#Sassari-Alghero
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Sassari-Alghero, al via il bando di gara per il completamento
La Sassari-Alghero sarà finalmente completata Anas ha pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara dei lavori per la realizzazione del completamento della strada statale 291 Var “della Nurra”, da Alghero a Olmedo e del collegamento con l’aeroporto di Fertilia, per un valore complessivo di oltre 238 milioni di euro. Nel dettaglio i lavori prevedono la realizzazione dell’ultimo tratto…
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Desidero partire – non per le Indie impossibili, o per le grandi isole a Sud di tutto, ma per qualsiasi luogo, villaggio o eremo, – che abbia in sé il non essere questo luogo.
Fernando Pessoa
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Strada Provinciale 105 Alghero-Bosa, Alghero, Sassari Municipality, Sardinia Region, Italy
Bernhard
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Forse per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo…❤️ Prenotazioni Nuovi Wedding FB: studiofotograficoalessandrobiggi IG: @alessandrobiggi_wedding WEB: www.alessandrobiggi.it #sassari #sardinia #olbia #wedding #matrimoni #sardegna #fotografodimatrimonio #love #costasmeralda #alghero #castelsardo #weddingsardinia #luxurywedding #luxuryweddingphotographer #destinationwedding #destinationweddingphotographer #destinationweddingitaly #sarzana #portovenere #versilia #massacarrara #laspezia #cinqueterreitaly #portotorres #nuoro #santeodoro #sardiniawedding #sardegnaofficial (presso Sardinia) https://www.instagram.com/p/CqKy-4oI1Ey/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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T͏o͏r͏r͏e͏ d͏e͏l͏ P͏o͏r͏t͏i͏c͏c͏i͏o͏l͏o͏ e͏̀ a͏l͏ c͏e͏n͏t͏r͏o͏ d͏e͏l͏l͏e͏ p͏i͏u͏̀ i͏m͏p͏o͏r͏t͏a͏n͏t͏i͏ a͏t͏t͏r͏a͏z͏i͏o͏n͏i͏ d͏i͏ A͏l͏g͏h͏e͏r͏o͏, n͏o͏n͏c͏h͏e͏̀ a͏l͏l͏'i͏n͏t͏e͏r͏n͏o͏ d͏e͏l͏ P͏a͏r͏c͏o͏ N͏a͏t͏u͏r͏a͏l͏e͏ d͏i͏ P͏o͏r͏t͏o͏ C͏o͏n͏t͏e͏. 𝘝𝘪𝘴𝘪𝘵𝘢 𝘪𝘭 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘴𝘪𝘵𝘰 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘦𝘵 𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘵𝘵𝘢𝘤𝘪 𝘵𝘦𝘭𝘦𝘧𝘰𝘯𝘪𝘤𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘱𝘱𝘳𝘰𝘧𝘪𝘵𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘪𝘮𝘣𝘢𝘵𝘵𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪 𝘰𝘧𝘧𝘦𝘳𝘵𝘦 𝘚𝘖𝘎𝘎𝘐𝘖𝘙𝘕𝘖 + 𝘕𝘈𝘝𝘌 ! #torredelporticciolo #alghero #capocaccia #portoconte #sardegna #igerssardegna #igers_sardegna #sassari #estate #camping #glamping #vacanze #estate #spiaggia #holiday (presso Torre del Porticciolo) https://www.instagram.com/p/Cot1WE4KdI_/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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I carnevali sardi #viaggiaescopri #travelwebtv #lelelatta
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PRIMA PAGINA La Nuova Sardegna di Oggi venerdì, 06 settembre 2024
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It's been a long time since we've posted hypsometric maps, so today we're sharing another piece from the "White" collection. Shaded relief map of minimal Sardinia in white with slight blue shading.
You can find the new Sardinia “Coral” on the website, which we will publish soon!
If you like our work, want to see our daily updates (or want to say hello to our studio), consider to follow our Instagram or Twitter account. Otherwise if are interested in our prints or have a custom request check our shop.
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La Colonnina Enel X Way Fast presso il D'Italy di Alghero SS in località Galboneddu: situata accanto ad un supermercato, a pochi chilometri dal centro storico di Alghero in direzione Sassari https://www.forumelettrico.it/forum/colonnina-enel-x-way-fast-d-italy-alghero-ss-via-degli-idraulici-9-galboneddu-t37941.html #enelxway #Galboneddu #alghero #sassari
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Sassari-Alghero, Solinas approva il progetto esecutivo
Cagliari. Il presidente della Regione e commissario straordinario per le opere pubbliche incaricato dal Governo, Christian Solinas, ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione dell’intervento sulla SS 291 ‘della Nurra’, che riguarda i lavori di completamento della Sassari-Alghero (lotto 1, da Alghero a Olmedo, bivio cantoniera di Rudas) e della bretella di collegamento con l’aeroporto…
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Verano en Cerdeña
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Domus de Janas
Nel cuore della Sardegna, nascoste, magiche, si trovano le Domus de Janas, misteriose abitazioni di creature fantastiche. Da più di 300 anni in tutta la Sardegna esiste un universo sotterraneo che si fonde con il paesaggio delle campagne sarde.
Le Domus de Janas sono le piccole case delle creature fatate, le janas appunto – la versione sarda degli elfi – creature immaginarie della tradizione popolare, un misto tra streghe e fate.
Ovviamente si tratta di una leggenda sarda che combina elementi magici con le costruzioni millenarie in pietra presenti su tutta l’isola, da Cagliari a Santa Teresa di Gallura e sembra l’inizio di una fiaba.
Le Domus sono delle caverne scavate nella roccia dalle antiche civiltà sarde più di 5.000 anni fa ed espressione del culto funerario di quell’epoca; in tutta la Sardegna se ne contano più di 3.500. Le caverne erano posizionate una accanto all’altra in modo da formare delle necropoli che potevano ospitare fino a un centinaio di corpi. I corpi erano depositati in posizione fetale accanto agli averi che si credeva fossero necessari per il viaggio verso l’aldilà. Quando di loro rimaneva solo lo scheletro venivano depositati nelle caverne.
“Domus” in latino significa casa ed infatti le “Domus de Janas” sono la perfetta miniatura delle case di questa antica civiltà; in poche parole anche i morti avevano una loro casa dove abitare. Delle migliaia scoperte, più di 200 conservano motivi decorativi scolpiti, incisi e dipinti, in gran parte simbolici, come teste di bovino, corna taurine e spirali.
La necropoli più grande e più suggestiva di tutte è Sant’Andrea Priu, vicino��Bornova, circa 50 km ad est di Bosa e 50 km a sud di Alghero. Visitare le molte “stanze” di queste incredibili case grotta a Sant’Andrea Priu è un’esperienza molto emozionante. Una delle Domus fu trasformata in una chiesa nei tempi Bizantini, infatti qui si possono ammirare degli affreschi meravigliosi (restaurati nel 1997) e osservare la vecchia narthex (l’entrata della chiesa dove risiedevano i non ancora battezzati ) e il presbiterio con l’altare. Il colpo di scena é un grande masso nella forma simile a quella di un toro. Molti si sono chiesti se la forma della roccia fosse naturale oppure creata artificialmente, ma rimarrà un mistero. Il “toro” non ha la testa e anche qui ci sono varie teorie, si pensa che una testa di legno o argilla venisse aggiunta durante le celebrazioni, un’altra ipotesi é che la testa sia stata tagliata dai cristiani.
In genere le “case delle fate” si trovano in luoghi non proprio a portata di mano e sono di piccole o medie dimensioni, ce n’è tuttavia una ubicata proprio nel centro storico di un paese e che sviluppa circa 129 mq calpestabili, distribuiti su ben tre livelli: si tratta della Domus de Janas di Sedini, la casa delle fate più grande di tutta la Sardegna.
Sedini è un comune di poco più di 1300 abitanti, in provincia di Sassari: il paese dista da Alghero circa un’ottantina di chilometri, ma vale la pena farli tutti per poter ammirare lo spettacolo di questa imponente e sognante casa scavata in un masso calcareo alto quanto un edificio di tre piani.
Nella Domus de Janas di Sedini oltre alla roccia si è sedimentato anche l’uomo, che ha iniziato a trasformarla e adattarla alle proprie esigenze ininterrottamente dal IV o dal III millennio a.C. fino ai giorni nostri. Basti pensare che tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900 fu usata perfino come prigione: una situazione per niente piacevole per le janas allora residenti. Ma ancor meno entusiaste dovettero esserlo quando la Domus venne utilizzata come stalla oppure ancora come negozio. Ma in assoluto l’uso che le abbia più d’ogni altro fatte imbestialire sia quello di sede di partito, come pure fu impiegata.
Altre domus degne di menzione sono Montessu, nel cuore del Sulcis, la più grande nel sud della Sardegna e nel cuore della pianura; S’Incantu a pochi km da Alghero, nota anche come “tomba dell’architettura dipinta”; Sas Concas in provincia di Nuoro, dove c’è un sito prenuragico, un complesso di ben 20 tombe, con particolari raffigurazioni simboliche incise nella roccia (probabilmente raffiguravano i defunti che ritornavano all’interno della Terra).
Fatti travolgere dalla magia di queste piccole creature fatate!
Fonte: https://www.grimaldi
Le Janas, fate della Sardegna
Necropoli di Montessu
Il più imponente ed esteso sepolcreto a domus de Janas del sud Sardegna sorge in una fertile pianura del basso Sulcis, a un chilometro da...
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Sardegna: alla scoperta dei misteriosi nuraghi
I nuraghi sono uno degli elementi più emblematici e misteriosi della Sardegna, essi rappresentano il simbolo di un passato antico e affascinante che attira l'interesse di storici, archeologi e visitatori da tutto il mondo. Queste strutture megalitiche, diffuse su tutta l'isola, sono la testimonianza più tangibile della civiltà nuragica, una delle culture più avanzate del Mediterraneo durante l'Età del Bronzo. In questo articolo esploreremo i nuraghi, la loro origine, le principali teorie sulla loro funzione, e quali sono i più famosi e assolutamente da visitare. Un viaggio che ci porterà al cuore di un passato ancora avvolto nel mistero.
Che cosa sono i nuraghi?
I nuraghi sono monumenti in pietra tipici della Sardegna, costruiti principalmente tra il 1800 e il 1200 a.C., durante l'Età del Bronzo. Queste costruzioni monumentali si presentano sotto forma di torri tronco-coniche, realizzate con la tecnica della pietra a secco, senza l'uso di leganti. Tipicamente, un nuraghe è costituito da una torre centrale, spesso circondata da mura e altre torri minori. L'interno di queste strutture presenta spesso una volta a "tholos", una tecnica in cui le pietre vengono sovrapposte gradualmente verso l'alto, creando una forma simile a un alveare.
Oggi in Sardegna si possono ancora vedere circa 7.000 nuraghi, anche se in origine il numero doveva essere significativamente più elevato, forse oltre 10.000. Questi monumenti sono distribuiti su tutto il territorio dell'isola, testimoniando l'importanza e la diffusione di questa civiltà. Tra i nuraghi più noti e visitati troviamo il Nuraghe Su Nuraxi a Barumini, in provincia di Sud Sardegna, il Palmavera ad Alghero e l'Arrubiu ad Orroli.
L'origine dei nuraghi
Le origini dei nuraghi risalgono alle radici più profonde della storia della Sardegna. La civiltà nuragica si sviluppò grazie all'incontro tra culture locali e influenze esterne durante l'Età del Bronzo. Le prime comunità umane in Sardegna, come la cultura di Ozieri (La cultura di Ozieri, nota anche come cultura di San Michele, fu una delle prime culture prenuragiche sviluppatesi in Sardegna tra il 4000 e il 3300 a.C. Questa cultura prende il nome dal sito archeologico di Ozieri, situato nella Sardegna settentrionale, dove sono stati scoperti importanti reperti, in particolare nella Grotta di San Michele, che hanno permesso di comprendere meglio la vita e le pratiche delle antiche popolazioni dell'isola.), giocarono un ruolo fondamentale nello sviluppo delle tecniche di costruzione e delle conoscenze architettoniche che portarono alla nascita dei nuraghi.
I nuraghi rappresentano un'evoluzione naturale delle strutture megalitiche precedenti, come le tombe dei giganti (grandi tombe collettive megalitiche utilizzate come luoghi di sepoltura, situate in diverse località della Sardegna, come Coddu Vecchiu e Li Lolghi) e l'altare di Monte d'Accoddi (un antico altare a gradoni, situato nei pressi di Sassari, in provincia di Cagliari, unico nel suo genere in Sardegna, utilizzato probabilmente per cerimonie religiose). La cultura Bonnanaro, una cultura proto-nuragica sviluppatasi attorno al 1800-1600 a.C., è considerata la precorritrice della civiltà nuragica, con le sue prime strutture note come protonuraghi. Successivamente, questi proto-nuraghi evolsero in forme più complesse e imponenti, divenendo simboli del potere e dell'organizzazione sociale della civiltà nuragica.
Il significato e la funzione dei nuraghi
Nonostante la loro imponenza e la vasta diffusione, il significato e la funzione precisa dei nuraghi rimangono oggetto di dibattito tra gli studiosi. Numerose teorie sono state proposte nel corso degli anni. Alcuni esperti ritengono che i nuraghi fossero strutture difensive, costruite per proteggere le comunità locali da attacchi esterni. Questa ipotesi è supportata dalla presenza di torri, mura possenti e passaggi stretti che potrebbero aver facilitato la difesa.
Altri studiosi suggeriscono che i nuraghi avessero una funzione cerimoniale e religiosa, utilizzati come luoghi di culto per divinità legate alla natura o come osservatori astronomici. Infatti, alcuni nuraghi presentano particolari orientamenti che potrebbero essere stati utilizzati per osservare fenomeni celesti, analogamente ad altre strutture megalitiche europee come Stonehenge.
Un'ulteriore teoria ipotizza che i nuraghi fossero simboli di potere e status sociale, costruiti dalle famiglie più influenti per esibire il proprio prestigio. Il fatto che molti nuraghi siano situati in posizioni elevate e strategiche suggerisce che potessero avere anche una funzione simbolica di controllo territoriale.
Probabilmente, i nuraghi avevano una molteplicità di funzioni, adattandosi alle diverse necessità delle comunità nel corso dei secoli. Ciò che è certo è che queste strutture furono utilizzate anche in epoche successive, durante i periodi punico e romano, dimostrando la loro rilevanza per le popolazioni locali.
I nuraghi più famosi
Tra i numerosi nuraghi presenti in Sardegna, alcuni sono diventati dei veri e propri simboli dell'isola, grazie alla loro imponenza e al loro stato di conservazione.
Su Nuraxi di Barumini
Su Nuraxi di Barumini è il nuraghe più conosciuto e rappresentativo della Sardegna, tanto da essere stato inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 1997. Questo straordinario sito archeologico si trova nel sud della Sardegna, vicino al paese di Barumini, ed è costituito da una torre centrale (mastio) circondata da quattro torri minori, il tutto racchiuso da un ampio bastione e un vasto villaggio nuragico. La torre centrale, alta oltre 14 metri, è costruita con una serie di pietre sovrapposte che formano una struttura troncoconica estremamente solida. Il villaggio nuragico, composto da oltre 50 capanne, offre una visione unica della vita quotidiana della civiltà nuragica. Gli scavi archeologici, iniziati negli anni '50 e proseguiti nella seconda metà del XX secolo, hanno rivelato una complessità architettonica e organizzativa straordinaria, che testimonia l'elevato livello di sviluppo sociale e tecnologico della civiltà nuragica.
Nuraghe Palmavera
Il Nuraghe Palmavera, situato vicino ad Alghero, è un altro esempio significativo dell'architettura nuragica. Alghero, conosciuta anche come la "piccola Barcellona" per via della sua storia catalana, offre un contesto ricco di cultura e tradizione che rende la visita al Nuraghe Palmavera ancora più affascinante. Villa Grazia B&B Alghero consiglia una visita al Nuraghe Palmavera di Alghero, per scoprire dal vivo uno dei più iconici e misteriosi tra i nuraghi della Sardegna. Il complesso è composto da una torre principale e una torre secondaria, circondate da un villaggio di capanne. Gli scavi hanno portato alla luce numerosi reperti, tra cui utensili come pestelli e macine in pietra, nonché ceramiche decorate utilizzate per la conservazione degli alimenti, che testimoniano la vita quotidiana degli abitanti. La vicinanza alla città di Alghero rende il Nuraghe Palmavera una meta facilmente accessibile e particolarmente interessante per chi desidera esplorare sia la storia che la bellezza del paesaggio. Il sito è facilmente raggiungibile in auto dal centro di Alghero.
Nuraghe Arrubiu di Orroli
Il Nuraghe Arrubiu, situato a Orroli, è uno dei più grandi e imponenti dell'isola. Il suo nome, che in sardo significa "rosso", deriva dal colore delle pietre vulcaniche utilizzate per la costruzione. Il complesso è composto da una torre centrale e diverse torri laterali collegate da una serie di mura e passaggi interni, evidenziando un'elevata complessità architettonica. Questo sito offre un'importante testimonianza delle capacità costruttive e dell'organizzazione della civiltà nuragica.
Nuraghe Santu Antine di Torralba
Nuraghe Santu Antine, situato a Torralba, è uno dei nuraghi più impressionanti e imponenti della Sardegna, tanto da essere chiamato "il Re dei Nuraghi". Costruito intorno al 1500 a.C., il complesso è costituito da una torre centrale circondata da tre torri minori, collegate da una serie di bastioni e corridoi. La torre centrale, alta circa 17 metri, rappresenta uno straordinario esempio di abilità ingegneristica della civiltà nuragica, con una scala interna che conduce a diversi livelli e terrazze. Il sito è noto anche per la presenza di un villaggio nuragico circostante, che offre uno spaccato sulla vita quotidiana dell'epoca. La struttura è particolarmente affascinante per la sua complessità architettonica e per l'ottimo stato di conservazione che permette ai visitatori di esplorare al suo interno.
Nuraghe Losa di Abbasanta
Il Nuraghe Losa, situato ad Abbasanta, è uno dei nuraghi meglio conservati e più visitati dell'isola. La sua particolare forma triangolare lo distingue da altri nuraghi e dimostra l'evoluzione delle tecniche costruttive della civiltà nuragica. Il complesso è costituito da una torre centrale e da un bastione con tre torri minori collegate tra loro, formando una pianta trilobata. L'interno della torre presenta una volta a tholos, con corridoi e scale che conducono ai livelli superiori. Il sito è circondato da un vasto villaggio nuragico, dove sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici, tra cui ceramiche e utensili in bronzo. La posizione strategica del Nuraghe Losa, lungo importanti vie di comunicazione dell'epoca, suggerisce che avesse un ruolo significativo nel controllo del territorio e nelle attività commerciali.
Altri nuraghi di interesse
Oltre ai più famosi, la Sardegna è costellata di nuraghi che meritano una visita per la loro bellezza e per il contesto paesaggistico in cui si trovano. Tra questi, spicca il Nuraghe Serbissi a Osini, situato in una posizione panoramica che domina la valle dell'Ogliastra, offrendo un'esperienza unica per chi ama combinare storia e natura. Anche il Nuraghe Serbissi a Osini, situato in una posizione panoramica che domina la valle dell'Ogliastra, offre un'esperienza unica per chi ama combinare storia e natura.
Consigli per le visite
Visitare i nuraghi significa intraprendere un viaggio nel tempo, alla scoperta di una civiltà antica e misteriosa. Ecco alcuni consigli per chi desidera esplorare questi monumenti:
Su Nuraxi di Barumini: Questo sito è una tappa obbligata per chiunque voglia approfondire la storia della civiltà nuragica. Le visite guidate sono essenziali per comprendere la complessità del villaggio e la vita quotidiana degli antichi abitanti.
Nuraghe Palmavera di Alghero: La visita al Nuraghe Palmavera è ideale per chi soggiorna ad Alghero o nei dintorni. L'accessibilità del sito e la bellezza del contesto lo rendono una meta perfetta per famiglie e appassionati di archeologia.
Nuraghe Arrubiu di Orroli: Per gli amanti dell'archeologia e della storia, il Nuraghe Arrubiu rappresenta una tappa imprescindibile. Le visite guidate offrono una prospettiva approfondita sulla storia e sulla costruzione del sito.
Nuraghe Santu Antine e Nuraghe Losa: Questi due nuraghi sono perfetti per chi si trova nella parte centrale dell'isola e desidera esplorare luoghi meno frequentati ma altrettanto affascinanti. Entrambi consentono di apprezzare la straordinaria abilità architettonica della civiltà nuragica.
Consigli pratici: È sempre consigliabile indossare abbigliamento comodo e scarpe adatte per camminare su terreni irregolari. La maggior parte dei nuraghi si trova in aperta campagna, quindi è essenziale portare acqua e protezione solare, soprattutto nei mesi estivi.
Conclusioni
I nuraghi rappresentano uno degli aspetti più affascinanti della Sardegna, un legame diretto con un passato che continua a vivere attraverso queste maestose strutture di pietra. Visitare i nuraghi significa non solo esplorare l'architettura e la storia di una delle civiltà più avanzate del Mediterraneo, ma anche immergersi nella bellezza paesaggistica di un'isola che offre panorami mozzafiato e un'accoglienza senza pari.
Se sei un appassionato di storia, un amante della natura, o semplicemente curioso di conoscere le radici più profonde della Sardegna, i nuraghi sono una tappa imprescindibile. Un viaggio attraverso queste torri di pietra è un viaggio nella storia dell'umanità, nelle sue conquiste e nel suo legame indissolubile con il territorio.
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Alghero. I carabinieri partecipano alla manifestazione “L’autismo va in meta".
Alghero. I carabinieri partecipano alla manifestazione “L’autismo va in meta". Anche quest’anno i carabinieri della Compagnia di Alghero hanno partecipato alla manifestazione ideata da Paco Ogert e Doriana Caria dell'associazione "Il mio Amico Speciale", con il supporto del Comune di Alghero, dell'Amatori Rugby Alghero, Fondazione Alghero, Sogeaal Aeroporto di Alghero, Provincia di Sassari, sponsor e sostenitori vari. Con uno stand in cui hanno mostrato le dotazioni e gli equipaggiamenti utilizzati quotidianamente dalle donne e dagli uomini dell’Arma, i militari hanno accolto centinaia di giovani sportivi che, incuriositi, si sono avvicinati ai mezzi esposti, per chiedere informazioni e curiosità.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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