diversi artisti non uniformati rispetto alle convinzioni di comodo che il sistema culturale e ufficiale dell’arte, in tutti i modi possibili, ha deciso da lungo tempo di celare e di lasciare volutamente fuori dalla porta.
Lo abbiamo fatto utilizzando, come sempre, la nostra importante piattaforma virtuale no-profit tutta italiana di arte contemporanea che da oltre dieci anni gestiamo, una realtà sperimentale altamente efficiente degna di essere considerata tra le poche e più interessanti startup presenti in tutto il mondo del web. Non una occasionale improvvisazione da web come fanno  oggi le gallerie ufficiali dell’arte che, di colpo, hanno riversato i contenuti del proprio lavoro nel web ben sapendo di aver poca competenza a tal proposito. Di fatto, siamo forse l’unica galleria, seppur virtuale, in grado di attivare oggi proposte ad ampio respiro.  Tutto ciò ci rende fiduciosi  permettendoci di fare cultura no-profit con un serio e ragionato programma di eventi, facendo conoscere gli artisti e l’arte contemporanea nel mondo senza alcun interesse speculativo e commerciale. La tecnologia per lungo tempo  osteggiata e considerata la rovina del nostro tempo, oggi ci viene in soccorso,  la ritroviamo  amica e partecipe in questa condizione di isolamento e di disagio sociale facendoci sentire  con internet e i diversi social più vicini in questo malaugurato e insopportabile isolamento diffuso. Come giustamente avverte Christian Caliandro in una sua annotazione “e difficile pensare che, al termine dell’emergenza, tutto tornerà come prima,” Tutto non sarà uguale a prima. E’ sicuro che da questa emergenza, da ora in poi, ogni cosa non sarà più come un tempo, dipenderà ovviamente da noi, da quello che sapremo fare per ritrovare la voglia di sopravvivenza e forse di rinascita da questo immane e problematico calvario collettivo. Che sia la nostra, davvero, di buon auspicio a una possibile e probabile rinascita del genere umano. Sandro Bongiani
  Artisti presenti: Adolfina De Stefani  ITALIA I Alberto Vitacchio  ITALIA I Alessandra Angelini ITALIA I Alessandra  Finzi  ITALIA I Alexander Limarev RUSSIA I Alfonso Caccavale ITALIA I Anna Boschi ITALIA I Antonio Sassu ITALIA I Bruno Cassaglia ITALIA I Calogero Barba ITALIA I Carl T. Chew USA I Carla Bertola ITALIA I Cinzia Farina ITALIA I Claudio Grandinetti ITALIA I Claudio Parentela ITALIA I Claudio Romeo  ITALIA I Coco Gordon USA I Emilio Morandi ITALIA I Enzo Patti ITALIA I Ernesto Terlizzi ITALIA I Fernando Aguiar PORTOGALLO  I Filippo Panseca ITALIA I Francesco Aprile ITALIA I Franco Di Pede ITALIA I Franco Panella ITALIA I Gabi Minedi ITALIA I Gennaro Ippolito ITALIA I Gianni Marussi ITALIA I Giovanna Donnarumma ITALIA I Giovanni Bonanno ITALIA I Giovanni Fontana ITALIA I Giovanni Rubino ITALIA I Giuseppe  Denti  ITALIA I  Guido Capuano ITALIA I Ina Ripari  ITALIA I Ivana Frida Ferraro ITALIA I Jack Seiei GIAPPONE I James  Felter CANADA I John M. Bennett USA I John Held  USA I Jose Molina SPAGNA I Kiki Franceschi ITALIA I  Lamberto Caravita  ITALIA I Lamberto Pignotti ITALIA I Lars Schumacher GERMANIA I Leonor Arnao  ARGENTINA I Linda Paoli ITALIA I Luc Fierens  BELGIO I Lucia Spagnuolo ITALIA I Luisa Bergamini ITALIA I Maria Credidio ITALIA I Mariano Bellarosa ITALIA I Maribel Martinez  ARGENTINA I Mauro Molinari ITALIA I Maya Lopez Muro  ARGENTINA I Natale Cuciniello ITALIA I Oronzo Liuzzi  ITALIA  I  Paolo Gubinelli  ITALIA I Paolo Scirpa ITALIA I Patrizio Maria  ITALIA I Pier Roberto Bassi ITALIA I Patrizia Tictac GERMANIA I Rachelline Centomo MESSICO I RCBz USA I Reid Wood USA I  Rosalie  Gancie USA I Ruggero Maggi ITALIA I Ryosuke Cohen GIAPPONE I Serse Luigetti ITALIA I Teo De Palma  ITALIA I Virgilia Milici  ITALIA I Vittore Baroni ITALIA.
 SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
#GlobalViralEmergency / Fate Presto
L’arte tra scienza, natura e tecnologia
Inaugurazione: lunedì 30 marzo 2020, ore 18.00
Via S. Calenda, 105/D  - Salerno,  Tel/Fax 0895648159
Archivio Ophen Virtual Art   2937380225
Web Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
#GLOBALVIRALEMERGENCY
 #GlobalViralEmergencyFatePresto
0 notes
giuliocavalli · 7 years ago
Text
«Gli uomini molestano perché possono farlo. Le donne stanno parlando oggi perché, in questa nuova era, finalmente possiamo farlo.»: Salma Hayek (tradotta bene)
«Gli uomini molestano perché possono farlo. Le donne stanno parlando oggi perché, in questa nuova era, finalmente possiamo farlo.»: Salma Hayek (tradotta bene) HARVEY WEINSTEIN era un appassionato cinefilo, un uomo capace di assumersi dei rischi, un mecenate di talenti cinematografici, un padre amorevole e un mostro. Per anni, è stato il mio mostro. Questo autunno, sono stata avvicinata da dei giornalisti, attraverso diversi canali, compresa la mia cara amica Ashley Judd, perché raccontassi un episodio della mia vita che, benché sia stato doloroso, pensavo di aver superato. Mi ero fatta da sola il lavaggio del cervello al punto di convincermi che fosse passata e che fossi sopravvissuta; ho sfuggito la responsabilità di parlarne con la scusa che c’erano già abbastanza persone intente a gettare luce sul mio mostro. Non pensavo che la mia voce fosse importante, né che avrebbe fatto qualche differenza. In realtà, quello che stavo facendo era cercare di risparmiarmi la sfida di spiegare alcune cose ai miei cari: perché, quando ho occasionalmente detto di essere stata bullizzata, come molti altri, da Harvey, ho omesso alcuni dettagli. E perché, per così tanti anni, siamo stati in buoni rapporti con un uomo che mi aveva ferita così profondamente. Ero stata orgogliosa della mia capacità di perdonare, ma il semplice fatto che mi vergognassi di descrivere i dettagli di ciò che avevo perdonato mi ha fatto dubitare che quel capitolo della mia vita fosse veramente risolto. Quando così tante donne si sono fatte avanti per descrivere quello che Harvey aveva fatto loro, ho dovuto affrontare la mia codardia e accettare con umiltà che la mia storia, per quanto importante per me, non era che una goccia in un oceano di dolore e confusione. Ho sentito che a quel punto a nessuno sarebbe importato del mio dolore – forse era un effetto di tutte le volte che mi è stato detto, in particolar modo da Harvey, che non ero nessuno. Stiamo finalmente diventando consapevoli di un vizio che è stato socialmente accettato e ha insultato e umiliato milioni di ragazze come me, perché in ogni donna c’è una ragazza. Sono ispirata da coloro che hanno avuto il coraggio di denunciare, in particolar modo in una società che ha eletto un Presidente che è stato accusato di molestie sessuali e aggressione da dozzine di donne e che tutti abbiamo sentito affermare che un uomo di potere può fare ciò che vuole alle donne. Bene, non più. Nei quattordici anni in cui sono passata faticosamente da studentessa a star delle soap opera messicane a extra in alcuni film americani, ad avere un paio di colpi fortunati in “Desperado” e “Fool Rush in”, Harvey Weinstein era diventato il mago della nuova ondata di cinema che ha portato dei contenuti originali al grande pubblico. Nello stesso tempo, era inimmaginabile che un’attrice messicana potesse aspirare a un posto a Hollywood. E anche se avevo dimostrato che sbagliavano, non ero ancora nessuno. Una delle forze che mi hanno dato la determinazione di inseguire la mia carriera era la storia di Frida Kahlo, che nell’età dell’oro dei pittori murali messicani faceva dei piccoli quadri intimistici che tutti guardavano dall’alto in basso. Ha avuto il coraggio di esprimere se stessa ignorando lo scetticismo. La mia più grande ambizione era quella di raccontare la sua storia. Divenne la mia missione, raccontare la vita di questa artista straordinaria e mostrare il mio nativo Messico in una luce che combattesse gli stereotipi. L’impero di Weinstein, che era allora la Miramax, era diventato sinonimo di qualità, raffinatezza e audacia – una casa per artisti complessi e non conformisti. Era tutto ciò che Frida era ai miei occhi e tutto ciò che aspiravo ad essere. Avevo iniziato un percorso per produrre il film con un’altra compagnia, ma lottai per riaverlo indietro e portarlo da Harvey. Lo conoscevo un po’ tramite il mio rapporto con il regista Robert Rodriguez e la produttrice Elizabeth Avellan, che era allora sua moglie, con cui avevo fatto diversi film e che mi aveva preso sotto la sua ala. Tutto quello che sapevo di Harvey a quel tempo era che aveva un’intelligenza degna di nota, che era un amico leale e un padre di famiglia. Sapendo quello che so ora, mi chiedo se non sia stata la mia amicizia con loro – e con Quentin Tarantino e George Clooney – a salvarmi dallo stupro. (continua qui)
HARVEY WEINSTEIN era un appassionato cinefilo, un uomo capace di assumersi dei rischi, un mecenate di talenti cinematografici, un padre amorevole e un mostro. Per anni, è stato il mio mostro. Questo autunno, sono stata avvicinata da dei giornalisti, attraverso diversi canali, compresa la mia cara amica Ashley Judd, perché raccontassi un episodio della mia vita che, benché sia stato doloroso,…
View On WordPress
2 notes · View notes
unvegetarianoamilano · 6 years ago
Text
Avo Brothers, o di come ho mangiato la carne-non-carne per la prima volta nella vita.
Circa una settimana fa ho pubblicato, sulla pagina Facebook di questo blog, un post sull’ufficialità dell’introduzione, da parte di Burger King in America, del burger di ‘carne vegetale’ di Impossible Foods: arriva l’Impossible Whopper, insomma. Impossible Foods e Beyond Meat sono, per chi non lo sapesse, i due grandi competitor sul tema: non semplici sostitutivi, ma una vera e propria ‘carne-non-carne’ pensata in laboratorio per essere il più possibile simile, in termini proteici e di sapore, a quella vera. Prodotti in realtà pensati non tanto per i vegani legati ad un ricordo di gusto, ma per gli onnivori stessi che alla carne non vorranno rinunciare, in un futuro in cui, per forza di cose, questa non sarà più disponibile, o lo sarà a prezzi troppo elevati. Insomma, non una ‘carne sintetica’ vera e propria (come quella che altre aziende stanno cercando di ricreare partendo da molecole di carne vera, con lo scopo quindi di produrre industrialmente bistecche senza uccidere nessun animale) ma qualcosa di piuttosto rivoluzionario comunque, molto oltre il seitan, il tofu e i soliti burger di soia.
Tumblr media
Bene: che io sapessi, di questi prodotti a Milano non c’era ancora traccia: Impossible Foods dovrebbe arrivare ad un certo punto da Esselunga, Beyond Meat per ora era stato avvistato solo nella catena bolognese di burger gourmet Welldone. E INVECE! Sotto il post di Burger King un follower (grazie Massimo) ha commentato impavido ‘Da Avo Brothers in 22 marzo hanno Beyond Meat! Buonissimo!’. Se questo non era bastato a farmi correre subito in quel locale di cui peraltro ignoravo l’esistenza, pochi giorni dopo, mentre ero fuori con Ale, un’altra follower (grazie Irene) mi tagga in una story su Instagram: è lì, e sta mangiando il burger vegano in questione, di cui tesse tutte le lodi possibili. Dico: andiamo. Mi scrivono due amici: che fate? Rispondo: stiamo andando lì, ora. Venite. Poi dici che uno non deve essere grato per i suoi seguaci :)
Avo Brothers è - tra l’altro - un posto davvero delizioso. Piccolo, raccolto, intimo, figo ma non fighetto, legno, verdino e grandi quadri simpatici. Evidentemente non ancora completamente esploso, ma è un bene: si può stare tranquilli, e abbiamo trovato posto quasi all’ultimo in un (seppur piovoso) sabato sera, nel grande tavolone centrale. Il tema è l’avocado, sia nell’arredamento, che, soprattutto, nel menu, onnivoro ma veramente molto veggie/vegan friendly: avocado toast, uova con ‘avodaise’, pasta con pesto di avocado, varie bowl e persino una pizza. Condividendo quest’ossessione alimentare non posso che dirmi d’accordo, ma sono qui per un altro motivo, molto preciso. Siccome l’attesa del piacere è essa stessa piacere, prima ordino alla simpatica cameriera un bel margarita piccante, che arriva con dentro dei fiori
Tumblr media
e per aprire le danze, dei Frida Tacos, tre tacos piccini di mais blu con fagioli, avocado, cavolo e maionese vegana alla paprika.
Tumblr media
Molto soddisfatto di entrambe le cose, poi non si scherza più: e allora eccolo, il Pink Burger, con il suo pane più rosso che rosa ripieno di lattuga, avocado (ovvio), barbabietola e maionese vegana, ma soprattutto con lei, la ‘carne’ Beyond.
Tumblr media
C’è un video, se mi seguite su Instagram, in cui mangio questo panino come un bambino che scopre un sapore nuovo per la prima volta: il Beyond Burger è buonissimo? Sì. Ricorda davvero la carne? A mio avviso sì. Per questo motivo fa anche un po’ impressione? Sì. Ma è completamente vegano? Sì. Di cos è fatto? Di base di piselli, più millemila altre cose. Il sapore è davvero molto simile a quello di una carne un po’ speziata, c’è chi ci sente del tartufo e chi a cui ricorda decisamente la pljeskavica, una salsiccia balcanica. Il colore è identico, con tanto di effetto ‘al sangue’ dato dalla barbabietola, ma è soprattutto la consistenza a convincere: nessun sostitutivo si avvicina così tanto alla sensazione del macinato sotto i denti: l’unico che nella mia esperienza un po’ l’ha fatto è il burger di soia di Linda McCartney, ma qui siamo oltre, beyond, appunto. A parte tutta una serie di pippe mentali su un futuro nemmeno troppo lontano in cui non saremo in grado di distinguere la carne vera da quella finta, il burger (e di conseguenza il panino) è davvero buonissimo, e supersostanzioso. 
Tumblr media
Avo Brothers è il locale che - zitto zitto - ha conquistato il primato di primo posto a Milano a servire Beyond Meat, ma attenzione: a Monza (Monza!) esiste PaulPetta, polpetteria in cui servono le polpette della stessa marca. E bisognerà andarci assolutamente. Comunque, nel frattempo, nuovo posto del corazón en Milán.
Prezzi non bassissimi: 2 burger con patatine, 2 cocktail, 1 porzione di tacos e 1 dolcino (buono anche quello), 30 euro a testa (il Pink Burger, servito con patatine o normali o dolci, costa 14,50 euro)
QUI TUTTO IL RACCONTO SULLE INSTAGRAM STORIES
(per chi volesse approfondire su Beyond Meat, i suoi ingredienti, la sua composizione e il suo valore nutrizionale, qui c’è l’articolo di Dissapore scritto da Sara Porro lo scorso settembre, quando la carne-non-carne approdò in terra bolognese)
POSTO: 5/5 MANGIARE: 5/5 BERE: 4/5 ECONOMICITA’: 2/5 VEGFRIENDLYTUDINE: 5/5
Avo Brothers - corso XXII Marzo 25
02 4950 2504
https://www.facebook.com/avobrothers/
1 note · View note
aftarw0 · 4 years ago
Text
<<123Film>>After We Collided Film (2020) Sottotitrato in italiano - HDQ Audio Filmul
After We Collided Film (2020) Sottotitrato in italiano - HDQ Audio Filmul
Guarda qui ▶ ️ ▶ ️ https://t.co/52i40dAsMo?amp=1
WaTcH # 123 film [HD +] - Super 4K.HD.Video! -Come guardare dopo che ci siamo scontrati il ​​film COMPLETO online gratis? HQ Reddit [DVD-ENGLISH] Dopo che ci siamo scontrati Film completo Guarda online gratis Dailymotion [#After We Collided] Google Drive / [DvdRip-USA / Eng-Subs] After We Collided!
Guarda After We Collided Online Film completo in streaming gratuito 123Movies
Dopo We Collided, la banda è tornata ma il gioco è cambiato. Mentre tornano per salvare uno di loro, i giocatori dovranno affrontare parti sconosciute, dai deserti aridi alle montagne innevate, per sfuggire al gioco più pericoloso del mondo. Dopo la collisione [CARTERET] | Guarda dopo che ci siamo scontrati online 2020 Film completo gratis HD.720Px | Guarda dopo che ci siamo scontrati online 2020 Film completi HD gratis !! Dopo che ci siamo scontrati con i sottotitoli in inglese pronti per il download, dopo che ci siamo scontrati 2020 720p, 1080p, BrRip, DvdRip, Youtube, Reddit, multilingue e alta qualità.
Guarda dopo che ci siamo scontrati Online Streaming gratuito, Guarda dopo che ci siamo scontrati Online Streaming completo in qualità HD, Andiamo a guardare gli ultimi film dei tuoi film preferiti, After We Collided. vieni unisciti a noi !!
Cosa è successo in questo film?
Ho un riassunto per te. È la prima cerimonia delle rose del film e il dramma è già aumentato! Due uomini molto diversi - Blake e Dylan - hanno il cuore di consegnare la loro rosa ad HA After We Collidedh G., ma chi gliela offrirà e lei accetterà?
Tutto sui film
Euphoria è incentrato sulla ricercatrice del CDC Abby Arcane. Quando torna nella sua casa d'infanzia a Houma, in Louisiana, per indagare su un virus mortale trasmesso dalle paludi, sviluppa un legame sorprendente con lo scienziato Alec Holland, solo per averlo tragicamente portato via da lei. Ma mentre potenti forze discendono su Houma, intente a sfruttare le misteriose proprietà della palude per i propri scopi, Abby scoprirà che la palude custodisce segreti mistici, sia orribili che meravigliosi - e il potenziale amore della sua vita potrebbe non esserlo, dopotutto.
Gruppo pubblico
2 minuti fa
moviesfree co Guarda online dopo che ci siamo scontrati: i film completi online gratis si rafforza completamente
Crociati e montanari moreschi si ribellarono contro la corona britannica.
Da quanto tempo ti sei addormentato durante il film After We Collided? La musica, la storia e il messaggio sono fenomenali L'Infirmière. Non sono mai stato in grado di vedere un altro film cinque volte come l'ho fatto. Torna indietro e cerca la seconda volta e presta attenzione.
Guarda i film WEB-DL di After We Collided Questo significa perdere meno file scadenti dallo streaming After We Collided, come Netflix, Amazon Video.
Hulu, Crunchy roll, DiscoveryGO, BBC iPlayer, ecc. Questi sono anche film o programmi TV che vengono scaricati tramite siti di distribuzione online, come iTunes.
La qualità è abbastanza buona perché non è ricodificata. I flussi video (H.264 o H.265) e l'audio (AC3 / After We Collided) vengono solitamente estratti da iTunes o Amazon Video e quindi reinstallati nel contenitore MKV senza sacrificare la qualità. Scarica Euphoria Movie Stagione 1 Film 6 Uno dei film in streaming.
Guarda After We Collided Miles Morales evoca la sua vita tra l'essere uno studente delle scuole medie e il diventare After We Collided.
Tuttavia, quando Wilson "Kingpin" Fisk utilizza come super collisore, un altro Stato prigioniero di un'altra dimensione, Peter Parker, è finito accidentalmente nella dimensione Miles.
Quando Peter addestrò i Miles per migliorare, Spider-, presto si unirono ad altri quattro After We Collided dall'altra parte dello "Spider-Verse". Poiché tutte queste dimensioni contrastanti iniziano a distruggere Brooklyn, Miles deve aiutare gli altri a fermare Fisk e riportare tutti alle proprie dimensioni.
il maggiore impatto del settore è sull'industria dei DVD, che ha effettivamente incontrato la sua distruzione divulgando in massa i contenuti online. L'emergere dello streaming multimediale ha causato la caduta di società di noleggio di DVD come Blockbuster. Nel luglio 2020, un articolo del New York Times ha pubblicato un articolo sul DVD di Netflix, No ches Frida 2s. È stato affermato che Netflix stava continuando il suo DVD No. No Frida 2s con 5,3 milioni di clienti, un calo significativo rispetto all'anno precedente. D'altra parte, il loro streaming, No ches Frida 2s, ha 65 milioni di membri. In uno studio del marzo 2020 che ha valutato "L'impatto dei film in streaming sui tradizionali noleggi di film in DVD" è emerso che gli intervistati non hanno acquistato film in DVD quasi altrettanto, se non mai, perché lo streaming aveva preso il sopravvento sul mercato.
Quindi otteniamo più avventure spaziali, più materiale di storia originale e altro su ciò che renderà questo 21 ° film MCU diverso dai precedenti 20 film MCU.
Guarda Final Space Stagione 2 - Film 6, gli spettatori non ritengono che la qualità dei film differisca in modo significativo tra DVD e streaming online. Problemi che secondo gli intervistati devono essere migliorati con lo streaming di film, comprese le funzioni di avanzamento o riavvolgimento rapido e le funzioni di ricerca. Questo articolo evidenzia che lo streaming di film di qualità come settore aumenterà solo nel tempo, perché i ricavi pubblicitari continuano Kirim masukan Histori Disimpan Komunitas
0 notes