#Riccardo Cavallo
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riccardo cavallo : digital collages
: recognitiones-ii.blogspot.com
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cut up / prosa / ecc.: riccardo cavallo su compostxt (nel 2010)
https://compostxt.blogspot.com/2010/05/cut-up-agencyidee-dela-prosa.html
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John Everett Millais - Londra - Tate Gallery - Ophelia - 1852
Le opere di Shakespeare, in un tempo di consolidamento della dinastia Tudor iniziato dopo la guerra delle Due Rose fra i due rami, Lancaster e York, della casa dei Plantageneti con Enrico VII e proseguito con Enrico VIII ed Elisabetta, interprete dello spirito riformista rinascimentale, e di nuove incertezze per l’umanità con la rivoluzione copernicana, sono celebri per i personaggi che affrontano i drammi dell’uomo. E’ con una messinscena teatrale che Amleto disvela l’assassinio del padre: il teatro è ricerca della verità come nel teatro classico e al contempo “Tutto il mondo è un palcoscenico” (Come vi piace). Fra i personaggi principali vi sono:
- il tiranno Riccardo III di York che conquista il potere (“Ormai l'inverno del nostro scontento s'è fatto estate radiosa ai raggi di questo sole di York e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell’Oceano”) per essere poi sconfitto a Bosworth Field da Enrico VII Tudor (“Il mio regno per un cavallo”);
- l’intrigante Cassio, l’incerto Bruto che antepone la libertà alle necessità della storia, l’opportunista Antonio (“E tuttavia Bruto è un uomo d’onore”), il fantasma di Cesare (“Mi rivedrai a Filippi”) in una tragedia, il Giulio Cesare, che affrontò il problema del potere in un momento in cui la regina Elisabetta poteva morire senza eredi;
- l’ebreo Shylock;
- sobillata dalla tre streghe, l’ambiziosa coppia, nella conquista del trono di Scozia, rappresentata da Lady Macbeth (“Vieni, densa notte, e ammantati del più perso fumo d’inferno, perché il mio affilato pugnale non veda la ferita che fa, e il cielo non possa affacciarsi di sotto la coltre delle tenebre per gridare “Ferma!”) e dal marito (“La vita non è che un'ombra che cammina; un povero commediante che si pavoneggia e si agita sulla scena del mondo, per la sua ora, e poi non se ne parla più; una favola raccontata da un idiota, piena di rumore e furore, che non significa nulla");
- il dubbioso Amleto, principe di Danimarca, che non sa se credere al fantasma del padre (“Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante tu ne possa sognare nella tua filosofia”) per vendicarsi dello zio che ha sposato la madre (“Fragilità, il tuo nome è donna) in un dramma poetico (“il mattino dalla sciarpa scarlatta si bagna alla rugiada dell’alta collina ad oriente”) ed esistenziale che prelude al Barocco (“Essere, o non essere, questo è il dilemma: se sia più nobile nella mente soffrire colpi di fionda e dardi d'oltraggiosa fortuna
o prender armi contro un mare d'affanni e, opponendosi, por loro fine?);
- la sfortunata Ofelia, innamorata di Amleto, figlia di Polonio e sorella di Laerte;
- il dispettoso folletto Puck che instilla l’amore (“Se l’ombre nostre offeso v’hanno pensate, per rimediare al danno, che qui vi abbia colto il sonno
durante la visione del racconto e questa vana e sciocca trama non sia nulla più di un sogno Signori, non ci rimproverate, rimedieremo, se ci perdonate. E, come è vero che son sincero, se solo avremo la fortuna di sfuggire ai vostri insulti, a fare ammenda riusciremo. O chiamatemi bugiardo se vi va! Quindi buonanotte a tutti voi regalatemi un applauso, amici miei E Puck a tutti i danni rimedierà”);
- gli innamorati Romeo (“Silenzio! Quale luce irrompe da quella finestra lassù? È l'oriente, e Giulietta è il sole. Sorgi, vivido sole, e uccidi l'invidiosa luna”) e Giulietta (“O Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il tuo nome o, se non vuoi, legati solo in giuramento all'amor mio, ed io non sarò più una Capuleti” e “ Che cos’è un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo”).
- il condottiero moresco, veneziano e geloso Otello che si fa convincere dalle insinuazioni del suo alfiere Iago in merito all’adulterio di Desdemona con Cassio;
- Re Lear che diede il proprio regno a delle figlie ingrate;
- Prospero ne La Tempesta (“Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita”).
Le opere di Shakespeare furono rappresentate al Globe Theatre di Londra e vanno inquadrati nella ripresa del teatro dopo le rappresentazioni sacre e i buffoni di corti medioevali: fino alla chiusura dei teatri da parte dei Puritani nel 1642, si trattò in Inghilterra di un fenomeno di massa.
L’italiano Giovanni Florio, la commedia dell’arte, i drammi dell’Ariosto e del Boiardo, la conoscenza inglese di Venezia sono fra le fonti italiane che entrano nel teatro elisabettiano e, soprattutto negli Anni Perduti (1585 - 1592), in Shakespeare.
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Il 14 giugno 2024 è uscito "Circe", il nuovo album di Simone Alessandrini
"Sono cresciuto a San Felice Circeo, e per mio zio Rocco “Papillon”, sopraffino esperto di epica, era consuetudine raccontare a noi nipoti l’Odissea, attraverso le gesta di Ulisse, le terre dei ciclopi e in particolar modo, il mito di Circe.
Una figura a cui sono molto legato e che ho ritrovato qualche tempo fa in un libro poco conosciuto, dall’omonimo titolo: La Circe, dello scrittore Giovan Battista Gelli, pubblicato nel 1549.
Nel testo, l’autore immagina che Ulisse ottenga da Circe la facoltà di conversare con i suoi greci trasformati in animali, i quali inaspettatamente si pronunciano a favore della propria condizione ferina e oppongono un netto rifiuto all’offerta di recuperare le fattezze umane, sostenendo la superiorità̀ etica degli animali rispetto alle debolezze, ai vizi e alle miserie che caratterizzano l’esistenza degli uomini. Questo libro è stato lo spunto che ha dato vita a “Circe”, il terzo album di Storytellers, con cui chiudo la mia piccola trilogia. Per l’occasione, ho ampliato la formazione a 12 elementi che hanno suonato in un modo incredibile e che non finirò mai di ringraziare.
Sto parlando di:
Laura Giavon, (nel ruolo di Circe) Federico Pascucci, (nel ruolo del vitello) Anto Sor, (nel ruolo del cavallo) Mariasole De Pascali, (nel ruolo della serpe) Federico D'Angelo, (nel ruolo del leone) Giacomo Ancillotto, (nel ruolo della cerva) Marcella Carboni, (nel ruolo della lepre) Nazareno Caputo, (nel ruolo dell’ostrica) Simone Pappalardo, (nel ruolo del cane) Riccardo Gola, (nel ruolo della talpa) Riccardo Gambatesa, (nel ruolo del capro)"
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Rete sentieristica di Monteciccardo (PU): domenica l'inaugurazione con la passeggiata e un mtb tour gratuiti
Rete sentieristica di Monteciccardo (PU): domenica l'inaugurazione con la passeggiata e un mtb tour gratuiti Saranno una passeggiata naturalistica e un mtb tour a inaugurare, domenica 24 marzo, la Rete sentieristica di Monteciccardo progetto di mobilità sostenibile e valorizzazione del territorio promosso dal Comune di Pesaro e dal Municipio e che utilizza 70 chilometri di sentieri e 13 percorsi tematici - segnalati da pannelli turistici e da un sito web dedicato – per far conoscere, riscoprire un territorio unico e autentico. Il ritrovo è alle ore 9 in piazza Europa, luogo in cui si terrà la presentazione del progetto «che ben interpreta lo spirito de 'La natura della cultura' di Pesaro 2024; una Capitale 'diffusa' che sin da subito ha fatto del coinvolgimento del territorio e della messe in rete del suo patrimonio, la sua mission. Con questo progetto andremo a collegare le aree verdi ai borghi del Municipio e a far esplorare, in sicurezza, uno splendido patrimonio architettonico, rurale e storico» spiegano il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, il vicesindaco Daniele Vimini e l'assessore al Fare Riccardo Pozzi, che daranno il "via" alle escursioni, domenica, insieme al presidente del Municipio Claudio Bonazzoli, che invita residenti e "cittadini temporanei" a partecipare all'appuntamento: «Andiamo a ufficializzare e a rendere fruibili i numerosi percorsi che attraversano le splendide colline di Monteciccardo – spiega Bonazzoli - con questo progetto che valorizza le zone naturalistiche Sic e Zps che rientrano nella Rete Sentieri 2000 e che permette di ri-scoprire Monteciccardo e il tuo territorio fantastico, promuovendo oltre al suo paesaggio, i borghi e i produttori che lo caratterizzano». A spiegare il progetto della rete sentieristica di Monteciccardo, "Monte della Mattera - Valli e colli del piccolo Appennino", saranno i rappresentanti di Balza del Sole Guide, di Monti Editori e del CAI Pesaro "Lino Liuti". Al termine, i partecipanti potranno percorrere a piedi, in bici o a cavallo gli itinerari proposti dalla Rete che si immergeranno nell'area più verde e selvatica del Municipio muniti delle carte escursionistiche che saranno distributie ai presenti. Passeggiata Naturalistica Distanza: 4 Km (giro ad anello); dislivello: 100 metri; durata: 2 ore. Attrezzatura: scarponi da trekking (o scarpe da outdoor), vestiario a strati, Kway o giacca impermeabile, acqua (1 litro), frutta secca o snack, cambio vestiti in auto. Il giro a piedi sarà condotto da guide CAI e dalle guide di Balza del Sole. Info: Balza del Sole Guide (328 1834019 – Marco). MTB tour Distanza: 30 Km (percorribile sia in MTB che E-MTB, giro ad anello); dislivello: 1000 metri; durata: 3 ore Attrezzatura: casco e bici in buono stato, vestiario a strati, kway o giacca impermeabile, acqua (1 litro), frutta secca o snack, cambio vestiti in auto. Il giro sarà guidato dal gruppo "I birri di muncicard".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Naiadi: turbativa d'asta, quattro indagati a Pescara
La Procura di Pescara ha iscritto quattro persone sul registro degli indagati per turbativa d’asta in merito alla gara d’aggiudicazione della gestione delle Naiadi di Pescara: si tratta di Donato Cavallo, direttore generale dell’AreaCom, Riccardo Fustinoni dirigente Club Acquatico Pescara, Vincenzo Serraiocco, proprietario della Auditors&Consultans che ha stilato il piano economico del club…
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Surfgate: piedi sulla tavola o sotto la tavola?
Sono indagati per #peculato il presidente della #FISW #LucianoSerafica e il dirigente tecnico #RiccardoBaita. Se questo non è un #surfgate... #ris8 #ris8lifestyle #magazine #surf #surfplay #surfitaliano #CONI #federazioneitaliana
La scorsa settimana, a cavallo tra la antivigilia e la vigilia di Natale, è un arrivato un bombora mediatico. Un vero e proprio surfgate all’iatliana. Sono indagati per peculato il presidente della FISW (Federazione Italiana Sci Nautico e Wakeboard) Luciano Serafica e il dirigente tecnico Riccardo Baita. Se questo non è un surfgate… Stando all’ANSA, il presidente Riccardo Serafico: Avrebbe…
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riccardo cavallo : digital collage
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riccardo cavallo: 66 ieri
ieri sarebbe stato il sessantaseiesimo compleanno di Riccardo Cavallo, scrittore, critico, studioso, scomparso nel 2016. Riccardo Cavallo online:…
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comunque altro capolavoro degli oblivion da sapere con la mano sul petto è le tragedie di shakespeare in 8 minuti
#perle del tipo:#personaggi letterari dell'antichità trucidati in un crescendo di atrocità sì respiriamo l'aria e godiamoci un po' di cronaca nera#quel flacone di stricnina chi l'avrebbe detto mai io me lo bevo tutto#ofelia sì ofelia no ofelia bum la faccio finita essere sì essere no mi tolgo la vita#quanto sangue che schizzava dal cadavere del re! *fischio* sonnambula#ehi arriva cesare dai devi star vigile sai l'impero è fragile se non ti volti subito ti perdi un'uccision#senato senato senato 23 volte mi hai pugnalato#otello otello è impossibile ma grazie al cassio vedrai che hai capito male#ed alla fine c'è anche riccardo quello terzo il più bastardo dopo aver fatto un gran macello cedo il mio regno per un cavallo#lo sai che i cadaveri son tanti tanti tanti e tu sei piccolina e tu sei piccolina#niente raga iconico.
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List of songs mentioned in this Sanremo 2022 sketch by Maria Chiara Giannetta and Maurizio Lastrico
I'm not going to translate everything since its going to take too much time. It's a really long list, more then 70 songs at least, these are the ones i found: Also i created a Spotify Playlist with all the songs: click here
- Buongiorno Italia, buongiorno Maria (Toto Cutugno - L'italiano) - Grazie dei Fiori (Nilla Pizzi - Grazie dei fiori) - Prego, grazie, scusi, tornerò (Adriano Celentano - Grazie, Prego, Scusi) - Quanta fretta, ma dove corri, dove vai? (Edoardo Bennato - Il gatto e la volpe) - A prendere il latte, devo dirti qualche cosa che riguarda noi due (Gianni Morandi - Fatti mandare dalla mamma) - Mi sono informato, c'è un treno che parte alle sette e quaranta (Lucio Battisti - 7 e 40) - E adesso siediti, su quella seggiola (Riccardo Cocciante - Bella senz'anima) - Cerco un centro di gravità permanente (Franco Battiato - Centro di gravità permanente) - Questa di Marinella è una storia vera? (Fabrizio De Andrè - La canzone di Marinella) - Lo sai che la Tachiprina 500 se ne prendi due (Calcutta - Paracetamolo) - Poi me ne restano mille (Fedez, Achille Lauro, Orietta Berti - MILLE) - Dimmi la verità (Sergio Endrigo - Dimmi la verità) - Perché la verità tu non l'hai detta mai (Little Tony - Cuore Matto) - La verita' ti fa male. Lo so! (Caterina Caselli - Nessuno Mi Può Giudicare) - E' colpa di Alfredo (Vasco Rossi - Colpa D'Alfredo) - Eravamo quattro amici al bar, Eravamo tre amici al bar, Eravamo due amici al bar, Son rimasto da solo al bar (Gino Paoli - Quattro amici al bar) - Non posso star fermo con le mani nelle mani (Riccardo Cocciante - Margherita) - Ci son cascato di nuovo (Achille Lauro - Me ne Frego) - Minchia Signor Tenente (Giorgio Faletti - Signor Tenente) - Datemi un martello (Rita Pavone - Datemi un martello) - Tu sei fuori di testa, ma diversa da loro (Måneskin - ZITTI E BUONI) - Parole, parole, parole, soltanto parole, parole tra noi (Mina - Parole Parole) - Ascoltami (Elisa or Dalida) - Il mio canto libero (Lucio Battisti - Il mio canto libero) - Grazie (Adriano Celentano again or Marco Mengoni) - Parlami di te Bella signora (Gianni Morandi - Bella signora) - Non sono una signora (Loredana Bertè - Non sono una signora) - Piccola Katy (Pooh - Piccola Katy) - Cos Cos Cos Cos Frat Cos (Clementino - Cos Cos Cos) - Ti lascio così (i think this was an improv moment but i have found a song so i'll add it anyway) (Gianni Morandi - Lasciarsi per amore) - Marco grosse scarpe e poca carne (Lucio Dalla - Anna e Marco) - Ma-ma-ma, mamma Maria (Ricchi e Poveri - Mamma Maria) - Dimmi quando quando quando (Tony Renis - Quando quando quando) - Yesterday (The Beatles - Yesterday) - Ma Marco che a ballare sembra un cavallo (Sempre Lucio Dalla - Anna e Marco) - Si, con quella faccia un po' così, quell'espressione un po' così (Paolo Conte - Genova Per Noi) - Pazza idea di far l'amore con lui (Patty Pravo - Pazza idea) - Era un gioco non era un fuoco (Lucio Battisti - Eppur mi son scordato di te) - Io lavoro e penso a te, torno a casa e penso a te, chiudo gli occhi e (E penso a te - Lucio Battisti) - Penso che un sogno così non ritorni mai più (Volare - Domenico Modugno) - Ti mando un vocale di 10 minuti soltanto per dirti quanto sono felice (Thegiornalisti - Felicità puttana) - E tu (Claudio Baglioni - E Tu) - Apri la porta a un guerriero di carta igienica (Umberto Tozzi - Ti amo) - Bella stronza (Marco Masini - Bella stronza) - Marco se n'è andato e non ritorna più (Laura Pausini - La Solitudine) - Io rinascerò cervo a primavera (Riccardo Cocciante - Cervo a primavera) - Ti odio, poi ti amo, poi ti amo, Poi ti odio, poi ti amo (Mina - Grande, grande, grande) - Sei Chiara come un alba (Vasco Rossi - Albachiara) - Pígliate na pastiglia, siente a me! (Renato Carosone - Pigliate Na Pastiglia) - Nun te reggae più (Rino Gaetano - Nun te reggae piu) - Stasera mi butto (Rocky Roberts - Stasera Mi Butto) - Quando esta noche tramonta el sol, Mon amour mon amour (Gigi D'Alessio - Mon Amour) - Imagine (John Lennon - Imagine) - Io e te, io e te, Seduti sul divano, Parlar del più e del meno (Vasco Rossi - Come Nelle Favole) - Ah te vuoi fare la baldoria seeeh io no (_rootsie_ - Statt alla casa) - Buonanotte fiorellino (Francesco De Gregori - Buonanotte Fiorellino) - Ti prego non uccidermi il mood, dai (Ghali - Good Times) - Please don't go
(Double You - Please Don't Go) - Torna a Surriento (Ernesto de Curtis - Torna a Surriento) - Maestro (Raffaella Carrà - Ma che musica maestro) - Metti un po' di musica leggera, Perché ho voglia di niente (Colapesce, Dimartino - Musica leggerissima) - T'appartengo ed io ci tengo (Ambra Angiolini - T'Appartengo) - Balliamo... E' da tanto tempo che non lo facciamo (Balliamo - Fred Bongusto) - Ahhh Feel Good (James Brown - I Feel Good) - Tu come stai, Tu come stai, Tu come stai (Claudio Baglioni - Tu come stai) - L'importante è finire (MINA - L'Importante è Finire) - Lo sai che i papaveri son alti alti alti (Nilla Pizzi - Papaveri e papere) - Sei Grande grande grande, come te sei grande solamente tu (Mina - Grande, grande, grande) - Son le tagliatelle di nonna Pina (46° Zecchino d'Oro 2003) - Lui chi è (...) Il triangolo no non l'avevo considerato (Renato Zero - Triangolo) - Amadeus Amadeus (Falco - Rock Me Amadeus) - Lo so che ho sbagliato una volta e non sbaglio più Ho visto la differenza tra lui e te ed ho scelto (Caterina Caselli - Nessuno Mi Può Giudicare) - Pedro (Raffaella Carrà - Pedro)
#Sanremo 2022#Maria Chiara Giannetta#Maurizio Lastrico#sanremo#festival di sanremo#Gianni Morandi#maneskin#the beatles#Elisa#Laura Pausini#Vasco Rossi#Mina#Claudio Baglioni#_rootsie_#John Lennon#Gigi D'alessio#Colapesce#Dimartino#Raffaella Carrà
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Depistaggio Cucchi, condanne per tutta la catena di comando - Osservatorio Repressione
Al generale Alessandro Casarsa inflitti in primo grado 4 anni di carcere. Per gli 8 carabinieri in totale pene per 21 anni e mezzo. L’avvocato Fabio Anselmo: «Falsità su Stefano e sulla famiglia studiate a tavolino»
di Eleonora Martini
Dodici minuti: tanto ci mette il giudice monocratico della VIII sezione penale di Roma, Roberto Nespeca, a leggere il dispositivo della sentenza. Dopo otto ore di camera di consiglio, nell’aula bunker di Rebibbia viene pronunciata più e più volte la parola «condanna». Ed ha quasi dell’incredibile, perché per la prima volta viene riconosciuta la catena di comando che all’interno dell’Arma dei carabinieri per anni (oltre dieci, in questo caso) ha depistato e tentato di sotterrare le prove delle violenze inflitte ad un cittadino – Stefano Cucchi – mentre era nelle mani dello Stato. Dall’ultimo dei militari che falsificò il verbale sullo stato di salute del giovane ex tossicodipendente arrestato a Roma in una sera di ottobre del 2009, pestato e lasciato morire sette giorni dopo in una stanza dell’ospedale Pertini, fino al più alto in grado.
E ALLORA partiamo da lui: dal generale Alessandro Casarsa, allora comandante del Gruppo Roma, in seguito e fino a quando venne sostituito dal presidente Mattarella comandante dei Corazzieri del Quirinale, è stato condannato ieri in primo grado a 5 anni di carcere con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici (l’accusa ne aveva chiesti 7). In seconda linea ci sono il colonnello Francesco Cavallo, al tempo capufficio del Gruppo Roma, e il maggiore Luciano Soligo, ex comandante della compagnia Talenti Montesacro da cui dipendeva la caserma di Tor Sapienza nella cui camera di sicurezza Cucchi venne trattenuto dopo le botte: entrambi condannati a 4 anni (il pm ne chiedeva 5 anni e mezzo e 5 rispettivamente) con l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici. Un anno e nove mesi (per l’accusa bastavano 13 mesi) è la pena inflitta al luogotenente Massimiliano Colombo Labriola, nel 2009 comandante della stazione di Tor Sapienza, e anche al capitano Tiziano Testarmata (chiesta condanna a 4 anni), allora comandante della IV sezione del Nucleo investigativo che “investigò” su quella morte. Al colonnello Lorenzo Sabatino, ex capo del Reparto operativo della capitale, la condanna a un anno e 3 mesi (richiesti 3 anni).
Stessa pena inflitta al militare che era di turno alla caserma Tor Sapienza quella notte, Francesco Di Sano. E infine, 2 anni e 6 mesi al carabiniere Luca de Cianni che nel 2018 mise a verbale dichiarazioni false per screditare Riccardo Casamassima, il primo militare che ruppe l’omertà di corpo, e le ribadì nel 2019 durante un interrogatorio di polizia. Tra i vari risarcimenti pecuniari stabiliti per le parti civili – tra le quali figurano anche la Presidenza del Consiglio, i ministeri della Giustizia e della Difesa e l’Arma dei carabinieri, difesi dall’avvocatura dello Stato – una parte della sentenza però ha colpito il Ministero della Difesa, condannato «in solido» per la diffamazione nei confronti degli agenti penitenziari che subirono il primo processo insieme ai medici del Pertini.
GLI OTTO IMPUTATI erano tutti presenti alla conclusione del processo ter nato grazie alla perseveranza del pm Giovanni Musarò che nel 2018 aprì un nuovo fascicolo di indagine per depistaggio proprio durante il processo bis, quando in seguito alla testimonianza chiave del carabiniere Francesco Tedesco iniziarono ad emergere prove dell’insabbiamento. La ricostruzione del pm antimafia è stata accolta sostanzialmente dal giudice, e gli otto militari sono stati giudicati colpevoli (in primo grado, il ricorso in Appello è scontato) a vario titolo di falso, favoreggiamento, omessa denuncia e calunnia. Una condanna così, sia pure per alcuni meno dura di quella richiesta, gli imputati non se l’aspettavano: facce scure, e qualcuno è scappato via per nascondere le lacrime.
Forse troppo fresca la sentenza definitiva emessa lunedì scorso per i due carabinieri responsabili dell’omicidio preterintenzionale di Cucchi, D’Alessandro e Di Bernardo. Anche se per la Cassazione andrà ripetuto l’Appello per il maresciallo Roberto Mandolini, comandante della stazione Appia dove venne portato il giovane dopo il pestaggio, e per il testimone pentito Francesco Tedesco. Un nuovo processo da celebrarsi prima che intervengano i termini di prescrizione, slittati da maggio a luglio per recuperare le interruzioni da Covid. Anche ieri l’Arma ha chiesto scusa alla famiglia.
ILARIA CUCCHI questa volta in Aula è senza madre e padre, invecchiati sotto il peso dei dieci processi. «Non credevo sarebbe mai arrivato questo giorno – dice – Anni e anni della nostra vita sono stati distrutti, ma oggi le persone che ne sono stata la causa, i responsabili, sono stati condannati».
Interviene il suo avvocato, Fabio Anselmo: «È stato confermato che l’anima nera del caso Cucchi è il generale Casarsa. Chiunque avrà il coraggio di affermare che Stefano Cucchi aveva qualsiasi patologia, che era un tossicodipendente, che era anoressico o sieropositivo, commette un reato di diffamazione perché quelle relazioni di servizio, che hanno gettato tanto fango sulla famiglia Cucchi per 12 anni, e che hanno ucciso lentamente Rita Calore e Giovanni Cucchi, sentendosele ripetere sui giornali, ogni giorno, e hanno logorato la vita di Ilaria, sono false. Studiate a tavolino».
da il manifesto
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La spezia: inaugurata la stagione cinematografica alla mediateca regionale ligure “Sergio Fregoso”.
La spezia: inaugurata la stagione cinematografica alla mediateca regionale ligure “Sergio Fregoso”. Inaugura la stagione cinematografica 2023/2024 alla sala cinema ex Odeon della Mediateca Regionale Ligure “Sergio Fregoso” giovedì 26 ottobre alle ore 20.30 con il film "L’ultima luna di settembre"a cui seguirà settimanalmente la programmazione del cinema. “Dopo l’anteprima nazionale del film di Claudio Bisio “L’ultima volta che siamo stati bambini” si inaugura la programmazione cinematografica con un’altra stagione ricca di proposte interessanti – dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini – la Mediateca si sta sempre più connotando come un punto di riferimento importante per attività e iniziative culturali di conoscenza e divulgazione rivolte ad ogni fascia d’età, così come le nostre Biblioteche e i nostri Musei che propongono lungo tutto il corso dell’anno attività che, valorizzando il patrimonio culturale spezzino, diventano anche un vero e proprio luogo di aggregazione e socialità.” Già la scena iniziale del film L’ultima luna di settembre vale il biglietto: un ragazzino in piedi precariamente sul dorso di un cavallo che con un telefonino, messo su in cima a un lungo bastone, è alla ricerca di un improbabile campo per telefonare. E questo nel nulla della steppa mongola. È il meraviglioso incipit del film diretto dal regista e attore Amarsaikhan Baljinnyam, già nella serie Marco Polo di Netflix. Il film ci porta nella Mongolia contemporanea, ma potremmo essere in quella medioevale, ed esattamente nella remota provincia del Hėntij, dove la densità di popolazione è di 0,95 abitanti per chilometro. Adattamento dal romanzo breve Tuntuulei di T. Bum-Erden, il film presentato dalla Mongolia nella corsa agli Oscar, L’ultima luna di settembre accompagna lo spettatore in una terra raramente rappresentata sul grande schermo, la Mongolia, ricca di umanità, tradizioni e cultura. Nella remota provincia del Hėntij, Tuntuulei, un bambino di 10 anni, troverà in Tulgaa, appena tornato nella steppa dopo anni trascorsi in città, la figura paterna che tanto gli è mancata. Con la consapevolezza che il tempo a disposizione è poco, poiché l’ultima Luna di settembre, che nella cultura mongola significa per molti il ritorno in città prima dell’inverno, sta per arrivare, i due protagonisti si aiuteranno a vicenda per cercare di guarire dalle rispettive ferite emotive, dando vita a un legame unico e indissolubile che cambierà per sempre le loro vite. Un film che sa parlare a tutti con una delicatezza rara. Una storia commovente ambientata in una terra incantevole. Assolutamente da non perdere. Orari dei film in programmazione dal 25 ottobre al 1° novembre Mercoledi 25 Ottobre ORE 15.15 ; 17.15 ; 21.00 L'ULTIMA VOLTA CHE SIAMO STATI BAMBINI Giovedi 26 Ottobre ORE 20.30 L'ULTIMA LUNA DI SETTEMBRE Venerdi 27 Ottobre ORE 17.30 ; 21.00 L'ULTIMA LUNA DI SETTEMBRE Sabato 28 Ottobre ORE 15.00 ; 17.00 ; 19.00 ; 21.00 L'ULTIMA LUNA DI SETTEMBRE Domenica 29 Ottobre ORE 15.00 L'ULTIMA LUNA DI SETTEMBRE ORE 20.30 L'ULTIMA LUNA DI SETTEMBRE Lunedi 30 Ottobre RIPOSO Martedi 31 Ottobre ORE 15.00 ; 17.15 ; 21.00 C'E' ANCORA DOMANI Mercoledi 1° novembre ORE 15.00 ; 17.15 ; 21.00 C'E' ANCORA DOMANI Sinossi dei film in programmazione L'ULTIMA VOLTA CHE SIAMO STATI BAMBINI L'ULTIMA VOLTA CHE SIAMO STATI BAMBINI – tratto dal romanzo di Fabio Bartolomei, l'esordio alla regia di Claudio Bisio appartiene alla categoria di quelli che non si dimenticano. Siamo nell’estate del 1943, quattro bambini, che nonostante i tempi duri che stanno vivendo, mantengono la loro voglia di scoprire il mondo giocando per strada. Sono molto diversi tra di loro, ma ancora non lo sanno. Italo è figlio di un ricco Federale, Cosimo ha il papà che combatte al confino, Vanda è un’orfana e Riccardo è figlio di un’agiata famiglia ebrea. I loro giochi, che simulano la guerra in maniera del tutto innocente, li porta a fare un “patto di sputo” che li rende inseparabili. Una storia di spensieratezza e di desiderio di libertà vista dagli occhi dei ragazzini che, guidati dall'incoscienza dell'infanzia, non si arrendono neanche di fronte a una delle pagine più oscure della storia mondiale. L'ULTIMA LUNA DI SETTEMBRE. «Volevo che questo film fosse una lettera d'amore al patrimonio culturale mongolo» e l'ambizione non potrebbe essere stata meglio soddisfatta: si esce come stregati dalla visione di questo film, commossi dalla storia che racconta ma soprattutto affascinati da un mondo tanto lontano e misterioso. Come il protagonista (interpretato dal regista esordiente), anche lo spettatore è invitato a compiere un viaggio: da anni trapiantato in città, Tulgaa viene chiamato al capezzale del padre, rimasto a vivere tra le remotissime colline della Mongolia, e lì decide di restare dopo la morte del genitore per portare a termine la falciatura dei campi C'E' ANCORA DOMANI. Dal Festival del Cinema di Roma l'atteso debutto alla regia di Paola Cortellesi è uno di quei film che sorprendono, divertono, commuovono e fanno riflettere. A firmarlo è Paola Cortellesi, alla sua prima regia, decisa a firmare un tributo alle donne di ieri e di oggi, a partire da quelle invisibili, per mostrare come le donne abbiano fatto la Storia loro malgrado. Rievocando la svolta storica del diritto di voto alle donne e raccontandola in prima persona, come regista ma anche come attrice, nei panni una donna vittima di violenza domestica, sceglie il bianco e nero del grande cinema nazionalpopolare che ha fatto scuola nel mondo per raccontare la sua piccola grande storia Info e prenotazioni MEDIATECA REGIONALE LIGURE “S. FREGOSO” Tel. 0187.745630, [email protected] www.facebook.com/mediateca.laspezia Ig @mediateca.laspezia Via Firenze, 37 - La Spezia... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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