#Ponte a Egola
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delectablywaywardbeard-blog · 10 months ago
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++ Malore in campo, calciatore 26enne è morto in ospedale ++
È morto all’ospedale di Careggi il calciatore 26enne che ieri aveva accusato un malore sul campo dello stadio comunale di Campi Bisenzio (Firenze) durante la gara del campionato di Eccellenza tra Lanciotto Campi e Castelfiorentino. Lo scrive il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni, in un post su Fb. Il ragazzo, Mattia Giani, originario di Ponte a Egola (Pisa), si è sentito male durante…
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alessandro54-plus · 10 months ago
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Mattia Giani è morto a 26 anni: l'attaccante colpito da un malore improvviso in campo
articolo: https://www.today.it/sport/calcio/mattia-giani-calciatore-morto.html 15 aprile 2024 Mattia Giani Non ce l’ha fatta il calciatore toscano che si era sentito male ieri, durante una partita del campionato di Eccellenza. Era in campo per il Castelfiorentino: il giovane, originario di Ponte a Egola, si è accasciato a terra dopo 20 minuti dall’inizio del match in casa del Lanciotto Era…
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mx-zone · 1 year ago
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INTERNAZIONALE MX 2023: PONTE EGOLA
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tacabanda · 1 year ago
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Un'attività non più in uso. L'Associazione Italiana Cantastorie (Aica). Modernità e tradizione. Non solo sagre.
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motocrossaddiction · 3 years ago
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Rookies cup, ecco i 45 piloti ammessi
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La Federazione motociclistica italiana rende noti i nomi dei rider in gara per il trofeo internazionale di contorno al campionato Pro Prestige MX1-MX2.
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sportpeople · 3 years ago
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Tuttocuoio – Livorno: Timbrare il cartellino e passare oltre
Tuttocuoio – Livorno: Timbrare il cartellino e passare oltre
Si gioca il sabato prima di Pasqua questa partita che ha davvero poco da chiedere al campionato, con un Livorno ormai primo in classifica ed un Tuttocuoio adagiato a metà della stessa. Giornata quasi estiva, il sole non manca e la colonnina di mercurio va agilmente sopra la soglia fatidica dei venti gradi. L’incontro si gioca sul neutro di Santa Croce: a Ponte a Egola non ci sono i presupposti…
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fedelando · 3 years ago
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🏆 TROFEO DELLE REGIONI 2021, CAMPANIA COL SORRISO🏆
🤩 Hanno dato il meglio, confrontandosi con una pista molto tecnica e con avversari altrettanto agguerriti. Ospitati dalla calorosa accoglienza e dalla perfetta organizzazione del motoclub Pellicorse, sul tracciato Santabarbara di Ponte a Egola, i piloti della Campania hanno preso parte all'edizione 2021 del Trofeo delle Regioni, dopo la pausa forzata del 2020 dovuta al Covid.
Le migliori prestazioni hanno portato la Campania al nono posto.
🏍️ Di seguito l'elenco dei partecipanti:
- per la classe 125: Stefano Sandulli, Andrea De Sia, Marco Calce;
- per la MX1: Alfredo Memoli, Adolfo Galdi, Luca Coda;
- per la MX2: Nicolò Borrozzino, Ciro Tramontano, Carlo Coda.
🏍️ Questi invece i nomi dei minicross: Giovanni Iannone, Emanuele Ungaro, Antonio Martino, Francesco Trotta, Michele Esposito, Vincenzo Mauriello, Carmine Barra, Andrea Ciuffi e Antonio Pappadia.
🤩 A fare da cornice all'evento una bellissima sfilata per presentare le squadre con tanto di inno nazionale.
#FMI #trofeodelleregioni
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antoncino · 4 years ago
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Oggi a fare un po’ di foto a Ponte a Egola a @fabiogazzarri che faceva quattro salti con la moto da cross! #gazzamoto #husqvarna (presso Crossdromo Internazionale Santa Barbara, Ponte a Egola) https://www.instagram.com/p/CGdK7ctMpeA/?igshid=1rcsfjdc442ac
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offertedilavorofirenze · 5 years ago
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Licenze ambulanti no alimentare+furgone con tenda
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Vendo licenze ambulanti mercati rionali: Martedì-Poggibonsi Mercoledì-Fucecchio Sabato-Ponte a Egola. Si vendono anche separatamente. ...
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lavorofirenze · 5 years ago
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Licenze ambulanti no alimentare+furgone con tenda
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Vendo licenze ambulanti mercati rionali: Martedì-Poggibonsi Mercoledì-Fucecchio Sabato-Ponte a Egola. Si vendono anche separatamente. ...
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annuncigratuitilavoro · 5 years ago
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Licenze ambulanti no alimentare+furgone con tenda
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Vendo licenze ambulanti mercati rionali: Martedì-Poggibonsi Mercoledì-Fucecchio Sabato-Ponte a Egola. Si vendono anche separatamente. ...
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mx-zone · 2 years ago
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VIDEO: TONY CAIROLI Y UN SALUDO MUY ESPECIAL.
VIDEO: TONY CAIROLI Y UN SALUDO MUY ESPECIAL. En ocasion de realizarse la primer fecha del campeonato Italiano de motocross Internacional, en ponte A Egola (italia), Damian Saltiva se topo con Tony donde envio un saludo a Mx Zone , confirmando su presencia en Villa La Angostura (Argentina) en marzo 2023. https://mxzone.com.ar/wp-content/uploads/2023/02/5c3dd210-c472-437d-a995-13934045e633.mp4
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rmleathersupply · 5 years ago
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Had a very nice visit to the Walpier Tannery today in Ponte A Egola. More pics to come. They are such a fantastic group deeply passionate about their leather and providing the best articles for you all. We are very grateful to be their exclusive partner for the US and Canada and are looking forward to many great things to come! #conceriawalpier #walpiertannery #leather #italianleather #butteroleather #leathercraft #leatherwallet #leathersupply #rmleathersupply https://www.instagram.com/p/B24mA-iAj8Q/?igshid=1mi46x39s21h1
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sportpeople · 5 years ago
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San Miniato-Massese, Eccellenza toscana: le fototifo della partita
San Miniato-Massese, Eccellenza toscana: le fototifo della partita
Ponte a Egola, domenica 24 ottobre 2019 Stadio “Leporaia” 12a giornata Eccellenza Toscana 2019/2020 San Miniato-Massese 1-1
Foto di Luigi Tonarelli
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cuoio-pellami · 5 years ago
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undawav · 6 years ago
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Si scoppia o si improvvisa?
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Qualche giorno fa sono stata a Ponte a Egola. Un bel posto con un nome che inevitabilmente ti fa pensare ad un signore degli anelli post industriale. Seguivo una band di amici che dovevano provare dei nuovi pezzi e avevano prenotato una sala in “un posto che ti piacerà sicuramente”. Effettivamente Ponte a Egola mi piace. In particolare il posto dove avrebbero dovuto fare quelle prove.
Cortile immenso di una fabbrica abbandonata da 10 anni e più, e nel mezzo un camioncino da rimorchio rosso Valentino con sopra ferraglie erbacce e altre cose che non riuscivo ad identificare. Secondo me quelle sono due bottiglie con del piscio. Lo vedi? È troppo giallo per essere fanta, spuma, olio. Secondo me è piscio, ed è bellissimo.
Fosse piscio o meno Giovanni (il bassista della band) era fermamente convinto ed entusiasta di mostrarmi quelle bottiglie, era felice di vedere quel posto che frequentava da mesi ormai, gli brillavano gli occhi perché “è molto post punk tutto questo abbandono”. E a noi che siamo un po’ out il post punk piace perché è sempre una forma di futuro fatta di una sottile nostalgia incazzata per quel fermento mai vissuto.
La sala prove è in cima ad una scala coperta da un black carpet polveroso. La luce è fuxia, il caldo assassino, il puzzo di fumo forte. Si ma dentro c’è l’aria condizionata dice Marco mentre io stavo facendo una mezza smorfia per l’afa sopportata e non richiesta. Ah menomale, esulta il mio cervello. La sala prove è un cubicolo elegante, con diversi poster di concerti appesi tra il 2003 e il 2016.
Locandine che ammiccano alla psichedelica di rick griffin e a scene di quella quotidianità semplice innalzata a ribellione un po’ stanca, serate punk a sfondo anti religioso (ai super vixen piaceva la blasfemia di sicuro), disegni che inneggiano alla fuga di cervelli, necessità di sradicare un ordine dentro un ordine che si rifiuta con l’estetica ma si accetta con l’auto promozione visuale, luci soffuse e divanetti etnici, roba da musici psichedelici, familiare e comoda.
Come quella volta che a Viareggio ho frequentato il Gob e mi sembrava di vivere in una particella pazza della Liverpool fine 70 descritta da Julian Cope tra hippies, consumatori di acidi, gente che ti dice di trovare te stesso e che scapoccia inconsapevole sotto un rombo di big muffs e mantra come “io influenzo te, tu influenzi me, e creiamo qualcosa capito?”, “con la musica non si vive io non so cosa fare nella vita ma sono felice”, “sto gruppo spacca, li ho sentiti al beaches brew”.
Mi siedo mentre i ragazzi montano la strumentazione. Spio Andrea. e la sua drum machine akai. Son gasata. Mi piace il genere che fanno e sono curiosa di assistere alla creazione dei pezzi nuovi, in italiano sta volta, dice Marco così si fanno i soldi come Calcutta con quel cazzo di paracetamolo. Lascio i ragazzi alle loro prove e mi metto a leggere delle riviste. Blow Up. L’ho visto anche a Pistoia una sera, in un pub in cui non te l’aspetteresti mai e che aveva in esposizione anche delle riviste di pesca sportiva, accanto a Blow Up ovviamente.
A volte mi perdo nei pensieri e mi sembra che ci sia una linea di unione musicale sotterranea che si estende orizzontalmente per tutta la Toscana, una specie di linea neo-gotica che riunisce la generazione di millennials sfigati come me a cavallo tra due mondi, e che inevitabilmente cercano di trovare nuovi linguaggi per capire e per capirsi. C’è chi parla con la grafica, chi con il noise, chi con l’hardcore, chi con la musica sperimentale chi col fumetto, chi con il free jazz, chi con la neopsichedelia. È un’urgenza, il ritorno di un’urgenza di una generazione sembra dire “perché a me? Ora?” Si parte da Pisa, Viareggio, Massa, si va a pontedera, si passa per ponte a Egola, si arriva a prato e a Pistoia, si tocca blandamente anche Empoli e poi si scoppia dentro Firenze che sembra ancora vivere di quel manierismo anni 80 pettinato alla fiumani, come afferma spesso un mio amico. Si scoppia tutti. Ma si combatte per un’identità che piange il passato e grida futuro. E mentre io scoppiavo dal mal di testa in sala prove perché non avevo l’acqua e Marco aveva iniziato a fare i droni con la chitarra a volumi improponibili, Andrea dice:” ma sei sicuro di quello che fai?” Fossi stato sempre sicuro, ribatte Marco, a quest ora mi sarei già ammazzato. Mentre riflettevo sulla genialità di tale risposta ho guardato l’ambiente intorno a me e mi sono detta che ogni cosa artistica (musicale in questo caso) che nasce nel presente ha una sua dignità perché volenti o nolenti è figlia del suo tempo. E siamo tutti figli del nostro tempo e l’arte più spontanea lo sa bene. Anche tutte le manifestazioni che possono puzzare di nostalgia canaglia, cattivo gusto, retorismo da cover band, sono degne di considerazione perché sono qui, ci sono. Tutto quello che vedi è contemporaneo (immaginatevelo con un tono alla “Simba un giorno tutto questo sarà tuo”, rende meglio, c’è una voice of authority). Tutto è contemporaneo o meglio, all art has been contemporary, come cita la scritta su un grande museo torinese. I gusti son gusti, l’innovazione anche e ha una sua riconoscibilità critica grazie a Dio, ma se si vuol capire dove si sta, guardiamoci intorno. Aveva ragione Reynolds quando parlava di Retromania, c’è ancora ma si sta cristallizzando, i Retromanici crescono e alcuni invecchiano. Il nuovo in musica avanza, c’è eccome, lontano dalle province ma c’è e le province lo sentono, lo vogliono. È dirompente grazie a Dio ed è lo specchio dicotomico di un mondo (italiano in particolare) che vive di contraddizioni estetiche, politiche, lavorative, economiche e comportamentali. Siamo in un epoca di microcosmi infiniti dove esiste l’individualismo e non l’individualità? Non so che risposta dare ma sicuramente la band mi ha dato lo strumento migliore: ragazzi si improvvisa, te vai alla batteria, tieni un groove, te non suonare sempre, io canto, vediamo cosa esce. E di roba bella ne è uscita eccome in quelle prove, se si mette da parte l’ansia di produzione immediata. Si prendono in prestito categorie di pensiero nuove per capire dove diavolo andare. Poi son cazzi comunque però può essere una soluzione fare ora, nel momento presente, con un po’ di mono no aware tra un drone e l’altro.
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