#Savina Di Donna
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dioraddictrunway · 2 years ago
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Ray Petri, Buffalo and the 80s: how it influenced men’s fashion of today, from I-D Vice. April 2022.
With Nacho Penin and Lorenzo Gonzi. Photographed by Giuseppe Triscari. Styled by Savina di Donna
Wearing Moschino, Vivienne Westwood, Marni, Diesel, DSquared2, Lorenzo Seghezzi, Valentino, Acne Studios, Bottega Veneta
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andicosi · 3 months ago
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Benvenuti su I.I.S.A.S.R. - Tg News Omni Materia - Ricerche, Analisi e Studio, a cura del Direttore Savina Dr. Marino - Trasmissione con sistema operativo in tempo reale RTOS. Sono pubblicati link per aggiornamenti, Corsi, Seminari certificati e gratuiti. Buona giornata e buona visione dei Nostri programmi. - Mentre leggete le News, potete accedere alle trasmissioni musicali di TV woman music Marino dj - Sessione Live - On Air All Days - Canale dedicato al Pianeta Donna - IN ONDA TUTTI I GIORNI IN MODALITA' LIVE ON AIR SU QUESTO CANALE https://t.me/InchiestePuntoGILove
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personal-reporter · 2 years ago
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Verso Sud 2023 a Catona
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E il momento di Verso Sud, il Festival del cinema mediterraneo del Reggino, che quest’anno si svolgerà dal 15 luglio al 31 agosto nella bellissima cornice dell’Arena Alberto Neri di Catona, curata dalla Polis Cultura con la direzione artistica di Luciano Pensabene. Come sempre, sotto il cielo stellato della stessa struttura estiva che ospita la storica kermesse da ben 38 anni, Verso Sud continua la sua mission di proporre il meglio della cinematografia a Sud della Stagione in corso, con tante riconferme e qualche  anteprima. Anche questa edizione vede il Sud protagonista con opere presentate e premiate nelle maggiori rassegne internazionali per promuovere il cinema meridionale con una finestra importante sui Sud del mondo, dal Nord Africa all’America Latina, con una rassegna che cresce grazie alla fiducia consolidata di un pubblico alla ricerca di opere di qualità da godersi sotto le stelle delle calde serate estive. Il Sud Italia è ben rappresentato da alcune tra le opere più apprezzate, con le Sicilia in testa con tre film, La Stranezza, uno dei successi della stagione per un film che narra di come Luigi Pirandello maturò l’idea di concepire uno dei testi che avrebbe cambiato il corso del Teatro del ‘900, I sei personaggi in cerca d’autore, e lo fa seguendo per caso le peripezie di una scalcagnata compagnia di provincia, Primadonna di Marta Savina che narra la storia di Franca Viola, la prima donna che negli anni Sessanta in Sicilia si ribellò al matrimonio riparatore, con protagonista Marta Gusmano, Fabrizio Ferracane e il calabrese Francesco Colella e l’apprezzatissimo, da pubblico e critica, esordio di Beppe Fiorello alla regia con una storia di cronaca vera che arriva dagli anni Ottanta, impegnato e romantico, Stranizza d’amuri, titolo che omaggia il maestro Battiato. Ancora da quegli anni arriva Piano Piano di Nicola Prosatore, una storia di riscatto e di crescita nella Napoli del primo scudetto, con Antonia Truppo, Lello Arena e Giovanni Esposito. Il toccante Orlando di Daniele Vicari è una favola moderna con protagonisti il vecchio e la bambina, girato tra Sabina e Bruxelles, con un grande Michele Placido e dalla Puglia arriva Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa con una sorprendente Elodie, al debutto in un ruolo non facile. Dai Sud del mondo arrivano opere di denuncia sociale come Il frutto della tarda estate di Erige Sehiri e Una voce fuori dal coro (la Traviata, i miei fratelli e io) di Yohan Manca. Il film di chiusura porta negli altipiani boliviani con lo splendido Utama, le terre dimenticate di Alejandro Loayza Grisi. Come sempre non mancherà il ricordo a Nicola Petrolino con il Premio a lui dedicato che quest’anno verrà assegnato, domenica 20 agosto, a Paolo Orlando, direttore della distribuzione di Medusa film, originario di Reggio Calabria. Read the full article
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carmenvicinanza · 2 years ago
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Gabriella Degli Esposti, eroina della Resistenza
https://www.unadonnalgiorno.it/gabriella-degli-esposti-eroina-della-resistenza/
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Gabriella Degli Esposti, nome di battaglia Balella,  è stata una partigiana eroina della Resistenza antifascista, insignita con la Medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
Nata a Calcara di Crespellano, in provincia di Bologna il 1° agosto 1912, in una famiglia contadina di idee socialiste. Nel 1931 si trasferì a Castelfranco Emilia dove viveva col marito Bruno Reverberi, cascinaio comunista tra i primi organizzatori del movimento partigiano locale. La loro casa, dopo l’8 settembre 1943, divenne la base della Quarta Zona della Resistenza.Gabriella Degli Esposti ha partecipato ad azioni di sabotaggio e organizzato uno dei primi Gruppi di Difesa della Donna con cui aveva capeggiato le proteste del 13 e del 29 luglio 1944, quando, in centinaia scesero in piazza a Castelfranco Emilia per protestare contro la scarsità di alimenti e manifestare contro la guerra.Il 13 dicembre dello stesso anno, durante un rastrellamento fascista, volto a contrastare l’irrobustirsi delle organizzazioni della Resistenza nella zona, venne catturata in casa, picchiata e minacciata di morte davanti alle due figlie, nonostante fosse incinta, perché si rifiutava di dire dove fosse suo marito e trasferita a Castelfranco Emilia dove, insieme ad altri prigionieri, venne sottoposta a stringenti interrogatori e torture.Prima di essere uccisa, il 17 dicembre 1944, era stata seviziata orrendamente. Il suo cadavere fu ritrovato privo degli occhi, con il ventre squarciato e i seni tagliati.Il suo supplizio indusse molte donne della zona a raggiungere i partigiani, fu così che nacque il distaccamento femminile “Gabriella Degli Esposti”, forse l’unica formazione partigiana formata esclusivamente da donne.
La motivazione della Medaglia d’oro postuma che le venne assegnata dice: “Due tenere figliolette, l’attesa di una terza, non le impedirono di dedicarsi con tutto lo slancio della sua bella anima alla guerra di liberazione. In quindici mesi di lotta senza quartiere si dimostrava instancabile ed audacissima combattente, facendo della sua casa una base avanzata delle formazioni partigiane, eseguendo personalmente numerosi atti di sabotaggio e contribuendo alacremente alla diffusione della stampa clandestina. Accortasi di un rastrellamento, riusciva ad allontanare gli sgherri dalla propria casa per breve tempo e, incurante della propria salvezza, metteva al sicuro le figliole ed occultava armi e documenti compromettenti. Catturata, fu sottoposta alle torture più atroci per indurla a parlare, le furono strappati i seni e cavati gli occhi, ma ella resistette imperterrita allo strazio atroce senza dir motto. Dopo dura prigionia, con le carni straziate, ma non piegata nello spirito fiero, dopo aver assistito all’esecuzione di dieci suoi compagni, affrontava il plotone di esecuzione con il sorriso sulle labbra e cadeva invocando un’ultima volta l’Italia adorata. Leggendaria figura di eroina e di martire.”
Il 22 aprile 2006, sul greto del Panaro, in località Ca’nova di San Cesario – dove furono ritrovati i corpi di Gabriella Degli Esposti e dei suoi compagni di lotta e di martirio – è stato inaugurato un monumento, realizzato dagli e dalle studenti dell’Istituto “Pacinotti” di San Cesario sul Panaro.
Nel 2016, la figlia Savina Reverberi Catellani ha pubblicato il libro Gabriella Degli Esposti, mia madre – storia di una famiglia nella tragedia della guerra, affinché il grande coraggio di questa donna che ha subito atroci torture ed è stata trucidata a causa dei suoi ideali e per liberare il nostro paese dal nazifascismo, non venga mai dimenticato.
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goodbearblind · 5 years ago
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I NAZISTI TOLSERO GLI OCCHI, SQUARCIARONO IL VENTRE E TAGLIARONO I SENI ALLA PARTIGIANA GABRIELLA DEGLI ESPOSTI MENTRE ERA INCINTA. IN SUA MEMORIA TANTE DONNE SI UNIRONO ALLA RESISTENZA E FORMARONO UN DISTACCAMENTO COMBATTENTE TUTTO FEMMINILE <<Io, urlando, mi rivolsi a lei. Le chiesi: “Mamma, cosa devo fare?” “Nulla!” rispose lei, “Non ti preoccupare. Penso a tutto io.” E con un sorriso dolce mi mandò un bacio mentre i suoi aguzzini me la portavano via per sempre.>> Così Savina ricorda le ultime parole che gli rivolse sua madre mentre le SS guidate dall'ufficiale Schiffmann la trascinavano via da casa. Era il 13 dicembre 1944. Gabriella Degli Esposti prima di essere fermata dentro la sua abitazione era riuscita ad avvisare i partigiani della sua zona della retata in corso. Già tra le mura domestiche, nonostante fosse incinta, i nazisti l’avevano percossa con violenza davanti alla figlia affinché denunciasse l’ubicazione dei suoi compagni. Nello stesso giorno poi la portarono a Castelfranco dove fu identificata da alcune spie fasciste e torturata per giorni. Ma “Balella”, questo il suo nome di battaglia, non cedette. E così il 17 i nazisti la condussero a San Cesario sul letto del fiume Panaro, la seviziarono e l’ammazzarono. Le strapparono i capelli, le tolsero gli occhi, le squarciarono il ventre e le tagliarono i seni. Difficile dire cosa avvenne prima e cosa dopo la fucilazione. Il suo corpo e quello di altri nove compagni, ormai in decomposizione, vennero ritrovati giorno dopo. Li riconobbero solo grazie agli abiti che indossavano. Era sempre stata antifascista Balella così come suo marito Bruno Reverberi. Lei contadina e lui cascinaio, non avevano esitato al momento opportuno a trasformare la propria casa in una base della Resistenza nel modenese. Gabriella, attivissima, aveva partecipato in prima linea tanto agli scioperi contro la guerra e per il pane svoltisi a Castelfranco nell’estate del 1943, quanto alla formazioni dei Gruppi di Difesa della donna, un’organizzazione prettamente femminile che operava nell’ambito della guerra partigiana.... Tratto da un post di Cannibali e Re . . #GabriellaDegliEsposti #cannibaliere https://www.instagram.com/p/CDVbU7yKHpF/?igshid=cwlnkayo7vp5
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corallorosso · 7 years ago
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I NAZISTI TOLSERO GLI OCCHI, SQUARCIARONO IL VENTRE E TAGLIARONO I SENI ALLA PARTIGIANA GABRIELLA DEGLI ESPOSTI MENTRE ERA INCINTA. > Così Savina ricorda le ultime parole che gli rivolse sua madre mentre le SS guidate dall'ufficiale Schiffmann la trascinavano via da casa. Era il 13 dicembre 1944. Gabriella Degli Esposti prima di essere fermata dentro la sua abitazione era riuscita ad avvisare i partigiani della sua zona della retata in corso. Già tra le mura domestiche, nonostante fosse incinta, i nazisti l’avevano percossa con violenza davanti alla figlia affinché denunciasse l’ubicazione dei suoi compagni. Nello stesso giorno poi la portarono a Castelfranco dove fu identificata da alcune spie fasciste e torturata per giorni. Ma “Balella”, questo il suo nome di battaglia, non cedette. E così il 17 i nazisti la condussero a San Cesario sul letto del fiume Panaro, la seviziarono e l’ammazzarono. Le strapparono i capelli, le tolsero gli occhi, le squarciarono il ventre e le tagliarono i seni. Difficile dire cosa avvenne prima e cosa dopo la fucilazione. Il suo corpo e quello di altri nove compagni, ormai in decomposizione, vennero ritrovati giorno dopo. Li riconobbero solo grazie agli abiti che indossavano. Era sempre stata antifascista Balella così come suo marito Bruno Reverberi. Lei contadina e lui cascinaio, non avevano esitato al momento opportuno a trasformare la propria casa in una base della Resistenza nel modenese. Gabriella, attivissima, aveva partecipato in prima linea tanto agli scioperi contro la guerra e per il pane svoltisi a Castelfranco nell’estate del 1943, quanto alla formazioni dei Gruppi di Difesa della donna, un’organizzazione prettamente femminile che operava nell’ambito della guerra partigiana. Sempre in prima linea nel fornire supporto e assistenza ai compagni, aveva continuato ad operare incessantemente nonostante la gravidanza e sebbene la morsa degli occupanti si stringesse sempre più intorno alla sua figura. Fu proprio la generosità e il coraggio di “Balella” a motivare tante donne nella zona di Modena ad aderire alla Resistenza. E in sua memoria nacque la brigata Degli Esposti, forse l’unico distaccamento composto esclusivamente da combattenti donne di tutta la storia partigiana italiana. Distaccamento operativo nella provincia modenese che partecipò attivamente a varie azioni fino alla Liberazione. Cannibali e Re Cronache Ribelli
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savinatvwomanmusic · 3 years ago
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Poesia e Canzone:"A Dura"
di Marino Savina
Prefazione: (è un riferimento al mondo delle Mafie, dove dietro ogni detenzione, sono nati i ruoli delle donne che continuando la gestione, sono il fulcro dell'organizzazione, quella che a livello internazionale, decide nel bene e nel male, che ha sostituito lo Stato, ormai vecchio e malato, dove il senso del dovere ha lasciato troppo spesso il posto di decidere a chi si vende per prendere il potere)
A Dura
è 'na donna alta e bella
nun conosce a iettatura
'nda a città e pulcinella;
a Dura do rione
detta legge 'ndo mercato
cumanna a popolazione
senza ombre e ne peccato;
nun ce so storie de gestione
o potere 'nse discute
e su ogni generazione
perché o timmore se 'ncute;
a Dura
pensa a chi ie dipende
e a chi è dentro e fori le mura
pensa alle famiglie e le difende;
a Dura è 'na donna d'onore
in quello che fa
mette anima e core
fosse l'ultima c'ha sa da fa;
gestisce da sola 'n'azienda
dove ognuno c'ha nu ruolo definito
nun importa se la chiamano fazenda
perché è più forte de 'n partito;
decide chi vive e chi more
ogni strategia d'adottare
e non usa er core
se è 'n gioco el commannare;
a Dura nun c'ha nazione
è 'na donna
senza relazione
porta i vestiti e non la gonna;
perché a decide e comannà non so l'omme che pensate
so le figlie de sta generazione qua
l'imprenditrici c'hanno calpestate;
a Dura è 'na madrona
nun se discute
è lei la padrona
sotto a quella cute;
mo pensatela come volete
ma chi comanna so le donne
e si capillo nun potete
pensate che portano le gonne
ma chi comanna nun viè dalla fame e dalla sete
perché se chiamano solo "donne"!
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kevindurkiin · 3 years ago
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Da Film Erotici
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Da Film Erotici Il Piacere Della Musica Vol. 1 (1994)
Pierre Bachelet feat. Mathias Camison – Histoire D’o (3:09) Ennio Morricone feat. Bruno Nicolai feat. Swan Robinson – No One Can (4:05) Ennio Morricone feat. Bruno Nicolai feat. Swan Robinson – Canzone Per Donatella (3:00) Don Powell feat. Alfonso Zenga – Emanuell’s In Love N.2 (1:36) Carlo Savina – Calda Terra (4:38) William Conti – Dialoghi Di Immagini (2:14) Giovanni Ferrio – Tema D’amore Per Susanna (2:03) Giovanni Ferrio – Tenero E‘ L’amore (1:41) Stelvio Cipriani feat. Giovanni Marchetti – Segreto Di Una Diciottenne (1:11) Coro Alessandroni feat. Giovanni Ferrio – Emmanuelle (3:11) Christian Gaubert feat. Mort Shuman – Get It Up Baby (3:49) Gianfranco Plenizio – Notte Di Donna (2:08) Giovanni Ferrio – Strip For A Teen-ager (1:25) Giovanni Marchetti – E‘ Nata Una Donna (3:42) Fabio Frizzi – Nothings Really Is Missed Till It’s Gone (2:46) Fabio Frizzi – Cocktail Molotov (1:28) Daniele Patucchi feat. Robert Poitevin – Il Sesso Della Strega (2:33) Francesco Campanino – Insegnante Viene A Casa (3:37) Luigi Peguri – Il Benessere (1:48) Robert Poitevin feat. 4+4 Di Nora Orlandi – Ginevra (2:30)
Da Film Erotici published first on https://soundwizreview.tumblr.com/
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imoviez · 4 years ago
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CASTING BAMBINI PER FILM "SHOTGUN"
CASTING BAMBINI PER FILM “SHOTGUN”
[hana-code-insert name=’BANNER 1′ /]   Per la realizzazione di un film “Shotgun” di Marta Savina, si effettua casting finalizzato alla selezione di bambini. Le riprese avranno inizio a partire dall’Autunno 2021 e il film racconterà la storia di Franca Viola, la prima donna ad opporsi al “matrimonio riparatore”. Si sta cercando il bambino che intrepreterà suo fratello minore. Il Film sarà prodotto…
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Investita mentre attraversa la strada ad Ivrea, muore a 96 anni
Una donna di 96 anni, Savina Vallino, è morta in seguito ad un incidente stradale avvenuto in via Torino a Ivrea. La donna stava attraversando la strada quando è stata travolta da una Toyota Yaris. L’autista si è fermato a soccorrerla ma anche l’intervento del 118 è stato inutile. La polizia municipale sta cercando di … Leggi tutto L'articolo Investita mentre attraversa la... Per il contenuto completo visitate il sito https://ift.tt/1tIiUMZ
da Quotidiano Piemontese - Home Page https://ift.tt/2W5jmbM via Adriano Montanaro - Alessandria
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tmnotizie · 7 years ago
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SAN BENEDETTO – Silvana Giacobini, martedì 10 luglio alle ore 21,30 in Piazza Sacconi, al Paese Alto di San Benedetto,  presenterà il libro “Albertone. Alberto Sordi una leggenda italiana“. Conversa con la scrittrice Roberta Alessandrini. Evento organizzato dall’Associazione “I luoghi della Scrittura” dalla Libreria La Bibliofila con il Patrocinio ed il sostegno dell’Amministrazione Comunale.
Silvana Giacobini, romana di nascita e milanese di adozione, è sposata e ha una figlia. È stata direttore di Gioia, ha progettato e diretto Chi, e ha diretto Diva e donna, che ha ideato per Cairo Editore. Ha collaborato inoltre con vari quotidiani e condotto trasmissioni per la Rai e per Mediaset. Ha scritto i romanzi La signora della città e Un bacio nel buio (Mondadori, 1994 e 1999), da cui sono stati tratti gli omonimi film per la tv; il libro di ritratti Celebrità (Mondadori, 2001); il romanzo breve Diana, l’ultimo addio (apparso a puntate su Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno) e la raccolta di poesie I fiori sul parabrezza (Rai-Eri, 2003).
Del 2007 è Chiudi gli occhi (Cairo-Rai Eri), il primo romanzo con Chiara Bonelli protagonista, che si è aggiudicato il Premio internazionale Il Mulinello per la narrativa, il Premio Colapesce, il Premio Personalità Europea e il Premio speciale della Giuria «Un libro per l’estate». Oltre il Premio Cimitile e il Premio Letterario Nazionale Albori, si sono aggiunti altri riconoscimenti quando nel 2009 è uscito Conosco il tuo segreto (Cairo-Rai Eri), il secondo della serie con Chiara Bonelli. Entrambi i romanzi sono tradotti in Germania (Aufbau) e Repubblica Ceca (Metafora). Del 2010 è Sophia Loren, una vita da romanzo (B.C. Dalai Editore) tradotto in Spagna presso Ediciones B. Per Cairo ha pubblicato Chiudi gli occhi (2007), Conosco il tuo segreto (2009), La settima anima (2011) e Il leone di terracotta (2013) . I suoi libri sono tradotti in Germania, Spagna, Repubblica Ceca e Polonia. Mostro sacro del cinema italiano, amato dalla critica e dal pubblico, in sessant’anni di carriera Alberto Sordi ha interpretato più di centoquaranta film, che ne hanno fatto il protagonista indiscusso della commedia rosa e nera di casa nostra. Nato a Trastevere da un professore di musica, concertista all’Opera di Roma, e da un’insegnante elementare, è stato bambino con la voce di soprano, ballerino di fila, suonatore di mandolino, doppiatore del goffo Ollio e del sexy Marcello Mastroianni, attore, sceneggiatore, compositore, regista: tutto questo prima di diventare l’Albertone nazionale.
Sullo schermo è stato: medico della mutua, scapolo, marito, vedovo, uomo d’affari spregiudicato, giudice corrotto, imputato in attesa di giudizio, speculatore, avido, cinico, furbo, ingenuo. E grande avaro. Tutto e il suo contrario, disegnando film dopo film i vizi, tanti, e le virtù, forse meno, dell’italiano medio, specchio dell’evolversi di un’Italia che si stava lasciando alle spalle la povertà della guerra per en¬trare in una nuova fase di sviluppo economico.
A quindici anni dalla sua scomparsa, il 24 febbraio 2003, Silvana Giacobini, che lo ha incontrato da giornalista alle prime armi e poi intervista¬to più volte per i settimanali da lei diretti, ricorda il grande attore romano ripercorrendo la sua straor¬dinaria vita e raccogliendo le testimonianze di chi lo ha conosciuto da vicino. Racconta della sua famiglia, le amatissime sorelle, Aurelia e Savina, e il fratello Pino; degli amori, grandi e piccoli; dei tic e le passioni.
Ma, soprattutto, attraverso le trame dei suoi film più famosi, come Un americano a Roma, La grande guerra, Il vedovo, I vitelloni, solo per citarne qualcuno, ripercorre la genialità artistica e creativa di Sordi, attore-simbolo di decenni della storia del nostro Paese, cercando di penetrare il mistero dell’uomo velato dalla celebrità del divo.
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goodbearblind · 7 years ago
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I NAZISTI TOLSERO GLI OCCHI, SQUARCIARONO IL VENTRE E TAGLIARONO I SENI ALLA PARTIGIANA GABRIELLA DEGLI ESPOSTI MENTRE ERA INCINTA. IN SUA MEMORIA TANTE DONNE SI UNIRONO ALLA RESISTENZA E FORMARONO UN DISTACCAMENTO COMBATTENTE TUTTO FEMMINILE <<Io, urlando, mi rivolsi a lei. Le chiesi: “Mamma, cosa devo fare?” “Nulla!” rispose lei, “Non ti preoccupare. Penso a tutto io.” E con un sorriso dolce mi mandò un bacio mentre i suoi aguzzini me la portavano via per sempre.>> Così Savina ricorda le ultime parole che gli rivolse sua madre mentre le SS guidate dall'ufficiale Schiffmann la trascinavano via da casa. Era il 13 dicembre 1944. Gabriella Degli Esposti prima di essere fermata dentro la sua abitazione era riuscita ad avvisare i partigiani della sua zona della retata in corso. Già tra le mura domestiche, nonostante fosse incinta, i nazisti l’avevano percossa con violenza davanti alla figlia affinché denunciasse l’ubicazione dei suoi compagni. Nello stesso giorno poi la portarono a Castelfranco dove fu identificata da alcune spie fasciste e torturata per giorni. Ma “Balella”, questo il suo nome di battaglia, non cedette. E così il 17 i nazisti la condussero a San Cesario sul letto del fiume Panaro, la seviziarono e l’ammazzarono. Le strapparono i capelli, le tolsero gli occhi, le squarciarono il ventre e le tagliarono i seni. Difficile dire cosa avvenne prima e cosa dopo la fucilazione. Il suo corpo e quello di altri nove compagni, ormai in decomposizione, vennero ritrovati giorno dopo. Li riconobbero solo grazie agli abiti che indossavano. Era sempre stata antifascista Balella così come suo marito Bruno Reverberi. Lei contadina e lui cascinaio, non avevano esitato al momento opportuno a trasformare la propria casa in una base della Resistenza nel modenese. Gabriella, attivissima, aveva partecipato in prima linea tanto agli scioperi contro la guerra e per il pane svoltisi a Castelfranco nell’estate del 1943, quanto alla formazioni dei Gruppi di Difesa della donna, un’organizzazione prettamente femminile che operava nell’ambito della guerra partigiana. Sempre in prima linea nel fornire supporto e assistenza ai compagni, aveva continuato ad operare incessantemente nonostante la gravidanza e sebbene la morsa degli occupanti si stringesse sempre più intorno alla sua figura. Fu proprio la generosità e il coraggio di “Balella” a motivare tante donne nella zona di Modena ad aderire alla Resistenza. E in sua memoria nacque la brigata Degli Esposti, forse l’unico distaccamento composto esclusivamente da combattenti donne di tutta la storia partigiana italiana. Distaccamento operativo nella provincia modenese che partecipò attivamente a varie azioni fino alla Liberazione. Cannibali e Re Cronache Ribelli Mai perdere la memoria!!!
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